Speleologia n. 66 - giugno 2012

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Tecniche e sicurezza

Interventi del Soccorso Speleologico nel 2011 A cura di Lelo Pavanello

N

el corso del 2011 ci sono stati segnalati 12 incidenti, che hanno coinvolto 12 persone (8 maschi e 4 femmine). Le conseguenze: lievi 4 gravi 7 morte 1 Rispetto al precedente anno, con 19 incidenti e 48 coinvolti, possiamo constatare un considerevole calo principalmente nelle persone coinvolte. Spero proprio che ciò sia dovuto ad una maggiore prevenzione e consapevolezza dell’andare in grotta, e non al minore numero degli speleologi praticanti. Voglio richiamare l’attenzione su un problema troppo spesso sottovalutato, ossia il lasciare grotte armate per parecchio tempo con vecchie scale. Infatti sono stati ben due gli incidenti, di cui uno con conseguenze ancora piuttosto gravi, causati dalla rottura di scale lasciate in loco da mesi. Ritengo che la prevenzione sia molto importante e debba farci ragionare; al minimo dubbio sulla tenuta dei materiali, sostituirli senza tentennamenti. Oltre ai normali interventi di soccorso in grotta, i nostri Tecnici sono stati chiamati per eventi non speleologici in cui era però necessaria la nostra esperienza di soccorritori. Siamo intervenuti in diverse occasioni alla ricerca di persone scomparse, alle volte ritrovate o, purtroppo, senza alcun risultato, come nel caso delle gemelline scomparse dopo il suicidio del padre, o del giovane scomparso a Pescara e rinvenuto cadavere nel mare presso Bari. Carabinieri e magistrati hanno richiesto la nostra collaborazione per inchieste svolte in zone impervie con presenza di cavità; in Sicilia la Commissione Disostruzione è intervenuta per il disgaggio di un grosso masso che rischiava di precipitare in una strada provinciale. A questi interventi aggiungiamo le ricerche e ritrovamenti di cercatori di funghi, escursionisti e altre persone, operazioni queste condotte assieme alle squadre Alpine ed unità cinofile. Tutto questo testimonia una grande quantità di lavoro svolto su tutto il territorio nazionale e la grande professionalità dei Tecnici Speleo, a conferma della volontà del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico di essere al servizio anche della collettività.

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In Liguria la 13° Zona è intervenuta per 3 volte al recupero di 5 cani caduti o infilatisi in buche o pertugi. La 9° Zona Lombardia ha preso parte alla ricerca di una persona in Valle Imagna scomparsa in una zona dove sono presenti diverse cavità. La 12° Zona Emilia Romagna, coadiuvata dalla Squadra Alpina ed unità cinofile, ha condotto un’ampia e accurata ricerca nei pressi della Vena del Gesso Romagnola, zona ricca di fenomeni carsici, dove era scomparsa una ragazza. La giovane è poi stata ritrovata dopo alcuni giorni alla stazione ferroviaria di Falconara Marittima (An). Sul Monte Cucco intervento della 4° Zona Umbria al recupero di un escursionista morto a causa di un malore. La 15° Zona Abruzzo prendeva parte alla ricerca di una persona scomparsa in zona Valle Castellana; nel corso dell’operazione un Tecnico subiva un infortunio cadendo da una decina di metri sul greto del torrente. Subito soccorso dal medico ed imbarellato, era portato sino all’ambulanza e da qui all’elicottero che lo trasportava in ospedale. Altra ricerca della 15° Zona relativa alla scomparsa di un giovane di Pescara sparito da una settimana, impiegati anche cani molecolari; il cadavere sarà ritrovato dopo settimane nel mare presso Bari. Parecchie le ricerche a cui ha preso parte la 14° Zona Campania, tra cui nella zona di Benevento il ritrovamento del cadavere di una persona dispersa da più giorni; anche in questo caso sono stati impiegati i cani molecolari. Altro cadavere ritrovato in zona impervia tra Avellino e Benevento. Sulla costa amalfitana due giovani allertavano il 118 dicendo di essersi perduti. Partivano le ricerche sul luogo indicato ma nel frattempo i due avevano ritrovato il sentiero ed erano giunti ad un ristorante. Altra persona soccorsa dopo il naufragio della sua imbarcazione. Era bloccata sulla scogliera. La 7° Zona Puglia, unitamente alla 14° Zona, prendevano parte alla ricerca nella zona di Cerignola (Fg) delle due gemelline scomparse dopo che il padre si era suicidato.


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