Arcaicamente - Andrea Renzi

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Novembre 2011 Invito e modalità di partecipazione al

Premio ArcaicaMente e Nuova Scienza - Città di Roma* Riservato agli studenti dell’ultimo anno di Liceo Promosso e organizzato da: Associazione Culturale Simmetria (apolitica, aconfessionale, apartitica) - sezione “scuola”. Con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico del Comune di Roma

Finalità del Premio Il premio è teso promuovere, individuare, segnalare e incoraggiare, giovani studenti romani che, animati da autentica passione per la ricerca e per la cultura, vogliano proporre e sviluppare indagini e approfondimenti su fondamentali temi dello scibile con particolare attenzione ad ogni germe del nuovo insito in ciò che è arcaico, e ad ogni radice arcaica nascosta nel nuovo. Per questa ragione il premio lascia ampia libertà sulla scelta dell’argomento ma richiede assoluta chiarezza d’intenti, autentica passione per la materia presentata, originalità, intuito e un buon metodo espositivo. Saranno motivo di esclusione “copia e incolla” da internet o altri riferimenti testuali che non siano chiaramente esplicitati. Il titolo del tema o della ricerca sarà scelto dallo studente, dovrà essere scritto chiaramente all’inizio della relazione e seguito da 5 righe riassuntive sull’argomento trattato e sugli obiettivi che si propone. Ammissioni: Il concorso è riservato ai Licei Romani invitati con questa lettera. Qualsiasi altro liceo da noi eventualmente non raggiunto può richiederci di partecipare. Ogni liceo potrà presentare: due studenti per ogni sezione dell’ultimo anno (scelti in base ad una valutazione della struttura scolastica)

segue dietro

* copy right


Premiazione ed eventi correlati Fra tutti gli elaborati pervenuti ne verranno selezionati tre. Gli autori saranno chiamati a presentare gli abstract delle loro relazioni in un convegno pubblico, che si svolgerà contestualmente alla premiazione e al quale parteciperanno esperti di alto profilo nei settori della scienza, dell’arte, della filosofia, della saggistica. I premiati riceveranno un attestato (utile quale eventuale credito formativo), otterranno la pubblicazione della loro relazione sul sito di Simmetria o, in alternativa, sulla omonima rivista semestrale o, infine, sulla rivista on line (a discrezione del comitato di valutazione). Avranno inoltre la possibilità di partecipare gratuitamente e per tutto l’anno accademico 2012-2013, a tutti i corsi, alle visite guidate, alle conferenze, ai concerti e alle manifestazioni indette dall’associazione Simmetria (ovviamente rispettandone le regole). Inoltre: Inoltre ad ognuno di loro verrà assegnato un buono per acquisto libri del valore di 350 euro da spendere in una libreria romana. La consegna di tali premi verrà effettuata durante il convegno:

