Riza Dossier: Fibromialgia, come curarla

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LA RIVISTA DI SCIENZA DELL’UOMO

GENNAIO/FEBBRAIO 2024 - N. 394 - EURO 9,90 Periodico bimestrale P.I. 05/01/2024

Direttore responsabile: Daniela Marafante - Aut. Tribunale di Milano n. 601 del 30/12/1983 ISSN 1125-114X

Riza Scienze con: Il dizionario di medicina psicosomatica € 22,80 / Le 1000 virtù di acqua e sale € 19,80

È UNA MALATTIA SEMPRE PIÙ DIFFUSA

FIBROMIALGIA COME CURARLA

Scopri i nuovi rimedi che agiscono subito sui dolori muscolari ATTENTI A STRESS E ANSIA

Sono loro che accentuano i disturbi. Ecco cosa fare

LE TECNICHE CORPOREE

Gli esercizi da fare a casa per sciogliere le rigidità e portare sollievo agli arti

La dieta che funziona

Prendi il magnesio L’intervista all’esperto

Via le infiammazioni con i cibi più ricchi di Omega 3

Fa bene ai muscoli e migliora anche l’umore

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I sintomi per riconoscerla e tutte le ultime scoperte

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SOMMARIO L’EDITORIALE DI VITTORIO CAPRIOGLIO 3

Come superare la sindrome fibromialgica

COS’È LA FIBROMIALGIA 6

ALLA BASE DEL DISTURBO 26 Esistono dei fattori aggravanti?

30 C’è un possibile legame con l'acidosi?

Perché è chiamata la malattia invisibile?

L’INFLUENZA DELLA PSICHE 42 Può considerarsi

un disturbo psicosomatico?

46 Un grido che ci sprona a prenderci cura di noi

48 Esprimere le emozioni 32 Come si fa la diagnosi

è fare prevenzione?

di questo disturbo?

34 Può essere confusa con altri problemi?

10 È vero che colpisce di più le donne?

38 Si manifesta

all’improvviso?

12 Si dice che la fibromialgia non si vede ma si sente: quali i sintomi?

16 Uno dei tanti effetti è la fibro-fog: di cosa si tratta?

I RIMEDI NATURALI

18 La fibromialgia:

via dubbi e luoghi comuni su questo disturbo

22 Che cosa si sa oggi delle cause?

52 Per l’umore è possibile 40 Quali sono le terapie farmacologiche più usate oggi?

stimolare la serotonina?

56 Perché viene consigliato il magnesio?

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Direttore generale: Liliana Tieger Immagini: Adobe Stock, Shutterstock

60 La vitamina D

aiuta a lenire il dolore?

62 Cosa si può prendere

EDIZIONI RIZA s.p.A Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano www.riza.it - info@riza.it

66 Anche gli Omega 3

Stampato in Italia da: Caleidograf s.r.l. Via Milano, 45 - 23899 Robbiate (LC)

per combattere il senso di stanchezza? e 6 funzionano come antidolorifici?

68 Quali sono gli alleati verdi per rinforzare i muscoli?

Distribuzione per l’Italia: SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A., Via Bettola n° 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tutti i diritti riservati. Questa pubblicazione è protetta da copyright ©. Nessuna parte di essa può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.

LE TERAPIE CONTRO IL DOLORE 80 È vero che la fibromialgia si può curare alle terme?

84 Anche

favorire il sonno aiuta a ridurre i sintomi?

88 Perché chi ne soffre deve evitare il sovrappeso?

COSA FARE A TAVOLA

L’ATTIVITÀ FISICA

90 Ci vuole un taglio netto

70 Lo sport può

agli zuccheri nel piatto?

diventare una medicina?

94 Più pesce, meno salumi:

72 Dolori: l’esercizio fisico

ecco quali sono i sì e no nel piatto

è d’aiuto o no?

76 In che modo yoga e pilates servono ai pazienti?

82 Il trattamento con gli aghi che tipo di efficacia ha?

96 Il digiuno come

terapia funziona?

