DIZIONARIO SOMATICO ITALIANO DEI MESSAGGI

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Insegnante delle tecniche trasformazionali e consulente della creazione consapevole, ha ideato la terapia dell’atteggiamento che aiuta le persone a sviluppare il loro potenziale personale, a ritornare in salute e ottenere i risultati desiderati in ogni campo della vita, agendo “solo” sulla trasformazione dell’atteggiamento personale. Il suo metodo si basa sull’idea che l’atteggiamento abbia un ruolo decisivo nella realizzazione dei propri desideri e che una buona autostima è la base su cui si costruisce una vita sana, entusiasmante e felice. Lavora da oltre 10 anni nel settore del potenziale mentale e conduce le sue ricerche anche nel campo della medicina metafisica

Foto di copertina: Emanuele Vezzaro

Se ascolti il tuo corpo in sostanza ti sta dicendo:

“AMATI!”

cambiare dentro per guarire fuori La nostra natura è perfetta. E anche i nostri sintomi lo sono. Attraverso essi il corpo richiama la nostra attenzione per indicarci che abbiamo deviato, indicandoci con precisione anche il perché. Grazie ad essi possiamo aggiustare la rotta, ritornare in equilibrio e poi, sincronia dopo sincronia, goderci il viaggio verso la realizzazione dei nostri desideri.

€ 25,00

ISBN 978-88-97039-10-5

9 788897 039105

DIZIONARIO Somatico-italiano dei messaggi

Sull’AUTRICE

N. Galeb

Il dizionario che aiuta a tradurre il linguaggio dei sintomi

somatico italiano messaggi N. Galeb

DIZIONARIO dei

Capire i messagGi della nostra anima per “correggere il tiro” nella nostra vita

il significato dei sintomi La scienza del linguaggio del corpo è una scienza conosciuta; la medicina metafisica si occupa delle stesse interessanti dinamiche, solo molto più in profondità. I nostri gesti, conseguenza dei nostri stati d’animo, influenzano non solo il nostro comportamento, ma anche il comportamento delle nostre cellule e la chimica del nostro corpo. Il linguaggio dei sintomi è il linguaggio di un corpo fuori equilibrio. Ad ogni organo corrisponde una determinata parte del contenuto psichico. Questo perché ogni particella di materia è sensibile alle informazioni. La medicina metafisica identifica le cause dei sintomi fisici con le credenze interiori, con l’intenzione di riportare i pensieri e il corpo alla completa guarigione. Dove e quando abbiamo accettato di credere che non ce la faremo a realizzare i nostri desideri? I sintomi ce lo rivelano in modo preciso… se comprendiamo il loro linguaggio. È importante capirli per farli svanire e cambiare l’atteggiamento che portava disarmonia nella nostra esistenza. Reprimere i sintomi non porta alla guarigione; conoscerne la causa energetica sì. Al mondo tutto ha una sua ragione d’esistere. Il bello è capire questa ragione.



N. Galeb

Il dizionario somatico italiano

Capire i messaggi della nostra anima per “correggere il tiro� nella nostra vita


Il Dizionario somatico - italiano Š 2010 N. Galeb isbn 978-88-97039-07-5 tgbook editore by tecnograficarossi via 1° maggio, 6 36066 Sandrigo (Vicenza) www.tecnograficarossi.it www.stampaunlibro.it


A tutti coloro che amano il Pianeta e che agiscono per il suo bene.



INDICE

Premessa: LE RISPOSTE A PORTATA DI MANO Scrivere è anche leggere Leggere ma anche scrivere

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Introduzione: DAL BASSO O DALL’ALTO?

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Il light motive: SEMPRE SANI, SODDISFATTI E FELICI La ricetta per il successo e il benessere

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Capitolo 1: LA COSCIENZA IN UN CORPO COLOR ARCOBALENO Il nostro corpo è più grande della sola parte visibile Il gioco di squadra

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Capitolo 2: LA DISCESA DEL MESSAGGIO Il conflitto fatto materia

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Capitolo 3: IL FENOMENO “MALATTIA” FA PARTE DELLA NOSTRA PERFEZIONE Il sintomo – che farne? Noiosi e preziosi Andare dal medico senza uscire di sé La guarigione che parte “dall’alto” L’atteggiamento sano

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Capitolo 4: OSSERVARE E ASCOLTARE Ciò che vedo, io sono; ciò che guardo, io divento.

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Capitolo 5: GLI OSTACOLI ALL’ASCOLTO Il muro energetico La sentinella

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L’ombra L’assenza della luce La critica Gli sponsor dei mattoni I due lati della stessa medaglia Gli effetti collaterali del “bravo bambino” Le convinzioni limitanti

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Capitolo 6: LA FORZA DELL’ATTRAZIONE E vissero felici e contenti La consapevolezza

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Capitolo 7: IL CAMBIAMENTO Scegliere un nuovo film Il bruco si dissolve La formula del cambiamento: + relax = - stress

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Capitolo 8: GLI OSTACOLI AL CAMBIAMENTO La frenata La fermata Quando si dice “si è creato un inferno”

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Capitolo 9: SCELTE Mollare la presa Il ristorante divino

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Capitolo 10: DALLA MALATTIA ALLA GUARIGIONE… …DAL BUIO ALLA LUCE La fede L’amore L’illuminazione

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Capitolo 11: NEL CUORE DELLE STELLE

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Capitolo 12: DESTINAZIONE PARADISO

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Istruzioni: COME USARE IL DIZIONARIO Il linguaggio del corpo Traduzioni I verbi Gli aggettivi Chi bene inizia è già a metà dell’opera IL DIZIONARIO

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Indice alfabetico dei sintomi e delle malattie: LA SEGNALETICA DEL CORPO INDICA IL CENTRO

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Tabella per la traduzione: I 5 PASSI VERSO LA GUARIGIONE METAFISICA Il primo passo: Aprirsi alla comprensione Passo numero due: Assumersi tutta la responsabilità Passo numero tre: Ritornare al bivio e scoprire il muro A) I sintomi B) La traduzione C) L’ombra scoperta Passo numero quattro: Il perdono Passo numero cinque: La Luce

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Ringraziamenti

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Bibliografia

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Premessa

LE RISPOSTE A PORTATA DI MANO

Scrivere è anche leggere Scrivo un libro di “pronto soccorso”, un manuale a cui poter ricorrere per capire i messaggi che la vita, ogni giorno, ci invia attraverso le coincidenze, i segnali, i sogni o i sintomi. Per poter trovare le soluzioni in noi stessi, prima di cercarle altrove. Scrivo con piacere, con la stessa curiosità che di solito provo quando leggo un libro che mi interessa. Ho scoperto così che scrivere è un po’ anche leggere, decifrare delle idee e delle informazioni, spesso intuizioni sfuggenti probabilmente depositate nell’intelligenza universale con la quale tutti siamo in eterno contatto, che affiorano da dentro, come se il forte interesse che proviamo per un determinato argomento abbia in sé anche la risposta incorporata…o almeno la capacità di attirarla. Il dizionario è frutto di approfondimenti e ricerche nel campo della medicina metafisica e della psicosomatica, ma soprattutto è l’esito dell’esercizio costante di ascolto di me stessa e del dialogo con ciò che sta “dentro” e “sopra” me.

Leggere ma anche scrivere Ora, se puoi, mettiti comodo, sia che tu stia seduto davanti ad una scrivania o su un divano, o disteso su un’amaca, sulla spiaggia o su un letto. Ti chiedo: sei comodo?

