Viaggio medio oriente

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Nato a Catania nel novembre 1934, ha studiato a Roma e si è laureato in Ingegneria Elettrotecnica nel 1959. Specializzato in elettronica, ha sempre lavorato in questo campo ed ha avuto il privilegio di assistere e seguire l’evoluzione rivoluzionaria di questa tecnica, dai tubi elettronici ai transistor, ai circuiti integrati fino ai monolitici, insieme allo sviluppo dei calcolatori e del software. Nel tempo libero ha molto viaggiato per turismo, ogni anno in un luogo diverso. Una volta ritirato dal lavoro (1995) ha continuato a viaggiare e, con gli appunti e le foto raccolte, ha creato un sito web. Di recente, convinto che un libro stampato sia più duraturo di un sito web, ha iniziato a trasformare tutti i viaggi in formato editabile (PDF) per pubblicarli.

ISBN 978-88-98416-71-4

€ 20,00

IVA assolta dall’editore

9 788898 416714

Paesi del Medio Oriente - Viaggi in Turchia, Siria e Giordania

PROFILO DELL’ AUTORE

Alberto Aiosa

Turchia. Siria e Giordania sono tre destinazioni del Medio Oriente con una comune evoluzione storica. La visita della Turchia inizia da Istanbul, nata sul Bosforo, fra Europa e Asia, scelta come capitale da Greci, Romani, Bizantini e Ottomani e tutti vi hanno lasciato la loro impronta. L’itinerario è quello classico: dalla costa egea, con le colonie greche, la Cappadocia, il mausoleo di Antioco I sulla vetta del Nemrut Dagi, i luoghi degli Hittiti e infine Ankara, nuova capitale della repubblica. Ha completato la Turchia, la visita della Riviera mediterranea, ricca di siti greci, bizantini e musulmani. Il viaggio in Siria inizia dalla capitale Damasco con i ricordi del califfato omayyade e del dominio ottomano. Si seguono da sud, a nord e a est le strade carovaniere con resti romani e di castelli, l’oasi della romana Palmira, e il sito dell’antica Ebla e si finisce ad Aleppo. Il viaggio nella piccola Giordania inizia dalla capitale Amman con i resti del Teatro romano. A nord, vi sono siti archeologici romani. A sud si trovano mosaici bizantini e, nella valle del Giordano, il Mar Morto e Petra, gioiello della Giordania. Si finisce con il deserto e il golfo di Aqaba.

Alberto Aiosa

Paesi del Medio Oriente Viaggi in Turchia, Siria e Giordania


Alberto Aiosa

Paesi del Medio Oriente Viaggi in Turchia, Siria e Giordania


Paesi del Medio Oriente Alberto Aiosa Copyright © 2016 Proprietà letteraria riservata ISBN 978-88-98416-71-4 tgbook editore by tecnograficarossi via 1° maggio, 6 36066 Sandrigo (Vicenza) www.tecnograficarossi.it www.tgbook.it L’opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sui diritti d’autore. Sono vietate e sanzionate (se non espressamente autorizzate) la riproduzione in ogni modo e forma (comprese le fotocopie, la scansione, la memorizzazione elettronica e la comunicazione).


INDICE 1.

PAESI DEL MEDIO ORIENTE – INTRODUZIONE. ------------------------------------------------------------------- 3

2.

TURCHIA CLASSICA. -------------------------------------------------------------------------------------------------------- 5

2.1 ISTANBUL PORTA DELL'ORIENTE. ------------------------------------------------------------------------------------- 5 2.2 LA COSTA EGEA E L'ANATOLIA OCCIDENTALE ----------------------------------------------------------------- 13 2.3 .L'ANATOLIA CENTRALE. ------------------------------------------------------------------------------------------------- 24 2.4 NEMRUT DAGI NELL'ANATOLIA ORIENTALE. -------------------------------------------------------------------- 29 2.5 I LUOGHI DEGLI HITTITI -------------------------------------------------------------------------------------------------- 32 2.6 ANKARA . ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 36 3.

