Speleologia n. 65 - dicembre 2011

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Notizie estere SVIZZERA Quattro giorni sul Ghiacciaio Morteratsch All’inizio di Ottobre 2011 si è svolto un campo glaciospeleologico di quattro giorni per incrementare le conoscenze sul carsismo glaciale del Ghiacciaio del Morteratsch, sul versante svizzero del Pizzo Bernina. Il campo, organizzato dal Progetto Speleologia Glaciale, ha visto la partecipazione di 25 speleologi provenienti da 10 gruppi differenti di varie regioni d’Italia. In seguito alle conoscenze acquisite da sopralluoghi precedenti sono state esplorate e documentate 9 cavità glaciali, con un dislivello massimo raggiunto di 60 m. Inoltre è stato visionato per la prima volta il Ghiacciaio del Pers, lingua laterale che alimenta il Morteratsch, dove sono stati individuati e parzialmente esplorati 15 mulini, aprendo così una nuova zona esplorativa fino ad ora mai considerata. Le esplorazioni sono state arricchite da un’approfondita documentazione video-fotografica e dal rilievo

Verticale di un mulino esplorato durante il campo. (Foto A. Ferrario)

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topografico delle cavità più importanti. Lo spirito di collaborazione che identifica la speleologia trasversale, com’è accaduto in questo campo, è di fondamentale importanza per ottenere in soli due giorni d’attività in campo una mole così importante e considerevole di dati e immagini, cosa che non sarebbe mai stata possibile in altro modo. Momenti d’adrenalina, di lavoro, di comiche ma anche di riflessione su quello che stiamo facendo, ci hanno fatto comprendere che, per poter incrementare e proseguire quest’attività, l’unica strada è quella della collaborazione. I risultati ottenuti non sono un traguardo, ma una tappa di un’attività di ricerca e studio che abbiamo intenzione di proseguire nei prossimi anni per comprendere meglio, finché ci sarà tempo (e i ghiacciai!), il fenomeno del carsismo glaciale e la sua correlazione con lo stato di salute dei ghiacciai stessi. Ci auspichiamo che la collaborazione a questo tipo d’attività possa ampliarsi ad altri gruppi e speleologi interessati. Il presente campo, come tutte le altre attività del Progetto Speleologia Glaciale, è patrocinato da Società Speleologica Italiana, Commissione Centrale di Speleologia del CAI e Federazione Speleologica Lombarda. Partecipanti: GG Saronno CAI-SSI: Danilo Bernabei, Luca Camerin Fabrizio Dal Corso Andrea Ferrario, Alberto Monti. GG Milano CAI-Sem: Maurizio Calise, Davide Corengia, Mauro Inglese, Marialaura Mazzola, Valeria Nava, Paola Tognini. GS CAI Varallo: Paolo Testa. La Venta: Leonardo Piccini. Società Naturalistica Speleologica Maremmana: Gionni Bernabini, Simone Bertelli, David Fucile. GS CAI Pisa: Marco Gianvanni, Laura Pala. CS CAI Siena: Giacomo Aurigi. GSPGC Reggio Emilia: Omar Belloni. GS Cudinipuli Cosenza: Roberto De Marco. GS CAI Varese: Cristina Ciapparelli. Cesare Mangiagalli, Marco Frati e Fabio Baio.

Per il Progetto Speleologia Glaciale Andrea Ferrario e Paolo Testa

La grotta di Aloni, Pindos. (Foto A. Cernivani)

GRECIA Progetto SPYLI.A.S. 2011 Il progetto Spyli.A.S. 2011 (Spylia Avgherinos Surveys) ha visto come scenario naturale la regione della Zagoria e, precisamente, l’area carsica dell’altopiano d’Avgherinos (catena del Pindos) nel Parco Naturale del Vikos-Aoos. In questa zona molte spedizioni inglesi, francesi, greche e italiane si sono susseguite dagli anni ’70 fino ai nostri giorni. Nonostante ciò, per molteplici motivi, scarsi o nulli sono finora i dati sia esplorativi sia scientifici in possesso dei gruppi ellenici e delle autorità del Parco. Per questo motivo, dopo aver preso i contatti con il Ministero dell’Ambiente, con il gruppo SELAS d’Atene, con l’Hellenic Speleological Society e in accordo con essi, il Club Alpinistico Triestino ha ritenuto importante avviare un progetto specifico, avente come scopo principale la stesura dei rilievi mancanti delle cavità presenti nella zona, nonché l’esplorazione di eventuali nuove cavità. Così dal 1 al 11 agosto sì e svolto il campo speleologico in Grecia; al progetto


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