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L’INFLUENZA DELLA PSICHE

PUÒ CONSIDERARSI

un disturbo psicosomatico? Alla base di questa complessa problematica può esserci un evento particolarmente traumatico o stressante, che ha spezzato una continuità esistenziale, provocando una sorta di ferita, una “contusione emotiva”. Occorre accettare il cambiamento senza mettersi sulla difensiva, senza vivere in costante allerta. Solo così ritroveremo il benessere del corpo e della mente

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a fibromialgia è una malattia complessa, che annovera molti sintomi, sia fisici che psichici. Una tale complessità di fenomeni si presta a una lettura psicosomatica, che è utile per inquadrare quello che possiamo considerare il significato originario di tutti quei sintomi. Ecco che, dopo l’odissea tra medici ed esami, un medico specialista scrive nero su bianco una diagnosi. Il malato si sente finalmente compreso e può dimostrare che quel malessere non era il frutto di chissà quale fantasia. È una delle grandi contraddizioni della medicina moderna: la sofferenza delle persone è presa sul serio solo se si trova uno specialista che la certifica. Avere riconosciuto la malattia dà sollievo al malato: finalmente sa di che cosa soffre, non teme malattie più gravi ma soprattutto sa che da quel momento in poi sarà creduto dagli altri. Dietro questo sollievo, però, si nasconde una trappola, dalla quale bisogna sapersi guardare: una volta avuta “l’etichetta”, la certificazione della sofferenza, non esiste il rischio di farla diventare la propria identità? RIZA

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Epidemiologicamente possiamo vedere che, nove volte su dieci, i malati sono donne comprese in due fasce d’età: quella tra i 20 e i 40 anni, cioè l’età in cui socialmente si ritiene giusto “sistemarsi” e quella della menopausa, quando le donne entrano in difficoltà perché questo modello sociale non è in grado di dare loro il ruolo che pure potrebbero ricoprire. Sono fasi di trasformazione, in cui le cose accadono come se si fosse risucchiati da una calamita potente. La sola energia che si può opporre a questa forza che trascina è l’inerzia della debolezza, del dolore e del capogiro che costringe a mettersi a sedere. Il dolore lombare, che può essere letto proprio come la difficoltà di sostenere il peso della propria esistenza, si coniuga con il mal di testa, a cui corrisponde l’eccessiva gravità dei pensieri. Entra in crisi anche il sistema digerente, perché è difficile assimilare tutti questi cambiamenti. Questa costellazione di sintomi ha una sua coerenza che non possiamo non notare. Ma ancora più indicativi sono i sintomi primari: i dolori muscolari.

Il dolore è come un livido tra il cervello e l’anima La maggior parte dei pazienti che soffrono di fibromialgia afferma che i disturbi sono iniziati in un momento stressante della loro vita. Qualcosa che ricordano come un evento traumatico. Che sia stato un incidente in auto, una delusione affettiva, una malattia, un lutto o un infortunio, non ha importanza. Ciò che conta è che c’è stato un trauma, un momento di rottura, un evento che ha spezzato una continuità. E che cosa resta dopo un colpo? Di solito, un livido. E il dolore fisico accusato da questi pazienti ricorda molto l’ipersensibilità cutanea che tutti ben conosciamo, quando si produce un trauma sulla pelle, ma con una differenza sostanziale: questi segni passano, mentre i dolori del paziente fibromialgico si mantengono. EbbeGuarisce ne egli non guarisce se utilizza la solo chi sua malattia come corazza e la fa comprende diventare una veste esistenziale. che le energie Non guarisce quando pensa che non gli per lui sarà impossibile tornare ad mancano, avere una vita normale perché è malato e soprattutto non guarisce ma che le sta quando subentra la paura di fare le usando per cose, di vivere davvero, perché è portare avanti diventato ostaggio di questa conquesto stato dizione. Guarisce invece quando prende atto del fatto che in realtà di malessere. non gli mancano affatto le energie, ma le sta usando per portare avanti questo stato di sofferenza.