TURCHIA - RIVIERA MEDITERRANEA. ------------------------------------------------------------------------------- 38

3.1 RIVIERA MEDITERRANEA: IL VIAGGIO. ------------------------------------------------------------------------------ 38 3.2 A OVEST DI ANTALYA . ---------------------------------------------------------------------------------------------------- 39 3.3 ANTALYA. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 43 3.4 DA ANTALYA AD ALANYA. ------------------------------------------------------------------------------------------------ 47 3.5 DA ALANYA A MERSIN. ---------------------------------------------------------------------------------------------------- 54 3.6 LA CILICIA - DA MERSIN A GAZIANTEP. ----------------------------------------------------------------------------- 59 4.

SIRIA. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 64

4.1 LA SIRIA E LA SUA CAPITALE DAMASCO. -------------------------------------------------------------------------- 64 4.2 A SUD DI DAMASCO: BOSRA. ------------------------------------------------------------------------------------------- 70 4.3 VERSO IL NORD: DA MAALULA A HOMS. --------------------------------------------------------------------------- 73 4.4 IL DESERTO E PALMIRA. ------------------------------------------------------------------------------------------------- 75 4.5 IL NORD: HAMA, APAMEA ED EBLA. ---------------------------------------------------------------------------------- 79 4.6 ALEPPO E DINTORNI. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ 83 5.

GIORDANIA. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 87

5.1 LA GIORDANIA E LA SUA CAPITALE AMMAN. --------------------------------------------------------------------- 87 5.2 A NORD DI AMMAN: GERASA. ------------------------------------------------------------------------------------------ 91 5.3 A NORD DI AMMAN: GADARA. ------------------------------------------------------------------------------------------ 95 5.4 A SUD DI AMMAN: MADABA, MOSAICI E LUOGHI BIBLICI. ---------------------------------------------------- 97 5.5 A SUD DI AMMAN: IL MAR MORTO E IL CASTELLO DI KERAK. --------------------------------------------- 102 5.6 A SUD DI AMMAN: PETRA. ---------------------------------------------------------------------------------------------- 105 5.7 A SUD DI AMMAN: IL DESERTO E AQABA. ------------------------------------------------------------------------ 112

Il testo è tratto dal sito web http://www.travelphotoblog.org dello stesso autore. ***



