microRoom | 1

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Alessandra Giotto Alessandro Zulberti Alex Antonini Anasor ed Searom Anna Epis Bettina Scalvini Cecilia Mansi Claudia Maina Cristina Cattaneo Daniela Baldo Daniele Pelacani Egle Picozzi Elena Bottari Elisa Cella Elisabetta Fontana Francesca Loprieno Gaia Clerici Giacomo Taddeucci Gisella Sorrentino Gruppo Sinestetico Lemeh42 Lorenzo Longhi Masazumi Nishino Nadia Magnabosco Paolo Liggeri Riccardo Paracchini Rocca Maffia Rocco Paladino Rossella Fava Silvia Cacciatore Silvia Spinetta Viola&Attila



microRoom 2009_2012

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CURATELA Anna Epis e Aldo Torrebruno

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TESTI Barbara Di Santo Aldo Torrebruno

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Alex Antonini, Alessandra Giotto, Anasor Ed Searom, Viola&Attila


LIMITI La mostra collettiva indaga, attraverso il dialogo tra opere di artisti diversi, il tema dei legami, dei limiti, delle imposizioni che la società prescrive all’uomo ed in particolare al suo corpo, alla sua fisicità.I corpi, nelle opere presentate dall’eterogeneo gruppo di giovani artisti, sono sempre rinchiusi, limitati, legati, impediti nei movimenti e nelle azioni da qualcosa che paradossalmente potrebbe o dovrebbe proteggerli, ma che al contempo finisce per disegnare uno spazio costrittivo, per limitarne le possibilità. Sia il filo spinato, contro cui sembra lanciare un muto urlo di ribellione il prigioniero di Alex Antonini, siano le ossessive strisce verticali del letto o quella che sembra essere una tenda ed in realtà è la veste di Alessandra Giotto, siano i fili che sembrano legare alla tela, in un gioco tra dipinto e realtà, le donne di Anasor Ed Searom, sia infine il vetro da cui cercano di fuggire i corpi intrappolati di Viola e Attila, che finiscono per deformarsi nel contatto con la superficie che li limita, è in ogni caso una pulsione verso la libertà quella che muove i corpi di questa collettiva microroom.In tutti i casi non ci è dato sapere se il filo spinato, il vetro, la veste, rappresentino una minaccia o una forma di difesa, ciò che è certo è che l’effetto complessivo che si ottiene dalle opere che animano questa collettiva virtuale sia segnato dalle barriere che l’uomo frappone sempre più spesso tra il nostro essere e la realtà che ci circonda, e che finiscono però per mortificare i nostri corpi, che si ribellano e chiedono – senza voce – di essere lasciati andare... Presentazione | Aldo Torrebruno


Alex Antonini


Alessandra Giotto


Anasor Ed Searom


Viola&Attila


http://youtu.be/aJLg5bp2fy0



Elena Bottari, Elisa Cella, Gaia Clerici, Lorenzo Longhi, Cecilia Mansi, Egle Picozzi


SPAZI SOSPESI E’ la sospensione nello spazio, la cifra che contraddistingue questa collettiva microRoom. Gli artisti che partecipano definiscono infatti, nelle proprie opere, lo spazio a partire dagli oggetti che lo popolano: spazi indefiniti o infiniti, spazi organici e irreali, rapporto tra palpabili fisicità e dimensione eterea. Così i fiori di Cecilia Mansi sembrano sospesi nella luce che li definisce, cancellando lo sfondo fisico, le nuvole di Egle Picozzi risultano sospese nello spazio infinito del cielo, che le definisce e che definiscono, e la materica fisicità dei nodi creati da Gaia Clerici gioca con lo spazio che li circonda, sia esso un indeterminato bianco, o il blu del feltro da cui tridimensionalmente emergono le sue figure. Le opere di Elisa Cella, di Lorenzo Longhi e di Elena Bottari sembrano invece richiamare spazi indeterminati ma quasi-cellulari: se nel caso di Elisa Cella si ha la sensazione di osservare un’opera di precisione chimica, i lavori di Lorenzo Longhi ed Elena Bottari sembrano richiamare, in uno spazio mentale, caratterizzato dal fondo bianco, elementi biologici, e porsi in un frammezzo tra macro e micro, tra mondo che ci circonda e noi stessi. In generale, che sia l’infinità del cielo, o l’infinitamente piccolo delle cellule, è lo spazio e la sospensione spaziale il sottile fil rouge che mette in comunicazione le opere di questi sei artisti. Presentazione | Aldo Torrebruno


Cecilia Mansi


Elena Bottari


Elisa Cella


Egle Picozzi


Gaia Clerici


Lorenzo Longhi


http://youtu.be/1X4lJI2Uz90



Daniela Baldo, Silvia Cacciatore, Cristina Cattaneo, Elisabetta Fontana, Masazumi Nishino, Giacomo Taddeucci


