Progetto LU.ME. House Organ - Anno 2015

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Aprile 2015 / Anno 3 / Edizione I trimestre

2 ANNI INSIEME: AUGURI LU.ME.! 02

IN CONSEGNA

NELLE SCUOLE

IN VANTAGGI

Il nostro furgoncino porta la carta in sei istituti!

Eureka! Funziona!, La Nazione Campionato di Giornalismo

Tutti gli sconti con la carta Più Famiglia

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06 IN PERSONA / Andrea dell’Agnello e Tiziana Falbo, di Fapim


Un 2015 all’insegna dei numerosi vantaggi della carta LU.ME. Scoprili tutti in questo numero

La carta PiĂš Famiglia permette di ottenere sconti vantaggiosi in 25 esercizi commerciali e centri medici convenzionati, capaci di rispondere alle numerose e variegate esigenze delle famiglie.

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INDICE

IN EVIDENZA

02

LU.ME. compie due anni!

IN CONSEGNA LU.ME. prosegue la distribuzione gratuita di tissue

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NELLE SCUOLE EUREKA! FUNZIONA! Il progetto di Federmeccanica che coinvolge 13 scuole

CAMPIONATO DI GIORNALISMO La Nazione Cronisti in Classe, premio LU.ME.

IN PERSONA Interviste ad Andrea Dell’Agnello e Tiziana Falbo, di Fapim

IN VANTAGGI Le convenzioni 2015 per i dipendenti delle aziende LU.ME.

IN RISATE Consigli utili per sopravvivere nell’ambiente di lavoro

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IN EVIDENZA

Auguri LU.ME.!

Un progetto che ormai coinvolge 11 aziende metalmeccaniche della Lucchesia e che continua a dare il suo contributo per far crescere il territorio.

Due anni sono passati da quel 15 marzo 2013 quando abbiamo presentato alla stampa il progetto LU.ME.. Due anni densi di iniziative e di traguardi che hanno visto tutte le aziende coinvolte spendersi in prima persona per il territorio della Lucchesia e per i suoi cittadini. Strada facendo inoltre la famiglia si è allargata ed è salito a 11 il numero delle imprese che hanno deciso di abbracciare questo ambizioso progetto, volto a migliorare concretamente la vita di chi abita nella provincia di Lucca. Lavorando fianco a fianco i numeri di questo secondo anno di attività, sono numeri che parlano da soli. Circa 15 iniziative organizzate da LU.ME. nel 2014, tra le quali Campionato di Giornalismo, Orientagiovani, PMI Day, Bimbi in azienda, collaborazione con Lucca Marathon per la Mezza Maratona e per la Maratona, Trofeo Industria di Ciclismo, collaborazione con Lucca Comics and Games per concorso a fumetti, concorso fotografico su Instagram, progetto Card + Famiglia, estrazione biglietti per il cinema, estrazione biglietti Summer Festival, collaborazione con Associazione culturale Quelchenonè per progetto graffitari, MeccanicaInMente (cultura di impresa nelle scuole).

Per quanto riguarda il concorso a fumetti, 30 i progetti in gara tra adulti e bambini. Per il Trofeo Industria di ciclismo, 60 i dipendenti delle aziende LU.ME. che hanno partecipato. 7 consegne per LU.ME. in consegna per un totale di 10 beneficiari tra scuole e enti del territorio. MeccanicaInMente ha visto 9 incontri che hanno coinvolto oltre 400 studenti delle scuole medie e in occasione di Orientagiovani oltre 260 studenti delle scuole medie hanno assistito allo spettacolo di novembre e 6 istituti tecnici superiori sono coinvolti per la presentazione dei loro piani formativi. Infine nel PMI Day sono stati raggiunti oltre 200 studenti delle classi quarte e quinte delle scuole ITI “E.Fermi” e dell’IPSIA “G.Giorgi” di Lucca, dell’ITI “Vecchiacchi” di Castelnuovo Garfagnana, dell’IIS “Chini - Michelangelo” e dell’ITI “G.Galilei” di Viareggio. Non resta che augurare a tutti tanti altri anni insieme, sperando di continuare a contribuire al miglioramento della realtà che ci circonda, con un occhio di riguardo rivolto sempre alle nuove generazioni e quindi al futuro. Un grazie a tutti quelli che ci hanno creduto e continuano a crederci e un benvenuto ancora di cuore a chi ha deciso di unirsi ora alla famiglia LU.ME..

02


IN CONSEGNA

LU.ME. in consegna

Prosegue l’iniziativa LU.ME. per valorizzare e distribuire la carta di uso quotidiano prodotta per l’avvio delle macchine a vantaggio di asili, scuole e istituti di accoglienza del territorio.

L

a mattina del 18 marzo un furgone carico di carta, messo a disposizione dalle aziende Fapim e Gambini, è partito per sei diverse destinazioni: l’asilo nido Gulliver e la scuola d’infanzia ICL5 di Ponte a Moriano, la scuola elementare Manzoni e la scuola d’infanzia Collodi di Marlia, la Misericordia di Capannori e l’Anfas Carraia di Lucca.

realtà nella quale si vive, con particolare attenzione verso chi ne ha davvero bisogno. Per questo, quando un’azienda del tissue di LU.ME. produce carta igienica e rotoloni al fine di avviare o testare le macchine, decide di dare un valore sociale a tale produzione destinandola gratuitamente a strutture del territorio che possano beneficiarne senza esborsi economici.

L’impegno di LU.ME. anche quest’anno, infatti, rimane inalterato: fare qualcosa di concreto per il territorio e migliorare la

A breve, le prossime consegne.

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NELLE SCUOLE

EUREKA! FUNZIONA!

Quest’anno LU.ME. aderisce al progetto di formazione nazionale voluto da Federmeccanica, che coinvolge 13 scuole primarie della Lucchesia.

I

l gioco dice molto di ognuno di noi. Il progetto voluto da Federmeccanica rivolto alle scuole primarie, le terze, le quarte e le quinte, fa del gioco il minimo comune denominatore per un percorso di conoscenza e di crescita. Si chiama Eureka! Funziona! e quest’anno LU.ME. ha deciso di aderire a questo progetto consegnando a 13 scuole del territorio della Lucchesia quasi 150 kit per partecipare. Si tratta di far costruire ai bambini un giocattolo che abbia come unica caratteristica l’essere mobile.

Le singole classi si sono organizzate in gruppi e ad ogni alunno è stato dato un compito: chi ha fatto il disegnatore tecnico, chi si è occupato di tenere un diario dove annotare tutte le fasi di ideazione e realizzazione del gioco, chi invece ha assemblato davvero il giocattolo e infine chi si è occupato di trovare uno slogan pubblicitario per presentarlo al pubblico. Gli insegnanti si sono trasformati in tutor cercando di facilitare i bambini, veri protagonisti del “fare”. Un progetto che permette di utilizzare l’invenzione come strumento per imparare e che mira ad allenare quelle competenze tecniche che spesso mancano oggi al mondo della manifattura, oltre ad orientare gli alunni al lavoro di gruppo. Troppo importante come iniziativa per non esserci con LU.ME.. La manualità e la creatività sono pilastri portanti del futuro della metalmeccanica e Lucca, grazie a LU.ME., è una delle prime province della Toscana a lanciarsi in questo progetto di formazione.

Si può scoprire di più di una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione. Platone

Alla fine di marzo sono stati valutati e selezionati i migliori giocattoli costruiti in questi mesi dalle scuole. La mattina del 18 aprile, in occasione del “gran finale” a Palazzo Bernardini, saranno scelti e premiati i vincitori. Per la festa a livello nazionale, che si terrà a Roma, si dovrà aspettare il 15 maggio. Tutti i particolari nel prossimo numero.

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LU.ME. in parole

I cronisti in erba del Campionato di Giornalismo 2015 La Nazione Lucca sono della scuola media di Borgo a Mozzano. Una delle aziende di LU.ME., la A. Celli, è andata a incontrarli.

I

l mese scorso ci sono stati giorni concitati per la Garfagnana. Le notizie che arrivavano da lì erano legate ai danni del maltempo e alla cattiva viabilità. Persino l’Orientagiovani 2015 organizzata da LU.ME. a Castelnuovo Garfagnana è stata annullata per l’impossibilità di raggiungere il teatro. Eppure, in quei giorni, in barba alle mille difficoltà, Walter Tamarri, il direttore marketing di una delle aziende che aderiscono al progetto LU.ME., la A. Celli, è andato a trovare la seconda B della Scuola Media Statale Papa Giovanni XXIII per raccontare un po’ di storia dell’azienda fondata più di settant’anni fa da Alvaro Celli. Per partecipare al Campionato di Giornalismo 2015 indetto da La Nazione gli studenti si dovevano trasformare in cronisti veri e propri e sviscerare un tema, come avrebbe fatto un giornalista. In particolare, dovevano parlare nel loro articolodi una delle aziende metalmeccaniche della Lucchesia, e per questo la A. Celli, nella persona di Walter Tamarri, si è offerta di dare tutte le informazioni a loro necessarie per redigere l’elaborato. Prima di addentrarsi nello specifico dell’azienda, Tamarri ha introdotto ai ragazzi il territorio di Lucca legato al settore cartario.

“Siamo la tissue valley, questo non dimenticatelo mai. Siamo famosi in tutto il mondo”. Una chiacchierata durata un’ora dove in mezzo alle notizie sulla produzione e sui numeri, non sono mancati gli aneddoti e i consigli per il futuro. “Chi lavora per noi parla almeno l’inglese come seconda lingua”, ha detto Tamarri al suo giovane uditorio, “in un mondo dove il prodotto viene esportato per il 97% in 50 paesi nel mondo è il minimo. Spesso viene richiesta anche una seconda lingua straniera. Perciò voi che siete il futuro, studiate le lingue”. A supporto del lavoro che la classe doveva fare con l’insegnante di italiano, Tamarri ha lasciato del materiale cartaceo tra cui un libretto scritto da Marco Celli sulla sua storia dal titolo “Ricordi di un apprendista” e una chiavetta con dei documenti. Ha esortato inoltre gli studenti a visitare il sito aziendale dove si potevano trovare tutte le notizie sulla A. Celli. E alla fine ha lasciato spazio alle domande, che sono state molte e pertinenti, e questo faceva presagire un bell’articolo. Facciamo allora i nostri più sentiti complimenti ai ragazzi della seconda B della Scuola Media Statale Papa Giovanni XXIII di Borgo a Mozzano per l’articolo realizzato e pubblicato su La Nazione il 24 marzo.

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IN PERSONA

LU.ME. in persona

Inauguriamo con Fapim la nuova rubrica LU.ME. in persona dove diamo voce alle persone che fanno le aziende.

Andrea Dell’Agnello Export Area Manager Fapim per Stati Uniti, Canada, Polonia, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca.

Da quanti anni fai questo lavoro? Da sempre, 13 anni ormai, subito dopo l’Università sono entrato in Azienda. Anzi, ho cominciato addirittura prima di laurearmi e una volta laureato sono entrato qui a tempo pieno. Credi di esserci portato o avresti voluto fare altro? In realtà mi sono laureato in Scienze Politiche. Pensavo che avrei fatto qualcosa con popoli e paesi in difficoltà. Ma diciamo che comunque pensavo di lavorare con l’estero, se la guardiamo così, in qualche modo non sono andato tanto distante. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Non saprei. Credo di esserci portato perché ho un carattere aperto. E sono un’entusiasta di natura. Questo fa già gran parte di un lavoro come il mio dove sei a contatto con tanta gente di culture e lingue diverse. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Ricordo la mia prima esperienza in Iran. Quanto di più distante ci sia dal nostro modo di pensare. E un nostro agente laggiù mi dice una sera che mi vuole portare in collina a mangiare e me lo dice come se fosse un’esperienza mistica, da fare. Molto felice mi sono trovato sul luogo dell’appuntamento all’ora stabilita. Mi dice che dobbiamo camminare un decina di minuti e così facciamo. Peccato che erano 45 minuti su per una salita allucinante. E una volta arrivati abbiamo mangiato niente di così indimenticabile. Anzi. Ma è tutta esperienza. Invece l’indomani, il presidente di un’azienda, cioè il grande capo, si è offerto di andarmi a prendere un panino per pranzo. Si è fatto un’ora di coda, un’ora non per dire, ma un’ora vera, in fila per prendermi un panino con della carne alla griglia e con il fumo della suddetta griglia che per tutta l’ora gli è soffiato sulla faccia. Grande dimostrazione di accoglienza, un benvenuto in Iran che non dimeticherò mai.

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l’azienda? Il lato umano è fondamentale perché il cliente cerca in te una relazione, c’è la necessità di creare un rapporto con le persone con le quali tratti. E uno degli insegnamenti che anche in Fapim mi hanno dato è quello di mantenere sempre il sorriso con chi ti sta di fronte. Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Incide certamente. Ha inciso in primis in maniera positiva perché mi ha permesso di avere una famiglia, una casa, l’indipendenza. Poi per il resto riesco a gestirmi abbastanza bene anche se viaggio spesso. Mi pesa di più la distanza che c’è tra Livorno e Altopascio tutti i giorni che non quella tra l’Italia e uno dei Paesi stranieri che visito spesso. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Lo conosco sì, e lo trovo un progetto molto interessante per l’Azienda e per il territorio. Mi è capitato di avere degli apprezzamenti da parte delle persone, anche quelle che non sono del settore, proprio perché per il territorio è importante sapere che ci sono iniziative di questo genere. E fa bene anche a chi lavora in Azienda sapere che il datore di lavoro si impegna per fare qualcosa di concreto. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Non saprei. Certo l’entusiasmo come ho detto prima. Questo poi è un momento particolare per l’Azienda e tutti stanno dando il massimo. Non ne parlo troppo altrimenti mi commuovo.

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Life in evolution

Tiziana Falbo Addetta alla produzione nel reparto di confezionamento Fapim dedicato alle chiusure ermetiche per porte della linea Domatic. Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portata o avresti voluto fare altro? Da 14 anni sono in produzione. Prima ero in Domatic. Siamo partiti da zero, all’inizio eravamo davvero dei pionieri. Sì, credo di esserci portata. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Io sono propositiva di carattere e questo aiuta sempre, non solo se sei in produzione. Sono però anche molto impulsiva e questo invece non sempre aiuta. Non sono capace di stare zitta che per molte cose può essere un bene, ma spesso per il quieto viviere no. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Una volta, quando avevamo avuto dei problemi col comune e uno degli stabilimenti, mi sono messa a fare volantinaggio al mercato, a raccogliere le firme dei cittadini, per portare avanti la causa dell’azienda. Io sono fatta così, se ci credo e una cosa è importante mi batto in tutti i modi. Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l’azienda? Per me moltissimo. Mi chiamano “il Sole”. Sono sempre sorridente e cerco di portare il buon umore. Uno i problemi dovrebbe lasciarli a casa, già siamo a lavorare, se poi arrivi col muso, non è facile per nessuno. C’è gente in reparto che a volte nemmeno ti saluta, ecco, io quelli non li capisco. E in quei casi credo che il lato umano non sappiano nemmeno cosa sia.

Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... In nessun modo. Ho un figlio, ma sono fortunata, con i nonni riesco a gestirmi il tempo dentro e fuori dall’ufficio. Il tuo bambino è venuto a trovarti in azienda? Cos’ha detto? Era felicissimo. Mio figlio pensa che io faccia i bulloni. Gliel’ha detto mio padre una volta per spiegargli cosa facevo di lavoro, ha cercato di semplificare e da allora lui crede che la mamma faccia i bulloni. Comunque era felicissimo di vedere dove lavoravo. Anche se non faccio i bulloni. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Mi sembra un bel progetto, anche perché per come sono fatta e per quanto detto prima, so cosa voglia dire organizzare eventi e spendersi in prima persona per fare qualcosa di concreto. E poi è grazie a LU.ME. che mio figlio è venuto in azienda a vedere che la mamma fa i bulloni. Già questo lo rende importantissimo. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Come ho detto prima mi chiamano “il Sole” credo che l’essere solare mi contraddistingua.

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IN VANTAGGI

LU.ME. in vantaggi

Numerose le convenzioni stipulate da LU.ME. con esercizi commerciali della provincia di Lucca. Basta attivare la carta Più Famiglia per usufruire degli sconti utili e vantaggiosi pensati per grandi e piccini.

D

a quest’anno attivare la carta Più Famiglia sarà ancora più conveniente per i dipendenti delle aziende che aderiscono al Progetto LU.ME. perché la famiglia delle convenzioni si è allargata. Così tra i vantaggi ci sono quelli legati al tempo libero con i libri e i viaggi, ma anche quelli legati alla salute con le farmacie e gli studi medici. Abbiamo pensato al vostro benessere con gli sconti nelle palestre, senza dimenticare quelli nei ristoranti. E infine sconti su auto, abbigliamen-

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IN RISATE

LU.ME. in risate

Nasce quest’anno una nuova rubrica all’insegna del buonumore. Un vademecum trimestrale con consigli su come sopravvivere al meglio al lavoro e ai colleghi.

Come sopravvivere a...

IL COLLEGA CON L’ALITOSI

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Delega per quanto possibile la comunicazione tra di voi alla mail. Siamo nell’era del digitale, non si insospettirà.

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Se ti prende alla sprovvista e ti rivolge la parola, “possiamo parlarne dopo che sono impegnato” è una scusa che può reggere. La prima volta.

Se arriva una terza volta, non hai scampo. Ricordati che ti puoi allenare a trattenere il respiro anche per un minuto buono.

Comunque tranquillo, sta arrivando la bella stagione. Se quando lo vedi avvicinarsi apri la finestra, puoi sempre dire che è per ascoltare gli uccellini.

Se si ripresenta, invitalo alla macchina del caffè e fallo parlare nel tragitto. Abbi però l’accortezza di stare qualche passo avanti a lui.

Contribuisci anche tu! Mandaci i tuoi segreti e le tue tecniche a sopravvivenza@luccametalmeccanica.it Le più divertenti saranno pubblicate su

/luccametalmeccanica e nel prossimo numero

09


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Con il supporto di Confindustria Lucca

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Luglio 2015 / Anno 3 / Edizione II trimestre

eureka! funziona! Protagonisti a Lucca e a Roma i nostri piccoli inventori

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IN AZIENDA

in CONSEGNA

in VANTAGGI

• Fosber torna a scuola • Fapim e l’Associazione Meyer

Si rinnova la sinergia tra It’s Tissue e LU.ME.

Carta Più Famiglia. Per un’estate con te

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08 in persona / Le interviste in Velan e Rotork


LU.ME. balla con te a

Lucca Summer Festival 2015 Il 30 giugno sono stati estratti

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INGRESSI

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PERSONE

tra i titolari della Card “Più Famiglia” che hanno provveduto ad attivarla su www.luccametalmeccanica.it

Ecco l’elenco dei vincitori Vania Avelli

Luca Franceschini

Fabrizio C. Picchi

Chiara Bagnatori

Giovanni Luca Guidi

Giuseppe Pigafetta

Mileto Bonini

Manuela Marconi

Lara Santoni

Claudio Calderoni

Cheti Menconi

Samantha Santori

Noviglia D’Antonio

Raffaella Miarelli

Grazia Simonelli

Andrea Del Carlo

Orlando Nutini

Roberto Rapè

Silvano Di Nardo

Massimiliano Pellicci

Sergio Venanzi

www.luccametalmeccanica.it

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indice

IN AZIENDA FOSBER TORNA A SCUOLA Il Gruppo Fosber investe nella formazione

FAPIM E IL MEYER Fapim organizza “Giocando per il Meyer”

BIMBI IN AZIENDA Le aziende LU.ME. hanno aperto le porte ai bambini

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NELLE SCUOLE EUREKA! FUNZIONA! Protagonisti a Lucca e a Roma i nostri piccoli inventori

IN PAROLE Giornata di premiazioni per i reporter di LU.ME.

in CONSEGNA Si rinnova la sinergia tra It’s Tissue e LU.ME.

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07

IN PERSONA VELAN Interviste a Luca Fedi e Ayelen Maria Marino

ROTORK Interviste a Paolo Ricci e Elena Gioffredi

in vantaggi

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Più Famiglia. Più estate

in risate Consigli utili per sopravvivere nell’ambiente di lavoro

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IN AZIENDA

fosber torna a scuola

Il Gruppo Fosber crede nel territorio e investe nella formazione partecipando a START - SisTema cARTa - Polo Tecnico Professionale per il settore della Carta e del Cartone e per la meccanica strumentale.

I

l progetto START coinvolge enti di formazione, istituti scolastici, aziende, centri di ricerca e università, con l’obiettivo di creare sinergie tra il mondo della scuola pubblica ed il mondo delle imprese, migliorando le attrezzature didattiche e creando opportunità di alternanza scuola lavoro nel curriculum vitae degli studenti. Fosber è membro del comitato di pilotaggio di “START” e contribuisce strategicamente e operativamente con propri manager e tecnici alla definizione di programmi scolastici orientati alle aziendale e finalizzati a promuovere l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro. In questa ottica, ha recentemente donato licenze software Solidworks per la progettazione 3D all’Istituto d’Istruzione Superiore “Galilei-Artiglio” di Viareggio, divenendo membro del suo Comitato Tecnico Scientifico; ha inoltre partecipato - anche con il fondo di solidarietà interno “Nicola Balbo” - a dotare di strumenti informatici per la didattica vari istituti e cooperative/enti; infine ha promosso lo studio della lingua inglese contribuendo al progetto formativo per i bambini delle scuole materne “giochiamo con l’inglese”. Tutto questo, perché Fosber sa che il successo di un’impresa nel lungo periodo dipende anche dalla qualità della relazione di reciproco sostegno che è capace di instaurare con il territorio con cui si interfaccia.

Per maggiori informazioni sui PTP consultare il sito www.regione.toscana.it/-/poli-tecnico-professionali

fAPIM e il Meyer Sabato 18 luglio FAPIM organizza “Giocando per il Meyer”; un evento di sport e divertimento aperto a tutti, per divertirsi aiutando la Fondazione Meyer presente con un suo stand.

D

alle ore 18.00 presso lo Stabilimento Fapim, grandi e piccoli potranno cimentarsi in diversi sport, seguiti dalle associazioni del territorio: basket, pallavolo, rugby, tennis, percorso di agility-dog da provare col proprio cane o con cani addestrati. Alle 19.00 finale del torneo di tennis aziendale. Inoltre accampamento medievale con dimostrazioni e curiosità, giochi di abilità e per tutta la durata dell’evento gratis panini con porchetta e salumi, vino e bibite! A disposizione dei più piccoli gonfiabili e pony e ancora carretti dello zucchero filato, pop-corn, gelato e golosità da acquistare come in un vero Luna-park. La Sound Street Band con il suo ritmo farà da colonna sonora fino alle 21,00, quando si terrà l’estrazione della Lotteria “Giocando per il Meyer”.

Promossa da Fapim per raccogliere fondi per le attività di ricerca della Fondazione Meyer, la lotteria prevede tre super-premi: Primo premio: Vespa 50 Primavera 2T; Secondo premio: iPhone 6 da 16 GB; Terzo premio: iPad mini da 16 GB. I biglietti, in vendita al prezzo di 5 euro, interamente devoluti in beneficenza, sono disponibili presso l’ingresso principale dello stabilimento Fapim di Via delle Cerbaie 114 e presso alcuni esercizi commerciali di Altopascio, Chiesina Uzzanese e Pescia. Per informazioni chiamare il numero 0583 2601.

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BIMBI in azienda

Anche le aziende del Progetto LU.ME. hanno aperto le porte ai bambini.

V

enerdì 22 maggio 2015 è stata la giornata di Bimbi in Azienda, un’iniziativa nata ormai 21 anni fa dal Corriere della Sera alla quale ogni anno aderiscono molte aziende sul territorio nazionale. Tra le aziende del progetto LU.ME. che hanno accolto i figli dei dipendenti in ufficio ci sono state Fapim, KME, Rotork, Sampi e Velan. È stata l’occasione per condividere un momento di svago insieme alla famiglia proprio in quel posto sconosciuto ai più piccoli, dove mamma e papà vanno ogni mattina. Giochi, animazione e una bella merenda hanno accompagnato i bimbi tra le mura delle aziende. Oltre alla visita dei capannoni e delle officine, in alcuni casi c’è stata la visita alle scrivanie dove molti dipendenti tengono i disegni dei figli o le loro foto, dimostrazione una volta di più di quanto la realtà lavorativa possa essere anche una dimensione intima e personale che è bene alimentare con iniziative del genere. Le altre aziende del Progetto LU.ME. che il 22 maggio non hanno aderito, hanno però partecipato all’iniziativa successivamente con lo stesso spirito, dedicando una giornata alla famiglia durante la settimana di It’s Tissue che si è svolta dal 21 al 28 giugno.

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nelle scuole

eureka! funziona!

Protagonisti a Lucca e a Roma i

I

mmaginate un sabato mattina di pioggia a Lucca. Immaginate una chiesa sconsacrata gremita di bambini e genitori. Immaginate l’euforia di presentare al mondo un gioco inventato da voi, proprio da voi, con i materiali che vi sono stati consegnati, dove avete dovuto pensare alla meccanica ma anche all’originalità dell’idea, dove avete dovuto tenere un diario di bordo, dove vi siete divisi i compiti con i compagni di squadra e avete dovuto ideare una vera e propria campagna pubblicitaria. Fatto? Benvenuti alla Chiesa dei Servi durante la premiazione di Eureka!Funziona! L’esperienza di sabato 18 aprile in mezzo all’ingegno, alla passione e all’immaginazione di tanti piccoli inventori è stata una di quelle che ti possono cambiare la visione del mondo. Anche se, come in tutte le competizioni, c’è stato un vincitore, tutti i giocattoli presentati avevano quella magia che solo ai bambini è concessa ancora a piene mani. E per LU.ME. è stato un onore essere promotore, attraverso Federmeccanica, di tutta quell’energia che le nuove generazioni dimostrano di avere.

composta da Duccio Boldrini, referente per le Imprese Amiche del Meyer e la Responsabilità Sociale d’Impresa della Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer, che ha stretto una collaborazione con LU.ME., il docente di fisica Alfio Pelli, il presidente del progetto LU.ME. Lucca Metalmeccanica, Massimo Bellandi, la storyteller e autrice radiofonica Morena Rossi e la giornalista e blogger di giochi Anna Benedetto. Ai creatori del “Bus Atlantic” della Don Aldo Mei di Bozzano (Massarosa) è andato il primo premio per le classi V che è consistito in un viaggio alla finale nazionale a Roma il 15 maggio, insieme a tutte le altre scuole d’Italia che hanno partecipato all’evento. Per gli altri buoni acquisto per libri e materiali didattici. Anche se il vero primo premio è stato dato alla voglia di “donare” al mondo quella parte di sé così vera e incondizionata che ogni bambino ha messo nel gioco, al di là di ogni competizione.

C’erano le terze, le quarte e le quinte di 14 scuole primarie di Lucca, Versilia e Valle del Serchio. 270 bambine e bambini che hanno raccontato i loro progetti a una giuria

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nostri piccoli inventori.

terze

I “Luna Park al mare” (scuola G. Puccini di Montecarlo) II “Biliardino magnetico” (scuola Manara Valgmigli di Coreglia) III “Rimorchiatore” (scuola Bibolotti di Pietrasanta)

QUARTE

I “Acchiappa il pesciolino” (scuola Don Aldo Mei di Bozzano - Massarosa) II “Magica attrazione” (scuola San Giovanni Bosco di Quiesa) III “Attenzione arriva l’U.F.O.” (scuola L. Fornaciari di San Filippo)

QUINTE

Ecco l’intera classifica delle classi:

I “Bus Atlantic” (scuola Don Aldo Mei di Bozzano - Massarosa) II “Disco dance” (scuola Donatelli di San Vito - Lucca) III “La giostra delle tazze” (scuola G. Puccini di Montecarlo)

Guarda il video sul sito di LU.ME. www.luccametalmeccanica.it

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NELLE SCUOLE

lu.me. in parole

Campionato di giornalismo La Nazione 2015. Una giornata di premiazioni e soddisfazioni anche per i reporter di LU.ME.

S

abato 23 maggio, nella Sala Tobino di Palazzo Ducale a Lucca, si è conclusa l’avventura del Campionato di Giornalismo de La Nazione. Oltre 200 gli studenti delle medie coinvolti e tra questi anche gli studenti della seconda B della scuola media statale Papa Giovanni XXIII di Borgo a Mozzano, che hanno redatto un articolo su una delle 11 aziende del progetto LU.ME., la A.Celli.

Quando nei giorni di marzo insieme a Walter Tamarri abbiamo fatto visita alla classe che avrebbe poi scritto l’articolo sul mondo della carta e sul Gruppo Celli, avevamo già intuito che intorno al progetto c’era una buona energia. I ragazzi si erano dimostrati attenti e desiderosi di notizie su quel mondo che li aspetta alla fine del loro percorso scolastico. E il distretto cartario, proprio perché siamo a Lucca, è una delle possibili strade.

è stata una grande emozione vedere le nuove generazioni appassionarsi alla carta stampata e dimostrare nei loro elaborati di avere l’occhio del cronista, con la giusta dose di senso critico e curiosità. Tutte doti che vanno coltivate e che possono fare la differenza per il loro futuro, qualunque esso sia.

