Aiso Magazine

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AISO - ASSOCIAZIONE ITALIANA STUDI SULLE ORIGINI - CINISELLO BALSAMO - Viale Molise, 1 - Tel. 02 612 77 40 - redazione@origini.info Newsletter trimestrale on line • Ottobreo 2011 • N.ro 0 • Direttore AISO: Stefano Bertolini • Redazione: Renato Colmano, Fabrizio Fratus, Giusy Pistillo • Fax 02 612 47 896 • www.origini.info

AISO magazine on line VI DÀ IL BENVENUTO Dopo tanto progettare finalmente siamo arrivati a realizzare il numero 0! Lo scopo del magazine è quello di portarVi novità dal mondo scientifico e culturale significativi del nostro tempo che corre veloce, anzi velocissimo. Probabilmente qualche notizia, riportata dai principali quotidiani e riviste, vi parrà già nota. Faremo del nostro meglio per rendere i 4 numeri annuali appetibili e interessanti. Le uscite on-line, salvo imprevisti, saranno nei mesi di febbraio, maggio, agosto e novembre. Naturalmente contiamo sulla Vostra preziosa collaborazione con segnalazioni e proposte varie. A tutti un caloroso ringraziamento per l'accoglimento di questa nuova aria di «creazionismo» e a tutti un sereno e prospero 2012 nel Signore.

Quale migliore augurio questo abbraccio tra due meravigliosi bambini di

nazionalità diverse. Ci viene in mente quella canzoncina o filastrocca francese in cui si canta «se tutti i bambini del mondo si dessero la mano per fare un girotondo» che ci fa augurare: «se tutti gli uomini del mondo si dessero la mano... ». Ci sarebbe, senz'altro, un mondo migliore, un avvenire sereno per tutti... anche per quei bambini che stanno morendo di fame e di malattie a migliaia per ogni minuto che passa nell'indifferenza. non vuole essere solo una rivista tra le tante, ma anche uno strumento di aiuto per avvicinarsi meglio al Creatore.


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di Stefano Bertolini

Da oltre dieci anni l’Associazione Italiana Studi sulle Origini (A.I.S.O.) è impegnata nell’informare correttamente il quadro completo sull'origine della vita e dell'universo mettendo alla luce l’inconsistenza scientifica dell'ipotesi dell'evoluzione della teoria di Charles Darwin; riteniamo sia un nostro dovere condurre questa battaglia culturale.

C'è una risposta a tutto Anche alle più difficili! I

Il 3 ottobre 2011 AISO è stata invitata a presentare un corso facoltativo sulla creazione ai studenti e docenti dell'Istituto Teolgico Avventista «Villa Aurora» di Firenze. Si augura che questo primo incontro possa portare frutto in nuove collaborazioni e nuove iniziative che glorificano il nostro Dio Creatore.

l neodarwinismo viene presentato come un fatto certo e dimostrato mentre la realtà è ben diversa. Inoltre la scienza ha necessità di un continuo confronto in modo da sviluppare un continuo progresso; anche in questo noi di A.I.S.O contribuendo al dibattito contribuiamo al sviluppo bene della scienza. Al contrario, scienziati, studiosi, educatori e giornalisti che cercano di impostare coloro che hanno impostato la teoria di Darwin come dogma, sono scienziati e studiosi che bloccano il normale meccanismo che permette il processo di progresso scientifico. sono i nuovo oscurantisti. Le prove scientifiche non sostengono per nulla il paradigma evoluzionista in nessun campo della scienza. La nostra associazione ha organizzato molte iniziativa come: conferenze, dibattiti, contraddittori, traduzione di libri, pubblicazione di articoli divulgativi e di attualità sul dibattito creazione/evoluzione. Anche se in Italia l’argomento è ancora molto osteggiato, nel resto del mondo il dibattito si è intensificato grazie alle nuove scoperte compiute nei vari campi delle scienze naturali. Ricordate il DNA spazzatura come residuo evolutivo delle mutazioni? In realtà il DNA spazzatura è assolutamente necessario in termini matematici nella logica evoluzionista per minimizzare il numero di geni che devono mutarsi per portare a nuove forme di vita. Si è scoperto che il DNA non ha parti da ritenersi «spazzatura»; le parti non codifican2

ti del DNA, che sarebbero il 97%, sono più importanti della parte codificata del 3%. Haldane, noto per aver coniato il termine il costo della selezione ha valutato la possibilità che un antenato scimmiesco si mutasse nel tempo in uomo. Concedendo 10 milioni di anni (che non ci sono), una similitudine del 96% nel DNA (dati più recenti propongono solo 92%) e che tutte le mutazioni sono guidate (non casuale come richiede l'evoluzione), ha calcolato che sarebbero possibile solo il 0,001% delle 240.000 di mutazioni necessari. Questo ha portato Haldane a concludere che l'evoluzione dell'uomo da un antenato scimmiesco è impossibile, chiamandola il Dilemma di Haldane. Se ora non è solo il 3% codificante che è significativo, ma anche essenzialmente tutta la parte non codificante, allora l'impossibilità dell'evoluzione diventa infinitamente impossibile. Una nuova sconfitta alla teoria di Darwin. Con il desiderio di far crescere l'efficace divulgativa e la presenza di A.I.S.O in Italia ho il piacere di presentare una nuova iniziativa della nostra organizzazione. Abbiamo deciso di lanciare «AISO Magazine on-line» un nuovo strumento che avrà lo scopo di diffondere notizie varie sul dibattito e soprattutto sul creazionismo con 4 uscite annue. La redazione di A.I.S.O. è convinta che questa nuova iniziativa sarà apprezzata e soprattutto sarà obiettiva nel presentare la posizione creazionista come ipotesi scientificamente valida e plausibile fuori da schemi dogmatici e di fede.


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DOPO L'11 SETTEMBRE QUALE GIUSTIZIA? L'11 settembre 2011 tutto il mondo ocidentale nel decennale della tragedia alle Twim Towers ha ricordato quel terribile 11 settembre 2001. Cosa è cambiato da allora? La giustizia resa con l'uccisione di Osama Bin Laden ha un senso? Ha un significato?

nell'immondizia. Come la mettiamo con questa ingiustizia? Possiamo eliminarla? Vogliamo eliminarla? Di che giustizia parliamo, quando le grandi imprese europee sono disposte a pagare i loro amministratori 1,1 miliardi di Euro? (è recente il caso, per non parlare dell'Italia, che un top-manager in Germania ha dichiarato 9,8 milioni di euro all'anno!). O quando dopo un fallimento vengono disposte liquidazioni enormi? Una giustizia assoluta è pura utopia, in un mondo che rinnega completamente Dio o che lo addita come il responsabile di ogni male, quando fa comodo. Questa è la ragione per cui i primi cristiani si rallegravano di «nuovi cieli e nuova terra», cioè del nuovo mondo promesso da Dio, dove «abita la giustizia» (2 Pietro 3:13, Nuova Diodati), dove la giustizia è di casa. La premessa per ogni uomo che desideri abitare il nuovo mondo di Dio, consiste nell'essere ricreato mediante la morte di Gesù Cristo. Egli è l'unico che ha adempiuto la giustizia: Egli prese su di sé la nostra punizione, affinché noi potessimo vivere, per sempre!

Dopo «l'esecuzione» di

Osama bin Laden si è discusso se fosse legittimo rallegrarsi (pubblicamente) della morte di questo terrorista. Ci chiediamo: se uno dei 42 attentati su Adolf Hitler fosse andato a segno, ci sarebbe stata discussione analoga? Di tutto il preciso servizio di reportage ci è rimasto impresso qualcos'altro, cioè l'affermazione del Presidente degli Usa, Barack Obama: «Giustizia è stata fatta!». Questa esternazione ci impegna ancora oggi: possono gli uomini veramente fare giustizia? Ci riescono senza compiere dell'ingiustizia verso altri? Chi determina cos'è la «giustizia»? Esiste una giustizia assoluta? Mentre un miliardo di persone soffrono la fame, consumatori del mondo industrializzato buttano 222 milioni di tonnellate di cibo

David Colmano (rielaborato da «Zeichen der Zeit», 3/2011) Le immagini che hanno fatto il giro del mondo e che vi proponiamo sono tratte dal libro «World Trade Center, i giganti che sfidavano il cielo», edito da White Star s.r.l.

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L'11 SETTEMBRE CI HA RICORDATO CHE IL NOSTRO MONDO È UN CAMPO DI BATTAGLIA!

