Questa non è una baby sitter

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Mattia ha un papà italiano e una mamma, Ashima, che è nata in India e vive in Italia. È la classica mamma: a volte è adorabile, a volte è insopportabile. Ma questo è meglio non dirglielo. Oggi per Mattia è il primo giorno di scuola. Quando Ashima va a prenderlo all’uscita, però, lui la presenta ai nuovi amici come la sua baby-sitter... libri.terre.it 7,50 euro

Un libro coloratissimo e divertente che racconta come, a volte, le cose sono diverse da quello che sembrano.

QUESTA NON È UNA BABY-SITTER

Gabriella Kuruvilla è nata nel 1969 da padre indiano e madre italiana. Ha pubblicato i libri “Media chiara e noccioline” (DeriveApprodi) e “È la vita, dolcezza” (B.C. Dalai Editore).

Gabriella Giandelli è nata nel 1963. Tra le sue opere a fumetti ricordiamo “Interiorae” (Coconino Press). Come illustratrice per bambini ha dato vita tra l’altro al coniglietto Milo.





Testi di

Gabriella Kuruvilla

Illustrazioni di

Gabriella Giandelli


Questo non è un cucchiaio. È un mestolo.


Questa non è una lavatrice. Ăˆ una macchina fotografica.


Questo non è un 6. È un 9.


Questa non è una scala. Ăˆ una libreria.


Questo non è un cerchio. Ăˆ un ovale.


Questa non è una baby-sitter. Ăˆ una mamma.


Si chiama Ashima. Ha quarant’anni, è nata in India e vive in Italia. Ride e urla. È felice e si arrabbia. Abbraccia e sgrida.


Insomma è proprio una mamma. La classica mamma: a volte è adorabile, a volte è insopportabile. Ma quest’ultima cosa è meglio non dirgliela.


Ciao amore, come è andato il primo giorno di scuola?


“Le nuove maestre sono noiose, ci chiedono di stare fermi seduti dietro a dei tavoli. Tutto il tempo. Ma i nuovi bambini sono simpatici, e non riescono a stare fermi seduti dietro a dei tavoli. Tutto il tempo. A proposito: possono venire a giocare da me?�


“Quando?” “Adesso.” “Quanti?” “Tutti.” “Be’, no: tutti no. Ma magari due o forse tre o al massimo quattro sì. Però mi devi promettere che se mettete tutto in disordine, poi dopo rimettete tutto in ordine.”


Promesso? Promesso Va bene

Va bene?


“Promesso. Va bene. Adesso però vieni che te li faccio conoscere, così scegliamo quelli che ci portiamo a casa.” “Amore, ma non siamo mica al supermercato.” “No, infatti, mica li compriamo, ce li portiamo solo a casa per un po’ e poi alla fine li lasciamo andare via.”


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