I Nostri Cani - giugno 2022

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ENTE NAZIONALE CINOFILIA ITALIANA – I NOSTRI CANI – N. 6 giugno 2022 – PT MAGAZINE

EDS PARIGI 2022 FUNFAIR FOXHOUSE RISERVA DI BEST IN SHOW

“organo ufficiale ENCI”

giugno 2022



SOMMARIO Notizie ENCI EUROPEA. Parigi 2022, emozioni a non finire Dino Muto

EUROPEA. “Funfair Foxhouse” riserva di Best in Show Claudio De Giuliani

EUROPEA. Una “riserva” da ricordare Renata Fossati

Libro Genealogico R.F.

Dogo. Il Bianco che non tramonta Lisa Forcellini

Bichon Havanese. Una tavolozza di colori A cura della sezione 1 del Club Cani Compagnia

Corso di buone maniere

A cura di Renata Fossati

Quattro moschettieri conquistano la Francia Paola Costantino

3 4 5 8 11 14 20 26 30

Il lavoro sulle starne

33 34 38 41 41 42 45 45 46

I CLUB Club Italiano del Molosso Sezione Bullmastiff Società Italiana Collies Club Italiano del Molosso Sezione Dogue De Bordeaux Club Italiano Leonberger Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese Cao De Agua Club Italia Associazione Magyar Vizsla Club Italiano Successi Italia Successi all’estero

48 50 52 54 56 58 60 63 64

Pepi, il latin lover

Almaida Mirigliano

Attenti al cane

Renata Fossati

Terrier: dalla caccia al ring Claudia Palazzuoli

Amos, saggio e fedele Mariastella Tangari

Un piccolo Lagotto di ieri Angela Banchi

Bassotti forever

Antonio Palladini

Le mille qualità del Korthals Marco Gandino

La libertà di Ophelia Pierpaola Pochi Marco Ragatzu

PER LE ASSOCIAZIONI SPECIALIZZATE DI RAZZA RAZZE: LE PAGINE DELLA RIVISTA SONO A DISPOSIZIONE PER ARTICOLI RIGUARDANTI LE RAZZE TUTELATE SU TEMI A SCELTA QUALI: STORIA, DIF­ FUSIONE SUL TERRIOTRIO, CARATTE­ RE, EDUCAZIONE, ADDESTRAMENTO, ATTIVITA SOCIALI, SPORT, SALUTE, VITA IN FAMIGLIA. CONVEGNI E SEMINARI SULLE RAZZE TUTELATE RUBRICA “CLUB”: SONO A DISPO­ SIZIONE PER SPECIALI E RADUNI. CORREDATE DA FOTO, CLASSIFICHE E BREVI TESTI SUGLI EVENTI. SI PREGA DI CONTATTARE PREVENTI­ VAMENTE LA REDAZIONE redazione@enci.it - tel. 0270020358 dalle 8,30 alle 12,30 dalle 13,30 alle 17,30

FORMATO TESTI E FOTO Testi in WORD o similari di scrittura (NO pdf) Foto in formato jpg o tif NON impaginare

Notizie ENCI AVVISO Si avvisa che, essendo la racco­ mandata a.r. ritornata con motiva­ zione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a è stata depositata decisione relativa al procedimento disciplinare n. 114/19 nei confron­ ti di FACCHINI PAOLA. Il termine perentorio per l’eventua­ le appello è di 30 gg. dalla presen­ te pubblicazione. Trascorso tale termine la decisione verrà dichiarata definiva. Il Segretario Istruttore


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Parigi 2022, emozioni a non finire

È stata un’Europea vissuta con particolare stato d’animo. Finalmente, la cinofilia riparte con entusiasmo e voglia di rimettersi in gioco. Una ribalta internazionale che ha visto sfilare cani provenienti da tutta Europa, ed oltre. ENCI ha voluto essere presente per testimoniare la continuità della nostra cinofilia, il prezioso lavoro dei nostri allevatori e di tutti gli appassionati. Siamo stati partecipi dell’entusiasmo dei vincitori e della commozione di tutti coloro che, dopo tanto tempo, hanno potuto tornare sui ring, incontrare amici e conoscenti e rinnovare i confronti della selezione cinofila. ENCI ha condiviso uno degli stand con la Finlandia, dato che si è candidata per l’organizzazione della Mondiale 2025, mentre l’Italia si è candidata per la Mondiale del 2026. Uno stand frequentatissimo, dove nell’apposito spazio, i cinofili potevano usufruire del servizio fotografico. Un’atmosfera di festa e di rinnovata fiducia verso un futuro tutto da conquistare. Eravamo presenti anche nello stand dell’Alleanza Latina, assieme a Francia, Portogallo e Spagna. Domenica, durante la finale del Best in Show abbiamo vissuto momenti davvero emozionanti, seguendo passo dopo passo l’avventura espositiva di un Fox Terrier a pelo ruvido, nato e allevato in Italia: Funfair Foxhouse di Davide Valli che ha conquistato la Riserva di Best in Show. Vorrei esprimere a tutti gli allevatori e appassionati un grazie, anche da parte del Consiglio Direttivo, per la competenza, la passione e la volontà che ci mettono nel selezionare soggetti che portano alta la bandiera dell’Italia in tutto il mondo. Dino Muto 4


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PARIGI – EUROPEA 2022

BASSOTTO NANO PELO DURO QUEENLORD BLACK DEVIL DOLLY 3° BIS GIOVANI Gruppo 4 Allev. VALENTINA BARCELLA Prop. MANUEL FRANCESCONI

SCHNAUZER NANO PEPE SALE AUXIMUM AUDREY HEPBURN 3° classificato Gruppo 2 Allev. e Prop. FRANCESCO STANISLAO

“Funfair Foxhouse” riserva di Best in Show Il Fox Terrier a pelo ruvido di Davide Valli ottiene un risultato grandioso. Ulteriori affermazioni italiane confermano la preziosa selezione che i nostri allevatori portano avanti con successo in tutto il mondo Quest’anno, Parigi nei giorni dal 22 al 24 di aprile, ha accolto un doppio evento che comprendeva l’Esposizione Europea ed il Campionato di Francia più alcuni Raduni di razza. Qualche problemino all’ingresso, dovuti al controllo veterinario, imposto dalla legislatura francese. L’Europea si svolgeva nella mattinata con i raggruppamenti che iniziavano alle 13.00, mentre il Campionato di Francia si svolgeva nel pomeriggio con l’inizio dei raggruppamenti

verso le 17.00. Per gli appassionati dei cani da seguita e da ferma, è stata un’occasione per vedere alcune razze che ben difficilmente si vedono calcare i ring al di fuori del suolo francese ma, soprattutto, poter ammirare le famose mute dei cani da seguita: Poitevin, Porcellaine o dei vari tipi di Griffoni: uno spettacolo nello spettacolo! Circa diecimila i cani iscritti (9.857). Ben rappresentate alcune razze italiane: Cane Corso, 109 soggetti; Piccolo 5


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BASSOTTO NANO PELO RASO ELVIS THE PELVIS IN THE MEMPHIS DELL’ANTICA TORRE 2° classificato Gruppo 4 Allev. e Propr. GLORIA MAFFEI

LHASA APSO SERIAL KILLER DELL’ALBERICO 3° classificato Gruppo 9 Allev. e Prop. STEFANO PAOLANTONI

levriero Italiano, 63 iscritti e il Lagotto Romagnolo con 50 cani a catalogo. A livello di nazione 4.274 cani francesi, 1.141 italiani, 572 spagnoli, 443 polacchi, 369 tedeschi e 313 dal Belgio. Alcuni soggetti provenienti da fuori Europa: 8 dal Brasile, 5 dal Canada, 8 dal Messico e 14 dagli Stati Uniti d’America, queste le presenze più significative. Più di 100 giudici provenienti soprattutto dalla dall’Europa, in grande maggioranza i giudici francesi, e da alcuni Paesi quali le Filippine, il Perù, gli Stati Uniti d’America, Israele, Argentina e l’Uruguay. Tra le razze più rappresentate: 190 Golden Retriever , 186 Australian Shepherd, 156 Labrador Retriever, 141 American Staffordshire Terrier.

tempo per una visita al centro di Parigi, una delle mete più ambite dal turismo mondiale e considerata una delle città più suggestive e romantiche al mondo. Città ricca di cultura, arte, stile romanticismo e ottima gastronomia, Parigi offre al suo visitatore dei luoghi assolutamente unici. L’Esposizione Europea 2022 ha potuto godere degli ampi spazi messi a disposizione dal Centro Congressi di ParisNord Villepinte, nei padiglioni 5A e 5B che, di fatto, hanno ben supportato la presenza di migliaia di partecipanti e visitatori. Il padiglione 5A oltre a numerosi stand commerciali conteneva anche due ampi ring che servivano per la pre-selezione dei soggetti del BIS. Il ring d’onore era notevolmente ampio, con una bella scenografia. I ring, tutti ampi e ben posizionati, corredati di giusta moquette, hanno di fatto lasciato i corridoi per gli espositori e visitatori: ai primi per posizionarsi attorno al ring con i propri soggetti, ai secondi per seguire da vicino il giudizio delle razze da loro preferite. La presenza di alcuni stand dei vari Kennel Club nazionali e di quelli dei Club di Razza delle Società Specializzate francesi hanno completato il padiglione.

LA LOCATION Hernest Hemingway scriveva di Parigi: “se sei abbastanza fortunato di aver vissuto a Parigi come un giovane uomo, allora per il resto della tua vita ovunque andrai, sarà con te, a Parigi è un continuo banchettare”. Spero che i partecipanti a questa Esposizione Europea abbiano avuto il 6


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IRISH WOLFHOUND SARABI DELLA BASSA PAVESE 2° classificato gruppo 10 Allev. e Prop. ANTONIA TURINI

JACK RUSSELL TERRIER PLAY OFF DI SUTRI 2° BIS GIOVANI Gruppo 3 Allev. e Prop. ALESSANDRA D’ATANASIO

IL BEST IN SHOW Come al solito, qualche ritardo nello svolgimento dei vari raggruppamenti, ma direi che tutto si è svolto nella norma. Una bella organizzazione nei pre-ring ha, di fatto, permesso ai vari proprietari/handler di arrivare in tempo e di godersi con calma la pre-selezione e la selezione finale.

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE Come sempre, i soggetti italiani sono stati numerosi con ben 1.141 cani a catalogo. Numerosi i buoni piazzamenti e molteplici i CACIB ed i titoli ad appannaggio dei nostri rappresentanti. Due gli esperti giudici italiani, Francesco Cochetti ed il sottoscritto. Immancabile il presidente dell’ENCI, Dino Muto, che si è prodigato per tutti e tre i giorni. Numerosi italiani hanno voluto immortalare la loro presenza con una foto allo stand dell’ENCI.

PICCOLO LEVRIERO ITALIANO REGINA DI CUORI DEI RAGGI DI LUNA 3° BIS GIOVANI Gruppo 10 Allev. e Prop. GAETANO CALDARONE

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Il Presidente insieme a Barbara Zanieri ha rappresentato l’ENCI all’assemblea della Sezione Europea della FCI ed a quella della Sezione che raggruppa i Paesi del Mediterraneo. Il collega Cochetti, invece, ha rappresentato l’ENCI in seno alla Commissione dei giudici della FCI, mentre Barbara Zanieri alla Commissione esposizioni della FCI. Come si vede l’Italia è sempre rappresentata ai massimi livelli della cinofilia internazionale. Un grazie particolare anche a Stefano Frattini, Paola Furiosi e Clarissa Biagini, collaboratori ENCI, che si sono prodigati presso i due stand ENCI e ENCI Servizi.

CONCLUSIONI Una kermesse cinofila degna di un evento così importante che ha saputo distinguersi per gli ampi spazi messi a disposizione di proprietari e cani e per la gentilezza dello staff francese. Ottimi risultati da parte dei cinofili italiani che sono sicuro si ripeteranno alla prossima mondiale di Madrid. Termino ringraziando la Societé Centrale Canine de France per l’organizzazione ed augurando a tutti i cinofili italiani un super Mondiale 2022.

BASSOTTO STANDARD PELO DURO DOLCE FONTANA DI TREVI 3° BIS VETERANI 22/4/2022 Allev. e Prop. SALETTI ANNALUCE

Claudio De Giuliani

Fotoservizio: Tommaso Urciuolo

EUROPEA PARIGI 2022

Una “riserva” da ricordare Funfair Foxhouse, Fox terrier a pelo ruvido di Davide Valli conquista la piazza d’onore. Una volta di più, l’allevamento italiano si afferma ai massimi livelli della ribalta internazionale Di Cesena, poco più che cinquantenne, una moglie, Marzia, medico veterinario e due figli adolescenti Azzurra e Damiano, Davide è un cinofilo di lungo corso. Allevatore, toelettatore, handler e, soprattutto, “esposito­ re”, come ama definirsi, che non manca mai agli appunta­ menti cinofili più importanti

Parigi la romantica, la bella e la storica. Parigi, stavolta, in veste cinofila ad ospitare l’Europea. Giorni di un andirivieni eccezionale di allevatori e appas­ sionati provenienti da tutta Europa, ed oltre. Tre giorni di fine aprile – con la finalissima, domenica 24 - che per Davide Valli hanno significato la conquista della Riserva di Best in Show. 8


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“Ancora emozionato per la vittoria?” “Si, certo, è stata un’avventura da ricordare, in ogni suo aspetto”. “Come mai?” “Beh… partito da Cesena alle 3,00 di notte con quattro amici, a bordo del mio furgone, quasi nuovo, e arrivato a Parigi dopo 20 ore di viaggio a causa di un guasto. Ci siamo fermati a Lione, e devo ringraziare l’officina mecca­ nica che mi ha assistito”. “Avete temuto di non arrivare?” “Si… Per fortuna, alla fine, siamo ripartiti in tutta sicurezza”. Allevatore con affisso Foxhouse, Davide Valli nella sua lunga carriera ha ottenuto con i suoi cani diversi titoli Europei e Mondiali, ma ogni volta è differente, perché ogni volta l’obiettivo va conquistato. Appassionato a tal punto da sacrificare gli studi di veteri­ naria, lasciati quando non mancava molto alla laurea, alleva altre razze terrier (Lakeland, Welsh e Border terrier), ma il suo grande amore sono i Fox a pelo ruvido. “Li chiamano ancora cani di pezza” “Si, di pezza o di legno, per via delle particolari articolazio­ ni che imprimono un movimento dell’anteriore rigido, come fossero due pezzi di legno”.

FOX TERRIER PELO RUVIDO FUNFAIR FOXHOUSE 2° classificato BEST IN SHOW Allev. e Prop. DAVIDE VALLI

“Cosa l’appassiona di questa razza” “Ovviamente, l’aspetto; ma… mi ha sempre affascinato il carattere: grande testa in un piccolo cane; forti, battaglie­ ri…e bambini per tutta la vita”.

“Una grande soddisfazione” “Si, immensa. Soddisfatto per il grande lavoro che c’è die­ tro, per arrivare a questi livelli di selezione e preparazio­ ne… e allo stesso tempo, molto stanco, per la tensione… quando ho salito i tre gradini del podio, ero emozionatissi­ mo. Ho ringraziato tutti, … e credo che Funfair – che in famiglia chiamiamo “Uber” - alla fine, fosse molto meno stressato di me”.

“E questo giovane “Funfair Foxhouse”, è un fuoriclasse?” “Direi proprio di si. Quando è nato, aveva una testa così lunga e stretta in un corpo cortissimo, e nella crescita… non ha deluso le aspettative. A soli due anni e mezzo ha dimostrato di essere a suo agio anche in una manifesta­ zione così importante”. “Prima di Parigi, aveva fatto solo sette esposizioni, tra cui la Mondiale di Brno, CAC e R/ CACIB; il CRUFTS 2022 dove si è piazzato 2° nella classe Limit e la famosissima National Terrier di Stafford (UK), con una prestigiosa Riserva CC”.

“Un ricordo finale?” “È venuto a congratularsi il presidente Dino Muto. Non l’avevo mai incontrato, è stato un piacere conoscerlo. Mi ha invitato allo stand dell’ENCI per la foto di rito. Gli ho detto: presidente, possiamo fare una foto frendly?”.

“È stata una lunga giornata, quella di domenica a Parigi?” “Assolutamente, si. Tre passaggi impegnativi; dal ring di razza dove ha fatto BOB, si è passati al raggruppamento Terrier. Qui, nel pre ring, Funfair era abbastanza accaldato, l’ho rinfrescato e tranquillizzato, ma eravamo nervosi tutti e due”.

“E lui?” “Ma certo – mi ha risposto –, e così, è saltata fuori una bellissima foto, dove siamo tutti e tre sorridenti: lui, io e il Fox terrier a pelo ruvido più bello d’Europa”. Renata Fossati

“E poi, nel Best in Show…” “Per fortuna, c’è stato un buon intervallo di tempo, per cui ho potuto portarlo a fare un bel giro, ho giocato con lui… insomma…ci siamo un po’ rilassati”.

