Italo Giatti

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Libro d’oro Industria e commercio


Italo Giatti (1892-1956), coadiuvato dalla moglie Fernanda Lugli e dai lavoranti, ha condotto la drogheria di Borgo San Giovanni 27 con grande professionalitĂ .

Da sinistra: Renzo Travagli, William Casari, Fernanda Lugli, Leonardo Calzolari (anni 60 circa)


La ditta è stata premiata con coppe e medaglie alle fiere di Roma del 1926, Firenze 1929, Padova 1930.

Principale attività dell'epoca era la torrefazione del caffè che importava direttamente e lavorava in proprio. Parallelamente aveva in magazzino un grande assortimento di barili di “terre” per vernici con tutto l'occorrente per artigiani e anche artisti che confezionavano personalmente i colori. Più conosciuta era la produzione di salumi e insaccati, macellati e confezionati settimanalmente da Francesco Costanzelli sotto la sua guida e con una ricetta esclusiva (rimasta segreta).


Nel suo negozio si poteva trovare anche un grande assortimento di liquori (come si può vedere nella scaffalatura di sinistra) e, fino al primo dopoguerra, era anche attiva una mescita di superalcolici, oltre alla tabaccheria.


Fino agli anni '40, sul fronte, era presente anche un distributore di benzina (distrutto da un tank inglese al passaggio degli alleati che inseguivano i tedeschi in ritirata).

Nel dopoguerra l'attività passò al figlio Walter e Italo si dedicò al giardinaggio, arrivando a coltivare circa una settantina di varietà di rose, che avevano tra i suoi estimatori il parroco di San Giovanni, Don Guerrino Ferraresi.



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