A Santiago lungo il Cammino portoghese

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Da Porto a São Pedro de Rates 37 km 240,3 km

Lunghezza: Da fare:

Informazioni utili Da Porto fino a Leça do Balio e poi oltre (Araújo, Maia, Moreira) possiamo trovare sempre dei bar, dei ristoranti o dei negozi di alimentari lungo il Cammino oppure poco fuori. Leça do Balio: Bombeiros Voluntários, rua dos Bombeiros Voluntários, tel. 351-22.95.11.330. Come arrivare: 500 metri circa dal viadotto (01) a destra. Vilar de Pinheiro: Bombeiros Voluntários, rua José Martins Maia/rua do Padinho, tel. 351-22.92.72.264. Bar, ristoranti (sulla nazionale), alimentari (in fondo a rua Martins Maia). Mosteiró: Bar, ristorante. Vilar: Bar, alimentari. Gião: Bar. Vilarinho: Abrigo peregrinos, rua de São Salvador (500 metri), 4 posti. È necessario chiedere la chiave della struttura presso la Farmacia Rei: se fosse chiusa telefonare al 351-25.26.61.610, oppure chiedere alla pompa di benzina Repsol nella piazzetta principale della città. Come arrivare: all’incrocio con semaforo (05) girare a destra; la farmacia è sul lato sinistro della strada e poco più avanti c’è la deviazione (segnalata) per l’albergue. Junqueira: Bar, ristorante (nella parallela a sinistra del Cammino). São Miguel de Arcos: Bar nel centro del paese. São Pedro de Rates: Albergue, rua de Santo António 189, 45 posti, donativo, orario 14-22. Se non ci dovesse essere nessuno chiedere a Dona Lurdes, l’hospitalera, al negozio di alimentari di fianco alla cappella di Santo António.


Il percorso Partenza alternativa È possibile prendere la metro e arrivare direttamente a Maia, si eviteranno così una decina di chilometri di asfalto in mezzo al traffico e il pericoloso attraversamento della nazionale (03). Usciti dalla metro ci dirigiamo verso il modernissimo grattacielo Torre do Lidador. Giriamo a sinistra in av. Visc. de Barreiros e la percorriamo tutta fino alla piccola cappella con la porta blu (Capela Senhor dos Amarrados) per proseguire poi verso la Igreja do Bom Despacho, riprendendo così il Cammino (Alternativa per Maia).

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Molti documenti medievali parlano di un’antica calzata romana, la karraria antiqua, che deviava dalla strada romana fra Porto e Braga, per dirigersi al nord, in direzione Santiago: seguiva la strada per Araújo e incrociava il rio Leça. Oggi sappiamo che i moderni pellegrini camminano sulle vestigia della karraria e che molti luoghi citati sono ancora identificabili, come il ponte sul Leça. São Pedro è ben distante da Porto e i 37 km che separano le due città sembrano ancora più lunghi per chi inizia la pellegrinazione da Porto e ancora non ha avuto modo di farsi le gambe. Oggi incontriamo il primo albergue ufficiale del Cammino, quello di São Pedro.

0 km – PORTO Jardim da Cordoaria. L’uscita da Porto è ben segnalata ma, come ci è già capitato altre volte, lasciare una città così grande significa dover percorrere chilometri sull’asfalto e attraversare diverse località che sono un prolungamento di cemento della metropoli cui fanno da satellite. Attraversiamo i giardini e passiamo di fianco alla Igreja do Carmo che ci mostra la meravigliosa e imponente parete completamente ricoperta di azulejos. In praça Carlos Alberto (dove si trova il monumento ai caduti della prima guerra mondiale) entriamo nella zona pedonale a sinistra (rua de Cedofeita) e andiamo sempre dritto. Questa via, un lungo rettilineo, è interrotta verso la fine da rua de Sacadura Cabral: qui, se facciamo una piccola deviazione a sinistra possiamo vedere la bella chiesa romanica di Cedofeita. La via prosegue diventando rua do Barão de Forrester, passa sotto la linea ferroviaria e sbuca in uno slargo (Ramada Alta) nel cui centro c’è una graziosa chiesetta che fa da rotonda al traffico automobilistico. Giriamo a sinistra e proseguiamo per rua 9 de Julho. Attraversiamo una grossa strada e ci infiliamo in una stretta via in lastricato che si snoda fra i palazzoni per sbucare in praça do Exército Libertador, alle spalle di un crocefisso di pietra. Continuiamo senza deviazioni per rua do Carvalhido, rua de Montes Burgos, rua Nova do Seixo e rua do Recarei, che diventa rua Gondivai subito dopo il viadotto autostradale. Siamo a Leça do Balio e la strada percorsa fino a qui coincide con la karraria antiqua, la strada medievale (prima romana) a cui si è sovrapposta la nazionale. I pompieri sono nella quarta traversa sulla destra (01) (a 107


