Via le tossine acide: salvi tutti gli organi

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VIA LE TOSSINE ACIDE

SALVI TUTTI GLI ORGANI

L’acidosi causa le infiammazioni più pericolose. Ecco cosa fare per eliminarla subito

COSÌ PROTEGGI FEGATO E RENI

Curi l’osteoporosi, previeni la gastrite e l’aterosclerosi

L’IMPORTANZA DEL MAGNESIO È il minerale indispensabile che disinfiamma tutto il corpo

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DIETA ALCALINA

Succhi e centrifugati che ripuliscono il sangue in 7 giorni

RIZA
I RIMEDI VERDI E GLI INTEGRATORI CHE FUNZIONANO

UN EQUILIBRIO INDISPENSABILE

Il segreto del benessere

6 La salute nasce dall’interno

Il controllo dell’acidità tissutale

10 Come si misura il livello del pH

Influenza la salute

12 L’importanza del terreno nello sviluppo della malattia

All’origine di diversi disturbi

16 Cosa rischi quando diventi troppo acido

Cosa scatena l’acidosi

20 I fattori che portano all’accumulo di acidi

Una prevenzione efficace

24 Soffre anche la psiche e l’umore si inasprisce

In pratica fai così

26 Hai bisogno di alcalinizzarti?

LA DIETA ALCALINIZZANTE

L’alimentazione anti-tossine

30 Per alcalinizzarti parti dalla tavola

Come comportarsi a tavola

34 Le regole generali da seguire nel mondo basico

Gli alleati vegetali

38 I migliori amici del pH che salvano la salute

Drena le tossine ogni giorno

40 Se ti idrati bene, non ti ammali più

Il percorso alimentare

44 Segui la dieta giusta e ti disinfiammi

I piatti dell’equilibrio

46 Le ricette che combattono l’eccesso di acido

Il programma alimentare

50 La dieta basica per perdere peso

4 RIZA Speciale SOMMARIO

GLI

AIUTI NATURALI CHE COMBATTONO L’ACIDOSI INTERNA

Un alleato prezioso

54 Il magnesio, il minerale indispensabile

Come farne scorta

58 I trucchi per renderlo più assimilabile

Il programma di un giorno

62 Bastano solo 24 ore per ridurre l’acidosi

I rimedi della Natura

66 Alghe, erbe e funghi medicinali per ottimizzare il pH

DISINTOSSICA GLI ORGANI FILTRO

La terapia d’urto

72 La formula detox al limone

Ripulisci i “signori delle acque”

76 Aiuta il drenaggio dei reni

Fegato sano

80 Così migliori l’efficienza epatica

Depura l’intestino

84 Ripulisci il colon e sgonfi la pancia

Libera il respiro

88 Elimina gli acidi usando meglio i polmoni

Balneoterapia: l’aiuto in più

92 I bagni caldi per lavare via le scorie

Anche il ritmo disintossica

96 Il potere alcalinizzante

della musica

5 La
della
dieta alcalina, la chiave
salute

L’importanza del terreno

NELLO SVILUPPO DELLA MALATTIA

I liquidi organici rappresentano per le cellule quello che la terra è per le piante. Da loro dipende l’efficienza cellulare

Per capire se un corpo è sano o malato è importante soffermarsi sul concetto di “terreno personale”, che indica la modalità preferenziale con cui un individuo ricarica le sue energie, reagisce agli stimoli esterni ed è suscettibile a determinate malattie. Così come la pianta sradicata dal suo terreno e ripiantata in un altro meno adatto alla sua crescita può soffrire e per -

no morire, così le cellule del nostro corpo possono lavorare male se il loro ambiente non ha caratteristiche adeguate al perfetto funzionamento degli organi. Per le cellule e gli organi il terreno è rappresentato dai liquidi organici ovvero il sangue, la linfa e il siero cellulare che costituiscono il 70% del peso corporeo. Quindi i liquidi organici sono per le cellule ciò che la terra è per le piante e da loro dipende l’ef cienza

12 RIZA Speciale INFLUENZA LA SALUTE

PERCHÉ BISOGNA MANTENERE L’EQUILIBRIO ACIDO BASICO?