PAESI DEL MEDIO ORIENTE INTRODUZIONE Turchia, Siria e Giordania sono tre destinazioni di alcuni miei viaggi nell’area del Medio Oriente e, dalla loro descrizione riportata nel seguito, si scoprono gli stretti legami geografici, storici, archeologici ed etnici mantenuti fra queste nazioni fino ai nostri giorni. Nella loro storia millenaria fino alla conquista ottomana tutte hanno attraversato gli stessi eventi e ognuno ha lasciato una sua impronta culturale. La Turchia, con l’Anatolia, è stata il ponte fra Europa e Asia, che ha diffuso verso oriente l’influenza greca, romana e bizantina, contrastata prima dall’influenza persiana, poi dall’invasione dei Turchi selgiuchidi islamizzati e infine dall’arrivo dei Turchi ottomani che crearono l’impero dei sultani durato più di quattro secoli raggiungendo il massimo del suo sviluppo al tempo di Solimano il Magnifico. La fine della prima guerra mondiale segnò la caduta dei sultani e l’inizio della repubblica turca. La Siria, fra il corso del Tigri e il Mediterraneo, conquistata dagli Assiri aveva subito l’influenza dell’Egitto al tempo dagli Hittiti. Molte popolazioni sono entrate in Siria e si sono mescolate, come amorriti, cananei, aramei e nabatei e ognuno ha creato in tempi diversi regni effimeri, ma i grandi spazi desertici sono stati sempre dominati da tribù nomadi (bedu). Sottomessa in successione da Assiri, Babilonesi e Persiani, dopo Alessandro Magno la Siria ha fatto parte del regno seleucida e infine è divenuta provincia romana e quindi bizantina. L’invasione musulmana degli arabi cambiò la sua fisionomia dal punto di vista etnico con il califfato omayyade di Damasco, poi vennero le crociate, l’invasione mongola e Tamerlano che saccheggiò Aleppo e Damasco. La conquista ottomana fu un periodo di pace e prosperità commerciale. Il sorgere del nazionalismo arabo contro il dominio turco, all’inizio della prima guerra mondiale, fu capeggiato dall’emiro Feisal, figlio di Hussein, sovrano della Mecca, che nel 1918 entrò in Damasco e fu proclamato re della Siria. Con la pace, la Società delle Nazioni affidò alla Francia il mandato sulla Siria. L’indipendenza della Siria dovette attendere la fine della seconda guerra mondiale e si realizzò solo nel 1946 come repubblica. Dopo diversi colpi di stato, il potere fu assunto da Hafez al-Assad, un generale dell’aeronautica del partito panarabo Ba’ath. Alla sua morte, è successo il figlio Bashar al-Assad, tuttora al potere. La Siria ha risentito nei tempi recenti di tutti gli sconvolgimenti del Medio Oriente, dalle guerre con Israele, a quella fra Iraq e Iran del 1980, all’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq nell’agosto 1990, finita per l’intervento degli USA. Nel marzo 2011 del nuovo millennio, sono iniziate diffuse proteste contro il presidente Assad chiedendo le sue dimissioni. Come in precedenti occasioni, Assad ha risposto con la repressione usando l’esercito, ma questa volta i ribelli hanno reagito diffondendo la rivolta nel nord e nell’est della Siria. Entro il giugno del 2013 la guerra civile aveva prodotto più di 90000 vittime. In agosto Assad è stato accusato di aver usato missili con gas nervino contro i ribelli nei dintorni di Damasco. Minacciato di un intervento USA, Assad accettò di rimuovere e distruggere il suo arsenale di armamenti chimici. Negli anni successivi, è esplosa una crisi umanitaria con la fuga in massa delle popolazioni, dalle aree di conflitto verso le frontiere della Turchia, Libano e Giordania. Alla ribellione armata hanno contribuito gruppi estremisti dall’Iraq, affiliati ad al-Qaeda, che presto sono diventati concorrenti e dominanti. Dal giugno 2014, si è inserita anche la nuova organizzazione terroristica dello Stato Islamico (IS) che vuole instaurare il califfato in Iraq e Siria. Sono iniziate le persecuzioni delle minoranze etniche non musulmane e la distruzione di siti archeologici come Palmira e di reperti nei musei, considerati espressioni d’idolatria. Le distruzioni dell’attuale conflitto, subite dal patrimonio archeologico in Siria, avranno reso molte delle mie foto non più ripetibili. Anche la Giordania, come tutte le nazioni arabe del Medio Oriente, è nata dopo le convulsioni politiche di quest’area fra la prima e la seconda guerra mondiale. Quando i Francesi cacciarono Feisal dalla Siria, gli inglesi gli assegnarono il regno dell’Iraq e, al fratello Abdullah, la Transgiordania, una regione semidesertica posta fra l’Iraq e la riva sinistra del fiume Giordano, con capitale Amman e un esercito, la Legione Araba, addestrata dagli inglesi. Dopo la proclamazione dello stato di Israele nel maggio 1948, è scoppiato il conflitto con i paesi arabi e molti palestinesi si sono rifugiati in Transgiordania e Cisgiordania, sulla riva destra del Giordano. Abdullah ha annesso formalmente Cisgiordania e Gerusalemme est chiamando Giordania la nuova nazione che fu riconosciuta dopo la fine del conflitto, 3


nel 1949. Abdullah è stato assassinato nel luglio 1951 nella moschea Al-Aqsa di Gerusalemme e gli è successo il nipote Hussein continuando la dinastia ascimita. Durante la guerra dei sei giorni nel luglio 1967, gli Israeliani vinsero su tutti i fronti e tolsero Cisgiordania e Gerusalemme est alla Giordania che dovette affrontare anche la rivolta dei palestinesi rifugiati. Ne seguì la sanguinosa repressione della Legione Araba che fu ricordata dai palestinesi con il nome di “settembre nero”.