Si comunica che gli organizzatori ufficiali dell’EDS 2022 non hanno fornito l’elenco dei podi dei raggruppamenti, pertanto, eventuali inesattezze e/o aggiunte - inerenti i raggruppamenti andranno comunicate a: redazione@enci.it I soggetti appartenenti alle Razze Italiane che abbiamo conquistato il CACIB o il BOB, hanno accesso alla rubrica Successi all’Estero.

“E… alla fine…?” “Ero fiducioso in un buon risultato, come tutti quelli che erano nel ring con me…immagino…, e lui era più tranquil­ lo, in perfetta forma, a suo agio nonostante l’imponenza del ring…”.

Sul sito www.enci.it è presente una galleria fotografica dedicata all’Europea di Parigi 2022.

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INIZIATIVA PROMOSSA DALL’ENCI PER VALORIZZARE IL CANE DI RAZZA

Foto gallery 4000 immagini!

Ringraziamo tutti i partecipanti per aver contribuito a raggiungere questo importante risultato

Se sei interessato, segui il percorso indicato Cerchiamo foto che ritraggano cani, con le seguenti caratteristiche: - Cani adulti. Cuccioli. - Cani in movimento, in stazione, seduti, a terra. - Cani negli sport cinofili. - Teste in primo piano. - Cani singoli, in gruppo. - Cani di razze diverse nella stessa foto.

- Cani ambientati nelle diverse stagioni. - Foto a colori e bianco/nero. - NO PERSONE - NO BAMBINI - Dimensioni: minimo 2MB

È possibile inviare più foto ma per evitare problemi con il server, si prega di INVIARE 1 FOTO PER VOLTA a: foto@enci.it Ogni foto dovrà essere accompagnata dalla seguente didascalia: razza, sesso e autore della foto. Per la pubblicazione gratuita delle foto su I Nostri Cani a corredo degli articoli che nel tempo potrebbero essere pubblicati e poi riversati anche sul sito ENCI, ognuna di esse dovrà essere accompagnata dalla seguente liberatoria. Il sottoscritto ……………………………………………………… autore della foto in oggetto che ritrae il cane di razza …………………………………… sesso ……………………………… autorizza l’ENCI alla pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI. Dichiara inoltre che la foto è libera da copyright. L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2022 Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.


giugno 2022

2021 - Un anno da record per l’allevamento italiano

10 “cuccioli” in pole position Passione e competenza hanno portato ad un notevole incremento delle nascite. Sfida aperta tra i Setter Inglesi che conquistano la vetta e i Pastori Tedeschi. Seguono, quasi appaiati, Labrador e Golden Il 2021 segna un traguardo importante per la cinofilia italiana. Quasi duecentomila cuccioli sono nati nei nostri allevamenti, dove perseveranza, conoscenza e tanta passione si sono unite quasi a voler sconfiggere un periodo duro e denso di sacrifici. Il duello tra Setter e Pastori tedeschi si rinnova ogni anno, stavolta divisi solo da poche centinaia di cuccioli: 14.419 i Setter, dove la tradizione venatoria continua la sua antica leggenda, e 13.155 i Pastori tedeschi che rinnovano la fama di cani poliedrici, impiegati in varie discipline sportive. A seguire, i Retriever, dove Labrador e Golden sfiorano il pareggio, in un “duello” che da sempre li distingue per la loro versatilità d’impiego soprattutto nel tessuto sociale, ausiliari preziosi di persone in difficoltà, siano essi adulti o bambini. Il piccolo Chiuhuahua mantiene la pole position fra i cani da compagnia con grinta e dolcezza in un mix che li rende unici; seguiti dai Barboni che per taglie e colori sono da sempre una grande attrazione. Al settimo posto si piazzano i Segugi Maremmani che nel

giro di pochi anni sono diventati un simbolo per la caccia in muta, seguiti da un’altra razza italiana, il Lagotto Romagnolo divenuto famoso non solo per la straordinaria capacità di scovare i tartufi ma anche come fedele compagno per le famiglie che si sono lasciate conquistare dal colorato mantello e dal carattere allegro e intuitivo. A chiudere la top ten due razze che condividono peculiarità come la caccia in tana e la compagnia. I Jack Russell ed i Bassotti. Razze tenaci e intraprendenti e, se la prima è più vivace, la seconda è imbattibile per l’aplomb che sa mostrare con maestria; entrambe, entrate a far parte di molte famiglie a portare allegria, curiosità e tanta voglia di fare. Un panorama cinofilo variegato di razze che da sempre fanno parte della nostra società moderna e che assieme a noi si sono adattate ed evolute in una simbiosi fatta di utilità, affetto e conoscenza. Impareggiabili compagni da difendere e da conservare. Una cultura che attraversa tutte le barriere e che mette in evidenza la capacità dei nostri allevatori di selezionare soggetti che ottengono successi sulla ribalda del mondo. R.F.

LE RAZZE AL TOP SETTER INGLESE

14419

PASTORE TEDESCO

13155

LABRADOR RETRIEVER

10760

GOLDEN RETRIEVER

10588

CHIHUAHUA

10570

BARBONI

6158

SEGUGIO MAREMMANO

6046

LAGOTTO ROMAGNOLO

5401

JACK RUSSELL TERRIER

5386

BASSOTTI TEDESCHI

5141

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GRUPPO 1 CANE DA PASTORE BELGA OLD ENGLISH SHEEPDOG WELSH CORGI CARDIGAN WELSH CORGI PEMBROKE CANE DA PASTORE DI BEAUCE PULI PUMI SCHIPPERKEE CANE DA PASTORE SCOZZESE SHETLAND CANE DA PASTORE DI BRIE CANE DA PASTORE DEI PIRENEI A PELO LUNGO CANE DA PASTORE SCOZZESE A PELO LUNGO PASTORE TEDESCO CANE DA PASTORE BERGAMASCO CANE DA PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE CANE DA PASTORE OLANDESE MUDI BEARDED COLLIE CANE DA PASTORE AUSTRALIANO KELPIE CANE DA PASTORE SCOZZESE A PELO CORTO BORDER COLLIE CANE LUPO DI SAARLOOS SCHAPENDOES CANE LUPO CECOSLOVACCO AUSTRALIAN SHEPHERD

1692 84 73 721 146 6 7 41 292 37 12 626 13155 42 1277 103 1 89 87 14 4037 56 8 1069 4143

CIOBANESC ROMANESC DE BUCOVINA CANE DA PASTORE DI CIARPLANINA TERRANOVA CANE DI SAN BERNARDO MASTINO SPAGNOLO MASTINO DEI PIRENEI CANE DA MONTAGNA DEI PIRENEI LEONBERGER HOVAWART LANDSEER TIBETAN MASTIFF CANE DA PASTORE DI KARST CANE DA PASTORE DEL CAUCASO KANGAL COBAN KOPEGI (EX CANE DA PASTORE DELL’ANATOLIA) CANE DA PASTORE DELL’ASIA CENTRALE BOVARO DEL BERNESE BOVARO DELL’APPENZELL BOVARO DELL’ENTLEBUCH GRANDE BOVARO SVIZZERO

6 30 359 511 7 55 139 128 165 44 124 5 439 30 431 1874 54 14 88

FFF

GRUPPO 3 KERRY BLUE TERRIER AIREDALE TERRIER BEDLINGTON TERRIER BORDER TERRIER FOX TERRIER A PELO LISCIO

27 94 34 48 64

LIBRO GENEALOGICO DATI RIFERITI AI SOGGETTI ISCRITTI AL LIBRO GENEALOGICO DAL 1.1.2021 AL 31.12.2021 PASTORE SVIZZERO BIANCO ROMANIAN MIORITIC SHEPERD DOG ROMANIAN CARPATHIAN SHEPERD DOG LANCASHIRE HEELER BOVARO DELLE FIANDRE AUSTRALIAN CATTLEDOG MINIATURE AMERICAN SHEPHERD

586 12 6 1 24 313 172

FFF

GRUPPO 2 DOBERMANN RIESENSCHNAUZER SCHNAUZER MEDIO ZWERGSCHNAUZER PINSCHER ZWERGPINSCHER AFFENPINSCHER TERRIER NERO RUSSO DOGUE DE BORDEAUX BOXER ROTTWEILER BULLDOG BULLMASTIFF MASTINO NAPOLETANO FILA BRASILEIRO ALANO TOSA MASTIFF DOGO ARGENTINO SHAR PEI BROHOLMER CANE CORSO PRESA CANARIO (EX DOGO CANARIO)

1105 281 289 1469 68 457 3 28 433 2733 3844 1685 304 620 4 1020 11 72 557 332 17 3435 61

IRISH SOFT-COATED WHEATEN TERRIER LAKELAND TERRIER MANCHESTER TERRIER WELSH TERRIER DEUTSCHER JAGDTERRIER IRISH TERRIER FOX TERRIER A PELO RUVIDO PARSON RUSSELL TERRIER CAIRN TERRIER NORWICH TERRIER SCOTTISH TERRIER SEALYHAM TERRIER SKYE TERRIER WEST HIGHLAND WHITE TERRIER TERRIER BOEMO NORFOLK TERRIER JACK RUSSELL TERRIER BULL TERRIER INGLESE TAGLIA NORMALE STAFFORDSHIRE BULL TERRIER AMERICAN STAFFORDSHIRE TERRIER BULL TERRIER INGLESE MINIATURA ENGLISH TOY TERRIER BLACK AND TAN YORKSHIRE TERRIER AUSTRALIAN SILKY TERRIER

56 153 28 65 243 19 128 124 42 6 121 8 8 609 2 32 5386 436 1692 3489 436 18 752 19

FFF

GRUPPO 4 BASSOTTI TEDESCHI

5141 FFF

GRUPPO 5 CANADIAN ESKIMO DOG (CHIEN ESQUIMAU CANADIEN) SAMOIEDO ALASKAN MALAMUTE

8 295 797


SIBERIAN HUSKY 1402 YAKUTSKAYA LAIKA 26 CANE DA ORSO DELLA CARELIA 27 LAIKA DELLA SIBERIA OCCIDENTALE 6 VASTGOTSAASPETS 1 LAPINKOIRA 86 LAPINPOROKOIRA - PASTORE FINLANDESE DELLA LAPPONIA 7 VOLPINO ITALIANO 249 SPITZ TEDESCHI 3706 CHOW-CHOW 321 AKITA 1619 SHIBA 1747 SPITZ GIAPPONESE 15 EURASIER 80 SHIKOKU 55 AKITA AMERICANO 661 THAI BANGKAEW DOG 5 BASENJI 109 XOLOITZCUINTLE 20 PHARAON HOUND 9 CANAAN DOG 3 PERRO SIN PELO DEL PERU’ 16 PODENCO IBICENCO 10 PODENGO PORTUGUES 1 CIRNECO DELL’ETNA 205 THAI RIDGEBACK DOG 45 FFF

GRUPPO 6 SEGUGIO MAREMMANO SEGUGIO DELL’APPENNINO GASCON SAINTONGEOIS BLOODHOUND CHIEN DE SAINT-UBERT GRAND GRIFFON VENDEEN BLACK AND TAN COONHOUND GRIFFON NIVERNAIS BRIQUET GRIFFON VENDEEN ARIEGEOIS PORCELAINE PETIT BLEU DE GASCOGNE GRIFFON BLEU DE GASCOGNE SEGUGI SVIZZERI SEGUGIO DELLA STIRIA A PELO RUVIDO GRIFFON FAUVE DE BRETAGNE SEGUGIO SERBO SEGUGIO DELL’ISTRIA A PELO RASO SEGUGIO DELL’ISTRIA A PELO DURO SEGUGIO POSAVATZ SEGUGIO ITALIANO A PELO FORTE SEGUGIO TRICOLORE JUGOSLAVO SEGUGIO DELLA TRANSILVANIA SLOVENSKY KOPOV BEAGLE HARRIER ANGLO FRANCAIS DE PETITE VENERIE SEGUGIO ITALIANO A PELO RASO GONCZY POLSKI BASSETT FAUVE DE BRETAGNE PETIT BASSET GRIFFON VENDEEN BEAGLE BASSETHOUND HANNOVERISCHER SCHWEISSHUND BAYERISCHER GEBIRGSSCHWEISSHUND ALPENLAENDISCHE DACHSBRACKE RHODESIAN RIDGEBACK DALMATA

6046 322 222 125 13 23 57 750 759 66 157 244 280 14 9 12 405 16 98 734 25 9 141 106 61 3414 1 57 23 1791 417 60 196 557 768 404

FFF

GRUPPO 7 BRACCO UNGHERESE A PELO CORTO CANE DA FERMA TEDESCO A PELO DURO WEIMARANER CANE DA FERMA TEDESCO A PELO CORTO BRACCO FRANCESE TIPO PIRENEI BRACCO D’AUVERGNE BRACCO ITALIANO

477 787 1599 2598 157 18 748

BRACCO UNGHERESE A PELO DURO GAMMEL DANSK HONSENHUND EPAGNEUL BRETON PICCOLO MUENSTERLANDER CANE DA FERMA TEDESCO A PELO LUNGO GRIFFONE A PELO DURO (KORTHALS) SPINONE ITALIANO CANE DA FERMA BOEMO A PELO RUVIDO POINTER INGLESE SETTER INGLESE SETTER GORDON SETTER IRLANDESE ROSSO

7 1 3355 8 8 55 625 8 1973 14419 210 496

FFF

GRUPPO 8 CURLY-COATED RETRIEVER GOLDEN RETRIEVER FLAT COATED RETRIEVER LABRADOR RETRIEVER CHESAPEAKE BAY RETRIEVER NOVA SCOTIA DUCK TOLLING RETRIEVER COCKER SPANIEL INGLESE SPANIEL TEDESCO CLUMBER SPANIEL SPRINGER SPANIEL INGLESE WELSH SPRINGER SPANIEL COCKER AMERICANO KOOIKERHONDJE CAO DE AGUA BARBET LAGOTTO ROMAGNOLO

1 10588 322 10760 29 98 3352 53 2 2315 8 133 15 53 5 5401

FFF

GRUPPO 9 BOULEDOGUE FRANCESE BOSTON TERRIER CARLINO MALTESE BOLOGNESE BICHON A POIL FRISE PICCOLO CANE LEONE BICHON HAVANAIS COTON DE TULEAR BARBONI GRIFFONE DI BRUXELLES GRIFFONE BELGA PICCOLO BRABANTINO CHINESE CRESTED DOG SHIH TZU TIBETAN TERRIER LHASA APSO TIBETAN SPANIEL CHIHUAHUA KING CHARLES SPANIEL CAVALIER KING CHARLES SPANIEL CHIN PECHINESE EPAGNEUL NANO CONTINENTALE RUSSIAN TOY PRAZSKY KRYSARIK

4373 669 858 2872 465 427 3 160 126 6158 63 26 31 74 1167 37 192 28 10570 17 2228 85 42 158 53 1

FFF

GRUPPO 10 BARZOI LEVRIERO AFGANO SALUKI IRISH WOLFHOUND DEERHOUND GREYHOUND WHIPPET PICCOLO LEVRIERO ITALIANO MAGYAR AGAR GALGO ESPANOL AZAWAKH LEVRIERO POLACCO TOTALE

96 65 64 75 7 40 609 379 3 3 20 5 194.389


Dall’Argentina, ecco il Dogo

Il Bianco che non tramonta

Fiero, sicuro di sé, generoso e molto territoriale. Ha una storia recente, densa di interessanti processi di selezione che hanno visto protagonisti i fratelli Martinez. Gode di una vasta platea di ammiratori, anche se non è un cane per tutti…


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Tra le razze molossoidi spicca per il suo mantello interamente bianco il Dogo Argentino. Solo una macchia nera o scura, pari al 10% della grandezza della testa è ammessa, nella regione del cranio, forse un ricordo di una selezione con altre razze avvenuta intorno al 1920 per opera dei fratelli Augustin e Antonio NoresMartinez. L’affascinante creazione di questa razza poderosa e coraggiosa è stata scritta e interpretata ad ogni latitudine del pianeta, tra appassionati cinofili e neofiti che volevano conoscere tutta la storia del “Dogo”, impareggiabile cacciatore e fedele guardiano. Nel 1978 sul “Clarin Journal” è apparso un lungo articolo dal titolo “La vera storia del Dogo Argentino”, dove i fratelli Martinez raccontano la loro appassionante avventura che li avrebbe portati alla creazione di una nuova razza. Scrive Augustin: “Era l’anno 1925. Io e mio fratello Antonio dovevamo ancora compiere diciotto anni (aveva un anno più di me), e in quel momento eravamo entrambi assorbiti da una vera passione per i cani di tutte le razze, passione che doveva rimanere costante per tutta la nostra vita… Il nostro amore per i cani era così grande che durante le estati trascorse nella nostra villa a Santa Isabel, riuscivamo a nutrire e curare i cani spaventosamente magri dai lavoratori che andavano a raccogliere i prodotti agricoli in tutta la regione. In quei mesi ci siamo dedicati a curare le ferite degli animali, pulirli dagli insetti, ingrassarli, e alla fine della stagione, quando i loro padroni tornavano dalla mietitura, gli restituivamo i loro cani così belli che, se avessero avuto un pedigree di qualsiasi tipo, avrebbero potuto essere esibiti in una mostra canina. Cito questi ricordi aneddotici, apparentemente insignificanti, perché riflettono la nostra passione per il migliore amico dell’uomo, passione senza la quale non è possibile affrontare e 15


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riuscire in un compito così difficile, così pieno di battute d’arresto, persino doloroso, come creare una nuova razza canina”. “Fu in quel periodo che mio fratello Antonio sviluppò l’idea di creare, attraverso l’incrocio di varie razze esistenti - alla fine erano 10, come vedremo più avanti -

un ceppo di cani capaci di cacciare nei nostri terreni e boschi, capaci di correre verso la preda e ucciderla, o almeno afferrarla fino all’arrivo del cacciatore. Questa idea è nata principalmente dal fallimento di molti segugi europei che, per la natura delle nostre vaste terre, le dimen-

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sioni e la forza del nostro cinghiale, e altri motivi che spiego in dettaglio nell’altro mio libro El Dogo Argentino, non erano all’altezza del compito”.

