Io Come Autore 58

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Ultimissimi giorni per partecipare al

concorso letterario!! ! Nei Libri con Medeo

Anno 2 N. 58 / ottobre 2012 - Periodico - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.


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sommario

autori Simone Falorni |

Mesi Oscuri

Enrica Meloni |

Eventi in Versi

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rubriche Pennellate di parole

Giovanna Vannini | 8

L‘angolo della poesia

Rossana De Grisantis | 25 Informazione Letteraria |

di Federica Ferretti Non solo pietre |

di Natale Barca

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Teatro e Letteratura |

di Filippo Massaro Eventi |

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a cura della redazione

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editoriale In un periodo in cui le feste in costume sembrano appannaggio delle amministrazioni pubbliche, rivendichiamo il diritto di travestirci prima di Carnevale e di festeggiare Halloween. Pagana o meno che sia, la festa delle zucche e delle maschere è entrata d’ufficio nel nostro calendario, come il cioccolato a San Valentino o Santa Claus a Natale. D’altro canto, in tempo di crisi ogni pretesto per distrarsi in effetti è buono. Credevamo di aver già trascorso il nostro inverno più cupo lo scorso anno, ma a quanto pare ci sarà bisogno di stringere i denti ancora un poco. Gli sforzi e i sacrifici per sopravvivere in un regime economico disastroso sembra debbano durare. E speriamo che all’uscita dalla crisi ci sarà ancora qualcuno in piedi. Ogni giorno si chiudono decine di nuove attività individuali partorite dalla crisi: intraprese da chi, mettendosi in gioco in prima persona, ha cercato di rientrare dalla finestra in un mercato del lavoro che l’aveva fatto uscire dalla porta principale con licenziamenti di massa. L’editoria, ahinoi, non fa eccezione: l’Aie – Associazione italiana dell’editoria ha diffuso alla Fiera del libro di Francoforte gli ultimi dati sul mercato del libro in Italia nel 2011, in caduta libera rispetto a un già preoccupante 2010. Per noi che nel settore editoriale cerchiamo di sopravvivere su diversi fronti, proponendo iniziative di supporto ad autori ed editori, siamo discretamente preoccupati. La preoccupazione tuttavia non ci impedisce di proseguire, di continuare a presentare nuovi autori, giovani poeti, sponsorizzare concorsi e proporre punti di vista alternativi sullo sconfinato mondo dei libri. Ma magari questa volta il 31 ottobre accenderemo anche noi una lanterna in una zucca intagliata… chissà mai che serva a far sembrare meno buio il prossimo inverno. Buona lettura, buon Halloween a tutti! Daniela Villa

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Concorso letterario dizione Prima e

Medeo Social Network della Cultura, con il patrocinio di Fondazione Per Leggere – Biblioteche Sud Ovest Milano – e Diamond Editrice, indice la prima edizione del CONCORSO LETTERARIO NEI LIBRI CON MEDEO riservato ai romanzi inediti. Opere ammesse:

• Romanzi inediti, di autori italiani o stranieri maggiori di 18 anni, scritti in italiano, liberi da diritti, non pubblicati in nessuna forma da alcuna società editoriale o di self publishing; • Alla categoria “Medeo Young” potranno essere ammessi gli autori di età compresa tra i 18 e i 26 anni (farà fede l’età compiuta al momento dell’invio del materiale); • Alla categoria “Medeo Senior” potranno essere ammessi gli autori di età superiore ai 26 anni (farà fede l’età compiuta al momento dell’invio del materiale).

Come partecipare:

• Inviare via mail a concorso@medeo.it la propria candidatura (vedi domanda di iscrizione) corredata di biografia dell’autore (800/1000 battute max), sinossi dell’opera (800/1000 battute max), file in formato rtf e pdf delle prime 40 cartelle* del romanzo e indicando a quale delle due categorie si intende iscriversi. Non saranno accettati testi manoscritti o dattiloscritti. I partecipanti, sottoscrivendo la domanda di partecipazione, si assumono la piena responsabilità della natura inedita, non diffamatoria, non oscena né frutto di plagio della propria opera. Non sono previste quote di iscrizione. Per tutto lo svolgimento del concorso tutti i lettori potranno segnalare eventuali non conformità delle opere partecipanti e l’organizzazione, valutate le segnalazioni, si riserva il diritto di eliminare dal concorso i romanzi considerati non conformi alle suddette richieste; • Iscriversi al social network www.medeo.it con i dati corrispondenti a quelli indicati nella domanda di partecipazione; • I partecipanti dovranno inviare il materiale richiesto e aver sottoscritto l’iscrizione al social network www.medeo.it entro il 31.10.2012. Gli autori ammessi riceveranno un’apposita email di conferma entro il 12.11.2012. *Cartella: ogni cartella deve essere composta indicativamente di 30 righe di 60 battute circa, per un massimo di 2000 battute a cartella, spazi vuoti compresi.

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” o e d e M n “Nei libri co

Come avvengono le votazioni:

• Dal 15.11.2012 nella sezione Sondaggi del sito www.medeo.it saranno disponibili i due elenchi (uno per categoria) degli autori partecipanti nonché le prime 40 cartelle dei relativi romanzi. Gli utenti del social network Medeo potranno leggere gli estratti delle opere e saranno liberi di dare il proprio voto (un voto a utente per ciascuna categoria, per un massimo di due voti a utente) all’estratto preferito. • Solo gli autori dei libri che per ogni categoria avranno ricevuto almeno 250 voti entro il 31.01.2013 (o comunque dei primi 15 libri più votati entro la stessa data) passeranno alla seconda fase del concorso. Entro il 04.02.2013, su segnalazione della redazione, gli autori contattati dovranno inviare in redazione il romanzo per intero (sempre in formato rtf e pdf), che non verrà pubblicato in alcun caso ma solo esaminato dalla giuria. In questa seconda fase una giuria qualificata, con giurati selezionati da Fondazione Per Leggere e Diamond Editrice, leggerà per intero le opere ammesse alla seconda fase e decreterà un vincitore per ciascuna categoria. Il romanzo primo classificato per ciascuna categoria verrà pubblicato in formato eBook da Diamond Editrice nel corso del 2013. • La premiazione ufficiale si svolgerà nel mese di marzo 2013, data e luogo da definirsi.

