Credete nella mia pura innocenza?

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luglio_2010

19-07-2010

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CULTURA

MUSICA D’ESTATE

LA

Appuntamenti per tutti i gusti

Una saga familiare attorno alla televisione

Gli AmorFou

R

eggae, rock, jazz, pizzica, elettronica: non manca nulla nell’estate salentina che, come ogni anno, accoglie i migliori nomi del panorama nazionale e internazionale, nonostante la crisi che ha costretto qualche “defezione” dell’ultimo momento. Difficile fare un elenco di tutti i festival e i concerti che riscalderanno le già calde serate. Provo a darvi qualche consiglio, seguendo anche il mio gusto personale. La prima segnalazione riguarda forse il più importante evento di quest’anno che sicuramente attirerà turisti da tutta Italia. Domenica 8 agosto il Day Off Festival ospita alla Masseria Solicara di Lecce i Chemical Brothers, il duo di dj electro inglesi si esibirà in un atteso set (www.dayoffmusic.com). Sempre nella masseria Solicara il 15 e 16 agosto spazio al Salento Summer Festival, che quest’anno giunge alla sua decima edizione, con Sizzla, Anthony B, Bounty Killer, Treble, Freddy Krueger (www.salentosummerfestival.it). Per gli amanti del reggae da non perdere anche il Gusto Dopa al Sole che si svolgerà dall’11 al 14 agosto (location ancora da definire). Tra gli ospiti Sean Paul, Gentleman e Alborosie (www.gustodopalsole.com). Reggae anche a Supersano il 31 luglio per il Salento Sound Festival che ospiterà Alpha Blondy, l’artista contemporaneo afro/reggae più popolare dai tempi di Bob Marley, e la band Boo Boo Vibration. Dal reggae al rock. Quarta edizione per il Sud Est Indipendente che dopo Calibro 35, Nordgarden e Brunori Sas ospita Grimoon (22 luglio al Soul Food di Torre dell’Orso) e Amor Fou (27 luglio nel Palazzo Ducale di San Cesario). Gran finale il 12 agosto al Parco Gondar di Gallipoli con Tre Allegri Ragazzi Morti e Teatro degli Orrori (www.coolclub.it). Sempre al Gondar il 6 e 7 agosto torna il Cube Festival con Giuliano Palma & The Bluebeaters, Apres La Classe, Nina Zilli e Baustelle (www.cubefestival.it). Dal 24 al 31 luglio torna l’articolato Locomotive Jazz Festival, diretto dal sassofonista Raffaele Casarano, intitolata La moda del jazz e dedicato a Nicola Arigliano. Tra gli ospiti Francesco Bearzatti, Gianluigi Trovesi, Vertere String Quarter, Daniele Di Bonaventura, Luca Aquino, Alessio Bertallot, Javier Girotto, Roberto Cipelli, George Dimitriu, Elfa Zuhlam, Tuppi dj. L’evento speciale tra musica e moda è diretto dall’orafo e designer Federico Primiceri (www.locomotivejazzfestival.it). In questo breve elenco non poteva mancare La Notte della Taranta (dal 13 al 28 agosto) che si chiuderà con il Concertone di Melpignano diretto da Ludovico Einaudi che promette di far convivere tradizione ed elettronica. Il pianista e compositore torinese sarà affiancato dall’Orchestra della Notte della Taranta, dalla cantante portoghese Dulce Pontes, dalla voce greca Savina Yannatou, dal dj e polistrumentista turco Mercan Dede, e dai Sud Sound System (www.lanottedellataranta.it). Questo è solo un piccolo assaggio di quello che sarà. Cercate, scoprite, ascoltate, perdetevi tra feste patronali, sagre, festival, rassegne, dance hall, notti bianche o colorate. Provate a ricordare questa estate 2010 anche per la musica che avete scoperto, ascoltato e assaporato. Pierpaolo Lala