I DIECI AVI Queste le razze che i fratelli Martinez hanno utilizzato per creare il Dogo Argentino.

Una storia quella dei fratelli Martinez che si svilupperà negli anni a seguire. Di famiglia colta e nobiliare, uno di loro divenne ambasciatore, ebbero a disposizione non sono la passione e l’intelligenza ma anche cospicuo denaro che consentirà loro per lunghi anni di portare avanti una selezione mirata, accurata in ogni suo dettaglio, utilizzando razze come l’Irish Wolfhound, Alano, Pointer, Bulldog inglese, Boxer, Dogue di Bordeaux, Bull Terrier, Mastino dei Pirenei. Tutte avevano diverse caratteristiche come l’altezza, la possanza fisica, il colore del mantello, la presa della mandibola, il carattere coraggioso. Insomma, per costruire il “Dogo” perfetto, ci vollero molti anni e un lavoro immenso di selezione. Molte furono anche le delusioni per via del carattere poiché mentre i fratelli Martinez tendevano a selezionare

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

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Old Cordoba Fighting Dog Boxer Pointer Bull Terrier Bulldog inglese Mastino Dogue de Bordeaux Alano Mastino dei Pirenei Irish Wolfhound


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i soggetti con spiccate qualità venatorie, altri allevatori facevano emergere la combattività derivante dagli antenati utilizzati durante la selezione. Nel 1928, diversi anni dopo l’inizio dell’allevamento, il Dr. Nores Martinez scrisse il primo standard del Dogo Argentino, accompagnato dai suoi disegni del Dogo ideale. Nell’anno 1947 la razza era già creata e stabilizzata sia geneticamente che fenotipicamente; per questo motivo lo stesso anno venne presentato nel “Club dei Cacciatori” della città di Buenos Aires, lo standard di razza. Nel 1964 la razza è stata riconosciuta a livello nazionale dall’Argentine Kennel Club e nel 1973 riconosciuta dalla Federazione Cinologica Internazionale.

SULLA VETTA DEL VULCANO LANIN Riferendo di un’impresa al limite del possibile compiuta da due alpinisti in compagnia di un Dogo di nome Olaf, che raggiunsero in condizioni estreme la cima del vulcano Lanín (oltre 3.500 metri di altitudine), ritrovando la giusta via del ritorno proprio grazie al cane, Martinez scrisse: “ Il Dogo Olaf ha dimostrato di possedere diversi aspetti notevoli: 1. Ha dimostrato di essere più forte e versatile della media dei cani. 2. Poteva marciare diverse ore senza mangiare, poiché durante l’ascensione non aveva cibo. 3. Annusando la presenza di persone che erano a 2 miglia di distanza, ha dimostrato di avere un naso incredibile. 4. Ha mostrato capacità di tollerare temperature molto basse. 5. Ha mostrato una notevole insensibilità al dolore, camminando con i quattro piedi feriti senza lamentarsi (caratteristica proverbiale della razza). 6. Eccezionale spirito combattivo. 7. Fedeltà al suo padrone, anche dopo sforzi estenuanti. 8. Flessibilità per adattarsi a qualsiasi ambiente.

UNA QUESTIONE DI CARATTERE La docilità del carattere è sempre stato un obiettivo al quale i fratelli Martinez tenevano molto. Sapevano della suscettibilità e della combattività che molti maschi avevano tra loro, quindi lavorarono molto per selezionare soggetti più equilibrati. A tal proposito, dice Martinez: “Con l’educazione e il nuovo sangue, apportati dal Pointer e dall’Irish Wolfhound (che hanno dato loro un carattere migliore), in più di 20 anni di lavoro sul terreno cacciando in branco cinghiali e puma sulle montagne e le paludi di Fofo Cahuel, sono riuscito a domarli, portando via loro quell’antenato combattente. Un paio di ottimi Dogo mi hanno aiutato moltissimo in questo compito: Jack, un vecchio cane che stava cacciando in una tenuta a Corcovado, di proprietà del signor Corro, caposquadra del dottor Venturino; e una cagna chiamata Lilý, molto grande e bravissima cacciatrice, mi è stata data da un caro amico, il signor Juan Goya jr. Lilý mi ha dato dei cuccioli molto buoni”.

Tutti questi aspetti dimostrano la dignità del Dogo Argentino, non solo come cane da caccia, ma anche come animale con molte altre applicazioni. Quanto al fatto di raggiungere la vetta del vulcano Lanín, c’è da dire che un’impresa simile è stata compiuta con cani di altre razze, condividendo successi e fallimenti.

Ai giorni nostri, in Italia, la razza è conosciuta e conta la nascita di diverse centinaia di cuccioli l’anno. Come accade per altre razze, il suo ruolo si è modificato per cause di forza maggiore: difficile trovare sul nostro territorio dei puma da cacciare. Se è pur vero che ci sono da noi molti cinghiali, disponiamo di razze selezionate appositamente, meglio adattabili alla conformazione del nostro territorio. Un Dogo può arrivare a 68 cm al garrese per circa 45 kg di peso, una stazza decisamente impegnativa. È una razza che rappresenta una cultura affascinante, che possiede una storia davvero singolare, avventurosa, frutto di un lavoro di selezione scientifica. Tuttavia, non è un cane per tutti. Tantomeno, per i neofiti. Ha una forte personalità. È fiero, sicuro di sé, intelligente e molto territoriale. La sua possanza fisica e la sua inesauribile energia deve andare di pari passo con un proprietario che ben conosca la razza; una persona determinata ma paziente, autorevole e comprensiva, che sappia leggere i segnali che il cane manda quando è stressato, oppure, si annoia o si

Nelle occasioni in cui riuscivano, però, gli animali erano sempre oggetto di cure estreme, avendo i piedi protetti con speciali stivali, il collo legato con collari e catene, e alimentati con cibi ipercalorici e vitaminici. Il Dogo Argentino Olaf non ha avuto bisogno di quelle cure per raggiungere la cima della montagna, dimostrando che non è arbitrario considerare la sua razza come la migliore al mondo”.

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mette in allarme. Una persona che sappia appagare la sua voglia di lavorare, che non tradisca mai la sua fiducia e il suo affetto. Solo così un Dogo sarà felice e appagato e potrà dimostrare tutta la sua lealtà e il suo incorruttibile attaccamento alla sua famiglia e al suo territorio

LAVORO DEL CLUB IN ITALIA Il Club del Dogo Argentino in Italia ha introdotto da qualche anno, grazie anche al supporto dell’ENCI, il campionato sociale e la prova di resistenza. La razza Dogo argentino non ha purtroppo prove di lavoro ma questi nuovi inserimenti sono un incoraggiamento verso una selezione più sana per tutti gli allevatori. Per poter partecipare al campionato sociale ogni soggetto deve aver superato test sulla salute fisica, la prova di resistenza di 15 km e il CAE1. Questi test nello specifico comprendono lastre ufficiali per la displasia al bacino e ai gomiti, test di BAER, elettrocardiogramma, deposito del DNA. Lisa Forcellini 19


Da Cuba, il piccolo Bichon Havanese

Una tavolozza di colori

Mantello lungo, soffice e variopinto. Occhi curiosi e allegria da vendere. Così, questa razza ancora poco conosciuta in Italia, si sta facendo largo tra i cani da compagnia


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Un elegante e peloso soggetto dal passato ancora misterioso, si affaccia suscitando ammirazione nel mondo dei cani da compagnia. Il loro mantello lungo, soffice e ricco di sfumature - dai fulvi nelle diverse tonalità, neri, grigi, total white, cioccolato, bicolor bianco neri - rispecchia la loro creatività, unita all’espressione vispa e intelligente. Il Bichon Havanais con la sua allegria, giocosità e incredibile energia sta conquistando nuovi appassionati anche nel nostro Paese.

L’arte ci riporta numerose testimonianze, in particolare alcune opere del XV, XVI e XVII secolo, raffigurano un cane da compagnia che è simile nell’aspetto all’una o all’altra razza Bichon come oggi le conosciamo. Per esempio, il ritratto di Federico II Gonzaga, duca di Mantova con al suo fianco un Bichon, dipinto dal grande artista Tiziano intorno al 1525. Pur essendo un intreccio tra leggende, arte e reperti storici, tutte le fonti concordano sul fatto che l’Havanese fosse da sempre una piccola razza di proprietà esclusiva della ricca borghesia. Non sono né spaniel né terrier. Sia l’Italia che la Spagna sembrano aver avuto un ruolo nel portare l’Havanese nel Nuovo Mondo. Molte sono le teorie che cercano di ricostruire la nascita e l’evoluzione della razza. Tra le più conosciute c’è l’ipotesi che italiani di origine emiliana si siano trasferiti in Argentina con i loro cagnolini tipo Bichon, dove vennero allevati incrociandoli con un piccolo barbone sudamericano (ora

Non è facile individuare con precisione l’origine della razza Havanese (membro della famiglia dei Bichon con il Bichon Frise, Coton de Tulear, Bolognese, Maltese, Tvetnaya Bolonka e forse il Lowchen). Infatti, dall’antico “cane di piccola taglia” originale, si sono evolute numerose varietà. Con il passare dei secoli, specialmente intorno alle principali città portuali, si sono sviluppate razze separate e distinte ognuno con un temperamento e un aspetto leggermente diversi. 21


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gliante varietà di colori del mantello per incantare e deliziare le ricche famiglie. Secondo questa teoria, è questo ampio scambio e mescolanza di colori che ha portato alla varietà davvero impressionamte del mantello dell’Havanese di oggi. E per finire, l’autrice cubana e fondatrice dell’Habanero Club cubano, Zoila Portuendo Guerra, presenta forse la teoria più logica nel suo libro intitolato “Bichon Havanese”. La sua vasta ricerca ha tentato di selezionare la tradizione, la realtà e la finzione, e presenta una progressione plausibile che incorpora sfaccettature di molte altre teorie. Ed è fermamente convinta che ci siano state due razze cubane. Secondo Zoila, il primo di questi fu l’ormai estinto “Blankito de la Havana”, sviluppato sull’Isola nel XVI e XVII secolo durante i giorni della colonizzazione spagnola. Questa razza sarebbe stata una preziosa selezione tra piccoli Bichon e cani di piccola taglia portati direttamente dalla Spagna o introdotti illegalmente da pirati e mercanti marittimi. In questi tempi, in Europa, i minuscoli cani bianchi immacolati erano all’apice della moda come compagni delle dame dell’alta società. I cubani hanno emulato questa moda nello sviluppo del Blankito. Sarebbe stato un cane molto piccolo, del peso di appena pochi chilogrammi, bianco candido, con un pelo lungo molto setoso, forse riccio. Questo originale cane cubano, il Blankito, sarebbe stata la razza che è poi tornata nel Continente all’inizio del XVIII secolo per essere riconosciuta con molto clamore. Gran parte della confusione che circonda la razza può derivare dal fatto che a Cuba è stata erroneamente chiamata “maltese” mentre in Gran Bretagna è stata acclamata come “cubana bianca”. Era

estinto) per creare una nuova razza. Successivamente, i cani si diressero a Cuba, dove divennero noti come gli Havanese. Altri, incluso lo stimato scrittore Deschambre, erano convinti che gli Havanesi discendessero direttamente dai Maltesi e portati dagli spagnoli nelle Indie occidentali dove erano conosciuti come Havana Silk . Una terza ipotesi afferma che la razza sia arrivata a Cuba durante i giorni dell’espansione dell’impero spagnolo. Tuttavia, la teoria più diffusa nella credenza popolare è quella degli stessi cubani, che sostengono che i primi Havanesi furono portati sulle loro coste da capitani di navi mercantili che li allevarono a bordo delle loro navi, o forse li scambiarono con altri commercianti. A quei tempi, i mercanti marittimi erano costituiti da uomini rudi e litigiosi. Il carico trasportato legittimamente, veniva spesso scambiato, lungo il percorso, con un carico illecito più redditizio. Con ogni probabilità, c’erano tanti pirati e commercianti privati quanti erano i commercianti che rifornivano l’Isola. Tutti i mercanti marittimi che arrivavano a Cuba per impegnarsi nel commercio, sapevano che il loro successo finanziario dipendeva in gran parte dal sostegno e dagli affari dei ricchi cubani. Presentare a mogli benestanti il dono di un piccolo cane raro è stato uno stratagemma intelligente che si è rivelato determinante per ottenere l’ingresso dei commercianti nelle influenti case ispaniche. I capitani di diverse navi si scambiavano i cani in modo che potessero tornare in ogni porto con un’abba22


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conosciuto in tutto il resto d’Europa come “Havanese” perché proveniva dall’Avana o, più tardi, come “Havana Silk Dog” per via dei morbidi mantelli abbondanti. La signora Guerra sostiene che il Blankito sarebbe rimasto un minuscolo e incantevole cane bianco fino all’inizio del XIX secolo. Era conosciuto in tutto il resto d’Europa come “Havanese” perché proveniva dall’Avana o più tardi come “Havana Silk Dog” per via del morbido e abbondante mantello. All’inizio del 1800 molti immigrati dall’Europa continentale si stabilirono sull’Isola portando con sé i propri cagnolini, in particolare piccoli barboni colorati provenienti da Francia, Belgio e Germania. Questi nuovi cani sono stati allevati con il Blankito e successivamente si è evoluta una nuova razza, un po’ più grande e con un mantello di molti colori. L’autrice fa presagire che questo secondo nativo di Cuba, creato sull’isola durante il 19° secolo, sia la razza Havanese come la conosciamo oggi. Sappiamo che vivevano nel lusso, molto viziati e coccolati. Si diceva che in occasioni speciali o la domenica pomeriggio, queste donne, addobbate nei loro abiti più eleganti, percorressero le strade della capitale nelle loro carrozze, con al fianco i loro preziosi Havanesi. Questi cani erano anche conosciuti come “Perritos de la Falda” (cani da gonna) perché erano abbastanza piccoli da nascondersi sotto le gonne di una signora. Venivano allevati e mai venduti, solo regalati come speciali segni di stima ad amici prediletti, o in ringraziamento a qualcuno che aveva reso un prezioso servizio alla famiglia. Uno dei più noti allevatori cubani era la signora Catalina Laza, moglie di un ricco barone dello zucchero. Molti dei suoi amici furono i fortunati destinatari della sua generosità. 23


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lingua spagnola, arrivò un’altra svolta. Ezekiel Barba, un anziano cubano fuggito durante la rivoluzione e successivamente stabilitosi in Costa Rica, si stava trasferendo in Texas per vivere con sua figlia. A causa della salute cagionevole, non poteva più prendersi cura del suo allevamento di Havanesi. Affidò quindi ai Goodale cinque dei suoi Havanesi. Questo diede ai Goodale due nuove stirpi con cui selezionare. Sia il primo che il secondo gruppo di cani mostravano lo stesso aspetto; temperamento dolce e gentile ed erano di dimensioni simili.

NASCE LO STANDARD Sulla base delle informazioni ricavate dai pedigree forniti con i cani, uno standard di razza fu redatto del 1963, e attraverso la sua esperienza, Dorothy iniziò con cura un programma di allevamento per prevenire la possibile estinzione di questa deliziosa razza da compagnia. Dopo un attento studio, è stato messo in atto un programma di allevamento strettamente supervisionato, utilizzando uno gruppo di circa quindici cani. Nel 1997 il primo Havanese è stato esportato da Cuba nei Paesi Bassi. A Cuba oggi, un certo numero di Havanesi si può trovare nella capitale dell’Avana e nelle città di tutta la regione. L’Havanese, non più raro, sta guadagnando popolarità in tutto il mondo.