LU.ME. ha consegnato l’assegno di 200,00 euro agli studenti della classe 2°B di Borgo a Mozzano per il lavoro svolto e per l’impegno nel raccontare l’azienda A. Celli, per la quale era presente il sig. Morganti. Un riconoscimento per le loro capacità e per aver reso protagoniste una volta di più le aziende del territorio.

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IN CONSEGNA

lu.me. in consegna

Da It’s Tissue, tramite le 11 aziende del Progetto LU.ME., bancali di carta per scuole ed associazioni del territorio.

Si rinnova la sinergia fra “It’s Tissue” – The Italian Technology Experience, che si è svolto a Lucca dal 21 al 28 giugno e che coinvolge 12 aziende del settore metalmeccanico per la carta, e il progetto “LU.ME.”. Durante la settimana di It’s Tissue, occasione per migliaia di clienti internazionali di apprezzare le eccellenze tecnologiche Made in Italy, la carta prodotta durante gli open house viene raccolta dalle aziende aderenti al progetto LU.ME. e, con il supporto di Confindustria Lucca, distribuita questa settimana e a settembre, con l’avvio dell’anno scolastico, nei territori dove hanno sede le aziende del progetto. In questi giorni, a bordo del furgoncino messo a disposizione da Fapim, Fosber, Gambini, KME Italy, Rotork Fluid Systems e Velan ABV, una fornitura di alcune migliaia di rotoli tra carta igienica e asciugatutto è arrivata a: Misericordia di Borgo a Mozzano, Misericordia di Corsagna, Istituto “Poveri Vecchi” di Viareggio, Misericordia di Montecarlo, Istituto comprensivo di Ghivizzano, scuola primaria di Coreglia, Istituto comprensivo “Don Milani” che riunisce le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di Ponte Buggianese e Chiesina Uzzanese e a diversi soggetti di Chiesina Uzzanese: la Caritas parrocchiale, il Gruppo Oratorio circolo ANSPI “L’Incontro” e l’asilo parrocchiale “Maria Ausiliatrice”. A settembre un nuovo giro di distribuzioni con più del doppio dei materiali.

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IN PERSONA

lu.me. in persona

Con LU.ME. in persona diamo voce alle persone che fanno le aziende.

Luca Fedi Project Manager Velan ABV S.p.A. Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portato o avresti voluto fare altro? Ti rispondo dicendoti che mi sono portato gli appunti scritti, sono ingegnere dentro e fuori. Lavoro qui dal 2011 e sì, credo di esserci portato. Il mio percorso è stato abbastanza classico, mi sono laureato in ingegneria e poi ho vinto una borsa di studio nel settore ferroviario. Avevo voglia però di un’azienda dal respiro internazionale e l’oil&gas mi attirava, così mi sono messo a cercare ed eccomi qui. Mi sono sempre piaciute le materie scientifiche fin dalle superiori. Ho sempre avuto le idee chiare in fondo. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Direi l’organizzazione e la determinazione, ma ancor più entrare presto in sintonia con gli altri. Sono una persona empatica. Per il project manager è fondamentale entrare in sintonia con gli altri, visto che si lavora in team. Tra i difetti quello che mi viene in mente è che sono troppo preciso, a volte dovrei buttarmi un po’ di più. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Mi ricordo quando pochi mesi dopo essere stato assunto stavo per uscire, era finita la giornata e mi chiamò l’ex titolare. Mi voleva vedere nel suo ufficio. Subito pensai chissà cosa può volere da un novellino come me e appena entrato mi disse “ciao Luca, domattina hai un meeting in Inghilterra, ok?”. Non conoscevo l’argomento e non conoscevo il cliente. Panico. Dovetti prepararmi la sera stessa, ma ero anche contento della fiducia che l’azienda aveva riposto in me. L’incontro andò bene e infatti sono ancora qui.

faccia col cliente. Dobbiamo essere un po’ psicologi ma anche un po’ strateghi. È come una partita a scacchi. Per l’azienda conta molto, soprattutto da quando è arrivata la nuova proprietà. C’è molto più scambio tra i dipartimenti e di conseguenza anche più responsabilità. Viene dato molto spazio ai PM e questo è di grande soddisfazione. Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Lavorando con clienti in tutto il mondo in qualunque orario potrei rispondere alle e-mail, ma una regola che mi sono dato è cercare, per quanto possibile, di non portarmi il lavoro a casa. Lo stress dell’ufficio non deve uscire dal cancello dell’azienda. Per adesso ci riesco abbastanza. Certo, anche l’ora di macchina che mi separa da casa non aiuta, ma tutto sommato è una questione di abitudine. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Conosco bene LU.ME. da quando siamo entrati, mi sono informato anche grazie al giornalino. Credo sia una risorsa importante per il territorio di Lucca in un mercato globale e fortemente competitivo come quello attuale è bene fare sistema. Hai mai usato la carta FamigliaPiù? No, la devo attivare. Ma non mancherò. Se ti chiedessero di definire con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio il tuo lavoro e la tua azienda cosa diresti? Descriversi non è mai facile, ma se dovessi presentarmi a qualcuno direi che sono una persona sulla quale si può fare affidamento.

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l’azienda? Per un PM il lato umano è alla base del lavoro, una delle caratteristiche fondamentali. Devi saper fare squadra con i colleghi e portarli con il sorriso nella tua direzione. Chi è schivo e introverso difficilmente sarà un buon PM. Noi siamo l’inter-

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Ayelen Maria Marino Production Assistant Velan ABV S.p.A.

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portata o avresti voluto fare altro? Lavoro qui da gennaio 2011, non avevo ancora 20 anni quando sono entrata. È una bella realtà. Ho visto l’evolversi dell’azienda in ogni aspetto in questi ultimi anni. All’inizio ero in amministrazione, addetta alla fatturazione attiva. Ora sono al ricevimento merci e produzione, non mi occupo più dell’amministrazione. In realtà non pensavo di fare questo lavoro. Ho fatto ragioneria con indirizzo informatico, quindi pensavo di fare altro. Poi però, grazie anche alle persone che ho incontrato qui e che mi hanno insegnato il mio lavoro, mi sono scoperta adatta alle valvole. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Il mio nome vuol dire Allegria. In fondo credo di essere una persona positiva. Poi sono curiosa e determinata, sempre aperta a nuove cose, questo aiuta. Anche se la determinazione ha i suoi pro e i suoi contro. Ecco forse posso dire che essere ostinata a volte può essere un limite, del resto sono Ariete. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Tempo fa mi hanno scelta per andare a Lisbona dove abbiamo una sede. È stata un’emozione enorme, era il mio primo viaggio di lavoro. Ti sembrerà l’inizio di una barzelletta, ma era così: eravamo un canadese, degli italiani e dei portoghesi. In quell’occasione ero lì col mio capo e con gente di grande esperienza. E la cosa incredibile per me era parlare e vedere che mi ascoltavano. È stata una grande esperienza di crescita condividere tutto quello con gente molto più esperta di me. Viaggiare mi piace molto, forse dovrei fare il commerciale.

margine di collaborazione e difficilmente delegava. Oggi invece, la nuova proprietà, lascia che le persone si sviluppino in base alle proprie capacità. Sono cambiate molte cose. Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Incide poco. Sono giovane e vivo ancora coi miei genitori. Posso dire che incide positivamente. Molti dei miei coetanei sono ancora a scuola. Io sono fortunata. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Conosco LU.ME. da quando siamo entrati. Ci sono molte attività stimolanti. Sono contenta. Hai mai usato la carta FamigliaPiù? Attivata, ma ancora nessun acquisto. Non c’è ancora stato il momento shopping. Però ho visto che tra le convenzioni c’è Formetica e mi piacerebbe molto fare un corso di formazione, magari per migliorare l’inglese. Se ti chiedessero di definire con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio il tuo lavoro e la tua azienda cosa diresti? C’è una parola, un inglesismo, che mi piace molto ed è serendipità. Mi piace pensare che la vita sia così, qualcosa che non stai cercando e ti capita. Per esempio io sono uscita da un’agenzia assicurativa e sono cascata qui dentro, una coincidenza davvero fortuita.

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l’azienda? Il lato umano conta molto. Avere una buona comunicazione coi colleghi è il 95% del lavoro. Chi c’era prima lasciava poco

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IN PERSONA

lu.me. in persona

Con LU.ME. in persona diamo voce alle persone che fanno le aziende.

Paolo Ricci Control Assembly Staff Rotork Fluid System Srl Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portato o avresti voluto fare altro? Sono qui dal 2003. Ho smesso di studiare presto e ho cominciato a lavorare subito. Ho fatto anche il salumiere prima. Poi sono entrato qui. Sono addetto al secondo montaggio per i pannelli di comando che servono ad azionare gli attuatori e devo dire che mi piace. La mia propensione però è stare all’aria aperta, forse dovevo fare il giardiniere. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? La precisione e l’ordine. Per il lavoro che faccio io sono fondamentali. Basta sbagliarsi di poco e si deve rifare tutto. Qualcosa che mi ostacoli non saprei. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Ero qui da poco, forse qualche settimana. Eravamo io e altri 3 colleghi. Venne Peter France, il grande capo, uno molto sorridente e tranquillo, ma sempre il grande capo. Gli fanno fare un tour accompagnato dal direttore e di solito, raramente, entra in contatto con i dipendenti. Invece quel giorno vediamo Peter France che ci prende di mira e si dirige verso di noi. Io e gli altri che erano lì con me ci siamo detti “ma non verrà mica qui e se ci chiede qualcosa che gli diciamo?”. Lui arrivò e ci chiese il nome del progetto cui stavamo lavorando. Domanda all’apparenza semplice, però eravamo così impietriti che non siamo stati capaci di dire neanche una parola, pur sapendo benissimo ovviamente il nome del progetto. è una cosa di cui ogni tanto ridiamo ancora. Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l’azienda? Il lato umano non è fondamentale per il lavoro che faccio, anche se il rapporto tra le persone è importante. Spesso sono solo alla postazione, potrei anche non parlare con nessuno, ma il rapporto con i colleghi è indispensabile sia a noi stessi che al risultato in azienda. Anche i manager puntano su questo. Ci dicono sempre “parlate, condividete, fate squadra, non

abbiate paura a interfacciarvi e a dire la vostra. Può servire a tutti.” Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Sto 13 ore fuori casa, il tempo dedicato ai figli è rosicato, anche se quando torno a casa alla sera cerco di giocare con loro. è difficile, ma si fa. Con mia moglie diciamo sempre “noi non si ingrassa”. I tuoi bambini sono venuti a trovarti in azienda? Cos’hanno detto? Ho due bambini. Quello più grande sì è venuto, l’altro è ancora troppo piccolo. La cosa che l’ha divertito di più è stato vedere il muletto e il carroponte. Gli è piaciuto tutto moltissimo. Il più piccolo se gli chiedi cosa fa papà dice “piega i tubi”. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Certo. Lo conosco anche attraverso mia moglie che è insegnante e conosce molto bene il progetto Eureka cui LU.ME. ha partecipato. Fra l’altro siamo di Bozzano come la scuola che ha vinto e credo sia un’iniziativa molto bella per il territorio. Hai mai usato la carta FamigliaPiù? No, non l’ho mai usata, ma so che ci sono convenzioni anche con negozi di scarpe. Le scarpe per i bimbi sono una bella spesa per una famiglia. Credo che la userò al più presto. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Se gente allegra il ciel l’aiuta. Mi sento davvero molto fortunato.

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Elena Gioffredi Inside Sales Engineer Rotork Fluid System Srl Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portato o avresti voluto fare altro? Sono qui da 12 anni e non ho mai fatto altro. Sono sempre stata nelle vendite. Ho cominciato nel settore delle valvole e poi sono entrata qua. Devo dire che è stata l’occasione della mia vita entrare in Rotork. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Sono espansiva e empatica e questo mi aiuta certo, ma sono anche un po’ ansiosa e questo a volte mi ostacola. Soprattutto nel mio ruolo ti devi prendere dei rischi. Fra l’altro sono tecnico-commerciale pur non essendo ingegnere e anche se con l’esperienza ho imparato a preparare qualsiasi tipo di offerta tecnica, in certe occasioni mi faccio prendere dall’ansia. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? L’altro giorno sono dovuta andare a Milano per tutta la giornata e ho lasciato le bimbe da portare a scuola a mio marito. La più grande quando sono tornata a casa mi ha detto “ma stamattina mi hai mandata a scuola senza merenda e senza occhiali”. Io ho sorriso perché in realtà era stato mio marito, anche se il fatto che io fossi andata via per lavoro mi rendeva in qualche modo colpevole ai suoi occhi di aver lasciato papà, che come tutti i papà non sa sempre tutto, a gestire la situazione.

17 e per chi ha figli è davvero importante. I tuoi bambini sono venuti a trovarti in azienda? Cos’hanno detto? Ho due figlie, la prima è già venuta molte volte, la seconda invece quest’anno sarà la prima volta. è stata molto orgogliosa del mio lavoro quando ha visto il mio ufficio. Poi io vengo da una famiglia di donne che hanno sempre lavorato e far vedere alle mie figlie dove va la mamma quando esce di casa e sta via tutto il giorno è davvero importante. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Lo conosco benissimo. Anzi posso dire che noi siamo una famiglia LU.ME., mio marito lavora in Fosber. Credo sia una grande opportunità di scambio per tutti. Ti dà la bella sensazione di essere parte di una realtà che si occupa dei suoi dipendenti, dello sviluppo del territorio e della città in cui vivi. Hai mai usato la carta FamigliaPiù? Certo che la usiamo. Ne abbiamo addirittura due. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Tendo a non dare definizioni. Rinchiudersi in una definizione non ha senso perché l’esperienza della vita ti cambia. Per me non è possibile infilarsi solo in una definizione.

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l’azienda? Il lato umano è fondamentale anche se spesso i miei sono rapporti telefonici. Dopo tanto tempo però si instaura un rapporto di fiducia e amicizia con i clienti. Con i colleghi poi, visto che lavoriamo in un openspace, il lato umano è importantissimo. Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... La flessibilità dell’orario mi ha cambiato la vita. Riesco molto meglio a gestire tutto, perché se entro alle 8 posso uscire alle

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in vantaggi

Più Famiglia. Più estate La card “Più Famiglia” diventa sempre più vantaggiosa, per un’estate all’insegna dei bambini e della salute. Le convenzioni della card Più Famiglia si arricchiscono di nuove opportunità per te e per la tua famiglia. Accanto alle già numerose aziende convenzionate che offrono i propri servizi a un prezzo di favore per i possessori della Card, ci sono due grandi new entry per l’estate 2015. Non poteva mancare l’opportunità di scegliere il meglio delle attività educative estive del comune di Lucca e Gallicano a un prezzo scontato, per far felici i bambini di tutte le fasce di età (dai 3 ai 14 anni). E visto che la salute viene prima di tutto, si è aggiunto Biolabor, il punto prelievi del centro medico San Marco, un’occasione in più per stare bene spendendo meno.

