Rin a20 2t10

Page 1

www.reachitalia.it www.reachitalia.wordpress.com


2

Posta dai sostenitori A proposito di fumo

Spegni il fumo accendi la vita Reach Italia ha fatto una scelta per la vita

Forse alcuni dei nostri sostenitori sanno che il 31 maggio scorso è stata la “giornata mondiale senza tabacco” ed in Italia nello stesso giorno, presso l’Istituto Superiore della Sanità, si è svolto il “12° congresso nazionale tabagismo e servizio sanitario nazionale” per sensibilizzare la società civile riguardo ai rischi legati al fumo di tabacco. Il presidente di Reach Italia è stato invitato al congresso e due conferenze stampa sono state tenute sull’argomento, una a Roma, e una a Milano, presenti vari giornalisti, nonché alcune televisioni. I lettori certamente dopo queste poche righe diranno: ma cosa c’entra Reach Italia, che promuove il “sostegno a distanza”, con la lotta contro il fumo? A prima vista sembrerebbe che non c’entri nulla però riflettendo sulla sempre maggiore diffusione del fumo di tabacco nel mondo, partendo dai bambini nei paesi in via di sviluppo e considerando la grande quantità di denaro che si spende intorno al tabacco si può dire che una ONLUS come la nostra risulta fortemente interessata, per motivi etici e sociali, a partecipare alla lotta contro il fumo, che vede coinvolti, come vittime, sempre più i giovanissimi e le donne generatrici di vita. Quindi noi ci siamo a dire con forza, insieme ai “centri per il trattamento del tabagismo”: “spegni il fumo e accendi la vita”; la vita del fumatore e la vita di un bambino che senza il nostro aiuto non potrebbe andare a scuola ed accedere alle dovute informazioni per rifiutare anche il fumo delle sigarette, che, a bassissimo costo, vengono offerte, dai “Big del Tabacco”, anche ai bambini dei paesi in via di sviluppo per creare dipendenza e quindi consumo. Penso che il quadro del problema stia cominciando a delinearsi: vogliamo lavorare concretamente per contribuire a fornire un servizio per combattere la diffusione del fumo di tabacco fra i giovani e i giovanissimi sia in Italia e sia nei paesi dove operiamo come ONG.

Vogliamo dire ai fumatori “il fumo fa male alla salute e anche al portafoglio, smettete di fumare, aumentate la vostra possibilità di risparmio (in tempo di crisi ciò non guasta), datevi un motivo in più per abbandonare il fumo: destinare un po’ del vostro denaro, 25 euro al mese (0,83 centesimi al giorno), per sostenere a distanza un bambino povero e vulnerabile.

Cara Redazione di Reach Italia, la ragazza congolese che sostengo negli studi mi ha comunicato, qualche giorno fa, che ha finito la scuola superiore e che spera di poter accedere all’università. Sono stata molto felice che Wasingya abbia fatto un buon percorso scolastico. Sono dunque passati dieci anni da quando ho deciso di sostenere a distanza una bambina africana.

Togliamo risorse alle grandi holding del tabacco, che vendono fumo e lottiamo contro l’ignoranza, la dipendenza da fumo, alcol e droga; incoraggiamo chi è caduto nella rete delle “dipendenze” a trovare la forza di uscirne anche con un atto di solidarietà e di alto valore civile e sociale. Sentirete ancora parlare di Reach Italia e di lotta contro il fumo, di un progetto strategico per lo sviluppo del Sostegno a Distanza (SAD), ma anche per sostenere gli sforzi che la Società Italiana di Tabaccologia (SITAB), coadiuvata dall’Istituto Superiore di Sanità, fa per combattere il fumo di tabacco e prevenire le malattie correlate e la diffusione delle droghe. Uniti, anche ad altre forze, fra le quali la “Lega Vita e Salute, possiamo fare molto contro forze ed economie “torbide”, che, vendendo fumo (come dimostrano i dati), causano la morte di circa 83 milioni di persone nel mondo. Gli italiani sono i maggiori consumatori di sigarette in Europa: un bel primato!! 11.1 milioni sono i fumatori in Italia di cui metà donne e molti giovani e giovanissimi; lo Stato perde molto di più di ciò che guadagna dovendo affrontare una sempre crescente spesa sanitaria e il mercato del fumo è in mano alle multinazionali del tabacco, libere di avvelenare l’ambiente e la gente, perfezionando nelle sigarette il meccanismo chimico che favorisce dipendenza. Lettore, se sei un fumatore assolutamente ti rispettiamo, ma ti incoraggiamo ad abbandonare la tua “dipendenza”, chiama il numero verde 800554088 e fatti aiutare a smettere di fumare, in ogni regione vi sono centri antifumo qualificati, da loro avrai certamente rispetto e considerazione... Collaboriamo a “spegnere il fumo e accendere la vita”. Romano Ricci Presidente di Reach Italia

E’ stato un grande beneficio per me che ho destinato i soldi delle sigarette a questo scopo. Nel 1999 sono riuscita finalmente a smettere di fumare, dopo 40 anni. Ho partecipato ad un corso di aiuto ai fumatori all’Ospedale Santo Spirito di Roma. Lo psicologo mi ha detto che, per consolidare la mia decisione di non fumare, avrei potuto destinare i soldi delle sigarette ai bambini in condizioni disagiate e mi ha dato il depliant di Reach Italia. Non ci ho pensato sopra e ho scritto. Mi hanno assegnato una bambina di sei anni che cominciava la scuola elementare. L’ho accompagnata sino ad oggi e, se possibile, vorrei aiutarla ancora. Io non ho più fumato e senza troppi sacrifici. Non ci avevo più pensato sino all’arrivo della lettera. Sono veramente grata a questa ragazza, a Reach Italia e a me stessa. Anna Maria

Anno XX no. 2 aprile-giugno 2010 Una copia 1,00 Euro compreso IVA assolta dall’editore art.74/c D.P.R. 633 del 26-10-1972 Editrice Reach Italia ONLUS Viale Molise 1, Cinisello Balsamo (MI) tel.: 02.660.400.62 fax: 02.66010030 www.reachitalia.it redazione@reachitalia.org C.F. 97061580151 P.IVA 04237030962 R.O.C. 12429 del 14/02/2004 Stampatore Grafiche Bazzi - tel.: 02.2640690 Aut. n. 88 del 23.02.90 Tribunale di Milano Organo trimestrale di Reach Italia ONLUS Sped. in a. p. art. 2 comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Milano Direttore responsabile Romano Ricci Comitato di redazione: R. Ricci, F. Fratus, L. Pavel Per versamenti e donazioni: - C/C POSTALE: 59692202 - BANCA POPOLARE DI SONDRIO ag. Cinisello Balsamo IBAN: IT54I0569632930000004444X70 - BANCA PROSSIMA filiale 05000 di Milano IBAN: IT48E0335901600100000008708

w w w.rea c h i talia.it


3

“La solidarietà, una motivazione forte contro il fumo” A tu per tu con l’assessore Monica Rizzi “Spegni il fumo, accendi la vita”; l’idea è convertire in cooperazione e solidarietà il denaro speso per una pratica dannosa come il fumo. Cosa pensa in merito alle prospettive di questa campagna, dopo la conferenza stampa del 31 Maggio scorso? L’attenzione che i media hanno riservato all’iniziativa è indubbiamente indice di grande sensibilità verso questi temi. Sono convinta che, in generale, sia la motivazione a determinare buona parte del successo di una azione. In questa prospettiva, la campagna “spegni il fumo, accendi la vita” è sicuramente destinata al successo, in quanto fornisce al fumatore una motivazione forte e decisiva per rinunciare al fumo. Questa motivazione è la solidarietà: l’idea che con i soldi risparmiati dal mancato acquisto di un pacchetto di sigarette si possano sfamare, vaccinare e istruire bambini che faticano a sopravvivere a causa della povertà è indubbiamente un valido motivo per smettere di fumare. Presupposto imprescindibile di questo successo rimane comunque la volontà da parte di tutti gli attori coinvolti di dare un seguito concreto agli annunci fatti in conferenza. In Italia un giovane su tre fuma e la Lombardia è al vertice della classifica negativa, infatti, il 68% dei giovani consuma quotidianamente delle sigarette. Lei, in qualità di assessore allo Sport ed ai Giovani della Regione Lombardia, come intende contrastare questo malcostume diffuso? In quanto Assessore allo Sport e ai Giovani sento una responsabilità particolare nei confronti degli allarmanti dati sopra riportati. Ritengo doveroso sostenere e incentivare iniziative volte a sensibilizzare i cittadini sui danni alla salute derivanti dal fumo. Lo sport può e deve essere un valido strumento di prevenzione. La promozione tra i giovani di uno stile di vita sano, che è proprio degli atleti, è una delle priorità del mio impegno istituzionale. E’ mia intenzione, così come ho voluto dimostrare aderendo alla campagna “Spegni il fumo, accendi la vita”, dare un sostegno concreto a tutte le iniziative meritevoli in tal senso. Qual è il ruolo dello sport nella lotta al fumo? Si tratta di un ruolo fondamentale: esiste una contrapposizione netta tra sport e fumo. L’esercizio fisico aiuta a migliorare lo stato di benessere psico-fisico di una persona, il fumo, al contrario .- è oggi la principale causa, diretta o indiretta, di malattia e di morte. Fumo e sport sono dunque

