Vivere il Tevere | Nautical & Interior Design

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Vivere il

TEVERE Progetto per la valorizzazione e riqualificazione del fiume romano come vena pulsante della citta’, attraverso la partecipazione attiva del suo pubblico.

Sapienza Università di Roma Facoltà di Architettura C. d. L. Disegno Industriale A.A. 2012 - 2013

Atelier di Design IV Prof. Giovanni Zuccon Eleonora Bompieri Valentin Carp



Indice Fase analitica

Metaprogetto

Progetto

1

6

13

Il Tevere nel tempo: com’era ieri, com’e’ oggi

Definizione di spazi e servizi

Spazio e prossemica: come la gestione dell’ambiente

2 Il Tevere nelle parole dei poeti di ogni tempo

3 Come riappropriarsi del fiume, tale da renderlo nuovamente un fulcro attivo?

4 Le tre fasi di riavvicinamento tra il fiume e il suo pubblico

5 Cosa e come comunicare al pubblico: il sistema video

7 Formalizzazione e confronto di alternative progettuali

11 Valutazioni per confronto delle possibilita’ progettuali considerate

16 L’ergonomia: il rapporto tra gli elementi di sistema e la loro funzione

26 Disegni tecnici del progetto finale: proiezioni, assonometrie e sezioni

33 Disegni tecnici degli stampi di costruzione

39 Render dimostrativi: viste degli spazi interni ed esterni dell’imbarcazione



Risorsa disponibile in piazze e ville

Convogliamento nei canali per i campi

ntic ma a

Cura e relax

Soggetto religioso

Collegamento tra Roma e il porto d’Ostia

Fondamentale per il sistema termale romano

Al dio Tiber erano dedicati riti ed eventi

Navigazione

Potabilità incerta

Incentivo per spostamenti e commercio

Prime considerazioni sui batteri presenti

evo

Ro

Rete commerciale

Forza motrice

Urbanizzazione

Acqua “pestilenziale”

Fonte d’energia per mulini lungo le rive

Costruzione di ponti e crescita delle zone vicine

Colpevole della diffusione delle grandi epidemie

Insabbiamento

Abbondanza di rifiuti, industriali e non

Abbassamento del fondale per i detriti

50 18

Maria Catalano, ricercatrice romana in storia della navigazione fluviale

Inquinamento

-2

01 3

Me

dio

I fiumi hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella nascita delle citta’ e nella realizzazione di scambi commerciali oltre che culturali: il Tevere e la storia di Roma ne sono un valido esempio. Il Tevere nella storia si e’ fatto carico di diverse funzioni, mostrandosi spesso come un’entita’ positiva o diventando specchio delle mancanze dei suoi visitatori.

Irrigazione

a

Il Tevere nel tempo: com’era ieri, com’e oggi

Acqua potabile

Muraglioni

Industrializzazione

Basso percorrimento

Risposta alle frequenti piene incontrollate

Sfruttamento estremo nei quartieri industriali

Limitato a canottaggio e tour, in poche zone

1


Il Tevere nelle parole dei poeti di ogni tempo Da sempre il fiume ha costituito per Roma uno dei suoi elementi descrittivi ed emblematici di maggior forza, sancito dall’essere il monumento fondativo ed esemplare della sua nascita e della sua storia. La voce della poesia ne ha interpretato, fin dia tempi piu’ antichi, il ruolo di simbolo evocativo e mitico, ma ha anche cantato, attraverso la rievocazione delle sue sponde, il suggestivo ancorarsi della Citta’ Eterna all’elemento paesaggistico e naturalistico. Il Tevere e’ traccia concreta ed insieme suggestiva di percorsi e storie, narratore universale di vita intorno al quale si dipana una realta’ urbana sempre più variegata e complessa. E’ proprio la poesia a garantire al fiume la sua “sopravvivenza” nei secoli, sancendone il ruolo di eterno custode della memoria e di portavoce di un paradigma universale.