Campi estivi

centro prelievi

NEW!

AICS Cooperativa sociale La Luce Cooperativa sociale Zefiro Da Vinci Summer Camp Il giardinetto di Maria

Biolabor

abbigliamento

Nek Point

NEW!

formazione Formetica

informatica

Easy Shop Outlet Magazine PittaRosso Vela Massimo Rebecchi Silvia Sport

ristorazione Pizzeria Marameo

salute Centro Medico San Marco

auto

Centro Fisioterapico San Giusto

Autotecnica Lucchese Eurofficina G. Ginanni Lucar Lucca Tre - Euromaster

Farmacia Malagrinò Piccinini

benessere/sport

Comfort Travel

Genesi Wellness Center Gymnic Wellness Center QBO Club Centro Fitness

Libreria del Professionista

Nicola Paoleschi Studi Dentistici

Tempo Libero Bei Viaggi

Oasis Ubik

edilizia F. Industrial

Per maggiori informazioni www.luccametalmeccanica.it

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in risate

lu.me. in risate

Continua la rubrica all’insegna del buonumore. Ecco il vademecum per sopravvivere al meglio al lavoro e ai colleghi durante i mesi estivi.

Tecniche di sopravvivenza in azienda

ESTATE in ufficio

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Camicia Hawaiana e bermuda in ufficio solo se fate il pubblicitario. Ah, le infradito non sono antinfortunistiche.

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Se vi costa fatica mettere “mi piace” alle foto sulla spiaggia dei vostri colleghi che sono partiti, non fatelo. Teneteveli per quando posteranno improperi per la coda da rientro.

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Mentre le piante sulle scrivanie vuote intorno a voi avvizziscono, il vostro ficus è rigoglioso? Che non vi venga in mente di annaffiarle tutte. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità.

Niente coda alla mensa, niente coda alla macchina del caffè, niente coda al parcheggio. Che meraviglia. Ma siete rimasti solo voi in ufficio. Va bene che è agosto, ma sicuri che non sia anche domenica? Quando la giornata vi sembrerà infinita e vi assalirà la nostalgia, prendete il mouse e portatevelo all’orecchio: con un po’ di immaginazione potreste sentirci il mare.

Contribuisci anche tu! Mandaci i tuoi segreti e le tue tecniche a sopravvivenza@luccametalmeccanica.it /luccametalmeccanica

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info@luccametalmeccanica.it

www.luccametalmeccanica.it

03 Con il supporto di Confindustria Lucca

/luccametalmeccanica

/luccametalmec


Ottobre 2015 / Anno 3 / Edizione III trimestre

COPPA LU.ME.

16° Trofeo Industria

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ORIENTAGIOVANI 2015 Nella settimana della cultura d'impresa torna "Il Mondo è un Palcoscenico"

PMI DAY I giovani visitano le aziende per uno sguardo al loro futuro

ECOGRAFIA E CHECKUP Inauguriamo la rubrica "In Salute" con il Centro Medico San Marco

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IN PERSONA / Le interviste in Fosber e KME


Vinci un ingresso per la fiera più attesa! Iscriviti entro il 23 ottobre. Il 26 ottobre saranno estratti

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INGRESSI

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PERSONE

tra i titolari della Card “Più Famiglia” che hanno provveduto ad attivarla su www.luccametalmeccanica.it 10 ingressi per sabato 31 ottobre e 10 per domenica 1 novembre. L’estrazione dei vincitori sarà effettuata con software dedicato sulla base del database di coloro che hanno attivato la card. www.luccametalmeccanica.it

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INDICE

IN EVENTI: settimana della cultura ORIENTAGIOVANI 2015

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MEYER E LU.ME.

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PMI DAY INDUSTRIAMOCI

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IN SALUTE ECOGRAFIA E CHECKUP

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IN AZIENDA VELAN DONA 10 PC

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TOSCOTEC FAMILY DAY

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IN CONSEGNA VERSILIA NUOVA TAPPA

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IN SPORT 06

COPPA LUME

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LUCCA MARATHON

IN PERSONA 08

FOSBER E KME

IN VANTAGGI

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IN RISATE

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IN EVENTI: settimana della cultura

ORIENTAGIOVANI 2015 Nella settimana della cultura d’impresa dal tema "L’impresa va in scena" arriva la tournée di LU.ME. con "Il Mondo è un Palcoscenico".

Le tappe: Lucca, 5/11 - Pietrasanta, 12/11 - Castelnuovo Garfagnana, 17/11

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al 10 al 20 novembre 2015 si terrà la XIV edizione della settimana della cultura d’impresa, un’iniziativa voluta a livello nazionale da Confindustria per diffondere i valori della cultura imprenditoriale italiana. Quest’anno il tema è "L’impresa va in scena" dove il teatro diventa sia luogo che linguaggio per diffondere al grande pubblico la ricchezza valoriale dell’industria italiana. In dieci città italiane verranno realizzati racconti, letture e recite in collaborazione con grandi e prestigiosi teatri dove si racconteranno in maniera originale storie d’impresa, testimoniando la crescente e diffusa sensibilità di Confindustria ai temi della cultura. Si potrebbe aggiungere, niente di nuovo per LU.ME. che già lo scorso anno ha portato in teatro uno spettacolo multimediale dedicato ai ragazzi delle scuole medie per la giornata dell’Orientagiovani dal titolo "Il Mondo è un Palcoscenico". E come non farlo anche quest’anno? A maggior ragione inserendosi all’interno di

un’iniziativa nazionale che riconosce il teatro come strumento adatto a diffondere la cultura d’impresa. Non è tutto: nell’edizione 2015 di Orientagiovani, visto il grande successo ottenuto nella scorsa edizione, LU.ME. ha deciso di portare in giro una vera e propria tuornée, dove gli attori della Compagnia Coquelicot Teatro Marica Bonelli, Laerte Neri e Paolo Simonelli possano incontrare i ragazzi delle scuole di tutta la Lucchesia, per insegnare loro a sognare consapevolmente. Alla data di Lucca si sono infatti aggiunte la Garfagnana e la Versilia, per tre appuntamenti durante i quali offrire nuovi spunti per il futuro e per far conoscere le diverse opportunità di lavoro e formazione di tutto il territorio. Perché gli attori di domani vanno motivati oggi a salire sul palcoscenico del mondo da protagonisti.

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MEYER e LU.ME. La visione olistica della persona per un nuovo umanesimo sostenibile.

N

ella settimana della cultura d’impresa sono molte le iniziative che a livello nazionale vedono impegnate le aziende associate a Confindustria. A Lucca, le 11 aziende che hanno dato vita al Progetto LU.ME., hanno deciso di aggiungere a quegli eventi un altro ambizioso appunta-

mento. Il 13 novembre, nello stesso giorno del PMI Day, si terrà infatti a palazzo Bernardini il primo incontro sulla centralità dell’uomo nell’evoluzione della medicina e del business, un incontro su una visione olistica della persona nell’ospedale e nell’impresa. Un'iniziativa che nasce in collaborazione con il Centro Studi della Fondazione Meyer per un progetto innovativo e unico di studio, di approfondimento e riflessione sull’importanza della comunicazione con l'"Uomo" come valore primario di entrambe le aziende, in un momento congiunturale e storico di sfaldamento delle istituzioni. Con questo appuntamento si dà così inizio a un nuovo percorso che vedrà impegnate le 11 aziende del progetto LU.ME. con la Fondazione Meyer per un viaggio ricco di reciproco supporto. Interverranno Massimo Bellandi del progetto LU.ME., Giampaolo Donzelli dell’Università di Firenze, Maria Chiara Carrozza della scuola Superiore S.Anna di Pisa e Giuseppe Berta dell’Università Bocconi di Milano.

PMI DAY industriamoci L'iniziativa che permette ai ragazzi di andare in azienda per toccare da vicino il loro futuro professionale.

A

nche quest’anno le aziende del progetto LU.ME. aderiranno al PMI Day-Industriamoci, iniziativa che dal 2010 vede le imprese di tutta Italia associate a Confindustria aprire le porte ai giovani per raccontare loro da vicino il mondo dell’industria. Il giorno stabilito a livello nazionale per l’evento è venerdì 13 novembre, all’interno della settimana della cultura d’impresa e all’interno anche della Settimana Europea delle PMI organizzata dalla Commissione Europea. L’occasione per i ragazzi delle scuole superiori di entrare in contatto con chi fa impresa nel proprio territorio non è solo un modo per renderli partecipi dell’orgoglio e della passione di chi si impegna quotidianamente a favore della crescita, ma è anche un momento di esperienza diretta con realtà produttive di cui domani potrebbero fare parte. I giovani visitatori infatti potranno entrare nei reparti, guardare i macchinari utilizzati, fare domande alle persone che li hanno realizzati, essere testimoni delle esperienze di innova-

zione e internazionalizzazione delle aziende coinvolte, in uno scambio di cultura d’impresa che non può che migliorare l’approccio al lavoro delle generazioni a venire.

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IN SALUTE

ECOGRAFIA e checkup Inauguriamo la rubrica In Salute, in cui diamo spazio ai consigli medici e di prevenzione degli specialisti dei centri medici convenzionati con LU.ME. Questo mese la parola al Centro Medico San Marco. completamente indolore, che però ha una grande valenza diagnostica.

Dott. Filippo Cascini Medico chirurgo, ecografista

Dott. Cascini perché è utile fare un checkup ecografico? L’ecografia è un mezzo diagnostico-strumentale che, attraverso ultrasuoni, ci permette di visualizzare un organo e di valutarne le dimensioni, la struttura, la vascolarizzazione. É uno strumento eccezionale per monitorare la propria salute, ed evidenziare precocemente, spesso permettendo di intervenire tempestivamente, delle possibili patologie. In che cosa consiste l’esame? L’esame consiste nel porre una sonda che emette ultrasuoni su una zona esterna o interna del nostro organismo, e nel valutare su uno schermo le caratteristiche anatomiche degli organi visualizzati. Si tratta di una verifica innocua e

Perché può essere importante fare periodicamente delle ecografie? Esistono diverse patologie che sono completamente asintomatiche, e che dunque, proprio perché non generano dolore o fastidio, non possono essere riscontrate se non attraverso l’utilizzo di un mezzo diagnostico. Il tumore del rene, il tumore vescicale e l’aneurisma dell’aorta sono tre esempi di situazioni gravissime, spesso letali, che però non generano sintomi, e dunque possono essere rivelate esclusivamente da un periodico esame ecografico. Molto spesso una diagnosi precoce è affidata al caso, poiché il paziente giunge all’esame per una sintomatologia diversa e poi scopre la vera causa del suo malessere attraverso l’indagine ecografica. Quali sono le ecografie consigliate in base al sesso e all’età? Un esame annuale, dai 18 ai 90 anni, può essere una buona abitudine per svelare precocemente delle patologie e monitorare il proprio stato di salute. Se per le donne è consigliato un esame annuale alla mammella, per l’anziano è fondamentale l’ecografia trans-rettale per la valutazione della prostata.

Per tutti gli associati LU.ME. fino a dicembre 2015 tutte le ecografie avranno il medesimo prezzo del ticket. Agli associati è riservata una corsia preferenziale attraverso il numero dedicato 388/4640997.

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IN AZIENDA

VELAN dona 10 pc V

elan ABV, azienda che produce valvole e attuatori per il settore "oil and gas" entrata quest’anno nella famiglia LU.ME., ha donato per il nuovo anno scolastico in corso dieci Personal Computer alla scuola di Gragnano. Un gesto in linea con la filosofia che ha fatto nascere il progetto LU.ME. e che accomuna le 11 aziende che vi hanno aderito, poiché la valorizzazione del territorio parte soprattutto dalle nuove generazioni e la diffusione della cultura è il vero volano di crescita e progresso di un paese.

TOSCOTEC Family Day M

usica, animazioni, giochi, una golosa torta e una succulenta mega grigliata per tutti. In poche semplici parole questo è stato il Family Day Toscotec che si è tenuto il 26 giugno. Organizzato nello stabilimento di Marlia, ha riunito i dipendenti e le loro famiglie in una festa spensierata ed informale nell’ultimo giorno di Open House It’s Tissue. Come "aperitivo" la visita agli stabilimenti produttivi e agli uffici per far conoscere anche ai più piccoli la realtà industriale che sta dietro al cancello di viale Europa, un incontro imponente con i grandi macchinari assemblati sulle linee di produzione, ma subito dopo la leggerezza dello stare insieme, del condividere divertimento e qualche brindisi.

IN CONSEGNA

VERSILIA nuova tappa

L’

iniziativa del progetto di LU.ME. si allarga in Versilia con il contributo del Rotary Club Viareggio Versilia.

incrementare la propria notorietà su tutta la provincia. E per i prossimi mesi, nuove consegne attendono di soddisfare rinnovate necessità.

Con l’inizio dell’autunno, scuole, asili e Istituti di accoglienza hanno potuto beneficiare della carta prodotta nella settimana di IT’s Tissue, durante gli Open Day della manifestazione estiva, in cui le aziende della carta lucchesi hanno mostrato a clienti internazionali le eccellenze tecnologiche Made in Italy. Con l’aiuto di LU.ME., di Confindustria Lucca e del Rotary Club Viareggio Versilia, infatti, è stato possibile ritirare carta casa, messa a disposizione dall’azienda Fabio Perini, portarla a Viareggio e da qui ridistribuirla su tutto il territorio versiliese. LU.ME. in consegna conferma dunque la propria propensione benefica in nuove aree, per

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IN SPORT

COPPA LU.ME. Si è tenuta il 20 settembre la Terza Coppa LU.ME. all’interno del Trofeo Industria di ciclismo.

S

i è svolta domenica 20 settembre la 16esima edizione del Trofeo Industria competizione ciclistica aperta a titolari e dipendenti delle aziende lucchesi che ha visto al via più di 230 iscritti. LU.ME. anche quest’anno non poteva mancare con la gara nella gara e la terza edizione della "Coppa LU.ME." riservata ai partecipanti che fanno parte delle aziende del progetto, coppa che è anda-

ta ai primi arrivati per ognuna delle categorie presenti. La premiazione dei sei ciclisti si è tenuta venerdì 25 settembre presso la sede di Palazzo Bernardini, e ai vincitori è stato offerto poi un rinfresco in un clima molto gioioso. Al di là della competizione sportiva, infatti, queste sono le occasioni in cui le persone che fanno le aziende si riscoprono vicine.