inconciliabili: la sigaretta altera pesantemente ogni performance sportiva. Sulla base di questa contrapposizione, lo sport, gli eventi sportivi e i personaggi del mondo sportivo possono diventare validi strumenti educativi nella prevenzione del tabagismo e nella sensibilizzazione dei giovani. Come intende comunicare il netto contrasto tra l’attività sportiva e la pratica dannosa del fumo? Innanzitutto incentivando nei ragazzi la pratica dello sport, a tutti i livelli. A pochi mesi dal mio insediamento in Regione ho già incontrato parecchie centinaia di giovani impegnati in attività sportive. Parlando con loro, ascoltandoli, ho compreso che si può fare molto in termini di prevenzione. Ritengo poi che un’altra leva sulla quale si potrebbe agire, in linea con quanto sta avvenendo negli ultimi anni a livello internazionale, sia quella di disincentivare le sponsorizzazioni di eventi sportivi da parte delle multinazionali del tabacco. Non sarà una sfida facile, ma Regione Lombardia è pronta ad affrontarla al pari della battaglia per il divieto del fumo mentre si guidano autoveicoli. Quali azioni metterà in campo, durante il suo mandato, nella lotta al fumo? Proprio in occasione della conferenza stampa del 31 maggio scorso mi sono fatta promotrice della realizzazione di un tavolo per studiare tutte le iniziative che disincentivino l’acquisto di sigarette e l’uso di nicotina. Prevenzione sarà la parola d’ordine per quanto mi riguarda. Sarò felice di tenervi aggiornati sugli sviluppi e di informarvi di volta in volta sulle specifiche iniziative messe in campo dal mio assessorato, affinché le parole non restino tali ma si traducano in fatti concreti. Ciro Troise

Monica Rizzi - Assessore ai giovani e allo sport della Regione Lombardia e Manfredi Palmeri - Presidente del Consiglio comunale di Milano insieme ai volontari Reach

www.reachitalia.wordpress.com

Presentato il progetto Spegni il fumo, accendi la vita! Due conferenze stampa sono state tenute a Roma e a Milano promosse dal prof. Mangiaracina e Reach Italia. A Roma, presso l’Università “La Sapienza” e a Milano presso Palazzo Marino, sede del Comune. Scopo far conoscere l’iniziativa che coniuga un’attività sostenuta e promossa dall’Istituto Superiore di Sanità contro il fumo con un’altra di elevato valore sociale e di solidarietà verso le persone più vulnerabili, i bambini poveri del mondo. Il meeting romano ha avuto un profilo più scientifico anche perché è stato arricchito dal “12° congresso nazionale tabagismo e servizio sanitario nazionale”. Alla conferenza stampa di Roma oltre al presidente di Reach Italia, Romano Ricci è intervenuta anche la prof.ssa Maria Sofia Cattaruzza, responsabile dell’unità di Tabaccologia del Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica “G.Sanarelli” dell’Università “La Sapienza”. L’incontro milanese, invece, ha mostrato il volto dell’impegno concreto delle istituzioni, con la partecipazione del Presidente del Consiglio comunale di Milano, Manfredi Palmeri, e dell’assessore regionale allo Sport ed ai Giovani della Regione Lombardia. “In qualità di cittadini e genitori dobbiamo credere fortemente all’idea di impiegare il nostro denaro per aiutare i figli dell’umanità, piuttosto che avvelenarci con le sigarette”- ha dichiarato il presidente Manfredi Palmeri, alla conferenza stampa tenutasi a Palazzo Marino, mentre reggeva la “sigarettona” preparata da Reach Italia per comunicare il valore del progetto. “In qualità di assessore allo Sport ed ai Giovani della Regione Lombardia, mi sembra doveroso sostenere un’idea che consentirà di aiutare i bambini e di sensibilizzare le persone contro il fumo. In Italia un giovane su tre fuma e la Lombardia è al vertice della classifica negativa, infatti, il 68% dei giovani consuma quotidianamente sigarette” - così si è espressa l’assessore Monica Rizzi. La campagna si articolerà nei prossimi mesi con varie iniziative in tutta Italia. “Vogliamo aiutare i bambini e per noi è importante incrementare l’attività di cooperazione, convincendo le persone a non avvelenarsi e in cambio offrire la possibilità ad un bambino di costruirsi un futuro, garantendogli non solo la sopravvivenza ma anche il diritto di studiare”- così Fabrizio Fratus ha sintetizzato le linee guida della campagna ed ha invitato tutti ad impegnarsi quotidianamente nel conseguire gli scopi dichiarati nelle conferenze stampa del 31 Maggio scorso. Ciro Troise


4

Federica Ferrazzo per la Giornata Mondiale Contro il Tabacco «Scusa ma io non fumo» È tra le protagoniste dell’ultimo film di Federico Moccia. E ha scelto di dire il suo no alla sigaretta dalle pagine di V&S. Un invito per il 31 maggio per arginare la nuova crescita di fumatori tra le ragazze. Il fumo si tinge sempre più di rosa. Peccato che in questo caso non annunci niente di buono. Se infatti da un lato i maschi hanno ormai raggiunto nel mondo il picco di consumo, sono purtroppo le donne fumatrici a essere in aumento. Le femmine costituiscono circa il 20 per centro di oltre un miliardo di fumatori nel mondo. Particolarmente preoccupante è la crescente incidenza del consumo di tabacco fra le ragazze. Il nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) «Donne e Salute» prova che la pubblicità del tabacco è sempre più indirizzata alle ragazze. Come sottolinea l’Osservatorio sul fumo alcol e droghe: «I dati provenienti da 151 paesi mostrano che circa il 7 per cento delle ragazze adolescenti fuma sigarette rispetto al 12 per cento dei ragazzi adolescenti. In alcuni paesi il numero di ragazze fumatrici è quasi pari a quello dei ragazzi. Ecco perché la Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio è stata dedicata all’importanza di controllare la diffusione del tabacco tra le donne. L’«altra metà del cielo» rappresenta a questo punto un target importante per l’industria del tabacco, che ha bisogno di reclutare nuovi consumatori per rimpiazzare la metà di quelli attuali che moriranno prematuramente a causa di malattie fumo-correlate. E se da un lato le multinazionali affilano le armi della comunicazione per stuzzicare la voglia di fumo nelle donne, V&S risponde con una sua testimonial, una giovane attrice emergente, Francesca Ferrazzo, che si è prestata con piacere a dichiarare il suo «No» al fumo. Che abbiamo trasformato per l’occasione in «Scusa, ma io non fumo». Sì, perché la Ferrazzo è tra le attrici protagoniste dell’ultimo film di Federico Moccia Scusa ma ti voglio sposare, sequel di Scusa ma ti chiamo amore, dove veste i panni di Erica, l’amica di Niki. Francesca, come definiresti il tuo rapporto con la salute? «Ottimo. Sono una ragazza fortunata che non ha mai avuto grandi problemi di salute. Soprattutto cerco di condurre uno stile di vita sano. Per fortuna non sono una fumatrice e sono del tutto astemia! Penso che questo mi aiuti parecchio. Inoltre cerco di avere un’alimentazione corretta, ma mai rinunciando al cibo che è una delle cosa che adoro di più».