“Arcaicamente e Nuova Scienza – Città di Roma” che si terrà presso i Musei Capitolini, nell’aula Pietro da Cortona (Piazza del Campidoglio) il 26 Maggio 2012, alle ore 16 I vincitori saranno segnalati sul sito di Simmetria e ne verrà data menzione sulla stampa romana. Un attestato di riconoscimento verrà rilasciato alle scuole e agli insegnanti che avranno proposto gli allievi migliori. Regole 1) La conferma della partecipazione al premio va inviata a SIMMETRIA per e-mail entro e non oltre il 30 Dicembre 2011 2) Le relazioni degli studenti devono essere inviate entro e non oltre il 28 Febbraio 2012 (fa fede la data di ricezione) preferibilmente per posta al seguente indirizzo: Simmetria-00195 Roma, Via Muggia 10, oppure per e-mail al seguente indirizzo: info@simmetria.org (in formato word; eventuali immagini in jpg) 3) Le relazioni devono essere originali e qualora utilizzino materiali di terzi devono essere corredate di riferimenti precisi (rappresentano motivo di esclusione eventuali “copia e incolla” da internet o da testi cartacei, privi di riferimenti ad autore, data, pagina di libro o sito web, da cui si trae la parte citata o utilizzata). 4) All’inizio della relazione va scritto il titolo scelto inoltre va fatto un riassunto di poche righe nel quale si specifica il tema trattato e l’obiettivo che ci si propone di raggiungere. 5) Nello stesso file dell’elaborato (oppure in uno dei fogli cartacei inviati per posta) vanno poste le seguenti indicazioni: 5.1) Nome e cognome dello studente 5.2) Scuola, classe, sezione 5.3) Indirizzo, e-mail, numero di telefono dello studente (dati personali che verranno utilizzati soltanto per comunicare l’esito del premio e poi eliminati dal nostro indirizzario salvo diversa ed esplicita richiesta da parte dell’interessato) 5.4) Media con la quale si è stati ammessi all’ultimo anno del liceo. 6) Gli elaborati (che non verranno restituiti) saranno esaminati da una commissione formata da un minimo di 4 docenti della associazione culturale Simmetria (un filosofo, un ingegnere o matematico, uno psicologo, un umanista) e da un membro esterno. La valutazione sarà insindacabile e a totale discrezione dei membri della commissione. 7) Ogni elaborato non dovrà superare (esclusa la copertina, con i dati richiesti ai punti 4 e 5) le 6 cartelle formato A4, 30 righe per cartella (2000 battute circa) o, per chi scrive a mano, gli 8 fogli protocollo. Per qualsiasi informazione o chiarimento sia gli insegnanti che gli studenti possono liberamente rivolgersi agli indirizzi sotto riportati. Associazione culturale SIMMETRIA 00195 Via Muggia 10 Roma info@simmetria.org - Tel 0637351335 www.simmetria.org

p. Simmetria il presidente Claudio Lanzi


Premio Arcaica-Mente e Nuova Scienza Alla cortese attenzione della Preside dell'I.I.S.S. Vittoria Colonna e del prof. Pierluigi Gallo, docente di Filosofia e Storia nella classe 5I. In relazione al concorso in oggetto La informiamo che il sig. Andrea Renzi, della Classe VI del Suo Istituto, si è aggiudicato il terzo premio del concorso ARCAICA-MENTE, messo in palio dalla nostra associazione. Il medesimo verrà consegnato, alla presenza delle autorità capitoline, dopo una breve presentazione e discussione del lavoro degli studenti, nella sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini, sabato 26 Maggio alle ore 16 (si entra dal portone a fianco dell'ingresso al Museo in Piazza del Campidoglio) Ci complimentiamo per l'esito e per la preparazione dimostrata dagli allievi della Sua Scuola. La invitiamo cordialmente ad intervenire alla manifestazione, insieme ai professori, ai genitori, agli insegnanti e a tutti gli studenti che vorranno partecipare (verrà rilasciato anche una attestato alla scuola). La aspettiamo e Le rinnoviamo le nostre congratulazioni. Roma, 3.04.2012

Ing. Claudio Lanzi presidente a.c. Simmetria

Elaborato: L’uomo figlio del progresso o il progresso figlio dell’uomo? (Andrea Renzi) Lo studente si pone l’obiettivo di analizzare il mito del progresso e la perdita della capacità di ricerca nella società occidentale moderna. “Tornate all'antico e sarà un progresso”, affermava Giuseppe Verdi quasi centocinquanta anni fa; la lotta continua tra progresso e conservazione è infatti da sempre una costante nella storia dell’umanità. La continua ricerca del progresso fissa nel futuro un traguardo da raggiungere, ignorando il presente e rendendolo schiavo di un’angoscia e di un malessere strisciante e continuo, mascherato da un finto ottimismo privo di radici. Particolarmente in occidente ci troviamo di fronte ad una concezione dualistica, tipicamente moderna, in cui il progresso e la