è stata in grado di assistere e provvedere ai bisogni di tantissime persone a New York e Washington, durante quel difficile periodo. In questa settimana ricorre il 10° anniversario di questa tragedia. Molti di noi sono stati cambiati per sempre dal dolore e dalla sofferenza di cui sono stati testimoni quel giorno, dalle storie che hanno ascoltato e dalle proprie perdite personali. uardando la nostra Chiesa dieci anni più tardi, vedo una comunità di fede che si adopera per alleviare il dolore e le sofferenze ora... che desidera ardentemente il giorno in cui Cristo cancellerà la morte, le lacrime e la sofferenza. Come rivela il libro dell'Apocalisse, il ritorno di Gesù e poi la nuova terra che Egli creerà significheranno la fine del dolore e del peccato. L'11 settembre 2001 ci ha ricordato che il nostro mondo è un campo di battaglia. Le forze del bene e del male sono in guerra intorno a noi, ma sappiamo che il male finirà. La nostra speranza è nel Dio Salvatore che condivide il nostro dolore e ha la soluzione ai problemi che affrontiamo. Quale privilegio è leggere nella Bibbia, autorevole Parola di Dio, il suo progetto di salvezza per noi. La mia speranza è che continuiamo a essere una chiesa unita nel mostrare I'amore di Dio agli altri, in tempi di gioia e di avversità; che nel ricordare la tragedia di dieci anni fa condividiamo il messaggio di Gesù, mentre lo aspettiamo. Possiamo essere incoraggiati e confortati da ciò che Dio dice in Geremia 29:11: «Infatti io so i pensieri che medito per voi, pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza».

Ricordo e messaggio di speranza del Presidente della Chiesa mondiale avventista, Ted N.C. Wilson L'11 settembre 2001, mi trovavo in un Comitato alla Coferenza Generale della Chiesa quando ho ricevuto la notizia dei tragici eventi a New York e a Washington. Ricordo di provato una strana sensazione, quasi surreale, come se tutto ciò non stesse accadendo davvero, e poi un sentimento di solidarietà e profonda tristezza per coloro che erano stati colpiti. Naturalmente, pregammo per le migliaia di persone che erano state coinvolte in questa tragedia. Negli anni '70, avevo trascorso sette anni al servizio della chiesa e delle persone nell'area metropolitana di New York, imparando a rispettare e a voler bene alla gente di questa grande regione e ad ammirare la loro forte determinazione nell'affrontare i problemi. Quando ho saputo degli attacchi, ho ricordato a me stesso la fragilità della vita e l'importanza di mantenere un legame stretto e quotidiano con Cristo, mentre condividiamo con gli altri la nostra speranza di un mondo migliore, al ritorno di Gesù. Sono grato per il modo in cui la Chiesa avventista del 7° Giorno

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UN MUSEO PER IL CREAZIONISMO! Da diversi anni è aperto vicino a Cincinnati il Museo del creazionismo. Per chi si recasse negli USA è un'occasione da non perdere! Un prezioso arricchimento non solo «biblico», ma anche culturale in un ambiente che ricrea l'atmosfera della creazione attraverso scenari e vetrine più reali che mai! Vi proponiamo perciò il brano tratto da «Patriarchi e Profeti» (Ed. ADV) relativo alla creazione. «I cieli furon fatti dalla parola dell’Eterno, e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca... Poich’egli parlò, e la cosa fu; egli comandò e la cosa sorse» (Salmo 33:6,9). «Egli ha fondato la terra sulle sue basi; non sarà smossa mai in perpetuo» (104:5). Quando la terra uscì dalle mani del Creatore, era bellissima. Montagne, colline, pianure solcate da grandi fiu-

In queste tre «vetrine» possiamo riconoscere momenti significativi nella storia dell'uomo: Eva e Adamo subito dopo il loro sbaglio; l'uccisione di Abele e la chiusura dell'Arca da parte di Noè. Naturalmente il museo ha anhe numerosi modelli di dinosauri che fanno la gioia dei piccoli, tra cui il conosciutissimo Tyrannosaurus Rex! Per info: www.creationmuseum.org + www.answersingenesis.org

Naturalmente il museo ha anhe numerosi modelli di dinosauri che fanno la gioia dei piccoli, tra cui il conosciutissimo Tyrannosaurus Rex! Illustrazioni tratte da factum 5/07

mi e laghi incantevoli rendevano varia la sua superficie. Le alture non erano scoscese e irregolari e non esistevano ancora i precipizi spaventosi e i baratri terrificanti. Le asperità delle rocce erano nascoste sotto un suolo fertile, che produceva una vegetazione lussureggiante. Non vi erano paludi torbide o aridi deserti e ovunque si potevano ammirare graziosi arbusti e fiori delicati; le cime dei rilievi erano ricoperte da alberi più maestosi di quelli attuali. L’aria, ancora incontaminata, era pura e salubre. La bellezza del paesaggio superava quella dei più curati giardini di un palazzo reale. Gli angeli contemplavano la scena e gioivano della magnifica opera di Dio. Dopo la terra, ricca di vita, piante e animali, fu creato l’uomo. Dio gli aveva preparato una dimora stupenda perché egli costituiva il coronamento della creazione. A questa creatura fu dato il dominio su tutto ciò che lo circondava, perché Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio... su tutta la terra... E Dio creò l’uomo a sua immagine... maschio e femmina» (Genesi 1:26,27). L’origine dell’uomo viene presentata così chiaramente che non vi è nessuna possibilità di trarre conclusioni sbagliate. Dio ha creato l’uomo a sua immagine. In questa espressione non vi è nessun mistero, nessuna ambiguità; nessun elemento sostiene l’ipotesi che l’uomo si sia evoluto attraverso un lento e graduale sviluppo continua pag. 6

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da forme più semplici di vita animale o vegetale. Questi insegnamenti sminuiscono la grande opera del Creatore, riducendola a pure congetture umane. Gli uomini si impegnano a tal punto a escludere Dio dalla sovranità dell’universo che finiscono per degradare se stessi, spogliandosi della propria origine divina. Il Signore aveva posto nel cielo gli astri e aveva dato ai fiori i loro colori delicati: aveva riempito la terra di meraviglie. Eppure egli la considerava ancora imperfetta: il coronamento di tutto il creato doveva essere l’uomo, il signore della terra. Dio plasmò una creatura degna di colui che le aveva dato la vita. La genealogia ispirata ne fa risalire le origini non a microrganismi trasformatisi in germi, poi in molluschi e in seguito in quadrupedi, ma al Creatore stesso. Benché fosse stato formato dalla polvere, Adamo era «figlio di Dio». Egli fu posto al di sopra degli esseri inferiori, quale rappresentante di Dio. Gli animali, infatti, pur non potendo comprendere o riconoscere la sovranità del loro Creatore, ricevettero la capacità di amare e servire l’uomo. Il salmista dice in proposito: «Tu l’hai fatto signoreggiare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi... le fiere della campagna; gli uccelli del cielo... tutto quel che percorre i sentieri de’ mari» Allora Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che gli sia convenevole» (Genesi 2:18). L’uomo, quindi, non era stato destinato alla solitudine: egli fu creato come essere sociale. Fu Dio stesso a dare una compagna ad Adamo. Gli procurò «un aiuto... convenevole» che condividesse la sua natura, potesse stargli accanto, comprenderlo e amarlo. Sarebbe stata al suo fianco, con pari dignità: una compagna da proteggere e amare, parte di lui, ossa delle sue ossa, carne della sua carne.