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CLASSIFICA COPPA LU.ME. JUNIOR DA 31 A 40 ANNI 140. Rugai Gabriele (A. Celli Paper Spa) MIDDLE DA 41 A 45 131. Marchetti Paolo (KME Italy Spa)

Rugai Gabriele

Marchetti Paolo

Lunardi Roberto

Bertetto Sonia

MIDDLE DA 46 A 50 126. Lunardi Roberto (KME Italy Spa) SENIOR DA 51 A 55 127. Biagioni Leonello (KME Italy Spa) SENIOR DA 56 A 60 149. Ferroni Giovanni Massimo (Fabio Perini Spa) OPEN DONNE 138. Bertetto Sonia (A. Celli Paper SPA)

LUCCA MARATHON Il 25 ottobre si corre con LU.ME. alla Lucca Marathon. Ci sarà anche Geronimo Stilton!

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a Lucca Marathon, arrivata quest’anno alla settima edizione, non poteva mancare tra le iniziative che vedono impegnate le aziende del Progetto LU.ME.. La lunghezza la decide il corridore, tante sono le offerte su misura studiate per far partecipare più gente possibile: dai classici 42,195 km, ai 30 km; dai 5, 10 e 15 km de La Lucchesina, al chilometro e 195 metri della Geronimo Stilton Marathon per i più piccoli e infine la LucCanina per i nostri amici a quattro zampe. I bambini saranno poi premiati dal simpatico investigatore nella struttura dell’Expo Lucca Marathon in piazza San Michele, con un divertente spettacolo.

I moduli per l'iscrizione potete trovarli su www.luccametalmeccanica.it

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IN PERSONA

LU.ME. in persona Con LU.ME. in persona diamo voce alle persone che fanno le aziende.

Marta Bertani Production Specialist Da quanti anni fai questo lavoro? Sono in Fosber da 27 anni. Vengo dalla vecchia gestione, Bertani Giuseppe, ex titolare dell’azienda, era mio zio. Sono entrata qui che ero una ragazza e ho vissuto tutta la crescita dell’azienda: da 50 dipendenti dell’inizio ai 260 di oggi. Un bel salto. La Fosber di 27 anni fa era certamente un’altra realtà. Ho cominciato in amministrazione e poi col tempo l’azienda mi ha permesso di trovare un ruolo più consono alle mie capacità e sono così passata in produzione. Il nuovo incarico è più nelle mie corde, mi sento molto più stimolata adesso. Credi di esserci portata o avresti voluto fare altro? Avrei voluto fare l’ISEF e diventare una professoressa di ginnastica. In realtà ho frequentato una scuola professionale e questo mi ha permesso di entrare in Fosber. Non so se ci sono portata, certo è che quando ero in amministrazione avevo l’impressione che il tempo non passasse mai; ora, da quando sono in produzione, ci sono giorni in cui guardo i miei colleghi e dico “ma è già ora di andare a casa?”. Il che significa che mi trovo davvero bene. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Mi rapporto con gli altri generalmente in modo positivo. Quando qualcuno sbaglia cerco di essere costruttiva; a volte sbotto anch’io, ma cerco di farlo sempre sottolineando l’aspetto costruttivo. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Essere qui da tanti anni ti fa vedere l’azienda sotto molti punti di vista, non solo come un posto di lavoro. Ho due colleghe, Elisa e Antonella, siamo le più grandi di età e siamo diventate amiche. Da qualche anno andiamo in vacanza insieme. Abbiamo iniziato con delle semplici vacanze alle terme e quest’anno siamo andate persino a New York.

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l'azienda? Il lato umano è prioritario per entrambi. Ho sempre cercato di avere un buon rapporto con tutti. Anche quando mi è capitato di incontrare delle persone con cui ho lavorato, gente che fuori dal contesto aziendale non avrei mai riconosciuto, è stato un piacere immenso essere riconosciuta e averli salutati. Lasciare un buon ricordo è sempre gratificante. Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Mio figlio adesso è grande e anche quando era piccolo ho sempre avuto i nonni vicini che mi davano una mano, quindi non ho mai avuto difficoltà. Il lavoro in realtà incide positivamente perché dopo tanti anni qui ho trovato oltre alla mia dimensione professionale, anche delle vere amicizie. Tuo figlio è venuto a trovarti in azienda? Cos'ha detto? Mio figlio ha addirittura lavorato qui con me in magazzino per un po’. Ha conosciuto il mondo Fosber e per me è stato molto importante, ha potuto vedere cosa faccio tutti i giorni e come sono considerata dai miei colleghi. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Lo conosco e penso che Fosber ci stia benissimo come azienda. Per la cura dell’ambiente, delle persone, della mensa, degli spazi comuni, del parcheggio, tutto è rivolto a farci stare bene. Quindi direi che LU. ME. è la giusta dimensione per un’azienda come questa. Hai mai usato la carta Più Famiglia? No, sinceramente no. Ma lo farò al più presto. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Sono disponibile e quando posso aiuto gli altri.

IN SVISTA... LU.ME. RINGRAZIA LUCA FEDI PER AVERCI SEGNALATO NELLO SCORSO NUMERO UN ERRORE NELLE INTERVISTE FATTE A VELAN ABV. RIPORTIAMO DI SEGUITO LA DOMANDA CORRETTA CON LA RELATIVA RISPOSTA, SCUSANDOCI ANCORA PER L'ACCADUTO.

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Tiziano Tomei Machine Test Supervisor, Training & Development Tutor Da quanti anni fai questo lavoro? Sono entrato in azienda proprio oggi, nello stesso giorno del 1999. Ero molto giovane e non avendo ancora fatto il servizio militare, ho dovuto interrompere per un anno il mio contratto. Quando sono rientrato, l’anno dopo la leva, avevo il ruolo di montatore esterno e dopo 5 anni sono diventato collaudatore. Da quel momento per me si sono aperte nuove strade: la prima nel 2011, l’anno del progetto “training” e infine oggi, un po’ per le mie attitudini personali, un po’ per carattere, sono cresciuto molto all’interno dell’azienda passando dall’officina all’ufficio con un nuovo job title (Service Engineers Coordinator and Training&Development Tutor).

vista. Ricordo per esempio la prima volta che sono stato in Inghilterra per lavoro, avevo lo scalo in Germania e, se non sbaglio, era la vigilia di Natale. Persi il volo a causa del maltempo e sapevo parlare solo l’italiano. Mi dovetti arrangiare su tutto: sul volo, l’hotel e il resto, col supporto dell’Azienda ovviamente. L’esperienza mi è servita molto anche per la mia crescita personale.

Credi di esserci portato o avresti voluto fare altro? Sì, credo di esserci portato. Sono sempre stato me stesso a prescindere dal ruolo, non mi sono mai messo una maschera. Questa è un’azienda aperta che punta molto sulle caratteristiche personali e tende a valorizzare anche gli aspetti caratteriali oltre a quelli tecnici e professionali.

Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Incide il giusto. Incideva forse di più anni fa quando mi capitava di dover stare all’estero per molto tempo e lasciavo a casa amici e familiari. Gestire situazioni personali è difficile se sei spesso in viaggio. Ora le cose sono un po’ cambiate. Cerco comunque di non portarmi mai il lavoro a casa, anche se a volte non è facile.

Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Ho una grande facilità ad entrare in contatto con gli altri e soprattutto nel capire chi mi sta di fronte. Questo mi aiuta molto a creare la squadra con cui lavoro. Sono un perfezionista, anche se mi rendo conto che questo non è sempre un plus. Un altro aspetto del mio carattere che credo mi faciliti nella vita è la flessibilità: da 5 anni non faccio che cambiare e rimettermi in gioco. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Quando sono uscito dalla scuola non sapevo le lingue. In Fosber ho imparato a cavarmela anche da questo punto di

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l'azienda? Il lato umano è il 90% nel lavoro. Il tuo successo passa dal successo degli altri. Se non sei positivo non ricevi nulla in cambio e in questo senso la filosofia dell’azienda è allineata alla mia.

Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Penso che sia una grande opportunità per tutti e rispecchia in toto l’azienda nei valori e negli obiettivi. Hai mai usato la carta Più Famiglia? No, non l’ho ancora usata. Ma prometto di farlo al più presto. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Il mediatore.

AYELEN MARIA MARINO / Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? C’è una parola, un inglesismo, che mi piace molto ed è serendipità. Mi piace pensare che la vita sia così, qualcosa che non stai cercando e ti capita. Per esempio io sono uscita da un’agenzia assicurativa e sono cascata qui dentro, una coincidenza davvero fortuita. LUCA FEDI / Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Descriversi non è mai facile, ma se dovessi presentarmi a qualcuno direi che sono una persona sulla quale si può fare affidamento.

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IN PERSONA

LU.ME. in persona Con LU.ME. in persona diamo voce alle persone che fanno le aziende.

Rossano Marchetti Responsabile Manutenzione Meccanica Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portato o avresti voluto fare altro? Lavoro qui da vent’anni. Prima di me ci lavorava mio padre e prima ancora mio nonno. KME è parte della mia famiglia così come lo è del territorio. Il paese di Fornaci si è sviluppato intorno alla fabbrica. Basta pensare che la sirena di entrata e uscita dallo stabilimento, che ormai è cosa obsoleta, è così parte della quotidianità di tutti che viene usata come sveglia a scandire le giornate. E quando è stato pensato di toglierla è successa una sollevazione popolare. Sono entrato come meccanico e da tre anni sono caporeparto. Qui mi sento a casa, è una seconda famiglia, e non è retorica. Non avrei mai pensato di diventare caporeparto, questo no, ma ho sempre pensato che avrei lavorato in KME. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Sono una persona semplice e mi so rapportare con gli altri. Anche questo è importante quando devi gestire una squadra e la mia è molto affiatata, sarà che ci si conosce da sempre. All’inizio mi sentivo un po’ in difficoltà perché io sono fatto così, se non riesco a risolvere le cose me la prendo. E pensare che la manutenzione è quasi sempre risolvere problemi, ma col tempo ho dovuto imparare a prendermela meno. E mi ha fatto bene sotto tanti punti di vista. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Aneddoti non saprei, una cosa però che mi chiedo spesso è se riuscirò mai a fare per mio figlio quello che mio padre ha fatto per me lavorando qui dentro. Mio figlio non credo seguirà le mie orme, anzi le nostre visto che ci sono stati anche mio padre e mio nonno, ormai le nuove generazioni sono un po’ diverse, però non si può mai dire.

Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Io abito a 5 minuti da qui e a volte capita di fermarsi più del tempo. Ma non è un problema. Negli anni ho imparato anche a gestire meglio le cose tenendo il lavoro separato dalla famiglia. E poi senza lavoro non ci sarebbe famiglia, no? I tuoi figli sono venuti a trovarti in azienda? Cos’hanno detto? Mio figlio sa benissimo dove lavoro. È come se fosse un luogo di famiglia come già detto. Non ci è mai venuto, ma conosce perfettamente quello che faccio. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Lo conosco e lo trovo molto interessante, sono molto fiero che KME ne faccia parte. Le attività che vengono fatte, la beneficenza e i progetti rivolti alle scuole. Tutte cose che servono a far conoscere il territorio e a investire sul futuro delle nuove generazioni. Hai mai usato la carta Più Famiglia? No, non ancora, ma lo devo fare. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? I miei mi chiamano CAPO, per ridere ovviamente. Non saprei come definirmi, sono comunque una persona che cerca di fare sempre il meglio possibile.

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l’azienda? Il lato umano è importante. Il discorso della sicurezza, che in qualche modo è legata al lato umano per me forse lo è ancora di più. L’azienda si sta impegnando molto negli ultimi anni per diffondere una cultura della sicurezza e anche questo è la dimostrazione che tiene alle persone che lavorano qui.

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Michela Andreucci Quality Manager Reparto Rolled Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portata o avresti voluto fare altro? Lavoro qui dal 2007. Io sono chimico e non avrei mai pensato di entrare nel settore metalmeccanico. È stato un bel salto. Anche se forse il vero salto è stato passare dall’università al mondo del lavoro. Non si è preparati a quello che ti aspetta fuori dalla scuola. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Sono assertiva e non sono spavalda. Credo di essere educata e gentile. Io fra l’altro sono tra le persone più nuove nel reparto, c’è gente che è lì da molto più tempo di me e quindi vanno ascoltati. Essere invasivi o peggio ancora arroganti non è produttivo per nessuno. Si esce dall’università che si ha un’idea del lavoro totalmente diversa. Soprattutto nella ricerca, uno crede di arrivare in laboratorio e fare chissà cosa, invece ti devi adattare, solo così puoi imparare davvero. Sono una perfezionista e a volte è un po’ un limite. Fra l’atro sono un chimico quindi devo essere accurata e precisa, ma è anche un fatto caratteriale. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? La prima trasferta sono andata in un nostro stabilimento a Osnabruck, in Germania e per uno sciopero della Lufthansa mi sono trovata nel caos. E non solo, avevo imbarcato la valigia che non è mai arrivata. Da allora viaggio sempre col bagaglio a mano. Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l’azienda? Il lato umano conta moltissimo. All’inizio pensavo contasse di più l’estrazione tecnica, invece col tempo ho capito che i tecnici servono, ma se ti manca il lato umano non funzionerà mai nulla. Anche in Azienda abbiamo fatto dei corsi di comunicazione dove ci hanno insegnato che le capacità gestionali contano più delle competenze tecniche. È forse più difficile sviluppare il lato umano, ma se credi nelle persone hai anche più soddisfazione.

Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Quando 3 anni fa ho cambiato mansione ha inciso molto. Ma quando cambi è sempre così. Ti devi adattare a nuove velocità, devi imparare molte cose. Fai più fatica. Adesso è tutto molto più semplice. Cerco comunque di non portarmi mai il lavoro a casa. Cerco di distrarmi anche con una vita fuori di qui, coltivando altri interessi. Poi con una bimba che ti aspetta a casa è abbastanza facile pensare a altro. I tuoi figli sono venuti a trovarti in azienda? Cos’hanno detto? Mia figlia non è mai venuta, è troppo piccola. Però ho cercato di spiegarle cosa faccio. Ho preso l’occasione un giorno mentre stava guardando un cartone animato che mostrava qualcosa di simile alla chimica e le ho detto che anch’io trasformo le cose in altre cose. Adesso invece che lavoro in ufficio, lei lo chiama "Officio", gliel’ho paragonato al lavoro del papà di Peppa Pig e anch’io appendo i suoi disegni come Papà Pig. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Lo conosco perché ci siamo anche noi di KME. Io poi sono di qui. Ho studiato a Pisa. Non avrei mai pensato di poter tornare a lavorare da queste parti, anche se a volte questo territorio mi va un po’ stretto, credo ci siano molte risorse e addirittura ci sia il futuro per molte persone, quindi ben vengano iniziative di questo genere. Hai mai usato la carta Più Famiglia? No, sinceramente no, ma perché ho visto che molte cose sono su Lucca e noi siamo un po’ decentrati. Però mi piacerebbe fare qualcosa con Formetica, ho visto che tra le convenzioni ci sono anche loro. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Come ho detto prima sono precisa. Non riesco a tirare via. Non so sia la professione o il carattere. Forse le sue cose insieme.

