A Santiago lungo il Cammino del Nord

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Da Sebrayo a Gijón

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Nella prima parte risaliamo la valle di Villaviciosa. Poi ci aspetta una bella salita per scavalcare le montagnole che ci dividono da Gijón e dalla sua bella spiaggia cittadina. Gijón è una città molto estesa: per raggiungere l’albergue e il centro ci vuole tempo. SEBRAYO Dall’albergue seguiamo la stradina asfaltata che ci porta a un incrocio (1). A chi è in bici consigliamo di raggiungere Villaviciosa (5) per la strada principale. Giriamo a sinistra passando sotto l’autostrada e proseguendo in forte salita. Troviamo due incroci ben segnalati. Li superiamo. Il terzo ci manda a destra (2), per un ripido sentiero in discesa nel bosco, generalmente fangoso: sotto di noi a destra l’autostrada. Oltrepassiamo la carretera che avevamo abbandonato prima e continuiamo su un altro stretto sentiero che più avanti diventa stradina e raggiunge una rotonda che porta ad attraversare l’autostrada. Non la prendiamo e seguiamo le frecce che ci mandano invece su uno sterrato che fiancheggia l’autostrada e poi la scavalca passando su un ponte blu (3). Scendiamo sulla sinistra, su strada asfaltata, in direzione di una chiesa che vediamo in lontananza. Arriviamo in discesa sulla N-632. Passiamo nuovamente sotto l’autostrada (4) e raggiungiamo la periferia di Villaviciosa.

VILLAVICIOSA Seguiamo la carretera che ci porta al centro del paese (5). Una volta in fondo al rettilineo, anziché piegare a destra proseguiamo entrando in calle Sol e poi in calle del Carmen e uscendo di qui dal paese. Siamo sulla AS-255. Arriviamo a un incrocio nel barrio di Amendi (6) dal quale due strade si allontanano: noi prendiamo quella di destra. Da questo punto e per molti km occorre prestare attenzione ai segni del Cammino: vi sono frecce contrarie alla nostra direzione, è il Cammino di Covadonga. Il segno è diverso e di-

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LA VALLE DI PEÓN: OLTRE C’È GIJÓN

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stinguibile ma quasi sempre è di colore giallo e potrebbe quindi confondere. Passiamo un antico ponte in pietra e ci immettiamo nella AS267. Dopo 200 metri in salita giriamo a destra sulla più tranquilla VV-10 (7). Dopo 800 metri fare attenzione: in corrispondenza di un bivio (8) c’è un mojón che indica la biforcazione del Camino del Norte. Il ramo di sinistra punta verso l’interno e passa per Oviedo; quello di destra punta verso il mare e passa per Gijón. Chi vuol proseguire facendo il Camino Primitivo deve percorrere il primo; noi seguiamo quello di destra che è più breve e meno ondulato. Entrambi i cammini si ricongiungeranno ad Avilés. Proseguiamo dunque seguendo sempre la VV-10 che in leggerissima pendenza risale una valletta. Passiamo l’autostrada e più avanti, in corrispondenza dello svincolo autostradale (9), abbandoniamo la VV-10 per imboccare a destra la VV-9 che prende a salire in modo più accentuato, in direzione Peón. Ma dopo soli 400 metri la abbandoniamo, in corrispondenza di una strada che viene da sinistra (10). Le bici dovranno proseguire per carretera sino a raggiungere la VV-8 (12). Passiamo il gruppetto di case di Niévares e ci troviamo su una strada che continua a salire in modo sempre più deciso su fondo di cemento.

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Arrivati a un hórreo il cemento su cui camminiamo diventa largo sentiero con fondo a tratti sconnesso. Zone di macchia folta si alternano a pendii a pascolo. Continuiamo per la ripida salita, fino a un piazzale: a destra una casa con pascoli. Giriamo a sinistra (11). Il fondo ora è di terra nei tratti più dolci e in cemento in quelli più ripidi. Con percorso piacevole ma impegnativo arriviamo alla strada asfaltata e più larga (12) che continua a salire, seppure con minore impegno: è la VV-8. Scolliniamo all’alto della Cruz; più avanti un altro colle e oltre ancora si intravvede Gijón. Siamo in una zona di abbondante rimboschimento: prevalentemente pini ed eucalipti. Iniziamo a scendere (13), sempre nel fitto bosco fino a che, improvvisamente, gli alberi scompaiono per cedere il posto a pascoli e fattorie isolate. Fare attenzione a un mojón a sinistra che ci invita a prendere una strada che scende verso il fondo della valletta (14). La imbocchiamo scendendo decisamente: alla nostra sinistra si vede l’autostrada. Attenzione a non sbagliare in presenza di un segno ambiguo: dobbiamo sempre scendere, mai salire. Quando infine raggiungiamo il fondo della valletta ci immettiamo su una strada asfaltata e, 300 metri dopo, arriviamo di fronte a un bar ristorante (15).