VIAGGI NEL MEDIO ORIENTE La visita della Turchia si è svolta in tre viaggi. Nei primi due, nell'agosto 1999, dal 12 al 21, e nel 2002, dal 24 aprile al 4 maggio, si sono percorsi i luoghi classici iniziando da Istanbul e poi partendo dalla costa egea, entrando nell'Anatolia Centrale e Orientale e toccando i luoghi degli Hittiti per finire nella capitale Ankara. Nel terzo viaggio nel 2006, dal 27 marzo al 4 aprile, si è percorsa la Riviera mediterranea, partendo dalla regione di Antalya e seguendo la costa ricca di luoghi storici, greci, bizantini e musulmani. Il primo e il terzo viaggio sono stati organizzati in modo autonomo da Roma in collegamento con un'agenzia turca che, in ambedue le occasioni, ha fornito una guida esperta con macchina privata che mi ha condotto lungo gli itinerari stabiliti. Ambedue i viaggi sono stati organizzati in occasione di due eclissi totali di Sole in Turchia, quella dell'11 agosto 1999, che è stata osservata presso la cittadina di Elazig, nell'Est Anatolia, e quella del 29 marzo 2006, la cui linea di totalità passava nel golfo di Antalya nella Turchia mediterranea, nei pressi di Side. Le due giornate di osservazione non sono incluse nella descrizione. Il secondo viaggio nel 2002 è stato organizzato da un'Agenzia per un gruppo di aderenti all'Associazione Culturale Itinera di Roma. Partendo da Istanbul, si sono visitate la costa Egea e l'Anatolia occidentale e centrale. L'indice generale dei viaggi inizia con il percorso che combina i primi due viaggi nella Turchia Classica, dopo si apre il percorso del terzo viaggio nella Riviera Mediterranea che completa la Turchia. L’indice si completa con i percorsi in Siria e in Giordania.

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AGOSTO 1999 E APRILE-MAGGIO 2002 VIAGGIO IN TURCHIA

CAPITOLO 1 - ISTANBUL PORTA DELL'ORIENTE (FOTO 2002)

Istanbul è oggi una città di 15 milioni di abitanti a cavallo del Bosforo nel punto, dove esso sbocca nel mare di Marmara. Le origini risalgono al VII secolo a.C. come colonia greca di Megara e il primo insediamento con l'acropoli fu proprio sulla collina del Corno d'Oro. Ebbe il nome di Bisanzio, da Byzas il mitico fondatore. La sua posizione strategica le permetteva di controllare il passaggio del Bosforo e il flusso dei commerci. In successione Sparta, Atene, Tebe e infine la Macedonia ne ebbero il controllo, dopo vennero i Romani, ma i limiti della città rimasero gli stessi fino a Settimio Severo che, nel 193 d.C., la distrusse a seguito di una ribellione e la ricostruì nel 203 includendo tutta l'attuale area di Topkapi. L'undici maggio del 330 Costantino dichiarò Bisanzio nuova capitale dell'Impero romano ed estese la città su altre sei colline chiamandola Nova Roma e poi Costantinopoli. Con la morte dell'imperatore Teodosio, Costantinopoli diventò la capitale dell'impero di oriente e con Giustiniano (527-565) raggiunse l'apice della sua grandezza. Giustiniano rafforzò il suo potere, rinnovò i codici, allargò e pacificò i confini dell'impero e fece erigere la chiesa di Santa Sofia dedicata alla Sapienza Divina, sulle fondamenta del Foro di Augusto e del tempio di Apollo e Artemide. Dopo Giustiniano, iniziò la decadenza dell'impero bizantino, dal secolo VIII al IX l'impero fu sconvolto dalla lotta iconoclastica in due fasi, dal 726 al 775, sotto il regno di Leone III e di Costantino V, e nel periodo 815-842. Poi si ebbero lo scisma con la chiesa di Roma e la creazione della chiesa ortodossa. Il progressivo crollo dell'impero iniziò con l'arrivo in Persia dei Turchi selgiuchidi che, convertitisi all'Islam e presa Bagdad nel 1055, estesero il loro dominio fino all'Anatolia. Iniziò il periodo delle crociate che vide Costantinopoli in un ruolo secondario fino a essere conquistata e saccheggiata durante la IV Crociata nel 1204. L'impero era finito e Costantinopoli, ormai isolata, fu conquistata nel 1453 dai Turchi ottomani del sultano Mehmet (Maometto) II. Santa Sofia fu trasformata in moschea, la città assunse il nome di Istanbul, parola greca che significa città dei musulmani, e l'impero ottomano durò fino al suo crollo politico e militare dopo la prima guerra mondiale e la deposizione del sultano (1922). Dal crollo nasceva la Repubblica turca il 23 aprile 1923 e Istanbul perdeva il suo La Cisterna di Giustiniano. ruolo di capitale a Spina dell'Ippodromo vantaggio di Ankara. e Obelisco. Della città romana è rimasto ben poco, c'è il luogo dell'ippodromo di Settimio Severo ingrandito da Costantino, sulla cui spina Teodosio collocò un piedistallo e l'obelisco di Thutmosi III del 1400 a.C., proveniente da Karnak e alto 29 m. L'Ippodromo era il luogo delle corse del circo e il centro della vita pubblica. Lungo 400 m, poteva contenere 100000 spettatori, fu il luogo della rivolta di Nike contro Giustiniano nel 532, repressa nel sangue da Belisario e, nello stesso posto, il sultano Mahmut II fece massacrare i giannizzeri nel 1826. Vicino l'Ippodromo si trovava il palazzo imperiale sulle cui fondamenta fu costruita la Moschea blu. 5