Come ci spiega il dottor Andrea Grieco, specialista in neurologia e nefrologia, psicoterapeuta ed esperto in Medicina Naturale: «Il nostro organismo vive grazie all’attività di cellule le cui reazioni biochimiche producono quantità enormi di ioni idrogeno. Questi ioni non possono superare una certa quantità, perché il loro eccesso provoca sofferenza cellulare e mette le basi per l’insorgenza delle malattie. Tralasciando l’equilibro acido-base del sangue, che è argomento specialistico, se la matrice extracellulare va in acidosi da accumulo eccessivo di ioni idrogeno, le membrane cellulari alterano la loro capacità di comunicare col mondo esterno. Ed è così che ormoni, neurotrasmettitori e messaggeri chimici non possono più svolgere i loro compiti in modo corretto. Le conseguenze sono facilmente immaginabili, dato che il nostro organismo vive di comunicazione fra le sue varie parti».

ACIDO BASICO

cellulare. Questo signi ca anche che ogni cambiamento nella composizione del terreno riduce lo stato di salute dell’organismo. Fra i numerosi terreni di malattia esistenti ce n’è uno particolarmente diffuso: il terreno acido.

COSA SUCCEDE SE SI ALTERA

Il terreno può subire due importanti modi cazioni: in carenza e in sovraccarico. Nel primo caso vengono a mancare delle sostanze importanti, nel secondo invece alcune sostanze sono più del necessario. Questi disequilibri creano in entrambi i casi un funzionamento alterato dell’organismo e produrranno un terreno degradato che può aprire le porte alla malattia. Il legame fra stato del nostro terreno e comparsa di patologie è confermato anche dal fatto che più il terreno si degrada più le malattie aumentano e viceversa. Riconoscere l’importanza del terreno è quindi utile soprattutto in un’ottica di prevenzione e in caso di malattia conclamata aiuterà a risalire alla causa e a realizzare una cura ad hoc. Il trattamento migliore tende a riportare equilibrio nel terreno colmando le carenze e drenando le tossine.

LE CAUSE DELL’AUMENTO DEGLI ACIDI

La presenza di acidi nel corpo è normale entro certi livelli. Si tratta di quantità ridotte che il nostro organismo produce e

riesce a neutralizzare facilmente. La presenza di acidi diventa patologica quando i livelli vengono oltrepassati per varie ragioni. L’apporto di acidi tramite il cibo e le bevande può essere superiore rispetto alle naturali capacità del corpo di espellerli. Il nostro organismo per carenze di nutrienti come vitamine e sali minerali produce più acidi di quello che dovrebbe a causa dell’incapacità di portare a termine speci che reazioni chimiche. Oppure la causa può dipendere dall’impossibilità di eliminare correttamente gli acidi da parte di reni e pelle. Gli acidi restano così in circolo e vengono portati in tutto il corpo da sangue, linfa e siero cellulare. Le cellule vengono in contatto con questi acidi ed entrano in sofferenza.

QUELLI “AGGRESSIVI”

La pericolosità degli acidi è cosa nota. Basta mettere in bocca uno spicchio di limone per scatenare un’immediata reazione difensiva da parte delle mucose con un aumento della salivazione per mitigare l’effetto delle sostanze irritanti. Anche la durezza del marmo può essere intaccata dall’azione degli acidi così come è conosciuta l’azione corrosiva di acidi anche leggeri sul calcare. Si tratta comunque di un evento passeggero in questo caso. Mentre le cellule del nostro corpo devono conviverci anche per lungo tempo.

I DANNI CHE PROVOCANO

Un’elevata concentrazione di acidi irrita i tessuti, provoca infiammazioni e danneggia le mucose. Gli acidi rendono secca e rugosa la pelle, che diventa fragile e ipersensibile, danneggiano anche l’intestino e intossicano l’organismo. Colpiscono indirettamente anche i tessuti ossei: articolazioni e vertebre si infiammano, dando origine ad artrite e artrosi.