Fai qualche sport? «A dire il vero sono una pigrona. Però cerco di farlo perché fa assolutamente bene. Mi piace per lo più andare in piscina e correre all’aperto. Non ci vado spesso ma sono fortunata perché mi ritrovo circondata da sportivi, come le mie amiche e il mio fidanzato, che ogni tanto mi trascinano a fare sport. E devo ammettere che dopo un giusto allenamento ci si sente proprio meglio e si mangia con molto più gusto e appetito». Tra i giovani e le ragazze, purtroppo, cresce il numero di fumatori e il consumo di alcol. Secondo te, quali sono gli argomenti più forti per convincere i tuoi coetanei a evitare certe scelte? «Il consumo di alcol, fumo e droghe nei giovani sta diventando un problema sempre più grave e sempre più imponente. Ho visto in questi giorni a teatro uno spettacolo di Francesco Apolloni, che vedeva in scena due ragazzi della comunità di San Patrignano intenti a raccontare le loro vite, le loro esperienze con la droga e con l’alcol. Questo mi ha fatto riflettere, perché mentre li ascoltavo pensavo che se un giorno avrò un figlio, per spiegargli e convincerlo a stare lontano da queste piaghe sociali gli potrò mostrare semplicemente le conseguenze dell’uso di queste sostanze. Noi giovani siamo scettici verso le parole degli adulti, ci sentiamo più “svegli” e più furbi, ma essere messi di fronte all’evidenza ti costringe a rivedere le tue idee». Stai lavorando a qualche nuova produzione cinematografica? «Ho finito da poco le riprese di un nuovo film intitolato “Dopo quella notte”. È un’opera prima diretta da Giovanni Galletta che mi vede protagonista insieme a Lucrezia Piaggio. Una storia drammatica e difficile interpretata da grandi nomi come Enrico Lo Verso, Mariagrazia Cucinotta, Maurizio Mattioli, Serena Grandi e Antonella Ponziani, in cui vesto i panni di una giovane ragazza alla quale viene a mancare il fidanzato a causa di un incidente stradale». I desideri per il tuo futuro di attrice? «Sogno di poter essere diretta da tantissimi registi, di interpretare sempre più personaggi diversi tra loro, sperimentare e crescere sempre di più. E soprattutto vorrei regalare qualcosa a chi mi guarda, rendere prezioso il mio lavoro emozionando il pubblico, trasmettendogli sentimenti importanti». Ennio Battista Direttore della Lega Vita & Salute

In pratica Respira Libero

L’unione fa la forza: la “Lega” appoggia la campagna “spegni il fumo, accendi la vita” L’associazione “lega Vita e Salute, aderendo alla campagna Reach Italia “spegni il fumo, accendi la vita”, fa conoscere anche il suo programma “Respira Libero”, che vanta i migliori risultati tra i vari metodi per smettere di fumare. L’originalità del corso risiede nel suo approccio olistico. Il programma prevede cinque incontri condotti da due specialisti, in genere un medico e uno psicologo. Il metodo permette una rapida disintossicazione e la creazione di un rapporto di fiducia tra corsisti e terapeuti. Durante il corso, con l’ausilio di supporti didattici (proiezioni di immagini, film, ecc.), vengono forniti dati scientifici, informazioni e statistiche sui danni del fumo. Ma l’elemento più efficace è la dinamica di gruppo che si impernia su due elementi: fisiologico e psicologico. Il medico o dietologo fornisce ogni giorno consigli sull’alimentazione, esercizi fisici di respirazione e idroterapia. Tutto questo per raggiungere due obiettivi: • permettere una disintossicazione controllata, graduale ma abbastanza rapida per consentire all’ex fumatore di smettere di colpo con la sua abitudine e di ridurre il più possibile la tentazione a riprendere a fumare.; • indicare strumenti fisici per vincere questa abitudine. Lo psicologo ha a sua volta un triplice scopo: • rafforzare la fiducia dell’uditorio precisando la natura, i limiti e il buon uso della volontà; • mostrare l’importanza delle reazioni psicosomatiche e indicare le tecniche psicologiche più valide per lottare contro l’abitudine, evitando le situazioni tranello; • stabilire, attraverso tecniche di dinamica di gruppo, relazioni che permettano al corsista di esprimersi e di condividere con gli altri le proprie lotte e le proprie vittorie. Lo psicologo mette particolarmente in evidenza l’importanza dei fattori familiari, sociali, ideologici e spirituali, e l’aiuto che essi possono dare. In pratica, il corso «Respira libero» ha un obiettivo di fondo, quello di permetter di scoprire e imparare a rispettare le leggi naturali fondamentali che regolano la nostra vita. Per conquistare la libertà da una dipendenza, bisogna concentrarsi su tutti i fattori che la favoriscono, come un’alimentazione equilibrata, un adeguato esercizio fisico, una gestione sobria del tempo e del riposo, l’uso delle risorse naturali come aria, acqua e sole. In più, oltre a stabilire rapporti positivi con gli altri, è necessario sviluppare anche un atteggiamento positivo e di fiducia nei valori più elevati in cui crediamo e che fanno parte della dimensione dello spirito. Incoraggiamo i fumatori a “spegnere” una volta per sempre la sigaretta per conservare “vita e salute” e perché no, risparmiando, aiutare, un bambino povero in Africa ad andare a scuola con Reach Italia. A chi volesse contattarci, in alternativa ai Centri per il Trattamento del Tabagismo, offriamo anche il nostro servizio “Respira Libero”: Segreteria nazionale Lega Vita e Salute, tel 055/2326289, info@vitaesalute.net, www.vitaesalute.net.

w w w.rea c h i talia.it

a cura di Lega Vita & Salute


5

Un gesto semplice ma importante La nostra storia è fatta di passione e di impegno civile, al fianco dei più deboli, per offrire loro una speranza e un’esistenza più dignitosa. La comunità avventista è una confessione evangelica presente sul territorio nazionale con un centinaio di chiese locali, una casa editrice, un istituto di cultura biblica, una casa di riposo, numerose strutture per attività di formazione e assistenza, un network di radio. Nonostante nel nostro Paese siano una minoranza e non dispongano di cospicue risorse, gli Avventisti sono molto attenti al valore della persona, si sono sempre mobilitati per offrire una prospettiva diversa a quanti, indipendentemente dalle loro convinzioni politiche e di fede, vivono in condizioni di povertà, emarginazione, indigenza, o siano vittime delle dipendenze. Anche grazie all’utilizzo sapiente dei proventi dell’otto per mille, la Chiesa Cristiana Avventista ha potuto costruire case, strade, scuole, orfanotrofi e ospedali; realizzare interventi umanitari e sociali tra le popolazioni colpite dalla guerra o da disastri naturali (terremoti, inondazioni, siccità), in Italia e in più di 80 paesi del mondo. Da molti anni, inoltre, la Chiesa Cristiana Avventista lavora attivamente per favorire la cultura della salute, sostenendo la ricerca scientifica, organizzando campagne di educazione sanitaria, alimentare e per la prevenzione delle malattie. Convinti che il rispetto del proprio corpo sia un valore da promuovere, gli Avventisti sostengono che la qualità della vita sia un obiettivo da raggiungere (una conquista) e che non possa prescindere da una sana alimentazione, funzionale allo stare bene e capace di preservare a lungo l’integrità biologica dell’individuo. Destinare l’otto per mille alla Chiesa Cristiana Avventista rappresenta un atto di solidarietà e di responsabilità civile, garantito dalla serietà e dall’integrità con cui la Chiesa ha sempre sviluppato i propri progetti di assistenza e sviluppo. Ti chiediamo un gesto semplice ma importante: con la tua firma contribuirai al benessere e alla felicità. Di tanti. www.ottopermille.avventisti.it

CIAO VINCENZINA! Reach saluta una cara sostenitrice Era la Vincenzina per tutti noi di Reach Italia. Il cognome Betti, quando circolava all’interno dell’ufficio, suscitava molti ricordi, solamente a citare quel nome gli occhi di coloro che sono già nell’organico da anni tornavano ad illuminarsi. La Vincenzina era una nostra affezionata sostenitrice dal 2003 e per noi rappresentava un punto di riferimento importante: era il nostro metro di paragone in poche parole, perché molte delle iniziative che abbiamo effettuato passavano, a sua insaputa, anche sotto la sua supervisione. Costituiva un modello attendibile dei tanti sostenitori anziani di Reach Italia che donano generosamente parte della loro pensione per aiutare chi è nel bisogno. Non possiamo nemmeno dimenticarci del contributo concreto che nel corso degli anni ha saputo fornire: ha accompagnato fino al diploma Sehera Kavira, ragazza della Repubblica Democratica del Congo, e stava sostenendo il piccolo Nanque Rovelino Gomes della Guinea Bissau. Purtroppo ora la Vincenzina non potrà continuare a dare il suo sostegno ed inoltre non sentiremo più l’inconfondibile “voce del popolo”. Tuttavia siamo sicuri che dal 1°maggio, giorno della sua scomparsa, avremo sempre ricordo di una nonna che ha voluto bene a Reach Italia. CIAO VINCENZINA!