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Concorso letterario Con il patrocinio di

Fondazione Per Leggere – Biblioteche Sud Ovest Milano La Fondazione “Per Leggere – Biblioteche Sud Ovest Milano” è stata fondata nel maggio 2006 e ha sede ad Abbiategrasso (MI). Ne sono fondatori 55 Comuni, mentre le biblioteche che ne fanno parte sono 60. La Fondazione nasce con lo scopo di promuovere la lettura in tutte le sue forme, di valorizzare il patrimonio librario e documentario presente nelle biblioteche del sud ovest milanese e di migliorare la qualità dei servizi di pubblica lettura offerti ai cittadini della propria area, che sono oltre mezzo milione su di un'area pari a circa un terzo della provincia di Milano. Fondazione Per Leggere agisce in stretta collaborazione con i Comuni e con le loro biblioteche per facilitare e sostenere le occasioni di contatto con la lettura attraverso l’organizzazione di attività e iniziative sul territorio, coinvolgendo scuole, associazioni, enti, realtà produttive. Le attività della Fondazione Per Leggere sono molteplici: dalla definizione di strategie e obiettivi dell’attività delle proprie biblioteche, all’organizzazione e gestione del servizio di prestito interbibliotecario; dalla catalogazione centralizzata su standard internazionali e locali di riferimento, al coordinamento della biblioteca centrale; dallo sviluppo e coordinamento degli acquisti librari, al monitoraggio delle attività delle biblioteche. Questi sono solo alcuni degli incarichi di Fondazione Per Leggere, da cui è facile evincere quali siano i vantaggi per il cittadino: a disposizione di tutti gli abitanti del sud ovest milanese ci sono circa un milione fra libri, prodotti audiovisivi ed elettronici, che possono essere presi in prestito o consultati in loco, prenotati in biblioteca o anche da casa tramite i servizi on line. Dal 2010, inoltre, è disponibile gratuitamente per tutti gli iscritti la Biblioteca Digitale MediaLibraryOnLine: il portale attraverso cui consultare e scaricare legalmente musica, film, e-book, giornali, banche dati, corsi di formazione online (e-learning), archivi di immagini e molto altro. www.fondazioneperleggere.it

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” o e d e M n “Nei libri co

n o c e n io z a r o b a ll o c In Diamond Editrice

Fondata nel 2010 da Simone Di Matteo, la Diamond Editrice vuole scoprire e proporre nuovi testi, nuovi talenti letterari, e non solo. Dare visibilità a scrittori, di vario genere ed età, che difficilmente troverebbero udienza dai grandi colossi editoriali, più attenti ai nomi altisonanti, e soprattutto alle vendite Non abbiamo alcun interesse verso l’editoria a pagamento, non solo perché non puntiamo tutto sul guadagno, ma anche perché riteniamo che l’editoria a pagamento sia diseducativa. La Diamond vuole fare cultura, proporre letteratura, e se possibile allargare le menti nostre e quelle dei nostri lettori. La Diamond è una piccola realtà, altamente interessata alla qualità, non solo del prodotto scritto ma anche quello dell’immagine e del packaging. Tanti tipi di autori per tanti tipi di lettori, perché come per i diamanti: taglio e colore sono le caratteristiche fondamentali che li rendono diversi, speciali e unici, così, per la Diamond, le sue collane sono come gli scaffali di una libreria preziosa che raccolgono i libri secondo i vari generi. Ogni libro, una sfaccettatura di diamante. Ogni autore, un riflesso di luce. Ogni edizione, una sfumatura di colore. Collaborano con noi Laura Gorini, Pina Bonocore, Daniela Domenici, Andrea Collesano, Giampaolo Carosi, Daniela De Santis, Gianluca Sanguigni. Il comitato scientifico-editoriale di lettura e selezione testi è coordinato dal professore L. Rino Caputo e formato da: Antonio Veneziani, Cristina Ubaldini, Clizia Gurreri, Maria Stella Calligaris, Mario Marsala e Michele Saveriano.

www.diamondeditrice.eu

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pennellate di parole Tre passi Donna Adele veniva da lontano. Poco di lei si sapeva; che era vedova da vent’anni e che i due figli maschi avuti in giovanissima età, erano rimasti nella terra sconosciuta da cui proveniva. A Malafrasca le donne la evitavano, per paura che s’insinuasse nelle loro case, rubasse l’amore dei figli, risvegliasse l’appetito dei consorti. Eppure nulla di lei faceva pensare a quel tipo di femmina. Sempre avvolta in abiti scuri dalla foggia antica, con un foulard a nasconderle i capelli d’estate e d’inverno, e un’espressione sul volto, che ogni giorno celava un mesto diverso, pensiero. Martino delle dicerie di paese non si curava. In Adele vedeva la madre che da troppo gli mancava e la moglie che un giorno avrebbe voluto tra le braccia. Così divideva, separava, con pudicizia, il tempo trascorso a spiarla, sentendosi ora bambino cullato sulle sue ginocchia, ora uomo acceso dalle sue carezze. Sul suo viso, nel suo corpo commozione ed emozione s’agitavano ogni volta, mentre con il fiato fermo in gola, si saziava di lei madre, di lei donna. Un giorno si videro sul sentiero delle Illusioni. Lunghe erano le ombre, i marroni andavano in giallo, e le fronde aspettavano dal vento l’ordine preciso per solleticare il cielo. Tre passi li separavano. Al terzo si scambiarono passione, al secondo amore, al primo abbassarono gli occhi…

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Giovanna Vannini

Giovanna è nata a Firenze e residente a Montespertoli, dopo una partecipazione ad un antologia, ha intrapreso l’attività di scrittrice e recensore. Qui la conoscerete grazie alla capacità di interpretare a suo modo molti capolavori di varie correnti artistiche.


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58 Giovanna Vannini

Vincent van Gogh - Avenue of Poplars in Autumn, 1884 Van Gogh Museum Amsterdam

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Autore

” i r u c s O i s e M “ i e i n r lo a F e Simon re o t a r r a n a r t e di un geom Mi chiamo Simone Falorni, sono nato ad Empoli (FI) nel 1980 e vi risiedo da sempre. Sono geometra con ufficio in proprio sempre ad Empoli e ho vari hobby. Dalla pittura alla recitazione, fino alla scrittura, che senz’altro è la passione artistica che maggiori soddisfazioni mi ha regalato fino a questo momento. Scrivo molto, ho varie opere edite all’attivo e sono stato inserito pure nell’Enciclopedia degli Autori Italiani a cura dell’A.L.I. Penna d’Autore. Ho iniziato a scrivere fin da piccolo, probabilmente per una fantasia assai dinamica e stravagante. Le classiche storielle da leggere poi ai compagni di classe. Ma solo attorno ai venti anni ho deciso di scrivere una prima opera da poter sottoporre poi all’attenzione di qualche editore. Cosa non da poco, appunto, trovare qualcuno disposto a pubblicarti. Decisi quindi di affidarmi ad un editore di cui avevo sentito parlare in zona, prendendoci direttamente contatti. L’opera è intitolata I 7 peccati. Storie di vizi ed eccessi. Trattasi di una raccolta di sette racconti, uno per ogni peccato capitale, pubblicato nel 2006 da L’Autore Libri Firenze, facente capo al gruppo Maremmi Editori Firenze. I miei libri nascono tutti da esperienze di vita vissuta, che più o meno direttamente possono avermi colpito. Narrare un sentimento provato, un evento drastico, un’esperienza particolare della propria esistenza. Il tutto preso ed assemblato con contesti, personaggi e vicissitudini derivanti dalla fantasia. Sono decisamente solare ed intraprendente nella vita di tutti i giorni. Amo mettermi in gioco un po’ su tutto. Dalla vita privata fino a quella professionale, nonché artistica. Qualche tempo fa udii un’affermazione, che recita: “Vivi come se dovessi morire domani, ma sogna come se non