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Stare bene nel corpo è una delle cose più importanti della vita. Se hai scoperto che il tuo corpo si sente comodo, allora continuiamo, altrimenti potresti trovarti una posizione migliore…e costatare come questo libro già dopo poche righe ti sta migliorando la vita . Sembreranno piccole attenzioni, quelle che ti sto facendo notare, ma spesso sono proprio i gesti ordinari, gli accorgimenti apparentemente banali e ininfluenti che, se adottati, sono in grado di cambiarci la vita. Lavorando sul nostro atteggiamento, pilotiamo il cambiamento a nostro favore. Dalle piccole cose, dai dettagli, dai margini, scaturirà un'energia che influirà sulla trasformazione del tutto. Ora che sei comodo, apri la tua mente e controlla se è disponibile, arieggiala, in modo che le vecchie idee siano pronte a mettersi in gioco. Ti voglio presentare un metodo naturale e semplice per vivere in contatto la tua anima, la parte di te che conosce una cosa molto importante: la tua strada. Come inizio, ricordiamoci un semplice concetto: se stiamo bene e il nostro corpo è comodo, allora anche l’anima è felice perché siamo sulla strada giusta. Leggendo queste teorie e provandole su di te, farai anche tu una ricerca nel campo del linguaggio del corpo e della medicina metafisica. Se vorrai condividere le tue esperienze con me e i lettori degli eventuali prossimi libri, puoi scrivere all’indirizzo elettronico nezni.galeb@yahoo.it .

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Introduzione

DAL BASSO O DALL’ALTO?

Quando si parla della creazione del mondo e dell’uomo, ci si imbatte sempre in due grandi correnti di pensiero, molto diverse tra loro sia per il contenuto, sia per l’effetto che esse hanno sulle persone che le adottano. Una parte delle persone di questa Terra crede che l’uomo derivi dalla scimmia. Questo pensiero segue una logica matematica in cui il processo evolutivo porta ogni specie vivente ad evolversi per affrontare meglio le difficoltà del mondo. Secondo questo pensiero alle giraffe si allunga il collo perché possano raggiungere anche le foglie dei rami più alti e alle scimmie si sviluppa il cervello in modo che possano costruire grattacieli, battere nuovi record alle Olimpiadi e scrivere libri di medicina metafisica sul proprio macbook. Secondo questa teoria, l’uomo è un animale che è riuscito ad elevarsi; e la malattia è una calamità fisica, la conseguenza di un attacco da parte di microrganismi o di un corredo genetico imperfetto. L’altra parte delle persone crede che l’Uomo sia stato creato dal Pensiero (del) Creatore. Questa idea funziona esattamente al contrario della precedente. L’Uomo è qui visto come l’anima che ha imparato ad entrare nel mondo materiale, rallentando la propria vibrazione. Chi adotta questo pensiero crede in un’anima che si materializza scendendo “dall’alto”, e la conseguenza di questa credenza è la convinzione che anche tutte le altre cose che esistono nel mondo hanno origine nel pensiero e nello spirito. Sintomi compresi. In caso di malattia, le persone che credono che siamo degli animali che hanno imparato a pensare, guarderanno alla malattia come ad una sfortuna che gli è capitata, dovranno accettarla e ricorreranno a una medicina “meccanica” o chimica, che agirà sul

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corpo fisico per ripararlo con mezzi materiali, proprio come si fa con le macchine. Analizzando l’approccio della medicina ufficiale, potremmo dire che essa appartiene a questa prima corrente di pensiero: guarda all’uomo come ad un animale molto evoluto. Infatti, se pensiamo agli approcci della medicina ufficiale e a quelli della veterinaria, noteremo che si assomigliano molto. Le persone che credono che siamo spiriti venuti “dall’alto” nel mondo fisico guarderanno anche ai sintomi come a delle idee manifestate nel mondo materiale dopo essere prima esistite su livelli vibratori superiori. Disequilibri sul fisico saranno secondo loro la conseguenza di pensieri fuori equilibrio. In caso di sintomi fisici queste persone agiranno prima sui pensieri, per poi vedere le stesse modifiche specchiarsi nei loro corpi. La medicina metafisica segue questo secondo approccio. Studia i fenomeni disarmonici ricercando le cause di ciò che si manifesta sul piano fisico sempre in ciò che sta oltre il fisico. Trova il modo per operare sui pensieri per modificarli e per riportarli così in uno stato d’equilibrio. L’armonia così raggiunta permeerà naturalmente anche gli altri livelli: la mente, le emozioni, il corpo fisico. Osservando gli animali e l’uomo non posso fare a meno di notare un’enorme differenza tra i due. Una differenza che non sta nel numero di zampe o nel modo di vivere, ma nella comprensione. Prendiamo come esempio le scimmie, ritenute una delle specie più intelligenti nel mondo animale. Hanno una grande capacità di imparare, eppure sono veramente lontane dal poter pilotare un aereo, studiare la grammatica di una lingua straniera o fare un’operazione a cuore aperto e contemporaneamente pregare Dio che essa riesca. Le persone mi sembrano molto più simili agli angeli che agli animali. Prendono in mano un violino e ci fanno sentire in paradiso. Afferrano un pennello e creano la luce del sole anche dove i raggi non arrivano, volteggiano nello spazio e con i loro splendidi corpi disegnano nell’aria forme che si susseguono sparendo velocemente dalla vista, ma lasciando disegni di armonia nel cuore. Gli esseri umani siamo capaci di portare la vibrazione divina nel mondo

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materiale. Possiamo farlo in equilibrio, oppure uscendo dall’armonia cosmica. In questo secondo caso, la creazione sul piano fisico rispecchierà la stonatura e verrà chiamata “incidente” o “malattia”. Trovare la corda stonata e riportarla in equilibrio è secondo me l’unico modo per guarire tutto.

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Il light motive

SEMPRE SANI, SODDISFATTI E FELICI

La ricetta per il successo e il benessere Mantenersi felici e soddisfatti, mettere in pratica ciò che sentiamo essere il nostro compito e vivere a contatto con la natura è ciò che ci mantiene sempre in carreggiata sulla nostra strada evolutiva, in salute. Il nostro obiettivo è il benessere ed è proprio il benessere ad indicarci la strada giusta. Perciò, se riusciamo a concentrarci solo sul massimo benessere e a crearlo nella nostra esperienza, anche senza capire il messaggio nascosto nelle eventuali ed occasionali tensioni, faremo comunque tutti i passi necessari per assumere l’atteggiamento sano verso noi stessi e verso la vita. Se riusciamo a re-sintonizzarci sulla felicità e sulla salute e continuiamo a creare ciò che abbiamo scelto con amore, eventuali atteggiamenti con cui uscivamo dall’armonia svaniranno da sé, anche senza essere capiti o analizzati. È importante ricordarlo, perciò lo ripetiamo, in breve: I punti fondamentali per vivere (o ritornare) in salute sono: - pensare alla salute; - sentirsi felici nel momento presente; - mettere in pratica ciò che sentiamo essere il nostro compito ed essere soddisfatti del nostro operato; - vivere in contatto con la natura e da lei imparare l’equilibrio.

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Questi quattro punti che in realtà sono tutti riducibili al primo: pensare alla salute, sono la ricetta per il benessere ed anche il primo passo verso la guarigione. È importantissimo smettere di pensare a ciò che non si vuole e dare tutta la nostra attenzione alle esperienze di gioia e salute che vogliamo sperimentare. Può succedere però che una credenza negativa pianti le radici così profondamente in noi da riuscire ad influenzare i nostri pensieri e i nostri atteggiamenti anche quando nemmeno ce ne accorgiamo. In questo caso è utile individuare le convinzioni limitanti e modificarle alla radice, nell’ottica di una prospettiva più sana. Solo nel caso in cui non riusciamo a sintonizzarci con uno stato di gioia, soddisfazione e equilibrio, nemmeno dopo aver pensato solo alla salute a ciò che di più bello c’è al mondo, allora forse ci conviene andare a trovare il blocco che ci impedisce di goderci ciascun istante della nostra vita, di vivere sani e di raggiungere gli obiettivi che ci stiamo prefiggendo. Con l’aiuto dell’interpretazione del malessere capiremo meglio ciò che stiamo sperimentando. Dopodiché potremo togliere la corrente a quel muro energetico per reindirizzarla verso la nostra crescita, verso il cambiamento ed il benessere. La gioia, la soddisfazione e l’equilibrio si riverseranno spontaneamente nella nostra vita e nei nostri corpi.