Lo sviluppo del Burkina Faso parte dalla dignità delle donne I progetti di Reach Italia per le donne Burkinabè

L’ufficio progetti Reach ha in cantiere numerose iniziative. Si lavora duro e si cercano vie, strade e iniziative per promuovere e impostare il futuro progetto di Microcredito destinato alle donne Burkinabè. Abbiamo deciso, assieme al personale locale di concentrare le nostre azioni nel nord del Burkina Faso, proprio nelle aree dove stabilmente Reach Italia lavora al progetto di recupero delle terre, al fine di garantire non soltanto sviluppo ambientale ma anche economico. Il Nord del Burkina Faso, così come tutta la fascia saheliana, è la zona più povera e problematica ed arrivare qui con il nostro aiuto vuol dire dare speranza a tutti quei villaggi che, troppo isolati, altrimenti non avrebbero alcuna speranza di sviluppo. Nell’articolo del numero precedente avete sicuramente notato il dispendioso impegno che Reach Italia sta concentrando sulla progettazione, al fine di garantire un futuro alle donne, da sempre caposaldo della famiglia e della società. Nei prossimi mesi si definiranno i termini e anche i partner con i quali si realizzeranno gli obiettivi principali. Bisognerà considerare la crisi economica che sta investendo moltissime istituzioni finanziarie europee, ma l’Ufficio Progetti conta molto sul sostegno di ognuno di voi. C’è ancora molto lavoro da fare, ma speriamo presto di dare un volto alle donne che riusciranno insieme a noi, e voi, a realizzare questo progetto.Per quanto riguarda le iniziative che vedono coinvolto su numerosi fronti l’ufficio Progetti, vorrei anche segnalarvi la partecipazione di Reach Italia al 4° Festival della Biodiversità del Parco Nord di Milano, partner del progetto Recupero delle Terre fortemente degradate nel Sahel Burkinabè, che come ogni anno propone incontri, spettacoli e tante iniziative all’insegna della natura e dell’alimentazione biologica per grandi e piccini http://www.festivalbiodiversita.it/index.asp Alessia Tropeano Addetta ufficio progetti Reach Italia

E’ diventato operativo il trattore SAME Il responsabile del “progetto del recupero delle terre “ ci ha comunicato che il trattore SAME inviato in Africa in gennaio è operativo; dopo un periodo di formazione dei meccanici e trattoristi Reach il mezzo, con l’aratro Delfino della Nardi, ha potuto arare 330 ettari di territorio predesertico da recuperare per un totale di 166 ore. Nel Sahel sta per iniziare il periodo delle piogge è quindi occorre cessare le arature. Alla ripresa della stagione secca (metà settembre circa) riprenderemo il lavoro e il SAME potrà continuare a pieno ritmo. Grazie ad Allain e a tutta l’equipe del “recupero delle terre” per l’impegno e il lavoro svolto.

www.reachitalia.wordpress.com


6

1994: Rwanda in balìa del razzismo Il 10, 11 e 13 maggio, insieme a Liana Pavel e Alessia Tropeano, ho incontrato, per la terza ed ultima volta quest’anno, gli studenti del PACLE di Muggiò. Se, le prime due volte, parlare, malgrado l’emozione, é stato più facile, questa volta non lo è stato affatto. L’’argomento meritava una grande attenzione e un rispettoso silenzio da parte dei ragazzi e mentre trascorrevo i giorni a studiare i fatti atroci che hanno insanguinato il Rwanda nel 1994, mi saliva dentro una grande rabbia. Il male peggiore del genocidio non è stato l’odio tra Hutu e Tutsi, ma l’indifferenza del mondo che ha favorito il massacro di circa un milione di persone… un olocausto che si poteva evitare. L’Onu non è intervenuta, i coloni belgi hanno esasperato le differenze tra le due etnie. la Chiesa ha taciuto, la Cina e la Francia hanno ufficialmente fornito le armi e il risultato di odio e indifferenza si è praticamente tradotto in un bagno di sangue alle spese di tanti piccoli orfani indifesi, sottratti all’affetto dei propri cari. I ragazzi sono rimasti attoniti davanti al video che mostrava il generale Romeo Dallaire, inviato dall’ONU per ripristinare la pace in Rwanda. Dalle immagini si poteva chiaramente comprendere la condizione di disagio vissuta da un uomo che ha sostenuto una lotta da solo, senza risorse umane, né viveri, né medicinali, perché a nessuno importava di questa terra nera. E’ seguito uno stralcio di film che narrava la storia di un uomo Hutu moderato, Paul Rusesabagina, sposato con una Tutsi, che ha salvato la vita di 1268 persone senza pensare all’etnia di appartenenza. Nel 2005, quest’uomo ha ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, la medaglia presidenziale per la libertà (il riconoscimento civile più elevato negli USA) e attualmente vive in Belgio con la sua famiglia. Che esempi di vita Dallaire e Rusesabagina! Quattordici classi del PACLE sostengono quindici bambini rwandesi (perché la terza A ne sostiene due) e, molti tra questi sono orfani di padre o di madre, se non addirittura di tutti e due i genitori. Per questo la storia del genocidio ha lasciato tutti i presenti esterrefatti. Oggi ci siamo quasi del tutto dimenticati di questa atrocità, tuttavia il Rwanda vive ancora nella tensione e nella paura di nuovi attacchi etnici. Credo sinceramente che il senso civile di ognuno dovrebbe portare a riflettere sul valore dell’”altro”. Nel libro “Il razzismo raccontato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun, un marocchino

emigrato in Francia, si sostiene che la xenofobia nasce nel cuore e si alimenta con le parole di disprezzo.

Il razzismo è paura dell’altro, di chi è diverso da noi. Il timore

di essere sopraffatti può anche giustificare atti brutali come quelli commessi nel genocidio, a colpi di machete e senza pietà. Lo xenofobo, vittima e carnefice al tempo stesso, dimentica che ogni uomo ha valore indipendentemente dal colore della pelle o dalla propria posizione sociale. La diversità dell’altro può diventare una ricchezza e solo nell’accoglienza nasce una nuova possibilità di condivisione e di crescita personale. Non viviamo in Rwanda e non possiamo personalmente intervenire per la riconciliazione tra Hutu e Tutsi in questo paese, ma nella nostra realtà italiana, fatta di tante razze e

Capo Verde: Flores da Suiça Tante attività con i bambini e per i bambini

Durante il 1° trimestre di quest’anno abbiamo svolto diverse attività che vorremmo evidenziare con queste testimonianze fotografiche: - corso formativo sulla nutrizione. Diversi genitori, hanno la tendenza a dare ai figli come merenda a scuola gelati, biscotti farciti, salatini, yogurt ed alimenti, che hanno la necessità di essere conservati al fresco e che purtroppo, in mancanza di frigoriferi, possono arrecare più danni che benefici. Durante quest’incontro i genitori sono stati istruiti sul fatto che seguire questa tipologia di nutrizione può causare delle malattie ai loro figli. - visita guidata per far conoscere ai bambini gli animali e per aiutarli a familiarizzare con diverse specie.

- il pomeriggio culturale compiuto presso le dieci isole di Capo Verde; in questa circostanza dieci bambini hanno mostrato un oggetto tipico di ogni isola.