Nel mezzo, il Tevere, con amena corrente, a rapidi mulinelli, biondo di molta sabbia,prorompe in mare. E sopra e all’intorno, variopinti, gli uccelli abituati alle rive e al greto del fiume raddolcivano l’aria col loro canto... Virgilio, 19 a.C. dall’ ”Eneide” VII, 25-36

La terra in pendio scarica nel Tevere l’acqua che ha ricevuto e non assorbito Quel fiume, le cui acque irrorano i campi, essendo navigabile, trasporta verso l’Urbe i prodotti di queste terre, almeno durante l’inverno e la primavera. Plinio il Giovane, 100 d.C. da “Liber V”, epistula 6

Ond’io, ch’era ora a la marina volto, dove l’acqua di Tevero s’insala, benignamente fu’ da lui ricolto a quella foce dov’egli ha dritta l’ala... Dante Alighieri, 1316 da “La Divina Commedia”, Purgatorio - Canto II, vv.100-102

...Fiume d’Italia, a le tue sacre rive, peregrin mossi con devoto amor il tuo nume adorando, e de le dive memorie l’ombra mi tremava in cor.

Giosue’ Carducci, 1867 da “Agli amici della Valtiberina”

Non lo vedrete piu’ com’io lo vidi per Roma, un giorno, il Tevere passare tra i naturali suoi scosesi lidi. (...) Una prigion di grige dighe e grevi ponti or l’incassa che le svolte inarena quando piu’ l’acqua s’abbassa. Luigi Pirandello, 1910 da “Poesie varie”

Questo cielo di bave sopra gli attici giallini che in semicerchi immensi fanno velo alle curve del Tevere, ai turchini monti del Lazio... Spande una mortale pace, disamorata come i nostri destini, tra le vecchie muraglie l’autunnale maggio. Pier Paolo Pasolini, 1957 da “Le ceneri di Gramsci”

2


Come riappropriarsi del fiume, tale da renderlo nuovamente un fulcro attivo?

uc azi on e

Intrattenimento

Ed

Obiettivo del progetto e’ lo sviluppo di un centro culturale multidisciplinare itinerante sull’acqua. Con esso, il pubblico, non solo potra’ frequentare il fiume, ma scegliere, attraverso le tre fasce orarie (mattina - pomeriggio - sera), la modalita’ di fruizione preferita tra le proposte pensate per le diverse fasce d’eta’ di visitatori.

ne

zio

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8 - 0 am:

musica ed intrattenimento, adatti anche ai piu’ giovani

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siz

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e centro culturale con convegni ed esposizioni

e

3 - 8 pm:

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laboratorio per bambini a fine educativo e di sensibilizzazione

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Info

9 - 12 am:

Cultura 3


Conoscenza Scoprire il fiume come culla della citta’, determinante per la crescita storica e culturale di Roma.

UN CENTRO ATTIVO, COLLETTIVO, MULTIDISPLINARE, PROIETTATO VERSO IL FUTURO!

Coscienza Coglierne l’importanza fino a fare presa di coscienza del fiume come ricchezza pubblica e collettiva.

Amore Determinare nel visitatore uno spirito di rispetto, tutela e valorizzazione verso il fiume per apprezzarlo, frequentarlo, viverlo.

Tre tra il fiume e il suo pubblico Il progetto ha l’obiettivo di ricostruire il legame tra il fiume e il suo pubblico attraverso un processo psicologico consequenziale. Pemettere all’individuo di conoscere e frequentare il Tevere e’ il primo passo per stimolare una spinta emotiva verso la consapevolezza e l’affezionamento ad esso. Per far questo, e’ indispensabile la creazione di uno spazio per il cittadino, per lo svolgimento attivo di tale percorso.

4


Cosa e come comunicare al pubblico

Documentari

Forti della consapevolezza di quanto il digitale e le arti visive siano elementi di attrattiva, il progetto vuole porsi al pubblico come moderno e funzionale, ma soprattutto democratico nell’approccio col suo pubblico. Per far questo, il sistema video vuole essere uno strumento che “segua” i suoi ospiti,divenendo un supporto che permetta la comunicazione e l’espressione di tutti i suoi ospiti. Tale obiettivo si riscontra nelle tipologie di proiezioni, differenti a seconda della fascia di frequentazione:

Atmosfera

Laboratorio: Video di sensibilizzazione sul fiume e documentari a fine educativo Centro culturale:

Arte visiva

Mostre fotografiche e visual art Luogo d’intrattenimento: Sottofondo video e sonoro

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Fase metaprogettuale: analisi e sintesi di spazi e servizi

E’ l’attivita’ progettuale di natura teorica, avente per obiettivo la gestione e l’indirizzo strategico del processo di transizione tra la fase analitica e quella di formalizzazione e sintesi. Con essa, definiremo delle funzioni e dei servizi a cui dovra’ rispondere il progetto finale per fare una valutazione e confronto di alternative strutturali, limiti formali, pro / contro.

