Reach Italia Notizie

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Sommario Punto e... a capo messaggio del presidente di Reach Italia Auguri dallo staff di Reach Italia (pag. 3) La fiducia è bene, il controllo è meglio intervista a Corrado Oppedisano (pag. 4) La crisi e la fame nel mondo: la risposta è il SaD Nuovo servizio sul sito reachitalia.it (pag. 5) Lotta al fumo: bisogna ripartire da forti motivazioni Lotteria Reach: “Gesti di solidarietà 3” (pag. 6) Nessuna identità per i bambini della Repubblica Dominicana Il “mal d’Africa” e il difficile rientro in Italia (pag. 7) Il mercatino solidale di Reach Italia (pag. 8-9) L’hennè nelle cerimonie di battesimo e matrimonio In Rwanda Reach Italia cambia la vita di tanti bambini orfani (pag. 10) Molte difficoltà superate nella scuola “Nosso Amiguinho” Reach Italia aiuta l’orfanotrofio di Rwese (pag. 11) Capo Verde insegna il valore del sostegno adistanza World Food Programme ringrazia Reach Mali (pag. 12) Il centro di formazione meccanica di Ouagadougou Tante iniziative a Cesena per il progetto “Mangio anch’IO” (pag. 13) Firenze e Ouagadougou, mai così vicini! (pag. 14) Si avvicina il Natale, comincia la marcia per la solidarietà di Reach Italia Le iniziative di Reach Italia a Perugia (pag. 15) Anno XXII n. 4 ottobre-dicembre 2012 - Una copia 1,00 Euro compreso IVA assolta dall’editore - art.74/c D.P.R. 633 del 26-10-1972 Editrice Reach Italia ONLUS - Sede legale: Milano, Via Ceriani 4 - Sede operativa: Cinisello Balsamo (MI), Viale Molise 1 - tel.: 02.660.400.62 fax: 02.66010030 www.reachitalia. it news@reachitalia.it - C.F. 97061580151 P.IVA 04237030962 - R.O.C. 12429 del 14/02/2004 - Aut. n. 88 del 23.02.90 Tribunale di Milano - Organo trimestrale di Reach Italia ONLUS - Sped. in a. p. art. 2 comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Milano - Direttore responsabile: Carlo Schino - Comitato di redazione: C. Schino, F. Fratus, L. Pavel, C. Troise - Per versamenti e donazioni: C/C POSTALE: 59692202 - BANCA POPOLARE DI SONDRIO ag. Cinisello Balsamo IBAN: IT54I0569632930000004444X70 - BANCA PROSSIMA filiale 05000 di Milano IBAN: IT48E0335901600100000008708

Si ringraziano gli amici di Reach Italia Notizie: GE.GRAF e 8 x mille della Chiesa Avventista

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Punto e... a capo L’anno 2012 che sta per concludersi e il nuovo anno 2013, oramai alle porte, ci offrono la possibilità di fare il punto della strada percorsa fino ad oggi e prepararci per quella che percorreremo a breve. Nonostante la crisi finanziaria che ha toccato molti Paesi e molte famiglie in quest’anno, sono fiducioso perché la solidarietà, il senso di responsabilità nell’aiutare i più deboli e l’etica civile sono valori intramontabili che nessuna crisi potrà indebolire. Anche nel 2012 migliaia di bambini in Africa hanno avuto la possibilità di frequentare la scuola, ricevere assistenza medica e alimentare, continuare a sognare un futuro migliore e hanno ricevuto gli strumenti per realizzare il sogno. Reach Italia Onlus si è messa in prima linea, al fianco dei più deboli, per il 24° anno di seguito. La nostra missione è di portare risorse economiche e materiali là dove i bisogni sono maggiori. Continuiamo a farlo con la massima trasparenza, con le risorse che ci giungono dalle attività di sostegno a distanza e dalla realizzazione di progetti mirati. I Paesi nei quali continueremo a intervenire durante il 2013 sono il Burkina Faso, il Niger, il Mali, il Congo, il Rwanda, la Guinea Bissau e Capo Verde. Almeno quindicimila bambini riceveranno in maniera diretta e indiretta il nostro sostegno. Continueremo a operare sui progetti di recupero delle terre a rischio di desertificazione, intensificheremo le attività in favore delle mense scolastiche per garantire un pasto al giorno anche ai bambini senza sostenitore, utilizzeremo ogni opportunità per fornire assistenza sanitaria nei Paesi in cui siamo presenti. Nei prossimi mesi inizieremo a occuparci dei bambini senza identità di Santo Domingo e desideriamo studiare interventi in favore dell’infanzia anche in Romania. Una fitta rete di interventi di cooperazione internazionale, occupandoci anche del nostro Paese e dei bambini in difficoltà che ci sono in Italia. In diverse sezioni Reach in Italia intensificheremo gli sforzi per il sostegno scolastico ai bambini più vulnerabili. Siamo presenti in molte città italiane: Milano che è la nostra sede storica e deve continuare a essere il centro di importanti iniziative sociali che raggiungeranno l’apice con l’Expo dell’anno 2015; ma anche Firenze, Roma, Genova, Perugia, Cesena, Bari, Torino, Bolzano, Bologna.

Una ricchezza sociale, culturale di un Paese straordinario che certamente uscirà da questa crisi finanziaria con la forza della propria gente e coi valori che sempre l’hanno contraddistinta nella storia. Oggi, più che mai, è il momento giusto per scegliere di sostenere a distanza un bambino africano e regalargli l’opportunità di frequentare la scuola. Desidero augurare un sereno Natale a tutti voi, sostenitori e amici di Reach Italia, e che l’anno 2013 possa donarci la possibilità di continuare a sognare, desiderare e realizzare un mondo migliore per noi e per i bambini di tutto il mondo.

Carlo Schino Presidente di Reach Italia

Auguri dallo staff di Reach Italia Sta per terminare anche il 2012, un anno in cui il peso della crisi si è fatto sentire ancora di più rispetto agli anni precedenti. Si avvicina il Santo Natale e poi la fine dell’anno, due momenti da affrontare pensando al valore della solidarietà. L’augurio di Reach Italia è che nel 2013 si affronti la crisi con la consapevolezza che proprio in questi momenti non bisogna cercare la soluzione individuale ma aiutarsi per migliorare il mondo in cui viviamo. Ogni singola area della nostra associazione ha voluto lanciare un proprio messaggio d’auguri per rendere sempre più solido il rapporto che ci lega ai sostenitori. L’ufficio amministrazione. I nostri auguri sono espressi con la promessa di curare con l’attenzione massima i bilanci dell’associazione, seguendo il valore della trasparenza come già facciamo visto che siamo tra le poche realtà ad inviare in Africa l’85% dei fondi raccolti. Auguri per un 2013 in cui insieme potremo riuscire ad aiutare un numero sempre più folto di bambini dei paesi più poveri del mondo. L’ufficio comunicazione. Nel 2013 auspichiamo di soddisfare sempre di più la vostra esigenza di essere informati su progetti, iniziative ed idee dell’associazione. I sostenitori hanno lo straordinario merito di reggere il peso della crisi senza perdere di vista la missione del SaD, noi cercheremo di onorare il loro impegno migliorando nel nostro lavoro. L’area progetti. Con ancora negli occhi le immagini dell’ultimo viaggio in Burkina Faso e la consapevolezza delle grandi necessità di quel paese, unita, però, al toccare con mano il grande valore dei progetti di cooperazione internazionale, trasmette grande voglia di fare e di raggiungere risultati sempre più importanti con i progetti. Le sezioni di Reach Italia Onlus auspicano per il 2013 di portare nei territori, sempre di più le attività di Reach Italia a stretto contatto con le persone, . Serve l’aiuto di tutti voi per far radicare l’associazione in un numero sempre più grande di città; sui territori cercheremo di coinvolgere tutti in maniera sempre più forte.