(Salmo 8:6-8). L’uomo era l’immagine di Dio, nell’aspetto e nel carattere. Solo il Cristo è tuttavia «l’impronta dell’essenza...» (cfr. Ebrei 1:3) del Padre; l’uomo fu creato simile a Dio, intimamente conforme alla volontà divina. La sua mente poteva comprendere le realtà spirituali, i suoi sentimenti erano nobili, gli impulsi e le passioni erano controllati dalla ragione. Nella sua purezza, egli era felice di questa condizione di assoluta armonia con Dio. Quando l’uomo fu creato era molto più alto di quanto lo sia attualmente; aveva un corpo armonioso e nel suo volto, pieno di salute, risplendeva la luce della vita e della gioia. Eva era di statura un po’ inferiore, ma aveva un aspetto nobile, ed era molto bella. La coppia, prima del peccato, non indossava abiti ma era rivestita di un alone di luce e di gloria, simile a quello degli angeli. Se fossero rimasti fedeli a Dio sarebbero stati avvolti per sempre da questo manto di luce. Subito dopo aver creato Adamo, Dio fece passare davanti a lui tutti gli animali affinché ricevessero un nome. Egli vide così che tutti avevano un compagno, ma «non si trovò aiuto che gli fosse convenevole». Sulla terra non esisteva nessuna creatura simile all’uomo. Allora Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che gli sia convenevole» (Genesi 2:18). L’uomo, quindi, non era stato destinato alla solitudine: egli fu creato come essere sociale. La splendida solitudine dell’ambiente in cui viveva e le sue piacevoli occupazioni non sarebbero state sufficienti a dargli la felicità. Neppure la compagnia degli angeli avrebbe potuto soddisfare il suo desiderio di simpatia e amicizia. Non esisteva ancora alcun essere che potesse amarlo e ricevere il suo amore. Fu Dio stesso a dare una compagna ad Adamo. Gli procurò «un aiuto... convenevole» che condividesse la sua natura, potesse stargli accanto, comprenderlo e amarlo. La prima donna fu creata da una costola presa dal fianco dell’uomo. Ciò significava che non avrebbe dovuto dominarlo, né essere considerata inferiore a lui. Sarebbe stata al suo fianco, con pari dignità: 6

Chi non ha mai visto in vita sua un film di Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli con Terence Hill? Quest'uomo che nei film fa la parte del burbero, in fondo ha il cuore tenero, tenero. Dice suo figlio Giuseppe che «quand'era ragazzo papà, gli ronzovano attorno molte donne. Ma lui era innamorato di mamma. Solo l'idea di tradirla lo faceva stare male. E poi mi ripeteva: Il mio desiderio più grande è tenere la famiglia unita. Sfasciare tutto per un'avventra è da idioti. Ancora adesso ci vediamo tutti i giorni perché lui desidera intensamente stare con noi». In un mondo che va alla rovescia e non ha più valori morali ne tantomeno spirituali, forse, una medaglia d'oro Bud Spencer la meriterebbe!

una compagna da proteggere e amare, parte di lui, ossa delle sue ossa, carne della sua carne. Eva era il suo secondo io: con lei Adamo avrebbe dovuto realizzare una stretta unione, un affetto profondo, secondo l’ideale che Dio aveva concepito per la relazione coniugale. «Poiché niuno ebbe mai in odio la sua carne; anzi la nutre e la cura teneramente... » (Efesini 5:29). «Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne» (Genesi 2:24). Il matrimonio fu dunque istituito da Dio che celebrò la prima unione tra un uomo e una donna. «Sia il matrimonio tenuto in onore...» (Ebrei 13:4). Esso fu infatti uno dei primi doni di Dio all’umanità, l’istituzione che, insieme al sabato, Adamo portò con sé al di là delle porte dell’Eden, dopo la caduta. Quando nel matrimonio i princìpi divini sono riconosciuti e rispettati, esso diventa una benedizione. Assicura l’integrità e la felicità dell’uomo, soddisfa le sue esigenze sociali, lo nobilita dal punto di vista fisico, psichico e morale. Continua sul prossimo numero


Vi presentiamo il Calendario AISO 2012!

Salmo 104

la Bellezza D E L

C R EATO

Calendario 2012

Il Salmo 104 Il Salmo 104, tema del calendario 2012, è senza dubbio una illustrazione poetica di straordinaria intensità che dipinge la Creazione. Qui il Dio creatore, raffigurato come un monarca orientale dell’antichità, è vestito di splendore e maestà, e fa della luce il suo manto regale; dispiega i cieli come fa il beduino con il telo della sua tenda; le nuvole sono il cocchio con cui attraversa i cieli facendo dei venti e del fuoco dei lampi i suoi messaggeri che lo precedono. E cosa ha fatto questo maestoso Creatore? Con il linguaggio del suo tempo il salmista dopo aver descritto il Creatore descrive la creazione. Affascinato dalle meraviglie disseminate nel creato, il poeta parte dal cielo nel quale si accende una grandiosa teofania (vv. 1-4), contempla

la terra e le acque in tensione (vv. 5-9), passa alle innumerevoli manifestazioni della vita, generata dall’acqua sulla terra, germogliata in forme animali e vegetali, esplosa nella sazietà delle creature (vv. 1018). Si giunge, così, al mistero del tempo scandito dal sole e dalla luna, dalla vita notturna delle belve e da quella diurna dell’uomo (vv. 19-24). Il mare non è più il mostro caotico che tenta di demolire il creato, ma è un pullulare di navi e di pesci tra i quali danza anche il Levìatan ridotto ora ad una simpatica balena (vv. 25-26). Su tutto si stende lo spirito creatore di Dio che dà vita e sazietà e che, dall’alto del suo cielo, contempla pieno di gioia il suo capolavoro (vv. 27-34). E perché tutto canti la lode al Signore è necessario che il mondo sia purificato da tutti i profanatori e da tutti gli empi (v. 35). 7

Prenota la tua copia o le tue copie di questo bellissimo calendario per te e per i tuoi amici!

Mandaci un'e-mail: redazione@origini. info

Novità 2012! Calendario da tavolo *


1  Anima mia, benedici il Signore! Signore, mio Dio, tu sei veramente grande; sei vestito di splendore e di maestà. 2  Egli si avvolge di luce come d’una veste; stende i cieli come una tenda; 3  egli costruisce le sue alte stanze sulle acque; fa delle nuvole il suo carro, avanza sulle ali del vento; 4  fa dei venti i suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco i suoi ministri. 5  Egli ha fondato la terra sulle sue basi: essa non vacillerà mai. 6  Tu l’avevi coperta dell’oceano come d’una veste, le acque si erano fermate sui monti. 7  Alla tua minaccia esse si ritirarono, al fragore del tuo tuono fuggirono spaventate, 8  scavalcarono i monti, discesero per le vallate fino al luogo che tu avevi fissato per loro. 9  Tu hai posto alle acque un limite che non oltrepasseranno; esse non torneranno a coprire la terra. 10  Egli fa scaturire fonti nelle valli ed esse scorrono tra le montagne; 11  abbeverano tutte le bestie della campagna, gli asini selvatici vi si dissetano. 12  Vicino a loro si posano gli uccelli del cielo; tra le fronde fanno udir la loro voce. 13  Egli annaffia i monti dall’alto delle sue stanze; la terra è saziata con il frutto delle tue opere. 14  Egli fa germogliare l’erba per il bestiame, le piante per il servizio dell’uomo; fa uscire dalla terra il nutrimento: 15  il vino che rallegra il cuore dell’uomo, l’olio che gli fa risplendere il volto e il pane che sostenta il cuore dei mortali.

Minerale di Rodocrosite Dolomiti di Fanes, Alto Adige

Salmo 121:1

Alzo gli occhi verso i monti... Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra.

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Salmo 104:1-3

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Salmo 145:5

Anima mia, benedici il Signore! Signore, mio Dio, tu sei veramente grande; sei vestito di splendore e di maestà. Egli si avvolge di luce come d'una veste; stende i cieli come una tenda. Egli costruisce le sue alte stanze sulle acque; fa delle nuvole il suo carro, avanza sulle ali del vento.

Mediterò sul glorioso splendore della tua maestà e sulle tue opere meravigliose.

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Salmo 104:17-19

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Gli uccelli vi fanno i loro nidi; la cicogna fa dei cipressi la sua dimora. Le alte montagne sono per i camosci, le rocce sono rifugio per gli iraci. Egli ha fatto la luna per stabilire le stagioni; il sole conosce l'ora del suo tramonto.

La grande costellazione di Orione Foresta Nera, Germania

Salmo 8:3,4

Quand’io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura?

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Salmo 104:4-6

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Giovanni 4:13,14

Fa dei venti i suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco i suoi ministri. Egli ha fondato la terra sulle sue basi: essa non vacillerà mai. Tu l’avevi coperta dell’oceano come d’una veste, le acque si erano fermate sui monti.

Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete».

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Salmo 104:20-22

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«Broccolo romano» (Brassica oleracea)

Romani 1:20

Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue.

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Salmo 104:7-9

Fiore di Ibiscus (Hibiscus rosa-sinensis)

Salmo 62:1

Alla tua minaccia esse si ritirarono, al fragore del tuo tuono fuggirono spaventate. Scavalcarono i monti, discesero per le vallate fino al luogo che tu avevi fissato per loro. Tu hai posto alle acque un limite che non oltrepasseranno; esse non torneranno a coprire la terra.

Solo in Dio trova riposo l’anima mia; da lui proviene la mia salvezza.