UNA SECONDA VITA Come è successo a molte altre razze canine secondo la volubilità della moda, la popolarità degli Havanesi è diminuita con il passare degli anni, fino a rischiare l’estinzione, anche nella loro nativa Cuba. Le rivoluzioni raramente sono “gentili” con i cani. La rivoluzione cubana del 1959 ha quasi distrutto la razza. Migliaia di persone sono fuggite dal tumulto dell’Isola in grande fretta, con pochi dei loro beni. Si sa con certezza che solo poche famiglie hanno portato con sé il loro Havanese quando sono fuggite da Cuba, tra loro le famiglie Fantasio e Perez. Questi e forse pochi altri esiliati in Costa Rica e negli Stati Uniti hanno perseverato per oltre un decennio per preservare questa razza. Per anni è sembrato dubbio che qualche Havanese fosse rimasto a Cuba. All’inizio degli anni ’70 Bert e Dorothy Goodale, del Colorado, iniziarono a cercare una razza piccola da allevare che avesse un temperamento calmo e un’intelligenza vivace. Avevano una notevole esperienza nell’allevare Irish Wolfhound e Soft Coated Wheaten Terrier. Dopo alcuni anni di indagini, gli Havanesi catturarono la loro attenzione, ma nessuno sapeva come e dove ottenerli. I Goodales si sono imbattuti in una pubblicità che ha portato all’acquisto di sei Havanesi con pedigree. Questi includevano una madre insieme a quattro discendenti femmine e un giovane maschio non imparentato. I Goodale rimasero completamente incantati dalla natura deliziosa della razza e si sforzarono di diffonderla. Alcuni mesi dopo, attraverso annunci pubblicati su giornali in

DOCILI, ALLEGRI E AFFETTUOSI I Bichon Havanesi sono intelligenti, vivaci e affettuosi. Amano le persone e desiderano la loro attenzione. Sono particolarmente affezionati ai bambini, con i quali amano divertirsi e giocare. La razza è nota per inventare i propri giochi e mostrare i suoi trucchi e le sue abilità a coloro che la circondano. Sono amichevoli anche con altri animali, gatti inclusi. Hanno una natura amichevole e un carattere dolce. Non sopportano di stare da soli per molto tempo. Hanno bisogno di stare vicino alla famiglia e spesso scelgono una persona come la loro preferita, seguendola sempre. Sono spesso chiamati “cani velcro” a causa del loro attaccamento eccessivo alle persone. Quando sono soli per lunghi periodi di tempo, soffrono di ansia da separazione, diventando estremamente infelici e annoiati, ciò può portare a comportamenti distruttivi e abbaiare eccessivo. 24


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L’Havanese in famiglia sarà capace di agire in modo malizioso e accattivante con tutti, sanno come manipolare i loro proprietari per ottenere ciò che vogliono. Sono facili da addestrare, ma in famiglia spesso succede che il loro fascino e la loro allegria distolga il proprietario dal dettare alcune regole di base. Oltre alle loro piccole dimensioni, i Bichon Havanesi sono piuttosto attivi e adorano i giochi. Non è difficile soddisfare il loro fabbisogno energetico. Poiché un gioco attivo o un momento di gioco in casa sarà sufficiente a soddisfarlo, non è richiesto alcun esercizio vigoroso. Naturalmente, adoreranno una lunga passeggiata per esplorare l’ambiente circostante, poiché sono cani curiosi. Il loro gioco preferito è distruggere la carta, in particolare la carta igienica, che ha il potenziale per farli divertire per ore. A loro piace anche trovare posti alti dove stare e guardare il mondo che li circonda, sono attenti e curiosi e al contempo timidi con gli estranei, per cui è bene farli socializzare, con i loro simili e con le persone in posti affollati; sapranno sorprendervi per la loro educazione, se abituati; stare con voi in ogni occasione, sarà per l’Havanese un’esperienza gioiosa e gratificante.

dovrebbero essere pettinati almeno due volte a settimana, benché una spazzolatura giornaliera sarebbe auspicabile. L’Havanese perde poco pelo ,anche nei periodi di muta, rendendolo un’ottima scelta per le persone allergiche, per questo motivo infatti il Bichon Havanese è considerato un cane ipoallergenico. Lavarlo una volta al mese sarà sufficiente; prima di lavarlo, si raccomanda di pettinarlo per togliere eventuali nodini e grovigli: per il lavaggio sono sempre consigliati shampoo non aggressivi (privi di parabeni o siliconi), e maschere o balsami nutrienti e idratanti, qualche goccia di olii naturali, argan, mandorla, jojoba, renderanno il pelo brillante, elastico e facilmente trattabile in fase di spazzolatura. Per quanto riguarda i maschi si può ricorrere più spesso alla pulizia delle parti intime (per evitare odori di urina e ingiallimento del pelo in quelle zone). Importantissimo, tenere sempre ben puliti gli occhi e orecchie, utilizzando prodotti appositi e di qualità. Controllare sempre che le unghie non crescano più del necessario. Una razza accattivante sia per l’aspetto che per il carattere. Con il suo sguardo curioso e attento sta affascinando molti cinofili. Se il mantello necessita di molte cure, l’allegria che porterà in famiglia ripagherà di tutto l’impegno profuso per mantenerlo sempre al massimo dello splendore.

Per le caratteristiche sopra citate, in molti Paesi del nord Europa, dove i censimenti attuali contano davvero migliaia di esemplari, questa razza è impiegata attivamente ed addestrata con facilità per la Pet Therapy in centri di recupero, educativi o centri per persone anziane; le dimensioni il carattere docile, affettuoso e paziente, e la sensazione di benessere trasmessa nell’accarezzarlo, sono qualità che lo hanno distinto e apprezzato per questo meraviglioso impiego. Altresì, sono sempre più frequenti in discipline come l’agility o l’obedience; la spiccata intelligenza, l’agilità, l’elasticità delle articolazioni e l’esplosione energetica di questi piccoli cagnolini è apprezzabile e si presta a questi tipi di sport ed hobby all’aria aperta.

A cura della sezione 1 del Club Cani Compagnia

CURA DEL MANTELLO Questa è una razza di cane esigente quando si tratta di toelettatura. Il cane Havanese ha un pelo lungo e setoso, dotato nella maggior parte degli esemplari di un così detto doppio manto, uno più soffice e sottile ed uno più lungo e corposo; deve essere regolarmente spazzolato, poiché è soggetto a grovigli e infeltrimenti pertanto 25


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Dalmata e Cane da pastore tedesco. Foto Elena Corselli.

Stress e benessere animale

Corso di buone maniere Un atteggiamento positivo unito alla gratificazione inducono il cane ad una maggiore collaborazione, abbassando notevolmente i livelli di stress durante le fasi di addestramento e nella quotidianità della vita in famiglia Un tema molto caro a tutti gli appassionati che hanno a cuore il benessere del cane verte sul’ efficacia dei metodi addestrativi in rapporto allo stress. Molti studi stanno dimostrando quanto sia sensibile la sfera emotiva dei cani e di come non valga la pena di forzare la mano durante il periodo educativo/addestrativo in quanto cercare di pretendere qualcosa che il cane o non ha compreso, o non è in grado di dare, non porterà ad alcun risultato. Recentemente, un team di scienziati guidati da Ana Catarina Vieira De Castro (Institute for Molecular and Cell Biology - Porto - Portogallo) ha condotto uno studio

sull’impatto che tre diversi metodi addestrativi avevano prodotto sul benessere dei cani coinvolti. Si legge nell’introduzione: “Comprendere gli effetti dei metodi di addestramento sul benessere del cane di famiglia ha importanti conseguenze sia per i cani che per gli esseri umani. Sia determinare che applicare quei metodi di addestramento che sono meno stressanti per i cani è un fattore chiave per garantire un adeguato benessere del cane e per capitalizzare i benefici umani derivati dalle interazioni con i cani”. 26


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Border Collie. Foto archivio INC

La ricerca ha incluso tre tipologie di scuole di addestramento così denominate: Group Averseve (metodologie invasive-opprimenti) Group Mixed (metodologie invasive e ricompensa) Group Reward (solo utilizzo della ricompensa)

valutare il benessere di questi stessi cani al di fuori del contesto di addestramento.

FASE 1 Valutare il benessere nel contesto formativo. Al fine di valutare gli indicatori comportamentali di benessere durante l’addestramento, ogni cane è stato videoregistrato per i primi 15 minuti di tre sessioni di addestramento. Per ottenere dati fisiologici sullo stress durante l’allenamento, sono stati raccolti sei campioni di saliva per ogni cane - per consentire il dosaggio del cortisolo salivare prelevati dopo l’addestramento, e a casa, nei giorni in cui non ha avuto luogo l’addestramento.

I cani di famiglia impiegati (di varie razze) dovevano aver frequentato la scuola di addestramento per meno di due mesi, al fine di mitigare la familiarizzazione con i metodi di addestramento, ed essere esenti da alcuni problemi comportamentali (per es. aggressività, paura e ansia da separazione), al fine di prevenire qualsiasi stress confondente. Nel corso dello studio, condotto tra ottobre 2016 e marzo 2019, i proprietari di 92 cani di famiglia hanno accettato di partecipare di cui 28 nel Gruppo Averseve, 22 nel Gruppo Mixed, e 42 nel Gruppo Reward. L’età media dei cani era di circa 12 mesi. Il 34% era costituito da cani di razza mista e il restante 66% apparteneva a un gruppo di razza riconosciuto dalla FCI: il 18% al Gruppo 1; il 13% al Gruppo 2; il 5% al Gruppo 3; il 4% al Gruppo 6; il 2% al Gruppo 7; il 20% al Gruppo 8 e il 3% al gruppo 9. Lo studio è stato condotto in due fasi. L’obiettivo della Fase 1 era valutare il benessere dei cani all’interno del contesto di addestramento e l’obiettivo della Fase 2 era

FASE 2 Alcuni soggetti si sono ritirati, causa impegni dei proprietari, risultando in 79 (24 da Group Averseve, 20 da Group Mixed e 35 da Group Reward). Il test denominato “bias cognitivo” (ovvero scelta per tentativi) è stato condotto in una stanza all’interno di un edificio di ricerca presso l’Istituto di scienze biomediche Abel Salazar (ICBAS), Università di Porto in Portogallo e consisteva nella risoluzione di piccoli compiti come indi27


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angoscia e paura nei cani, mentre il respiro affannoso è stato associato a stress acuto. In studi precedenti, atteggiamenti come leccarsi continuamente le labbra e sbadigliare sono stati costantemente associati a stress acuto nei cani. È importante sottolineare che il leccarsi le labbra è stato associato a situazioni sociali stressanti. Questo, molto probabilmente spiega la grande ampiezza di questo comportamento osservato sia nel Group Mixed ed ancor più nel Group Averseve, poiché i metodi di addestramento di questo tipo comprendono il confronto anche fisico con il cane. La visualizzazione di comportamenti di evitamento, come girare il corpo, allontanarsi, accovacciarsi e sdraiarsi su un fianco/schiena, in particolare in risposta alle tecniche di addestramento, evidenzia la natura invasiva e ostile delle sessioni di formazione nelle scuole che utilizzano questi metodi; in particolare, sdraiarsi su un lato/schiena è stato mostrato solo nei gruppi di questo tipo. In combinazione con le differenze osservate in altri comportamenti legati allo stress, questo sembra suggerire che i

Lagotto Romagnolo. Foto Marco Mencarelli.

Alano. Foto Monica Pagano.

viduare dove si nascondesse il cibo nelle varie ciotole poste sul pavimento, mentre il proprietario osservava senza intervenire.

EVIDENZE A CONFRONTO Nel complesso, i risultati della ricerca mostrano che i cani dei Group Averseve e Group Mixed erano in condizioni di benessere più scarso durante l’addestramento rispetto a quelli del Group Reward, e che quelli del Group Averseve avevano anche un benessere più scarso rispetto a quelli del Group Reward al di fuori del contesto formativo. In più, quelli del Group Averseve hanno mostrato un benessere più scarso durante la formazione. Durante la valutazione del benessere nelle sessioni di addestramento, i cani del Group Averseve e quelli del Gruop Mixed sono stati osservati più frequentemente in stati comportamentali down, più tesi e più frequentemente ansimanti rispetto ai cani del Group Reward. Le posture tese e abbassate del corpo, riflettono stati di 28


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Border Collie. Foto Nathalie Anselmini.

metodi basati su queste metodologie, utilizzati nel presente studio, abbiano causato disagio emotivo piuttosto che fisico. Considerando il benessere al di fuori del contesto formativo, i ricercatori hanno scoperto che, nel compito di bias cognitivo, i cani di Group Averseve hanno mostrato latenze più elevate per tutti gli stimoli proposti rispetto ai cani di Group Reward. In sintesi, gli stati affettivi (legame con il proprietario) possono influenzare le risposte sia durante l’addestramento che durante gli stimoli proposti nel di test di bias cognitivo. Pertanto, la spiegazione più probabile per i risultati attuali è che i cani del Gruppo Averseve consideravano la ricompensa alimentare meno probabile (scarsa fiducia nel proprietario). I cani di Group Reward hanno mostrato una tendenza ad apprendere il compito del bias cognitivo più velocemente rispetto ai cani di Group Mixed. Risultati simili sono stati osservati in precedenza da Rooney et al. (2011) che hanno trovato una correlazione positiva tra l’uso riportato di metodi di addestramento basati sulla ricompensa e la capacità di un cane di apprendere un nuovo compito (toccare un cucchiaio con il naso). Complessivamente, ricerche precedenti suggeriscono che l’addestramento utilizzando il rinforzo positivo può migliorare la capacità di apprendimento dei cani.

In particolare, gli studiosi hanno scoperto che maggiore è la proporzione di stimoli avversi e negativi utilizzati nell’addestramento, maggiore è l’impatto negativo sul benessere dei cani (sia all’interno che all’esterno del contesto di addestramento). Questo è in linea con i risultati di un precedente studio di indagine, che ha mostrato che una maggiore frequenza di punizione era correlata a punteggi più alti di ansia e paura. Ricerche precedenti hanno dimostrato che il petting (accarezzare e dare pacche leggere) è una ricompensa meno efficace del cibo durante l’addestramento. Avere una ricompensa di grande valore potrebbe quindi essere importante per ridurre lo stress. Se i metodi basati sulla ricompensa sono, come mostrano i risultati attuali, migliori per il benessere del cane rispetto a quelli basati su metodi invasivi e ostili, non c’è dubbio che i proprietari e i professionisti dei cani dovrebbero usare la ricompensa alimentare. Nel complesso, i risultati mostrano che i cani di famiglia addestrati con metodi invasivi e ostili hanno sperimentato uno scarso benessere durante le sessioni di addestramento rispetto ai cani addestrati con metodi basati sulla ricompensa. A cura di Renata Fossati 29


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DOG DANCING Mondiale 2022 a Compiègne (FR)

Podio 2°posto a Squadre Freestyle

Quattro moschettieri conquistano la Francia

Il quartetto di Border Collie si piazza al 2° posto nel freestyle. Risultato storico per l’Italia. Una disciplina che sta conquistando molte simpatie e che mette in risalto il prezioso rapporto con l’uomo Si è svolto a Compiègne (Parigi) dal 21 al 24 aprile 2022 il Campionato Mondiale con la partecipazione di 17 nazioni, per un totale di 100 partecipanti, divisi nelle due categorie di Freestyle, 54 binomi e Heelwork To Music (HTM), 46 binomi. Un mondiale sicuramente impegnativo, perché abbiamo dovuto riprendere - dopo la pausa forzata causa pandemia - ad organizzare prove in tempi molto ravvicinati. Una gara ogni quindici giorni, da maggio 2021 a febbraio 2022, per poter riportare i cani, fermi da circa due anni, ad un livello competitivo di qualità. Un mondiale speciale, fatto di fatica e impegno da parte dei candidati in classe 3 per presentare, modificare, mi-

gliorare tutte le coreografie, con pazienza e perseveranza per renderle uniche, competitive e speciali, ed ottenere un posto nella squadra ENCI. E alla fine, con grande soddisfazione, ecco il grande risultato: categoria Freestyle 2° posto a squadre, e 3° posto assoluto nell’individuale. L’Italia ha lottato con i grandi nomi europei, nomi storici, della dog dancing, con nazioni forti come i Paesi nordici e dell’Est Europa. Oltre al podio, l’Italia ha ottenuto altrettanti notevoli risultati nelle posizioni successive, classificandosi nella rosa dei migliori 10 finalisti mondiali: HTM: 4° e 8° posto - FS: 6° posto Purtroppo, un piccolo intervento subìto mi ha fatto rinun30


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Squadra HTM

ciare alla partenza per seguire la squadra italiana come team leader ed ho affidato l’incarico di porta bandiera e gestione tempistiche, alla concorrente Lucrezia Pireddu che si è rivelata persona capace, scrupolosa e attenta. Ovviamente, per tutta la durata del mondiale, sono stata

in contatto diretto con lei e i membri della squadra per qualsiasi evenienza e per supportarli al massimo prima di ogni gara. Questo Mondiale 2022 è stato davvero unico per tutti i protagonisti della dog dancing, e si è notato in tutti e quattro i giorni del suo svolgimento, per l’emozione di rivedersi dopo tanto tempo, per ritornare a gareggiare con l’adrenalina addosso, per provare un nuovo spazio ring in una nazione storica per la cinofilia come lo è la Francia; per le foto, per lo streaming video in diretta gratuita tutto il giorno, e ciò ha contribuito al grande successo di questa edizione. Tanti fans dog dancing sono stati incollati al video a tifare Italia, a vedere tutte le stupende coreografie proposte dai competitors stranieri e tutto questo ha reso tutti orgogliosi di essere lì, fin dalla tradizionale parata delle nazioni nella cerimonia di apertura il giovedì 21 alle 17,00 concludendo nel finale domenica 24 aprile con il discorso del presidente FCI Yamas Jakkel, che ha fatto tanti complimenti a questa nuova disciplina cinofila, ultima arrivata in FCI, esortando tutti gli atleti a continuare nell’intento di sviluppare la dog dancing come tutte le discipline cinofile FCI già esistenti, perché rappresentano il futuro della cinofilia mondiale. Queste parole hanno riempito il cuore a tutte le nazioni e hanno reso tutti quanti orgogliosi di essere parte integrante della cinofilia ufficiale mondiale. Come Selezionatore dog dancing vorrei innanzitutto ringraziare ENCI perché ha creduto in questa disciplina nel 2015, tenendo duro e dandomi fiducia fino ad ora. Inoltre, ringrazio tutti gli esperti giudici che hanno dato la loro disponibilità nel giudizio delle prove dog dancing e sostenendomi a perseguire il mio obiettivo di far crescere questa disciplina cinofila seguendo il regolamento ENCI/ FCI. E ringrazio quei gruppi cinofili che hanno collaborato autorizzando lo svolgimento delle prove dog dancing in varie parti d’Italia.