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Capitolo 1

LA COSCIENZA IN UN CORPO COLOR ARCOBALENO

Il nostro corpo è più grande della sola parte visibile Il nostro corpo è un sistema energetico che esiste su più livelli che si distinguono in base alla loro vibrazione. La vibrazione più lenta e più densa costituisce la materia fisica e anche la parte fisica del nostro corpo. Per rendere le cose semplici, parleremo di sette livelli principali del corpo: 1) il livello causale (il più sottile, il più espanso e con la vibrazione più veloce) 2) il livello buddico 3) il livello eterico 4) il livello astrale, 5) il livello mentale 6) il livello emozionale 7) il livello fisico (il più solido, il più compatto e con la vibrazione più lenta). Di solito siamo abituati a nominare ‘corpo’ solo uno di questi livelli, il più solido, vale a dire quello visibile e tangibile: il fisico. In questo libro, invece, uso la parola corpo per indicare tutti i sette livelli su cui esistiamo. Tutta la nostra realtà si crea partendo dai livelli più sottili che spesso vengono chiamati “superiori”, e che possono essere da noi percepiti attraverso l’intuizione e la cosiddetta percezione extrasensoriale. Detto questo, sappiamo che anche tutte le malattie che si manifestano sul corpo fisico provengono da una distorsione su uno

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dei livelli più sottili. Se non riusciamo ancora a percepire direttamente la nostra parte più sottile e spirituale, il nostro corpo diventa uno schermo sul quale guardare la proiezione precisa dello stato della nostra anima. Come esempio, anche l’acqua può esistere a diverse densità: allo stato liquido, allo stato solido (ghiaccio) e allo stato gassoso (vapore). Se il vapore è in disequilibrio, anche l’acqua che deriva dallo stesso vapore lo sarà. Se non riusciamo ancora a vedere il vapore, ma ci è chiaro solo ciò che è tangibile e materiale, possiamo renderci conto di ciò che sta succedendo su livelli più sottili osservando lo stato del ghiaccio che è materiale.

Il gioco di squadra Un’analogia permetterà forse di spiegare meglio questo concetto. Quando organizziamo un lavoro di gruppo, occorre predisporre dei campi d’azione e distribuire ruoli e responsabilità ai collaboratori. Questa organizzazione del lavoro ci viene naturale, perché è proprio così che funziona tutto l’universo ed è così che funziona il nostro corpo. Dal macrocosmo al microcosmo, dal moto degli astri alle cellule, risuona la medesima organizzazione vitale. Così anche ad ogni livello del nostro corpo spetta una precisa mansione da svolgere, un area d’azione per cui esso risulta il più attrezzato e adatto. Vediamo come i nostri sette livelli si dividono i compiti: 1) IL LIVELLO DELL’ANIMA: l’anima è in contatto con l’Universo e coordina le nostre azioni in modo che siano in sintonia con i nostri desideri e con i desideri degli altri Esseri, in armonia con l’Universo. Qui conosciamo tutto. 2) IL LIVELLO DELLO SPIRITO: lo spirito sceglie la strada giusta per noi in base al nostro scopo evolutivo e anche in base alle

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informazioni che provengono dall’Anima su come si stanno svolgendo i fatti nell’Universo concreato insieme agli altri Esseri. 3) IL LIVELLO DELL’ETERE: qui avvengono le ideazioni della realtà, affinché sia creata a immagine del desiderio che abbiamo provato con passione. Dall’etere, l’immagine di come saremo e di come sarà la realtà, viene inviata ai primi quattro livelli più solidi che avranno il compito di realizzare la nostra visione: • 4) AL LIVELLO ASTRALE, il cui compito è equilibrare le informazioni provenienti dal mondo interno con quelle provenienti dal mondo esterno. Esso ci aiuta a mantenere l’attenzione nella realtà del qui-e-ora e a collaborare con le persone che incontriamo; • 5) AL LIVELLO MENTALE che è l’addetto alla raccolta delle informazioni provenienti dall’esterno, all’elaborazione e all’organizzazione delle stesse. Il suo compito è salvare i dati per poterli recuperare in caso di bisogno. • 6) AL LIVELLO EMOZIONALE che ha il compito di esternare ciò che proviamo per farci conoscere dagli altri e fonderci con loro. Esternare spontaneamente ciò che sentiamo in noi ci rende morbidi, caldi, accoglienti e disponibili. • 7) AL LIVELLO FISICO in cui compare in pratica ciò che è stato visualizzato, pensato e sentito. Qui possiamo allungare la mano e ottenerlo. La disarmonia prende il sopravvento nel momento in cui ci lasciamo distrarre da qualcosa che sovrasta la voce della nostra guida interiore. Se smettiamo di ascoltare le indicazioni che ci indirizzano su quella che per noi è la strada migliore, ci può succedere di perdere l’orientamento. Accade quando siamo sconnessi dalla nostra intuizione e cominciamo a scegliere ad un livello più “basso”, per esempio con la mente razionale, pensando e calcolando cosa dovremmo fare, oppure scegliamo con le emozioni, evitando così le esperienze che non sono solo dolci e divertenti. In questo modo ci può capitare di imboccare strade sbagliate, forse solo comode, oppure quelle del “modello standard”, che però non sono in sintonia con lo scopo della

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nostra vita. Se questo si verifica, lo spirito farà di tutto per farci tornare sulla strada giusta; inizierà a frenare per evitare che ci allontaniamo troppo, mandandoci dei segnali per farci notare l’atteggiamento sbagliato che abbiamo adottato e che ci ha fatto deviare in modo che possiamo modificarlo e guarire. La frenata sarà percepita come una tensione su tutti i livelli del nostro corpo: prima su quelli più sottili e poi, col passare del tempo e se il messaggio non sarà stato compreso prima, su quelli sempre più densi fino al livello fisico. Perciò, secondo questa conoscenza, qualsiasi disagio fisico ci invita a riportare l’attenzione su noi stessi e su ciò che veramente vogliamo nel profondo. È la segnaletica che ci riporta in carreggiata sulla strada dove si compie il nostro viaggio: un percorso di crescita e di perenne trasformazione.

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Capitolo 2

LA DISCESA DEL MESSAGGIO

Quando lo spirito si rende conto che stiamo deviando dalla strada giusta comincia ad inviarci un messaggio e smette di farlo solo quando la rotta si è di nuovo corretta e la prua è stata riportata sugli obiettivi da raggiungere. Il messaggio compare prima al livello spirituale. Lì sentiamo la famosa voce della nostra coscienza, quella che la saggezza popolare chiama ‘la vocina’, ossia quella coscienza pensante dentro di noi che accompagna le azioni della nostra vita. Si fa sentire specialmente quando prendiamo una decisione sbagliata: il suo ruolo consiste proprio nel mettere in discussione una nostra scelta. Per questo può essere scomoda. Spesso la coscienza ci dice di lasciar andare un progetto o di cambiare le convinzioni alle quali eravamo attaccati fino a quel momento e in base alle quali avevamo progettato il nostro percorso. Ebbene, quando la sentiamo, possiamo anche fingere di non averla avvertita. Possiamo scegliere di non ascoltarla. In fondo però registriamo bene il suo messaggio e, nel farlo, abbiamo anche la sensazione di stare archiviando un buon consiglio, che però non intendiamo (ancora) mettere in pratica. Per qualche motivo preferiamo restare in una finzione che noi stessi, da soli, abbiamo creato. Continuiamo a fare ciò che ci siamo messi in testa e a seguire una decisione razionale che abbiamo preso senza consultare lo spirito. La caparbietà di non voler lasciar andare qualcosa che abbiamo iniziato, anche dopo aver avuto l'intuizione che non si tratti della strada migliore per noi, può essere così forte da coprire la sottile, piumata e sommessa voce della coscienza. Ma, e questo è il punto, il “no” con cui impediamo alla vocina di esprimersi ed al suo messaggio di entrare in noi diventa una barriera che innalziamo in