Un 2013 per fare la differenza nel segno dell’impegno quotidiano di Reach Italia. Tanti auguri di buon Natale e felice anno nuovo!

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L’INTERVISTA

La fiducia è bene, il controllo è meglio “Sostegno senza distanza? Sono contrario a quest’abile quanto artificiosa terminologia che sembra voler vendere un prodotto” Il sostegno a distanza e la cooperazione internazionale rappresentano tematiche di grande importanza. Uno degli aspetti centrali di questo mondo è sempre quello della trasparenza; per saperne di più abbiamo intervistato Corrado Oppedisano, consigliere nazionale e co-fondatore del ForumSaD (Forum Permanente per il Sostegno a Distanza). L’articolo pubblicato il 13 Settembre scorso sulla “Voce d’Italia”, testata molto attenta ai temi della cooperazione internazionale, ha messo in luce l’attività comunicativa dell’associazione Ai.Bi (Amici dei Bambini) che ha puntato sull’espressione “sostegno senza distanza”. Quali sono le sue idee in merito? “Per chi conosce le peculiarità del SaD non vi sono dubbi che tutto ciò assomiglia ad una “coraggiosa” trovata pubblicitaria, credo in buona fede. Per molti anni ForumSaD, Gabbianella e le organizzazioni aderenti si sono dedicate con pazienza e diligenza a promuovere un dialogo intersettoriale all’interno dell’articolato pianeta della cooperazione internazionale mantenendo saldi i principi fondanti del sostegno a distanza: vita, diritti crescita, sviluppo, uguaglianza, giustizia sociale, nella terra, nella comunità dove sono nato insieme alla mia famiglia. Con questo strumento di cooperazione si difende il diritto di vivere nella propria terra con i propri familiari. si vuole che non siano estirpate le radici di un popolo, le culture, le tradizioni. Quante volte ci siamo posti la domanda se fosse giusto o meno chiamare “figlio” il bambino sostenuto o se il bambino sostenuto potesse “affidarsi ad un padrino lontano”, il sostenitore. Sono considerazioni complesse e sensibili, che necessitano di un approccio delicato. E’ importante per le organizzazioni impegnate nel SaD invadere il meno possibile l’ambiente e presentarsi attraverso “una gentile distanza”. Ecco perché gli operatori nei territori (al 90%) sono le stesse persone precedentemente sostenute; personale locale che cresce e trasferisce direttamente l’esperienza acquisita. Cosi si può garantire e coltivare la genuinità di una crescita culturale in loco e l’evoluzione della comunità, la sua spontaneità nella conoscenza delle diversità. Quindi non comprendo il “sostegno senza distanza”. Cosa significa? “Da vicino” quindi cosa sarebbe? Un’adozione da lontano? Sono contrario a questa abile quanto artificiosa terminologia che sembra voler “vendere un prodotto”. Sono lontano da queste logiche anche se capisco che chi si ingegna a disegnarci nuovi scenari ha già raggiunto lo scopo comunicativo dei suoi cinque minuti di notorietà” La confusione tra sostegno ed adozione ed altre contraddizioni riscontrate propongono nuovamente un contatto tra il linguaggio della solidarietà e quello

del marketing. Ritiene giusta questa commistione? “I cittadini sostenitori sanno benissimo qual è la differenza tra un sostegno e un’adozione, anche perché in presenza o in assenza di una persona le cose sono molto differenti. Se invece vogliamo parlare di Marketing, questo termine significa “piazzare sul mercato”. Qualcuno si occupa del mercato, noi ci occupiamo delle persone. C’è una differenza abissale. Per me una società non può essere costituita dai “soli mercati” ma, in primis, dalle esigenze della società: dalle persone che vanno protette” Lei fa parte del Consiglio Nazionale del ForumSaD. Quali sono le strategie di questo Ente per la trasparenza del Terzo Settore? “In assenza di una specifica legislazione sulla tematica, ForumSaD da 14 anni si batte ad ogni livello per mantenere la giusta autonomia di quella che è una delle raccolte private più importanti in Italia da parte di cittadini donatori. In tal senso ForumSaD non ha mai sottovalutato l’esigenza che la raccolta privata necessitasse di una pubblica condivisione e trasparente rendicontazione. Sui risultati raggiunti e sulla gestione dei fondi raccolti ci siamo mossi prima noi, con codici di autocontrollo creando una collaborazione con i servizi preposti che lo stato mette a disposizione. Ecco perchè ForumSaD impone alle organizzazioni affiliate procedure e comportamenti trasparenti, in particolare nell’esercizio della raccolta fondi e nella coerente distribuzione nonché nel mettere a disposizione di tutti i sostenitori la più ampia informazione sulla realizzazione dei progetti. La carta dei principi per il SaD fu il primo passo nella logica di una compatibile autoregolamentazione. Dopo la Carta dei Principi, arrivò l’anagrafe nazionale con l’obiettivo di censire e far emergere le organizzazioni più piccole (molte) con l’obiettivo di omologare le procedure e rendere il sostegno a distanza un fatto visibile e trasparente, evitando “pericolose” e differenti modalità di attuazione e di comunicazione. Negli ultimi anni ForumSaD ha accelerato nella ricerca di incontri istituzionali, fino ad “invadere” gli uffici di Ministri e parlamentari, richiedendo audizioni presso le commissioni bicamerali, l’Agenzia per le Onlus, con il fine di spiegare la lungimiranza del fenomeno di cui si occupa. L’esigenza era lampante: organizzare insieme agli organi dello stato una “certificazione pubblica condivisa” per spingere lo Stato ad una sinergia procedurale di lungo percorso su quanto di competenza e oltre. In questo contesto l’ex Agenzia per le Onlus, poi Terzo Settore, ha promosso le “Linee guida per il SaD”, una procedura condivisa e un’anagrafe nazionale delle organizzazioni visibile e pubblico. ForumSaD ha la paternità, indiscussa e condivisa con Gabbianella per diversi e nobili aspetti, di aver portato, per primi, le istituzioni pubbliche ad un confronto “utile a tutti”. Il riconoscimento è cristallino, scritto a pagina 38 delle Linee guida dove nelle principali norme di riferimento l’agenzia indica la Carta dei Principi per il SaD quale punto di riferimento per una corretta procedura riconosciuta. ForumSaD rappresenta oggi in Italia e in Europa, nelle pratiche di solidarietà internazionale e di cooperazione attraverso il sostegno a distanza, la struttura più significativa e innovativa di riferimento. Il lavoro, però, è ancora lungo e delicato. Detto Ente non vende prodotti, vive quest’esperienza istituzionale con grandezza, con la convinzione che “la fiducia è bene ma il controllo è meglio”. La semplicità è la sua forza, la grandezza è stata concessa dagli oltre 2 milioni di sostenitori in Italia”

Ciro Troise

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La crisi e la fame nel mondo? La risposta è il SaD! In tutto il mondo la crisi continua a fare aumentare il costo della vita che ovviamente colpisce i più poveri e i paesi più a rischio sono molto spesso quelli africani. Nel caso si riuscisse a raggiungere gli obiettivi per lo sviluppo del millennio per il 2015, il dato che non può essere accettato è che rimarrebbero ancora un minimo di 600 milioni di persone malnutrite. Oltre a quella relativa ai prezzi vi è anche una problematica di qualità del cibo consumato. Le stime sulla fame nel mondo (dati FAO) parlano di quasi 1.000.000 di uomini affamati, malnutriti e in continua difficoltà a reperire cibo. Ciò che impressiona è che questo dato è in aumento e che le politiche sviluppate dai governi non hanno prodotto quanto ci si aspettava. Tra il 2006 e il 2008 la stima di persone malnutrite o affamate era di circa 850 milioni. Non siamo in grado di verificare o sviluppare un’analisi corretta per comprendere quanto sia l’apporto di uno Stato in confronto ai privati nell’intervento diretto sul problema della fame del mondo, ma abbiamo una certezza e una speranza.