Mary Alice Alberico

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SQUADRA HEELWORK TO MUSIC (HTM) ITALIA

Lucrezia Pireddu

BARBARA SCHETTINO & ALICE – Golden Retriever SABRINA RICCARDI & BOSS – Pastore Australiano MARY ALICIA ALBERICO – Boder Colle BARBARA CRISTALLINI & FLANN – Border Collie

RISULTATI GARE A SQUADRE HEELWORK TO MUSIC 1° FRANCIA 2° REP.CECA 3° SVEZIA FREESTYLE 1° FRANCIA 2° ITALIA 3° SVEZIA

RISULTATI GARE INDIVIDUALI HEELWORK TO MUSIC 1° KARLGREN JESSICA Norvegia SPOT – Border Collie 2° CREUSOT ALEXANDRA Francia D’HENDI – Border Collie 3° STEINBACH NINA Svezia GYLLENE – Border Collie FREESTYLE 1° CREUSOT ALEXANDRA Francia D’HENDI – Border Collie 2° OLSOVSKA MONIKA Slovacchia BISCUIT CRUNCH– Border Collie 3° PIREDDU LUCREZIA Italia LATIN BORDER ROLL IN – Border Collie

In ultimo, ma di rilevante importanza, il mio più grande ringraziamento va ai conduttori e ai loro cani che man mano, discretamente, hanno iniziato a partecipare alle prove ENCIi, e soprattutto a quei conduttori che hanno deciso di far parte della nazionale italiana, facendoci assistere ad un grande spettacolo valorizzato dalla loro tecnica e dalla complicità dei loro compagni, arrivando a questo risultato ottenuto in Francia 2022. È importante sottolineare che oltre all’aspetto sportivo, c’è lo spirito della dog dancing, che si esprime con l’amicizia e il rispetto del cane. Grazie a Lucrezia, Barbara S., Sabrina, Mary Alicia, Barbara C. per avermi seguito nelle numerose competizioni, per aver lavorato sodo nel raggiungere l’obiettivo. Tanti sono stati i messaggi ricevuti da altri delegati di disciplina, da esperti giudici stranieri e da competitors stranieri sulla qualità delle coreografie italiane viste durante questo mondiale, e questo mi rende felice e orgogliosa. Spero vivamente che questa nostra disciplina abbia nuovi sostenitori e che aumenti l’interesse nel continuare a seguirla, perché la dog dancing migliora la relazione con i propri cani ! Paola Costantino

Podio 3° posto Individuale Freestyle

(Selezionatore e Team Leader della squadra)

SQUADRA FREESTYLE ITALIA LUCREZIA PIREDDU & FLY – Border Collie BARBARA SCHETTINO & ZORAN – Border Collie SABRINA RICCARDI & SKY - Border Collie BARBARA CRISTALLINI & KSAMI – Border Collie 32


La mia razza in 40 righe

Pepi, il latin lover Quando mi viene chiesto di descrivere cosa possa significare il legame che si instaura con i nostri amici a quattro zampe, da grande amante della musica il pensiero va subito al metronomo, lo stru­ mento che scandisce gli attimi, gli istanti di una composizione; in questo caso, la nostra vita. A questo proposito, e rimanendo in tema musicale, vorrei presentarvi Pepi, un piccolo terrier rocketta­ ro, che con la sua caparbietà, indipendenza e gran­ de dolcezza ha scandito, nella quotidianità di 14 lunghi anni, ogni singolo momento della mia vita. Quante volte avremo sentito dire “se non hai vissu­ to con un terrier, non puoi capire”? Beh, è ora di accettarlo: è vero! Perché stando a contatto con cani di questo tipo, si ha modo di comprendere come l’autodeterminazione sia un concetto molto più esteso di quel che si pensi. Sono cani estrema­ mente intelligenti e dotati di una forza d’animo impareggiabile. Autonomi, caparbi, riescono ad adattarsi a luoghi e situazioni con dimestichezza e furbizia. Non a caso, tra i vari soprannomi che Pepi si era guadagnato negli anni, spiccavano “Commen­ datore”, “Comandante”, “il cane politico”…! Vi racconto un aneddoto di vita vissuta: Pepi, noto latin lover, all’età di tre anni era partico­ larmente pimpante e dall’ ”innamoramento facile”. Risultato: una sera, approfittando di un momento di distrazione dei suoi “coinquilini umani”, quatto quatto prese la porta ed uscì. Seguirono ore terribi­ li e di profonda angoscia: volantini ovunque, grida in perfetto stile Rocky, perlustrazioni accurate in ogni minimo anfratto, ma nulla. Andai a letto vesti­ ta, nella speranza di poter balzare in un attimo, già pronta per andare a recuperare il mio Pepi, ma la notte passò nel più totale silenzio. Poi il cellulare prese a squillare: Pepi era al sicuro! Volai da questa giovane coppia che mi raccontò nei dettagli il “fat­ taccio”. Intenti in una passeggiata serale, videro che un’au­ tomobile stava per colpire un piccolo cagnolino seduto davanti ad una pizzeria al taglio (era anche un buongustaio!) e di corsa lo misero in salvo, por­ tandolo a casa. Ma dovevano andare ad una festa! E non se la sentivano di lasciare il piccolino sperdu­ to da solo, per di più in un ambiente sconosciuto, quindi lo portarono con loro. Arrivati alla festa fu tutto un “Uuuh che dolce!”, “Ma quanto è bello!”, “Guarda quanto è festoso!” ed ormai la mascotte era perfettamente integrata, assolutamente al cen­ tro dell’attenzione, praticamente uno special guest! Così, gironzolando tra le gambe degli invitati, tra una carezza e l’altra, scovò un grande cane anzia­ no che stava (poveretto) placidamente riposando accanto alla sua (ormai “ex”) ciotola di farro. Conclusione: nonno putativo annientato dall’uraga­

no della gioventù e ciotola di farro spazzolata in un decimo di secondo! Ma gli invitati non potevano stare senza il loro beniamino, quindi al via l’ennesi­ mo round di coccole e stravizi (compreso un gocci­ no di vino…!) fino all’ora dei saluti. Mi raccontarono che rientrati a casa, gli allestirono una cuccetta di fortuna, ove si acciambellò prendendo sonno quasi all’istante, satollo e sfinito dalla sua stessa popola­ rità, e che la mattina successiva il ragazzo, uscito per gettare l’immondizia, riconobbe Pepi, il Tony Manero di qualche ora prima, su uno dei mille volantini affissi lungo le strade del quartiere. Così mi chiamarono, io li raggiunsi e potei riabbracciare quel lestofante, che, con andatura dinoccolata ed un’espressione “non troppo colpevole”, mi venne incontro e fu meraviglioso. Non vi furono più episodi di questo tipo (e menoma­ le!), ma certamente sono innumerevoli le istanta­ nee di vita, sancite ed immortalate nella memoria grazie alla compagnia, alla guida ed all’amore di Pepi. Si cresce, si invecchia, ma la devozione reciproca è imperitura. Preziosi sono i momenti vissuti insieme, da quelli più spensierati a quelli più difficili, perché in ogni caso costituiscono il reticolo della memoria, la trama della vita, vissuta insieme al nostro amico a quattro zampe, il metronomo della nostra vita. Almaida Mirigliano 33


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Shiba e Alaskan Malamute. Foto Giuseppe Biagiotti.

Innovative ricerche sul disturbo di iperattività nei bambini

Attenti al cane I possibili benefici che la scienza ha dimostrato, fanno del cane il nostro migliore alleato in situazioni di particolare fragilità. Come evitare di indurre stress tra le parti coinvolte

Un cucciolo può rivelarsi una grande fonte di conforto e motivazione. La scienza lo racconta nella vasta quantità di ricerche che si sviluppano in molte nazioni, come quella della University of the West of Scotland, condotta da Tashafi Nazir. Tengono ancora banco gli studi dedicati al periodo di isolamento forzato causato dalla pandemia. Per esempio, ora che molti Paesi stanno gradualmente allentando le

restrizioni, una serie crescente di ricerche dimostra quanto siano stati un valido sostegno questi nostri amici pelosi durante quello che è stato un periodo difficile per molte persone. Secondo questo studio del 2021, i possessori di animali domestici, soprattutto cani, credono in modo schiacciante che queste creature abbiano migliorato il loro benessere e allontanato la solitudine durante la pandemia. “Fisicamente distaccati da amici, familiari o colleghi, 34


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Cavalier King Charles Spaniel. Foto Denise Recchi.

- Fornire compagnia: gli animali domestici possono dare un senso di sicurezza e qualcuno con cui condividere la giornata. Prendersi cura di loro può aiutare a sentirsi desiderati e necessari. Questo può essere particolarmente prezioso per gli anziani o per coloro che vivono da soli. - Ridurre l’ansia: la compagnia di un cane può aiutare ad alleviare lo stress di una persona. - Aumentare la fiducia in sé stessi: i cani, possono essere ottimi ascoltatori, offrire amore incondizionato e non giudicare un proprietario. Questo può aiutare nella fiducia in sé stessi, specialmente se si è isolati o incompresi. - Aiutare a conoscere nuove persone: i proprietari di cani spesso si fermano e chiacchierano tra loro durante le passeggiate. - Aggiunta di nuovi compiti: dover nutrire, esercitare e prendersi cura di un cane può aiutare a mantenere una routine quotidiana, facendo sentire il proprietario più realizzato e concentrato. Può dare uno scopo alla giornata di una persona e un senso di autostima.

avere un animale domestico non ha mai significato essere veramente soli”, ha affermato Heather Clements, dottoranda UWS, secondo il World Economic Forum. “Gli animali da compagnia non solo hanno aiutato a distogliere la mente dei loro proprietari dai pensieri negativi associati alla pandemia, ma hanno anche fornito uno scopo, che si è rivelato così tanto necessario”, ha aggiunto Clements. Ricerche recenti affermano che gli anziani che portano a spasso i loro cani sperimentano meno sintomi di solitudine rispetto a quelli che li tengono a casa. Tra le persone che sentivano che il Covid aveva ristretto la loro vita sociale, quelle che portavano a spasso i loro cani una volta al giorno, hanno riferito di non sentirsi più sole. Poiché il virus ha cambiato drasticamente il modo in cui le persone vivevano e lavoravano, molti di loro hanno visto l’opportunità di accogliere un nuovo animale domestico. Secondo uno studio, prendersi cura di un cane può aiutare la salute mentale di una persona in molti modi, tra questi: - Aumento dell’attività fisica: è probabile che i proprietari di cani li portino fuori ogni giorno per una passeggiata o una corsa. Questo può essere un modo divertente per inserire l’esercizio in una routine.

Gli animali domestici, soprattutto i cani, possono anche aiutare persone in condizioni di specifiche fragilità. Per esempio, le persone con ADHD (Disturbo da Deficit di 35


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Attenzione Iperattività) possono beneficiare delle esigenze e della routine di cui l’animale ha bisogno. Gestire le responsabilità del proprio animale domestico e tenere conto del tempo; per esempio, dargli da mangiare o portarlo a spasso in vari momenti, può essere d’aiuto ed avere riflessi anche in altri ambiti della vita. Alcune persone con ADHD sono iperattive, in particolare i bambini, e giocare con un animale domestico può essere un ottimo modo per liberare l’energia in eccesso.

Staffordshire Bull Terrier. Foto Gaspare Patti.

RIFLESSIONE In questo caso, è necessario sottolineare che alcune asserzioni basate sulle statistiche andrebbero analizzate con particolare attenzione. Nella mia decennale esperienza nelle scuole, ho avuto modo di incontrare diversi bambini con ADHD, alcuni, direttamente certificati, altri, pur presentando gli stessi comportamenti, non lo erano perché le famiglie non aveCane da pastore tedesco. Foto Alessia Brizio.

vano dato il consenso ad una valutazione fatta da medici esperti nel settore. Bambini irrequieti, ritenuti semplicemente “vivaci” dai loro genitori. Un fenomeno in continuo aumento che mette in serio disagio gli insegnati e crea qualche disordine nelle classi. Durante le mie sedute, la presenza di un cane ha sortito differenti reazioni in questi bambini “vivaci”. C’è stato qualcuno che, dopo l’entusiasmo iniziale, avrebbe voluto che il cane si comportasse come loro pretendevano (cercare di farlo sedere a tutti i costi, tirare la coda…). Ovviamente, sono intervenuta immediatamente, spostando l’interesse di questi bambini su un’altra attività: del resto, la pet therapy non è obbligatoria. Altri bambini, invece, hanno messo in atto un comportamento diverso, come accarezzare e fare alcune domande sulla razza. Infine, ne ricordo uno in particolare che partecipava ad una seduta di gruppo con altri tre ragazzini. Avendo saputo dall’insegnate che uno di loro era iperattivo, dopo una ventina di minuti…lo stavo ancora cercando…dato che nessuno dei partecipanti presentava questi sintomi. Quando la maestra, per indicarlo, mi ha fatto un discreto cenno con un dito, ho visto un ragazzino di quarta elementare seduto per terra, con in braccio la mia Bassotta: la coccolava e la accarezzava, quasi senza respirare. Ho poi saputo che aveva un interesse immenso per i cani, che ne voleva uno e che la famiglia si stava organizzando per poterlo accontentare. Questo per dire che un cane non è in grado di risolvere tutti i conflitti che aleggiano nella mente e nell’animo 36


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Beagle. Foto Adriano Gattuso.

umano. Ci deve sempre essere un’empatia, un interesse, una motivazione che accenda “la miccia” per creare una relazione benefica. Lo stesso discorso vale per i bambini autistici. Si legge nelle varie ricerche che le persone autistiche possono anche trarre vantaggio dall’avere un cane, poiché forniscono un tipo di relazione incondizionata che può aiutare a costruire abilità sociali e fiducia e possono dare un senso di calma e rassicurazione. È risaputo che lo spettro autistico presenta una varietà infinita di casi differenti. Soprattutto per i bambini, sono stati addestrati cani specializzati in compiti che spaziano dalla tutela del bimbo stesso, alla compagnia, interazione ecc. ecc. Cani che sono realmente in grado di migliorare la vita non solo del bambino ma anche della sua famiglia ma, tutto questo, è un processo di ambientamento lento e sofisticato che andrebbe costruito su misura per ogni bambino, dato che sarà solo l’intesa silenziosa tra le parti a permettere il buon funzionamento della coppia. Laddove le tecniche addestrative, pur essendo superlative, devono trovare il giusto equilibrio, teso ad evitare lo stress nel bambino e nel cane stesso. Infine, si legge in questo studio scozzese, che alcuni pro-

prietari di animali domestici hanno riferito di essersi sentiti stressati per il benessere del loro animale domestico durante il blocco pandemico e hanno espresso preoccupazione su come avrebbero affrontato la perdita del loro animale. Altri erano preoccupati per la possibilità che i loro animali potessero contrarre e trasmettere il Covid, e come avrebbero sopportato la separazione una volta tornati al lavoro. Anche le difficoltà finanziarie, dovute al mantenimento di animali domestici in un tale periodo di incertezza, hanno turbato alcune persone. Molti animali hanno apprezzato i nuovi livelli di attenzione che hanno ricevuto. Uno studio congiunto delle Università di York e Lincoln ha rilevato che molti possessori di animali domestici hanno segnalato un miglioramento del benessere dei loro animali, diventando più giocosi, affettuosi e rilassati, in particolare i gatti. Gli studi suggeriscono anche che i benefici per la salute mentale del possesso di un animale domestico, fluiscono in entrambe le direzioni. La salute mentale del proprietario sembra avere un piccolo impatto benefico sul benessere e sul comportamento degli animali. Come sempre, nelle nostre mani. Renata Fossati 37