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una determinata area del campo energetico, un ostacolo al fluire naturale della nostra energia vitale che finisce per rallentarla. Energia rallentata significa vibrazione più lenta, perciò più densa. Il messaggio da questo livello spirituale si ritroverà pertanto a vibrare in maniera leggermente più lenta e “scenderà” sul livello successivo e più denso: il livello eterico. Al livello eterico lo stesso messaggio compare in una forma più distinta e risuona ad un volume più alto e maggiormente distinguibile rispetto a quello della vocina, sotto forma di veri e propri “spots”, come mi piace definirli, poiché sono simili a dei messaggi pubblicitari. Il messaggio arriva specchiato nella realtà che ci circonda, attraverso scritte che vediamo, libri che inaspettatamente ci capitano in mano, slogan che sentiamo, una lampadina che improvvisamente si fulmina nel nostro appartamento, un pezzo della nostra bici o della nostra automobile che si rompe, il portafogli che scompare, il trapano che si inchioda, una tegola che cade dal tetto… Qualsiasi cosa che possa fungere da specchio al messaggio in arrivo, accadrà direttamente nella nostra realtà esterna. Spesso questi accadimenti vengono da noi percepiti come ostacoli e scegliamo di chiamarli “problemi”. Principalmente ci lamentiamo perché hanno turbato la nostra quiete quotidiana. Spesso e volentieri distogliamo la nostra attenzione dal messaggio che questi eventi contengono e ci arrabbiamo con la vita che riteniamo ingiusta, capricciosa e imprevedibile; ma il fatto stesso che reagiamo con rabbia di fronte a questi imprevisti significa che, in fondo, sappiamo che dietro ad essi si nasconde un messaggio che non abbiamo voluto sentire. Infatti, quando ci capita di arrabbiarci e di avere una reazione esagerata di fronte ad accadimenti irrilevanti - come ad esempio quando ci innervosiamo perché si guasta la lavatrice e per questo motivo rischiamo di essere di cattivo umore tutto il giorno – significa che questa manifestazione emotiva in realtà nasconde una disarmonia più profonda che ha trovato sfogo attraverso un evento banale. Quest’ultimo, lungi dall’essere l’ennesimo ostacolo sul nostro cammino, è lo spazio entro cui si manifesta il messaggio inviatoci dallo spirito che ci segnala un errore di “rotta” nella nostra

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dremo la nostra nuova realtà dispiegarsi davanti a noi e incontreremo la persona, l’attività, la risposta, il libro, il collaboratore ecc. giusto per noi in ogni momento. Invece di metterci in contatto sempre con le stesse persone per abitudine, impariamo ad osservare chi incontriamo “casualmente” quando usciamo di casa. Osserviamo la nostra nuova realtà che immancabilmente si sta manifestando intorno a noi. Facciamo come il bruco che, paziente nel bozzolo, osserva la vecchia realtà disciogliersi mentre la nuova si va creando. (vedi anche cambiamento, dinamica, libertà, persona e i capitoli Il cambiamento e Gli ostacoli al cambiamento)

rmazioni abbinate alle vibrazioni del passato e di attirare inaspettatamente la vecchia realtà! La tradizione ebraica narra la storia di Lot che grazie agli angeli riuscì a scappare con la sua famiglia da Sodoma, la città delle perversioni, in procinto di essere distrutta. Gli angeli ordinarono a lui e alla sua famiglia di andarsene senza voltarsi mai indietro, qualunque cosa dovessero sentire. La moglie di Lot però non seppe resistere e si voltò. Fu immediatamente trasformata in una statua di sale. Una leggenda molto simile esiste nella mitologia greca, in cui si narra come ad Orfeo venne promesso che riavrà Euridice se solo riuscirà a raggiungere dall’Inferno il mondo dei viventi senza mai voltarsi. Neanche Orfeo seppe resistere e, preoccupato a causa delle grida, si voltò. Perse Euridice per sempre. Se resistiamo alla tentazione di voltarci a contemplare il passato e a ripresentare gli stessi schemi (ancora così familiari!), ve-

aborigeno – custode della saggezza originaria e pura, in contatto con la natura e con la carica energetica primordiale, è simbolo di ciò che è istintivo e lontano dalla morale, dalla logica dell'opportunismo tipici delle società più “evolute”. Non fa buon viso a cattivo gioco, ma ci invita a liberare la nostra essenza, ad ascoltare

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accade l'evoluzione. Vedere che qualcosa esiste e che si manifesta in un determinato modo non significa rassegnarsi. Accettare significa guardare la realtà dritta negli occhi e vederla per ciò che è, per capirla ed eventualmente agire per migliorarla. Accettare incondizionatamente è il nostro atteggiamento che non pone condizioni all’accettazione, ma accetta tutto e tutti nel modo preciso in cui si presentano nel momento presente. Si dice che sia il miglior atteggiamento che si possa avere nei confronti del prossimo (e anche nei confronti di sé stessi). Questo non significa che ci dobbiamo intrattenere con persone che non ci piacciono in posti dove non ci sentiamo a nostro agio o che dobbiamo collaborare in iniziative con le quali non siamo d’accordo. Accettare non vuol dire approvare. Se un'esperienza o una persona non sono in sintonia con le nostre idee, possiamo accettare il fatto che loro stanno scegliendo per sé soluzioni diverse dalle nostre. Il contrario di accettare è condannare. Quando

l'istinto e a vivere la nostra vera natura. acacia – l’albero che rappresenta la salute e l’equilibrio. Fiorisce abbondantemente e i suoi fiori sono eccezionalmente profumati. È un albero che si moltiplica velocemente e con facilità, e nonostante la dolcezza e la tenerezza dei suoi petali si sa difendere bene con grandi spine pungenti. È simbolo di gioia e forza, di leggerezza unita a resistenza. accendere – portare luce. Se non riusciamo ad accendere il fuoco o se una lampadina non si accende più, è segno che stiamo scegliendo di non vedere. accettare – è acconsentire di ricevere qualcosa che ci viene offerto: un regalo, un consiglio, del cibo, una proposta, un'immagine ecc., ma anche accettare le persone e le esperienze per come sono, senza remare contro la realtà. Accettare ciò che la nostra strada ci propone significa vivere nel cambiamento che è lo stato naturale nel quale

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spunti per i discorsi tra i nostri schemi mentali. Le informazioni che abbiamo schedato in passato hanno la tendenza, se non gestite consapevolmente, ad uscire nel presente come giudizi che sono spesso la causa della difficoltà che abbiamo ad accettare la realtà per come si presenta. Se non accettiamo una situazione, questo atteggiamento potrà riflettersi in un’intolleranza che rispecchierà la nostra scelta di non voler più assimilare determinate esperienze. Ad esempio, il nostro corpo fisico smetterà di produrre enzimi necessari per digerire un alimento correttamente e comparirà un’intolleranza alimentare. L'intolleranza al lattosio riguarda il non riuscire a digerire il rapporto con la madre, l'intolleranza al glutine il non riuscire a digerire il rapporto con il padre, l'intolleranza al sole significa non digerire la libertà e la possibilità di poter decidere liberamente per sé stessi in ogni momento. Con l’intolleranza all'uovo non si riesce a digerire la realtà e il mondo partendo dalla sua

condanniamo gli altri, essi diventano nostri nemici; quando condanniamo qualcosa in noi stessi, questa caratteristica diventa nostra nemica; la rifiutiamo, la reprimiamo e la nascondiamo, e in questo modo rinunciamo alla nostra integrità. (vedi anche accettazione, ammettere e il capitolo Osservare e ascoltare) accettazione – l’atto di accettare qualcosa o qualcuno, è una qualità che permette a chi ci sta vicino di crescere liberamente, secondo le proprie intuizioni. Il contrario dell'accettazione sono la critica e il giudizio che possono far arenare chiunque facendolo rimanere dov'è. Il giudizio subentra quando usiamo l’energia del corpo mentale per esternare, invece di usarla solo per accogliere dati. Possiamo ascoltare le persone e scoprire qualcosa sulla realtà che stanno creando… e che ha diritto ad esistere al pari della nostra. Se vogliamo esternare qualcosa possiamo pescare tra le nostre emozioni che possiamo condividere e non c’è bisogno di andare a pescare