13 La dieta alcalina, la chiave della salute

Le regole generali

DA SEGUIRE NEL MONDO BASICO

In poche semplici mosse

le cattive abitudini e ritrovare

La compensazione dell’acidità è l’elemento chiave del successo, perché è un sistema ef cace per combattere le affezioni croniche che sono dovute all’acidosi metabolica latente o acidità silenziosa. L’attuazione di questo metodo dimostra che è possibile correggere le cattive abitudini e ritrovare una condizione di benessere. Oltre ai cambiamenti nell’alimentazione, questo metodo per raggiungere gli scopi che si pre gge consiglia anche alcuni esercizi sici speci ci e alcune tecniche per la riduzione dello stress attraverso il rilassamento. Per adottare uno stile di alimentazione che rispetti maggiormente

l’equilibrio acido-basico bisogna seguire alcune regole generali. In primo luogo, come abbiamo già detto, i cibi acidi canti devono diminuire di numero e aumentare invece quelli alcalinizzanti. Per quanto riguarda i principali componenti nutrizionali, nell’alimentazione acido-basica vengono adottate le seguenti norme generali.

PRIMA COSA:

MANGIARE DI MENO

A tavola bisogna innanzitutto mangiare meno. «L’ipernutrizione agisce sempre in direzione acidi cante: l’epidemia di sovrappeso e obesità dilagante conferma

34 RIZA Speciale COME COMPORTARSI A TAVOLA
puoi correggere
senza fatica una condizione di benessere

l’ipernutrizione delle persone. Non esistono cibi non consentiti, se parliamo di cibi “genuini”. L’idea che i cibi cosiddetti “acidi canti”, che di solito si identi cano con quelli proteici, vadano evitati del tutto, è errata. Nella visione acido-base della nutrizione, l’elemento cardine è dare prevalente spazio a verdure, ortaggi, germogli e a un’adeguata idratazione (l’apporto idrico è elemento imprescindibile della nostra nutrizione)», puntualizza il dottor Andrea Grieco, specialista in neurologia e nefrologia, psicoterapeuta ed esperto in Medicina Naturale.

LE PROTEINE

Le proteine sono un macronutriente che deve trovare il suo giusto spazio nella nostra alimentazione. «Si potrà discutere sulla percentuale consigliata, ma questa non potrà mai scendere sotto un certo livello. Le indicazione su quante proteine assumere vanno da mezzo grammo di proteine per ogni chilo di peso corporeo a 1,5 grammi. Sesso, età, attività svolta determineranno le indicazioni sulla quantità da ingerire», sottolinea il dottor Grieco.

GLI ZUCCHERI

È necessario abolire gli zuccheri rafnati e quelli assunti attraverso i dolci; vanno sostituiti con la frutta, fresca o in composte. Le migliori fonti di zuccheri sono la frutta e la verdura, alimenti sani non trasformati. Contengono una buona quantità di vitamine e minerali. I vegetali rispettano l’equilibrio glicemico e la loro ricchezza in bre favorisce un buon transito intestinale. Poiché tutte le prepara-

zioni a base di cereali e di farine lasciano nell’organismo dei residui acidi, è consigliabile associare ai cereali degli alimenti alcalinizzanti.

I GRASSI

Al posto dei grassi saturi si consiglia di usare preferibilmente quelli insaturi, sotto forma di pesci grassi, semi oleosi, olio d’oliva e altri oli vegetali pregiati e salutari. Il metodo acido-basico raccomanda vivamente di aumentare gli apporti di Omega 3. Questi acidi grassi essenziali hanno il merito di diminuire il tasso dei trigliceridi nel sangue e così riducono il rischio di patologie cardio-vascolari. Si trovano principalmente nei pesci grassi come salmone, sgombro, sardine e aringhe. Anche alcuni oli vegetali, come quello di colza e di lino, costituiscono buone fonti di Omega 3. È consigliabile anche mangiare semi oleosi: noci, semi di sesamo e mandorle contenenti molte sostanze bene che. Sono ricchi di proteine, vitamina E (uno degli antiossidanti più potenti) e grassi buoni che riducono il colesterolo. Consumati in quantità moderate, non provocano aumento di peso.