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dovessi morire mai!” Ecco, l’ho fatta mia, rendendola il mio motto personale. Vivere e non sopravvivere. L’opera di cui vorrei parlare è l’ultima da me pubblicata. Si intitola Mesi oscuri, raccolta di dodici racconti, alcuni già editi in passato anche singolarmente, pubblicata nel 2010 da La Riflessione – Davide Zedda Editore di Cagliari. Tratta varie problematiche purtroppo quotidiane della società odierna: abusi su bambini, solitudine di anziani, violenza su donne, fine vita, omofobia, ecc, rivisitate in contesti cupi, gotici. Chi ha particolare interesse a certi temi, come nel mio caso, sono convinto vi troverà spunto per poter continuare a pretendere diritti, riconoscimenti, tutele per tutti. Svariate sono state le dimostrazioni di interesse nei confronti di questo libro che mi hanno portato a viaggiare un po’ in tutta Italia. Articoli su stampa e siti internet, interviste televisive e radiofoniche, inviti presso librerie e fiere del libro e dell’editoria con dibattiti, nonché locali per serate di presentazione. ●


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Raccolta di dodici racconti, tra i quali i sucitati ed editi “L’alga del tè”, “Il crollo della fortezza”, “Dormi, piccolo Marco!”, “Che Dio è?” e “Panni stesi”, pubblicato nel 2010 da “La Riflessione” – Davide Zedda Editore di Cagliari, che tratta vari problemi purtroppo quotidiani della società odierna: abusi su bambini, solitudine di anziani, violenza su donne, fine vita, omofobia, ecc. Ne fanno parte tra i vari pure “Amnesia”, “Durante un temporale” e “L’odore del sangue” segnalati alla I edizione del 2008 del Concorso di Narrativa e Poesia Sabina, Spazi della Creazione organizzato da Edizioni Sabinae di Cantalupo in Sabina (Rieti), nonché, assieme a “L’alga del tè” ed un altro racconto dal titolo “Argo”, segnalati alla I edizione del 2008 del Concorso Internazionale di Narrativa Fantastica Altri Mondi organizzato da Montag Edizioni di Tolentino (Macerata). Alberto Cola, direttore editoriale della Montag Edizioni, di tali racconti tra l’altro ha scritto: “A mio modo di vedere sono testi molto particolari e la capacità che l’autore mostra nel fondere l’elemento fantastico con una fantasia gradevole e mai banale (e soprattutto inquietante per le atmosfere personali che descrive), fa sì che il tutto riesca a produrre un effetto di verosimiglianza valido e concreto. Inoltre ho trovato lo stile di scrittura adatta al narrato (e, mi permetto di aggiungere, con un certo tocco “gotico” capace di dare un quid in più), secca, pulita, senza tanti fronzoli e contraddistinta da una nitidezza stilistica più rara da trovare di quanto comunemente si creda”. Chiude la raccolta il racconto “Per sempre”, a tematica omosessuale, nel quale vengono affrontate le varie sfaccettature di questo “mondo”, soprattutto l’omofobia, che ha ricevuto il premio speciale della giuria “La Pagina Bianca Del Destino” alla I edizione del Concorso Letterario Rette Parallele del 2011 organizzato da Hermes Academy di Taranto. Dello stesso racconto l’ex Ministro per i Diritti e le Pari Opportunità Barbara Pollastrini, in una lettera indirizzatami dopo averlo letto, ha scritto tra le altre cose: “L’ho trovato forte e toccante, capace di comunicare con immediatezza a chiunque lo legga il dramma che lei descrive e che noi conosciamo, ma che una parte del paese finge o si ostina a ignorare, rendendo questa Nazione spesso, troppo spesso, arretrata e inumana”. Svariate sono state le dimostrazioni di interesse nei confronti di questo libro un po’ in tutta Italia. Dalla Toscana

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Simone Falorni i r u c s O i s Me

alla Sardegna, dal Lazio alla Basilicata, dall’Emilia Romagna alla Lombardia e via dicendo. Il tutto con articoli in merito su stampa e siti internet, interviste televisive e radiofoniche, inviti presso librerie e fiere del libro e dell’editoria con dibattiti, nonché locali per serate di presentazione, soprattutto organizzate da associazioni attente ai diritti civili delle minoranze di qualsiasi genere e partiti politici. Inoltre ho ricevuto pure dimostrazioni di interesse da parte dei Governatori delle Regioni Toscana e Puglia, rispettivamente Enrico Rossi e Nichi Vendola.

Mesi oscuri Autore: Simone Falorni Editore: Davide Zedda Editore Anno: 2010 ISBN: 9788862114868 PAGINE: 186 PREZZO: € 15

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Informazione letteraria

Casa Editrice Rupe Mutevole Federica Ferretti ci presenta una breve selezione di titoli dalle collane di Rupe Mutevole Edizioni. A volte, ci capita di svegliarci una mattina e di immaginarci in un altro mondo. Dove pochi riusciranno ad accedere…e dove soltanto qualcuno, deciderà di rimanere. È il mondo delle parole che non sono state ancora dette, e che magari non saranno mai pronunciate. È il nostro mondo interiore, l’anima più vera, così spogliata di ogni orpello inutile come del conformismo perbenista, di tutto ciò che siamo costretti ad indossare come una seconda pelle quando dobbiamo vivere. Eppure, Vivere è la cosa più bella che ci sia stata mai concessa. Anche se, a volte, paghiamo caro un tale dono, nel momento in cui i nostri compagni di viaggio su questa terra, ci abbandonano, svoltano per una direzione opposta alla nostra: fuggono o più semplicemente, si addormentano a nostra insaputa, proprio quando avevamo deciso di restare il più possibile vicini, stretti stretti gli uni agli altri nelle fredde mattinate invernali. Ma in fin dei conti, la vita e la morte non sono altro che le due facce di una stessa medaglia, la metafora di una perenne trasformazione, e la si vuole identificare con Il canto del cigno rosso, un inno all’Amore impossibile ovvero quello che, quotidianamente, ci solletica gli occhi ed il cuore. (Premessa dell’autrice)

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IL CANTO DEL CIGNO ROSSO Autore: FEDERICA FERRETTI Editore: Rupe Mutevole Collana: Sopralerighe Isbn: 978 88 6591 057 3 Prezzo: € 10


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Illustrazione di copertina di Cartolina realizzata nell’ambito del Concorso: “Una cartolina da Silvi” 2003, Stabilimento La Sirenetta, Disegno eseguito sulla sabbia da cinque ragazze dai 5 ai 10 anni di età, Titolo”Sole & Mare”.