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IN VANTAGGI

Più Famiglia. Più sconti

La card "Più Famiglia" diventa sempre più vantaggiosa, per un autunno all’insegna dello sport, a partire da Le Mura Basket Femminile.

L

e convenzioni della card Più Famiglia si arricchiscono ogni anno di nuove opportunità per te e per la tua famiglia. Le Mura Basket di Lucca, gioiello del campionato femminile A1, dedica ai possessori della card abbonamenti scontati e promozioni vantaggiose: in particolare, la possibilità di avere, con l'acquisto del primo biglietto, il 50% di sconto sul prezzo del secondo per tutto il campionato A1 2015/2016. Inoltre, si può accedere alle condizioni di prevendita (ormai scadute per il largo pubblico) che consentono di acquistare abbonamenti alle seguenti condizioni: Le Mura Adulti € 90 anziché € 95, Le Mura Junior (12/18 anni non compiuti) € 45 anziché € 50.

ABBIGLIAMENTO

FORMAZIONE

Easy Shop Outlet

Formetica

Magazine PittaRosso

INFORMATICA

Vela Massimo Rebecchi

Nek Point

Silvia Sport

RISTORAZIONE

AUTO

Pizzeria Marameo

Autotecnica Lucchese Eurofficina

SALUTE

G. Ginanni

Centro Medico San Marco

Lucar

Centro Fisioterapico San Giusto

Lucca Tre - Euromaster

Farmacia Malagrinò Piccinini

BENESSERE/SPORT

TEMPO LIBERO

NOVITÀ

Le Mura basket femminile

Bei Viaggi

Genesi Wellness Center

Comfort Travel

Gymnic Wellness Center

Libreria del Professionista

QBO Club Centro Fitness

Oasis Ubik

CENTRO PRELIEVI Biolabor

EDILIZIA Per maggiori informazioni www.luccametalmeccanica.it

F. Industrial

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IN RISATE

LU.ME. in risate

Continua la rubrica all’insegna del buonumore. Ecco il vademecum per sopravvivere al meglio al lavoro e ai colleghi dopo le vacanze estive.

Tecniche di sopravvivenza in azienda

LE INVIDIE DEL/ DELLA COLLEGA

1 2 3

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Per prima cosa cerca di capire se sono invidie lavorative o personali. Se ha mandato una mail in copia conoscenza al tuo capo dove ti metteva in cattiva luce è certamente la prima. Se ti sei ritrovata/o un dente annerito nella tua foto aziendale, con buona probabilità la seconda. In entrambi i casi cerca di abbozzare per quanto possibile. L’invidia non ha mai ucciso nessuno. Anzi è comunque segno che c’è dell’interesse nei tuoi confronti.

Anche se può sembrarti incredibile a volte è l’inizio di una splendida amicizia. Se in ufficio comincerà a girare una bambolina che ti somiglia con degli spilloni piantati nel corpo, o sulla tua scrivania comparirà una testa di cavallo mozzata, dimentica i punti 2, 3 e 4 e stagli/stalle alla larga.

Spiazzalo/a con dei complimenti e rendilo/a partecipe della tua vita. L’invidia è l’altra faccia della solitudine.

Contribuisci anche tu! Mandaci i tuoi segreti e le tue tecniche a sopravvivenza@luccametalmeccanica.it /luccametalmeccanica

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info@luccametalmeccanica.it

www.luccametalmeccanica.it

Con il supporto di Confindustria Lucca

/luccametalmeccanica

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BUONE

FESTE

Dicembre 2015 / Anno 3 / Edizione IV trimestre

ORIENTAGIOVANI

Tutto esaurito al MuSa di Pietrasanta e al Teatro del Giglio di Lucca.

02

PMI DAY A.Celli, Fapim, Fosber, Gambini e Toscotec aprono le loro aziende ai giovani

EUREKA!: I NUOVI KIT Cosa dovranno creare, questa volta, i nostri piccoli inventori?

IN CONSEGNA AUMENTA Sempre pi첫 istituti ed enti beneficiano di questa importante iniziativa

04

06

08

12

IN PERSONA / Le interviste in A.Celli, Gambini e Toscotec


BUON NATALE

e felice anno nuovo VINCI UNA SERA AL CINEMA PER 2 PERSONE Iscriviti entro il 18 dicembre Il 21 dicembre saranno estratti

40 BIGLIETTI

tra i titolari della Card “Più Famiglia” che hanno provveduto ad attivarla su www.luccametalmeccanica.it

I biglietti sono validi per le sale cinematografiche di Lucca. L’estrazione dei vincitori sarà effettuata con software dedicato sulla base del database di coloro che hanno attivato la card su www.luccametalmeccanica.it. www.luccametalmeccanica.it

/luccametalmeccanica

/luccametalmec


INDICE

IN EVENTI PMI DAY INDUSTRIAMOCI

02 04

EUREKA!: I NUOVI KIT 4.0

06

MEYER E LU.ME.

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ORIENTAGIOVANI 2015

IN CONSEGNA LU.ME. NON SI FERMA

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IN AZIENDA GAMBINI 40 ANNI INSIEME

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ROTORK NUOVO IMPIANTO

10

IN SALUTE CHECK UP CARDIOLOGICO

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IN PERSONA A.CELLI

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GAMBINI

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TOSCOTEC

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IN VANTAGGI

20

IN RISATE

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IN EVENTI

ORIENTAGIOVANI 2015 Tutto esaurito al MuSa di Pietrasanta e al Teatro del Giglio di Lucca.

P

rendete una mattina di novembre assolata ma fredda. Prendete il Teatro del Giglio e il MuSa di Pietrasanta. Prendete più di 700 ragazzi delle terze medie della Lucchesia e della Versilia che vogliono capire quale scuola scegliere dopo quella dell’obbligo. Metteteci uno spettacolo studiato apposta per loro e tre attori davvero bravi. Eccoci a Orientagiovani 2015.

Anche quest’anno, visto il successo del precedente, LU.ME. ha portato in scena la pièce teatrale realizzata ad hoc da Marco Giovanni Matteoli dell’agenzia di comunicazione MMAD e da Cataldo Russo del Teatro del Giglio, dal titolo “Il Mondo è un Palcoscenico”, il 12 novembre a Pietrasanta e il 25 a Lucca. Tre attori della Compagnia Coquelicot, Marica Bonelli, Laerte Neri e Paolo Simonelli hanno cercato di calarsi nei panni dei ragazzi che devono scegliere che strada prendere dopo la terza media. Scegliere è una parola davvero difficile, dice Marica agli amici Paolo e Laerte sul palco, mentre il giovane pubblico del Giglio e del MuSa applaudiva e schiamazzava confermando.

02


E in mezzo a piccole prese in giro e riflessioni serie sul futuro, i tre attori hanno cercato di dare qualche spunto ai ragazzi in sala. Soprattutto hanno posto l’accento sui sogni che non devono mai essere dimenticati, purché si impari a sognare consapevolmente. Alla fine dello spettacolo c’è stato un momento interattivo che ha messo in collegamento diretto gli attori con gli studenti. È stato infatti fornito un numero di cellulare al quale i ragazzi potevano mandare messaggi e domande. E non si sono risparmiati. Ne sono arrivati a centinaia, tanto che per rispondere a tutti è stato creato un gruppo LU.ME. su WhatsApp e si è provveduto nei giorni successivi a continuare la discussione con tutti gli interessati.

Nell’appuntamento di Lucca LU.ME. non si è fatta sfuggire l’occasione di ricordare ai ragazzi che il 25 novembre era la Giornata Contro la Violenza sulle Donne ed è salita sul palco la Consigliera di Parità della Provincia di Lucca, Grazia Sinagra, che ha mostrato alcuni video realizzati da altri giovani delle scuole superiori. Un appuntamento che quest’anno ha raddoppiato le location e le presenze, a riconferma che l’iniziativa piace perché parla la lingua delle nuove generazioni.

Più di 700 ragazzi e ragazze dalle terze medie della Lucchesia e della Versilia

Utilizzo di WhatsApp per l'interazione in tempo reale fra pubblico e attori

Giornata contro la violenza sulle donne con l’intervento della Consigliera di Parità della Provincia di Lucca, Grazia Sinagra

03


IN EVENTI

PMI DAY industriamoci 6 aziende, 2 istituti, 130 ragazzi, 5 pullman. Numeri promettenti per il futuro professionale dei giovani e delle aziende del territorio.

Fosber

V

enerdì 13 novembre è stata la giornata dedicata al PMI Day, l’iniziativa che dal 2010 vede le piccole e medie imprese associate a Confindustria aprire le porte ai giovani per raccontarsi da vicino. Delle 11 aziende del Progetto LU.ME. ben 6 hanno aderito: A.Celli Nonwovens, A.Celli Paper, Fapim, Fosber, Gambini e Toscotec.

Sono stati messi a disposizione dal Progetto LU.ME. 5 pullman che alla mattina hanno prelevato 130 ragazzi provenienti dai due istituti tecnici di Lucca, il LIPSIA Giorgi e l’ISI Fermi. È stata certamente una giornata di lezione un po’ insolita, fuori dalla classe, durante la quale invece dei libri c’erano gli uffici e i macchinari delle aziende che in futuro potrebbero diventare per i ragazzi un posto di lavoro. Un’esperienza diretta con le opportunità che offre il territorio e che può aiutare a indirizzare le nuove generazioni. Oltre alla visita classica agli stabilimenti, per gli studenti ci sono stati momenti di approfondimento con i responsabili delle aziende, dove hanno potuto fare domande e chiedere dettagli su quello che domani potrebbe essere la loro professione.

04

Fosber


A.Celli Group

Fapim

Gambini

Toscotec

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IN EVENTI

EUREKA!: i nuovi kit 4.0 Protagonisti della nuova edizione del progetto di Federmeccanica i bambini e le loro invenzioni.

P

er LU.ME. sta diventando un appuntamento imperdibile ormai quello con Eureka! Funziona!, progetto nazionale di Federmeccanica che coinvolge i bambini delle terze, quarte e quinte delle scuole primarie d’Italia, che mira a sviluppare fin da piccoli le attività di orientamento alla cultura tecnica e scientifica. Ogni anno, da tre anni, vengono messe alla prova l’ingegno e la creatività dei piccoli studenti, attraverso un’esperienza di scoperta e autoapprendimento che li porta a realizzare un vero e proprio giocattolo a partire da una serie di materiali forniti all’interno di un kit. Il tema dello scorso anno, il primo per le scuole di Lucca, Versilia e Valle del Serchio, era il "magnetismo" e a vincere per le classi quinte sono stati i creatori del “Bus Atlantic” della Don Aldo Mei di Bozzano (Massarosa) che hanno poi partecipato, a spese del progetto LU.ME., alla finale nazionale a Roma. Il tema di quest’anno sarà "l’automazione". Eureka! Funziona! 4.0 vuole rendere consapevoli i bambini rispetto al passaggio storico che stiamo vivendo, quello della quarta rivoluzione industriale, che loro stessi potranno influenzare con le loro idee. Le scuole del territorio dove LU.ME. si sta impegnando a distribuire i kit saranno 16 per un coinvolgimento di 40 classi e quasi 1000 inventori. Chissà quali meraviglie ci presenteranno il prossimo anno.

Il nuovo kit 4.0 consegnato ai bambini

06


MEYER e LU.ME. Grande af f luenza al convegno sul nuovo umanesimo sostenibile.

V

enerdì 13 novembre è stata una giornata ricca di appuntamenti per LU.ME. e per Lucca. Dopo l’impegno delle aziende al PMI Day del mattino, nel pomeriggio si è tenuto a Palazzo Bernardini il primo incontro sulla centralità dell’uomo nella medicina e nel business promosso da LU.ME. in collaborazione con il Centro Studi Fondazione Meyer. Un’iniziativa che ha dato il via a un percorso che le 11 aziende del Progetto vogliono portare avanti su diversi fronti con la Fondazione fiorentina che si occupa di pediatria. A fare gli onori di casa è stata Cristina Galeotti, presidente di Confindustria Lucca. Massimo Bellandi poi, come coordinatore del progetto LU.ME., ha introdotto i valori e gli obiettivi del Progetto per lasciare infine la parola al professor Gianpaolo Donzelli dell’Università di Firenze il quale ha fatto un excursus storico e sociologico sul rapporto medico paziente, facendo riflettere ed emozionare la platea anche attraverso l’arte e la poesia. La chiusura è spettata a Giuseppe Berta dell’Università Bocconi, il quale ha dato il suo punto di vista sulla centralità dell’uomo nell’azienda, con riferimenti storici e culturali degli ultimi cent’anni di evoluzione industriale italiana. Un interessante spaccato sul passato e sul futuro economico e produttivo del nostro Paese che deve appunto ripartire dal capitale umano.

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IN CONSEGNA

LU.ME. non si ferma E i ragazzi ringraziano con un disegno e dei fiori.

I

narrestabile il furgoncino di LU.ME in consegna che, anche nei mesi scorsi, ha consegnato rotoloni asciugatutto e carta igienica a scuole e istituti del territorio. Un’iniziativa che riscuote sempre molto successo e che riempie di soddisfazione tutti noi.

La carta di queste ultime consegne è stata offerta da Gambini ed è arrivata all’ICSP (Istituto Comprensivo Statale Porcari), al centro giovanile e mensa dei poveri della Parrocchia di Marlia, alla scuola d'infanzia di Badia Pozzeveri e una seconda consegna all'istituto superiore artistico Passaglia e alla Casa degli anziani Onlus di Santa Maria del Giudice.

08


La gratitudine e la partecipazione alla consegna dei bambini e dei ragazzi delle scuole e degli anziani degli istituti è sempre una riconferma per il nostro progetto, poichÊ nei loro sorrisi si vede quanto bene può fare la condivisione. Questa volta hanno voluto fare loro un regalo a noi, con

un disegno fatto dai bambini della scuola dell’infanzia di Badia Pozzeveri e dei fiori speciali realizzati dai ragazzi dell'Annfas quale ringraziamento per l'attenzione che il Progetto LU.ME. sta riservando all'associazione.

09


IN AZIENDA

GAMBINI 40 anni insieme L'azienda premia Fulvio Canapai per i suoi 40 anni di attività lavorativa, per il suo entusiasmo, impegno e passione.