Del periodo di Giustiniano è la grande cisterna di Yerebatan, una vera basilica sotterranea, detta anche "palazzo inghiottito", di 70 x 140 m, retta da 336 colonne di riutilizzo, fatte venire da Calcedonia in Bitinia. La cisterna era alimentata dall'acquedotto di Valente costruito nel IV secolo, di cui rimane un tratto al centro del Corno d'Oro. Del periodo bizantino sono rimasti lunghi tratti di mura che circondavano tutta la penisola del Corno d'Oro e che furono poi rinforzate dai sultani.

I MUSEI I sultani, iniziando da Mehmet II, costruirono Topkapi, residenza imperiale e centro del potere, sulla collina dell'acropoli, il promontorio che guarda il mare di Marmara. Topkapi è un complesso di edifici, rimaneggiati e abbelliti fino a metà del 1800, circondati da mura e con 4 cortili. Al centro del primo cortile, occupato anche dai servizi e arsenali e luogo delle parate e degli alloggiamenti dei giannizzeri, stava la residenza del sultano oggi trasformata in museo. MUSEO TOPKAPI A sinistra, Plastico del Palazzo. A destra, Plastico del complesso del museo.

Vi si entrava attraverso la Porta del Saluto (Bab-I-Selam), fra due torri, fatta costruire da Solimano il Magnifico nel 1524. Questa è la porta monumentale da cui si accede al secondo cortile e alla zona residenziale del Topkapi, oggi tutta adibita a museo. Lo stile si richiama a quello dei castelli europei che Solimano aveva ammirato durante le sue campagne nei Balcani e in Ungheria.

MUSEO TOPKAPI A sinistra, Bab-I-Selam o Porta del Saluto. A destra, Sala Imperiale e Trono.

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Vi sono gli edifici più importanti con la Sala Imperiale e il Trono. La Sala è del 1700 decorata con ceramiche blu di Nicea. Il trono detto sofasi, da cui la parola sofà, era largo e profondo per sedersi a gambe incrociate. Poi c'è il complesso dell'Harem, dove vivevano le donne e gli eunuchi, gli appartamenti del sultano e la sezione riservata ai suoi figli detta la "gabbia d'oro". Sulla destra c'è il lungo edificio delle cucine del palazzo, dove ora si trova una grande collezione di ceramiche. I tesori degli ottomani sono raccolti in altri edifici. Fra i tesori c'è il pugnale del sultano Mahmud V (1730-1754) che fu inviato in dono a Nadir Shah dell'Iran, ma non fu consegnato, perché il destinatario nel frattempo era stato detronizzato, e quindi ritornò al tesoro ottomano.

MUSEO TOPKAPI: IL TESORO

Il pugnale è in oro con tre grossi smeraldi incastonati nell'impugnatura. Un altro gioiello unico della collezione è il Diamante Cucchiaio, con una pietra da 86 carati al centro e 49 brillanti intorno, montati in oro.