LE DESOLATE ESTIVE quei giorni a Silvi Marina Autore: GABRIELLA SERAFINI Editore: Rupe Mutevole Collana: ECHI DA INTERNET sottocollana Gocce di Memoria Isbn: 978 88 6591 090 0 Prezzo: € 10

Silvi è luogo di villeggiatura e spesso si incontrano napoletani, pugliesi, romani, qualche settentrionale che tradisce origini meridionali, in genere colonie di famiglie con figli da 0 a 18 anni. Vengono tutti per la spiaggia ampia e sabbiosa dove i bambini giocano, per accontentare gli adolescenti che sbocciano alla vita tra una discoteca e l’altra e attese di albe rosate sulla riva del mare. Ma come passano il tempo i genitori? È qui il punto: anche loro vogliono assaporare il gusto della vacanza pur restando in famiglia, sotto lo sguardo vigile di mogli/mariti gelosi, di suocere trepidanti o invadenti. I primi giorni sono dedicati alla tintarella, alle passeggiate in riva al mare. Poi si scoprono i ristoranti tipici, le passeggiate fino alla Torre di Cerrano. Ma i giorni da ammazzare sono tanti e dopo la prima settimana si fanno più frequenti i visi annoiati per la solita routine: richiamare il bambino che litiga con l’amichetto, aspettare su una panchina che i figli ritornino dalla discoteca. È questo il momento in cui più forte è la voglia di evasione dal solito tran tran…è voglia di vacanza…di avventura…


Autrice

Enrica Meloni EVENTI IN VERSI È un’opera dal linguaggio colto e ricercato, la metrica dall’elegante aspetto stilistico d’alto livello sfocia in un susseguirsi di componimenti arcaicizzanti tipicamente riconducibili ai tradizionalismi della poetica classica. Ogni strofa s’appropria dello stato d’animo dell’individuo agente. Una silloge dal certo pregio.

za n e c o n in a im r r he

Pulc

Avvenenza disconosciuta, assenteismo d’una malizia che mai effuse logora coscienziosità. Virginea pelle, candor adolescenziale che di frescura morale ne incarnò sacral preziosità. Destinataria d’un accrescer d’intelletto d’amante, flebile ingenuo grido dinnanzi alle scene d’una enigmatica esistenza. Novella consorte d’un impavido domani. Fanciullezza trascritta sul fato vitale, sorriso ineguagliabile d’ubertosa purezza. Iniziale d’un materno presagio, eretta fondamenta dal qual ventre posteri d’amor giungeranno. Tripudio dirimpetto allo sguardo d’uomo che di te acclamò indissolubil giuramento. Ancor illibata d’empirica esperienza, candor preservato nel fulgido loco di precaria residenza. Dona l’eco del tuo sacral sospiro a chi di te riconoscerà il sacro nome di Donna.

Poesia estratta da “Eventi in Versi”

Eventi in versi Autore: Enrica Meloni ISBN: 9788895418506 Editore: Edizioni La Rondine Anno: 2012 Pagine: 82 Prezzo: 7.00 €


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: te n a g le e d e ta a rc e c ri ia Alla scoper ta della poes ni vi presentiamo Enrica Melo

Presentarsi, essere denudati del sé per condividerlo con chi si capacita di carpire una nuova anima in versi ed umanità. Un nome, Enrica Meloni, un percorso da ventinovenne che non si esenta dall’esser compagno di liriche nate e cresciute con il mio Io. Un’esistenza, bipartita tra scrittura e mutar in donna, cresciuta in una poesia che diviene firma della mia stessa maturità. Instancabile nei miei componimenti, ringrazio questi ultimi per esser le mie parole, la forma massima d’ogni mio gesto. L’opera da me scritta è nata con me, non vi è mai stato un momento in cui decisi di scrivere un libro, giacché reputo l’esistenza umana di per sé una forma letteraria senza eguali. Essa ci offre pagine degne d’esser lette, io le colgo ponendo in evidenza le sensazioni che queste mi elargiscono. La nascita della mia silloge è stata un processo naturale, affidato successivamente a chi ha saputo valorizzarne i contenuti. L’agenzia letteraria la Bottega Editoriale di Rende (Cs) è stata una voce di rappresentanza che ha condotto la mia opera con serietà e scrupolo professionale. L’approccio con l’editoria nazionale è stato un gradino di sviluppo con il quale ho avuto una comunicazione ed un riscontro positivo. L’iter verso la pubblicabilità dell’opera è stato costruttivamente vissuto con determinazione ed un corrispettivo epilogo degno di nota. Il mio libro è l’effetto di un’esegesi accurata d’ogni comportamento sociologico ed empatia emozionale, entrambi aspetti peculiari di quell’individualità osservatrice che dedico ad ogni minuzia esistenziale che mi si accosta, nulla è dato dalla casualità, le fenomenologie nel mondo sono meritevoli d’esser raccontate. Credo vivamente che descrivermi sia una pecca in sé, la soggettività induce al mancato assolutismo delle realtà, la donna che io percepisco in me è semplicemente quella che vorrei gli altri possano comprendere come effettivamente è. La retorica descrittiva di se stessi tende ad espropiare il prossimo di quel piacere critico che rappresenta un diritto inalienabile d’ogni individuo. Il mio motto personale verte sul fatto che la Poesia sia un fine senza aver essa stessa una fine, nel momento in cui essa è voce d’indirizzamento verso un pronunciarsi agli altri, un eco che contiene la subliminalità d’un messaggio, destinato a non disperdersi ma ad esser divulgato nei tempi senza aver un termine e morire. Ogni parola morta è un dialogo perduto, nessuno mai vivrebbe privato dalla comunicazione. Vivo per scrivere e mai l’opposto, giacché la poesia è la conferma del mio esserci ovunque vi sia da esser vivi. Acquistare la mia opera è condivisione di realtà comuni, di scenari che l’intimità di ognuno di noi spesso vive nei silenzi della propria interiorità. La mia silloge, un luogo cartaceo, nato dalle storie di chi come quotidiano testimone, ha vissuto chiedendosi se fosse stato il solo a vivere tutto ciò. L’opera accomuna l’interiorizzazione di quella meravigliosa opera omnia chiamata Vita.

