La Gregoriana - Anno XXVII - n.59 - Ottobre 2022

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Anno XXVII - n. 59 - Ottobre 2022 Virtus et Scientia Periodico d’informazione della Pontificia Università Gregoriana STUDI INTERRELIGIOSI UN AVAMPOSTO PER IL DIALOGO BORSE DI STUDIO UN SOSTEGNO FONDAMENTALE Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. I, comma 2 e 3Roma/Aut. n. 52/2009tassa pagataTaxa perçue STUDI ECUMENICI NUOVA SPECIALIZZAZIONE IN TEOLOGIA Sinodo2021-2024 CAMMINIAMO INSIEME Sinodo2021-2024 CAMMINIAMO INSIEME

EDITORIALE | M. A. Lewis,S.I. Per crescere come comunità accademica e di fede

FOCUS

Essere donne alla Gregoriana | S. Morra Formazione accademica e vita consacrata femminile Intervista a Suor S. Rigon | P. Pegoraro

VITA ACCADEMICA

Studi Interreligiosi, un avamposto per il dialogo Intervista a Prof. A. Bongiovanni | P. Pegoraro Studi ecumenici, un’occasione per crescere insieme Intervista a P. G. Renczes, S.I. | P. Pegoraro Discernere le vie del bene.

Per un rinnovamento della teologia morale | D. Alonso-Lasheras, S.I. Imparare a interrogarsi sui fondamenti dell’etica. I 4 convegni internazionali del 2022 | R. M. Micallef, S.I. Sinodo e Sinodalità, un’iniziativa aperta a tutti | A. M. Putti - C. Cicero Sinodalità e teologia. XXII Giornata del Dipartimento di Teologia Fondamentale | M. C. Aparicio Valls COMUNITÀ UNIVERSITARIA

Garantire a tutti l’accesso allo studio | Intervista a J. Xavier, S.I. | P. Pegoraro Una croce per l’Aula Magna | P. Pegoraro Formazione accademica e promozione della donna | S. Sanchini - E. Casadei Brandsma, Luciani, Maire: ex alunni testimoni di carità | P. Pegoraro IN RICORDO

INFORMAZIONE EVENTI PUBBLICAZIONI Presentazioni Libri e riviste DISSERTAZIONI DIFESE | a cura della Segreteria Generale NOMINE | a cura della Segreteria Generale

n. 59 | Anno XXVII | Ottobre 2022 | www.unigre.it/LaGregoriana

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Il marchio delle università cattoliche per la responsabilità sociale
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È un momento di nuovi inizi, e di entusiasmo per la nostra missione: il compito del Rettore è prendersene cura e indirizzarla. Per questo è importante la creazione di una comunità accademica e di fede, che cresca sempre più nella formazione dei nostri studenti. La varietà di competenze ed esperienze aiutano a formare una comunità arricchita dalla diversità, ma sempre fedele all’unità e all’universalità

Per crescere come comunità accademica e di fede

Questo numero de La Gregoriana segna l’inizio del mandato di un nuovo Re ore all’Università Gregoriana. È con molta gioia e una profonda fiducia nella competenza della nostra comunità accademica che assumo questo ruolo. Ci troviamo in un momento entusiasmante di nuovi inizi, nuove iniziative e nuove relazioni per portare avanti la nostra missione di assicurare una formazione solida e integrale, nonché le altre competenze necessarie per l’esercizio dei vari ministeri nella Chiesa, come raccomandato nella Ratio Studiorum della Compagnia di Gesù.

Il ruolo del Re ore, sicuramente, è prendersi cura e dirigere la missione dell’Università, specialmente nella sua fedeltà al magistero della Chiesa e nel processo di inculturazione del Vangelo nelle situazioni particolari delle Chiese locali. Questo si realizza principalmente creando una comunità cara erizzata dal “fides quaerens intellectum”; una comunità di crescita nella competenza volta a formare i nostri studenti per essere uomini e donne per gli altri, e di ricerca e di sviluppo di nuove risorse e nuovi strumenti così che ogni membro della comunità accademica possa contribuire in modo più efficace a quella missione.