Nuovo servizio sul sito reachitalia.it Cari sostenitori, il vostro impegno a favore della solidarietà merita la disponibilità a rendere l’esperienza del sostegno a distanza sempre più agevole e coinvolgente. Reach Italia sul proprio sito internet, offre un nuovo servizio: il Myreach. Questo strumento rappresenterà una sorta di casa del sostenitore dove sarà possibile scrivere al proprio bambino e magari effettuare le donazioni tramite carta di credito. E’ tutto molto semplice: cliccando sull’icona

La certezza è che tramite il SaD (sostegno a distanza) si interviene direttamente a favore dei bambini e in modo indiretto verso le famiglie. Questo strumento contribuisce notevolmente a ridurre il problema della fame in diverse comunità; il SaD è il migliore modo che un privato ha di intervenire in aiuto dei bambini, oltre a garantire un pasto al giorno si contribuisce a donare un’istruzione elemento molto importante per il futuro del Bimbo. La speranza che intravediamo è quella di un mondo migliore grazie alla maggiore consapevolezza dell’importanza reciproca che si ottiene tramite il sostegno a distanza; infatti, è poco noto che grazie alla corrispondenza tra il bambino sostenuto e il sostenitore si sviluppano conoscenze dirette su situazioni sconosciute aumentando la consapevolezza dell’importanza dell’aiuto che si sta sviluppando. Un vero aiuto concreto ed efficace. Reach Italia è tra le prime associazioni italiane ad agire tramite il SaD e nei suoi progetti contribuisce, grazie ai tantissimi sostenitori, ad aiutare oltre 15.000 bambini. L’ONG Reach Italia ha sviluppato anche un nuovo progetto per tutti coloro che non sono in grado di attivare direttamente un SaD e quindi instaurare un rapporto diretto con un bambino: il progetto “Mangio anch’io” che si propone di dare 1.000.000 di pasti all’anno. Dove non arrivano gli stati sono le ONG ad essere efficienti ed efficaci, quando sono virtuose ed eticamente ineccepibili.

Fabrizio Fratus

Myreach è possibile notare due indicazioni: Posta o Sostegno. Cliccando su posta ed inserendo il codice del bambino, reperibile nei documenti inviati periodicamente (pagelle, carta d’identità, etc), apparirà l’intestazione della busta da seguire per mandare la corrispondenza. Il mittente indicato è Reach Italia Onlus per tutelare la vostra privacy; si ricorda che l’affrancatura da utilizzare è quella per la posta prioritaria, non per la raccomandata. La voce sostegno, invece, vi permetterà di pagare con pochi click la quota per il sostegno a distanza, tramite carta di credito. Per qualsiasi difficoltà, potete scrivere a info@reachitalia.it oppure telefonare allo 02/66040062. La collaborazione attraverso strumenti innovativi è fondamentale per continuare insieme il grande operato di solidarietà compiuto per i bambini dei paesi più poveri del mondo. L’ufficio comunicazione

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Lotta al fumo: bisogna ripartire da forti motivazioni L’esempio arriva dal progetto “Spegni il fumo, accendi la vita” di Reach Italia Il prossimo 2 Novembre si terrà a Verona il Congresso Nazionale della Società Italiana di Tabaccologia. Il tabagismo resta la prima causa di morte evitabile nel nostro Paese e la volontà del Sitab è di riportare al centro dell’attenzione la questione della lotta al fumo, considerando che rappresenta una delle ultime voci degli investimenti della salute pubblica e privata in Italia. I dati comunicati dall’Ossfad (Osservatorio su Fumo, Alcool e Droga dell’Istituto Superiore della Sanità) il 31 Maggio 2012, giornata mondiale senza tabacco, fotografano una situazione molto complessa in merito alla lotta al fumo. L’Italia in Europa si consolida come uno dei paesi con maggior numero di fumatori, con percentuali superiori a Francia, Spagna, Gran Bretagna ma inferiori alla Germania. Vengono fumate 140 milioni di sigarette al giorno, l’età maggiormente esposta a tale vizio è quella dai 25 ai 44 anni ma il fumo è una realtà con cui ci si relaziona quando si è molto giovani. Secondo le statistiche dell’Ossfad, si inizia a fumare da adolescenti (17,3 è l’età media). Il 66,5% dei fumatori è stato influenzato dagli amici; la motivazione è l’ebbrezza del rito da provare, dell’esperienza da vivere secondo i consigli dei ragazzi più grandi. Per molte persone poi diventa un’abitudine; infatti, per il 93,4% dei fumatori le sigarette sono un rito quotidiano; neanche la crisi ferma “le bionde”, per il 76,2% è invariata la quantità di sigarette acquistate al giorno.

Lotteria Reach “Gesti di solidarietà 3”: acquista un biglietto e sostieni il progetto “Mangio anch’io” Siamo pronti per la terza edizione della lotteria “Gesti di solidarietà”. I fondi raccolti saranno devoluti al progetto “Mangio anch’io” che punta a potenziare le mense scolastiche in Niger, Burkina Faso, Mali e Repubblica Democratica del Congo. L’estrazione avverrà il 6 gennaio 2013, presso il centro sociale Ferro di Cavallo a Perugia, sede della locale sezione di Reach Italia. E’ anche l’occasione per portarvi a casa dei bei premi: al primo posto tra i 25 premi, si vince una crociera di quattro giorni per il Mediterraneo con Costa Crociere. Per prenotazioni chiamare il numero 3351240730. La Redazione

Il vizio è di quelli economicamente salati, un fumatore in media spende 14 Euro a settimana, cioè 56 Euro al mese. Con queste cifre si potrebbero sostenere due bambini a distanza, offrendo loro istruzione, almeno un pasto caldo al giorno e assistenza sanitaria. Il progetto di Reach Italia Onlus “Spegni il fumo, accendi la vita” si propone di sensibilizzare tutti proprio in merito a quest’argomento. Con i fondi risparmiati per una pratica velenosa, si può aiutare un bambino che vive nei paesi più poveri del mondo. La convinzione di partenza è che la lotta al fumo debba suggerire forti motivazioni per portare molte persone ad abbandonare le sigarette. Bisogna agire sull’aspetto psicologico; la percezione che le sigarette siano un veleno è abbastanza diffusa. Lo dimostrano anche i dati: dal 6,7% nel 2011 si è passati al 9,2% nel 2012 riguardo ai fumatori che hanno ridotto il consumo, ma sono invece in calo i tentativi di smettere (dal 26,7 del 2011 al 23,0 del 2012) perché l’abbandono di una pratica quotidiana è una scelta difficile che non tutti riescono a compiere. Una strada può essere quella delle forti motivazioni, come proprio la solidarietà e l’aiuto da elargire a bambini che combattono quotidianamente contro povertà, malnutrizione e violenze.