MUSEO TOPKAPI: PANORAMA SUL BOSFORO

Dove inizia lo stretto, si distinguono i due piloni che sostengono il ponte sospeso che lo attraversa. Questo è il primo dei ponti sul Bosforo costruito nel 1973, lungo 1420 m e alto 64 m. Un secondo ponte fu costruito nel 1989.

All'interno del primo cortile del palazzo Topkapi si trova il Museo Archeologico la cui costituzione risale al 1881 e raccoglie reperti classici provenienti da varie parti dell'impero ottomano e in particolare dal Libano e da Sidone. Tra i pezzi più importanti, il supposto sarcofago di Alessandro Magno del IV secolo a.C. con scene di caccia e lotta fra Persiani e Greci. 7


Infine c'è anche un ristorante con una terrazza che guarda verso l'ingresso del Bosforo. Museo è pure la basilica di Santa Sofia che conserva all'interno anche le modifiche della sua trasformazione in moschea. La basilica di Santa Sofia (Hagia Sophia) fu inaugurata dall'imperatore Giustiniano nel 537 e fu un'opera imponente e un capolavoro di architettura e di statica, fu eretta sul luogo delle rovine di quella di Costantino, distrutta da un incendio nel 404, e di quella a 5 navate di Teodosio II, distrutta durante la rivolta di Nike del 532.

MUSEO DELLA BASILICA DI SANTA SOFIA

L'esterno è ora appesantito da contrafforti e dagli edifici aggiunti nei secoli successivi, ma dall'interno si ha un'impressione di leggerezza osservando la grandiosa cupola di 31 m di diametro e alta 56 m dal suolo, sorretta intorno da una serie di semi cupole e dai loggiati.

Un altro gioiello bizantino, secondo solo a Santa Sofia, è il museo Kariye, nome turco dato alla chiesa e al monastero di S. Salvatore in Chora, dove Chora voleva dire in greco fuori le mura, perché allora fuori dalla cinta di Costantino. Il complesso fu trasformato in moschea nel XVI secolo, mosaici e dipinti furono imbiancati, ma si sono conservati e sono stati riportati alla luce durante i restauri del 1948 e 1958. Le origini della chiesa sono del secolo XI, ma fu rifatta e abbellita all'inizio del 1300 sotto i Paleologi e di questo periodo sono i dipinti e i mosaici più belli che riprendono l'arte antica con forme già rinascimentali nelle raffigurazioni ed espressioni del viso, nella sagoma dei corpi, nelle pieghe degli abiti e negli sfondi delle scene.

S. Salvatore: Dormitio Virginis (mosaico).

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LE MOSCHEE Lo splendore dell'impero ottomano è ancora vivo nelle due grandi moschee: la prima quella di Solimano il Magnifico, costruita fra il 1550 e il 1557 dal famoso architetto Sinan, e considerata la più bella e la più perfetta.

MOSCHEA DI SOLIMANO A sinistra, Moschea di Solimano vista dal Topkapi. A destra, Moschea di Solimano vista dal Cortile.

La moschea di Solimano domina da uno dei 7 colli la riva ovest del Corno d'Oro con le sue cupole e i 4 alti minareti che hanno in complesso 10 balconcini, gli anni di regno di Solimano all'epoca della costruzione. L'architetto Sinan, il Michelangelo turco, la costruì in 7 anni, dal 1550 al 1557, e prese a modello Santa Sofia, ma la cupola è più piccola, 27 m di diametro e alta 48 m. Come in Santa Sofia, la cupola centrale è sorretta da altre semi cupole e strutture esterne e l'interno si presenta ampio e leggero. Alla cupola si deve anche l'acustica perfetta dell'interno. Alla moschea sono annessi una scuola coranica, un ospedale, alloggi per i pellegrini e in un cortile si trovano le tombe di Solimano, della favorita Roxelana e dello stesso architetto Sinan. La seconda è detta la Moschea Blu fatta costruire dal sultano Ahmet I nel 1609 da un architetto allievo di Sinan, unica con 6 minareti come quella della Kaaba alla Mecca che, per mantenere il primato, ne aggiunse uno. Questa moschea si trova di fronte a Santa Sofia con cui doveva rivaleggiare, ebbe il nome di Moschea Blu per la decorazione interna fatta con 20000 piastrelle di maiolica blu di Nicea che ricoprono le parti inferiori delle pareti e i matronei. Dei 6 minareti che circondano la moschea, se ne vedono solo 4 perché gli altri due sono fuori campo, sulla destra. Come si vede la configurazione architettonica è simile a quella di Solimano perché l'architetto Mehmet che la costruì era allievo di Sinan.