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Non solo vecchie pietre UNA TOMBA DIPINTA GETTA LUCE SULLE ORIGINI DELL’EGITTO

La Valle del Nilo incide l’altopiano sahariano, separando due deserti, quello Occidentale e quello Orientale. Il Deserto Occidentale si estende verso la Libia, il Deserto Orientale verso il Mar Rosso. In una parte di quest’ultimo, in una striscia di terra di oltre 6 mila kmq, è disseminata una grande quantità di graffiti su roccia. Quei petroglifi risalgono a epoche diverse: i più antichi, al Periodo Predinastico; i più recenti, alla Dominazione Araba; in mezzo si collocano quelli che si riferiscono al Periodo Dinastico, al Periodo Tolemaico, all’Epoca Romana. 800 di quelle immagini, sparse in centinaia di siti e poste per la maggior parte fra 1 e 5 m dal fondovalle, raffigurano specialmente animali (ippopotami, cocIl Nilo visto dal satellite codrilli, asini selvatici, elefanti, giraffe, cani, struzzi, bovini, ibex), ma anche esseri umani, nonché navi, che hanno spesso a bordo uomini e animali, e una stella vicino, e infine scene di caccia e di allevamento. In decine di casi si hanno raffigurazioni di donne o di uomini con le braccia alzate e incurvate sopra la testa; quasi sempre sono associate a imbarcazioni, alcune si trovano a bordo. Queste immagini richiamano da vicino le corrispondenti di certe ceramiche predinastiche (Stile di Naqada, Classe D, circa 3500 a.C.). I natanti sono il motivo più frequente. Gli scafi raffigurati o sono squadrati e a fondo piatto, o hanno le estremità rialzate, o curvate verso l’interno. In ogni caso montano a prua la sagoma di una testa di animale dalle lunghe corna o (e) decorazioni di piume o fronde di palma. I remi, quando ci sono, sono in molte coppie. Due altri remi, a poppa, sono timoni. Un’ancora di pietra pende dalla prua. Gli scafi più grandi, oltre a presentare un maggior numero di remi, hanno anche un albero, una vela rettangolare e una cabina sul ponte. Gli equipaggi possono arrivare a 70-75 elementi, compresi il “nocchiero” e gli “attendenti”. Il comandante

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Natale Barca

Natale Barca è uno scrittore e saggista che ha al suo attivo un significativo numero di testi che trattano di storia e civiltà dei popoli antichi. Il suo campo di indagine si estende dall’Europa mediterranea al Sahara orientale e all’Asia Occidentale, in un arco di tempo che abbraccia dalla preistoria alla storia antica (www.natalebarca.it). blog: http://natalebarca.blogspot.it si distingue dai sottoposti per il copricapo che indossa, adorno di lunghe piume. Lo svizzero Hans Alexander Winkler, esperto di arte rupestre dei deserti egiziani, ha notato che le navi sopra descritte non hanno una forma nilotica, ma la stessa foggia di quelle che compaiono in numerosi sigilli trovati nell’Iraq meridionale e nel Khuzistan, e attribuiti al Periodo Protoletterario; e ha ravvisato in esse il racconto di una spedizione militare che sarebbe stata compiuta contro i centri della Cultura di Naqada (la cultura predinastica dell’Alto Egitto, circa 3900-3050 a.C.) da una forza d’invasione giunta nella Valle del Nilo dall’Iraq meridionale al termine di un lungo viaggio attraverso il Golfo Persico e l’Oceano Indiano. Dopo essere sbarcati sulla costa egiziana del Mar Rosso, gli invasori, secondo Winkler, si sarebbero inoltrati verso l’interno,

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Non solo vecchie pietre di Natale Barca

trascinando le navi lungo l’Uadi Hammamat e l’Uadi Abbad/Uadi Barramiya. Questi greti torrentizi sfociano entrambi nella Valle del Nilo: l’uno all’altezza dell’ansa di Qena, l’altro all’altezza di Nekhen/Hierakonpolis. Gli invasori, continua Winkler, avrebbero sottomesso con le armi la Valle del Nilo dove poi si sarebbero stabiliti in permanenza. Questa opinione non è isolata. L’egittologo inglese Walter Bryan Emery, nel 1961, ha osservato che “verso la fine del IV millennio a.C. troviamo un’aristocrazia civilizzata o razza dominante che regna sull’intero Egitto”. Nel 2001, un altro egittologo inglese, David Rohl, ha rilanciato la teoria dell’invasione straniera dell’Egitto predinastico, citando a sostegno un passo della Lista dei Re Sumerici, dove si parla di Meskiaggasher, re di Uruk.

Egitto, Deserto Orientale, Uadi al-Barramiya. Graffito su roccia. Circa 3900-3050 a.C.

E’ importante notare che la decorazione di una tomba predinastica di Nekhen/Hierakonpolis riproduce delle imbarcazioni che hanno la stessa foggia di quelle predinastiche del Deserto Orientale.

Nekhen/Hierakonpolis è l’antica denominazione di una località situata nell’Alto Egitto, sulla riva occidentale del Nilo, dirimpetto all’antica città di Nekheb, oggi el-Kab, 10 km a Ovest-NordOvest di Nag Hammadi. Il nome moderno del sito è Kom el-Ahmar, “Collina Rossa”. Il luogo è stato esplorato al tempo della spedizione militare di Napoleone in Egitto, poi, di nuovo, all’estrema fine del sec. XIX, e anche in seguito. L’attività di ricerca sul terreno è tuttora in corso a opera della statunitense Hierakonpolis Expedition, diretta da Renée Friedman. Questa ha rivelato la presenza di un vasto insediamento, con i resti di uno dei templi più antichi dell’Egitto, i resti di una fortezza, e diversi cimiteri, tutti attribuiti al Predinastico e al Protodinastico (I e II dinastia); ha inoltre portato alla scoperta di alcune tombe rupestri, attribuite all’Antico Regno (III-VI dinastia). Fra i reperti predinastici, vanno ricordati la Testa di mazza di Re Scorpione e la Tavolozza

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Valle del Nilo. Nekhen/Hierakompolis. Tomba 100. Decorazione dipinta. Particolare. Circa 3500 a.C.