I

l collega Fulvio Canapai lavora da noi dal settembre 1975 quando l'azienda era ancora una piccola officina meccanica che si occupava di manutenzioni e lavorazioni meccaniche in genere per vari settori industriali; fu assunto da Lorenzo Gambini padre dell'attuale proprietario con la mansione di tornitore. Nel 1991 fu promosso a capo officina e tutt'oggi ricopre ancora quell'incarico gestendo un team di 18 persone. Oltre ad essere considerato dalla Proprietà uno di "famiglia", rappresenta per l'azienda, grazie alla grande esperienza maturata, il punto di riferimento per tutte le lavorazioni dell'officina meccanica.

Da sinistra: Ing. Giovanni Gambini, Fulvio Canapai, Ing. Gianni Gambini

ROTORK nuovo impianto Automazione di impianto per il recupero energetico del rilascio del Deflusso Minimo Vitale (DMV).

R

otork ha sviluppato un sistema di attuazione completo per l’automazione di un sistema di recupero energetico, realizzato su deflusso minimo vitale (DMV) della diga di Scandarello (RI), costruita nel 1924 sbarrando l’omonimo fiume. Le dighe artificiali devono, per legge, permettere un deflusso minimo di acqua sul letto del fiume o torrente su cui sono state costruite. Inizialmente questa “energia”, sotto forma di acqua, veniva rilasciata sul letto del torrente; adesso, da diversi anni, sono stati realizzati dei progetti che consistono nell’incanalare l’acqua, destinata al DMV, in una condotta forzata che aziona una turbina idraulica in grado di generare energia elettrica da immettere nella rete di distribuzione. Rotork, tramite i propri prodotti, ha proposto al cliente una soluzione innovativa per l’automazione delle valvole e del distributore della turbina idraulica installati sul sistema di condotta forzata.

ROTORK Have a coffee and a cake Evento ormai consolidato in azienda: chi vuole prepara qualcosa e si fa colazione insieme lasciando un’offerta. Il ricavato va in beneficienza; le offerte raccolte giovedì 3 dicembre saranno devolute alla Casa Famiglia S. Gemma a Segromigno (LU).

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IN SALUTE

CHECK UP cardiologico La rubrica In Salute continua con un inserto speciale a cura del Dott. Manrico Ciuti, cardiologo presso il Centro Medico San Marco, con cui LU.ME. è convenzionato per la medicina specialistica. Dott. Ciuti perché è necessario fare un check up cardiologico? Le malattie cardiovascolari sono la più frequente causa di mortalità e morbilità nel mondo. Tutti devono fare il controllo: i giovani che fanno attività sportiva, i meno giovani che hanno abitudini di vita sbagliate (come il fumo), chi è affetto da ipertensione o diabete, quelli che devono sottoporsi a interventi chirurgici di qualunque tipo e anche le persone in apparente buona salute perché, a volte, i problemi cardiaci non hanno alcuna sintomatologia. In che cosa consiste la visita? La visita consiste nel raccogliere prima di tutto un’anamnesi accurata, per capire se fra i parenti più stretti si è verificata una malattia cardiaca e a quale età, perché spesso anche le malattie cardiovascolari sono ereditarie. Poi bisogna controllare i risultati degli esami del sangue (colesterolemia, glicemia, ecc.) e la pressione arteriosa, indagare l'eventuale presenza di segni di scompenso cardiaco (gambe gonfie, respiro affannoso, ecc.). La visita è molto accurata, e serve a inquadrare bene la persona dal punto di vista clinico.

Infine rende noto se il paziente ha sofferto di infarto miocardico in passato o se lo ha in corso, chiarendo se è presente un’ischemia miocardica e la sua gravità. Quali sono gli esami cardiologici da fare a seconda dell’età e del sesso? Gli esami utili per studiare il funzionamento cardiaco, quelli più semplici, di facile esecuzione e non invasivi, sono praticamente gli stessi per tutte le età: l’ECG, l'Ecocardiocolordoppler e il Test Ergometrico (la prova da sforzo sulla bicicletta). Con questi esami si riesce, nella maggior parte dei casi, a stabilire la presenza o meno di una malattia cardiaca senza ricorrere a esami più complessi. Non ci sono esami da preferire a seconda del sesso, anche se la donna, finché non arriva alla menopausa, soffre meno di malattie cardiache rispetto all’uomo grazie agli estrogeni in circolo. Dopo, però, l'incidenza percentuale di ipertensione arteriosa e malattie cardiache diventa uguale nei due sessi. Per questo è importante, qualsiasi sia l'età e il sesso, programmare almeno ogni due/tre anni un check up cardiologico.

A che cosa è utile invece l’elettrocardiogramma? L'ECG serve a studiare i fenomeni elettrici del cuore: fa vedere la frequenza cardiaca, se il ritmo del cuore è regolare o meno, ci informa della presenza di aritmie.

Per tutti gli associati LU.ME. il check up cardiologico è riservato a un prezzo di favore di € 50 mentre il costo dell’elettrocardiogramma è di € 40. Agli associati è riservata anche una corsia preferenziale attraverso il numero dedicato 388/4640997.

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IN PERSONA

LU.ME. in persona Con LU.ME. in persona diamo voce alle persone che fanno le aziende.

Fabio Dal Canto IT Dept - A.Celli Paper

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portato o avresti voluto fare altro? Sono esattamente dieci anni quest’anno. Sono qui dagli inizi, praticamente ho visto crescere quest’azienda. Il mio ruolo nell’IT fra l’altro è stato importante per l’evoluzione dell’azienda. Ho sempre fatto questo, sono sempre stato legato all’informatica, fin dai Commodore 64. È sempre stata una passione che poi è diventata un lavoro. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Sono molto estroverso ed espansivo e questo mi aiuta nei rapporti con le persone. Però a volte è anche controproducente perché per me i colleghi sono in qualche modo dei clienti. Vengono da me quando hanno un problema ed essere troppo amici può essere un ostacolo, soprattutto quando ci sono delle criticità. Poi noi siamo un’azienda giovane, c’è molta aggregazione tra colleghi, facciamo anche le vacanze insieme e quindi bisogna andarci un po’ coi piedi di piombo.

Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? È una cosa positiva, noi siamo abituati a It’s tissue e mettere insieme delle aziende è bellissimo. Un ottimo valore aggiunto per le aziende che si confrontano anche con le concorrenti, portando avanti però un progetto comune. Hai mai usato la carta PiùFamiglia? No, perché sono di Pontedera e non ci sono negozi convenzionati vicino a me. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Forza e coraggio. Quando accendo il mio computer appare questa scritta. Per darmi forza ad andare avanti cerco di essere sempre positivo.

Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? I colleghi mi prendono in giro perché dico spesso “spegni e riaccendi”. Eppure molte volte funziona. Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l'azienda? Il lato umano conta molto, e soprattutto per me che per il tipo di lavoro che svolgo sono sempre a contatto con tutti. Anche l’azienda ha puntato molto sul lato umano, basta vedere com’è strutturata anche a livello di disposizione di uffici. Tutti vedono tutti, le porte sono in vetro, nessuno può nascondersi, la trasparenza è alla base. Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Con la mia compagna ci siamo imposti di lasciare il lavoro fuori e non portarcelo a casa con noi. Se avessi figli forse sarebbe ancora più facile. Vedo molti colleghi che riescono a staccare meglio proprio per merito dei figli.

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Irene D'Olivo Product Manager - A.Celli Paper

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portata o avresti voluto fare altro? Lavoro in A.Celli da sempre praticamente. Terminata l’università, dopo aver lavorato un po’ nel turismo sono entrata in A.Celli, era il 1997. Ho sempre studiato per il piacere di studiare, senza pensare a cosa avrei fatto dopo. Mi sono laureata in lingue e letteratura straniere. Le lingue mi sono sempre piaciute e non ho mai avuto difficoltà ad impararle. Certo, inizialmente pensavo che avrei fatto l’insegnante, ma ricordo che in quel periodo non ci furono concorsi. Così ho iniziato ad inviare CV alle aziende ed eccomi qui. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Anche se è un ambiente “maschile” non ho mai avuto problemi. All’inizio avevo molto tempo per imparare e così mi ci sono buttata nonostante per carattere sia timida ed emotiva. Oggi però sento di gestire meglio l’emotività e la timidezza anche se non è stato facile. Però la grinta la devi tirare fuori. Non mi sono mai spaventata nel prendermi una responsabilità, non sono una che va nel pallone, di solito non mi tiro indietro. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Per un periodo abbiamo avuto un ufficio in America Latina e, per il fuso orario, quando parlavo con loro qui era sera e là mattina. Ci si salutava sempre tardi, io ero nel comparto commerciale, e ogni volta mi prendevano in giro dicendomi “anche stasera esci tardi quindi 4 salti in padella?” Effettivamente in quel periodo ero sempre al lavoro. Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l'azienda? Fondamentale il lato umano, capire e mettersi nei panni degli altri. Anche come azienda cerchiamo di essere prima di tutto dei partner e metterci al servizio del cliente.

Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Quando timbro il cartellino sono sempre Irene. I bambini sono stati una conquista, così come il lavoro. Anche se sono di corsa, cerco di non portarmi il lavoro a casa. I tuoi bambini sono venuti a trovarti in azienda? Cos'hanno detto? Al recente Family Day, organizzato in azienda, sono venuti tutti e due. La bimba ogni tanto l’ho portata quando dovevo fare tardi. Adora la fabbrica rossa (il colore esterno) e le scale di vetro, sono le scale di ghiaccio di Frozen per lei. Quando è venuto il suo fratellino gli ha detto “Questa è la fabbrica rossa di mamma”. Lui da maschietto è voluto montare sulla gru, gli piacciono le macchine. Per i bambini è importante sapere dove vanno i genitori tutte le mattine. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Certo, leggo sempre il giornalino e credo ci volesse un progetto del genere, eravamo tutti scollegati, così invece si conosce chi lavora qui vicino e si conoscono altre realtà. Hai mai usato la carta PiùFamiglia? Certo che la uso. Soprattutto da Pittarosso, per le scarpe dei bambini. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Mi sento un po’ da “bosco e da riviera”, anche se non mi piace l’espressione. Non mi spavento mai, faccio un po’ di tutto, sono flessibile, del resto bisogna esserlo. Diciamo che tendo a vedere il bicchiere mezzo pieno.

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IN PERSONA

LU.ME. in persona Con LU.ME. in persona diamo voce alle persone che fanno le aziende.

Paolo Lucchesi Customer Service - A.Celli Nonwovens

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portato o avresti voluto fare altro? Lavoro qui dal giugno dello scorso anno, sono un Ingegnere Gestionale e il titolo che ho si sposa perfettamente con quello che sto facendo qui perché uso sia le basi tecniche che quelle organizzativo-economiche, parte molto importante del mio lavoro. Mi ci vedo portato sia come attitudine che come preparazione scolastica. Prima di venire in A.Celli ho fatto anche un Master in Project Management. Lì ho imparato e qui metto in pratica.

Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Tre quattro mesi l’anno sono fuori casa. Al momento non sono sposato quindi direi che non incide negativamente sulla mia vita personale.

Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Nel reparto dove lavoro una delle determinanti fondamentali è il tempo. Il fermo di una macchina si traduce in perdita di produzione, se il lavoro è ben organizzato si possono fronteggiare gli imprevisti, altrimenti tutto diventa più complicato. Io sono una persona organizzata e tenace. In un lavoro del genere non devi mai fermarti al primo ostacolo. A volte forse sono troppo preciso e analitico, cosa che in certi mercati e per certi clienti non è sempre necessaria.

Hai mai usato la carta PiùFamiglia? No, non ancora, ma l’attiverò presto.

Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Lo conosco e penso sia uno strumento importante per avere uno specchio reale di ciò che c’è intorno a te. È un modo per misurarsi con quello che fanno i tuoi vicini.

Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Sicuro affidabile e tenace. L’arrendersi è la garanzia del fallimento.

Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Viaggiando molto e trovandomi spesso in circostanze culturali e paesi diversi possono capitare situazioni che ti arricchiscono sia personalmente che professionalmente. Non ho aneddoti in particolare, ma posso dire che viaggiare ti permette di affrontare la vita con occhi diversi. Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l'azienda? Il lato umano è il 99%. Ci troviamo sempre in prima linea a contatto col cliente. Se ti chiamano devi essere sempre pronto. Conta molto anche per l’azienda, se non c’è il lato umano non si va da nessuna parte. Siamo sempre a disposizione del cliente.

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Tiziana Rocchi Travel Manager - A.Celli Nonwovens

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portata o avresti voluto fare altro? Sono entrata a far parte dell’azienda A.Celli nel luglio del 2006. La mia prima mansione è stata quella di Front Desk, attività che svolgo tutt’oggi e che nel corso degli anni è stata impreziosita da numerose gestioni e responsabilità. Oggi in particolare svolgo la funzione di Travel Manager e Assistente Direzionale e, inoltre, con molto piacere, mi trovo a volte ad occuparmi di fiere ed eventi per l’Azienda. Sicuramente la mia propensione all’accoglienza e alla gestione di persone mi ha favorito in quello che faccio. Proprio per questa attitudine mi piacerebbe sperimentare ancora di più le attività di relazione e orientamento a favore dei nostri clienti internazionali. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Mi piace essere solare, mi piace offrire un sorriso perché ti senti ripagato della gentilezza che offri a chi varca la soglia della nostra azienda. A mio parere l’accoglienza è molto importante: è il biglietto da visita per un’Azienda, da come viene accolta la persona, uno potrà avere e conservare un’immagine positiva o negativa dell’azienda stessa. Contrariamente sono impulsiva con chi non porta rispetto. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Sottolineando il bel rapporto che ho con molti colleghi mi piace ricordare una volta in cui fui vittima di uno scherzo: andando a rispondere al videocitofono per l’ingresso dei mezzi pesanti fu simpaticissima la sorpresa di vedere sul display l’immagine di un cane alla guida del camion. Ebbene, era una foto scaricata da internet e piazzata ad arte davanti alla videocamera. Altro ricordo, quando a 40 anni mi regalarono una stampella di legno con tutte le firme dei colleghi…

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l'azienda? L’Azienda è fatta di persone. Se non le si coltivano si perde uno dei valori più importanti. Il lato umano è fondamentale e importantissimo, è alla base di tutto. Personalmente mi dà tanta soddisfazione cercare di capire il più possibile le esigenze di coloro con i quali vengo in contatto e vedere che questi ultimi rimangono poi soddisfatti dall’accoglienza ricevuta e dai servizi messi loro a disposizione. La conseguenza è che alla fine si riesce ad instaurare anche un rapporto di amicizia oltre che professionale e questo per me è un punto fondamentale che fa la differenza sul decidere se rivolgersi a un’azienda rispetto ad un’altra. Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... In nessun modo. Ho una figlia grande e autosufficiente, riesco quindi a gestirmi bene il mio tempo dentro e fuori dall’ufficio senza problemi. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Lo conosco e lo trovo un progetto molto interessante: è bello che nel nostro territorio le aziende metalmeccaniche abbiano fatto “squadra” per iniziative sociali e fa bene anche sapere che l’azienda in cui lavori si impegna in iniziative di questo tipo. Hai mai usato la carta PiùFamiglia? Ho usato varie volte la carta con buoni risultati in termini di convenienza. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Come avrete capito la mia predisposizione naturale è finalizzata alla professionalità e cortesia, prendersi cura delle persone, soddisfare appieno le esigenze di ogni interlocutore e la loro permanenza nell’Ecosistema A.Celli - se mi dovessi definire sceglierei non più di quattro parole: “il sorriso dell’azienda”.