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energia e crederci veramente. Nell'allergia, i globuli bianchi reagiscono in maniera eccessiva e alla fine portano nell'organismo più disequilibrio e più danno dell'invasore stesso. È interessante la scoperta che sotto ipnosi i soggetti allergici non danno segni di allergia quando entrano in contatto con l’allergene. È stato dunque scientificamente dimostrato che l’allergia non è un fatto fisiologico; qualcosa ci fa male perché siamo convinti che sia così. Alla base c’è una nostra paura: della fertilità e della sessualità se l'allergene è il polline, degli istinti se l’allergene è il pelo dell'animale, dell’affetto di nostra madre se siamo allergici al lattosio, dal padre se siamo allergici al glutine. Se siamo allergici alla polvere sono i “fuori programma” che ci fanno venire l’ansia e che rifiutiamo, se siamo allergici allo zucchero (diabete) è la dolcezza a rappresentare secondo noi un pericolo e dunque non riusciamo a digerire le dimostrazioni d'affetto. Se siamo allergici al sole ci difendiamo troppo davanti alla libertà che porta

base, tutto l'ordine delle cose e il loro sviluppo. Quando l'organismo comincia a sviluppare degli anticorpi veri e propri per eliminare delle sostanze indigeribili per noi, allora è segno che ci stiamo difendendo molto da qualcosa che è generalmente una fonte di nutrimento. Forse percepiamo delle persone innocue o potenzialmente nutrienti come nemici. Succede in presenza di un'allergia che può presentarsi sotto forma di asma se resistiamo allo scambio e alla collaborazione, di un eczema se resistiamo al ruolo che abbiamo scelto di interpretare, con la comparsa della febbre se non ci esprimiamo chiaramente e nascondiamo l’aggressività, o con la diarrea se ci tratteniamo dal guardare in faccia la realtà e se rifiutiamo di accettare le esperienze emozionanti e nutrienti per noi. Se abbiamo paura che una persona ci possa fare del male, ricordiamoci che quel potere, se veramente ce l’ha, glielo abbiamo dato noi. Le nostre paure si avverano proprio come i nostri desideri. La procedura è la stessa: dare loro

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ricreare mai più quella esperienza) e il prurito in gola (fastidio di averla creata). Il prurito è un fastidio che indica il rifiuto del passo successivo, a causa della mancanza di fiducia nell’Universo. Forse volevamo che le cose andassero diversamente, oppure pensavamo di fare la stessa cosa, ma a modo nostro o con i nostri tempi, e ora non vogliamo vedere il percorso indicato dall’Universo. Un forte rifiuto di una situazione sarà la causa della nausea che si presenta quando preferiremmo non trovarci nella situazione in cui siamo, oppure quando abbiamo mandato giù senza fiatare qualcosa che non ci è piaciuto (un umiliazione, un offesa...) e che avremmo invece dovuto rifiutare e portare alla luce subito. Il giramento di testa significa rifiuto di un cambiamento che si sta dispiegando troppo velocemente: tutto si muove e noi, invece di fluire con la corrente, stiamo resistendo alle cose inaspettate che ci stanno succedendo. Un rifiuto portato all'estremo sfocerà nel vomito che è un rifiuto totale della situazione

con sé le responsabilità; percepiamo come pericolosa la possibilità di poter decidere liberamente per noi stessi in ogni momento. L’allergia alla muffa rispecchia la paura di ciò che sta “nell'ombra” e dei problemi irrisolti. L'allergia alle punture d'ape è la paura del conformismo, del lavoro dipendente, della produttività a beneficio della società, la paura di doversi inquadrare e fare lo stesso lavoro per tutta la vita, come un'ape operaia. Se siamo allergici all’uovo definiamo la vita come potenzialmente pericolosa. L’allergia al sapone denota la paura della trasparenza. I bambini non allattati al seno tendono a sviluppare più allergie. Questo è segno di insicurezza, tramandata da una madre insicura. Ci ritroviamo ad avere paura di tante cose, ma ogni paura è pura illusione. Se nostra madre non ha saputo tramandarci pensieri e sensazioni di sicurezza, possiamo farlo noi stessi, adesso (vedi anche sistema immunitario). I sintomi che accompagnano un'allergia sono spesso la tosse irritata (desiderio di non

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acetone – liquido organico che si forma durante la degradazione degli acidi grassi, dal caratteristico odore di frutta matura. Esso si degrada a sua volta grazie ai carboidrati che assumiamo con la dieta. Una dieta povera di carboidrati causa un accumulo di acetone nel sangue e nelle urine e porta l’organismo all’acetonemia. Nel linguaggio psicosomatico questo è indice di poca volontà, poca decisione nel integrare e assimilare le esperienze e le emozioni vissute.

corrente, il non voler digerire qualcosa che abbiamo vissuto da poco a questa parte. (vedi anche acqua e Il muro energetico nel capitolo Gli ostacoli all’ascolto)

Sono grato per ciò che ricevo. Do attenzione al lato positivo delle esperienze. accoglienza – è il modo in cui si riceve un ospite. Saper accogliere le persone in modo ospitale e fare in modo che si sentano accettati, comodi e a loro agio è un’importante qualità femminile.

acido – che ha il valore Ph inferiore a 7 (7 è il grado del Ph dell’acqua distillata). L’acido equivale alla polarità yang e molto acido è sinonimo di troppo aggressivo. L’elevata acidità nel corpo (acidosi) è specchio di elevata acidità nel comportamento che ci impedisce di collaborare con chi ci potrebbe aiutare a conseguire i nostri obiettivi. Mentre abbiamo paura di tutto e tutti, mentre siamo schivi e non ci apriamo al prossimo e ai doni che esso ci porta, dei preziosi colla-

accrescimento – vedi crescita acetabolo – cavità dell’osso iliaco che ospita la testa del femore nell’articolazione coxo -femorale. Rappresenta la base della sicurezza.

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anche la nostra vita abbia successo. (vedi anche amico)

boratori rimangono lontano dalla nostra portata. A causa del nostro fare aggressivo ci facciamo dei nemici che disturberanno ulteriormente il nostro cammino. Il disequilibrio dell’atteggiamento sarà specchiato da un’infezione, vale a dire da un disagio provocato da batteri, virus, parassiti o funghi, da microorganismi che non collaborano con noi, ma che vivono a spese del nostro organismo. Quando smettiamo di prendere la vita troppo di petto, quando ci calmiamo, ci perdoniamo e accettiamo il mondo per quello che è, la tensione in noi si allenterà e ritroveremo la voglia di salute, di cibi sani, di attività rivitalizzanti; incontreremo persone gentili e positive che risuoneranno con i nostri pensieri di benessere e che ci aiuteranno nei nostri scopi, in un modo o nell’altro. La vita funzionerà di nuovo, il ph del nostro sangue ritornerà in equilibrio e di conseguenza i microrganismi lavoreranno per mantenere la nostra salute, mentre le persone intorno a noi collaboreranno perché

acqua – elemento correlato al piacere, al divertimento e alle emozioni. L’acqua rispecchia le caratteristiche femminili: la fertilità, la fecondità, l’accettazione di ogni forma che si presta ad ospitarla. Abbiamo un buon rapporto con l’acqua quando ci accettiamo per come siamo. La disidratazione è causata da un atteggiamento di rifiuto verso le emozioni. Non ci permettiamo di abbandonarci al flusso degli eventi. Forse ci siamo prosciugati tentando di aiutare gli altri ed ora non sappiamo da che parte andare per (ri)trovare la nostra strada. acquistare – ottenere qualcosa di nuovo per noi, fare sì che qualcosa diventi nostro e grazie a questo cambiare. addentare – mordere per prendere oppure per trattenere qualcosa che ci interessa. È il gesto che denota la capacità di scegliere con forza e convinzione.