Stile di Naqada, Classe D, circa 3500 a.C. Giara con raffigurazione di nave a remi.

di Narmer. Quest’ultima è una tavolozza per cosmesi ad uso cerimoniale, ornata a rilievo con scene nelle quali potrebbe essere raffigurato Narmer, ultimo sovrano predinastico e primo sovrano dell’Egitto unificato, fondatore della I dinastia storica. La tomba predinastica con le imbarcazioni è chiamata Tomba 100, o anche Tomba Dipinta. La sua decorazione è policroma e raffigura non solo imbarcazioni, ma anche esseri umani e animali, in combinazione fra loro. In una scena di combattimento, un uomo sta per colpire con la mazza dei nemici sconfitti e in sua balìa. Forse è possibile cogliere in questa immagine una delle più antiche esemplificazioni del “re che uccide il nemico”, un tipico motivo regale egizio, che si conservò sempre uguale per tutta la storia dell’Antico Egitto, fino all’Epoca Romana, come iconografia ufficiale del trionfo del Faraone sui suoi nemici, espressione dell’ideologia della regalità ed evento magico-religioso, diretto a propiziare il continuo ripetersi nel futuro degli eventi narrati, su questa terra e nell’Aldilà. In tal caso la scena denoterebbe la presenza di un’ideologia del comando e precorrerebbe il concetto che si rispecchia in quel motivo. Altre raffigurazioni consentono d’instaurare confronti con la decorazione del telo dipinto trovato in una tomba a Gebelein (Medio Egitto) e con una parte delle ceramiche appartenenti allo Stile di Naqada. Altre ancora lasciano trasparire influssi culturali asiatici. Un altro particolare raffigura un uomo in mezzo a due leoni affrontati; sembra che stia separando e dominando le due fiere, così come il Signore degli Animali che compare sul manico d’avorio di un coltello cerimoniale di epoca predinastica da Gebel el-Arak

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Non solo vecchie pietre di Natale Barca

(Valle del Nilo, a nord di Assuan) e in diverse scene del Giubileo Reale attribuite al Periodo Dinastico. Sembra che questo motivo sia di derivazione mesopotamica, perché il Signore degli Animali compare nei depositi Uruk V-IV e in quelli di Susa II. Come abbiamo notato in precedenza, anche la foggia delle imbarcazioni raffigurate nella Tomba 100 riporta alla Civiltà Sumerica. La Tomba 100 è la dimora eterna di un re sumero che aveva invaso con un esercito l’Egitto e si era ritagliato un regno a Nekhen; magari, la tomba di Meskiagassher? Sembra di no. Attualmente la maggior parte degli specialisti dell’Egitto delle Origini tende a considerare la formazione della Civiltà Egizia - a cui la Cultura di Naqada contribuì in modo determinante - come il prodotto di un’elaborazione autonoma, compiuta dalle popolazioni indigene dell’Alto e del Basso Egitto, su cui possono avere influito gli influssi di una pluralità di altri ambienti culturali (Levante meridionale, Deserto Occidentale egiziano, Nubia, Africa Nera, Mesopotamia meridionale), giunti nella Valle del Nilo sotto forma di importazioni e idee a seguito di contatti e scambi, diretti e indiretti. Sembra probabile che la decorazione della Tomba 100 rispecchi un influsso culturale mesopotamico. Ma più di questo, al momento, non si può dire.

Coltello cerimoniale da Gebel el-Arak, Valle del Nilo, Egitto. Particolare della decorazione a rilievo del manico in avorio. Seconda metà del IV millennio a.C.

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Testa di mazza di Re Scorpione da Nekhen/Hierakonpolis. Circa 3150 a.C.


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l’angolo della poesia Un mite raggio di sole Un mite raggio di sole reca tepore a queste mie ore sparse tra nuvole fredde e illusioni bugiarde sospiro stanca piove la mia fantasia nel cielo di un nuovo mattino dipingo l’aurora senza ombre con amore pensieri stanchi profumano di campo lievi carezze su giorni scialbi. Fulgide corolle il mio domani.

Rossana De Grisantis nasce il 28 Giugno 1969 in un piccolo centro della provincia di Bari, Turi. Cresce in una famiglia in cui saldi sono i valori di sacrificio, onestà e lealtà. Bimba sensibile e ricettiva, assorbe nel bene e nel male ogni sfumatura dell’ambiente in cui vive.

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Teatro e letteratura Contraddizioni Il 6 ottobre si è aperto il sipario (che non c’è) al Teatro della Contraddizione (che teatro non è più) con la presentazione della Stagione Sperimentale Europea 2012-2013. La consueta festa annuale si è svolta sotto il segno della sperimentazione, della contraddizione e della condivisione. Si è sperimentato perché si è presentato un insieme di spettacoli eterogeneo che mischia gli idiomi (italiano, tedesco, inglese, dialetto milanese, forse ebraico) e gioca con la ridefinizione dei generi: non accontentandosi del proporne sempre diversi, viene richiesto ad ogni compagnia che si esibisce di “generare il proprio genere”, in un’iperbole di definizioni stupefacenti e a volte anche un po’ strampalate. Lo spazio non è certo quello consueto che divide il palco dalla platea, ma si trasforma a seconda della richiesta degli spettacoli. Anche la scelta della musica dal vivo non ha avuto proprio nulla di usuale: sono stati chiamati i Temper Temper, recentissimo gruppo londinese che è molto difficile inquadrare in un genere musicale (soprattutto se, come me, non si capisce un granché di musica). Quel che si è visto, comunque, sono stati quattro individui abbastanza mostruosi: un batterista magrissimo con una folta barba, un bassista con il volto scolpito nella roccia, un pianista che sembra “Chucky la bambola assassina” e soprattutto la cantante, una sorta di unione tra Malefica, Crudelia Demon e la regina Borg…

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però bellissima. Ciò che si è sentito sono stati suoni bassissimi insieme ad altri acutissimi, grazie anche al violino elettrico suonato dalla cantante. La voce di Wendy Bevan passava da bassi rauchi a falsetti, senza soluzione di continuità; il volto, inevitabilmente, si deformava per dare gli effetti alla voce. Wendy interpreta le canzoni anche con il resto del corpo, soprattutto con le braccia, che alza e muove con una grazia che ha un po’ dell’inquietante, del malefico e del dark. Un’esperienza unica, eccezionalmente gradita da tutto il pubblico. Il tema che caratterizzerà la stagione sarà la “condivisione”. Non paghi del mero presentare uno spettacolo e mandare tutti a casa, e abbastanza intelligenti da capre che da loro un dibattito sarebbe stato fuori luogo, i contraddittori hanno optato per qualcos’altro. In realtà il proget-


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Filippo Massaro

to è abbastanza misterioso: Il direttore artistico Marco Maria Linzi ha dichiarato che ad ogni prima di ogni nuovo spettacolo la compagnia che lo presenta farà un regalo al pubblico e che una persona del pubblico dovrà a sua volta fare un regalo alla compagnia. Quando si va a vedere uno spettacolo al TDC non si è quasi mai al sicuro. Spesso gli attori si mescolano al pubblico, si rivolgono a loro direttamente… con le buone maniere oppure no. Massima espressione di questa interazione è stato lo spettacolo “Die privilegierten”, produzione TDC premiata nel 2009 come miglior spettacolo milanese, di Marco Maria Linzi premiato come miglior regista di uno spettacolo prodotto a Milano 2009. Là lo spettatore diventava addirittura uno dei protagonisti, proprio come in un gioco di ruolo dal vivo, e passava dall’attività di personaggio alla passività di spettatore per vivere su di sé l’inganno reale della “città ideale” nazista attraverso l’inganno della finzione scenica. Quest’anno il gruppo TDC (difficilmente si può chiamare “compagnia”, è troppo fluida) proporrà “La variabile K”, ispirato alle opere di Franz Kafka. Dal “trailer dal vivo” presentato durante la serata sembra essere uno spettacolo dove il pubblico non resterà fermo a guardare, passivo, seduto sulla sua sedia… Certo al TDC la passività è sempre bandita, se non attraverso una vera e propria interazione, almeno per mezzo dei temi proposti, profondamente coinvolgenti.