São Pedro igreja Matriz

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500 metri circa dal viadotto). Se non abbiamo intenzione di chiedere ospitalità, oltrepassiamo la caserma, un viadotto autostradale e arriviamo in pochi minuti al bellissimo monastero di Leça do Balio e alla chiesa di Santa Maria, mirabili esempi di romanico fortificato le cui origini risalgono al secolo X. Proseguendo il Cammino su rua Gondivai, arriviamo ad Araújo.

9,6 km – ARAÚJO Possiamo fare una pausa al bar di fianco alla graziosa chiesa mentre decidiamo se proseguire verso Maia oppure verso Moreira.

Alternativa per MAIA (11,6 km) Dopo il crocefisso e il busto inti-

tolato al “Dr. Eugenio Pinto Franco” (02) giriamo a destra in travessa Frei Manuel Vasconcelos e ci immettiamo poi in una strada più larga (rua de Sousa Prata) che percorriamo finché non arriviamo al ponte de Barreiros sull’inquinatissimo rio Leça. Qui c’è un pericolosissimo attraversamento della nazionale (03) (alle grosse comitive di pellegrini si consiglia l’alternativa per Moreira), facciamo molta attenzione! Proseguiamo poi per una strada in lastricato verso la Igreja de Nossa Senhora do Bom Despacho di Maia, dove dal 1733 ogni anno fino a oggi - tra il 4 e il 14 luglio - ha luogo una grande festa in onore della Vergine. Continuiamo lasciandoci la chiesa alle spalle, giriamo a destra in rua Pinheiro Duarte e poi a sinistra. In vista di un sottopasso giriamo a destra, lo oltrepassiamo e proseguiamo sempre dritto in rua Adelino Amaro da Costa che ci condurrà, dopo essere passati per il piccolo centro di Guarda, a un grosso incrocio con semaforo (04). Andiamo dritto fino ad addentrarci nella zona industriale (rua do Outerio). 108


Alternativa per MOREIRA (11,7 km) (consigliata per ciclisti)

17,1 km - VILAR DE PINHEIRO Dopo la zona industriale il paesaggio, che fino ad ora è stato con poche eccezioni urbano, inizia a diventare poco a poco sempre più verde e meno antropico. Alla fine di rua Outeiro andiamo a sinistra (a destra si devia verso Gemunde). Percorriamo il lastricato che ci accompagna fino al centro di Vilar de Pinheiro dove un bar lungo il Cammino ci offre un po’ di ombra e ristoro. Proseguiamo sempre dritto: Mosteiró, Vilar e Gião non sono distanti tra loro e sono tagliati dal Cammino che non fa mai deviazioni in un alternarsi di asfalto e lastricato, di case e campi.

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Usciamo da Araújo per la via principale senza fare deviazioni. Oltrepassiamo una linea ferroviaria e il ponte de Moreira. Dopo un moderno e grigio quartiere oltrepassiamo il cavalcavia autostradale seguendo per “Padrão de Moreira”. Raggiungiamo l’inizio del centro abitato di Moreira dopo una grossa rotonda. In prossimità del cimitero, lasciamo la strada principale e andiamo a destra per la lunga rua Mestre Clara, ancora a destra in rua Manuel Baptista Barros e a sinistra nell’omonima travessa. Allo STOP del Pingo Doce, giriamo a destra in una via più grande. A un grosso incrocio con semaforo (04) andiamo a sinistra nella zona industriale (rua do Outerio).