Rwanda, aula della scuola Reach

culture, viene offerta ogni giorno l’opportunità di integrarci con “l’altro” e di prodigarci per la pace e per il bene comune. Non perdiamo l’occasione di comunicare! Con questi pensieri ci siamo salutati, consapevoli che il sostegno di quindici orfani rwandesi è un nobile atto di solidarietà che questi bambini non dimenticheranno neanche quando saranno grandi. Un grazie a tutti voi ragazzi, grazie alle Prof Bedoni e Zuntini, grazie alla Preside Elena Grassi per l’opportunità offertaci, e ai tecnici del PACLE che sono stati puntualissimi nel fornirci l’attrezzatura per la proiezione dei video. Grazie a Gloria, con la quale ho condiviso i primi due appuntamenti e a Liana e Alessia per il supporto informatico e gli interventi nel corso dell’ultimo incontro. Spero di non aver dimenticato nessuno. Arrivederci al prossimo anno scolastico! Sabrina Viaggi

Abbiamo ricevuto le nuove liste dei sostenitori, a cui i genitori esprimono grande gratitudine perché forniscono un contributo per le attività scolastiche dei loro figli. Bernardina Fernandes Praia, Capo Verde

w w w.rea c h i talia.it


7

Guinea Bissau: UNA PICCOLA MANO

tivi anche quello di Vitoria Nanque a partire da maggio 2009, poiché orfana. Nell’ultimo mese di marzo, fuori dall’ambito dei benefici abituali che si ricevono mensilmente, il sostenitore che segue Vitoria ha voluto inviare un ulteriore contributo di 30€. Un’azione davvero lodevole, con la quale la nostra associazione ha potuto comprare alla bambina vestiti, materiale scolastico (quaderni, penne, matite), oltre a beni di prima necessità per il sostentamento quotidiano.

Le vicende della piccola Vitoria Manque Vitoria Manque è una bambina nata nove anni fa che risiede in un piccolo villaggio nominato Djolmete. I genitori di Vitoria, rispettivamente Landim Nanque ed Elena Cà, hanno dovuto gestire una famiglia composta da 5 figli, nella quale il più grande ha 14 anni mentre la più piccola ne ha soli 4. Landim ed Elena sono originari della regione di Biambo in Guinea Bissau per poi successivamente emigrare nel Senegal, vicino alla frontiera con la Guinea, durante il periodo in cui è scoppiata la guerra civile tra il governo senegalese e gli indipendenti di Casamance, regione a Sud del Paese. Dopo un periodo di difficoltà ed approfittando dell’integrazione con il gruppo di rifugiati, sono riusciti a sistemarsi nel 1996 a Djolmete in un campo aperto dall’ACNUR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ed il governo della Guinea Bissau. L’assistenza ricevuta dalle Nazioni Unite è risultata costante nel corso del tempo, ma difficilmente sufficiente, in particolar modo dal punto di vista dell’alimentazione, per le loro necessità giornaliere. Fortunatamente il villaggio è ubicato nel bel mezzo di una foresta ed il padre, come tanti altri che sono costretti a vivere in queste condizioni, ha saputo trovare una soluzione per aiutare l’intera famiglia dedicandosi alla produzione di carbone ed alla raccolta dei frutti di bosco. Purtroppo è stata in quest’ultima attività che nel 2008 il padre è caduto da un palma ed ha riportato gravi ferite che lo hanno costretto ad un lungo recupero in ospedale presso la struttura di Bissau.

Questo fatto costituisce un’eccezione in quanto Reach Italia evita di favorire i singoli bambini, ma preferisce che i doni dei sostenitori vadano a vantaggio di tutti i bambini della scuola. Certamente la famiglia di Vitoria ha avuto un bello ed apprezzabile dono, ma in futuro si dovrà evitare che la scuola sia coinvolta in iniziative che vanno a vantaggio di una singola famiglia. La scuola, in ogni caso, ringrazia Reach Italia e la sostenitrice per il dono. Per il futuro, dice Luis Correia - coordinatore progetti Reach Guinea Bissau, in accordo con la direzione Reach Italia, bisognerà evitare doni ai singoli bambini per non causare invidie e in ogni caso gli aiuti alle famiglie non devono passare attraverso la scuola.

Muhindo Suhene è una bambina che frequenta la 6° della scuola elementare Beni, presso la quale si reca tutti i giorni senza mai fare assenze. Questo perché lei è ben contenta di godere di questa opportunità: “Sono felice di poter studiare in questa scuola elementare e di beneficiare dell’intervento che Reach Italia offre a favore dei bambini e delle bambine. Il materiale e le uniformi che la scuola fornisce ai bambini è sufficiente anche se molti sono i bisogni in ogni direzione. Gli insegnanti dispongono del materiale didattico necessario e utile a l’insegnamento. Noi bambini apprezziamo molto il loro lavoro e gli vogliamo bene. I nostri genitori sono felici che noi andiamo a scuola ed essendo aiutati da Reach Italia possono soddisfare importanti nostri bisogni come vestiario, ciabatte e altre piccole cose.”

Purtroppo i bisogni sono tanti ma dobbiamo omettere favoritismi o presunti tali per non creare problemi ai responsabili della scuola della Guinea Bissau. Luis Correia Coordinatore progetti Reach Guinea Congo N.Kivu, bambini della scuola Beni

La piccola Zawadi, bambina sostenuta nella scuola elementare di Lukanga, frequenta pure lei la 6°. È consapevole della fortuna che ha nel poter andare a scuola, perché giustamente ritiene che gli studi siano necessari per permettere alle persone di preparare il loro avvenire, imparando a leggere e scrivere vincendo

Successivamente è potuto ritornare al suo villaggio, nonostante le ferite non si fossero rimarginate completamente, dal momento che poteva svolgere delle piccole attività che gli consentivano di continuare a guadagnare il minimo indispensabile per il sostentamento di tutti. A poco a poco è tornato a svolgere le sue pratiche abituali, ma un giorno, andando in un campo per preparare il terreno alla coltivazione ha sentito un forte dolore che lo ha fatto cadere dalla palma, senza più alcuna speranza di salvezza. In seguito alla sua morte, la situazione per la famiglia si è notevolmente complicata, con l’assenza di una minima fonte di guadagno. Per questa ragione Reach Italia, tramite il suo programma di sostegno a distanza, ha inserito tra i nomina-

Congo Nord: Storie vissute

Guinea, Nanque con la madre e il segretario del coordinamento Reach

www.reachitalia.wordpress.com

Congo N.Kivu, la piccola Zawadi


8 Iscrivetevi ai nostri due gruppi TU PUOI AIUTARCI e

FANS DI REACH ITALIA.

Vi aspettiamo sempre più numerosi e vogliosi di sostenere i meno fortunati! l’analfabetismo. Al di là del suo pensiero e del suo sguardo timido rivolto sempre verso terra, Zawadi ci ha rivelato il suo progetto per quanto riguarda il futuro: “Il mio desiderio è quello di diventare un giorno una maestra al servizio dei bambini, suscitare in loro il gusto dello studio. Farò loro capire che è importante seguire i consigli dei genitori, inoltre è fondamentale essere ben educati e ligi al dovere”.

Crisi alimentare nel Sahel Un motivo di più per il progetto “Recupero delle terre” - gli allevatori ovest-africani suonano l’allarme “Gli allevatori affondano in modo progressivo ed irreversibile nella povertà assoluta”. Questo è quanto si può constatare da questa lettera aperta indirizzata dagli allevatori ovest africani ai capi di stato dei paesi membri del comitato interstatale della lotta contro la siccità nel Sahel (CILSS). Durante la 25a riunione annuale della Rete di Prevenzione delle crisi alimentari, che si è tenuta a Bamako (Mali) all’inizio del mese di dicembre 2009, gli allevatori e pastori rappresentati dalla Rete Bilital Maroobé hanno lanciato un grido d’allarme ai politici e ai partner tecnici e finanziari per fornire risposte adeguate agli effetti di una crisi alimentare precoce, che tocca intensamente gli allevatori ed i pastori ovest-africani. Malgrado questo invito, bisogna constatare che la situazione rimane immutata e caratterizzata da un inerzia generale degli Stati. Nel Niger le autorità sostengono che la situazione di “carestia” è inevitabile. La comunità di allevatori e pastori è stata definita tra le più vulnerabili con un tasso previsionale di malnutrizione del 29,9%, cioè il doppio della soglia d’urgenza fissata al 15%. Nel Tchad il governo ha riconosciuto la gravità della situazione. Per contro, nel Nord-Est del Mali, nella regione di Gao, e ancora nel Sahel Burkinabè si può constatare un’indifferenza ed una forma di disinteresse degli Stati che viene manifestato da un’assenza d’azione urgente per questo grosso problema. I rischi legati a questa situazione di crisi che prevale nel Niger sembrano essere ignorati, mentre i pastori attraversano già le frontiere per trovare dei pascoli e dell’acqua per i loro greggi.