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IN PERSONA

LU.ME. in persona Con LU.ME. in persona diamo voce alle persone che fanno le aziende.

Andrea Pilastro Purchasing Manager

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portato o avresti voluto fare altro? Sono vent’anni che lavoro qui. Mi ci sono trovato un po’ per caso. Ho fatto ragioneria e avevo tutt’altro nella testa. Quando sono entrato eravamo solo 3 o 4, all’inizio ho fatto anche un po’ di contabilità, ci si doveva adattare allora. Poi col tempo ho dovuto imparare a gestire cose sconosciute fino ad arrivare al mio ruolo attuale. I primi anni era una crescita continua, ma anche tanta sofferenza. La vita dell’azienda ora è molto diversa dall’inizio, perché nelle aziende grandi, come siamo noi ora, devi guardare solo al tuo ambito, mentre prima si doveva spaziare. Diciamo che ho vissuto il cambiamento epocale dell’azienda anche se il mio rapporto con l’ingegner Gambini rimane sempre lo stesso. Lui è stato quasi un secondo padre per me. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Facendo il responsabile acquisti sei sempre sotto pressione, non si finisce mai, devi avere pazienza, tanta pazienza. Devi saper lasciar andare, farti scivolare addosso le cose, altrimenti non ce la fai. L’eccesso di precisione di schemi mentali a volte mi ostacolano perché poi mi scontro con altri schemi diversi. Però lavoro con persone che sanno fare bene il loro lavoro, questo aiuta. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Si parla di tanti anni fa. Avevamo una commessa e dovevamo ritirare in Germania un tubo d’acciaio molto grosso e pesante, ed eravamo in ritardo. Dovevamo trovare chi lo trasportasse. Ingaggiammo un trasportatore di Lucca e successe di tutto. Tanto per cominciare non aveva l’autorizzazione per trasportare merce all’estero, così fu fermato in Svizzera e lì fu bloccato. Fu fatta una multa, ma non aveva i soldi. Partì quindi una nostra persona per pagare la multa e sbloccare la merce. La mattina dopo fu rilasciato. Poi però gli scoppiarono le gomme perché era sovraccarico. Insomma un’odissea.

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l'azienda? Conta molto perché se non c’è sintonia è come non mettere olio negli ingranaggi. Conta molto anche per l’azienda che ha un occhio di riguardo per tutti. L’impronta è rimasta quella di un’azienda familiare, non c’è l’Amministratore Delegato, ma c’è il Gambini. Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Incide parecchio, io ho tre figli. Cerco di fare solo le ore necessarie, ma non posso dire che non incida. I tuoi bambini sono venuti a trovarti in azienda? Cos'hanno detto? Sono molto entusiasti, soprattutto il grande che vede in me una futura possibilità di entrare in questo ambiente. Quest’anno è entrato all’ITI. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Bella iniziativa. Ho partecipato alla Lucca Marathon ed alle mezze maratone sempre a Lucca. Mi piace correre, grazie a mia moglie il sabato e la domenica mi posso ritagliare delle ore per me per andare a correre. Faccio circa 1000 km in un anno. La prima maratona preparata da me e finita l’ho fatta in 4 ore e 24 e ricordo che sono arrivato in fondo sorridente. Correre mi rilassa. Certo, gli allenamenti sono duri, alzarsi magari all’alba da solo, anche in inverno, non è semplice. Ma ho trasferito lo stesso metodo del lavoro anche nello sport. Ora siamo in quattro a correre, ci si ritrova per allenarsi insieme e ci si diverte pure. Hai mai usato la carta PiùFamiglia? Usata spesso da Pittarosso e alla pizzeria Marameo. Ma anche alla Ubik e in Farmacia. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Ho la pellaccia dura, non mi arrendo davanti alle difficoltà. Qualsiasi cosa succeda cerco di cavarmela.

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Rosanna Bertolucci Receptionist

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portata o avresti voluto fare altro? Sono qui da 17 anni. Feci il colloquio tramite un’agenzia internale e mi presero. Avevo già fatto esperienze al centralino. In tutti questi anni c’è stata un’importante evoluzione, da piccola officina meccanica all’industria che è diventata oggi. Mi piace stare a contatto con le persone e soprattutto parlare al telefono. Mio marito, anche quando torno a casa e mi metto al telefono, si chiede coma faccia! È un lavoro un po’ meno monotono di altri. Mi piace anche scrivere poesie ed è una mia grande passione. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? I lati del mio carattere che emergono sono la cordialità, la pazienza e la gentilezza nel rapporto con le persone. Con la gentilezza sono riuscita anche a far ridere persone che avevano musi lunghi, basta un sorriso e si smorza la durezza. I lati che mi ostacolano sono forse la mia eccessiva sensibilità. Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Fra tutte le cose e le situazioni che ho vissuto in tutti questi anni, sicuramente quello che mi ha legata all’azienda è il fatto di lavorare con dei colleghi da moltissimi anni con i quali si è creato anche un rapporto di amicizia. Ho avuto i miei figli lavorando qui e mi hanno tutti molto coccolata in entrambe le gravidanze. Un bel ricordo che ho e che mi fa sorridere con piacere è quando negli ultimi mesi di gravidanza del primo figlio, essendo a fine estate, mi lasciarono il parcheggio all’ombra con la scritta: “riservato a Rosanna”.

Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Da quando faccio il part time e cioè da quando mio figlio grande che adesso ha 15 anni, ne aveva solo 3, sono riuscita a conciliare il lavoro con la famiglia. Facendo l’orario della mattina ho la possibilità di seguire i miei figli nel pomeriggio con tutti i loro impegni. I tuoi bambini sono venuti a trovarti in azienda? Cos'hanno detto? Sono venuti entrambi durante le iniziative a cui ha aderito l’azienda. Sono rimasti molto contenti di vedere l’ambiente di lavoro della mamma e si sono divertiti con i giochi organizzati dagli animatori. Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Sì, conosco il progetto LUME e ritengo che organizzino iniziative molto interessanti. Hai mai usato la carta PiùFamiglia? Sì, l’ho usata per diversi acquisti e devo dire che è davvero conveniente. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Mi definiscono e mi definisco “il biglietto da visita dell’azienda” per cui è una bella responsabilità che io cerco di adempiere con professionalità e con un sorriso che non deve mancare mai.

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l'azienda? Il lato umano nel mio lavoro è determinante perché ho a che fare quotidianamente con tutti i miei colleghi e con le persone esterne, quindi il sapersi rapportare con tutti è il mio più grande impegno. Poi i miei colleghi ormai lo sanno che quando non li trovo alla scrivania li chiamo sul cellulare e riesco a trovarli. Non hanno scampo, ormai si sono rassegnati.

Un dolcissimo ricordo In questa giornata uggiosa, un ricordo mi accompagnerà... Il profumo di un ricordo che rimarrà sempre in fondo all'anima e che, quando riaffiorerà, mi avvolgerà con un dolce sorriso o con un'amara lacrima... Poi un soffio di vento lo spazzerà lontano fino a portarlo e a cullarlo nelle onde argentate del mio amato mare dove la luna sfiora l'orizzonte e tu vagherai nell'infinito... Rosanna Bertolucci

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IN PERSONA

LU.ME. in persona Con LU.ME. in persona diamo voce alle persone che fanno le aziende.

Gianluca Mattiello Applications Engineer

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portato o avresti voluto fare altro? Lavoro qui dal 2013, subito dopo l’università. Ho fatto ingegneria meccanica. Sono sempre stato portato per il disegno meccanico. Ho fatto anche per sei mesi il professore in un istituto alberghiero di Viareggio, esperienza che a livello umano mi è servita moltissimo. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Mi piace viaggiare e fare esperienze. Questo lavoro non mi fa annoiare. Dall’oggi al domani siamo chiamati a partire. Essere flessibile mi aiuta e mi adeguo facilmente alle situazioni. Se c’è la necessità di fare qualcosa, anche se non rientra esattamente nel mio ruolo, lo faccio. Bisogna sapersi adattare. Ostacoli non mi sembra, quando una persona è determinata e cerca il confronto con gli altri è difficile che si creino contrasti.

Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Lo conosco da quando sono qui. Leggo anche il giornalino. Vedo che sono coinvolti i ragazzi e i bambini nelle varie iniziative, e i giovani delle scuole dove a volte mi rivedo con un po’ di malinconia. Hai mai usato la carta PiùFamiglia? Non ho ancora avuto modo di usarla. Io acquisto molto su eBay perché sono sempre in giro o al lavoro. Il mio shopping è per lo più online. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? C’è un antico proverbio cinese che mi piace e nel quale mi riconosco. “Chi torna da un lungo viaggio non è mai la stessa persona che è partita.” Viaggiare infatti mi arricchisce molto come persona e come professionista.

Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? L’emozione della prima esperienza a Shangai non la dimenticherò mai. Vedere un’azienda italiana che si cala in un contesto così diverso, sia legislativo che burocratico, ma anche culturale e linguistico, è stata un’emozione e un’esperianza che mi ha fatto crescere. Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l'azienda? Il lato umano conta tantissimo. Per un ufficio commerciale che basa il suo mestiere sui rapporti con le persone direi che è fondamentale. Siamo l’interfaccia tra clienti e azienda. Ma conta molto anche tra i colleghi. Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Tra ore di ufficio e trasferte il tempo dedicato al lavoro è molto. Le trasferte possono andare dai 10 ai 20 giorni. Diciamo che incide abbastanza, ma è anche una questione di abitudine.

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Roberta Vita Responsabile Marketing

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portata o avresti voluto fare altro? Sono qui dal 2012 e mi occupo di comunicazione e marketing. Io però sono laureata in ingegneria. Questo lavoro me lo sono un po’ inventato. Prima ho provato a fare il tecnico, poi ho capito che non faceva per me e ora ho trovato la mia vera strada. L’università non ti prepara a lavorare quindi esci dal mondo della scuola e non sai cosa ti aspetta. Però le cose si imparano, basta essere flessibili. Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino? Sono estremamente razionale. È un vantaggio per alcuni versi e un limite per altri. Sono arrivata al punto in cui penso che pianificare tutto sia uno svantaggio. Sono ingegnere ma ho sempre studiato pianoforte. Sono un po’ le mie due facce: razionale ma anche creativa.

Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi? Sì, faccio parte del comitato operativo. È un’iniziativa interessante. Non era mai successo che tante aziende anche concorrenti si mettessero insieme. Forse le iniziative che stiamo portando avanti sono un po’ troppe, non so. Certo che quella con il Meyer è bellissima. Hai mai usato la carta PiùFamiglia? Certo, l’ho usata alla Lucar, per il tagliando della macchina e ho avuto un bello sconto. E poi alla pizzeria Marameo. Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti? Tutto e il contrario di tutto.

Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare? Le cene aziendali sono piene di aneddoti. Quello che succede durante le cene però rimane lì. Non si può raccontare. Una cosa molto bella delle cene è che si uniscono tutti, senza ruoli. Vedi gli operai e il capo sullo stesso piano, si eliminano le barriere. Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l'azienda? Conta tanto. Quando passi il 90% della tua vita nel solito ambiente conta moltissimo. Non accontentarmi è stata la mia fortuna. Io sono molto solitaria e razionale, ma ho dovuto smussare questi lati del mio carattere. Le esperienze, positive e negative, mi hanno molto cambiata. Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc... Fino ad ora ho sempre avuto grande libertà di scelta non avendo figli. Quindi direi poco.

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IN VANTAGGI

PiùFamiglia. Più sconti

È Natale anche per i possessori della card PiùFamiglia. Nuovi sconti e vantaggi per festeggiare al meglio.

L

e convenzioni della card PiùFamiglia tengono conto del iiperiodo di spese e regali cui andiamo incontro. Proprio per rendere più bello e conveniente il vostro shopping natalizio, LU.ME. ha accolto nelle sua già numerosa famiglia di esercizi commerciali, Erbario Toscano che riserva ai possessori della card uno sconto del 20% su tutti i prodotti acquistati nelle sue Boutique. Ma Natale è anche periodo di vacanze e voglia di neve; l’agenzia viaggi Comfortravel ha ideato dei pacchetti vacanze da sfruttare a dicembre, che vanno dalle classiche settimane bianche a occasioni per capodanni esotici o gite ai mercatini di Natale. Per maggiori informazioni www.luccametalmeccanica.it.

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SALUTE

Eurofficina

Centro Prelievi Biolabor

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Centro Fisioterapico San Giusto

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Centro Medico San Marco

Lucca Tre - Euromaster

Farmacia Malagrinò Piccinini

BENESSERE/SPORT

TEMPO LIBERO

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QBO Club Centro Fitness

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COSMETICI NOVITÀ

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IN RISATE

LU.ME. in risate

Continua la rubrica all’insegna del buonumore. Ecco il vademecum per sopravvivere al meglio al lavoro e ai colleghi in vista del Natale.

Tecniche di sopravvivenza in azienda

Ho! Ho! Ho!

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LE FESTE DI NATALE

Non è necessario indossare l’espressione natalizia appena scatta dicembre. Potresti avere colleghi che il Natale lo soffrono, abbi quindi rispetto per i loro musi lunghi. Addobbare il computer con lucine e stelle e fare posto sulla scrivania per la mangiatoia, il bue e l’asinello non renderà meno corti questi giorni che ti separano dalle vacanze.

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Ricorda che le sorprese prima delle feste sono sempre in agguato e se si tratta di lavoro non arrivano mai insieme a un signore con la barba bianca e il vestito rosso, per quanto certi clienti forse possano somigliargli.

Nello scambio di regali in ufficio il riciclone è un must. Cerca solo di ricordarti chi ti ha regalato cosa l’anno prima, per non fare brutte figure. E se ti ricapita uno dei tuoi, fingi di essere felice comunque. Il Natale te lo impone. Alla cena anche quest’anno ci devi andare, niente scuse. È vero che le palle di Natale fanno subito festa, ma è meglio metterle sull’albero che raccontarle.

Contribuisci anche tu! Mandaci i tuoi segreti e le tue tecniche a sopravvivenza@luccametalmeccanica.it /luccametalmeccanica

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