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In Lombardia prove in tana e raduno

Terrier: dalla caccia al ring Abili scovatori e perfetti a sfilare sul tappeto rosso. Le qualità morfologiche espresse da una selezione che ha saputo conservare gli istinti di razza

Il Trofeo Bello & Bravo, tornato a disputarsi dopo quasi tre anni dall’ultima edizione, ha riscosso un successo senza precedenti, come dimostrano i 100 terrier iscritti alle prove di sabato 19 marzo 2022 e gli oltre 170 iscritti al Raduno del giorno successivo. La manifestazione, che si disputa in un unico weekend, si articola in due differenti competizioni: un CAC in tana BHFK95, a Triuggio (MB), ed un successivo Raduno di bellezza sempre con CAC valido per il Campionato italiano, svoltosi a Casteggio (PV). Al termine del weekend, sommando i punteggi ricavati nelle due differenti gare, si ricava la classifica finale. Considerato dagli allevatori italiani di razze terrier da caccia, come un punto di arrivo per dimostrare la grande qualità dei propri soggetti, vede ogni anno aumentare il numero dei partecipanti e, siamo orgogliosi di dirlo, anche la varietà di razze che vogliono essere ammesse alla competizione. Un grazie particolare, dal profondo del cuore quindi, agli appassionati delle tre razze nuove che si sono aggiunte alla competizione, Bedlington, Welsh e Cesky delle quali due, Welsh e Cesky, hanno conseguito uno storico CAC in uno degli impianti più difficili di Italia; un grazie speciale per questo, agli ottimi preparatori Luca Zampolli e Gabriele Stagi (coadiuvato da Virginia Bellini) che hanno allenato, supportato e incoraggiato tutti i partecipanti per più di due mesi con infinita pazienza e professionalità; ai 38


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giudici dell’intera manifestazione, Gianvico Locatelli e Antonio Palladini per le prove di lavoro e Lorena Lotzniker, Joyce Martin, Lesley Robert e Kevin Brown giudici del Raduno di bellezza i quali, in particolare hanno voluto presenziare anche alle prove di lavoro, sobbarcandosi in alcuni casi, lunghi viaggi da ogni parte d’Europa, per assistere a questo evento, conosciuto per la sua assoluta unicità almeno nel Vecchio Continente. Va sottolineato infatti che per ambire al successo in questo Trofeo, è necessario presentarsi ai nastri di partenza, con soggetti capaci di eccellere nel lavoro e candidarsi al BOB nel Raduno di bellezza, come infatti dimostra la classifica finale che vede ai primi due posti assoluti, una Deutscher Jagdterrier “Proud and Rebels Sparta”, di Bangrazi e una Scottish Terrier “Love Song for Quinarius della Riva d’Arno”, di Cialdella, entrambe Campionesse Assolute. Grazie infine alla famiglia Comi che come sempre ci ha accolto con cortesia e professionalità a Tana Campaccio (Triuggio - MB) dove in un clima davvero festante, si sono svolte le prove di lavoro. Ed infine a tutti, ma proprio tutti gli intervenuti, a due e a quattro zampe, che hanno contribuito a rendere indimenticabile questo weekend, il mio personale grazie di cuore. Claudia Palazzuoli

DEUTSCHER JAGDTERRIER

TROFEO BELLO & BRAVO SIT 2022 1° classificato punti 23 DEUTSCHER JAGDTERRIER PROUD AND REBELS SPARTA All. & prop. Bangrazi Mirko

BORDER TERRIER

2° classificato punti 17 SCOTTISH TERRIER LOVE SONG FOR QUINARIUS DELLA RIVA D’ARNO All. Lotzniker Lorena, prop. Cialdella Donato SCOTTISH TERRIER

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WELSH TERRIER

CESKY TERRIER

FOX TERRIER A PELO RUVIDO

3° classificato punti 15 BORDER TERRIER JEAN GREY All. & prop. Baruffato Isabel

6° classificato punti 14 JACK RUSSELL TERRIER JONU’S JR SANDGATE All. & prop. Giovannetti Federico

4° classificato punti 14 WELSH TERRIER QUINTO DECIMO MAXIMUS DI SAN MARTINO DELLE SCALE All. di San Martino delle Scale, prop. Sciacchitano Marco

7° classificato punti 13 PARSON RUSSELL TERRIER FIVEROADS ALKASELTZER All. De Rose Corrado, prop. Stagi Gabriele

4° classificato punti 14 CESKY TERRIER DASCENKA CECHOVO KVITKO All. Cechova Kveta, prop. Kolencik Oliver

8° classificato punti 12 FOX TERRIER A PELO RUVIDO STROZZAVOLPE TO MAKE A NIGHT All. Calonaci Marco, prop. Pucci Catia

JACK RUSSELL TERRIER

PARSON RUSSELL TERRIER

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La mia razza in 40 righe

Amos, saggio Un piccolo e fedele Lagotto di ieri È mattina, vedo la luce filtrare dalle persiane, c’è il sole. Apro un occhio e poi l’altro, mi sveglio svogliata­ mente. Vicino al mio naso, un altro naso annusa: è il nostro cane Amos, uno Spinone italiano, roano marro­ ne; è un giovane cucciolo allegro e dinamico, compa­ gno di vita per tutti, sembra un cane felice e da quan­ do è arrivato ha fatto felici anche noi. Amos è naso per 80 % del suo viso, super peloso, grandissimo ciuffo tra gli occhioni e orecchie lunghe. Seduto davanti a me fissa intensamente il mio viso senza mai abbassa­ re lo sguardo poi, scuote il capo vigorosamente e i peli della grande barba volteggiano nell’aria. Ha bevuto prima sedersi davanti a me, le goccioline invadono l’aria, le lunghe orecchie volteggiano ridicole. Quando si ferma… la sua espressione rimane immutata, sguardo serio e molto molto dignitoso. Mi scappa da ridere per la sua performance, lui si lascia abbraccia­ re e la sua espressione ancora non cambia, sguardo fiero e sicuro, poi allunga una zampa, di nuovo e poi di nuovo. Cerca di rassicurarmi, sembra molto solida­ le con me. Non preoccuparti sembra dirmi “ci sono io con te”. Infine si gira e scuote la coda come un venti­ latore. Mi torna il sorriso, è troppo buffo. Vorrei asso­ migliargli. Questa razza viene definita da molti “cane filosofo”. Ci vuole tanta filosofia e un cuore puro per riporre così tanta fiducia nella vita e in tutti noi esseri umani, fiducia che questo cane rinnova ogni giorno, con il suo potente sguardo fiero e dolcissimo insieme. Anche oggi, inizia un nuovo giorno e Il mio grosso e saggio cane, come mi piace definirlo, sarà il fedele compagno di momenti sereni o impetuosi. Anche oggi donerà a tutti noi tanta dolcezza, metterà nelle nostre mani il suo amore speciale, insieme ad una grande dose di pazienza per tutte le ridicole attenzioni che vorremo dargli, senza mai elemosinarle, consapevole che senza di lui saremmo sicuramente un po’ più poveri.

Grillo, anzi Grillino più un mito che un cane in famiglia. Anni ’30: viveva in fattoria a Castellina in Chianti nel recinto dei cani da tartufo. Era il più abile cercatore e anche specialista di immersioni subacquee. Una vita tranquilla finché il figlio del padrone- mio nonno- si fidanza con una signorina di città, appassio­ nata di animali. Subito lei riconosce che quel piccolino è speciale e lo ospita a Firenze. Una simpatia ricambiata. Al ritorno in campagna nel recinto, Grillo ha già scelto la sua nuova vita. Appena riesce, scappa e si incammina nella giusta direzione. Trotterellante sulla via di San Donato lo riconoscono, stupiti, i padroni. Impossibile riportarlo in campagna; così comincia la avventura di città con l’amata padroncina. Un giorno dell’autunno 1939, quando già nubi di guerra si addensavano, ecco però che una gran festa di matrimonio si organizza, quella dei miei genitori. Grillino era certo l’invitato da non poter trascurare… Nel 2005 un altro Lagotto entra in famiglia. Pepe aveva dei tratti di carattere senza dubbio identi­ ci a quelli di Grillo. Cani affettuosi, lavoratori generosi e infaticabili, di intuito superiore. Le parole non riescono a descrivere quello che solo l’esperienza può fare. Che altro dire se non rivolgere un gran plauso a chi ha ben lavorato anni fa, perché queste caratteristiche inconfondibili non si perdessero. Grazie.

Mariastella Tangari

Angela Banchi

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Prova a Cimafava di Carpeneto. Foto di gruppo

Raduno a Cimafava di Carpaneto (PC) 2/3 Aprile 2022

Bassotti forever Superlativa due giorni nel Piacentino con 214 Bassotti iscritti al Raduno e 100 in Prova. Giuria internazionale con specialisti provenienti da Germania e Austria. Assegnato il Trofeo Carla Felloni Scassi - Bello e Bravo - ad un “nano a pelo duro”

Full-immersion per Bassotti nel primo weekend di aprile a Cimafava di Carpaneto, in provincia di Piacenza. In programma il Raduno Bassotti, giunto alla sua 23esima edizione, e Prove di lavoro il giorno successivo. Davvero importante la partecipazione di cani ed appassionati a questa due giorni: 214 bassotti iscritti al Raduno del 2 aprile, ed oltre 100 nelle prove del giorno successivo. Giuria tutta straniera con Andreas Tornau (Germania – Vice Presidente del Deuscher Tekel Klub) che ha giudicato i Bassotti Standard a pelo corto, Standard a pelo lungo e nani a pelo corto, Caroline Geerts (Austria) che ha giudicato gli Standard a pelo duro e i Nani e Kaninchen a pelo lungo e Gabriele Richard (Germania) che ha giudi-

cato i Nani a pelo duro ed i Kaninchen a pelo corto e duro. Tutto si è svolto nella più assoluta tranquillità. Nonostante fosse stata preannunciata pioggia, la giornata ha avuto un tempo piacevole salvo qualche goccia di caduta durante il Best in Show finale. Da segnalare che erano presenti ben 70 Bassotti standard a pelo duro, un numero superiore agli iscritti al Campionato Europeo FCI 2022 di Parigi appena concluso. Al termine della due giorni, è stato assegnato anche il Trofeo “Carla Felloni Scassi” (una sorta di Bello e Bravo) che ha visto vincitrice Carbonella di Casa Mainardi (nano a pelo duro) di proprietà di Pamela Bernasconi. Antonio Palladini 42


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Best in Show

RADUNO A CIMAFAVA DI CARPANETO (PC) 2/4/2022

BIS giovani

CLASSIFICA Bassotto, standard a pelo corto GIUDICE TORNAU ANDREAS (DE) BOB VET, BOB M ZENZERO DI TURBOLAND S/C PR. LO PRESTI ALESSIA JCAC, BOS F GALATEA MY NEW DREAM DELL’ANTICA TORRE

Bassotto, standard a pelo lungo GIUDICE TORNAU ANDREAS (DE) JCAC F BOB GIO BOB EOS KOMETA KASABLANCA PR. SIGNORE CORRADO CAC, BOS M NAVEL DELLA CANTERANA PR. PARODI ALESSIA

BIS puppy

Bassotto, standard a pelo duro

GIUDICE GEERTS CAROLINE (AT) JCAC F BOB GIO, BOB AMBRA LEI RESTA PR. CAPELLO GIUSEPPE 43


giugno 2022

BOS M LAFAYETTE VON DER HEIDEKOPPEL PR. GABRIELE FRONING (FR)

BIS juniores

Bassotto, nano a pelo corto

GIUDICE TORNAU ANDREAS (DE) BOB F TURBODACH AMARANTA PR. ZIELO ROSETTA BOS M ELVIS THE PELVIS IN THE MEMPHIS DELL’ANTICA TORRE PR. MAFFEI GLORIA

Bassotto, nano a pelo duro

GIUDICE RICHARD GABRIELA (DE) CAC, BOB M L’HAI VOLUTO TE DEL LAGO PRILE PR. SESSA MARTA JCAC, BOS F RUBY RUBACUORI DEI BALOSSI PR. BIANCHI DANIELA MARINA

Bassotto, kaninchen a pelo corto

GIUDICE RICHARD GABRIELA (DE) JCAC F BOB GIO, BOB A UN PASSO DALLA LUNA DELL’ANTICA TORRE ALLEV. DELL’ANTICA TORRE

Bassotto, kaninchen a pelo duro

GIUDICE RICHARD GABRIELA (DE) BOB VET F LOVE ME ONE MORE TIME K/D PR. BARCELLA VALENTINA CAC, BOS M DIASPRO BEFFARDO MENESTRELLO PR. NARDI MANUELA Classifiche complete su www.encishow.it 44


La mia razza in 40 righe

Le mille qualità del Korthals Premetto che il Griffone a pelo duro è una razza da ferma continentale, utilizzata con successo dai cacciatori in quanto sa ben adattarsi a qual­ siasi genere di selvatico, sia esso di pianura o di montagna. Chissà se i francesi, quando lo defini­ scono “bonne à tout faire” si riferiscono anche all’impiego che sto facendo dei miei ausiliari, cioè la cerca di quel gustoso e profumato tubero che è il tartufo. Il mio incontro con il Griffone Korthals risale al 1981; quando, sfogliando un’enciclopedia cinofi­ la, scopro che viene definito come cane robusto e di semplice dressaggio. Fu amore a prima vista, mi ricordava i cani della mia infanzia, incro­ ci Bracco-Spinone, utilizzati nella mia zona l’Alto Monferrato, a tartufi. Dopo una frenetica ricerca acquistai un cucciolo che chiamai Dior. Iniziai subito l’addestramento, sotterrandogli pezzetti di formaggio, incitandolo poi a cercarlo e scavare con foga. Dior apprende­ va velocemente, aveva un fiuto superiore alla media e la conferma avvenne quando, a sei mesi, trovò due tartufi in un luogo dove era appe­ na passato un “trifolau” con un cane già adulto: non potete immaginare la mia gioia ! Purtroppo devo dire che il primo anno non furono solo gioie ma anche dolori; se Dior non trovava quasi subito i tartufi, si impegnava con cocciu­ taggine a cercare la selvaggina, allora sicura­ mente abbondante, che fermava e poi rincorreva con ardore… l’istinto era più forte di lui. Passato questo periodo iniziale, Dior divenne un fenome­

no, cercando con me, fino alla veneranda età di 16 anni, tartufi anche a profondità di mezzo metro, o altri ancora acerbi e con poco odore. Cari lettori la morale di queste mie poche righe è questa, il Griffone Korthals oltre alle ottime doti venatorie viene anche apprezzato per la sua dol­ cezza ed intelligenza, conserva sempre la calma, anche quando fa spontaneamente la guardia alla casa dove vive o gioca con i bambini. Quindi se volete un amico fedele che vi riempia le gior­ nate, fate come me! Marco Gandino

La libertà di Ophelia Ho avuto sempre cani, per lo più meticci, l’ultima delle quali mi ha fatto fare un percorso cinofilo. Sono diventata addestratrice, poi ho frequentato corsi sempre più importanti per capire l’etologia del cane: un tratto di vita che voglio ancora per­ correre, visto che lo trovo immensamente affa­ scinante. Due anni fa mi è stata ceduta Ophelia, Setter inglese, perché volevo accanto a me qualcuno che non avevo mai affrontato, con un’indole completamente diversa dal cane da compagnia. Con lei ho scoperto quanto sia davvero affasci­ nante la sua libertà, quando corre su e giù per le colline, dietro ad una traccia, o forse no... E allora, Ophelia, non importa se in pubblico non sei perfetta su un “resta”. Va bene alzarsi all’alba per vederti correre. Pierpaola Pochi 45


giugno 2022

R-Milo od Postara

Con la Giuria i due CACIT dell’Epagneul Breton Bright Bretonique Style di Selmi e del Bracco italiano Filador della Bassa Brianza di Angelini

Prove a Bagnoregio di Viterbo per continentali

Il lavoro sulle starne Novanta cani iscritti e numerosi traguardi raggiunti. Terreni alternati nei quali i cani hanno mostrato ottima capacità di adattamento

Maya di Maurizio Proietti. A loro si aggiunge il Bracco francese Ajetta’s Ciclope condotto da Roberto Renzi che con il 1° Eccellente vince la Speciale dedicata alla razza. La manifestazione ha concesso evidenti risultati, grazie all’opportunità concessa dagli splendidi terreni popolati di un buon numero di coppie di starne a disposizione dei cani che le hanno potute reperire. Ottime le ampiezze dei territori caratterizzati da grandi coltivazioni di giovani frumenti, alternati da più ridotti spazi di incolto e terreni con gerbidi e siepi: l’ideale per la verifica dell’azione propria del continentale che, per sua indole, deve sapersi adattare passando dalle grandi estensioni agli spazi più ristretti e fitti di vegetazione. Le condizioni climatiche sono state molto impegnative per la prima delle due giornate, passando poi, la domenica, ad un clima prettamente primaverile. Comprensibilmente qualche difficoltà e