LA MOSCHEA BLU A sinistra, vista d'insieme della Moschea Blu. A destra, la Moschea Blu vista dal Cortile.

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Bazar delle spezie.

Le ricchezze dell'oriente si scoprono nei bazar, fra cui il bazar delle spezie o bazar egiziano e il bazar coperto, dove ogni corporazione aveva la sua strada. Nel 1800 Istanbul fu Bazar coperto. raggiunta dalla ferrovia e la stazione terminale sul Corno d'Oro fu il punto di arrivo dell'Orient Express. L'edificio della stazione è stato conservato con i suoi ricordi della Belle Epoque e trasformato in ristorante.

GLI ALTRI QUARTIERI DI ISTANBUL A nord del Corno d'Oro, separati da questo da un braccio di mare ma ancora sulla riva europea del Bosforo, si trovano i quartieri della Città Nuova che iniziarono a svilupparsi in epoca bizantina per opera dei mercanti genovesi. Durante l'impero ottomano divenne la zona delle delegazioni e dalle ambasciate degli stati europei. Il punto più caratteristico è la torre di Galata, costruita dai Genovesi nel XIV secolo, che era la torre più settentrionale della cinta muraria. Il Bosforo separa la parte europea da quella asiatica di Istanbul che è la più popolosa; è attraversato da due ponti sospesi, il primo ponte si trova all'imbocco del Bosforo, è visibile dal Corno d'Oro e congiunge direttamente i quartieri europei con quelli asiatici; il secondo ponte, nella figura, è più arretrato ed è anche il più lungo; fu costruito nel 1989.

QUARTIERI A NORD E IL BOSFORO A sinistra, la Città Nuova e la Torre di Galata. A destra, il secondo ponte sospeso sul Bosforo.

POESIA DI ORHAN VELI ASCOLTO ISTANBUL

Per completare si riporta la poesia di Orhan Veli 10


(1914-1950) che esprime il suo sentimento di amore per la città.

Istanbul ascolto, stando con gli occhi chiusi. Una leggera brezza spira, assai dolcemente, Cullando dai lontani alberi fonde e foglie, Tutto vicino è immoto, mentre tendo l'orecchio. Remota la campana tintinna dell'acquaiolo, Di Istanbul io resto, silenzioso, in ascolto. Istanbul ascolto, stando con gli occhi chiusi. E passano, e li odo, uccelli migratori, Lassù nel cielo in fitte file tutto un gridio. I pescatori salpano le reti traboccanti, I piedi d'una donna nell'acqua sono immersi, Di Istanbul io resto, silenzioso, in ascolto. Istanbul ascolto, stando con gli occhi chiusi. Le volte del bazar son fresche, tanto fresche, Mahmut Pascià di gente è brulicante, Di tubanti piccioni son pieni i suoi cortili. Rumori di martelli salgono su dai moli, Nel dolce vento fluttuano odori di sudore. Di Istanbul io resto, silenzioso, in ascolto. Istanbul ascolto, stando con gli occhi chiusi. Uno yali con le ombre dei vuoti imbarcaderi, Serba nella memoria le ebbre gioie di un tempo, Nel brontolio dei venti del Sud, ora placati. Di Istanbul io resto, silenzioso, in ascolto. Istanbul ascolto, stando con gli occhi chiusi. Una bellezza viene avanti sul marciapiede; Lazzi, canzoni, frizzi, ironiche ballate. Dalla mano le cade un oggetto - una rosa. Di Istanbul io resto, silenzioso, in ascolto. Istanbul ascolto, stando con gli occhi chiusi. Batte un uccello le ali attorno alla tua veste, E so se la tua fronte è fresca o calda appena, Se le tue labbra sono umide oppure secche, Bianca e grande la luna si leva di tra i pini, I battiti del tuo cuore tutti li percepisco, Istanbul ascoltando.