25,3 km – VILARINHO Al semaforo di un grosso incrocio (05) possiamo vedere di fronte a noi sulla destra una massiccia e poderosa torre, un po’ nascosta dagli alberi del piccolo parco: siamo a Vilarinho. Approfittiamo per una sosta nel parco o in un bar oppure chiediamo ospitalità per la notte nel centro sportivo di una scuola che d’estate è adibita all’accoglienza dei pellegrini. Il Cammino prosegue dritto sulla via principale e noi lo seguiamo. Poco fuori da Vilarinho, dove la strada principale curva a sinistra di 90°, il Cammino devia dall’asfalto per proseguire dritto e scendere verso il rio Ave: con nostra sorpresa ci troviamo di fronte al bellissimo ponte Zameiro, al di là del quale c’è il piccolo paese di Ponte do Ave dove, come per magia, il paesaggio cambia completamente. Alla fine di un breve tratto totalmente ombreggiato da alberi giriamo a destra in una strada poco trafficata. Continuiamo sempre dritto fino a giungere a Junqueira, dove abbandoniamo per poco l’asfalto per percorrere il lastricato che ci fa passare all’interno del centro abitato e non lungo la strada. Dopo un viadotto autostradale l’asfalto diventa terra battuta e, tra verdissimi campi di mais e muri a secco, raggiungiamo il rurale paesino di São Miguel de Arcos. 33,1 km - SÃO MIGUEL DE ARCOS Varchiamo la soglia del paese attraverso l’antico ponte romano sul rio Este. La strada è tutta lastricata e siamo attorniati da vigne e ulivi. Non entriamo in centro (dove ci sono dei bar), ma aggiriamo il paese passando di fianco ad alcune 109


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cascine. Dopo un breve tratto nel bosco ci troviamo a un incrocio con la nazionale, lo attraversiamo, superiamo la segheria e dopo poche centinaia di metri (06) prendiamo un sentiero a destra: mancano solo un paio di chilometri!

37 km - SÃO PEDRO DE RATES (07) La prima cosa che vediamo è la bellissima chiesa romanica che non perdiamo l’occasione di visitare e, dopo un giro nel piccolo centro, ricominciamo a camminare alle spalle della chiesa per dirigerci verso l’albergue. Questo è il primo albergue ufficiale del Cammino portoghese: è stato inaugurato il 25 luglio 2004 e nasce sulle rovine di un vecchio cascinale del quale conserva la struttura. È poco fuori dal centro, nei pressi della chiesa di Santo António. D’ora in poi non dovremmo più preoccuparci della sistemazione per la notte: questo e i successivi albergue hanno tutto ciò di cui un pellegrino ha bisogno.

Da vedere Leça do Balio Splendido esempio di architettura religiosa fortificata, il monastero è una delle sorprese di questo Cammino. Fondato nel X secolo nel periodo della Reconquista, fu in seguito donato da Dom Afonso Henriques all’Ordine dos Hospitalarios, il primo ordine militare documentato nel Paese. La chiesa, rimaneggiata nel XIV secolo, conserva poco del romanico originario, a eccezione della solida torre campanaria, mentre molto forte risulta l’impronta gotica, nel rosone e nella pianta a tre navate. São Pedro de Rates Il piccolo e curato centro storico si sviluppa lungo la via principale, rua Direita, ma ciò che merita davvero una visita è la Igreja de São Pedro de Rates. L’edificio attuale è il risultato di una ricostruzione cluniacense del XIII secolo e, nel complesso, è uno degli esempi più rappresentativi del romanico portoghese. L’interno, a tre navate irregolari con falso transetto e soffitto ligneo, rivela esitazioni e irregolarità nella struttura e riflette la lunga serie di rimaneggiamenti a cui fu soggetta. Fino al 1552 conservò le spoglie di São Pedro de Rates, poi trasferite nella Sé di Braga, città di cui São Pedro fu il primo vescovo. La leggenda racconta che São Pedro fu ordinato vescovo nel 44 d.C. da Santiago, mentre questi si trovava nella Serra de Rates, per evangelizzare le popolazioni locali. Sappiamo che si tratta certamente di una leggenda, perché ci sono fonti che provano che Santiago abbia celebrato la Pasqua di quello stesso anno a Gerusalemme. Si racconta anche che São Pedro convertì al cristianesimo una principessa pagana di queste terre, e questa fece voto di castità; il padre, furioso, fece uccidere São Pedro, decapitandolo. È verosimile comunque che il santo fu martirizzato nel tentativo di convertire le popolazioni pagane di religione romana. Secoli dopo, São Felix, un eremita, si accorse che per molte notti una luce brillava sul monte più alto della Serra de Rates. Incuriosito, scoprì il corpo di São Pedro, che venne trasferito nella chiesa di Rates.

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