CONDIMENTI, OLI E SALSE

L’olio extravergine di oliva (meglio se di origine biologica e usato a crudo) è la scelta migliore e si consiglia di assumerlo nella dose massima di 2 cucchiai al giorno. Vanno bene anche salsa di soia (iposodica), aceto di mele, erbe aromatiche, spezie (soprattutto la curcuma) e alghe in polvere.

CRUDO È MEGLIO

Il modo migliore per consumare le verdure è quando sono crude, in insalata, mescolando fra loro diversi tipi. Carote, insalata verde, cipollotto, funghi tipo champignon, olive nere possono diventare gli ingredienti di un eccellente antipasto o di un contorno alcalinizzante.

35
La dieta alcalina, la chiave della salute

LA DIETA BASICA per perdere peso

Seguila per tre giorni alla settimana per rimuovere le scorie acide e i depositi di adipe, favorendo anche il dimagrimento

Come abbiamo visto, l’acidi cazione dell’organismo provoca un aumento dei depositi di scorie nel tessuto connettivo, dove si accumulano anche i grassi. Seguendo le regole base di una dieta alcalinizzante è possibile “sciogliere” i depositi di adipe. Si riattiva infatti la circolazione sanguigna e linfatica che contribuiscono a rimuoverli. Ti proponiamo di adottare un programma alcalinizzante basato su un prevalente consu-

mo di verdura, da seguire per tre giorni alla settimana, da distribuire nell’arco dei sette giorni come più preferisci. Questi programmi alimentari, con i menu dettagliati pasto per pasto, dalla colazione alla cena, ti permetteranno di cominciare subito a eliminare le scorie acide, attivando anche il dimagrimento. Se ripeti il programma per quattro settimane (sempre per tre giorni alla settimana) ti depuri in profondità e ti garantisci un metabolismo sempre attivo.

50 RIZA Speciale IL PROGRAMMA ALIMENTARE

PRIMA DI INIZIARE, RICORDATI CHE...

■ I succhi di frutta e di verdura fresca (non quelli confezionati) sono caldamente consigliati. L’ideale è consumarli a digiuno o 20-30 minuti prima di mangiare.

È utile bere almeno 2 litri d’acqua pura al giorno, preferendo le minerali ricche di magnesio e l’acqua con il succo di limone, che è un potente alcalinizzante.

PRIMO GIORNO

■ Colazione

extravergine

■ Il condimento consigliato per le insalate e i contorni è composto da succo di limone fresco oppure aceto di mele e olio extravergine di oliva.

■ Per dolcificare, usa il miele o la stevia. ■ dolcificare, o la

A digiuno, bevi un bicchiere d’acqua tiepida col succo di mezzo limone, una tazza di tè bancha, uno yogurt bianco naturale con 5 mandorle e un cucchiaino di lecitina di soia, frutta cotta (mele, pere ecc.) oppure un bicchiere di latte di soia frullato con un cucchiaio di farina di castagne e una fetta di pane nero integrale con un cucchiaio di composta di mele (senza zucchero aggiunto).

■ Spuntino

Un agrume fresco (o una spremuta) oppure una banana frullata con latte di soia.

■ Pranzo

Un’insalata mista con sedano rapa grattugiato condita con olio d’oliva e aceto di mele, orzo con zucchine, carpaccio di salmone con germogli di soia saltati in padella con porri e olio d’oliva, 2 gallette di mais.

■ Merenda

Una barretta di soia oppure una ciotolina di castagne cotte al vapore con uno yogurt naturale.

■ Cena

Un passato di zucca, sedano e patate dolci, una porzione di tortino di ricotta al pesto piccante (riportiamo la ricetta dettagliata nella prossima pagina) accompagnato da un contorno di carciofi lessati e trifolati, 2 gallette di riso o mais, una mela cotta.

51 La dieta alcalina, la chiave della salute

Il potere alcalinizzante DELLA MUSICA I

l potere della musica sulla psiche umana è stato dibattuto per secoli.