Proiezione - perimetrale; - frontale; - superiore; - centrale.

Esposizione - concava; - perimetrale; - centrale; - a file.

Toilette Sul retro.

6

Chiosco - sul retro; - frontale; - laterale.

Comandi - frontale inferiore; - frontale superiore; - frontale esterno; - centrale interno.


Possibilita’ di proiezioni: disposizione degli schermi e del pubblico

Limiti formali - la sezione longitudinale deve essere perpendicolare.

Pro - nessun problema di visibilita’; - conformazione non troppo specializzata.

Limiti formali - nessuna alterazione del soffitto: planarita’ o cupolarita’.

Pro - spazi adattabili, senza eccessiva specializzazione;

Limiti formali - facciate dritte.

Pro - massima resa superficiale di proiezione.

- visibilita’ agevolata.

Limiti formali - superficie capiente di una sezione trasversale.

Pro - orientamento parallelo al senso di marcia; - massima capienza.

Contro

Contro

Contro

Contro

- vincolo di struttura di copertura per gestire la luce esterna.

- vincolo di struttura di copertura per gestire la luce esterna;

- sedute centrali e schermi specializzano troppo la struttura;

- eccessiva specializzazione;

- accorgimenti per la gestione della proiezione dal basso.

- intralcio progettuale per l’apertura.

- poca visibilita’ nei posti posteriori. 7


Possibilita’ di allestimento per mostre ed esposizioni Concavo

Limiti formali - pianta con geometria convessa.

Pro - presa di luce diretta.

Limiti formali - pianta con geometria concava.

Pro - possibilita’ di individuare un percorso d’allestimento.

Limiti formali - individuazione di superfici regolari.

Pro

Limiti formali Nessuno.

Pro

- possibilita’ di individuare un percorso d’allestimento.

- massima capacita’ di resa.

- creazione di uno spazio interno.

Contro

Contro

Contro

Contro

- assenza di un percorso individuabile;

- vincolo di un sistema di illuminazione;

- vincolo di sistema di copertura per gestire la luce esterna;

- eccessiva specializzazione;

- vincolo di sistemi d’aggancio su pareti.

- vincolo di sistemi d’aggancio su pareti.

- vincolo di sistema di copertura.

- potenzialita’ di resa limitata. 8

- assenza di un percorso;


Collocamento della cabina del conducente Frontale esterno

Limiti formali - posto celato allo sguardo dei visitatori.

Pro

Limiti formali - posto celato allo sguardo dei visitatori.

Pro

Limiti formali - posto celato allo sguardo dei visitatori.

Pro

Centrale interno

Limiti formali Nessuno.

Pro

- massima visibilita’ e controllo del veicolo.

- nessuna invasione dello spazio interno.

- massima visibilita’ e controllo;

- ottimo controllo inferiore del veicolo.

Contro

Contro

Contro

Contro

- limitazione della visuale frontale dei visitatori dall’interno.

- visibilita’ buona con limiti di controllo sulla zona inferiore.

- vincolo di sistema di copertura per gestire la luce esterna;

- troppo invadente;

- nessuna invasione dello spazio interno.

- vincolo di sistemi d’aggancio su pareti.

- posto poco riservato. 9


Collocamento di un chiosco per il ristoro Retro

Frontale

Servizi Laterale

Retro

wc

Limiti formali Nessuno.

Pro

Limiti formali Nessuno.

Pro

Limiti formali Nessuno.

Pro

- non invadente.

- orientamento parallelo al senso di marcia.

- massima capienza.

Contro

Contro

Contro

- poca accessibilita’.

- eccessiva specializzazione.

- eccessiva specializzazione; - ostruisce la visuale frontale.

10

Limiti formali - costretti nel posizionamento sul retro dell’imbarcazione; - posto celato allo sguardo dei visitatori.


, per confronto, sulle migliori possibilita’ appena considerate

Proiezioni

Coesistenza

Luce

Servizi

Visibilita’

Spostamento

Sistema di proiezione perimetrale.

Perimetrale Frontale Superiore Centrale

Mostre

Concavo

Sistema espositivo perimetrale con circuito interno per lo sviluppo di un percorso e altro.

Perimetrale Centrale

Chiosco

A file

Comando

Scelte finali

Chiosco poco invasivo sul retro.

Retro Frontale Laterale Superiore

Cabina esterna.