La primavera è quasi al termine ed anche le prove di lavoro per i cani da ferma che caratterizzano per consuetudine il periodo, stanno per concludersi; tra le ultime, quella che si è tenuta a Bagnoregio di Viterbo presso l’Azienda Faunistico Venatoria della Carbonara, il 2 e 3 aprile scorsi. Durante le due giornate organizzate dal Gruppo Cinofilo Viterbese, gli esperti giudici Sergio Bianconi, Alfio Guarnieri, Pietro Nurra e Marco Ragatzu, hanno verificato le prestazioni messe in atto da ben novanta cani iscritti, tra Epagneul Breton, Kurzhaar, Drahthaar, Bracchi Francesi, Bracchi Italiani e Spinoni. Tra questi emergono in evidenza con l’ottenimento del CACIT il Bracco Italiano Filador della Bassa Brianza, reduce dal Derby, condotto da Fabio Angelini, i Breton R-Milo Od Postara di Fabio Lascialfari - che vince la Speciale - Eskobar del Garincos e Bright Bretonique Style di Marco Selmi, e la Kurzhaar 46


giugno 2022

Eskobar del Garingos in ferma

Ajetta’s Ciclope

meno incontri al sabato, che però vengono riguadagnati nel giorno successivo. Cordiale l’ospitalità della famiglia Di Bella - gestori di questa azienda di 1300 ettari - donata alla cinofilia, così come puntuale l’organizzazione logistica e tecnica. Nel totale del numero di iscritti si deve rimarcare un’eccellente percentuale di classificati, (venti in tutto). Sommariamente, sono stati assegnati quattro CACIT, sei CAC, sette Eccellenti e tre MB. La prova, che il Gruppo Cinofilo Viterbese ha bene organizzato, ha raggiunto in pieno l’obiettivo sotto ogni punto di vista. La verifica rivolta alle starne permette di testare, al pari delle prove su tutta la selvaggina naturale, il rendimento venatorio e il grado di appartenenza allo stile di razza, in più, riferendosi al particolare target, (oltre alla pernice rossa e a quella sarda) anche quella componente che scaturisce dalla precisa mentalità e senso del selvatico che fanno di un cane da caccia lo “starnista”, fondamentale punto di riferimento nella selezione zootecnica di questa categoria. Marco Ragatzu Filador della Bassa Brianza

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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO SEZIONE BULLMASTIFF RADUNO FERRARA 27/3/2022 Giudice Ricardo Silva (PT) In un clima sereno e piacevole con tanti appassionati e nella splendida cornice del centro cinofilo d’Elizia d’ Este di Ferrara, il 27 marzo 2022 si è svolto il raduno Bullma­ stiff, razza tutelata dal Club Italiano del Molosso. Una bellissima giornata di sole ha accolto i 40 esempla­ ri a catalogo, tutti presenti, giudicati dall’allevatore ed esperto giudice Ricardo Da Silva (PT) che ha manifestato il suo apprezzamento per il livello qualitativo degli esem­ plari presentati. CLASSIFICA CAC, BOB M SKYFALL JAMES BOND OYO BULL PR. BRANCHINI FEDERICO CAC, BOS F APOCALISSE PR. TABARRETTI ANNARITA

CAC Femmine

BIS Giovani

CAC Maschi

BIS Juniores

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BOB e BOS Miglior soggetto tigrato

Miglior Veterano

JCAC, BOB GIO M EVERYBODY’S TALKIN’ MOLOSY SPOD BASZTY (FCI) PR. FURLON NADIA JCAC, BOS GIO F SOFIA FALCONE PR. BRANCHINI FEDERICO BOB VET M I BRAVI RAGAZZI SONO HULK PR. QUATTRINI SIMONA BOB PUP M I BULLI DEL MONTE ERAGON PR. MONTELLA MARCO BOS PUP F BULLPASSION AGENA PR. MORANA VALERIA BOB M-PUP M INCANTO DELL’URBE IMMORTALE PR. PIERLEONI LUCA BOS M-PUP. F MANDRAGORA DELL’URBE IMMORTALE PIERLEONI LUCA

BIS Baby

I risultati completi su www.encishow.it CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO SEZIONE BULLMASTIFF FABIO DEL GAUDIO presidenza.sezione.bullmastiff@gmail.com segreteria.sezione.bullmastiff@gmail.com Cell. 3383397574 http://clubitalianomolosso.webs.com

Maschi Cl. Campioni

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SOCIETÀ ITALIANA COLLIES RADUNO DI FUBINE (AL) 3/4/2022

“In generale la presentazione ed il movimento erano buoni, c’erano alcune presentazioni non così buone, ma questo può essere migliorato con più lavoro e una mi­ gliore gestione. Posso evidenziare che sta sorgendo un problema: ci so­ no molti cani bassi sugli arti, era più evidente nelle fem­ mine.

Il 3 aprile 2022 si è svolto alla Tollara (Fubine) il Raduno Cane da pastore scozzese a pelo lungo e Cane da pasto­ re scozzese a pelo corto con il giudice specialista Alan Jones, che ha così riassunto i suoi giudizi.

Il mio BOB a pelo lungo e BIS una femmina già giudicata e felice di averla rivista maturata, con bella testa ed e­ spressione femminile e forte movimento. Il mio BOB a pelo corto e R/BIS un maschio di buona forma in generale con eccellente estensione di collo, bell’occhio struttura e pelo corretto.” CLASSIFICHE CANE DA PASTORE SCOZZESE A PELO LUNGO CAC, BOB F FAIRM TALE BY INCANTAMONTE PR. ROMELLI CLAUDIA

BIS

BOB, BOS, JBOB

BEST PUPPY

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CAC, BOS M BELDONES AZZARO PR. ROMELLI CLAUDIA JCAC, BOB GIO F LARA CROFT OF EMIBER PR. ALLEV. EMIBER BOB PUP M BULGARI DI CAMBIANO PR. CRISTOFOLI ELIANA BOB M-PUP F KEYLINE UNCHAINED MELODY PR. LICINI EMANUELA BOS M-PUP M KEYLINE UNFORGETTABLE PR. LICINI EMANUELA CANE DA PASTORE SCOZZESE A PELO CORTO CAC, BOB M DIRGOLA CASABOCCI PR. PASCUCCI ALESSANDRA Le classifiche complete su www.encishow.it

BOB SMOOTH

SOCIETÀ ITALIANA COLLIES c/o Benaglia Erminia - Via Mirabello 45 22100 COMO (CO) Tel. 3495611795 segreteriacollies@virgilio.it http://www.societaitalianacollies.com/

BEST JUNIORES

BOB ROUGH

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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX RADUNO DI BERGAMO 3/4/2022

vare preziose informazioni statistiche per il Club di Raz­ za. In occasione del Raduno è stato attribuito al BOB e al BOS, come a ciascuna edizione, il Certificato di Quali­ ficazione al titolo di Campione ATIBORDEAUX. Desidero pertanto congratularmi con tutti i partecipanti e i più sinceri complimenti vanno a finalisti e vincitori del XIX Raduno Italiano Dogue de Bordeaux.

Giudice Avi Mallach (IL) Il XIX Raduno Italiano della Sezione di Razza Dogue de Bordeaux quest’anno si è svolto in una bellissima ed accogliente villa del XIX secolo, la Villa Belvedere 1849, una struttura situata a Misano di Gera d’Adda nella pro­ vincia di Bergamo. Il sabato pomeriggio abbiamo aperto il programma con il TCN (Test delle Competenze Natura­ li) che anche quest’anno ha raccolto un soddisfacente numero di adesioni, la giornata si è poi conclusa con la cena sociale. La domenica, alle 10,00 ha avuto inizio il Raduno, che è stato giudicato con grande professionali­ tà dall’esperto giudice israeliano Avi Mallach. Consueto l’appuntamento con “Pesi e Misure”, dove so­ no stati esaminati l’altezza al garrese, la lunghezza del tronco, la circonferenza del torace, la circonferenza della testa e il peso di ogni soggetto iscritto, a partire dalle classi Giovani. Tali misurazioni, sono particolarmente u­ tili per considerare la media dei soggetti esposti e rica­

Campioni femmine

Massimiliano Ravaglioli

Presidente della Sezione Dogue de Bordeaux Vice Presidente del Club Italiano del Molosso

CLASSIFICA CAC, BOB M DONY DE LA BULLE ROUGE PR. MARIANI ALESSIO CAC, BOS F REGGY DOGUE DEL MONTICANO PR. BUTA CARLO JCAC, BOB GIO M TEX DOGUE DEL MONTICANO PR. BUTA CARLO

Intermedia femmine

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Giovani femmine


Veterani femmine

BOS M-PUP F A BEAUTIFUL MIND DELLE QUERCE ROSSE PR. GUZZETTI DANIELE

BOB e BOS

BOB VET. F UMA KALIMA DI MARTIGNANO PR. MILANO CHIARA BOB PUP M MORO VOM GROSSHERZOGTUM HESSE PR. NAIMOLI ANTONIO BOB M-PUP M VALENTINO THE DOCTOR DOGUE DEL MONTICANO PR. BUTA CARLO

CAC femmine

Classifiche complete su www.encishow.it CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX MASSIMILIANO RAVAGLIOLI Via Appia Antica, 191 - 00049 - Velletri (RM) Tel. +39 3801819676 - presidente@sezionedoguedebordeaux.it http://clubitalianomolosso.webs.com

CAC maschi

Giovani maschi

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CLUB ITALIANO LEONBERGER

RADUNO DI SASSO MARCONI 24/4/2022 Giudice: Stefania Bonatti Il 24 aprile si è svolto il XXXIV Campionato Sociale e Ra­ duno Internazionale del Leonberger. Una buona partecipazione con espositori venuti anche dall’estero malgrado il difficile periodo storico che stia­ mo affrontando. Precisa la giudice Stefania Bonati che ha esaminato con attenzione i soggetti presenti. Una buona qualità nell’insieme, ottimi i caratteri eviden­ ziati, anche il giorno precedente, durante le PAA, Prove di attitudine all’Allevamento a cura della giudice Lucia Giraldi. Un grazie a tutti i partecipanti, arrivederci al prossimo incontro!

Campionessa sociale

Campioni sociali

Campioni maschi

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CLASSIFICHE BOB F SIMBALIONS ORTICA PR. RALLETTI MARIA VIRGINIA CAC, BOS M LEMPILEIJONAN HARUN EL PULLAH PR. COLLET HELENE (FR) CAC F ANJE DEL LEO RIO’S PR. MUZI MONICA JCAC, BOB GIO F SIMBALIONS QUOKKA PR. RALLETTI MARIA VIRGINIA BOB M-PUP F IRINI INDIANA MAXILEV PR. SEGATA CRISTIAN

Libera maschi

Classifiche complete su www.encishow.it CLUB ITALIANO LEONBERGER C/O PALUMBO VIA APPIANO ALESSANDRINO 43 86079 VENAFRO (IS) Tel. 0865-903937 Alt. 338-4239728 Fax 0865-903937 cil@leonberger.it http://www.leonberger.it

Giovani femmine

Lbera femmine

Giovani maschi

Intermedia maschi

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CIRCOLO DEL PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE RADUNO ARIANO IRPINO 10/4/2022 Giudice: Lucia Giraldi Il giorno 10 aprile si è svolto ad Ariano Irpino il 13’ Radu­ no del Cane da Pastore Maremmano Abruzzese - Memo­ rial Luigi Fraddosio. La cornice è stata un agriturismo che prende il nome dal Tratturo che conduceva, sotto la protezione amorevole ed attenta del Cane da Pastore Maremmano Abruzzese, le greggi dall’Abruzzo alle Puglie, per la stagionale tran­ sumanza, All’evento Irpino, caratterizzato dall’ottima ospitalità e da una puntuale organizzazione, hanno partecipato 45 soggetti, provenienti da ogni parte d’Italia e sottoposti alla competente valutazione della giudice Lucia Giraldi. Migliore di razza è stato il vincitore della classe libera , Cafaggio, di proprietà di Michele Casadibari giunto ad Ariano dal Piemonte. Il titolo di miglior soggetto del sesso opposto è stato as­

BOS - BOB

Cl. Libera Femmine

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Risultati completi su www.encishow.it

segnato alla campionessa Lupara. Nella giornata di sabato, invece, si è svolto il Test Morfo­ caratteriale, a cui sono stati presentati 11 soggetti e valutati dai giudici Giraldi e Carlo Fretta. La prova, necessaria per il conseguimento del titolo di Campione Italiano e di Campione Sociale, è da sempre centrale nel programma di attività dell’associazione spe­ cializzata.

CIRCOLO DEL PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE C/O DI FONZO MAURO - VIA TERAMO 23 67046 SANTA JONA DI OVINDOLI (AQ) Tel. 348-8525806 Fax 1786052507 segreteriacpma@gmail.com http://www.cpma.it

Massimiliano Seripa Segreteria CPMA Italia

CLASSIFICA CAC, BOB M CAFAGGIO PR. CASADIBARI MICHELE BOS F MARSORUM LUPARA PR. SORGI ANDREA CAC F VELAR PR. CASADIBARI MICHELE TURNO DI LUCUS ANGITIAE R/ CAC. M PR. DI COLA AGO­ STINO NEMESI DI COLLEVENTO R/CAC F PR. CASTELLUCCI CHIARA

Cl. Cuccioli Femmine

Cl. Campioni Femmine

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CAO DE AGUA CLUB STAGE DI TOELETTATURA E HANDLING

considerata tra le migliori in Lombardia per il perfetto stato di conservazione. Le Casematte si presentano come sale ad ampie volte, la cui particolarità è che tutti gli ambienti sono comuni­ canti tra di loro e si susseguono internamente. Un tempo servivano da alloggio militare, magazzino per le scorte invernali o postazione di tiro per i nemici. All’interno di una di queste sale, attrezzata per l’occasio­ ne con tavolo di toelettatura, faretti, tosatrici e tutto il necessario, Federico Sanguinetti ha parlato con grande competenza prima della razza, e poi, nello specifico, dei vari tipi di mantello – bioccolo e ondulato – e delle pos­ sibili toelettature con esempi pratici di taglio. Ha in se­ guito risposto alle domande dei partecipanti provenienti da tutt’Italia, dedicandosi nel pomeriggio a tagli perso­ nalizzati per evidenziare i pregi e coprire gli eventuali difetti di ogni cane.

Con Federico Sanguinetti Il Cao de Agua Club, per venire incontro ai numerosi i­ scritti desiderosi di conoscere tutte le tecniche e i segre­ ti per mantenere al meglio il pelo dei propri Cao, ha or­ ganizzato uno stage tenuto dall’handler e toelettatore Federico Sanguinetti. L’incontro di due giorni tenutosi a Pizzighettone, comune della Val Padana centrale che sorge lungo il corso dell’Adda, pochi chilometri a Nord dalla confluenza con il Po, si è svolto all’interno di una delle novantatre Case­ matte, attrazione turistica principale della città. Un com­ plesso fortificato che rispetta ancor oggi la sua originaria costruzione, una cinta muraria lunga due chilometri,

La prova di handling

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Il secondo giorno di stage ha avuto per tema l’handling, ossia la presentazione del cane all’interno di un’esposi­ zione cinofila, che, come ha spiegato il relatore, «nasco­ no come valutazione morfo-funzionale del cane, ossia per valutare i pregi e i difetti di un soggetto di una deter­ minata razza in base al proprio standard al fine di poter­ lo utilizzare in riproduzione, fissandone i pregi e tentan­ do di eliminarne i difetti». Dopo la preparazione del cane è necessario insegnargli a presentarsi all’interno del ring di esposizione, facendo sì che ‘muova’ e si posizioni nella maniera corretta per apparire al giudice al suo meglio. Sanguinetti si è servito di un soggetto esperto per mostrare ai partecipanti come interagire con il pro­ prio cane, con consigli personalizzati in base al grado di preparazione di ognuno. La giornata si è quindi conclusa con l’assemblea annua­ le del Club organizzata nel parco interno alle mura, ma­ gistralmente predisposto per l’occasione dagli organiz­ zatori, durante la quale è stato presentato il programma dell’anno 2022, che prevede tra l’altro due weekend di prove internazionali di Water Trial e i raduni di razza che avranno luogo il 28-29 maggio a Grosseto e il 4-5 set­ tembre ad Albissola.