Ciro Troise

Donare il 5 x mille a REACH ITALIA costa nulla ma può fare tanto. Ricorda il codice fiscale.

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Nessuna identità per i bambini in Repubblica Dominicana Ci sono paesi al mondo che hanno una natura speciale, sono molto belli e attirano ogni anno centinaia di migliaia di persone. Questi stessi paesi, molte volte, però, hanno anche situazioni di esclusione molto profonde e se l’esclusione riguarda i bambini la tragedia aumenta. Ai Caraibi, meta ambita da moltissimi europei, vi è una nazione famosa per il suo mare e purtroppo per molte altre questioni tragiche: turismo sessuale, riciclaggio di denaro e transito di droga. La nazione in questione è la Repubblica Domenicana, un posto fantastico e molto affascinante. Quest’estate siamo andati a trovare Domenico Mirabile, referente della comunità San Benedetto di Don Gallo a Samana’, penisola a nord del paese caraibico. Domenico gestisce un centro che sviluppa progetti per il co-sviluppo della comunità residente a Las Galeras; tra le attività messe in campo vi è la produzione di caramelle e caffè allo zenzero. Visitando il paesino siamo venuti a conoscenza di un dramma che colpisce tanti bambini ed è quello di non avere un’identità. Molti bambini, purtroppo, non sono registrati e questo comporta che la loro esistenza sia condizionata dall’impossibilità di partecipare alla vita sociale ed istituzionale. In poche parole i bambini non possono andare a scuola, non possono ricevere cure negli ospedali pubblici, non sono riconosciuti. Un vero dramma. Ma una soluzione è possibile. Quale? Reach Italia, insieme alla Comunità di San Benedetto al Porto di Don Gallo ha deciso di lanciare un progetto denominato “regaliamogli l’identita’”, chiedendo il sostegno a distanza integrato, però, con una nuova visione: con il sostegno diretto al bambino in difficoltà si aiuterà anche il progetto di sviluppo della comunità locale di Las Galeras. In sostanza sostenere un bambino di questo paese darà la possibilità di andare a scuola e ricevere le normali attenzioni che garantisce il sostegno a distanza ma anche la collaborazione attiva nel contribuire a migliorare le strutture per la scuola e per il suddetto paesino. Un progetto ambizioso che può dare una forte spinta alla crescita di quel territorio. Inoltre, per chi vorrà, sarà possibile andare a visitare in loco il bambino e il progetto, vivere così un’esperienza incredibile che unisce la vacanza nel mare caraibico con la comprensione reale dell’ottima azione che si sta conducendo tramite il sostegno di un bambino. Regala l’identità ad un bambino, al tuo bambino in Repubblica Dominicana.

Fabrizio Fratus

DIARIO DI VIAGGIO

Il “mal d’Africa” ed il difficile rientro in Italia Quando sono partita per trascorrere sei mesi in Burkina Faso non

avrei mai creduto che la parte difficile sarebbe stata il rientro in Italia. La prima figuraccia l’ho fatta in aeroporto quando ho salutato il poliziotto addetto al controllo passaporti con un: -Salve, come sta?- Vagli a spiegare che è una cosa normalissima in Burkina ma anche altrettanto bizzarra nel nostro bel Paese. Ma non essendoci una multa per eccesso di gentilezza me la sono cavata con un’occhiataccia. E così è iniziata la mia fase di riadattamento ai freddi schemi comportamentali europei dove ognuno pensa per sé come se vivesse in un mondo di fantasmi. Uniche macchie colorate all’interno della nostra asettica società erano i “vucumprà” ai quali davo la caccia per poter tornare qualche istante nel loro splendido Continente Nero. Poi quando dai cassetti del mio armadio hanno cominciato a straripare i calzini che puntualmente compravo, mi sono detta che forse era il momento di tagliare il cordone ombelicale che mi teneva la mente ancora in Burkina Faso. Il problema, vedete, è cercare di trasmettere a chi non c’è mai stato cosa significa questa sensazione così particolare chiamata “mal d’Africa”. Perchè, diciamocelo, sembra davvero assurdo che un europeo si trovi a suo agio in un Paese dove tutti ti stringono la mano anche se non ti conoscono, ti “assalgono” per la strada per venderti qualcosa anche se tu non la vuoi, ti sorridono e ti salutano in ogni momento, sanno chi sei e cosa fai ancora prima che tu sia arrivato. Senza contare che una scatola di cioccolatini confezionati costa quanto l’equivalente preparato da un mastro cioccolataio arrivato direttamente dalla Svizzera a casa nostra. E così tutti i prodotti importati dall’Europa hanno prezzi proibitivi, accessibili a pochi. In più c’è il caldo secco che lascia davvero poca tregua, per chi può permetterselo il climatizzatore è d’aiuto, sempre che non ci sia un taglio improvviso e senza preavviso dell’elettricità, cosa frequente soprattutto in estate. Per ultimo la povertà che grida violenta e sulla quale si ha una sensazione costante di orribile impotenza. Allora cos’è che affascina e conquista di questa terra arida e rossa che è il Burkina Faso? Nonostante ci abbia vissuto per sei mesi faccio fatica a descriverlo con le parole, come se fosse qualcosa di magico e intangibile. Saranno i colori e gli odori forti che si mescolano al rumore incessante del traffico cittadino, saranno i bimbi con gli occhi dolci e i denti bianchi che luccicano al sole, saranno i paradossi per cui un hotel a 5 stelle troneggia sulle baracche dei venditori ambulanti che lo circondano, o ancora il calore della gente che ha solo un sorriso da offrire e non lo nega a nessuno, gli abiti colorati che risaltano sulla pelle nera, l’artigianato a basso costo che riempie la città…e tanto tanto altro che non riuscirò mai a mettere nero su bianco, perché è il mistero che avvolge l’Africa e che solo lì si può trovare. Quello che possiamo imparare, anche chi non c’è mai stato, è il rispetto verso la vita: ovvero trovare il modo di condividere con chi abita insieme a noi questa Terra ciò che la vita stessa ci offre, perché è solo tendendo una mano che ne sentiremo un’altra stringere la nostra.

Francesca Evangelisti

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MERCATINO SOLIDALE

A Natale fa un regalo ai tuoi bambini, ai tuoi amici e ... ai nostri bambini

Come di consueto vi proponiamo nell’ambito del mercatino solidale di Reach, tanti oggetti di artigianato africano e non solo, da acquistare. Aspettiamo i vostri ordini per email all’indirizzo: sostegno@reachitalia. org oppure allo 02.66040062. Il costo della spedizione verrà concordato al momento dell’ordine. Buone feste solidali!

Gioco Happy Mais “Marmotta” (1) e “Coccinella” (2): gioco ecologico per bambino sopra i 3 anni. “Marmotta” € 15; “Coccinella” € 6. Miniatura Ferrari Testa Rossa (3) € 10. Miniatura Ferrari piccola (4) € 5. Peluche piccolo Snoopy (5) € 3. Portachiavi Tweety (6) € 3.