Inferiore Esterno Centrale

Legenda

Assente

Buono

Ottimo 11


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Spazio e prossemica: come gestire l’ambiente

Dist anza intima

Distanz

a personale

Distanza sociale

Distanza pubblica

La prossemica e’ la branca della psicologia mirata allo studio dei comportamenti spaziali, ovvero il modo in cui l’individuo si colloca nello spazio regolando le distanze rispetto agli altri e all’ambiente circostante. Le aree del battello vedono il motivo della propria funzionalita’ non solo nello sviluppo degli ambienti, ma nella loro netta divisione tale da definire i rapporti sociali all’interno di esso. Fedele alla teorizzazione dell’antropologo Edward Hall, il progetto si rivolge all’individuo tenendo conto della sua naturale “bolla” prossemica: Distanza intima:

0 - 45 cm

Distanza personale: 45 - 120 cm Distanza sociale:

120 - 200 cm

Distanza pubblica:

> 200 cm

13


Un ambiente di equilibri

Gli spazi del battello sono stati sviluppati nel rispetto dei rapporti sociali dei suoi utilizzatori. La definizione della posizione dei singoli soggetti e’ determinante per la definizione del proprio ruolo all’interno. Come si nota dallo schema, ogni individuo ha un contatto differente con gli altri, la cui espressione e’ risolvibile all’interno (e noni) dellla “bolla” prossemica. Cerchiamo di analizzare tali rapporti:

BARISTA OSPITE #1 OSPITE #4 OSPITE #5

OSPITE #2

OSPITE #6

Barista - Ospite #1 :

distanza sociale

Ospite #2 - Ospite #3 : distanza personale 14

P I LP OI LT O A TA

OSPITE #3

Ospite #4 - Ospite #5 : distanza sociale Ospite #5 - Pilota :

distanza pubblica

Ospite #6 : nessuna interazione


70 cm

70 cm

95 cm

44 - 47.5 cm

54 - 60 cm

188.5 cm

97.7 cm 62.5 - 69.5 cm

88 - 98 cm

78 - 88 cm

155.7 cm

L’ergonomia: il rapporto tra gli elementi di sistema e la loro funzione L’ergonomia e’ l’insieme degli studi e delle analisi sull’organizzazione razionale in funzione delle possibilita’ fisiche dell’individuo. Il suo scopo e’ quello di tutelare il soggetto nella sua interazione con gli oggetti e lo spazio, rispettandone esigenze e limiti, per accrescerne sicurezza ed efficienza nell’attivita’. Dopo aver affrontato il problema degli spazi da un punto di vista psicologico, con la prossemica, e’ con l’ergonomia che si passa ad un approccio ancor piu’ razionale e calcolato, nella valutazione di misure standard nel movimento del corpo umano. Il progetto vuole essere specchio dell’applicazione di tali calcoli e su come essi, in gran parte, determinino il successo funzionale e percettivo dell’ambiente.

41 - 43 cm 81- 94 cm 81- 94 cm

15


Un sistema di sedute versatile e funzionale I fattori umani, ossia le misure di riferimento per la messa in prova del rapporto soggetto-oggetto, si sono rivelati assolutamente determinanti per l’adattamento del sistema nello sviluppo delle sedute. Dalla considerazione di questi calcoli, sono state ricavate due modalita’ di fruizione, rispetto al tavolo perimetrale: Verso l’interno:

10

Tale opzione permette di avere un piano di appoggio per le attivita’ di laboratorio o per consumare al tavolo in completo relax.

Permette al fruitore di rivolgersi verso l'interno della sala sfruttando lo stesso tavolo come schienale. Tale alternativa vuole rispondere all'esigenza dell'utente di seguire le proiezioni e tutte le attività interne senza rinunciare alla comodita’ 16

38 cm

75 cm

Distanza personale:

40 cm


Il tavolo centrale: una piano d’appoggio all’altezza Il grande tavolo centrale e’ un importante elemento per l’accoglienza degli ospiti: esso permette di avere un piano d’appoggio utilizzabile durante le ore di maggiore affluenza. Anch’esso sa adattarsi alle volontà del fruitore, permettendo altezze diverse scorrendo sul suo fusto.

Altezza massima: Adatto ad un pubblico adulto, con altezza media.

80 cm

Pensata per il pubblico dei piu’ piccoli, crea un punto di raccoglimento su cui svolgere attività anche pratiche.