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Salmo 104:23-25

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Ninfee acquatiche (Nymphaea)

Isaia 40:8

L’erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre.

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Salmo 104:10-12

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Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa; si coprirà di fiori, festeggerà con gioia e canti d’esultanza.

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Colossesi 1:16

Egli fa scaturire fonti nelle valli ed esse scorrono tra le montagne. Abbeverano tutte le bestie della campagna, gli asini selvatici vi si dissetano. Vicino a loro si posano gli uccelli del cielo; tra le fronde fanno udir la loro voce.

Salmo 104:13-14

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L'uomo esce all'opera sua e al suo lavoro fino alla sera. Quanto sono numerose le tue opere, Signore! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze. Ecco il mare, grande e immenso, dove si muovono creature innumerevoli, animali piccoli e grandi.

Conchiglia nautilus (Nautilus pompilius)

Poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.

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Salmo 104:26-28

Là viaggiano le navi e là nuota il leviatano che hai creato perché vi si diverta. Tutti quanti sperano in te perché tu dia loro il cibo a suo tempo. Tu lo dai loro ed essi lo raccolgono; tu apri la mano, e sono saziati di beni.

Foglie autunnali di melo (Malus communis)

Rosa tea (Rosa)

Isaia 35:1,2

Tu mandi le tenebre e si fa notte; in essa si muovono tutte le bestie della foresta. I leoncelli ruggiscono in cerca di preda e chiedono a Dio il loro cibo. Sorge il sole ed essi rientrano, si accovacciano nelle loro tane.

1 Pietro 5:4

Egli annaffia i monti dall'alto delle sue stanze; la terra è saziata con il frutto delle tue opere. Egli fa germogliare l'erba per il bestiame, le piante per il servizio dell'uomo; fa uscire dalla terra il nutrimento.

E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

DO

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Salmo 104:29-31

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Tu nascondi la tua faccia, e sono smarriti; tu ritiri il loro fiato e muoiono, ritornano nella loro polvere. Tu mandi il tuo Spirito e sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra. Duri per sempre la gloria del Signore, gioisca il Signore delle sue opere!

Farfalla Monarca (Morpho menelaus)

2013

Salmo 111:3

Le sue opere sono splendide e magnifiche e la sua giustizia dura in eterno.

DO

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Salmo 104:15-16

ME

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8

Il vino che rallegra il cuore dell'uomo, l'olio che gli fa risplendere il volto e il pane che sostenta il cuore dei mortali. Si saziano gli alberi del Signore, i cedri del Libano che egli ha piantati.

Salmo 119:105

La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero.

DO

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Salmo 104:32-35

ME

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25 26 27 28 29 30 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 1 2 3 4 5

Egli guarda la terra ed essa trema; egli tocca i monti ed essi fumano. Canterò al Signore finché avrò vita; salmeggerò al mio Dio finché esisterò. Possa la mia meditazione essergli gradita! Io esulterò nel Signore. Anima mia, benedici il Signore. Alleluia.


NOVITÀ 2012! Calendario AISO da tavolo Il tema del calendario 2012, è il Salmo 104. Senza dubbio una illustrazione poetica di straordinaria intensità che dipinge la Creazione. Qui il Dio creatore, raffigurato come un monarca orientale dell’antichità, è vestito di splendore e maestà e fa della luce il suo manto regale; dispiega i cieli come fa il beduino con il telo della sua tenda; le nuvole sono il cocchio con cui attraversa i cieli facendo dei venti e del fuoco dei lampi i suoi messaggeri

che lo precedono. E cosa ha fatto questo maestoso Creatore? Con il linguaggio del suo tempo il salmista dopo aver descritto il Creatore descrive la creazione. Affascinato dalle meraviglie disseminate nel creato, il poeta parte dal cielo nel quale si accende una grandiosa teofania (vv. 1-4), contempla la terra e le acque in tensione (vv. 5-9), passa alle innumerevoli manifestazioni della vita, generata dall’acqua sulla terra, germogliata in forme animali e vegetali, esplosa nella sazietà delle creature (vv. 1018). Si giunge, così, al mistero del tempo scandito dal sole e dalla luna,

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La Bellezza del Creato

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16  Si saziano gli alberi del Signore, i cedri del Libano che egli ha piantati. 17  Gli uccelli vi fanno i loro nidi; la cicogna fa dei cipressi la sua dimora; 18  le alte montagne sono per i camosci, le rocce sono rifugio per gli iraci. 19  Egli ha fatto la luna per stabilire le stagioni; il sole conosce l’ora del suo tramonto. 20  Tu mandi le tenebre e si fa notte; in essa si muovono tutte le bestie della foresta. 21  I leoncelli ruggiscono in cerca di preda e chiedono a Dio il loro cibo. 22  Sorge il sole ed essi rientrano, si accovacciano nelle loro tane. 23  L’uomo esce all’opera sua e al suo lavoro fino alla sera. 24  Quanto sono numerose le tue opere, Signore! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze. 25  Ecco il mare, grande e immenso, dove si muovono creature innumerevoli, animali piccoli e grandi. 26  Là viaggiano le navi e là nuota il leviatano che hai creato perché vi si diverta. 27  Tutti quanti sperano in te perché tu dia loro il cibo a suo tempo. 28  Tu lo dai loro ed essi lo raccolgono; tu apri la mano, e sono saziati di beni. 29  Tu nascondi la tua faccia, e sono smarriti; tu ritiri il loro fiato e muoiono, ritornano nella loro polvere. 30  Tu mandi il tuo Spirito e sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra. 31  Duri per sempre la gloria del Signore, gioisca il Signore delle sue opere! 32  Egli guarda la terra ed essa trema; egli tocca i monti ed essi fumano. 33  Canterò al Signore finché avrò vita; salmeggerò al mio Dio finché esisterò. 34  Possa la mia meditazione essergli gradita! Io esulterò nel Signore. 35  Spariscano i peccatori dalla terra e gli empi non siano più! Anima mia, benedici il Signore. Alleluia.

dalla vita notturna delle belve e da quella diurna dell’uomo (vv. 19-24). Il mare non è più il mostro caotico che tenta di demolire il creato, ma è un pullulare di navi e di pesci tra i quali danza anche il Levìatan ridotto ora ad una simpatica balena (vv. 25-26). Su tutto si stende lo spirito creatore di Dio che dà vita e sazietà e che, dall’alto del suo cielo, contempla pieno di gioia il suo capolavoro (vv. 27-34). E perché tutto canti la lode al Signore è necessario che il mondo sia purificato da tutti i profanatori e da tutti gli empi (v. 35).

Salmo 104

la Bellezza GEN Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma

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FEB Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me

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MAR Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA

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APR Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu

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Calendario 2012

MAG Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi

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GIU Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA

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LUG Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma

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D E L

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C R E AT O

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NOV Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve

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© 2011 Editore AISO - Associazione Italiana Studi sulle Origini Viale Molise, 1 - 2092 Cinisello Balsamo (MI) I testi biblici sono tratti dalla Versione Nuova Riveduta della Società Biblica di Ginevra, ed. 1994 Grafica e foto: colman&colman creations redazione@origini.info - www.origini.info - 02 612 77 40

Prenota la tua copia o le tue copie di questo bellissimo calendario per te e per i tuoi amici! 4 Calendario da muro Prezzo Euro 10,00 escluse spese di spedizione Novità 2012! 4 Calendario da tavolo Prezzo Euro 5,00 escluse spese di spedizione redazione@origini.info / 02 612 77 40 9

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Gennaio

Salmo 121:1

Alzo gli occhi verso i monti... Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto vien dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra.

Dolomiti di Fanes, Alto Adige

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Febbraio

Salmo 8:3,4 Quand’io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura?

La costellazione di Orione

Marzo

Romani 1:20 Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue.

Broccolo romano

Aprile

Isaia 40:8 L’erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre.

Ninfee acquatiche

Formato calendario da tavolo: cm 21 x 13,5, mentre i fogli mensili sono di cm 21 x 10,5 Sostegno in cartoncino Giugno

Isaia 111:3 Le sue opere sono splendide e magnifiche e la sua giustizia dura in eterno.

Farfalla Morpho blu

Luglio

Salmo 145:5 Mediterò sul glorioso splendore della tua maestà e sulle tue opere meravigliose.

Cristalli di gesso

Ottobre

Colossesi 1:16 Poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili.