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È IL SINTOMO DEL CAMBIAMENTO

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I RIMEDI NATURALI

ANCHE GLI OMEGA 3 E

funzionano come antidolori fi Oltre a favorire relax, calma e buon sonno, questi acidi grassi essenziali contribuiscono a ridurre lo stato infiammatorio e ad alleviare la sofferenza

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ome vitamina D e magnesio, ecco un’altra sostanza che può essere contenuta (anche) nelle fonti alimentari, ma che viene venduta anche in forma di integratore, quando serve aumentarne l’introito. Parliamo degli acidi grassi essenziali della serie Omega 3 e Omega 6. In genere vengono collegati alla salute dell’apparato cardiovascolare: sono consigliati per mantenerlo in salute e anche per ridurre le infiammazioni a carico dei vasi sanguigni. Questi grassi “buoni”, però, possono svolgere un’azione vantaggiosa anche nella lotta al dolore, in particolare se cronico. Ecco

perché li includiamo in questa sezione dedicata ai rimedi verdi utili a chi soffre di fibromialgia.

L’organismo non può sintetizzarli Sia gli Omega 3 sia gli Omega 6 sono grassi polinsaturi considerati essenziali: non possono essere sintetizzati dall’organismo ma vanno assunti tramite dieta ed eventualmente integratori. Le principali fonti di Omega 3 sono i pesci grassi (le acciughe, le aringhe, lo sgombro, il salmone, il tonno...), le noci, i semi di lino e il loro olio e l’olio di soia. Gli Omega 6, invece, si trovano soprattutto negli oli vegetali e nei semi oleosi. Un buon modo per introdurre adeguate quantità di

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PERCHÉ POSSONO RIVELARSI EFFICACI Gli acidi grassi essenziali agiscono sui mediatori chimici che trasportano la percezione del dolore verso i centri cerebrali. La loro assunzione regolare potrebbe inoltre migliorare la trasmissione dei neurotrasmettitori all’interno del sistema serotoninergico. Sostanzialmente significa che gli Omega fanno sì che serotonina e neurotrasmettitori connessi a rilassatezza e buonumore possano “viaggiare” agevolmente nelle aree cerebrali: questo indirettamente influenza in maniera positiva umore e sonno.

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ri fici?

questi acidi grassi nella dieta (dovremmo assumerne ogni giorno 250 mg) è seguire una dieta di stampo mediterraneo, dove è previsto quindi il consumo frequente di pesce fresco e quello quotidiano di olio extravergine di oliva e frutta secca. Anche una piccola aggiunta quotidiana di semi oleosi dà una mano. Piccola, perché ne bastano 15-20 g al giorno (in un’unica assunzione oppure suddivisi tra i vari pasti) per godere dei loro benefici, senza creare squilibri. Le uniche persone che devono fare attenzione ai semi oleosi sono quelle che soffrono di diverticolite. Se per qualche ragione non riesci ad assumere sufficienti quote di Omega 3 e 6 (perché non ami il pesce o sei allergico alla frutta secca, ad esempio), puoi valutare insieme al medico curante un’integrazione di queste sostanze.

trienti che contengono, infatti, favoriscono la digestione. In questo modo evitano che il cibo mal digerito arrivi nell’intestino, dando luogo a fermentazioni, meteorismo e tensione addominale. Inoltre, i semi oleosi sono dotati di proprietà depurative e detossinanti: prevengono la stipsi, sgonfiano la pancia e depurano il colon. Garantendo la regolarità intestinale, evitano che le mucose di quest’organo si infiammino, dando vita a un processo “sotterraneo” e silenzioso, che se trascurato può diventare cronico e alimentare il sovrappeso - che a sua volta comporta sempre uno stato infiammatorio di basso grado. ■

In commercio trovi le perle

Il vantaggio ulteriore I semi oleosi sono amici del benessere gastrointestinale, quindi il loro consumo può rivelarsi utile se la fibromialgia si manifesta anche con disturbi di questo tipo. Grazie al mix unico di nu-

Gli integratori di grassi Omega in commercio sono di solito in forma di perle e derivano generalmente dall’olio di pesce, ma ne esistono anche versioni vegane. Si trovano anche opercoli e soluzioni liquide. La posologia può variare da 1 a 3 perle al giorno, ma dipende dal singolo prodotto che acquisti, dalle tue esigenze e dal tuo stato di salute. Chiedi preventivamente consiglio al medico.