PEÓN Proseguiamo mantenendo la direzione da cui siamo venuti. Non consideriamo una strada che va a destra (la VV7) e poi una che va a sinistra (la AS-331); all’altezza di un grosso tronco secco di castagno (16) imbocchiamo una stradina sterrata sulla destra, che scivola in piano bordeggiando case e campi. Le bici invece dovranno proseguire sulla carretera in direzione Gijón sino all’Alto del Curbiello (19). All’incrocio successivo ci teniamo a sinistra e poi ci dirigiamo a destra all’altezza di alcune case. Cominciamo a salire tagliando le pendici di un colle. Appena passata una fattoria arriviamo a un incrocio (17). Trascuriamo la strada a sinistra, che scende, e prendiamo quella a destra che sale e presto diventa sentiero, a tratti sconnesso. Camminiamo piacevolmente nel bosco. Ogni tanto squarci di panorama sulla valletta di Peón. Arriviamo infine su una strada asfaltata (18).

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a dx 20

19 bar

8 biforcazione

del cammino

13,3 (19,4) km

6,8 (26,2) km

18 asfalto a sx

a dx 7

17

a dx

a dx 16

6

a dx

PEĂ“N

15

33,9 km

5

VILLAVICIOSA

14 a sx

carretera 4

3

ponte su autostrada

6,1 (6,1) km

13

12 a sx su asfalto 11 a sx

a dx su carretera 2 a sx

10

9 a dx

autostrada 1

SEBRAYO


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stazione autobus stazione ferroviaria

GIJÓN

Da Sebrayo a Gijón playa San Lorenzo

ALTI M E TR IA

Peón Gijón

Dove dormire rotonda

26

a sx

25

a sx su aiuola triangolare

a dx dopo N-632 24 23

a sx

22 e poi a dx

21 autostrada

6,3 km

7,7 (33,9) km

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Gijón Albergue juvenil: San Andrés de Cornellana, Camino de los Caleros, barrio Construeces. Tel. (0034) 985.160.673. Aperto tutto l’anno 24 ore. 140 posti. Si può cenare e far colazione. 15 €. Molte altre possibilità di alloggio in centro. Possibilità di alloggio al camping Deva, si trova all’estrema periferia della città (vedi punto 23). Tel. (0034) 985.133.848. 36 posti, donativo.


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Poco dopo raggiungiamo l’Alto del Curbiello (19) ritrovando la AS-331 proveniente da Peón. A destra c’è un bar. Si vedono in lontananza Gijón e l’oceano. Scendiamo lungo la carretera per 800 metri fino a scorgere sulla destra uno sterrato in discesa (20). Stiamo avvicinandoci a Gijón e le strade diventano numerose, di conseguenza sono molti anche gli incroci e non è difficile sbagliare. Fare dunque attenzione anche se le segnalazioni ci sono. Nel caso si sbagliasse, il riferimento per ritrovare il Cammino è il camping, punto obbligato e ben individuabile. Lo sterrato incrocia una stradina e prosegue dritto su asfalto. All’incrocio successivo svoltiamo a sinistra e raggiungiamo l’autostrada, che scavalchiamo (21). Continuiamo dritti sulla strada in mezzo alla campagna. Attenzione ora: alcuni lavori stradali hanno cancellato dei segni del Cammino. Arriviamo a un bivio a “V” e ci teniamo a sinistra fino a una strada asfaltata (22). Prendiamo a sinistra per pochi metri e poi giriamo a destra. Quest’ultimo zig-zag è mal segnalato. Scendiamo nel bosco sino a costeggiare un camping sulla sinistra (23) e ritroviamo la familiare N-632.

CAMPING Seguiamo la carretera per pochi metri e la attraversiamo abbandonandola subito, svoltando a destra su una strada secondaria (24). Percorriamo i piedi delle colline che chiudono l’orizzonte alla nostra destra e di fronte. Arriveremo quindi al centro di Gijón da est. Sono molti gli incroci, ma tutti sono provvisti di indicazioni chiare. La sequenza delle vie da seguire è: Camino del Estanco, calle del Cuadrante, Camino del Conde. Siamo nel barrio di Cabueñes. A un incrocio con una grande aiuola triangolare andiamo a sinistra (25) per il Camino de la Frontera. Successivamente: Camino de Cabueñes, Camino de las Azaleas, Camino de la Dalias. Siamo entrati nel centro urbano di Gijón. Qui attenzione poiché i segnali sono scarsi: occorre andare a sinistra per avenida del Profesor Pérez Pimentel (26), e proseguire sino a una rotonda posta su due ponti che attraversano il fiume (27). Dobbiamo proseguire dritti e poi, appena varcato il ponte, girare a destra sulla strada lungofiume (avenida del Molinón). Sulla no-