Conchiglia Nautilus

Novembre

1 Pietro 5:4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

Foglie autunnali di quercia

Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA Do Lu Ma Me Gi Ve SA

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Le illustrazioni che abbiamo scelto quest’anno hanno lo scopo di rivolgere lo sguardo del lettore verso alcuni aspetti del Creato poco conosciuti dai più in quanto trattano elementi di geometria e di aritmetica poco ricorrenti nella vita quotidiana. Elementi che sono alla base di molte strutture vegetali per non parlare poi delle leggi fisiche e chimiche che regolano l’universo intero a noi conosciuto. Quando il Salmista elogiava la perfezione del Creato di certo non aveva a disposizione i moderni mezzi tecnologici di ricerca che oggi noi possediamo e con i quali possiamo affermare la veridicità del suo pensiero. Una di queste perfezioni è il riscontro datoci dalla «Sezione aurea» o «De Divina proportione» che architetti e appassionati della pittura conoscono molto bene. In sostanza trattasi di dividere un segmento in due parti proporzionali con le quali possiamo costruire un rettangolo. Sin qui nulla di straordinario, ma il rettangolo così costruito ha una proporzione tra base ed altezza di 1 a 1,618 la cui visione ci appaga per il gradevole rapporto tra i lati che nasce da quella sensazione intima che soddisfa l’animo. Quando il re Davide esclamava la bellezza del Creato non conosceva ancora quello che l’uomo ha scoperto con Luca Pacioli nel 1498. Non poteva immaginare o concepire che in natura l’accrescimento organico degli esseri si sviluppa sempre con quella proporzione. Nel caso delle gemme di pioppo, ad esempio, queste mantengono il rapporto aureo di 1:1,618 nella distribuzione sui rami! Ci troviamo di fronte al fatto incontestabile di un «calcolatore della natura» che stabilisce i parametri della crescita: frutto del caso o di un’Intelligenza superiore? Questo ci porta ad asserire, come Isaac Newton: «Non credo che l’universo si possa spiegare solo con cause naturali; sono costretto ad imputarlo alla saggezza e all’ingegnosità di un essere intelligente».Nelle fotografie inserite nel calendario troverete, ad es., quella del mese di marzo: un broccolo romano (Brassica oleracea) la cui particolarità, a notare bene, è rappresentata dai fiori disposti

Aveva in mente la proporzione aurea Leonardo quando si accinse a realizzare il suo capolavoro? Affermarlo con certezza sarebbe avventato, ma numerosi pittori dopo di lui hanno fatto ricorso a questa base teorica come Salvador Dalì nel dipinto Ultima cena, opera straordinaria nella quale la proporzione divina è decisamente protagonista.

lungo due spirali intrecciantesi. Una in senso orario con 13 bracci, l’altra in senso antiorario con 8. Così per tutti i «broccoli romani»! Nel mese di agosto è inserita la foto di una conchiglia nautilus dalla curva sinuosa, di grande eleganza, chiamata «spirale logaritmica» la cui origine è data dal nostro rettangolo aureo. Lungi dall’essere una mera curiosità matematica, questa spirale la si può trovare facilmente intorno a noi, in un itinerario vertiginoso che va dalla conchiglia del nautilus alla forma dei bracci delle galassie... e tornando sulla terra, all’eleganza senza pari della disposizione dei petali di una rosa per non dimenticare il più semplice girasole. Aveva ben ragione il Salmista ad esclamare: «Le opere delle Sue mani sono verità e giustizia; tutti i suoi precetti sono fermi, stabili in eterno, fatti con verità e rettitudine» (Salmo 111:7)!

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MA LA DOTTRINA DELL'EVOLUZIONE... Il 24 luglio 2007 Benedetto XVI ha avuto un incontro con il clero delle diocesi di Belluno-Feltre e Treviso durante il quale alcuni sacerdoti gli hanno posto delle domande. Vi riportiamo la domanda di don Alberto e la relativa risposta del papa. Domanda di don Alberto

Santo Padre, i giovani sono il nostro futuro e la nostra speranza: ma alle volte vedono nella vita non un’opportunità, ma una difficoltà; non un dono per sé e per gli altri, ma un qualcosa da consumare subito; non un progetto da costruire, ma un vagare senza meta. La mentalità di oggi impone ai giovani di essere sempre felici e perfetti, con la conseguenza che ogni piccolo fallimento ed ogni minima difficoltà non sono più visti come motivo di crescita, ma come una sconfitta. Tutto questo li porta spesso a gesti irrimediabili come il suicidio, che provocano una lacerazione nel cuore di coloro che li amano e dell’intera società. Cosa può dire a noi educatori che, spesso, ci sentiamo con le mani legate e senza risposte? Grazie. Risposta di Benedetto XVI Lei mi sembra che abbia dato una precisa descrizione di una vita nella quale Dio non appare. In un primo momento sembra che non abbiamo bisogno di Dio, anzi che, senza Dio saremmo più liberi e il mondo sarebbe più ampio. Ma dopo un certo tempo, nelle nostre nuove generazioni, si vede cosa succede, quando Dio scompare. Come Nietzsche ha detto «La grande luce si è spenta, il sole si è spento». La vita allora è una cosa occasionale, diventa una cosa e devo cercare di fare il meglio con questa cosa e usare la vita come fosse una cosa per una felicità immediata, toccabile e realizzabile.

Ma il grande problema è che se Dio non c’è e non è il Creatore anche della mia vita, in realtà la vita è un semplice pezzo dell’evoluzione, nient’altro, non ha senso di per sé stessa. Ma io devo invece cercare di mettere senso in questo pezzo di essere. Vedo attualmente in Germania, ma anche negli Stati Uniti, un dibattito abbastanza accanito tra il cosiddetto creazionismo e l’evoluzionismo, presentati come fossero alternative che si escludono: chi crede nel Creatore non potrebbe pensare all’evoluzione e chi invece afferma l’evoluzione dovrebbe escludere Dio. Questa contrapposizione è un’assurdità, perché da una parte ci sono tante prove scientifiche in favore di un’evoluzione che appare come una realtà che dobbiamo vedere e che arricchisce la nostra conoscenza della vita e dell’essere come tale. Ma la dottrina dell’evoluzione non risponde a tutti i quesiti e non risponde soprattutto al grande quesito filosofico: da dove viene tutto? e come il tutto prende un cammino che arriva finalmente all’uomo? Mi sembra molto importante, questo volevo dire anche a Ratisbona nella mia lezione, che la ragione si apra di più, che veda sì questi dati, ma che veda anche che non sono sufficienti per spiegare tutta la realtà. Non è sufficiente, la nostra ragione è più ampia e può vedere anche che la

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ragione nostra non è in fondo qualcosa di irrazionale, un prodotto della irrazionalità, ma che la ragione precede tutto, la ragione creatrice, e che noi siamo realmente il riflesso della ragione creatrice. Siamo pensati e voluti e, quindi, c’è una idea che mi precede, un senso che mi precede e che devo scoprire, seguire e che dà finalmente significato alla mia vita. Mi sembra questo il primo punto: scoprire che realmente il mio essere è ragionevole, è pensato, ha un senso e la mia grande missione è scoprire questo senso, viverlo e dare così un nuovo elemento alla grande armonia cosmica pensata dal Creatore. Se è così, allora anche gli elementi di difficoltà diventano momenti di maturità, di processo e di progresso del mio stesso essere, che ha senso dal suo concepimento fino all’ultimo momento di vita. Possiamo conoscere questa realtà del senso precedente a tutti noi, possiamo anche riscoprire il senso della sofferenza e del dolore; certamente c’è un dolore che dobbiamo evitare e che dobbiamo allontanare dal mondo: tanti dolori inutili provocati dalle dittature, dai sistemi sbagliati, dall’odio e dalla violenza. Ma c’è anche nel dolore un senso profondo e solo se possiamo dare senso al dolore e alla sofferenza può maturare la nostra vita. Direi soprattutto che non è possibile l’amore senza il dolore, perché l’amore implica sempre una rinuncia a me, un lasciare me, un accettare l’altro nella sua alterità, implica un dono di me e, quindi, un uscire da me stesso. Tutto questo è dolore, sofferenza, ma proprio in questa sofferenza del perdermi per l’altro, per l’amato e quindi per Dio, divento grande e la mia vita trova l’amore e nell’amore il suo senso. Anche l’inscindibilità di amore e dolore, di amore e Dio sono elementi che devono entrare nella coscienza moderna per aiutarci a vivere. In questo senso direi che è importante far scoprire ai giovani Dio, far scoprire loro l’amore vero che proprio nella rinuncia diventa grande e così far scoprire loro anche la bontà interiore della sofferenza, che mi rende più libero e più grande. Da newsletter www.chiesa


S C I E N Z A • E • A L I M E N T A Z I O N E

L'ORIGINE DELLA MELA? IL DNA CI SVELA CHE È NATA IN ASIA!

di Edoardo Boncinelli

Scienziati italiani hanno sequenziato l'intero genoma. Ha 57mila geni: il doppio di quelli umani! Dai marcatori molecolari preziose informazioni per il miglioramento delle coltivazioni.