Federico Sanguinetti durante la tolettatura

Benedetta Knight Cao de Agua Club Italia

CAO DE AGUA CLUB VIA F. PETRARCA 27 35137 PADOVA (PD) Regione: VEN Tel. 348-4141955 Alt. 345-2497277 info@caodeaguaclub.it http://www.caodeaguaclub.it/

Foto di gruppo

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ASSOCIAZIONE MAGYAR VIZSLA CLUB ITALIANO

BOB

13° RADUNO di SOVICILLE (SI) 25/4/2022 Giudice: Riccardo Laschi Il 25 Aprile è da sempre la data con cui l’Associazione Magyar Vizsla Club Italiano festeggia la Giornata Nazio­ nale del Bracco Ungherese con lo storico Raduno che da sempre è concepito come ricorrenza gioiosa per tutti gli appassionati ed amanti di questa razza, siano essi pro­ fessionisti che novelli appassionati del Vizsla. Numeri da vero record per questo tredicesimo Raduno 2022: 35 cani a catalogo tra le due razze rappresentate, il Vizsla a pelo corto ed il Vizsla a pelo duro, sintomo che oltre ad una gran voglia di ripresa, anche l’entuasiasmo per queste nostre razze è decisamente in crescita. Location il Centro Cinofilo Cocca Pet Village di Sovicille vicino Siena che si è dimostrato ideale cornice di questo evento, con i suoi ampi campi recintati tutti a nostra di­ sposizione, di grande comodità per lo sgambamento ed accoglimento dei cani nei momenti al di fuori del ring. Il giudice Riccardo Laschi che con simpatia e professio­ 60


nostro Club il giudice Laschi che ringraziamo per essersi appassionatamente messo al servizio delle nostre razze. Assieme a lui abbiamo celebrato sia le premiazioni dei Vizsla titolati con riconoscimenti d’onore, sia tutti i sog­ getti presenti che hanno ricevuto come ricordo della giornata la shopper gialla guarnita con la coccarda del Club. Rimarrà a sicuro ricordo della manifestazione an­

nalità si è messo a nostra disposizione, prima di iniziare con i giudizi ha ricordato a tutti i presenti l’importanza della Carta Dentaria, la cui compilazione per le razze tutelate da una Associazione Specializzata riconosciuta, come nel nostro caso, avviene esclusivamente in occa­ sione di Raduni o Mostre Speciali. Al termine del Raduno abbiamo avuto il piacere di omaggiare con la targa del

BOS

che il ciondolo in legno con il logo del Club realizzato a mano dalla nostra Socia Silvia Bianchetti che ne ha fatto graditissimo dono a tutti i partecipanti. La quantità e la varietà dei soggetti presentati sono sta­ ti senza dubbio la forza di questo 13° Raduno del Brac­ co Ungherese. Presenti sul ring tutte le classi, dal Baby al Veterano, compreso anche un RSR per il rilascio del certificato di tipicità, che è stato ottenuto. Un avveni­ mento importante per l’Associazione Magyar Vizsla Club Italiano che ha avuto la possibilità di attuare una valuta­ zione del patrimonio cinofilo Vizsla in Italia mantenuto non solo dai professionisti della cinotecnia ma da tutti gli appassionati della razza, a prescindere che siano essi Soci del Club o meno. Il senso della giornata ha voluto proprio essere questo, avvicinare al bellissimo mondo della cinofilia quanti più neofiti del Bracco Ungherese possibile, in particolar mo­ do tutti quei soggetti che non frequentano né ring né campi di prova, poiché il nostro potenziale canino non è costituito solamente dai campioni di bellezza o di lavoro, ma dalla totalità dei Vizsla che sono in mano agli utiliz­ zatori. A tale scopo lungo tutto l’arco della giornata ci ha affiancato l’addestratrice cinofila ENCI Carlotta Benini 61


che si è messa a disposizione dei presenti per risponde­ re con consigli pratici e pareri tecnici. A conclusione del pranzo conviviale alla toscana, tra un considerevole centinaio di vizslisti, il presidente Enrico Brogiolo ha colto l’occasione per ribadire l’essenza del Vizsla, che è e rimane un cane da caccia polivalente, ma che sempre più sta diventando di moda come cane di famiglia. Molte sono le persone attirate più che dall’istin­ to venatorio del Vizsla, dalla sua stupenda struttura fisi­ ca e dalla sua apertura mentale che gli permette di svolgere qualsiasi attività a lui richiesta e di adattarsi ad ogni situazione, dal lavorare nella puszta ungherese, a vivere comodamente sdraiato sul divano di casa. Ma anche se su un divano può sembrare il cane più felice del mondo, rimane pur sempre un cane da lavoro ed è quindi bene ricordarsi che se si decide di far entrare un Vizsla nella propria casa bisognerà garantirgli ampie corse libero nei campi e di poter annusare, cercare, cac­ ciare. E lui ripagherà con la sua dolcezza, eleganza e devozione che solo questi cani sono in grado di dare. A conclusione della giornata, uno stage formativo offerto a tutti presenti dall’addestratrice ENCI sulle nozioni di base per l’educazione del Vizsla ha coinvolto grandi e piccini in un’atmosfera di vera partecipazione ed interesse. Le statistiche ufficiali Enci riguardanti le iscrizioni dei cuc­ cioli a pelo corto registrati al Libro Genealogico conferma­ no infatti in modo inequivocabile la crescita esponenziale costante degli ultimi 10 anni, che chiude il 2021 con un picco di 484 soggetti registrati, di cui 7 a pelo duro. Voglio chiudere questo mio reportage ringraziando tutti i numerosi partecipanti che ad ogni titolo sono stati pre­ senti in questa importante giornata condividendo assie­ me a noi questa visione di cinofilia, ma anche con un invito che è più un accorato appello: venite, non esitate a far visionare il vostro Vizsla di qualsiasi età, solo così si potrà avere maggiore consapevolezza ed apprezzare davvero il proprio cane per le sue doti!

Vizsla a pelo duro

BOB VET F SOLE PR. SILVI GIORGIO BOB PUP F LATINA MAGYAR TIM PR. GELMINI GUALTIERO BOB M-PUP F DEMETRA DI SAN COLOMBANO PR. MERLI EMANUELE BRACCO UNGHERESE A PELO DURO Giudice Riccardo Laschi

Mariella Michelon

INTERMEDIA DOLGOS-NIMROD IRINYI 1° MB PR. GUILLAUMIER GOR­ DON LIBERA ZOLDMALI APOLLO MB PR. PELLEGRINI MARIA

Foto: E. Brogiolo, M. Renati, S. Littamè

CLASSIFICA BRACCO UNGHERESE A PELO CORTO Giudice Riccardo Laschi CAC, BOB F QUESTA DEL FATALBECCO PR. BEATO LUCIA CAC, BOS M BRUNELLESCHI MAD HUNTING PR. NERI FERDINANDO CAC F CASTALIA PR. SILVI GIORGIO

Classifiche complete su www.encishow.it ASSOCIAZIONE MAGYAR VIZSLA CLUB ITALIANO c/o Brogiolo Enrico - Corso Milano 54 35139 PADOVA (PD) Tel. 348-3810355 segretario@vizslaclub.it http://www.vizslaclub.it 62


successi Italia

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

ACCESSO ALLA RUBRICA

1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie, Gruppi, Razze Italiane, Giovani e Juniores in Esposizioni Nazionali e Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale PER L’INSERIMENTO NELLA RUBRICA SUCCESSI IN ITALIA, SONO INDISPENSABILI I SEGUENTI DATI: NOME DEL CANE - RAZZA - CITTÀ E DATA DELL’EXPO - RISULTATO MASSIMO OTTENUTO - NOME E COGNOME DEL GIUDICE NOME E COGNOME DELL’ALLEVATORE - NOME E COGNOME DEL PROPRIETARIO - MICROCHIP I NOMI DEI CANI, ALLEVATORI E PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO. LA REDAZIONE NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI ERRORI ENCI PUÒ VERIFICARE LO STATO DEI CANI AL LIBRO - NON INVIARE TRAMITE SCREENSHOT

BALERION THE BLACK DREAD Pharaon Hound Expo di Parma 24/3/2022 1° BIS Juniores GENERALE D’ARGENTO GO TESSAIGA Shiba Expo di Forlì 30/1/2022 1° classificato gruppo 5

Giudice Amedeo Bottero Allevatrice e propr. Aurora De Poli

BAZINGA DAENERYS ON A DRAGON QUEST Pharaon Hound Expo Di Nuoro 19/2/2022 1° classificato gruppo 5

Giudice Lorena Cinzia Merati Allevatore Simon Tien Hansen Proprietario Aurora De Poli

Giudice Manola Poggesi Allevatore e propr. Allev. Tessaiga

QUANTUM OF SOLACE DELLA TORRE GENTILE Bovaro del Bernese Expo di Siena 10/4/2022 1° classificato gruppo 2

Giudice Serafino Bueti Allevatore Giovanni Mannini Proprietaria Francesca Lucherelli

INCANTO DELL’URBE IMMORTALE Bullmastiff Expo di Firenze 18/4/2022 1° BIS Juniores

Giudice Maria Ceccarelli Expo di Rieti 30/4/2022 1° BIS Juniores Giudice Ivan Vasilevic Allevatore e propr. Luca Pierleoni 63

KASZAVÖLGYI-FÜRGE ULTY Jack Russell Terrier Expo di Ercolano 8/5/22 1° BIS Giovani Giudice Naveda Carrero Juan Allevatore Farádi József Proprietario Maria Tucci


successi all’estero

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

ACCESSO ALLA RUBRICA BEST IN SHOW: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani) RAGGRUPPAMENTO: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS 1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani

PER L’INSERIMENTO NELLA RUBRICA SUCCESSI ALL’ESTERO, SONO INDISPENSABILI I SEGUENTI DATI: NOME DEL CANE - RAZZA - CITTÀ, NAZIONE E DATA DELL’EXPO - RISULTATO MASSIMO OTTENUTO - NOME E COGNOME DEL GIUDICE NOME E COGNOME DELL’ALLEVATORE - NOME E COGNOME DEL PROPRIETARIO - MICROCHIP I NOMI DEI CANI, ALLEVATORI E PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO. LA REDAZIONE NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI ERRORI ENCI PUÒ VERIFICARE LO STATO DEI CANI AL LIBRO - NON INVIARE TRAMITE SCREENSHOT

CRUFTS 2022 Accesso alla rubrica per i cani italiani per allevamento e/o proprietà che abbiamo ottenuto il 1° posto nella classe d’appartenenza

C’CHANTAL BERANKOVI Poitevin Expo di Ginevra (CH) 20/11/2021 2° classificata gruppo 6 Giudice Annika Ulltveit-Moe

Expo di Rovinj (HR) 9/4/2022 1° classificata gruppo 6 PIGOT BIRKIN Yorkshire Terrier Expo di Vrbljene (SLO) 2/4/2022 1° classificato Best in Show

Giudice Drazen Maticic Allevatore Svatava Berankova Proprietario Sonia Medolago

DOMINO DU COURAGE NOBLE Briard Raduno di Böheimkirchen (A) 24/4/2022 Miglior Giovane Maschio Giudice Mease Alan Allevatore Van Elkan Thomas Proprietario Giorgio Baldo

Giudice Ümit Özkanal Allevatore e propr. Patrizia Casadei

KEIT KLASSIK FALCON Boston Terrier Campionato di Francia 22/04/2022 CACIB BOB Giudice Monika Blaha Allevatrice Larisa Korshunova Proprietaria Stella Barile

APPLE PIE West Highland White Terrier Expo di Rovinj Bale (HR) 9/4/2022 2° classificato gruppo 3 Giudice Krstic A. Mirjana Allevatore Monica Banci Proprietario Massimiliano Cameli 64

MONELLO DELL’ANTICO SALICE Lagotto Romagnolo Expo di Salzburg (A) 10/4/2022 2° classificato gruppo 8 Giudice Harry Tast. Allevamento Danilo Porta Proprietaria Francesca Talleri


successi all’estero

JACOSTA INNUENDO DEL GRAN PAMIR Levriero Afgano Expo di Kras (SLO) 18/3/2022 3° classificato gruppo 10 Giudice Alberto Cuccillato

Expo di Miren Kostanjevica (SLO) 19/3/2022 2° classificato gruppo 10 Giudice Tina Peixoto

Expo di Sempeter Vrtojba (SLO)20/3/2022 2° classificato Best in Show

ELEANOR RIGBY DEL GRAN PAMIR Levriero Afgano Expo di Miren Kostanjevica (SLO) 19/3/2022 2° classificata BIS Veterani Giudice Oliver Simon

Expo di Sempeter Vrtojba (SLO) 20/3/2022 2° classificata BIS Veterani

JONATHAN A DON ASPEN Bovaro del Bernese Campionato di Francia – Parigi 04/2022 Cl. Campioni R/CACIB

Giudice J. Bardet Allevatore Leonardo Oliviera Da Silva Proprietario Mattia Fasso

Giudice Luis Peixoto Allevatore Cinzia Aimaretti Camia Proprietario Sabrina Paradiso

Giudice Angel Garach Domech Allevatore Cinzia Aimaretti Camia Proprietario Sabrina Paradiso

THEMAGICIAN UNIROYAL Alaskan Malamute Expo di Harrisburg, Pensylvenia (USA) 13/4/2022 Winner dog major Giudice Nancy Coomb Allev. e propr. Allev. The Magician

LORO DEL PIANA NOVALGINA Spino degli Iblei Campionato di Francia di Parigi 23/4/2022 JBOB BOS Giudice Francesco Cochetti Allevatore Gianni Vullo Proprietario Sara Vinci 65

CELINE DELLA CASA DEL RE SOLE Barbone Expo di Monaco J BOB

Giudice Ilaria Biondi De Ciabatti Allev. e propr. Gheorghe Catalin Latea


ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 6 10giugno novembre 20222021 – Anno – Anno 68° 67° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari REDAZIONE: Renata Fossati, Rodolfo Grassi PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Roberto Banchi, Angela Aguzzoni, Paola Pietro Costantino, Paolo Condò, Francesca Claudio DeCosti, Giuliani, PaoloLisa Lovaglio, Forcellini, Maurizio Marco Gandino, Meneguzzo, Almaida Mirigliano, Pippo Miraglia, Antonio Palladini, Marco Claudia Ragatzu, Palazzuoli, Marcello Salvi, Pierpaola Pochi,Alberto Marco Vergara Ragatzu, Mariastella Tangari ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: ENCI IN INTERNET: info@enci.it www.enci.it soci: soci@enci.it ufficio gestione registri: ugr@enci.it segreteria: soci: soci@enci.it segreteria@enci.it libro genealogico: segreteria: segreteria@enci.it lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: affissi: affissi@enci.it biblioteca@enci.it addestratori: addestratori@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: campioni: campioni@enci.it 20137 Milano - Viale Corsica 20 REDAZIONE, PUBBLICITÀ: Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 20137 Milano - Viale Corsica 20 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 DOD artegrafica - Massa Lombarda (RA) IMPAGINAZIONE GRAFICA: STAMPA: DOD artegrafica - Massa Lombarda (RA) ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 STAMPA: 37131 Verona ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 SPEDIZIONE 37131 Verona PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: ELCOGRAF S.p.A. Via MondadoriPER 15 L’ITALIA E PER L’ESTERO: SPEDIZIONE 37131 Verona ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona

RECENSIONI Elena Mannes ANCHE I CANI HANNO UN’ANIMA Edizioni Amrita Dopo un incidente d’auto quasi fatale, una giornalista televisiva di successo decide di procurarsi un cane che le faccia compagnia. Ma Brio porta molto di più nella sua vita: la guida alla scoperta del mondo spirituale degli animali, sulla scia di domande quali “è possibile che il mio cane abbia un’anima... e che sia addirittura un’anima antica?” Brio ed Elena incontrano studiosi, medium, ricercatori (fra cui il celebre autore Rupert Sheldrake), esplorando il mondo nascosto e immenso che Brio (e tutti gli animali con lui) si porta dentro. Fino all’inevitabile epilogo: quale aldilà aspetta gli animali? È possibile comunicare con loro anche dopo la morte? E comprendere e raccogliere il messaggio che possono volerci lasciare? Questo libro ci lascia con una nuova percezione dei nostri amici animali, quali creature pienamente pensanti e senzienti. Una realtà che molti di noi hanno intuito convivendo con i loro amici, ma che ora può nutrirsi di un’appassionante ricerca di supporto.

La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci a euro 5,00; La quota associativa dei Aggregati Soci Allevatori è pari ai euro soli fini postali, sono da considerarsi a 51,65 e deieuro Soci2,00, Aggregati a euro 5,00; quale di abbonamento ai soli quota fini postali, euro 2,00, alla sonorivista. da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

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Valentina Armani - Stefano Cattinelli - Pietro Venezia VITE CONNESSE L’approccio sistemico nella relazione con il Cane La relazione tra uomo e cane avviene all’interno di un insieme di sistemi, da cui spiccano la famiglia e l’ambiente. Partendo da questa consapevolezza, gli autori propongono nuovi modelli relazionali che si basano sull’intreccio che lega salute degli animali, dell’ambiente e, di conseguenza, degli esseri umani. Si soffermano sul ruolo di un’alimentazione più sana e sugli effetti benefici indotti da un limitato uso di farmaci. Un approccio originale basato sull’esperienza quotidiana e raccontato attraverso le testimonianze di operatori cinofili, veterinari, operatori IAA, educatori e professionisti della salute.


Basenji. Foto Luca Cerro.

... in riva la mare... aspettando l’estate Piccolo Levriero Italiano. Foto Roberta Pagani.



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