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VILLAVICIOSA: L’AYUNTAMIENTO

stra sinistra lo stadio di calcio e il grande parcheggio antistante, poi il Parque Isabel la Católica e quindi, con un piacevolissimo percorso, arriviamo alla spiaggia di San Lorenzo. Da questo punto parte il Camino de Covadonga, che segue a ritroso il nostro Cammino fino a Villaviciosa e continua per l’interno delle Asturias fino al Santuario della Virgen di Covadonga. Noi seguiamo la passeggiata lungomare, ma possiamo anche camminare sulla battigia per tutta la sua lunghezza (1,4 km). La spiaggia termina con un promontorio, nella parte più antica della città (tracce della dominazione romana) (28).

CENTRO STORICO DI GIJÓN ALL’ALBERGUE L’albergue si trova un po’ lontano dal centro storico e fuori dal Cammino. Ci sono quindi due possibilità: andare in centro, prendere l’autobus n.12 in direzione Construeces e scendere al capolinea (consigliato); andare direttamente all’albergue senza passare per il centro. Descriviamo questa seconda opzione. Dal camping (23) seguiamo la N-632. Dopo 1,5 km arriviamo a una grande area verde, il Campo Municipal el Tragamon, alla nostra sinistra. Sulla destra troviamo il complesso della Universidad Laboral, visibile da lontano per le dimensioni e soprattutto per la torre. 163


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VILLAVICIOSA: MONUMENTO ALLE MELE

Prendiamo lo stradone a sinistra che corre in rettilineo ai piedi della collinetta del Campo Municipal. Attraversiamo un piazzale erboso circondato da edifici e da un porticato. Alla nostra sinistra vediamo le strutture universitarie. Oltrepassiamo l’edificio circolare della facoltà di Ingegneria e arriviamo a una rotonda. Proseguiamo dritti sul Camino de Viñao, ma al primo incrocio svoltiamo a sinistra e subito dopo a destra, lungo avenida de la Cordillera Cantábrica. La seguiamo sino alla confluenza con la calle de Coría, dove proseguiamo verso destra sino a una rotonda. La oltrepassiamo prendendo la strada che gira a sinistra (Camino del Santuario). Attraversiamo un ponte che supera un grande incrocio stradale e proseguiamo su questa calle fino alla carretera del Obispo, che attraversiamo, entrando finalmente nel Camino de los Caleros, dove sta l’albergue, subito a destra. Non è stato un bel camminare: stradoni larghi e trafficati, rumore di autoveicoli.

Da visitare Villaviciosa è la patria del sidro. Attraversandola si riconoscono alcune sidrerie. C’è anche un monumento dedicato alle mele! Qualche bel palazzo in centro.

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Gijón è una grande città: conta circa 250.000 abitanti. Di origini celtiche fu preda dai romani; al termine della playa de San Lorenzo conserva resti delle mura e delle antiche terme. Città natale di Pelayo, un nobile che nell’VIII secolo per primo iniziò la resistenza contro gli arabi combattendoli e respingendoli a sud. Si dice che fu la Madonna a spronarlo in sogno. Decisiva fu la battaglia di Covadonga, che segnò l’inizio storico della Reconquista. Da Allora Gijón e le Asturias rimasero sempre indipendenti. Nei secoli, Gijón divenne sede di diverse industrie, avvantaggiata in questo dalla presenza di un notevole porto. È sede universitaria e ospita numerose manifestazioni culturali. Da visitare in città, oltre alla bella passeggiata lungomare, le vie attorno a Cimadevilla, un promontorio roccioso che divide la parte residenziale da quella portuale. Bei palazzi del XVI e XVII secolo in stile asturiano, tra cui il Palacio de Revillagigedo, oggi centro d’arte, la iglesia de Santa María Magdalena e la iglesia de San Juan Bautista. Ci sono anche diversi edifici in stile Art Nouveau. Curioso il Museo della gaita (la cornamusa locale). Stazione ferroviaria in centro, in calle de Pedro Duro. Stazione bus a 200 metri, in calle Magnus Blikstad 1. Nota: Da Gijón ha inizio il Camino de Covadonga (da cueva dominica = grotta della Madonna) che, attraversando i Picos de Europa, porta all’omonimo santuario, molto noto e frequentato. In una grotta riposa l’immagine di Santina, patrona delle Asturias. Non è raro vedere, accanto all’ingresso delle case, una mattonella raffigurante la Virgen de Covadonga. Il Camino de Covadonga, nel primo tratto, fino quasi a Villaviciosa, coincide con il percorso del nostro Cammino, seppure viene fatto in senso contrario. Il percorso è segnato con un caratteristico simbolo.

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