Studio recitazione da 13 anni, ho cominciato all’università, poi sono passato dal Teatro Libero e sono approdato al Teatro della Contraddizione dove ho completato la mia formazione… Beninteso che la formazione di un artista non si completa mai. Faccio parte della compagnia Orama. Sono autore di alcuni monologhi.

www.teatrodellacontraddizione.it

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Filippo Massaro In occasione dell’evento sono stati festeggiati i 20 anni dall’apertura del teatro. Il momento della celebrazione si è svolto in silenzio, passandosi bicchierini per il brindisi e sussurrandosi all’orecchio il motivo della festa. Si è scritto però che il Teatro della Contraddizione non è più un teatro: non è certo un abbandono, anzi, è il passo successivo nel definire loro stessi attraverso la negazione di ciò che sono, direi proprio una bella contraddizione! In effetti il concetto di “contraddizione” permea completamente poetica espressiva e direzione artistica del teatro, e si fonda sull’intuizione che recitare è un atto contraddittorio. In effetti recitare significa anche sapere a memoria un testo, ma esprimerlo come se fosse spontaneo, far nascere azioni ed emozioni dentro il sé recitante, con sorpresa e spontaneità sempre nuova, anche se in effetti si sa benissimo cosa deve succedere. In re-

altà non ci si può certo fermare ad una visione della “contraddizione” così superficiale, perché contraddistingue anche il tipo di testi prodotti, la regia, la delineazione dei personaggi e la messa in scena, nella formazione di una poetica che non vuole e non può definirsi, ma che è forte della sua ricchezza generatrice di infiniti spettacoli. Forte è la curiosità della sperimentazione, volta ad un percorso interiore e intellettuale che trova una parte consistente del suo scopo nello stupore della scoperta e nella realizzazione di spettacoli originali. Curiosità e stupore sono due elementi propri anche della ricerca filosofica: emerge quindi dalla poetica di questo teatro un intento profondamente culturale, che attraverso la ricerca e la produzione artistica contribuisce all’ampliamento della conoscenza. Filippo Massaro


Concorso letterario Prima edizione

“Nei libri con Medeo” Concorso letterario riservato ai romanzi inediti a votare saranno gli utenti del social network Medeo!

Sei uno scrittore?

Iscriviti al social network per la cultura Medeo.it e manda il modulo di iscrizione entro il 31.10.2012. Se hai meno di 26 anni potrai partecipare nella categoria Medeo Young, altrimenti iscriviti alla categoria Medeo Senior.

Il primo classificato in ogni categoria sarà pubblicato da Diamond Editrice! Sei un lettore?

Iscriviti al social network per la cultura Medeo.it e potrai leggere e votare gli estratti dei romanzi in concorso. I più votati dagli utenti del social network arriveranno alla fase conclusiva del concorso in cui una giuria decreterà il vincitore per ogni categoria.

Scopri Medeo.it, il social network per la cultura, iscriviti al concorso Nei libri con Medeo. La partecipazione è gratuita!

Affrettati, le iscrizioni sono aperte fino al 31 ottobre 2012!

www.fondazioneperleggere.it

www.diamondeditrice.eu

Il concorso è organizzato con il patrocinio di Fondazione Per Leggere - Biblioteche Sud Ovest Milano, e con la collaborazione di Diamond Editrice.

Scarica i moduli per partecipare: Bando - Modulo

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I nostri eventi per

! a g n o l i M a l Ascolta

ZUCCA TANGO FESTIVAL Parco Archeologico Ex Breda Sesto San Giovanni (MI)

Dal 31 ottobre al 4 novembre 2012 Stufi del solito Dolcetto o scherzetto? Gatti neri, streghe e fantasmi vi sono venuti a noia? Bene, è ora di unire la festa di Halloween con la danza argentina, grazie a lezioni gratuite, spettacolo, gare e corsi adatti a tutti i livelli. La notte di Halloween diventa arancione e nera, senza dimenticare il rosso della passione. Sono infatti questi i colori dominanti di questa insolita manifestazione che vi permetterà di passare un Samhain diverso dai soliti. Milano per l’occasione si trasforma in una milonga argentina, con ben cinque giorni di feste, spettacoli e piste da ballo aperte a tutti, ballerini professionisti e principianti, ma anche semplici curiosi. Soprattutto per questi ultimi ricordiamo la possibilità di partecipare a una serie di corsi gratuiti guidati da maestri professionisti. Le danze cominciano mercoledì 31 ottobre con la Pumpkins Night, ovvero la Gran Milonga di Halloween allestita per l’occasione allo Spazio Mil, nel Parco Archeologico Ex Breda di Sesto San Giovanni. I giorni successivi sono previste lezioni, mentre la Cinefilia Tanguera proporrà un’interessante rassegna di cortometraggi a cura di Leonel Mitre. Appuntamento da non perdere è quello del 4 novembre alle ore 19.30: al Teatro Dal Verme ci aspetta uno spettacolo dove potremo veder danzare la coppia formata da Miguel Angelo Zotto e da Daiana Guspero, accompagnati sul palco dagli allievi del festival e dalla musica live dell’Orchestra Minimal Flores de Alma. Per informazioni www.zuccatangofestival.it

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i vostri 5 sensi 58 ! a z n e i c s Tocca la