Congo N.Kivu, bambini della scuola Lukanga

Bora, Safi e Georgine sono delle bambine nate nel contesto di una prolungata guerra civile e dunque escluse da tutte le opportunità per accedere ad una giusta istruzione. Le fanciulle hanno comunque potuto successivamente godere dell’intervento di Reach Italia presso la Divisione Provinciale dell’insegnamento primario e professionale di Butembo, in favore dei bambini scampati alla guerra. Grazie a questo programma sono state iscritte gratuitamente, a partire dal gennaio di quest’anno, alla scuola materna e primaria di Kasalala e Lukanga, strutture che da tempo vengono sostenute e seguite da Reach Italia. Per le tre bambine questa appare una possibilità quasi insperata e quindi desiderano esprimere la loro gratitudine e riconoscenza verso i sostenitori italiani che permettono loro di potersi recare a scuola giorno dopo giorno. Maganda Kakule Coordinatore Reach Congo Nord Kivu

Secondo Dodo Boureima, Presidente della Rete Bilital Maroobé, “siamo passati da una situazione d’allerta precoce a quella di una crisi. La disponibilità e l’accessibilità dei principali alimenti per il bestiame è limitata alla zona pastorale e agro-pastorale. Il prezzo degli animali sui mercati decresce rapidamente, mentre allo stesso momento quello dei foraggi e dei cereali aumentano. Non ce la facciamo più a nutrire i nostri greggi ed è quello che ci porta a tenerli a prezzo molto basso”. Questa situazione rende più fragile il potere d’acquisto degli allevatori e ridurrà il loro accesso ai prodotti alimentari per i prossimi mesi. In conclusione, gli allevatori affondano in maniera progressiva ed irreversibile nella povertà assoluta. Tenendo conto del carattere trans-frontaliero dell’allevamento ovest-africano, questa situazione si sta espandendo in tutta la fascia sahelo-saheliene. Questa crisi ha un carattere sotto-regionale, che si amplificherà se non vengono prese delle misure urgenti a medio e lungo termine. A seguito di tutti questi elementi, la Rete Bilital Maroobé interpella solennemente i Capi di Stato e di governo dei paesi del CILSS, riuniti a N’djamena dal 24 al 25 marzo

2010, sui seguenti punti: • riconoscere la situazione di crisi che sta toccando il Sahel, i suoi rischi d’estensione a livello ovestafricano e la necessità di trovarvi delle risposte regionali al più presto; • rendere disponibili ed accessibili le informazioni sull’evoluzione della situazione nel Sahel ed il riconoscimento che la crisi prevale nel Nord-Est del Mali, nella regione di Gao; • facilitare l’accesso agli alimenti del bestiame, la sua mobilità nell’ambito del contratto della soccida e la libera circolazione dei prodotti alimentari nella regione. E’ stato richiesto alle autorità del Benin e del Togo di togliere la sospensione temporanea dell’interdizione della transumanza trans-frontaliera. Sollecitiamo i capi di Stato affinché si assicurino che la riunione di Lomé del 30 marzo 2010 convocata dal CILSS sia un’opportunità per fornire delle risposte tecniche a una volontà politica manifestata in modo chiaro. In conclusione invitiamo le autorità preposte ed in particolare quelle del Burkina, Niger, Benin e Togo a prendere parte al forum transregionale sulla Transumanza iniziato dalla Rete Bilital Maroobé che avrà luogo dal 14 al 16 aprile 2010 a Gogonou (Benin). Quest’incontro rappresenta un’occasione unica per coniugare gli sforzi tecnici e le volontà politiche per poter immaginare delle soluzioni alla problematica della transumanza, in modo da prevenire i conflitti intracomunitari, che rappresentano un pericolo per la coabitazione pacifica tra le varie comunità. fonte “Echo du Sahel” (giornale locale)

Poste, tornano le agevolazioni Lo scorso 19 Maggio il Senato della Repubblica ha licenziato, in seconda lettura, dopo che il governo Berlusconi aveva posto la questione di fiducia su un maxiemendamento relativo a tutto il decreto, il Dl incentivi, che era già passato al vaglio della Camera dei Deputati la settimana precedente. In questo modo è diventato legge dello Stato un decreto che introduce nuove agevolazioni per le tariffe postali a favore del no profit. La tariffa agevolata deve essere superiore al 50% della tariffa ordinaria e deve comunque rispettare il limite massimo di spesa indicato nel presente comma. Per Marco Granelli, presidente di Csvnet, “si tratta comunque di un provvedimento parziale, sia perché valido solo per il 2010, sia per la ridotta disponibilità economica di cui gode”.

w w w.rea c h i talia.it


9

Mali: Finalmente l’acqua potabile a Dourako Reach Italia migliora il sistema idrico e la vita dell’istituto scolastico di Dourako con la pompa manuale Il villaggio di Dourako è fondato dalla famiglia Konarè. Conta circa 576 anime di cui 345 donne. Si trova a 12 km da Nossombougou, capoluogo del comune. La sua popolazione è costituita in maggioranza di giovani, ovvero il 70%. Le principali attività sono: l’agricoltura, l’allevamento e la raccolta. L’agricoltura costituisce l’unica attività lucrativa, la più produttiva del villaggio. Il principale ostacolo di questo settore è costituito dalle gravi arretratezze tecniche del sistema idrico. Il villaggio ospita una scuola comunitaria dal 1996, che è stata costruita grazie all’appoggio finanziario dell’ONG OMAES (Opera del Mali di aiuto all’infanzia del Sahel) ed alla partecipazione della popolazione. La scuola è partner di Reach Italia dal 2000 e conta 265 alunni, di cui 79 sono sponsorizzati. Nel 2004 le tre aule scolastiche sono state ristrutturate ed equipaggiate di tavoli e banchi. I lavori non si sono però fermati ai beni strettamente essenziali, ma l’istituto si è dotato anche di un campo sportivo, dove i bambini possono giocare tranquillamente. La scuola riceve i sostegni tradizionali, come ad esempio le forniture scolastiche e didattiche, i materiali igienici, le cure mediche e le spese di sponsorizzazione. Il problema più spinoso dell’istituto era quello dell’acqua, che è stato risolto con la realizzazione di una pompa manuale, grazie anche all’apporto di Reach Italia. Le popolazioni locali continuano ad

Mali, la pompa di Dourako

esprimere la loro gioia per aver risolto la storica problematica del loro sistema idrico. Prima dell’installazione della pompa, gli alunni erano costretti ad una serie di lavori per il trasporto dell’acqua nei secchi, per circa 400 m da un pozzo locale per dissetare i 300 alunni, che così potranno finalmente esercitare il loro diritto ad utilizzare un bene fondamentale, come l’acqua. Le autorità scolastiche ed amministrative ringraziano di viva voce Reach Italia per la realizzazione di quest’opera. La pompa rifornisce la scuola di acqua potabile e le famiglie della zona vicina alla scuola, contribuendo quindi molto alla felicità dell’intera popolazione. Fadiala Dembele Coordinatore Reach Mali

Rwanda: Reach riparte dall’istruzione Il diritto allo studio è la priorità per lo sviluppo del Rwanda

Burkina Faso Una grave epidemia di meningite ha colpito il Paese dall’inizio del 2010. Si parla di vittime che si avvicinano al migliaio ed oltre 5.000 persone contagiate da gennaio. Questa nuova forma di meningite è definita NMX, più semplicemente conosciuta però come tipologia X. Il problema è che la diffusione nel Paese ha già colpito ben 6 delle complessive 13 regioni ed il ministro della Salute Seydou Bouda ha espresso le sue preoccupazioni in una conferenza stampa, dal momento che questa meningite X non è ben conosciuta all’interno del Burkina Faso. Reach Italia si sta adoperando per un progetto di soccorso. Scolarizzare i bambini e i ragazzi è alla base dello sviluppo e nessuna economia, partendo da quella agricola, può affermarsi in un ambiente dove non vi è educazione scolastica. Anche la pace e la democrazia non hanno senso in ambienti dove regna l’ignoranza e la mancanza di informazione.