Parure bronzo, collana e orecchini coordinati (7). Artigianato burkinabè € 25. Presepe in pietra di talco (8). Artigianato nigerino € 30. Portagioie in pietra di talco, artigianato nigerino € 20. Anello touareg in argento e pietra/ebano € 20.

Portachiavi bronzo ghianda (11) artigianato burkinabè € 7. Addobbi natalizi in fil di ferro: stellina (12) e cuori (13) € 5. Collana in cuoio colorato con ornamento di legno/osso/bronzo (14) € 15. Federa in tessuto etnico burkinabè (15) 50x50cm € 10 la coppia.

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MERCATINO SOLIDALE

Tagliacarte in nickel argento ed ebano (16) artigianato nigerino € 17. Orecchini touareg in argento/pietre dure/ebano (17.18.19) artigianato burkinabè € 17. Borsa in tessuto etnico (20) grande € 15, piccola € 10.

Braccialetto piccolo in bronzo decorato a mano (21) e braccialetto grande in bronzo (22) artigianato burkinabè € 7. Braccialetto in legno ricoperto di cuoio colorato (23), artigianato burkinabè € 7. Pigotta africana (24)artigianato burkinabè € 7.

Anello grande in bronzo decorato a mano (25) artigianato burkinabè € 10. Borsa spesa in tessuto etnico, con chiusura a cuoricino (26) artigianato africano € 7. Ciondolo in pietra di talco decorata a mano (27) € 7.

Parure di collana e orecchini in rafia con decorazioni di semini secchi (28) artigianato burkinabè € 15. Orecchini in argento e pietra bordeaux (29), artigianato burkinabè € 15. Portapenne/portacandela in fil di ferro (30), artigianato burkinabè € 12. Forcine in ebano per i capelli (31) e tagliacarte in ebano (32), artigianato burkinabè € 12. Cappellino Reach Italia (33) € 10.

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In Rwanda Reach Italia cambia la vita di tanti orfani

L’hennè nelle cerimonie di battesimo e matrimonio L’henné è una pianta originaria dell’Oriente. Essa produce dei grani che vengono seccati e seminati a loro volta per dare delle giovani piante che sono ricoperte da un fogliame folto. Queste ultime sono le più utilizzate dalle donne nel corso delle cerimonie di battesimo e matrimonio in Niger. L’henné è una pianta di grande valore per alcuni paesi dell’Africa. La s t e s s a viene richiesta in quasi tutte le cerimonie tradizionali. E’ una pianta rara che non cresce in qualsiasi regione ma solamente nei luoghi dove l’acqua è stagnante. Nel Niger vi sono due regioni che la producono: quella di Maradi, lungo il Goulbi, e la regione di Gaya. Nel Niger quest’arbusto è molto importante nelle cerimonie tradizionali di matrimonio perché la giovane coppia di sposi deve necessariamente passarsi l’henné, come esige la tradizione, per suggellare il rito. L’henné, una volta seccato e trasformato in polvere, è venduto a prezzi molto cari. Queste due regioni esportano la polvere di henné in Nigeria, Mali, Burkina Faso, Costa d’Avorio, in molti paesi vicini. Quest’attività economica produce buoni guadagni soprattutto nel periodo delle piogge. L’henné è presente in molteplici aspetti della cultura del Niger. La religione musulmana è quella dominante in Niger e, secondo i principi del Corano, l’henné è considerato un requisito essenziale per la bellezza femminile. Le ragazze devono usarlo per il trucco quotidianamente, passandoselo ogni notte ai piedi e sul palmo delle mani. Un buon capo-famiglia musulmano deve controllare che ciò avvenga. Nel Niger l’henné tradizionale è una pratica dei costumi Haoussa e Kanouri. Questa cerimonia si esegue durante una settimana intera per una coppia. Una volta che le foglie di henné sono secche e pestate in un mortaio, la polvere ottenuta è diluita nell’acqua e poi passata su tutto il corpo. Qualche istante dopo si cerca di strofinare il corpo per pulire la pelle. Questa pratica è compiuta una volta al mattino ed una la sera ed è redditizia per le vecchie signore che si occupano di questa “toilette” delle coppie poiché le stesse portano una tazza nella quale le giovani coppie, amici e genitori degli sposi, inseriscono dei soldi. La coppia può uscire da questo rito solo dopo sette giorni; si tratta di un mezzo utile ad allontanare tutti gli spiriti cattivi che hanno influenzato i giovani durante la vita da celibi. La pratica dell’henné moderno arriva dai Paesi arabi vicini come il Marocco, l’Algeria, la Mauritania, il Tchad; per questa ragione è chiamato “Tchadien”. Nel corso della settimana del matrimonio, uno specialista di questo henné è chiamato a spalmarlo sul corpo della giovane sposa. Con l’henné diluito nell’acqua, sono eseguiti dei bellissimi disegni su quasi tutto il corpo della giovane sposa e ciò comporta l’impiego di un’intera giornata, considerando che bisogna accompagnarla anche nella sua camera da letto, cioè quella del suo futuro marito. Il costo dell’henné moderno varia da 15000 franchi CFA a 50000 CFA (dai 22 ai 76 euro) a seconda dei mezzi delle famiglie del giovane marito in quanto sono loro a finanziare la cerimonia.

Ali Hadiza Reach Niger

Il Rwanda è soprannominato il Paese dalle mille colline, con una catena di vulcani alti che delimita il paese al Nord. Inoltre, la capitale Kigali si trova a 1400 metri d’altezza ed una gran parte del paese è situata sopra questa città. Il paese è molto popolato, tra quelli più sviluppati dell’Africa centrale, e si sta ancora rimettendo dalla guerra civile e dal genocidio del 1994. Il turismo è al centro del processo di crescita economica che sta coinvolgendo il paese. A Kigali, soprattutto, e nelle grandi città ci sono molti hotel, mentre il numero di strutture ricettive è limitato nelle zone rurali. Il livello d’istruzione anche è in forte crescita, grazie anche all’aiuto di Reach Italia che ha trasformato molte vite umane. Nivamwezi Charlène è una delle bambine sostenute dal 1996, due anni dopo il genocidio contro i tutsi del 1994. Questa bambina ha sempre avuto un rendimento brillante in una delle migliori scuole del Paese ed è stata selezionata tra le migliori del Rwanda all’esame nazionale del sesto anno presso la scuola primaria. Dopo i suoi studi secondari, Charlène ha ottenuto una borsa di studio del governo proprio in virtù del suo rendimento scolastico. In questo momento si sta preparando per presentare un elaborato sui suoi studi alla Facoltà d’Economia, una delle migliori del Paese. Nel 2012 ha ricevuto un attestato di formazione universitaria, si è sposata ed è diventata madre di un bellissimo bambino. Reach Italia le ha cambiato la vita con il sostegno della scuola elementare; senza quell’aiuto avrebbe avuto una

vita senza istruzione, assistenza sanitaria e quindi senza speranze, come purtroppo ancora molti altri bambini orfani e vulnerabili. Vogliamo esprimere il nostro sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al miglioramento della vita di numerosi bambini senza speranza ed invitiamo anche altri ad aiutarci perché c’è ancora tanto da fare.