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che ci sta intorno (sul presente) oppure su una improbabile caduta (sulla paura del futuro).

adesso – il momento presente in cui possiamo agire e fare ciò che vogliamo. È la strada dell’eternità. (vedi anche presente)

aggettivo – nella traduzione dei sintomi l’aggettivo rimane tale e quale. Se diciamo per esempio che sentiamo il collo rigido, questo si traduce con rigidità nell’area della creazione di cui il chakra della gola è la sede.

adorare – apprezzare nella massima misura qualcuno o qualcosa, provare nei suoi riguardi entusiasmo e passione. Indipendentemente se si tratta di una persona o di un oggetto, quando adoriamo diamo molta energia a ciò su cui ci focalizziamo. È utile esserne consapevoli.

agio – lo stato di benessere in cui siamo anche comodi ci indica che stiamo percorrendo la strada giusta. Il disagio, d’altro canto, è uno dei sistemi che il nostro navigatore usa per indicarci che ciò che stiamo facendo o guardando o ascoltando potrebbe farci allontanare dai nostri obiettivi.

aereo – un mezzo di trasporto molto rapido. Rappresenta la nostra voglia di evadere, di muoverci e di cambiare. Abbiamo la tendenza ad avere molti amici e molti progetti da realizzare. La paura dell’aereo indica la mancanza di fiducia nelle altre persone e nelle circostanze e la conseguente tendenza a voler avere tutto sotto controllo e di fare da sé. Quando siamo in volo, proprio come quando siamo in viaggio sulla strada della nostra vita, ci possiamo concentrare su varie cose: sul paesaggio, sulle nostre sensazioni, su ciò

agnello – animale tenero, piccolo e indifeso che rappresenta l'innocenza e l’ingenuità. ala – l’arto che permette agli uccelli di volare ha lo stesso significato simbolico del braccio. È la capacità di guardare le cose globalmente, da un

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conoscerci meglio. Disegniamo un albero oppure facciamolo disegnare a qualcuno. Noteremo come ognuno proietta sul proprio disegno le convinzioni inconsce riguardo al proprio stato interiore degli elementi sopra elencati. In certe tradizioni religiose possiamo trovare la figura dell’albero con le radici in alto e la chioma in terra. È il disegno che simbolizza un’anima che viene sulla Terra, ma non nascendo dal ventre di una donna, bensì manifestandosi direttamente dall’Anima universale. (vedi anche foglie, frutto, ossigeno, radici, rami, tronco)

punto di vista diverso, e di amare ciò che vediamo. Questo atteggiamento ci collega al piano celeste. alba – è il momento del ritorno della luce e delle speranze riposte nel nuovo giorno pieno di sorprese. Ciò che osserviamo all’esterno lo portiamo in noi e quindi svegliarsi all’alba ed essere presenti quando il sole si alza dall’orizzonte significa anche tenere alto il morale e iniziare bene un nuovo giorno. Incoraggia il cambiamento e aiuta a raggiungere le mete più importanti. albero – la pianta che fornisce ossigeno, simbolo della vita. Si traduce con “persona”, poiché rispecchia le caratteristiche umane. Le radici rappresentano il collegamento con la terra che ci rende sicuri e stabili, il tronco il potere personale, la linfa le emozioni, le foglie l’equilibrio nello scambio con l’esterno, mentre i rami sono l'espressione della nostra direzione. Il test dell’albero è un modo divertente per

alcalino – che ha il valore Ph superiore a 7 (7 è il grado del Ph dell’acqua distillata). L’alcalino equivale alla polarità yin e un organismo molto alcalino è sinonimo di troppo passivo e arrendevole. Questo disequilibrio è conosciuto come alcalosi e può essere accompagnato da vari sintomi, ad esempio da dolori muscolari oppure da crampi (insicurezza o paura di mettere in pratica i nostri progetti), da articola-

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quotidiane provocano in noi grande tensione e nervosismo (a causa dell’insicurezza tendiamo ad accumulare troppe informazioni), abbiamo i nervi a fior di pelle, tic e in casi estremi crisi di iperossigenazione (vogliamo “accumulare vita” nel presente per la paura che non ce ne sarà abbastanza in futuro). In tutti i modi qui sopra elencati usciamo dal nostro equilibrio spostandoci troppo verso il polo femminile. Per ritrovare l’equilibrio possiamo fare pace con il mondo materiale e le persone che lo abitano e poi, finalmente, agire.

zioni scricchiolanti (prima di riuscire a cambiare qualcosa nella nostra esistenza abbiamo l’abitudine di lamentarci), da sonnolenza (cerchiamo scuse per non dover agire subito), da occhi sporgenti (bisogno di controllare tutto cento volte prima di agire), da ipertensione (presenza di troppe regole), da ipotermia (poca passione per la vita), da vomito (rifiuto di un esperienza), da allergie (convinzione che qualcuno possa invaderci e farci del male), da sangue spesso (tendenza a voler “risparmiare le energie”), da problemi mestruali (mancanza di fiducia in se stesse come madri o come donne), da stitichezza (tendenza a voler trattenere le esperienze, le persone e le cose con le quali si è convissuto) e dall’ispessimento della pelle (eccessiva difesa). Tutti questi sintomi indicano la nostra difficoltà a vivere nel mondo materiale, ad esprimerci e a digerire le esperienze inaspettate. Siamo sempre sull'attenti, all'erta e sulle spine, perché abbiamo difficoltà a gestire questa vita terrena. Le normali mansioni

alchimia – scienza empirica spesso improntata alla magia, capace di trasformare. Può convertire i metalli meno pregiati in oro o le caratteristiche più grezze degli esseri umani in qualità molto più preziose e perfette, come amore e compassione. (vedi anche il capitolo Nel cuore delle stelle) alfa – prima lettera dell'alfabeto greco e nome di un tipo di onde del cervello che vanno

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manifestazione di ciò che abbiamo immaginato. Concedersi del tempo per sedersi, chiudere gli occhi e osservare ciò che succede in noi è un buon modo per entrare in questo stato di rilassamento caratterizzato dalle onde alfa. Possiamo farlo anche fissando un unico punto per molto tempo, recitando un mantra oppure ascoltando un ritmo ripetitivo, come il ticchettio dell’orologio, il metronomo, il respiro, un tamburo, il motore della macchina, ecc.

da una frequenza di 8 a 14 hertz (cicli per secondo) e che hanno un'ampiezza di 100 micro-volts. Le onde elettriche cerebrali cambiano insieme al livello di coscienza. Quando siamo coscienti del mondo spirituale, non limitati dal tempo e dallo spazio, percepiamo il mondo attraverso i sensi interiori. Le onde che il nostro cervello emette in questo stato vengono chiamate onde alfa. Lo stato caratterizzato dalle onde alfa è simile alla semiveglia: i sensi e la mente riposano e lo spirito può perciò comunicare indisturbatamente con i neuroni e le cellule del nostro corpo. Immaginiamo i nostri progetti e le nostre intenzioni quando siamo in questo stato mentale e noteremo come si manifestano facilmente e velocemente. Lo stato alfa è naturalmente presente in noi e si alterna ad altri stati mentali. È evidente nei bambini che sono soliti passare in alfa il loro tempo libero. Chi non riesce a staccare la mente e continua a razionalizzare tutto ciò che accade, toglie spazio allo stato alfa che è sano e utile alla

alimentazione – il cibo che assumiamo durante la giornata serve a darci l’energia necessaria per funzionare e agire. L'alimentazione è strettamente collegata al simbolo della madre. Spesso i cibi che una persona predilige rispecchiano il nutrimento che essa ha avuto dalla propria madre. Se preferiamo il dolce, è probabile che siamo stati molto coccolati, se ci riconosciamo in cibi sani, ci siamo sentiti molto amati e accettati per ciò che eravamo, se per comodità optiamo spesso per i cibi preconfezio-

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Lo zucchero e i grassi, se assunti in eccesso, possono creare l’adipe, un accumulo che simboleggia la pesantezza o la necessità di proteggersi dagli altri. L’obesità nasconde le nostre forme nello stesso modo in cui un atteggiamento schivo mira a nascondere il nostro modo di essere originale. Ci sentiamo minacciati o criticati dal mondo esterno e riteniamo che mostrarci “nudi” e disarmati di fronte agli altri possa essere pericoloso. Per questo ci nascondiamo. Sostituire i pensieri minacciosi con la credenza di essere al sicuro, e di essere amati così come siamo, è una dieta favolosa. In realtà per noi non è importante ciò che pensano gli altri. L’unica cosa che conta è il nostro amore per noi stessi. Alimentiamoci con dei pensieri felici e positivi. Una volta riconquistato il valore nei pensieri, l’autostima darà i suoi frutti anche su tutti gli altri livelli. Imparare ad avere un atteggiamento amorevole verso noi stessi, indipendentemente da quello che dicono gli altri e indipendentemente da ciò che succede, porta naturalmente a

nati, significa che nostra madre si prendeva raramente tempo per noi, se optiamo spesso per i “cibi spazzatura”, è molto probabile che ci abbia riempito di concetti e oggetti inutili. Scegliere cibi inscatolati o preconfezionati è anche segno di ripiego su modelli mentali preconfezionati. Mangiare cibi “vivi” e nutrienti e un modo per sottolineare che si sceglie la vita. Certi cibi aiutano a svegliare la nostra vitalità, altri contribuiscono ad abbassarla. Scegliere cibi freschi e preparati sul posto significa scegliere il presente. Mangiare verdure e frutta di stagione aiuta a capire la vita nel presente e a vivere in continua evoluzione. Tutta la forza è nel presente, anche quando si tratta di alimenti. Una verdura appena raccolta è piena di vita. Se la consumiamo dopo una settimana, metà di quella energia è già andata persa. Lo stesso succede anche con le nostre idee, i desideri e le esperienze. Se aspettiamo a viverle e se le rimandiamo continuamente, perderanno la loro vitalità e noi perderemo il dono che ci stavano portando.