L

a mela è in effetti uno dei frutti più diffusi nel mondo insieme alle banane, all'uva e alle arance. Questo frutto prelibato non nasce dall'ovario come nella maggior parte delle piante, bensì dall'ingrossamento carnoso della zona del ricettacolo, la base del fiore, e possiede caratteristiche uniche per quanto riguarda il gusto e il valore nutritivo. Se ne coltivano diverse varietà una delle quali è la preziosa Golden Delicious. Proprio di questa varietà è stato ora determinato l'intero genoma per merito di un nutrito gruppo di ricercatori italiani afferenti a vari Istituti. Il genoma del melo è piuttosto piccolo, circa un quarto del nostro, ma rispetto a noi contiene il doppio dei geni (57.000), tra i quali spiccano un notevole numero di geni regolatori (più di 4.000) e un migliaio di sequenze correlabili alla resistenza a vari patogeni e a patologie d'interesse botanico. Negli anni il genoma del melo è andato incontro a diverse traversie. Una cinquantina di milioni di anni fa

Doveva avere un sapore veramente divino la «mela» che Eva offrì ad Adamo, complice l'infido serpente. E.G.White ci parla invece di «un frutto molto bello e buono a mangiarsi» (Patriarchi e Profeti, ADV, pag. 38-40)! Il problema fu invece la disobbedienza!

il numero dei suoi cromosomi è improvvisamente raddoppiato, arrivando agli attuali 17, e questo evento ha messo a disposizione della pianta una grande quantità di geni e di sequenze di controllo, porgendole il destro per la sua grande versatilità e adattabilità. Questa circostanza ne fa un soggetto di studio molto interessante per la fisiologia vegetale e può spiegare il suo grosso successo, cioè la sua grande diffusione come pianta da frutto. Oltre le sue versioni commestibili sono sopravvissuti tutt'oggi almeno due ceppi di melo primitivo, il Malus sylvestns europeo e il Malus sieversii dell'Asia Centrale, un lavoro appena completato rivela che è proprio da quest'ultimo ceppo che discende il melo domestico che a vario titolo tutti coltiviamo. Ma la duplicazione del numero dei cromosomi (pseudoduplicazione in verità, perché quelli sono passati da 9 a 18 e poi due di questi si sono fusi tra di loro per dare il valore finale di 17) non è stato l'unico drammatico evento evolutivo della storia del melo e dei suoi predecessori. Nella storia delle piante portanti fiori c'è un'ancestrale moltiplicazione per sei del numero originale dei cromosomi, le cui tracce sono chiaramente rilevabili nel genoma del melo, e della vite. Il presente affonda le sue radici nel passato e ciò non è mai tanto palpabile come nello studio degli eventi che caratterizzano l'evoluziocontinua pag. seguente sulla gravità nasce dall'aneddoto (falso) della mela cadutagli sulla testa.

La tentazione «La mela della tentazione e il peccato originale»: particolare di «Adamo e Eva» di Tiziano Vecellio (1480/1485-1576).

L'incantesimo Biancaneve, qui nel cartoon della Disney (1937), viene colpita dal sortilegio della mela avvelenata.

La scoperta Isacco Newton (16431727): la sua intuizione

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Il presente affonda le sue radici nel passato e ciò non è mai tanto palpabile come nello studio degli eventi che caratterizzano l'evoluzione biologica di piante e animali: di tutto è successo nel passato e tutto è stato messo diciamo così a frutto per ottenere quello che vive oggi, e di cui eventualmente noi ci serviamo. Nella notte dei tempi, nel folto delle foreste, tra le giuncaglie delle marcite o nei cespugli delle savane si sono avvicendati eventi epocali che hanno avuto per protagonisti minuscole molecole genetiche ma che hanno cambiato anno dopo anno gli scenari del nostro pianeta, in una dimensione veramente biblica. Talvolta anche l'uomo ha dato una mano, soprattutto in tempi recenti come, per es., quando qualcuno ha cominciato, nei boschi dei dolci rilievi dell'Asia al confine Kazakistan e Cina, a innestare rametti di M. sieversii in tronchi di varie piante di melo più selvatiche e dai frutti meno succosi. È stata un'esplosione quasi istantanea, e la terra si è improvvisamente riempita di meli che danno le attuali ottime mele commestibili. Il genoma del melo è letteralmente punteggiato di piccolissimi segnali, detti marcatori molecolari, quasi cinque volte più frequenti che nel nostro genoma, che serviranno per analisi di autenticità, ma soprattutto per seguire da vicino gli effetti degli incroci e progettare strategie ottimali per il miglioramento agronomico. Il genoma del melo non si nasconde, ma ci offre splendide opportunità di studio e di perfezionamento. Naturalmente il pensiero di AISO è molto diverso dalle informazioni evoluzionistiche dell'articolo che però ci rivela aspetti della natura molto interessanti.

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La missiva al filosofo Gutkind trovata dopo 53 anni. Un documento che lascia perplessi, ma anche un ritratto del grande scienziato, padre della teoria della relatività, cui pensiamo vicino a Dio, invece... per lui «La parola Dio non era altro che l'espressione delle debolezze umane»!

La lettera di Einstein sulla fede: «Superstizione infantile»

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Albert Einstein, fisico di origine tedesca nasce a Ulm nel 1879 da famiglia ebrea. Fece i suoi primi studi a Monaco, ma poi nel 1894 per difficoltà finanziare la famiglia si trasferisce a Milano per emigrare in Svizzera dove nel 1900 consegue la laurea in matematica e fisica. Il periodo fra

breo sì, ma solo nel senso di appartenenza a un popolo e di affinità mentale con la sua gente perché credere in Dio è «superstizione infantile», e la Bibbia è «un insieme di leggende dignitose, ma pur sempre primitive e infantili». Così si esprimeva Albert Einstein il 3 gennaio 1954 in una lettera scritta in tedesco al filosofo di Princeton Eric Gutkind che a sua volta gli aveva mandato copia di un suo libro. Uno scambio epistolare nel quale il padre della relatività, che rinunciò a essere il secondo presidente di Israele, non lascia dubbi sul suo agnosticismo. «La parola Dio – scrive Einstein – per me non è altro che l'espressione e il prodotto delle debolezze umane, la Bibbia una collezione di leggende dignitose, ma pur sempre primitive e abbastanza infantili, nessuna interpretazione, per quanto sottile, può cambiare questo fatto. Per me la religione ebraica è, come tutte le altre, l'incarnazione delle superstizioni più infantili». E ancora: «Il popolo ebraico, al quale sono felice di appartenere e con la cui mentalità ho una profonda affinità, non ha qualità diverse rispetto ad altri popoli. Per quanto mi riguarda, non è migliore di altri gruppi umani, anche se è protetto dai cancri peggiori dalla sua mancanza di potere. A parte questo, non ci vedo nulla di "eletto"». Parole inequivocabili, che però difficilmente metteranno fine alla lunga disputa sulla religiosità del genio per antonomasia, voluto come portabandiera da scienziati credenti e non, e invece contento, come sempre, di cercare una sua chiave di lettura. Come ha precisato al quotidiano britannico Guardian il professor John Brooke, docente dell'università di Oxford, «etichettare il pensiero di Einstein, come spesso avviene con i grandi scienziati, è impossibile. Senz'altro ha più volte espresso rispetto per i valori religiosi adottati dalle tradizioni ebraiche e cristiane. Ma la religione, intesa da Einstein, è qualcosa di molto complesso e astuto». Su questi argomenti Einstein si era già interrogato nel 1940, quando in un articolo pubblicato dalla rivista scientifica «Nature» sottolineava, con una frase rimasta storica, che «la scienza senza religione è zoppa, la religione senza scienza è cieca». Scriveva Einstein: «Il conflitto tra religione e scienza è nato da errori fatali», spiegando che «la persona religiosa è colui che almeglio delle proprie abilità si è liberato dalle catene dei desideri personali e si occupa di pensieri, emozioni e aspirazioni in cui crede per via del loro valore sovra-personale, senza necessariamente riconciliare tutto ciò con l'Essere Divino, altrimenti né Buddha, né Spinoza potrebbero essere considerati personalità religiose».

il 1902 e il 1911 fu quello della sua più originale produzione scientifica che nel 1919 lo porta a formulare matematicamente la teoria della relatività. Rimane, nonostante i recenti esperimenti al CNER di Ginevra che demolirebbero la sua teoria in quanto i neutrini viaggerebbero più veloci della luce (300.000 km/s), Einstem dev'essere considerato uno dei maggiori, se non il più grande, scienziati di tutti i tempi. Peccato per la sua indisposizione ad un apprezzamento più sincero verso Dio.