Reach Italia rappresenta una speranza di vita per tanti bambini rwandesi. Dopo il genocidio che ha causato la morte di oltre un milione di rwandesi, la nostra organizzazione ha deciso di puntare sull’educazione per rilanciare il Rwanda. Un accento particolare è stato posto sull’aiuto concreto di privati di ciò che è necessario per costruirsi un dignitoso percorso di vita. L’impegno di Reach Italia è rivolto soprattutto ai più piccoli, perché, solo assicurando loro il diritto di studiare, si può migliorare la condizione di questo paese martoriato. Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) ci sono più di un milione di orfani in Rwanda. Molti sono diventati orfani in seguito al genocidio del 1994, ma dopo questo periodo il male che ha privato i bambini dei propri genitori è stato principalmente l’Aids. Dopo il massacro dovuto alla guerra tra hutu e tutsi del 1994, è frequente vedere dei ragazzini prendersi cura dei più piccoli nel Rwanda. In questa povera nazione dell’Africa c’è la percentuale più grande di famiglie seguite da un bambino; circa 42,000 focolari si occupano della crescita di circa 101,000 bambini. Molti di questi non sono scolarizzati e non mangiano regolarmente. Alcuni tra loro, a causa delle violenze e della diffusione crescente dell’AIDS, si ammalano. Una grande parte di essi sono vittime di sfruttamento e abusi. È una generazione che ha perduto la sua infanzia ed ha un avvenire estremamente compromesso.

www.reachitalia.wordpress.com

Rwanda, la coordinatrice e i ragazzi parlano dell’importanza dell’istruzione

Reach Italia fa il possibile per aiutare più bambini e ragazzi ad andare a scuola ed incoraggia tramite la coordinatrice a lavorare sodo per il profitto. Gli alunni, nelle nostre scuola in Rwanda, sono promossi se dimostrano impegno nello studio, sia durante l’anno che nel corso degli esami. Da noi non vi sono favoritismi su basi etniche e di casta, tutti i bambini, anche poverissimi, hanno diritto di andare a scuola ed affermarsi. Ogni ultimo venerdì delle vacanze, i ragazzi della scuola secondaria sostenuta da Reach Italia, si riuniscono negli uffici del coordinamento scolastico per parlare delle loro esperienze. Reach Italia versa fedelmente le rette scolastiche. Tutti i bambini/ragazzi sono consapevoli del vantaggio che hanno in scuole dove l’istruzione è trattata come un bene primario. Aurea Kagwesage Coordinatrice Reach Rwanda


10

Reach Palermo

Grande successo per l’inaugurazione di Reach Italia Palermo Con le note del coro a “cappella” dei ragazzi ghanesi “The Royals”, sabato 29 Maggio, alle ore 16,45, nella “Sala delle carrozze” di Villa Niscemi, a Palermo, è stata inaugurata l’Unità Regionale di Reach Italia, ONG che si occupa di sostegno a distanza e cooperazione allo sviluppo. Mentre all’esterno della sala sono stati allestiti stand con manufatti e materiale informativo sugli scopi e i progetti di Reach Italia Onlus, Giovanni Benini, coordinatore nazionale delle sezioni REACH Italia, attraverso un video ha illustrato l’attività svolta in Africa dalla nostra organizzazione in merito alla scolarizzazione, all’assistenza sanitaria ed all’integrazione alimentare. Reach Italia sostiene i bambini fino al termine del loro programma educativo per cercare di assicurarne l’inserimento nella vita sociale del proprio Paese. Durante il convegno abbiamo ascoltato ottimi interventi. Hanno, infatti, espresso il loro contributo Ignazio Beninati, presidente ACLI di Palermo, Salvo Bidona, presidente della CIDEC di Palermo, Stefano Bonfiglio, presidente del Lions Club Palermo Mediterraneo, Ferdinando Gattuccio, presidente dell’Associazione “Amitié sans Frontieres”, Bruno Di Maio, operatore del SAE e responsabile dell’UPEDI a Palermo. E’ stato molto interessante l’intervento di Claudio Fantoni, assessore alla casa presso il Comune di Firenze, prendendo spunto dalla sua esperienza nella giunta fiorentina, ha parlato di nuove povertà e della necessità di sensibilizzare la classe dirigente sulla costituzione di fondi nazionali e locali per affrontare il problema che è, prima di tutto, politico. Sembra che la frase di Gesù Cristo «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo» (Matteo 8:20, versione CEI), sia ancora oggi il dramma di molte, forse troppe famiglie, sia per le occupazioni abusive di case popolari dovute all’estrema necessità, che per i loschi affari che vi girano attorno. In seguito il Dott. Mario Affronti, responsabile della “Pastorale Cristiana Diocesana”, ha toccato i cuori dei partecipanti raccontando le condizioni drammatiche del territorio africano attraverso l’esperienza delle sue frequenti visite in Africa. Un altro canto in lingua ghanese, offerto dal coro a cappella “The Royals”, un saluto di Tommaso Failla, presidente della nuova sezione Reach di Palermo, e un buffet allestito dallo staff dei collaboratori della nostra organizzazione, hanno concluso l’intera manifestazione. Tommaso Failla responsabile sezione Reach Palermo

REACH Napoli

Inaugurata al Maschio Angioino la sede campana di Reach Italia

Sostieni a distanza un bambino Con REACH ITALIA!

REACH Milano-Baggio

Reach Italia si espande a Milano, inaugurando una sede nel quartiere Baggio

Napoli, il gruppo dei collaboratori e volontari Reach

Già da alcuni mesi, su incoraggiamento di Giovanni Benini a Napoli si era costituito un gruppo di lavoro, che si era impegnato nelle due attività di solidarietà promosse sia in occasione delle festività natalizie che pasquali. Sposando fino in fondo la filosofia dell’associazione, abbiamo poi deciso di fare un passo in più: organizzarci come sede locale, considerando anche il buon numero di sostenitori e sponsor presenti a Napoli e provincia. Così finalmente, dopo varie vicissitudini, anche Napoli ha potuto inaugurare la sede regionale di Reach Italia. Il 19 Aprile, nella splendida cornice del Maschio Angioino, uno dei più bei palazzi storici di Napoli, alla presenza di Giovanni Benini rappresentante Reach e dell’assessore alle Politiche sociali della Municipalità “Chiaia, San Ferdinando, Posillipo” Dott. ssa Silvana D’Ippolito, tutto questo è diventato realtà. Questa è stata anche l’occasione per uno scambio di opinioni tra gli intervenuti, tra i quali ci ha commosso la testimonianza di un genitore sostenitore che ci ha raccontato di avere iniziato a sponsorizzare il primo bambino già nei primi mesi della nascita di Reach, dopo aver visto in televisione un’intervista a Romano Ricci, che ispirò fiducia a lei e suo marito, riconfermandola poi per ventidue anni. Coglieva questo momento per esprimere pubblicamente la gioia di aver partecipato e nel contempo incoraggiare così a continuare a perseverare nel lavoro con tanto amore, trasparenza e serietà. Il nostro augurio è quello di saper raccogliere questa fiducia e continuare a far conoscere sempre di più Reach Italia a Napoli e dintorni.

Domenica 14 Marzo il quartiere di Milano Baggio ha assistito alla nascita di una nuova sezione Reach Italia, sita in Via Ceriani, 4. Il Presidente, Romano Ricci e il coordinatore delle sezioni, Giovanni Benini hanno dato il benvenuto ai presenti e illustrato i progetti nell’ambito dei quali Reach Italia opera, dal sostegno a distanza ai progetti agricoli. I presenti, una quarantina circa, hanno ascoltato attentamente e mostrato il loro interesse ponendo numerose domande. Alcuni ospiti hanno poi desiderato raccontare la loro esperienza come sostenitori di Reach Italia. In particolare ricordiamo una coppia di amici che è arrivata ormai al quinto sostegno a distanza e l’allenatore di una squadra di rugby, sostenitore di Reach Italia, assieme ai suoi atleti. Il buffet che ha seguito l’incontro è stata l’occasione di confrontarsi con serenità sulle reciproche esperienze. L’inaugurazione è stata anche l’occasione per vendere le uova di pasqua realizzate nell’ambito del progetto “L’Aquila chiama Haiti”, progetto benefico di aiuto a popolazioni tristemente colpite dalla stessa tragedia del terremoto.

Milano - Baggio, amici del milanese all’inaugurazione della sezione

Invitiamo chiunque si trovi a passare o a frequentare il quartiere di Milano Baggio a venire a trovarci o a contattarci … ogni sostegno può fare molto, abbiamo bisogno di voi!