tecnologia sono visti o come demoni a cui attribuire le cause di tutti i nostri problemi, oppure come dei “Messia” capaci di risollevare le sorti della nostra società; da questa osservazione appare però chiaro un punto in comune: il malessere esistenziale. Scorrendo le pagine dei libri di storia e di filosofia notiamo infatti come questa sensazione sia una costante dell’epoca moderna, intervallata da brevi periodi di positività nei quali, comunque, si innalzava la voce della “Cassandra” di turno che inneggiava ad un ritorno all’antichità. Ma è esistito realmente nel passato un periodo in cui l’essere umano non sia stato schiavo dell’angoscia del futuro ed abbia vissuto la propria vita senza questa ricerca di innalzamento al di sopra della natura? Storicamente possiamo notare come il concetto di “progresso” sia un’invenzione relativamente recente. Prendendo come riferimento la classicità greca notiamo infatti come l’uomo fosse strettamente legato alle proprie scoperte, e più in generale alle proprie speculazioni, non solo da un punto di vista fisico, ma anche spirituale, in quanto ogni nuova conoscenza veniva integrata totalmente nella cultura; questo permetteva una visione del tempo strutturata soltanto sul presente, senza il mito di un passato glorioso, né di un preoccupante futuro. Il concetto attuale di progresso è invece strettamente collegato al tempo: l’uno senza l’altro sono privi di significato e l’uomo vive proiettando nel futuro la soluzione dei suoi attuali problemi, anziché interessarsi ad un presente complesso e a volte incerto, ma reale e perciò intrinseco all’uomo. La causa del malessere della società moderna, a mio dire, si può quindi riportare proprio all’attuale “rincorsa temporale” in cui il genere umano, intento nell’inseguimento del mito del progresso, perde di vista la sua componente personale, la parte spirituale insita in ciascuno che lo guida nella pura ricerca, necessaria per l’accrescimento individuale. Questa scissione si palesa del resto ogni qualvolta ci riferiamo alla scienza; essa, pur essendo parte integrante della vita quotidiana moderna, viene definita infatti come entità astratta al di fuori dell’uomo, creatrice di un futuro di giustizia e bontà. La facile reperibilità di informazioni priva gradualmente la nuova società del gusto della ricerca, le così dette “Generazioni 2.0” vivono di informazioni istantanee, spesso superficiali, che non costano fatica e, di conseguenza, non entrano a far parte del nostro Essere rimanendo così


estranee ed impossibili da implementare. “Non è importante la meta, ma il cammino” affermavano i pellegrini medievali e nonostante questa frase possa suonare a noi, uomini moderni, eccessivamente romantica (nell’accezione più dispregiativa del termine) essa rimane la sostanziale spiegazione della vita umana. Ascesi, illuminazione, gnosi sono solo alcuni dei termini diversi attribuiti allo stesso concetto: la ricerca, quella stessa che viene annichilita giornalmente. Siamo così assuefatti dal cosiddetto progresso da non riuscire più a sopportare la fatica intellettuale della ricerca, perché essa implica che noi diventiamo parte della ricerca stessa, con i nostri dubbi, le nostre incertezze, il nostro essere e contemporaneamente ammette un possibile fallimento: l’uomo moderno non riuscendo a sopportare l’idea della non riuscita, rinuncia al percorso stesso. Rifiutando la ricerca, rifiutiamo il motivo di nascita della scienza: l’accrescimento, fisico-intellettuale e spirituale dell’uomo. Ora, essendoci così staccati dalla “ricerca che è in noi” come possiamo credere che il futuro possa derivare da un progresso esterno? Fino a che l’uomo non riporterà il progresso dentro se stesso, nulla potrà mai cambiare. Secoli di razionalismo ci hanno portato a credere che l’accettazione dei limiti della tecnologia, derivata dell’intelletto, significhi anche affermazione dell’impotenza dell’uomo sulla sua storia, senza capire che di pari passo all’accrescimento tecnologico ci deve essere un accrescimento individuale, dalla cui unione nascerà la nuova società tanto osannata dai cultori del progresso. Da qui appare chiaro come l’eterna lotta tra progresso e conservazione risulti inesistente in quanto non sarebbe il ritorno “fisico” al passato a determinare il miglioramento del genere umano, bensì il ritorno ad un unione di spirito e corpo, così tanto disprezzata dall’Occidente ma così importante per l’umanità. Andrea Renzi Classe 5°i I.I.S.S. Vittoria Colonna, Roma, a.s. 2011-12


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