Paola De Carolis

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I di Fabrizio Fratus

C'è un libro per tutti

In un mondo dove la prepotenza sembra non aver mai fine, come anche nel mondo degli animali, la teoria dell'evoluzionismo sta dominando sempre più. Ma ci sono ancora uomini che hanno il «coraggio» di opporsi a ciò, magari scrivendo un libro come quello che vi presentiamo!

Confutare l'evoluzione C

Autore: Jonathan Scarfati Editore AISO Pagine 128 Prefazione di Stefano Bertolini Traduzione del bestseller «Refuting Evolution» con oltre 500.000 copie vendute. Prezzo: Euro 10,00 Per ordinazioni: redazione@origini.info.

osa fa di «Confutare l’Evoluzione» il miglior libro introduttivo al dibattito tra creazione e evoluzione? È conciso, facile da leggere, copre in modo professionale tutti gli argomenti principali in termini divulgativi e presenta con una logica non opinabile il fatto che l’evoluzione non può spiegare adeguatamente l’esistenza della vita sulla terra. «Refuting Evolution» (edizione inglese) è stato scritto in risposta diretta ad un libro pubblicato e promosso pesantemente nelle scuole americane dall’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti (NAS). Il libro della NAS è stato distribuito gratuitamente alle scuole ed ad altre istituzioni educative con il proposito di assistere gli insegnanti nel presentare l’evoluzione come fatto compiuto ai propri studenti in maniera che li portasse a credere nell’evoluzione. Preoccupata da un crescente credo nella creazione nell’ambito dell’ambiente studentesco, la NAS ha fatto leva sulla sua reputa14

zione e posizione nei circoli accademici cercando di annientare il credo della creazione biblica. Con il suo stile inimitabile, combinando una logica innegabile ed una capacità di comunicare le idee in modo chiaro e conciso, il dottor Sarfati, uno scienziato altamente qualificato, ha prodotto un libro che controbatte e confuta in modo eccellente le migliori argomentazioni a favore dell’evoluzione. Allo stesso tempo egli ha scritto probabilmente il miglior singolo libro di divulgazione sulla creazione il quale è anche diventato il libro più venduto sulla creazione. Jonathan introduce il suo libro esponendo in modo professionale il fatto che il dibattito creazione-evoluzione non sia relativo ad una controversia tra scienza e religione, ma sia piuttosto una controversia tra la visione scientifica di un credo religioso verso quella di un altro (ateismo/naturalismo verso teismo biblico). I nostri preconcetti sono quelcontinua pag. 15


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MONOGRAFIA SULLA DOTTRINA DELLA CREAZIONE POSIZIONE BIBLICA PER UNA VISIONE DELLA VITA CHE METTA AL CENTRO SCIENZA E FEDE A.I.S.O. è un'associazione di promozione sociale che ha lo scopo di difendere i valori della cultura cristiana, proponendo alla società civile argomenti, anche su base scientifica, che riguardano l'origine della vita sulla terra; argomenti che diano una risposta al senso della vita dell'uomo, che non può essere ignorato, facendo da sempre parte della sua storia. Una filosofia essenzialmente razionalista e materialista, svuota di contenuto l'uomo e lo inquadra all'interno del regno animale. Le basi su cui è fondato l'evoluzionismo, nonostante molti scienziati affermino che le prove a favore siano rilevanti, non possono essere considerate neanche al terzo livello di credibilità e sicurezza scientifica di stampo galileano, cioè di fenomeni che siano stati osservati almeno una volta. L'evoluzione viene divulgata come una verità scientifica, anche se, in realtà, si tratta solo di una teoria, da rispettare in quanto tale, ma con argomenti scientifici fragili ed

Con questa prima parte della relazione sugli scopi e finalità di AISO vogliamo rendere omaggio al suo ideatore e fondatore, Romano Ricci. È il suo testamento «spirituale» che riteniamo fondamentale per l'ulteriore sviluppo della Associazione. Nato a Rieti il 6 settembre 1941, dopo aver conseguito il diploma in ragioneria, si sposa con Ester Marino nel 1968 con la quale ha due figli: Andrea e Daniele. Nel 2000 fonda AISO lasciandoci il 20 ottobre 2010.

incerti, da far risalire più al campo filosofico che a quello scientifico sperimentale. Se l'ipotesi evoluzionista è così ovvia e scontata, perché sono in aumento gli scienziati, anche autorevoli, che esprimono dubbi sulla teoria di Darwin? Prescindendo dalla religione, che comunque fa parte integrante dei valori umani, riscopriamo la creazione come frutto di un disegno intelligente! «Chi sensibilmente si interroga sull'origine del mondo, della vita e dell'uomo deve scegliere fra varie concezioni ideologiche, ma tutte le possibili risposte, anche quelle evoluzioniste, comportano delle scelte di fede e determinano la visione del mondo e dell'uomo» (Reinhard Junker - Siegfried Scherer, Evoluzione, un trattato critico. Certezza dei fatti e diversità delle interpretazioni, Gribaudi Editori, 2007). AISO, legata ad una visione di creazionismo biblico, ritiene che le radici del pensiero evoluzionista,

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li che alla fine definiscono come interpretiamo le evidenze relative alle nostre origini. I fatti certamente non parlano da soli, ma devono essere interpretati. Nel resto del suo libro Jonathan rivela come la religione dell’evoluzione, costruita sopra la promessa infondata che tutto si sia fatto da solo attraverso dei movimenti casuali e non guidati da atomi, è una spiegazione completamente inadeguata dell’evidenza che vediamo nella vita e nel mondo intorno a noi.

Jonathan investiga le argomentazioni e dimostra come molti degli argomenti presentati nel libro della NAS sono fuorvianti ed antiquati, essendo stati scartati decine di anni fa dagli stessi scienziati evoluzionisti. La nostra comprensione del dove veniamo dà colore alla nostra visione del mondo e dirige realmente le nostre vite. Le questioni in discussione sono troppo grandi per essere state lasciate al caso. La direzione delle nostre vite necessità di essere basata su delle 15

scelte informate e non sulla propaganda dell’evoluzione con la sua cieca adesione alla religione del naturalismo, dove il piede divino non ha il permesso di entrare. Adesso più che mai abbiamo bisogno di scegliere con saggezza. Quando raccomando Confutare l’Evoluzione vedo un’importante risorsa che può cambiare la nostra visione del mondo ed alla fine influenzare il nostro destino eterno.


nella forma di credo dogmatico volto a negare la creazione, risalgano all'antichità. La maggior parte dei filosofi della Grecia antica difese l'idea dell'evoluzione. La storia della filosofia dimostra che tale idea costituisce l'essenza del pensiero materialista di molti filosofi. Non fu tuttavia l'antica filosofia materialista e pagana a determinare la nascita e lo sviluppo della scienza moderna. La maggior parte dei precursori furono scienziati credenti, che, convinti dell'esistenza di un Creatore, studiarono con passione e rigore scientifico il creato, gettando le basi della scienza moderna. Parliamo degli astronomi quali Leonardo da Vinci, Copernico, Keplero e Galileo; del padre della paleontologia Cuvier; del pioniere della botanica e della zoologia Linneo; di uno dei più grandi scienziati esistiti: Isac Newton e, infine, di Albert Einstein, considerato il più grande genio della nostra epoca. Parlando di questi geni si può cer-

Vi proponiamo un'immagine (La grande costellazione di Orione) tratta dal Calendario AISO 2012, di fronte alla quale, in una limpida notte stellata, non possiamo non esclamare: «Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi?» (Salmo 8:3,4). Anche Newton del quale riportiamo un suo frammento di studio riguardante la profezia delle 70 settimane di Daniele non era indifferente alla maestosità del Creato!