FESTIVAL DELLA SCIENZA - Immaginazione GENOVA

Dal 25 ottobre al 4 novembre 2012 È un punto di riferimento per la divulgazione della scienza. È un’occasione di incontro per ricercatori, appassionati, scuole e famiglie. È uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale. Incontri, laboratori, spettacoli e conferenze per raccontare la scienza in modo innovativo e coinvolgente, con eventi interattivi e trasversali. 13 giorni in cui le barriere fra scienze matematiche, naturali e umane, verranno abbattute e la ricerca si potrà toccare, vedere, capire senza confini. Il Festival propone ogni anno eventi ispirati alle questioni più attuali e scottanti del dibattito scientifico, prime assolute di spettacoli e mostre dedicate all’incontro tra arte e scienza, riservando una particolare attenzione alle novità della ricerca più avanzata e ai ricercatori dei Paesi emergenti. Intimamente legato alla città di Genova e alla regione Liguria, il Festival è una manifestazione con un intrinseco carattere internazionale. Gli incontri con grandi ospiti nazionali e internazionali impreziosiscono ogni anno le giornate dedicate alla scienza, dando vita a collaborazioni durature con personalità e istituzioni di tutto il mondo. Per informazioni www.festivalscienza.it

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! te r ’a d e r e p o le a r o p a s As

ART & CIOCC – Il tour dei cioccolatieri Piazza Chanoux AOSTA

Dal 31 ottobre al 3 novembre 2012 Nella centralissima piazza Chanoux di Aosta, mastri cioccolatieri provenienti da tutta Italia propongono una grande varietà di creazioni artigianali a base di cacao: cioccolatini, tavolette di cioccolato, praline, dragées, cremini, torte e tartufi. Un’occasione per far festa e per curiosare nel dolce mondo del cioccolato artigianale. Tra le proposte dei cioccolatieri: caffettiere di cioccolato fondente, servizi di tazzine da caffè al cioccolato bianco e ancora per i golosi amanti del fai da te attrezzi di ogni genere, dal cacciavite, al bullone alle tenaglie, ma anche scarpe da tennis, eleganti decolté … tutto rigorosamente in cioccolato.

Per informazioni www.comune.aosta.it

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i vostri 5 sensi 58 Annusa l’odore di neve!

SKIPASS 2012 Salone del Turismo e degli Sport invernali Modena Fiere MODENA

Dal 1 al 4 novembre 2012 Per tutti gli appassionati della neve è in arrivo un’anteprima per prepararsi alla stagione sciistica con oltre 800 gli espositori presenti a Modena. Stazioni e comprensori sciistici, hotel e società di impianti, snowpark e tour operator specializzati, italiani e stranieri, presentano il meglio dell’offerta turistica sulla neve con un occhio particolare alla qualità del servizio e al prezzo. Con gli operatori della neve, a fronteggiare un mercato difficile ed esigente, si trovano i brand degli articoli sportivi. Sci, tavole, scarponi, attacchi, maschere, occhiali, abbigliamento e accessori, ipertecnologici, sicuri, ecosostenibili ed esteticamente inappuntabili, sono in esposizione a Modena Fiere negli stand che ospitano i marchi storici dello sci e le new entries del settore. Spazio alle novità anche nell’area destinata al market: un padiglione di offerte a prezzi scontati con la garanzia dei migliori retailer attende il pubblico di sciatori e snowboarder. Il Salone del Turismo e degli Sport invernali da fiera si trasforma in happening grazie ad un programma di eventi di altissimo livello in cui gare e spettacoli fanno da pendant ai momenti di riflessione, ai convegni e alle conferenze stampa. Il tutto su una scenografia mozzafiato fatta di rampe innevate e di grandi strutture che simulano l’ambiente montano, dove i visitatori possono fare esperienza diretta della montagna provando gratuitamente lo sci, lo snowboard, l’arrampicata e le discipline outdoor, dalla bike al nordic walking. Per informazioni: www.skipass.it

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! a m e in c l a o d n o m il Guarda

50 GIORNI DI CINEMA INTERNAZIONALE A FIRENZE Cinema Odeon FIRENZE

Dal 25 ottobre al 14 dicembre 2012 La rassegna cinematografica più grande in Italia? E’ la “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”: una metarassegna il cui cartellone è composto da 9 festival internazionali che hanno sede a Firenze, oltre a rassegne, anteprime, eventi, incontri con gli autori. L’idea è nata nel 2007 per dare slancio, in termini di visibilità e promozione, ai grandi festival fiorentini che, riunitisi in un unico cartellone, hanno dato vita ad una vera e propria stagione autunnale di cinema internazionale di qualità. Dallo stare insieme per trovare le giuste sinergie, si è arrivati oggi, alla sesta edizione, ad una manifestazione dalle caratteristiche inedite, innovativa nel panorama italiano e internazionale, ricca di contenuti e proposte, pur nel rispetto delle specificità di ogni singola manifestazione. I comun denominatori tra i festival sono naturalmente emersi nel corso delle varie edizioni della “50 Giorni”, fino a diventare elementi di continuità tra essi: la proposta di film in anteprima in Italia; la predominanza del cinema del reale, sul solco di quanto creato a Firenze, dal 1959, dal Festival dei Popoli; l’apertura di orizzonti verso paesi e culture del mondo; lo sguardo verso le altre cinematografie euroPer informazioni: www.odeon.intoscana.it/50giorni.php

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i vostri 5 sensi 58 pee e mondiali; l’attenzione verso l’affermazione delle diversità di genere; lo spostare l’asse dalle manifestazioni cinematografiche ad alto budget, orientate al glamour, verso iniziative di spessore culturale, rivolte agli addetti ai lavori e a tutti gli appassionati di cinema, che in esse riconoscono un momento di formazione e arricchimento personale. Ogni anno la “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze” accoglie nuovi appuntamenti, nuove tessere che compongono il puzzle di una rassegna cinematografica che dura un’intera stagione. Quest’anno la novità assoluta è il “Balkan Florence Express” (26 – 29 novembre), che offrirà uno spaccato significativo della cinematografia proveniente dalla penisola balcanica, vicina all’Italia, ma che ancora non ha molti scambi con il nostro paese, grazie a film provenienti dagli stati che la compongono: Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Albania.

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Ultimi giorni per partecipare al

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Io Come Autore È una rivista di Ebookservice Srl Redazione-Amministrazione Direttore Responsabile: Giorgio Ginelli Responsabile Approfondimenti: Daniela Villa Grafica: Daniele Vimbo Art Director: L@simo Via Po, 44 - 20010 Pregnana Milanese Tel. 02/93590424 - Fax 02/93595614 redazione@iocome.it Ufficio Pubblicità: Tel 02/93590424 - Fax 02/93595614 commerciale@iocome.it Si ringrazia per la collaborazione: Natale Barca Rossana De Grisantis Simone Falorni Federica Ferretti Filippo Massaro Enrica Meloni Giovanna Vannini

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tenuto degli articoli che resta a carico degli autori, i quali lo inviano a titolo gratuito senza ricevere alcuna ricompensa in merito. In caso di pubblicazioni parziali del testo, resta l’impegno della Redazione di non modificare i dati o distorcerne il significato. Ebookservice Srl sarà libera di non pubblicare testi in contrasto con le leggi italiane vigenti.

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