Aurea Kagwesage responsabile progetto Reach Rwanda

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Molte difficoltà superate nella scuola Nosso Amiguinho, nel 2011/12 Durante l’anno scolastico 2011/12 a Capo Verde sono state sviluppate varie attività. L’attenzione si è concentrata su alcuni bambini che presentano storie un po’ complicate, come ad esempio quella di Eder Rosario Delgado, che era molto tentato dalle “sirene” della strada e spesso non si presentava alle lezioni. Con l’aiuto economico dei sostenitori, si è riusciti a trattenere Eder a tempo pieno a scuola. Il bambino è stato seguito con tanto amore ed oggi sembra molto sorridente ed allegro, con lui anche il padre sembra aver riconquistato la felicità. Ha da poco iniziato la prima elementare e continueremo ad aiutarlo.

Mayla Cristina Silva Miranda, invece, provava fastidio a stare in compagnia con altre persone ed è stata portata più volte dallo psicologo; era sempre distratta, ma con l’aiuto delle nostre monitrici ed il vostro sostegno, è una ragazza differente. Parla con le amiche e riesce a scrivere e a disegnare.

Stiamo costatando quanto è importante il vostro aiuto con i miglioramenti della condizione di bambini. Sono veramente tanti i bimbi a cui abbiamo donato la felicità; Giseleidy Heleny Soares e Rafael Gomes Lima sono stati strappati dai pericoli della strada, dal mercato del pesce. Usufruendo dell’istruzione e delle cure mediche, hanno migliorato le proprie condizioni di salute e sembrano molto allegri nel trascorrere le giornate con i compagni. Grazie al vostro sostegno, in questo momento tutti i bambini più bisognosi che restano a tempo pieno a

DALL’AFRICA scuola (dalle 7:30 alle 18:30) hanno a disposizione un pasto caldo; possiamo offrire il cibo prodotto nella mensa scolastica e anche un materiale didattico qualitativamente migliore. E’ stato così prezioso il contributo dei sostenitori che durante il mese di agosto abbiamo avuto la possibilità economica di dedicarci ai lavori di manutenzione della scuola (si tratta di un edificio molto vecchio). Abbiamo esteso le recinzioni della struttura garantendo così una maggiore protezione dei bambini. Questi pensieri vogliono rappresentare un ringraziamento, condiviso anche dai nostri fanciulli, ai sostenitori che hanno aiutato il nostro operato e un invito a non far mancare mai il vostro sostegno. Fate parte delle nostre vite, grazie infinite! Che Dio vi benedica.

Ermilhana Luisa Pachito direttrice della scuola Nosso Amiguinho

Reach Italia aiuta l’orfanotrofio di Rwese Il Congo è un paese senza pace. Guerre, violenze di ogni tipo e povertà affliggono quel Paese. Reach Italia è presente ed attiva per dare il suo aiuto soprattutto ai bambini. A Rwese, nel nord del Congo, la nostra associazione segue un orfanotrofio dove, grazie all’aiuto dei sostenitori, c’è un centro di salute che presta un’importante opera in termini di assistenza sanitaria. I medici provano a risolvere tutte le urgenze; in caso di complicazioni, i bambini sono trasferiti al policlinico di Lukanga; la malattia più frequente è la malaria. L’orfanotrofio di Rwese è un luogo dove si condensano storie molto difficili. Abbiamo raccolto quella di Mumbele Siherya Isaac, recuperato all’età di 7 mesi con un’infermità alla gamba sinistra ed ospitato presso l’orfanotrofio. Il piccolo Isaac frequenta il primo anno della scuola materna, cammina con difficoltà con la sua gamba sinistra che piega a fatica. Essendo ancora piccolo, la malformazione può essere corretta; al centro di salute dell’orfanatrofio Isaac è seguito con attenzione e Reach Italia si prodigherà per assicurare a lui, come a tutti i bambini in difficoltà, le cure mediche necessarie.

Maganda Vangisivavi coordinatore progetti SaD in Congo Nord Kivu

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Capo Verde insegna il valore del sostegno a World Food distanza Programme ringrazia Reach Mali

tra i bambini quando è fornito loro il materiale scolastico. Questi strumenti sono molto costosi ed anche i genitori sono molto contenti e riconoscenti e ringraziano i sostenitori per l’aiuto elargito.

Bernardina Fernandez

Il sostegno a distanza nei paesi dell’Africa come Capo Verde è spesso un supporto essenziale alla vita dei bambini e delle famiglie. Il SaD regala l’istruzione ai bambini che, andando a scuola, riescono ad usufruire almeno di un pasto caldo.

Il contesto sociale prevede spesso madri giovani con un numero elevato di figli, costrette a svolgere il ruolo di entrambi i genitori perché i padri non si assumono le loro responsabilità. Queste madri spesso abitano in case vecchie con finestre rotte e coperte di giornali, un segnale che dimostra di aver subito dei furti. Proprio per questi motivi la perdita del sostegno è un vero e proprio disastro per la famiglia; perciò, chiediamo agli sponsor il coraggio di proseguire nell’aiuto ai bambini che vivono in condizioni difficili.

Oltre a constatare queste profonde problematiche, fortunatamente la nostra esperienza presenta anche tante belle situazioni come il sorriso, l’allegria e la felicità che si prova con i bambini a pranzo. E’ veramente emozionante anche notare l’entusiasmo diffuso

L’impegno per combattere la malnutrizione è una priorità per la nostra associazione in Mali, uno dei paesi coinvolti nel progetto “Mangio anch’io” per l’implementazione delle mense scolastiche. Tale lavoro ha recentemente ottenuto un importante riconoscimento. Il World Food Programme (Programma delle Nazioni Unite per l’assistenza alimentare) ha espresso tramite una lettera grande riconoscenza per l’impegno profuso da Reach Mali per la trentaduesima giornata mondiale dell’alimentazione celebrata martedì 16 Ottobre a Ouelessebougou, nella regione di Kolikoro. “Avete dato prova tanto sul piano organizzativo che su quello finanziario della vostra disponibilità alla collaborazione. Non avete risparmiato sacrifici. Per questa ragione vi incoraggiamo a proseguire in questo tipo d’azione per combattere la malnutrizione”, questo è il messaggio comunicato dal prestigioso ente.

Tale organismo si è dichiarato felice di collaborare con associazioni valide per il benessere delle popolazioni. Reach Italia è sicuramente orgogliosa per gli attestati di stima pervenuti per il nostro impegno in Mali. Non si tratta di chiacchiere ma di fatti che ci spingono a lavorare con intensità sempre maggiore per sensibilizzare più persone alla causa della solidarietà, del sostegno a distanza e dei progetti di cooperazione internazionale. L’impegno della nostra associazione in questo Paese ha prodotto anche un altro risultato importante: l’acquisto di un nuovo pick up: un Toyota Hilux Double Cabin, che permetterà sicuramente a Reach Mali di seguire e servire al meglio i molteplici progetti del Paese.