Essenziali per la salute umana, in presenza di fibromialgia sono utili anche perché prevengono la perdita di struttura e flessibilità muscolare e migliorano l’umore.

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LE TERAPIE CONTRO IL DOLORE

ANCHE FAVORIRE IL SONNO aiuta a ridurre i sintomi? Il 90% di chi soffre di fibromialgia riferisce problemi di insonnia, con conseguente sonno non ristoratore. Ma per migliorare la situazione si può fare molto

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l riposo è una di quelle necessità fisiologiche di cui nessuno può fare a meno. Il recupero delle energie fisiche e mentali passa attraverso il rispetto del sonno. Ciò vale ancora di più per i pazienti affetti da fibromialgia, i quali non riescono a ottenere dal riposo il ristoro necessario e, al mattino, si alzano stanchi e indolenziti. Vediamo allora come si può facilitare sia il sopraggiungere del sonno fisiologico così come migliorare la sua “efficacia” biologica attraverso l’adozione di regole e rimedi naturali, in grado di fare la differenza.

coltà ad addormentarsi ha bisogno di ritrovare il ritmo sonno-veglia. A questo serve invece la melatonina, l’ormone che favorisce il riposo. Si trova in integratori, anche in associazione alle piante elencate in seguito.

L’infuso del dopocena Circa due o tre ore dopo aver fatto una cena leggera, bevi una tisana al tiglio (Tilia platyphyllos), efficace rimedio anche per chi ha il sonno difficile per problemi digestivi oppure soffre della sindrome delle gambe senza riposo. Lo si può assumere come infuso dopo cena, mettendo in una tazza d’acqua calda 2 cucchiaini di fiori per 10 minuti, poi inizia a prepararti per il momento della buonanotte.

Gli integratori della buonanotte Consigliati per favorire l’addormentamento sono ancora una volta gli estratti di piante come valeriana o passiflora. Li puoi trovare in integratori concentrati. È utile affiancarli alla vitamina B6, che favorisce il rilassamento, e al magnesio, che con essa ha un’attività sinergica. Spesso chi ha diffi-

La teanina se fai fatica ad addormentarti Dormire bene è essenziale per una memoria efficiente e un cervello giovane. Se lo stress ha intaccato anche la

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Un’attività fisica regolare, praticata in orari lontani da quelli del riposo serale, aiuta l’organismo a rilassarsi e favorisce l’addormentamento.

Sei un gufo?

qualità del tuo riposo e soffri di ansia tanto da avvertire che la tua mente perde colpi, ti viene in soccorso la teanina. Si tratta di un aminoacido piuttosto raro che si trova nelle foglie della Camellia sinensis, l’albero, del tè: ha dimostrato di contrastare lo stress ossidativo a livello cerebrale ed è in grado di promuovere l’efficienza mentale senza incrementare i livelli di ansia, dal momento che favorisce la produzione di serotonina e dopamina e alza i livelli di GABA (acido gamma amino butirrico), che promuove al tempo stesso la concentrazione e la qualità del sonno. Prendine una capsula al giorno.

TI SERVE IL MANGANESE Chi ha un ritmo sonno-veglia del tipo “gufo”, ovvero i nottambuli che tirano tardi la sera presi in mille occupazioni, possono trarre giovamento da una cura oligoterapica a base di Manganese. Si tratta di un minerale che ha un’azione rilassante ed è un riequilibrante dell’umore adatto a chi è molto agitato. Questo rimedio si assume in fiale, direttamente sotto la lingua.

Il luppolo per l’insonnia intermittente

motivo apparente, questo rimedio fitoterapico ha effetti rasserenanti per l’intero organismo. Spesso le insonnie inaspettate sono dovute all’effetto fisiologico di processi che avvengono nel corpo durante lo sviluppo, come pubertà, ciclo mestruale, menopausa e climaterio, che colpiscono le donne. Il luppolo, per le sue proprietà regolative, permette di ridare armonia a corpo e mente e di ritrovare un sonno continuativo e ristoratore. Viene utilizzato in particolare per il trattamento dell’insonnia stagionale di primavera e per le