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Ad esempio, se l’atteggiamento che frena la nostra crescita è quello che ci porta a permettere sempre agli altri di interferire nei nostri ritmi (di lavoro, di sonno ecc.), allora cominceremo a venire attratti da cibi che appesantiscono il cuore, affinché il sintomo “voluto” si manifesti in modo da poter riconoscere in esso l’atteggiamento sbagliato. Il ritmo cardiaco non sarà più regolare e ci costringerà a prendere coscienza dell’atteggiamento che mette le richieste degli altri al primo posto e che ci priva della possibilità di andare a passo con il nostro ritmo. Il corpo si scomoda per farcelo notare perché è importante che ne prendiamo coscienza. In questo caso tenere il nostro ritmo è l’atteggiamento che ci riporta in carreggiata dove verremo di nuovo naturalmente attratti da cibi che ci fanno bene. Il nostro fine è crescere, evolvere ed espanderci. Tutto ciò che frena la crescita è un ostacolo che deve venire visto e rimosso, perché l’evoluzione possa continuare manifestarsi.

scegliere un’alimentazione sana ed equilibrata. Non abbiamo bisogno di tabelline esterne. Il nostro dietologo interiore sa perfettamente di cosa il nostro organismo necessita e anche quando ne ha bisogno. (vedi anche accettazione)

Amo il mio corpo in perenne evoluzione che mi porta in giro per il mondo. Indipendentemente da ciò che succede intorno a me, io mi approvo. alimento – sostanza che mangiamo per il suo contenuto di principi nutritivi. Istintivamente veniamo attirati dai cibi più idonei per la salute del nostro organismo, oppure, nel caso esso ci voglia far notare un disequilibrio, veniamo attirati dagli alimenti che aiuteranno il corpo ad uscire dall’equilibrio.

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Se la causa fisica dell'alito cattivo è una cattiva digestione, è probabile che le nostre esperienze di fusione con gli altri (serate divertenti con gli amici, momenti di intimità con chi ci piace…) siano appesantite da troppi pensieri e informazioni, accumulati disordinatamente e archiviati senza criterio, che non siamo ancora riusciti a digerire e che influiscono negativamente sulla tranquillità dei rapporti di amicizia e dei rapporti intimi che stiamo vivendo.

alito – l'odore del fiato che esce dalla nostra bocca porta anch’esso dei messaggi, ed è sempre sincero. Un odore neutro o piacevole è indice di parole e pensieri naturali e limpidi, un cattivo odore, quello che riesce talvolta anche a tenere lontano gli altri, è invece segno di pensieri negativi e dolorosi, proprio quelli che riescono ad allontanare gli altri da noi. Questi pensieri possono riguardare in particolare i rapporti affettivi e il piacere, in quanto la bocca è connessa alla qualità energetica del chakra dell’ombelico. Un freno alla vita sessuale intesa come fonte di piacere è, per esempio, un freno posto all'energia del chakra dell’ombelico che, stagnante, creerà acidità nelle parti del corpo associate, per esempio nella bocca. L'alito pesante ci invita a rivalutare le idee “pesanti” e limitanti su come dovrebbe essere un rapporto intimo. Se ad esempio crediamo che tutto ciò che riguarda l'intimità e il piacere legato al sesso sia pulito e gradevole, anche il nostro alito lo sarà.

Vivo nel presente e parlo d’amore. allarme – se sentiamo un allarme che obiettivamente non ci riguarda (non ci stanno rubando la macchina, l'edificio non sta andando a fuoco...), poniamo attenzione ai nostri pensieri: cosa stavamo pensando? Eravamo consapevoli della scelta di pensare a quello? Il pensiero che stavamo pensando rispecchia desideriamo attirare nella

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samente in sintonia con i sette vortici energetici, come: In questo abbraccio sono caldo e al sicuro (radici), la vita qui sulla terra mi piace (ombelico), posso succhiare ancora se voglio (plesso solare), mi sento amato (cuore), c'è abbondanza di energia e cibo (gola), questo vale per tutto il mondo (terzo occhio) e sarà sempre così (corona). Anche la madre trae beneficio dall'allattamento: le sue funzioni corporee ritornano prima alla normalità, mentre ha modo di riposarsi. È importante che la madre segua la sua naturale sensazione mentre allatta, insieme alla richiesta del neonato, ricordandosi di onorare la legge dell'abbondanza: se ne vuole, ce n'è in abbondanza. La congestione del seno indica il rifiuto della madre a nutrire il bambino e lo stesso vale nel caso dell’ostruzione dei dotti. La mastite è un’infezione della mammella che indica la rabbia che accompagna il pensiero di dover allattare, forse a causa della sensazione della madre di non essere appoggiata a sufficienza.

nostra vita? (vedi anche il capitolo Osservare e ascoltare) allattamento – è il metodo naturale per nutrire il neonato e procura al bambino molti benefici: sviluppa il sistema immunitario, gli dona un senso di sicurezza e accettazione, contribuisce ad un sano sviluppo orale e rafforza il legame affettivo tra la madre e il bambino. Quando il neonato succhia il latte dal seno materno, assorbe con esso anche molta energia amorevole che naturalmente sgorga dal seno di ogni donna. Durante questo nutrimento sacro il bambino registra molte informazioni provenienti dall'ambiente circostante, informazioni che tenderà a collegare alla splendida sensazione di essere amato incondizionatamente, nutrito ed accolto (il bambino di solito durante l'allattamento si trova nell'abbraccio della madre). Se la madre durante l'allattamento si dedica completamente al bambino e insieme condividono in pace questo momento, il bambino creerà l’idea di essere meraviglio-

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di ridere molto. Questo attirerà altre esperienze che ci faranno ridere e presto ci ritroveremo allineati con la nuova realtà in cui si ride molto che diventerà la normalità per noi; una realtà migliore con un nuovo baricentro. Anche le sensazioni che rispondono ad una particolare chimica del nostro organismo, possono essere rinforzate con l'allenamento. Si possono effettivamente ricreare anche con l'aiuto di sostanze chimiche, ma purtroppo in questo modo l’effetto desiderato, oltre a non essere duraturo, è anche subdolamente sabotante. Passato l'effetto della sostanza chimica assunta con l’intenzione di provare una determinata sensazione, ci ritroveremo catapultati verso l’esatto contrario di quella esperienza. Il nostro baricentro, infatti, non si sposta senza allenamento, ossia senza la nostra intenzione e senza del lavoro mirato. Perciò, quando crediamo che esista una scorciatoia e assumiamo delle droghe per ottenere una sensazione, stiamo in realtà agendo solo

Traduciamo ogni decisione o impedimento ad allattare come la scelta della madre di non farlo. Questo può succedere se la madre si sente “usata”, oppure se sente di non valere e non vuole “inquinare” l’essere puro che è appena nato. Se il bambino rifiuta il seno, è probabile che senta la paura o il rifiuto della madre e ciò lo blocca. allegria – uno dei sentimenti che ci aiutano a riconoscere la strada buona per noi. allenamento – se ci piace una sensazione o un'esperienza e vogliamo ripeterla, ci possiamo allenare a ricrearla. Troviamo le situazioni, i pensieri, gli atteggiamenti e i gesti che l’hanno fatta emergere la prima volta e ripetiamoli fino a che non diventano normali per noi. Se per esempio ci piace ridere molto di pancia e scopriamo che quando giochiamo con gli amici ci capita di ridere tanto, possiamo investire il nostro impegno per fare in modo di ricreare spesso quella situazione e con essa la possibilità