Fadiala Dembelè

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Il centro di formazione meccanica di Ouagadougou raccontato da un giornale ticinese Questa settimana sono partito per il Camerun, considerato da molti un’Africa in miniatura. E’ questo un continente che mi attira moltissimo, ma di cui conosco solo il Nord. Preparando il viaggio ho riletto un interessante articolo, tra la documentazione che avevo accantonato su questa zona del mondo, dedicato ad un’esperienza ticinese in Burkina Faso, situato a nord ovest del Camerun. Nella sua capitale dal nome impronunciabile, Ouagadougou, l’Associazione ticinese dei garagisti (Upsa), per il tramite dell’ex direttore del suo moderno Centro professionale di Biasca, ha aperto una sorta di succursale. Per saperne di più sono così andato ad incontrare Roberto Bezzola, ora in pensione, che ha progettato quest’iniziativa quando ancora era attivo alla scuola di Biasca. “Undici anni fa avevo fatto un viaggio in Burkina Faso- racconta-. Ero rimasto profondamente colpito dall’estrema povertà di questo Paese, tra i più diseredati al mondo, privo di materie prime e dove l’acqua scarseggia. Mi ero chiesto quale contributo costruttivo fosse possibile offrire a una realtà di questo genere. Limitarsi ad inviare denaro non mi sembrava fosse la soluzione migliore. Questa gente, per rendersi economicamente indipendente, ha bisogno di formazione. Avevo così preso contatto con un’associazione umanitaria, che opera nel centro Africa e lavora nell’ottica dell’autosviluppo per garantire un futuro migliore alla popolazione”. “Qualche anno dopo mi hanno chiesto aiuto per la raccolta di materiale didattico per creare una scuola per meccanici in Burkina Faso- prosegue l’ex direttore del Centro professionale di Biasca per garagisti-. Questa richiesta giungeva proprio al momento giusto perché stavamo traslocando con il Centro professionale Upsa da Bellinzona a Biasca e molto materiale didattico veniva sostituito con macchinari più moderni. Abbiamo così deciso di destinare a questo nuovo progetto tutto ciò che non ci serviva più. Le pratiche di spedizione ed importazione hanno richiesto tempi lunghissimi. Quando stavo per andare in pensione da Ouagadougou mi hanno contattato per avere informazioni su come utilizzare il materiale ricevuto. Mi sono allora reso conto che si trattava di strumenti che probabilmente laggiù non avevamo mai visto. Non rimaneva quindi altra soluzione che recarmi sul posto e spiegare loro il funzionamento. L’esperienza si è rivelata ricchissima sul piano umano, sebbene sia piombato indietro di cinquant’anni nel modo di gestire il lavoro. In Burkina Faso le officine sono strutture semplicissime, costituite da una tettoia in un cortile sterrato. I meccanici hanno scarse conoscenze tecniche, ma grazie a una grande abilità manuale riescono sempre a rimettere in marcia le vetture, anche le più scassate”. “Presto, però, le ormai vecchie automobili prevalentemente meccaniche verranno sostituite da vetture di generazioni più recenti basate sull’elettronica, -conclude Bezzola-. E’ proprio a questo punto che la nostra scuola diventa

necessaria, perché stiamo preparando i loro meccanici del futuro. In Burkina Faso mancano le conoscenze tecniche, le garanzie di sicurezza e una sensibilità ecologica, ma la gente ha una gran voglia di imparare e di lavorare. La popolazione è mite- cattolici ed islamici vivono gli uni accanto agli altri senza problemi- e ospitale. Sebbene viga un grande rispetto per la gerarchia, mi hanno accolto come un amico”. La nuova scuola è ora una realtà, ma necessita ancora di molta consulenza dal Ticino. Le giovani generazioni di garagisti ticinesi sembrano comunque intenzionate a portare avanti questa straordinaria ed esemplare iniziativa. Recentemente Bezzola è tornato in Burkina Faso con un suo ex brillante allievo, Davide Bonfanti, al quale desidera cedere il testimone. Ed il messaggio sembra essere passato perché Bonfanti al suo ritorno ci ha raccontato di aver vissuto “un’esperienza eccezionale, ricchissima di emozioni, che mi ha fatto sentire un’altra persona”.

Fonte: Giò Rezzonico per Il Cafè Domenicale, edizione del 4/11/2012

Tante iniziative a Cesena per il progetto “Mangio anch’IO” L’estate e l’autunno 2012 sono stati per la nostra sezione occasione per promuovere l’associazione, incontrare i nostri sostenitori, impegnarci nella raccolta fondi. L’appuntamento sicuramente più impegnativo che coinvolge un numero importante di volontari è la “Festa del sostenitore”. Anche la quarta edizione organizzata a Piazza del Popolo, classico luogo della manifestazione, ha raccolto centinaia di persone. La festa patrocinata dall’amministrazione comunale e provinciale è ormai diventata un appuntamento di rilievo grazie alla generosità dei dirigenti del gruppo “Cesena Danze”, capace di coinvolgere una settantina di ragazzi, comici, cantanti con grande successo. Alcuni, infatti, hanno anche debuttato al festival di Sanremo. Il nostro stand promozionale con materiale divulgativo sui progetti Reach è arricchito da prodotti dell’artigianato locale e da palloncini distribuiti ad offerta libera ai bambini. Siamo in un momento di crisi economica anche in Italia ma pensare che vi sono bimbi affamati e malnutriti ci spinge ad organizzare raccolte fondi per il progetto “Mangio anch’io” per l’implementazione delle mense scolastiche in Africa. Con queste motivazioni abbiamo accolto l’invito dallo scrittore Rolando Rizzo che il 15 Dicembre presenterà il suo libro presso la Biblioteca Malatestiana e ha pensato di devolvere parte dell’incasso alla nostra associazione. Il prossimo 16 Dicembre organizzeremo un altro pranzo di beneficenza per continuare a raccogliere fondi per il progetto “Mangio anch’io”. E saranno sempre le stesse motivazioni che ci spingeranno ad organizzare, altre iniziative, altri eventi per combattere la fame nel mondo e la malnutrizione. In attesa di un mondo migliore, dove ogni bimbo avrà da mangiare, continueremo ad organizzare!

Loris Fusconi

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La cena di beneficenza di Reach Toscana: Firenze e Ouagadougou, mai così vicini! Il racconto dell’atmosfera della cena organizzata per sostenere i progetti “Giocoscuola” e “Mangio anch’io” di Reach Italia Otto di sera. Fuori è buio pesto tranne un salone in una villa medicea arrampicata su Via del Pergolino. In quella sala è tutta un’altra storia: è luce e movimento, ragazzi e ragazze, tutti volontari: Marco, Corinne, Marisabel, vestito nero, camicia bianca e voglia di lavorare per gli altri col sorriso. Su e giù, bicchieri e posate, tutto dev’essere a posto gli ultimi istanti per organizzarsi. Dalla cucina arriva un vassoio: gli antipasti, gli ospiti già tutti in sala. Chiacchierano, s’accomodano, siedono alle tavole bianche, guardano candele accese, annusano un papavero e cristalleria che luccica e pane in un cartoccio, e a centro tavola un bigliettino, un ragazzino nero, la foto d’un bambino sorridente, il presidente della commissione servizi sociali del quartiere cinque di Firenze si avvicina di più, si avvicina per leggere: “Cena solidale a favore dei progetti Mangio anch’io e Giocoscuola”. Due progetti. Venticinque Euro. Cento persone hanno pagato venticinque Euro per mangiare e sostenere due progetti in cui credono: uno in Italia uno in Africa, Firenze e Ouagadougou, Quartiere cinque e Burkina Faso, uno la nostra Firenze, l’altro il terzo paese più povero del mondo, entrambi lontanissimi e vicinissimi per una sera. Cento persone, venticinque Euro, due progetti. “Giocoscuola” è curato da Reach Italia con il quartiere Cinque di Firenze e