Che dire poi delle strutture, soprattutto vegetali, che mantengono o riportano «costruzioni» geometriche come quella della spirale logaritmica (come del caso del girasole) oppure applicano le proporzioni della sezione aurea?

tamente dire che il loro essere credenti non è certo stato di ostacolo allo sviluppo della scienza, come invece asseriscono molti scienziati moderni razionalisti ed atei. L'evoluzionismo moderno ha come padre Charles Darwin che, pur non essendo un vero scienziato, elaborò la sua teoria «evoluzione per selezione naturale». Ora, a distanza di 150 anni, l'evoluzione, secondo il concetto darwiniano, rimane una ipotesi contraria non solo ai dati dell'osservazione, ma anche alle stesse leggi della materia. Molti scienziati e studiosi moderni, dopo le grandi scoperte scientifiche che hanno caratterizzato il XX secolo, sono convinti che l'evoluzionismo, basato sul caso, non abbia consistenza scientifica. Anche l'opinione pubblica, come risulta dai vari sondaggi,

sta sempre più assumendo una posizione critica verso l'evoluzione. A.I.S.O. è convinta che occorra ora più che mai: - fornire una visione critica verso l'evoluzione per contrastare la visione materialista e atea del mondo; - smentire che si possa rispondere solo con la scienza (o la ragione) a tutte le domande che l'uomo si pone sui grandi temi della vita... Darwin era ben consapevole che la sua teoria poneva molti problemi e ciò è evidente nel suo libro Evoluzione per selezione naturale, nel capitolo «Difficoltà della teoria». Tali difficoltà consistevano, e ancora oggi consistono, in primo luogo in ciò che dimostrano i resti fossili (anelli mancanti) e gli organi così complessi degli esseri viventi (partendo dalla cellula). Darwin, a tale proposito, nutrì la speranza che tutto si sarebbe chiarito con le scoperte future in ogni campo della scienza, ma i fatti ora dimostrano, a distanza di

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circa 150 anni, che la sua teoria è scientificamente superata e rimane in piedi solo come idea filosofica di stampo materialista e atea. L'errore di Darwin o meglio di coloro che hanno costruito un impero culturale sulla sua teoria, non è quello di aver fornito una teoria filosofica materialista alternativa alla fede, ma quello di aver elaborato una «fede» evoluzionista, passandola per vera «scienza», con il fine, in ultima analisi, di ridicolizzare la fede in Dio come frutto dell'ignoranza. E' perciò del tutto comprensibile la ribellione di molti credenti a questo stato di cose. A.I.S.O. a tale proposito, auspica e lavora perché la società civile possa essere messa nelle condizioni di avere accesso ad una cultura realmente pluralista dove ci sia spazio anche per una visione creazionista della vita, che non abbia solo basi religiose, ma anche scientifiche di buon senso; basi che suggeriscono domande di fondo sul senso della vita come: Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Domande che necessariamente hanno implicazioni morali ed etiche che il «mondo» non può ignorare. Molti scienziati attualmente si chiedono se la vita sulla terra risalga a miliardi di anni,oppure a periodi più brevi. I dati scientifici e lo studio dei fossili non hanno confermato che la vita per abiogenesi risalga a periodi molto lunghi che giustifichino un tempo sufficiente per un'evoluzione lenta e costante; al contrario risulta una relativa giovinezza della vita sulla terra, che non può essere altro che il risultato di un progetto creativo.


DA TUTTO IL MONDO!

Obesità

Come vanno le cose!

IL PESO DEL PROGRESSO

LIBRI ABBANDONATI...

Hanno colonizzato panchine e metropolitane, parchi cittadini e caffè alla moda. Adesso i libri si lanciano nella conquista più ambiziosa: scalare le vette delle Dolomiti. È questa l'ultima iniziativa del bookcrossing, l'iniziativa nata negli Stati Uniti e da qualche anno diffusa anche in Italia, che ha come obiettivo la condivisione del sapere attraverso i libri «abbandonati» dai proprietari in giro per il mondo. E anche sulle cime delle montagne della Val d'Ultimo sono stati abandonati 28 libri, in sacchi plastica per proteggerli dal maltempo. Per trovarli basta solo (si fa per dire) scalare una montagna, e, trovato il volume, portarlo con sé, registarlo sul sito dell'iniziativa (www.forumescursionismo.info), leggerlo e poi lasciarlo su un'altra vetta. Tra i 28 titoli «nomadi» sulle cime ci sono romanzi e saggi in italiano o tedesco. Gli italiani preferiscono guide turistiche, mentre i tedeschi puntano sulla letteratura, dai classici al bel romanzo. Peccato che non hanno pensato di lasciare la Bibbia!

Nel mondo esistono un mliardo di persone in sovrappeso. Anche in Italia è allarme rosso dove pesano troppo il 36 per cento dei bambini. Negli ultimi dieci anni l'obesità infantile è aumentata di circa venti volte e si trova al primo posto in Europa. Colpa di stili di vita sbagliati. E di un gene che un tempo proteggeva dalle carestie. Se non intervengono subito, i costi sociali saranno altissimi. Dimagrire si può e si deve!

Beatitudini

SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE UN NEANDERTALERIANO. Il Museo di Neanderthaler (Mettmann, Germania), ha messo in vendita oltre al solito materiale cartaceo anche questa maglietta. Davvero sono cambiati i tempi. Probabilmente in Italia nessuno la metterebbe con i tempi che... corrono. Nell'occasione ricordiamo che i neandertaleriani vengono ritenuti i «prototipi» degli uomini moderni. Si pensa siano vissuti tra i 200.000 e i 40.000 anni fa. Sul prossimo numero dedicheremo alcune note chiarificatrici.

Religione

Archeologia

RIAPERTO IL GIORDANO DOVE BATTEZZAVA GIOVANNI IL BATTISTA

UNA PREZIOSA STATUETTA DI MAMMUT

Con una storica decisione, il governo di Israele ha riaperto al pubblico, dopo 44 anni, Qaser el Yahud, meta sacra per i cristiani di tutto il mondo. Nella foto (Settimanale DiPiù, n. 34/2011) un prete ortodosso battezza un bambino, sorretto dai suoi parenti, versandogli sul capo l'acqua del Giordano. Un rito che per secoli molti cristiani hanno voluto farlo, si dice, nel punto preciso in cui il Messia ricevette il battesimo. Negli ultimi 44 anni, però, la cosa è stata impossibile, visto che la zona era sottoposta a stretto controllo militare e l'avevano persino minata. Ma ora, per decisione del governo israeliano, le mine, il filo spinato e i posti di blocco non ci sono più. E i pellegrini hanno cominciato a tornare. Dal 1967 era inaccessibile per la guerra.

È stata ritrovata nei pressi Ulma, Germania, durante recenti scavi archelogici, una statuetta di pietra raffigurante un mammut. ll piccolo mammut di 3,7 cm e dal peso di 7,5 grammi rappresenterebbe la prima opera artistica dell'uomo. Il sensazionale ritrovamento fa pensare che sia stata portata dall'Africa circa 35mila anni fa nelle migrazioni dei popoli verso l'Europa e l'Asia. Nella zona del sito furono rinvenuti, anni fa, strumenti musicali e altre sculture fatte con ossa di cigni e di leoni. Rimane sempre il dubbio della datazione e del come furono realizzate questi mini artistici capolavori.

NON ERA IMMORTALE?

Stando a Gianfranco Ravasi, eminente studioso della Bibbia, ora cardinale, occorre fare un distinguo fra l'anima dell'Antico Testamento e quella della Chiesa cattolica. La citazione è del 2007, ma sempre valida. Infatti, in un suo articolo su Famiglia Cristiana n. 36/2007, pag. 143, afferma: «Ed effettivamente, se noi contempliamo l'uomo così come appare nelle pagine sacre, lo scopriamo come un microcosmo compatto, un essere unitario e vitale nel quale non si può separare anima e carne, come farà la cultura greca, convinta che il corpo sia la tomba dell'anima». Peccato che poche righe più avanti si rifà al libro apocrifo della Sapienza per esaltare l'immortalità dell'anima che, secondo lui, anche nel N.T. viene confermata.

Citazioni citabili «La peste de l'homme, c'est l'opinion de savoir» (La calamità dell'uomo, è il credere di sapere) Michel Eyquem de Montaigne (1553-92, scrittore e moralista francese) «Non la dovizia del sapere sazia e soddisfa l'anima, ma il sentire e gustare le cose internamente» Ignazio di Loyola (1491-1556, fondatore della Compagnia di Gesù, spagnolo).

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