Ciò che oggi la scienza moderna ha strumentalmente accertato è che attraverso il ritmo e la melodia possiamo creare un magico accordo tra i due emisferi del cervello, facendoci percepire un senso di armonia e serenità. Se la musica lenta ha un potere rasserenante assoluto (Mozart e Strauss sembrano essere gli autori che hanno un maggior effetto rilassante) non dobbiamo trascurare che anche la musica più ritmatache genera sensazioni di euforia - fa sì che durante l’ascolto si abbia un innalzamento della pressione sanguigna, seguito però da un calo dei valori di base: una situazione non dissimile a quanto accade dopo una seduta di allenamento.

AUMENTA LE ENDORFINE DEL BUONUMORE

Una musica lenta e rasserenante eseguita a un ritmo simile a quello cardiaco è stata capace in un campione di volontari di alcalinizzare il pH urinario e salivare incrementando la sintesi di endor ne, importanti neurotrasmettitori coinvolti nella risposta al dolore e alla depressione. La musica raggiungerebbe quindi direttamente quell’area del cervello che regola le risposte emotive, chiamata sistema limbico (un insieme di regioni appartenenti al sistema nervoso centrale tra loro connesse), bypassando ovvero aggirando completamente la corteccia cerebrale coinvolta nella formulazione della parola.

96 RIZA Speciale ANCHE IL
DISINTOSSICA
RITMO
Con una melodia lenta e rasserenante, che vada “a tempo” con il tuo battito cardiaco, aiuti il corpo a stare bene

DIMINUISCE LA FATICA

Negli esercizi di resistenza, come è la camminata, la musica ha la capacità di catturare, per così dire, i pensieri connessi alla fatica e la percezione della stessa, migliorando al tempo stesso lo stato d’animo e sostenendo l’attività del sistema dopaminergico, che ha un ruolo centrale nella regolazione dei ri essi posturali e nell’inibizione dell’attività motoria. Stando a uno studio condotto da Bishop, Karageorghis e Laizou, ascoltando musica mentre si cammina la soglia della percezione della fatica si alza di circa il 10% e, di conseguenza, può aumentare la durata del tempo impiegato nel cammino, così come la frequenza del passo o la lunghezza del tragitto.

ARMONIZZA IL PASSO E IL BATTITO CARDIACO

Ricerche effettuate nel 2008 da Bacon, Myers e Karageorghis hanno evidenziato come l’ascolto di musica durante l’attività sica aiuti la cosiddetta “coerenza cardiaca”, ovvero la capacità del

L’ESER CIZIO DA FARE

cuore di accelerare il battito (e anche di rallentarlo) in maniera più armonica e soprattutto coerente con lo sforzo effettuato. Ciò agisce anche sulla respirazione e quindi viene limitata quella sgradevole sensazione di dover “rompere il ato”, cioè di approcciare l’esercizio in una sorta di apnea. n

Concediti una pausa relax, magari a fine giornata o nel fine settimana quando sei libero dagli impegni. Scegli una musica caratterizzata da un tempo molto lento, un ritmo regolare, una linea melodica ricca di consonanze, un’intensità moderata e suoni che spaziano nel registro medio-grave. Per ridurre lo stress e quindi abbassare i livelli di cortisolo in circolazione preferisci una musica con un intervallo di frequenza tra gli 8 e i 14 hertz, per permettere il rilascio delle onde alfa, che favoriscono una rilassata concentrazione. È consigliabile che il genere sia strumentale (le parole possono distrarre) e non interferisca con l’ascolto delle sensazioni fisiche. La presenza di elementi sonori naturali/ambientali come quelli dell’acqua, del vento, del mare, del canto degli uccelli, deve incontrare il nostro gradimento. Secondo gli studi le musiche migliori per dissolvere lo stress attingono alle radici tribali: la musica nativa americana, gli strumenti a corda indiani, e la musica celtica o ancora meglio una combinazione tra suoni naturali come la pioggia o il tuono e un brano di musica classica, come per esempio un adagio.

PER UNA NOTTE SERENA

Per favorire il sonno scegli una musica in grado di rallentare la respirazione, diminuire la frequenza cardiaca, allentare la tensione e promuovere il rilascio degli ormoni del sonno, tra cui la serotonina e l’ossitocina: una ricerca dell’Università della Ruhr ha dimostrato che questo effetto rilassante viene prodotto soprattutto dalla musica classica.

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