115 cm

Altezza minima:

19


L’ergonomia nel bar

50 cm

Attrezzatura di servizio

90 cm

65 cm

90 cm

Zona di miglior accessibilita’

60 cm

85 cm

< 175 cm

> 15 cm 150 cm

Accessibilita’ massima senza mobili-base sottostanti

Ripiano

18

Area operativa

30

Accessibilita’ massima con mobili-base sottostanti

180 cm

Anche nella gestione dello spazio bar, l’ergonomia ha suggerito alcuni accorgimenti per l’ottimizzazione dell’area che, seppur limitata in grandezza, dovra’ dimostrarsi all’altezza del servizio offerto. Priorita’ sono quindi la neccessita’ di spostarsi all’interno agevolmente e di aver totale controllo del piccolo punto di ristoro, i cui prodotti saranno ripostiu mensole e scomparti.

Accessibilita’ ai ripiani

Bancone per la consumazione

Un sistema di cassetti e mensole puo’ essere un’ottima soluzione per la razionalizzazione dI uno spazio limitato. Cio’,pero’, sottointende la necessita’ di rendere ogni ripiano accessibile allo staff di servizio.

Per rispondere alle richieste del pubblico e condurre più comande in contemporanea, il barista ha bisogno di un’”area operativa”, ossia di margine di spazio in cui lavorare senza intralci di alcun tipo.


La cabina di comando: come tutelare il pilota Il pilota ha sicuramente una posizione di grande importanza del battello e, come tale, merita una giusta postazione che gli permetta di svolgere al meglio la sua funzione. Questa cabina di comando presenta strumenti all’avanguardia le cui posizioni sono regolate dagli studi ergonomici. Con questa console, sono previste due modalita’ di guida: In piedi: 60 cm

Per alzare il proprio punto di vista ed avere un campo visivo piu’ ampio.

65 cm

135 cm

125 cm

Seduto: Per lunghi tragitti senza necessita’ di grandi manovre, per avere una posizione più comoda senza però perdere il contatto visvo con l’acqua.

19


Il campo visivo: come sfruttarlo al meglio

ivo

45

°

50

°

55

°

La progettazione ha trovato molte risposte di sviluppo nelle valutazioni sul campo visivo, ossia sull’area visiva percepibile nello spazio circostante. Differenti angolazioni d’osservazione trovano corrispondenza in altrettante diversita’ d’approccio con esso, tali da alterare il ruolo di un oggetto nel sistema. Grazie ai dati in possesso, tali proprieta’ ottiche sono state sfruttate per la definizione di alcune aree interne del battello, sia in termini di funzionalita’ che di interazione col pubblico.

25°

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Linea standard di visuale

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45

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Asse


La specificita’ funzionale dello studio dei campi visivi ha, nel caso della cabina di comando, la sua espressione piu’ concreta. L’area, oltre ad essere posta nella parte frontale dell’imbarcazione, ha motivo della sua efficienza in alcuni accorgimenti a livello progettuale dell’intera struttura.

°

55

°

Il punto di vista del pilota

45

20°

° 80 >1

60°

>18 0°

30°

° 45

° 55

L’angolo di visuale sul mare dal punto di comando

Il raggio d’ampiezza

La posizione di guida del pilota, in piedi, permette a quest’ultimo il controllo visivo di un’ampia area sul piano verticale, con un’estensione di circa 80°.

Sul piano orizzontale, la vetrata estesa e soprattutto la posizione decentrata dei pilastri di sostegno permettono al pilota un’osservazione estesa per piu’ di 110°.

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Il sistema di sedute e tavoli e’ tale da adattarsi alle esigenze di ogni singolo individuo, qualunque sia la sua posizione, senza far lui rinunciare alla vista degli schermi. Gli lcd, posizionati lungo il perimetro del soffitto, si adeguano ai bisogni del proprio pubblico riportando diversi angoli d’inclinazione, a seconda della fascia oraria d’attivita’ e , di conseguenza, del tipo di servizio. Tale accorgimento e’ pensato in gran parte in iferimento all’impiego mattutino, dedicato ai bambini, il cui punto di vista basso e’ un’importante dettaglio di cui tener conto per la fruizione ottimale del servizio.

75°

22

Gli schermi: una risorsa per gli occhi di tutti

75°


Il cambio d’inclinazione si deve ad appositi ganci porta-schermi all’interno della parete superiore. Essi permettono un libero movimento del lcd in tutte le direzioni, per essere protratti a piacere in qualsiasi situazione. ha grazie ad alcunLa sala si riempie cosi’ di una rete di sguardi: gli ospiti potranno osservare gli schermi da qualsiasi posto dell’ambiente, venedo abracciati dai due lunghi nastri di schermi che corrono lungo il perimetro. Tale atmosfera e’ una forte sollecitazione per il pubblico, cosi’ da coglierne l’attenzione ed instaurare un rapporto comunicativo e sensoriale.