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Le ghiandole che lavorano per produrre la chimica che ci fa piacere vanno dunque allenate, educate, spronate e incoraggiate! In questo modo la nostra vita sarà sempre più piacevole e noi saremo sempre più euforici, ubriachi di vita, o qualunque sensazione abbiamo scelto di allenare e rinforzare. Vale anche nello sport: non esistono scorciatoie che in termini di successo e di salute possano dare gli stessi risultati che produce un allenamento mirato e costante. La scorciatoia offertaci “dal gatto e dalla volpe” è solo fumo negli occhi. Chi ci vende sostanze magiche ci vuole far comprare qualcosa che possediamo già. Se accettiamo la loro versione “più facile”, ci ritroveremo senza risultati reali e perderemo anche la ricchezza che era già nostra. Per avere muscoli più forti, dunque, alziamo più pesi. Certo, la scienza ha scoperto delle sostanze che fanno aumentare il muscolo, ma mettere le mani nel delicato equilibrio chimico del corpo difficilmente potrà tornare a nostro

sulla periferia, sul “pendolo”, e non sul baricentro da dove partono tutte le oscillazioni. Il disequilibrio che creiamo quando ci spariamo in una direzione senza allenamento ci porta ad oscillare nella direzione opposta, dove vi è la mancanza di ciò che stavamo cercando! Provocare in noi una situazione chimica attraverso una sostanza chimica introdotta dall’esterno (alcool, marijuana, saccarosio…) significa stimolare artificialmente le ghiandole utili a produrre la sensazione voluta. Questa stimolazione (spesso iperstimolazione) porta al disequilibrio chimico nelle ghiandole stesse e alla conseguente “corsa ai ripari” che comprende tutte le azioni che l’organismo deve mettere in moto per ritornare allo stato di equilibrio verso cui tende sempre. Questo lavoro stanca le ghiandole che, se maltrattate continuamente in questo modo, non riusciranno più a lavorare bene. In quel caso avremo sempre meno probabilità di sperimentare le sensazioni piacevoli di cui andavamo in cerca.

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allodola - uccellino che canta prima dell'alba e annuncia l'arrivo della luce e del nuovo giorno. Per la rapidità del suo volo ascendente e discendente, simboleggia l'intrecciarsi delle energie del cielo e della terra.

vantaggio. A meno che non siamo convinti che l’intelligenza del nostro corpo sia così insignificante da non poter nemmeno competere con un cocktail chimico inventato dal limitato calcolo di una mente umana. Ma in quel caso non staremmo qui a leggere questo dizionario. Noi sappiamo che nel nostro corpo c’è tutta la chimica necessaria per rilassarci, per ridere, per amalgamarci con gli altri e con la vita, per innamorarci, per essere euforici o quieti. Noi, dentro di noi, abbiamo tutto ciò che vogliamo, per qualsiasi occorrenza, sempre a portata di mano e soprattutto già dosato nel più perfetto dei modi, poiché tiene conto del nostro peso, della pressione sanguigna, del ph del nostro sangue, dei tempi, dei modi, ecc. La strada per averne di più è l’allenamento: sia che si tratti di sport, di intelligenza, di memoria, di gioia, di amore. Più lo pratichiamo e più lo sentiremo emergere in noi e lo vedremo manifestarsi nel mondo fuori di noi. (vedi anche libertà)

alloro – arbusto simbolo della gloria e del potere che risiedono nella saggezza. alluce – dito che rappresenta la sicurezza nella direzione che abbiamo intrapreso per realizzare nella pratica le nostre scelte; scelte che hanno a che fare con la nostra sensazione interiore di felicità per quello che riguarda l’alluce sinistro e le scelte che hanno a che fare con la nostra intenzione di fare ciò che ci darà soddisfazione per quello che riguarda l’alluce destro. L’alluce valgo è il disequilibrio che fa “deviare” l’alluce che si storce fino ad accavallare le altre dita del piede. Indica che incontriamo difficoltà a mantenere la nostra direzione a causa dell’insicurezza che ci ostacola nel nostro cammino verso ciò che ci farebbe felici se si

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Presentarci per come siamo, amare ed accettare la forma naturale del nostro piede, ignorare gli ormai sorpassati schemi sociali che si riflettono nella moda e che vogliono limitare la nostra direzione per non lasciarci troppo autonomi e liberi, aiuta anche a guarire e riporta il nostro piede ad assumere di nuovo la sua forma naturale.

tratta dell’alluce sinistro, oppure verso ciò che ci darebbe soddisfazione se si tratta dell’alluce destro. L'alluce si distorce anche a causa di scarpe troppo strette che si portano per fare una buona impressione agli altri, scelta che sicuramente non è indice di una forte sicurezza in sé stessi. L’alluce valgo colpisce molte più donne che uomini, perché soprattutto alle donne si è cercato di togliere il potere di decidere autonomamente la propria direzione. Se la donna da più importanza all’uomo che a se stessa, si ritroverà a rincorrere lui e suoi obiettivi, sempre disponibile ed elegante al suo fianco. Metterà da parte tutti gli altri desideri e si limiterà a restare bella e (s)posata, perfetta come un manichino con i piedi stretti in scarpine eleganti a punta stretta e con, fatto molto probabile, la tendenza all’alluce valgo. Se il dolore provocato da questo sintomo è così forte da non permetterci di camminare, è perché sentiamo di volerci allontanare, ma ci tratteniamo dal farlo a causa dei sensi di colpa.

Ascolto la voce del mio intuito. alone – il segno che appare intorno ad un punto. Un alone di luce che vediamo intorno ad una persona indica che essa è molto intuitiva e che, in caso di bisogno, ci potrà aiutare a comprendere meglio la vita. L’alone richiama l’attenzione alla nostra parte più spirituale. Sulla pelle può segnare la presenza di un infezione o di un fungo. Può formarsi intorno ad un punto in cui siamo stati morsi da un insetto infetto.

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uno sforzo minimo da parte di ogni collaboratore. In un gruppo, ognuno può scegliere la parte del lavoro che preferisce e fare quella con gioia, osservando come anche tutto il resto stia crescendo con la stessa rapidità, fatto con gioia dagli altri. Possiamo avvalerci delle altre persone anche per crescere e imparare, sia seguendo l’esempio di chi ammiriamo, sia vedendo le nostre carenze riflesse in chi ci irrita. Chi cerca la compagnia degli altri senza avere con essi nessun progetto in comune e senza avvalersi di loro come specchi per una personale crescita, è probabile che li usi solo per distrarsi da se stesso e per fuggire dalle proprie lezioni, che è un po’ come marinare la scuola della vita. Incolpare gli altri per come stanno andando le cose nel (nostro) mondo non porta a molto. È piuttosto il contrario: facendo così deleghiamo il nostro potere, attraverso il “dito puntato”, alla persona sulla quale ci stiamo concentrando. Metten-

L’alone che appare sulla pelle è come un faro puntato sul messaggio che appare al suo interno. Vuole dire che siamo completamente presi e concentrati su quel argomento, per esempio su come veniamo punti da nemici, o su come veniamo attaccati, oppure, nel caso dell’infezione fungina, su come gli altri si approfittino di noi. altro – una persona, elemento del gruppo “gente”, più o meno diversa da noi e collegata a noi al livello del chakra della corona. Grazie a questa connessione, l’altro può accettare di interpretare per noi un ruolo nel nostro film quando richiediamo una persona di quel tipo. L’altro, e questo è molto importante, non diventa mai responsabile della nostra vita e di come stanno andando le cose per noi! Insieme agli altri possiamo creare e costruire cose che da soli non riusciremmo a realizzare. La collaborazione, oltre a fare bene al cuore, porta a raggiungere obiettivi sempre maggiori con

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