TERREMOTO AD ISTANBUL Il 17 agosto 1999, durante il primo viaggio, un disastroso terremoto ha colpito la Turchia con epicentro vicino a Izmit, 70 km a sud-est di Istanbul, e magnitudine 7,4 gradi Richter. Istanbul non ha subito danni rilevanti, ma l'area dell'epicentro, densamente abitata e industrializzata, ha subito effetti disastrosi. I morti hanno superato i 15000, è scoppiato un incendio nelle vicine raffinerie di Tupras, domato in cinque giorni e mezzo, e 11


una frattura con dislocamento di 4 m si è formata nella base navale e i cantieri di Gölcük; per i danni alle autostrade si sono interrotte le comunicazioni fra Istanbul e Ankara. La regione era a rischio perché interessata da una faglia spezzata in tanti segmenti che si stende per 1000 km, parallela al Mar Nero, e passa nel Mar di Marmara a solo 30 km da Istanbul. L'ultimo terremoto si è avuto nel 1967, non lontano da Izmit, ed era stato preceduto da altri cinque terremoti che erano migrati verso ovest lungo la faglia. La Turchia è una nazione molto sismica perché si trova fra due faglie: quella Nord Anatolia, lungo il Mar Nero, e quella Sud-Est Anatolia, lungo il Mediterraneo orientale. Nella prima avviene uno scorrimento verso ovest della placca araba rispetto a quella euro-asiatica, nella seconda avvengono la subduzione e quindi la compressione verso nord della placca africana contro quella araba dell’Anatolia.

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AGOSTO 1999 E APRILE-MAGGIO 2002 VIAGGIO IN TURCHIA

CAPITOLO 2 - LA COSTA EGEA E L'ANATOLIA OCCIDENTALE (FOTO 2002) Numerosissimi sono i centri archeologici d'impronta greca, ellenistica e romana sulla fascia occidentale dell'Anatolia che si affaccia sull'Egeo e alcune hanno avuto una storia più lunga fino al periodo bizantino e oltre, come Efeso.

PERGAMON La più a nord è la zona archeologica di Pergamo, vicino alla moderna Bergama, ma a 40 km dal mare. La città si sviluppò nel periodo ellenistico sotto Lisimaco, generale di Alessandro Magno, e Filiterio che lo sostituì e fondò uno stato indipendente. Con Attalo I, che si proclamò re nel 241, iniziò la dinastia degli Attalidi. Eumene II (197-159 a.C.), alleato dei Romani, estese il regno fino alla Cappadocia e alla Cilicia sconfiggendo i Galati, popolazioni di galli celti che nel IV secolo avevano invaso l'Anatolia. A seguito di questa vittoria, nell'acropoli di Pergamo furono costruiti il grande tempio di Zeus con un altare monumentale, il Teatro e il Santuario di Atena.

PERGAMON - ALTARE DI ZEUS E TEATRO A sinistra, Podio dell'altare di Zeus. A destra, Teatro sulla collina dell'Acropoli.

A Eumene II si deve anche la costruzione di una grande biblioteca con 200000 volumi che doveva gareggiare con quella di Alessandria d'Egitto. Poiché l'Egitto vietava l'esportazione del papiro, a Pergamo fu usata per la scrittura la pelle conciata di agnello e capretto e in seguito anche di asino, che prese il nome di pergamena. Il figlio di Eumene II, Attalo III, rimasto senza eredi, nel 133 lasciò il regno ai Romani e Pergamo divenne la capitale della provincia di Asia; con Augusto fu però sostituita da Efeso e cominciò a decadere. Nel 1300, con l'arrivo degli Ottomani, la vecchia città fu abbandonata e ai piedi delle colline sorse la nuova Bergama. Nel 1873 l'ingegnere tedesco Karl Humann scoprì l'altare di Zeus con i bassorilievi della centauromachia che dovevano esaltare la vittoria sui Galati. Tutto l'altare si trova ora nel museo di Pergamo a Berlino e qui è rimasto solamente il podio. Sotto la collina dell'Acropoli si trova l'Asklepeion, il santuario di Asklepio dio della medicina, che si 13


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