Anna Cupertino responsabile sezione Reach Napoli

w w w.rea c h i talia.it

Manuela Stragapede volontaria Reach Baggio


11

REACH Lesina Una corsa per Songa

“Una stella per Songa” è un progetto di Reach Italia realizzato da Matteo Calà nel Congo. Gli obiettivi che si prefigge sono: sostenere l’ospedale di Songa nella savana congolese, salvare i bambini dal vortice della malnutrizione, occuparsi di alcune scuole in diversi villaggi. Il nostro motto è “nel cuore del bisogno”, il nostro obiettivo è “salvare vite umane” battendoci per la salute delle persone e migliorando così la qualità della vita. Ci siamo chiesti, perché non promuovere la salute anche qui nella nostra cittadina? E’ così che dopo varie peripezie, tanti intoppi, tanti pro e contro, alla fine il 16 maggio in occasione di una festa di paese abbiamo dato vita ad “Una corsa per Songa” a cui era abbinata una lotteria con tanti premi. I partecipanti hanno sudato parecchio ma con un beneficio doppio, per la loro salute e per quella dei pazienti dell’ospedale di Songa. I proventi delle iscrizioni infatti sosterranno l’ospedale dove la penuria di farmaci a volte impedisce a questo presidio medico di savana di svolgere il suo compito. E’ stata una bella mattinata di amicizia e condivisione. Divertirsi aiutando è molto bello perché così anche i momenti di svago acquisiscono valore e non sono più fini a se stessi.

REACH La Spezia

Un sogno diventa realtà Correva l’anno 2007 quando un gruppo di scout incoraggiati dal loro animatore Petru divennero sostenitori a distanza di una bimba, grazie a Reach Italia. Molto giovani e senza possibilità economiche chiesero aiuto a noi più avanti negli anni e così un piccolo gruppo di volontarie si ritrovò un giorno alla settimana per cucire dei lavoretti che poi venivano venduti a parenti ed amici. Un giorno venne a trovarci il coordinatore delle unità territoriali di Reach Italia, Giovanni Benini e ci prospettò la possibilità di aprire una sede a La Spezia. A me pareva solo un sogno che, però, ho realizzato domenica 23 maggio quando nella nostra città è stata inaugurata la nuova sede di Reach Italia. All’inaugurazione hanno partecipato alcuni sostenitori, tra i quali una coppia che da quindici anni collaborava con molto entusiasmo e una dinamica dottoressa impegnata nell’aiutare a sostenere la nostra associazione da quindici anni. Mi ha fatto molto piacere ascoltare gli elogi di questa simpatica dottoressa e la sua ulteriore collaborazione per avvertirci quando, nella sua cittadina in provincia di La Spezia, ci saranno fiere o sagre alle quali potremo partecipare, per far conoscere il lavoro svolto da Reach Italia e poter così trovare nuovi sostenitori.

Abbiamo bisogno ancora di alcune apparecchiature mediche: ecografo, elettrocardiografo, microscopio bioculare. Tutti coloro che vogliono contribuire attivamente a questa opera con donazioni, iniziative, idee, raccolte, con un impegno diretto, possono contattarci. http://matteocala.myblog.it

Alla fine del programma dell’inaugurazione della nuova sede Reach Italia spezzina, i volontari che fanno parte dell’organizzazione della sede hanno offerto ai partecipanti un ben fornito buffet. Ringrazio tutti i sostenitori che sono intervenuti e i collaboratori.

Matteo Calà responsabile sezione Reach Lesina

Paola Gianrossi responsabile sezione Reach La Spezia

REACH Bologna Apre una nuova sezione

Sabato 5 giugno alle ore 18:00 presso la Casa della Conoscenza a Casalecchio di Reno (Bologna), è avvenuta l’inaugurazione della sede locale di Reach Italia. L’associazione, attraverso il sostegno a distanza, si prefigge di aiutare i bambini, dando loro un’istruzione scolastica, assistenza sanitaria e alimentare. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti: Giovanni Benini, coordinatore delle unità territoriali di Reach Italia; Fabrizio Fratus, responsabile dell’area comunicazione Reach Italia; Gioia Specchio, responsabile della sezione bolognese di Reach Italia. Alla manifestazione ha partecipato anche l’ingegner Vallerani ideatore dell’omonimo sistema, “Sistema Vallerani”, che ha illustrato il progetto per la lotta contro la desertificazione, che vede in Reach Itlaia un operaore primario in Africa. Il programma è stato piacevolmente accompagnato da intrattenimento musicale con il coro camerunese “GLORIOUS SHEPHERD”. In chiusura di cerimonia si è svolto il consueto taglio della torta, offerta dalla pasticceria Charme - Bologna. Roberto Vantagiato collaboratore sezione Reach Bologna

Bologna, all’inaugurazione tanti amici e sostenitori Reach


12

Riorganizzazione EXPO 2015 amministrativa Possibilità 2010 effettiva per le ONLUS? Con il nuovo programma Mydonor L’ONG Reach Italia Onlus è in una fase di riorganizzazione e rinnovamento tecnologico. A tal fine è stato acquistato un nuovo software MyDonor specifico per la gestione del business delle Società non profit, che gestirà tutti gli aspetti amministrativi, di rendicontazione e gestione progetti che ci permetterà di centralizzare e razionalizzare tutte le informazioni in un unico software per ottimizzare l’attività amministrativa al fine di migliorare l’efficienza, i rapporti con i sostenitori e garantire maggiori risorse ai bambini africani. Il nuovo programma avrà inoltre una funzione molto importante perché servirà a monitorare l’attività e la contabilità delle sedi periferiche Africa dove operiamo e delle sezioni Reach presenti in tutta Italia. A tal fine chiediamo la collaborazione dei nostri sostenitori che stanno effettuando i pagamenti attraverso i bollettini postali. Invieremo nel prossimo giornale dei bollettini postali personalizzati “con codice 674” che se utilizzati per i pagamenti dai nostri sostenitori, ci permetteranno di risparmiare molto lavoro manuale e importare nel nuovo programma di contabilità tutti i bollettini in automatico, senza doverli processare uno ad uno. L’obiettivo è quello di automatizzare tutti i processi amministrativi al fine di avere più tempo da dedicare alle attività di controllo, di analisi dei dati e risparmiare sui costi, anche del personale, per avere maggiori risorse per i progetti in Africa. Alberto Ferrari Responsabile Area Amministrativa di Reach

Questo fatto per la nostra associazione è di molta importanza in quanto favorisce e favorirà finanziamenti nella direzione indicata. Certamente l’Expo è un’occasione irripetibile per le ONG/ONLUS di incidere positivamente sull’economia dei Paesi in via di sviluppo, ma non risulta ancora chiaro quali sono le risorse che saranno messe a disposizione e se non si seguiranno i soliti sistemi di assegnazione dei finanziamenti su basi che sono avulse dall’etica del “terzo settore”.

Dubbi e riflessioni sulle prospettive legate al prossimo EXPO di Milano Anche le ONG/ONLUS avranno uno spazio nei progetti indicati dalla Direzione Expo 2015. Reach Italia tramite i suoi progetti di cooperazione allo sviluppo, che vanno nella direzione della promozione della sicurezza alimentare in Africa, ha ottenuto di esporre il logo Expo 2015 (vedi Reach Italia Notizie n°1 del 2010) nella sua documentazione e ciò in particolare con riferimento al progetto strategico del “recupero delle terre nel Sahel”.

I BENEFICI FISCALI PER LE DONAZIONI: Le tue donazioni a favore di Reach Italia godono dei benefici previsti dalla Legge: Per le persone fisiche: si può detrarre la propria donazione dall’imposta lorda per un importo pari al 19% non superiore a € 2.065,83, oppure dedurre la donazione nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato e nella misura massima di € 70.000 annui Per le persone giuridiche: si può dedurre la donazione dal reddito complessivo per un importo non superiore al 2% del reddito complessivo dichiarato.

Fino a questo momento il non profit ha avuto pochi spazi a disposizione per far sentire la propria voce agli esponenti del Forum del Terzo Settore che avevano così commentato addirittura un anno e mezzo fa: “Abbiamo una brutta sensazione: di essere trattati come dei questuanti. L’associazionismo invece è un mondo ricco, capace di intraprendenza” (per l’articolo completo il riferimento è www.superabile.it/ web/it/CANALI_TEMATICI/Associazioni/News/ info-727201385.html). La speranza è che non vengano commessi errori di tipo strategico per favorire essenzialmente spese improduttive, ma vogliamo essere fiduciosi che gli impegni presi verso i Paesi più poveri dell’Africa siano onorati ascoltando le forti istanze che vengono dalle ONG e ONLUS. La redazione


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.