60°

60°

23


Una forma leggera e ricercata

Il risultato finale è un battello dalle linee ben definite, i cui giochi di vuoti e trasparenze, dati dalle grandi vetrate perimetrali e dal corridoio esterno che concorrono all’alleggerimento dell’intera struttura. Per favorire l’accesso alla cabina di comando, oltre che a permettere una piccola passeggiata al pubblico intorno all’imbarcazione, troviamo un percorso che “buca” il corpo centrale dividendo con decisione l’area dei servizi da quella di pilottaggio.

Gli schermi posizionati sul soffitto devono al loro sistema di movimento l’ulteriore merito di non appesantire lo spazio interno perche’ perfettamente rientrabili nella curva del soffitto. Essi sono quindi un

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Lo spazio centrale e’ il vero cuore pulsante del battello: al suo interno sono disposti tavoli e panche per gli ospiti, utilizzabili sia per usufruire del piccolo bar all’ingresso, sia per seguire le proiezioni sugli schermi disposti lungo entrambe le pareti. Una struttura a nastro corre lungo le pareti avvolgendo gli ospiti e offrendo loro un piano d’appoggio continuativo, a loro completa disposizione.

La sala centrale: uno spazio da condividere

Lo spazio centrale e’ il vero cuore pulsante del battello: al suo interno sono disposti tavoli e panche per gli ospiti, utilizzabili sia per usufruire del piccolo bar all’ingresso, sia per seguire le proiezioni sugli schermi disposti lungo entrambe le pareti. Una struttura a nastro corre lungo le pareti avvolgendo gli ospiti e offrendo loro un piano d’appoggio continuativo, a loro completa disposizione.

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Tavole tecniche Proiezione ortogonale Vista laterale Scala 1:50

+2850 +2450 +2250 +2100 +1900

+2410 +2210 +1900

+1120 +850 +630

+800

0

0 -200

-1600

-1600

-585

26

0

+1520

+6080

+6835

+10920

+11970

+15830 +16360


Proiezione ortogonale Vista superiore Scala 1:50

0

0 +200 +575

+1650 +2290

+2420

+3000 +3200

+4600 +4800 +5380

+5510 +6150

+7225 +7800

+7800

-585

0

+1030

+1850

+3530

+10920

+11970

+14410

+15830 +16360

27


Proiezione ortogonale Vista anteriore Scala 1:50

+2850

+2550 +2410 +2210 +2075 +1900 +1850

5150 3225 1400 1200

+840 +720 +630

860

+30 0

1800

-200

4500

-570 -830

-1400 -1600

0

28

+210

+825

+1320

+1650

+2290

+3000 +3200 +3300


Proiezione ortogonale Vista posteriore Scala 1:50

+2850

+2550 +2450 +2350 +2250 +2100 6650 +1900

5800 4900 4600

+1100

+800 +720 +630

3800 4500

+30 0

6150 7800

-570 -830

-1400 -1600

0 +175 +280

+825

+1475 +1650

+2000

+3900

29


Assonometria isometrica Fronte Scala 1:50

30


Proiezione ortogonale Retro Scala 1:50

31


1800

Pianta Scala 1:50

5570

4900

850

4180 850 1450

750

1100

900

2000

1450

700

2450

0

105

R850

1700

32

1050


Assonometria della composizione degli stampi A

A

B

A

B B

C

C

C

C

D

D

A B

Coperta

D

C D

Scafo 33


Sezione trasversale centrale Scala 1:20

dettaglio della stampata tipo "sandwich" guide continue di attacco per schermi guide continue di attacco per luci

guide continue di attacco per infissi

2째

guide continue di attacco per i sedili

1째 guide continue di attacco per tavolo

stampata struttura di rinforzo

6 1600

34

50


70

50

Sezione longitudinale centrale Scala 1:50

0

+1000

+2000

+3000

+4000

+5000

+6000

+7000

+8000

+9000

+10000

+11000

+12000

+13000

35


Scomposizione degli stampi

Coperta

Scafo

36


Scomposizione degli stampi dello scafo Sezione trasversale centrale

37


Scomposizione degli stampi della coperta Sezione trasversale centrale

38


39


40


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43



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