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RISATA È POTERE

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adri biologici, adottivi, mancati o mammoni. Padri della patria o della letteratura. Forse per il franare di ogni certezza, l’oscurità del futuro, oggi si sente sempre più di frequente parlare di padri. Anche Carlo D’Amicis, nel suo ultimo romanzo La battuta perfetta edito dalla Minimumfax, scrive di padri e lo fa in modo assolutamente nuovo e coraggioso. D’Amicis racconta di padri, ma anche di televisione. Dagli albori ai giorni nostri: il progetto iniziale, lo stupore successivo, l’imbarbarimento. Una parabola che coincide con quella oggettivamente decadente della nostra nazione, fondata su un unico imperativo: piacere e piacersi. A tutti i costi. Protagonista della vicenda è Canio Spinato, comico da strapazzo asservito all’impero televisivo del Cavaliere, figlio di un inflessibile dirigente rai (Filo Spinato) e padre di un cupo adolescente, militante di estrema destra (Silvio II). La denuncia sociale di D’Amicis è “spettacolare”. Trasforma la marmellata politico sociale degli anni novanta in uno splendido personaggio letterario: un giovane Berlusconi, datore di lavoro di Spinato, da lui nutrito a barzellette e macismo, perfettamente coincidente con un paradigma televisivo becero, utilitaristico, corrotto, che prende le mosse dalla tivù pedagogica degli anni cinquanta, passa per il Drive In degli anni 80, e si spinge fino alle schermaglie tra troni e gallinacei di Uomini e Donne. Canio è certo: la risata è

DIALOGHI

Carlo D’Amicis, La battuta perfetta Minimum Fax, 2010

potere. Solo chi ride sa amare e farsi amare. Lo ha scoperto guardando suo padre ammalarsi di serietà, uccidere la madre per intransigenza, farsi terra bruciata intorno per coerenza. Ne ha trovato conferma nell’aggressività del figlio con il quale non riesce a comunicare se non a suon di anfibi e bastone. La sua è una fragile, cupa, oscenamente comune forma di sopravvivenza. Elisabetta Liguori

DEL CUORE

Il nuovo libro dello scrittore Antonio D’Elia

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uova raccolta di testi per il poeta salentino Antonio D’Elia: Dialoghi del cuore, edizioni “Il Grappolo”. Il libro si presenta come un lungo monologo che si dipana sul filo della memoria, un omaggio appassionato alla propria interiorità. È un percorso di esperienze e di emozioni che si snoda, pieno di fermo immagine su giorni di vita. Il tutto intriso di terra salentina. Al centro vi è l’evoluzione dell’uomo, la sua esperienza di vita, contraddistinta dalla ciclicità, in cui si alternano voci, pensieri, ricordi: “Che fatica riprendere/ dalla memoria l’infanzia!/ I ricordi col loro cigolio/ svegliano l’alba che sorride/ al cielo azzurro./ Il melograno accoglie,/ con frutti rossi/ il giorno festante./ Gli anni tamburellano/ col desiderio che dorme/ fra le braccia del tempo”. Con poche sapienti pennellate l’autore dipinge luoghi dov’è condotto il lettore, testimone di fatti e sensazioni. Sono poesie piene di contenuti e spunti di meditazione, attraverso le quali, D’Elia apre il suo

mondo interiore ed evoca situazioni intime e piacevoli paesaggi. Il tema del viaggio, metafora della vita, attraversa tutto il libro. I versi sembrano a volte dare un appiglio, sembrano un approdo felice, qualcosa che aiuta a mostrarsi e capirsi nel profondo, un legame fedele al proprio passato: “I tuoi versi m’aprono/ speranze non deluse/ e lezioni di filosofia per l’anima./ Forse ti muovi in spazi chiari/ e mi narri sogni/ inappagabili per l’infanzia...”. Ma nei testi affiora anche l’inevitabilità del tempo che passa e nascono le domande sull’esistenza, sulla consapevolezza della propria finitezza: “Stasera s’è levato/ il vento ad avvolgere/ la mia inquietudine…/ Io sono un cumulo/ di sogni plasmati/ nella vita.” . Inquietudine che però si placa abbandonandosi alla luce divina, alla poesia e al suo prevalere come luogo magico, in cui vive il puer eterno. Giuliana Scardino giuliana@alambicco.com


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