punta ad aiutare i bambini disagiati delle scuole elementari e medie. Si fa doposcuola, s’aiutano i bambini a fare i compiti, a imparare a studiare, s’alleggeriscono i genitori. Una volta a settimana ci sono anch’io con due psicologhe e una studentessa e tanti bambini che devono imparare a scrivere lettere, tabelline, nascita della vita e del mondo e che hanno voglia di giocare, e alla fine sei stanco morto, ma felice e non sai com’è successo né quando ma ormai gli vuoi bene e state crescendo insieme. Tu che hai trent’anni e i bambini: che la prima volta che li ho visti mi hanno detto che ero brutto e oggi m’hanno messo nella lista dei loro eroi. Venticinque Euro e cento persone per questi bambini. E non solo. C’è il progetto “Mangio anch’IO” che tra l’altro io devo presentare davanti a tutti. A proposito guardo gli ospiti seduti a tavola, hanno smesso di mangiare. Hanno cantato i Doc Gospel, un coro, e sono stati bravissimi, venti persone con i loro abiti colorati, blu e oro che balla al ritmo nero dell’Africa: Amazing Grace. Hanno cantato prima di me, sono stati grandissimi. Guardate e ora tocca a me. Giacca, camicia e cravatta, guardo Elina Canesi, responsabile di Reach Toscana, è lei che ha organizzato tutto. MI ha chiesto lei di parlare dei bambini africani, di quei bambini che muoiono di fame , che corrono per le strade, vendono fazzolettini, mangiano quello che trovano, talvolta s’ammalano anche, e se non stanno attenti a volte gli tocca pure di morirci sulle strade. In mezzo alla sabbia rossa. Che imbarazzo parlare davanti a tutti, hanno smesso di mangiare è il mio turno. Guardo Roberto Vacca con moglie e figlio, lui è il mio capo a Radio Voce della Speranza, ci sono anche Claudio Coppini e Milka con famiglia. Il gruppo della radio è al completo; vedo Claudio Fantoni, ex assessore al bilancio, casa e patrimonio del comune di Firenze, che solitamente canta al Maggio fiorentino, c’è il notaio Aricò, Anna Delfante che fa la maestra, e tante persone che proprio non conosco ma mi stanno simpatiche. Tocca a me: buonasera a tutti. Sono Luca Faedda, qualche mese fa sono stato in Burkina Faso, e ho visto tanti bambini che hanno fame e tanta voglia di giocare e stare bene. Ecco cosa vuole fare Reach Italia: vuole che abbiano da mangiare e che giochino nel loro paese, vicino alle loro famiglie, così l’Africa crescerà con loro. Grazie a tutti perché questa sera a questa cena di beneficenza avete scelto di cominciare a migliorare il mondo insieme a Reach Italia. Adesso scendo dal palco e mi godo Ella Armstrong, figlia del grande musicista Luis Armstrong, che canta uno spiritual così bello che se chiudi gli occhi ti sembra davvero che il mondo sta ricominciando a essere felice. E che forse, magari solo anche un pezzettino, hai collaborato anche tu.

Luca Faedda

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DALLE SEZIONI Si avvicina il Natale, comincia la marcia Le iniziative di per la solidarietà Reach Italia di Reach Italia a Perugia Si avvicina il Natale e Reach Italia mette in moto la marcia per la solidarietà. Sono lontani i tempi dell’abbondanza, saranno delle festività all’insegna della sobrietà. Un’occasione anche per pensare a chi soffre nei paesi più poveri del mondo e aiutare concreti progetti di solidarietà a sostegno di queste popolazioni. Reach Italia sta preparando un mese di Dicembre ricco d’iniziative ed appuntamenti organizzati dalle sezioni territoriali. Anche in tempo di crisi, Natale è la festa dei doni con l’atmosfera magica che coinvolge soprattutto i bambini. Lo shopping natalizio ha tra le principali mete i centri commerciali.

La sezione Umbria di Reach Italia ha partecipato domenica 7 Ottobre alla manifestazione “Vai con Bio”, mostra mercato di prodotti biologici ed artigianato eco-compatibile, a cura dell’associazione BioUmbria. In una delle principali piazze di Perugia, lo staff e alcuni volontari si sono avvicendati presso il nostro stand che esponeva prodotti di artigianato africano; l’affluenza è stata buona, così pure quanto ricavato dalla vendita degli oggetti esposti.

A Pisa, dall’8 al 24 Dicembre, i volontari di Reach Italia saranno presenti tutti i pomeriggi all’interno del Centro Commerciale Carrefour di San Giuliano Terme (Via Fabbricone Pontecorvo, 3) per la preparazione dei pacchi Natalizi. I fondi raccolti saranno devoluti al progetto “Mangio anch’io” per l’implementazione delle mense scolastiche in Africa. La stessa iniziativa sarà compiuta a Bologna presso il supermercato “Marco Polo” in Piazza Da Verazzano, 6. Nel mese di Dicembre sono in programma tante cene solidali. Cominciano i volontari di Pisa il prossimo 1 Dicembre con una cena solidale presso il circolo Arci “Arlecchino” in Via Toniolo. loc. Campo San Giuliano Terme (Pi). L’8 Dicembre sarà il turno di Forlì con una cena in programma alla Sala Elisir presso la casa di riposo Casa Mia in Via Curiel, 53. Da Forlì a Perugia, l’8 Dicembre è da vivere all’insegna delle iniziative di Reach Italia. Nel capoluogo umbro ci sarà la terza rassegna “Cori di solidarietà” presso il Teatro degli Istituti Maschili Onaosi in via Orazio Antinori.

Adesso fervono i preparativi per la terza edizione della rassegna di musica vocale “Cori di solidarietà”, che si svolgerà sabato 8 Dicembre presso il Teatro del Collegio Unico della Fondazione O.N.A.O.S.I. .

Le iniziative del Dicembre di Reach Italia sbarcano a Cesena per il 15 e 16 Dicembre. Sabato 15 Dicembre lo scrittore Rolando Rizzo presenterà il libro “Il terzo Treno” presso la sala Lignea della Biblioteca Malatestiana di Cesena; una parte dei fondi raccolti saranno devoluti al progetto “Mangio anch’io”. Domenica 16 Dicembre è in programma un pranzo al centro sociale “Costruttori di Pace” in via Carlo Emilio Gadda 300. Tutte le iniziative hanno come scopo la raccolta fondi per il progetto “Mangio anch’io” che ha un obiettivo ambizioso: fornire un milione di pasti durante l’anno scolastico in Niger, Burkina Faso, Mali e Repubblica Democratica del Congo. Si avvicina il Natale, comincia la marcia per la solidarietà di Reach Italia. Tocca a voi seguirci nel segno del sostegno ai più deboli.

Alla manifestazione, il cui scopo sarà raccogliere fondi per il progetto a sostegno delle mense scolastiche, “Mangio anch’io”, parteciperanno prestigiose formazioni corali come il Coro dell’Università agli Studi di Perugia.

Giovanni Benini

Claudia Aliotta

L’evento sarà patrocinato dal Comune di Perugia e rientrerà nel programma degli appuntamenti natalizi della città. Parallelamente è iniziata la vendita dei biglietti della Lotteria “ Gesti di Solidarietà 3”, la cui estrazione avrà luogo sabato 5 gennaio 2013 presso il Centro Socio-Culturale di Ferro di Cavallo. Sono previste inoltre nel mese di dicembre tombolate per continuare il sostegno a distanza intrapreso da alcune scuole perugine.

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