IN FONDO … ROSSO Forse mai, come nel caso delle sei opere di questa mostra, possiamo riconoscere con la stessa semplicità il cosiddetto fil rouge che le unisce e le attraversa. Un gioco di parole, in questo caso, che ben rappresenta il legame che sottende e pervade ogni singola opera, accompagnandoci dall’una all’altra. Rosso ... Rosso ovunque. Non ci sono spazi definiti. Un rosso che toglie peso alle forme, che diventa quasi tutta l’opera, sinonimo di stabilità nel gioco delle molteplici sfumature che si sovrappongono. Sottile e arguto, nell’intrico dell’anima di Silvia Cacciatori. Superbo e rutilante sullo sfondo, insieme leggero e profondo, nelle sfumature aeree e luminose delle tele di Cristina Cattaneo ed Elisabetta Fontana. Nel contrasto del bianco e del nero, il rosso esplode, unico, intenso e indubitabile colore nella pittura di Daniela Baldo e Giacomo Taddeucci. Diventa acceso e vitale centro d’attenzione del nostro sguardo appuntato sul mondo malinconico di Masazumi Nishino. Un tratto fresco, leggero, ma non improvvisato, contraddistingue queste opere, una gestualità veloce e immediata che si fa espressione di un momento creativo meditato, ma senza artificio. Presentazione | Barbara Di Santo


Daniela Baldo


Silvia Cacciatore


Cristina Cattaneo


Elisabetta Fontana


Masazumi Nishino


Giacomo Taddeucci


http://youtu.be/6FQnVCgRaq8



Anna Epis, Gruppo Sinestetico, Francesca Loprieno, Claudia Maina, Rocco Paladino, Daniele Pelacani, Bettina Scalvini, Alessandro Zulberti


INQUIETANTE ESTRANEITÀ Paradosso, non-essere e surreale: questi i tratti distintivi della nuova collettiva microRoom. Le immagini presentate dagli artisti dialogano attraverso la mancanza: dalla mancanza di logica, all'assenza del protagonista, al surreale che può essere cromatico o semantico: queste opere sono legate da quella strana sensazione che Sigmund Freud chiamava unheimlich, ovvero ci mostrano situazioni che sembrano essere familiari, ma che presentano segni di una inquietante estraneità. Le sedie vuote attendono i fedeli, le uova di gesso trovano il proprio nido appese ad un lampione, la signora delle pulizie sembra sostituita dal suo alter ego figurato, i bicchieri si trasformano in unità abitative, una chiave non trova più nessuna porta da aprire, un surreale spostamento cromatico ha luogo tra un viso e la vettura del tram, una mostra d'arte (che i condannati non possono guardare) diviene un' esecuzione, una tela nascosta è quasi clandestina rispetto alla vita quotidiana: cifre stilistiche diverse sembrano raccontarci, ciascuna secondo le proprie prospettive, un comune sentire. Presentazione | Aldo Torrebruno


Anna Epis


Gruppo Sinestetico


Francesca Loprieno


Claudia Maina


Rocco Paladino


Daniele Pelacani


Bettina Scalvini


Alessandro Zulberti


http://youtu.be/pnUI_iSIy_g



Rossella Fava, Lemeh42, Paolo Liggeri, Rocca MaďŹƒa, Nadia Magnabosco, Riccardo Paracchini, Gisella Sorrentino, Silvia Spinetta


DREAMBOX D'AUTORE Di quanti sogni abbiamo bisogno per avere la forza di realizzarne almeno uno? Di quanti incubi deve essere popolato il nostro sonno per riuscire a dimenticare una ferita? Di quante paure deve cibarsi il nostro spirito, ogni giorno, per riuscire a superarne almeno una? Sembrano nascondersi queste domande appena dietro il velo dell’arte che queste opere ci sollevano innanzi. Vaghiamo intorno, come in una sorta di scatola dei sogni, prezioso simulacro costruito intorno alle emozioni di uno soffio vitale unico e molteplice, specchio caleidoscopico del cuore di ciascuno di questi artisti e nello stesso tempo di un cuore solo, il nostro. Quanti oggetti e quante situazioni ci inchiodano alla terra, tirando i fili della nostra quotidianità, togliendoci la voglia di spezzare le convenzioni da cui siamo assorbiti. Quanto sforzo dobbiamo fare per vincere noi stessi, per combattere la battaglia più dura, la più cruenta, in cui vittima e carnefice sono la stessa persona. Ma è proprio in quello spazio chiuso in cui vive rannicchiato e ripiegato su stesso, che lo spirito si affama del nostro desiderio di liberazione, della nostra ricerca efferata di un orizzonte nuovo e aperto, di uno spazio sconfinato da esplorare, di un piccolo fiore da mantenere in vita... e si solleva ancora. Presentazione | Barbara Di Santo


Rossella Fava


Lemeh42


Paolo Liggeri


Rocca MaямГa


Nadia Magnabosco


Riccardo Paracchini


Gisella Sorrentino


Silvia Spinetta


http://youtu.be/jLzBpYF5l70

http://youtu.be/jLzBpYF5l70



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microRoom è una mostra a cadenza mensile che vede come protagonisti di volta in volta una stretta selezione di opere, curata e presentata da m i c robo.net Ciascuna microRoom diviene un luogo virtuale che pone in relazione o p e re d i a r t i s t i c h e p o s s o n o appar tenere a realtà e aree geografiche molto distanti.


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