Il luppolo è un vegetale spontaneo che contiene una miriade di principi attivi, molti dei quali aromatici. Tra le sostanze che troviamo nel luppolo e che risultano benefiche all’organismo ci sono: oli essenziali, aldeidi, esteri, tannini, sali minerali, sostanze amare quali umulone e lupulone, insieme a flavonoidi antiossidanti. È la soluzione ideale per chi soffre di insonnia intermittente e per i cambi di stagione. Se capita che, improvvisamente, diventa faticoso riuscire ad addormentarsi, senza

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COSA FARE A TAVOLA

I CHICCHI DI TIPO INTEGRALE TI DANNO LA GIUSTA “DOLCEZZA” Lo zucchero, soprattutto quello bianco, non è mai stato un alimento molto diffuso anche perché non esiste in natura. Nel 1700 si stima che il suo consumo annuo a persona fosse di appena 1,8 chilogrammi l’anno. Già nel volgere di un secolo, periodo relativamente breve per valutare l’instaurarsi di nuove abitudini, si è passati a circa 8 kg. Nel secolo scorso la cifra è aumentata ancora: in Italia il consumo è di 24 chili pro capite all’anno, 32 la media europea, mentre negli Stati Uniti si toccano persino punte di 80 chili. Guardando questi dati, è facile intuire perché la dieta di stampo occidentale sia ad alto IG: mangiamo troppo zucchero e troppi zuccheri, contenuti soprattutto negli alimenti raffinati e

di origine industriale. Su questo fronte non c’è molto da fare: tali cibi vanno limitati il più possibile, se non proprio eliminati.

Cosa mettere in dispensa Ma alcuni carboidrati (che sono zuccheri complessi) si salvano: sono quelli integrali e semiintegrali. Grazie alla presenza di fibre e minerali, dovuta all’assenza del processo di raffinazione, hanno un indice glicemico inferiore. Per ridurne ulteriormente l’impatto sulla glicemia, però, è bene non consumarli mai da soli nel pasto, ma abbinandoli sempre a fibre (legumi, vegetali...), proteine (pesce, uova, legumi...) e/o grassi buoni (olio extravergine di oliva). n

Procedi con gradualità. Se manca l’abitudine all’alimentazione integrale è bene assumere questi alimenti in modo progressivo. Il rischio, infatti, è che il cambio repentino di abitudine nel consumo dei cereali possa dare fenomeni di irritazione intestinale.

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DA SEGNARE SULLA LISTA DELLA SPESA ● Pasta di grano duro o integrale

● Pane di grani antichi

Sono le opzioni preferibili. Vanno invece limitate le paste all’uovo, soprattutto perché l’impasto prevede l’uso di farine raffinate.

Come la pasta, anche il pane dovrebbe essere consumato integrale, semi integrale o comunque privo di farine troppo raffinate. L’uso dei grani antichi, come la Verna, il Monococco, Senatore Cappelli e Gentil rosso, è assolutamente consigliabile. Maggiore attenzione va invece posta al sistema di lievitazione: il pane industriale, lievitato chimicamente, può dare fenomeni di fermentazione che disturbano non poco la digestione, nel paziente fibromialgico. Il lievito di birra può anch’esso dare lo stesso problema, ma in maniera sicuramente minore. Il sistema di lievitazione migliore è quello che utilizza il lievito madre, quindi la lievitazione batterica.

● Riso integrale, orzo e quinoa

Questi, come tutti i cereali a chicco integrali o semintegrali, sono preziosi. Vanno bene anche farro, miglio e avena. Alterna i cereali con il glutine a quelli che ne sono privi. Alcune scuole di pensiero attribuiscono al glutine la responsabilità della sindrome fibromialgica. In realtà i due disturbi sono distinti: di per sé questi pazienti non hanno alcuna indicazione specifica per la rinuncia al glutine se non ci sono problemi, indipendenti, di intolleranza. È comunque consigliabile, in caso di sintomatologia fibromialgica, eseguire i test per la celiachia in modo da individuare una possibile concausa di tutti i disturbi e difficoltà.

● Pane azzimo

Se si soffre di gonfiore addominale e colon irritabile, questa potrebbe essere una buona scelta al posto del pane “normale”.

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