It is a time of new beginnings and excitement for our mission: the Rector’s task is to take care of it and direct it. For this reason, it is important to create an academic community of faith, which aids in the formation of our students. The variety of skills and experiences they bring help to create a community enriched by diversity, but always faithful to unity and universality

Per farvi conoscere qualche elemento del mio background e delle esperienze che porto con me in questa nuova missione, sono stato il Provinciale della Provincia di New Orleans tra il 2008 e il 2013, fino alla sua unificazione con la Provincia del Missouri. Precedentemente sono stato, qui a Roma, il Dire ore dell’Istituto Storico della Compagnia di Gesù (I.H.S.I.), servendo un collegio di storici gesuiti impegnati nelle loro ricerche. Sono nato a Miami, in Florida, proprio nel momento in cui stava diventando una ci à cosmopolita stre amente legata all’America Latina. Sono cresciuto in un ambiente prevalentemente protestante – principalmente battista –, quindi ho sperimentato un modo diverso di vivere la mia fede ca olica rispe o a molti di voi. Ognuna di queste esperienze mi ha dato un modo diverso di guardare ciò che facciamo qui a Roma, e ai compiti con i quali ci dobbiamo confrontare. Allo stesso modo ognuno di voi porta una varietà di esperienze di Chiesa, di formazione e di leadership che aiutano a creare una comunità arricchita dalla diversità, ma sempre fedele all’unità e all’universalità così importanti per la nostra identità e il nostro ministero.

Infine, vorrei so olineare che abbiamo completato il processo preliminare di autovalutazione e accolto la visita della Commissione esterna di valutazione dell’AVEPRO. Ora che abbiamo tra le nostre mani il Rapporto della Commissione, inizieremo un processo di pianificazione strategica per il nostro prossimo futuro. Parte di questo processo includerà le nostre nuove relazioni con il Pontificio Istituto Biblico e il Pontificio Istituto Orientale, ma anche il rafforzamento dei nostri programmi e delle nostre offerte formative per assicurare di o enere il maggior profi o da questa esperienza unica vissuta nel cuore della Chiesa, per prepararci meglio a servirla in futuro.

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di MARK A. LEWIS, S.I. Rettore della Pontificia Università Gregoriana

alla Gregoriana Essere donne

La presenza femminile in Gregoriana è una realtà consolidata (20,75% del corpo studentesco), ma che non deve smettere di interrogarci e stimolarci. È importante accogliere ogni persona nella sua diversità, e imparare il difficile esercizio di fermarsi sulla soglia del mistero dell’altro senza per questo restargli estranei

Essere donne alla Gregoriana – studentesse, docenti o amministrative, laiche o religiose – fortunatamente non è più né un’eccezione né una stranezza esotica. Le donne fanno parte del “panorama” consueto e non c’è stupore nell’incontrarsi nei corridoi, in biblioteca, in aula o al bar. Numericamente siamo ancora una minoranza, specie in alcune Facoltà, ma è stata superata la soglia critica, quella che relega so o la decina e rende quindi praticamente invisibili.

Questo non è semplicemente un dato di fa o: è una realtà, ma anche una realtà che deve interrogarci e insieme stimolarci.

Si tra a infa i di chiedersi, se è normale – come lo è! – che le donne ci siano e quale “normalità” vogliamo costruire insieme per la nostra comunità universitaria. È davvero sufficiente trasportare una sorta di normalità delle culture da cui proveniamo dentro alla nostra vita comune di studio e formazione? L’Università che ci accoglie tu i, uomini e donne, vuole anche su questo ambito aiutarci a crescere e a formarci, e lo può fare non solo con corsi o tematiche accademiche, ma anche con il clima e lo stile con cui insieme viviamo il nostro tempo qui.

Vorrei dunque condividere alcune a enzioni che mi sembrano importanti, e che ho in parte imparato proprio qui: da studentessa prima e da docente poi.

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di STELLA MORRA Direttrice del Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado”

La prima so olineatura è evitare per quanto possibile di confondere uguale dignità con una certa cultura del “neutro”. L’uguale dignità non cancella la ricchezza delle diversità e la comprensione della non assolutezza di ognuno e ognuna, che rappresenta in sé solo una parte – e non il tu o, mai – di quel ricco caleidoscopio che è l’umanità.

Questo vale ad esempio in modo molto evidente per le diverse culture da cui proveniamo: sperimentiamo continuamente, in questa Università delle Nazioni, la parzialità espressa da ciascuno e ciascuna e la ricchezza dell’incontrarci.

Ma il caso di una presenza “normale” di donne e uomini nello stesso luogo di formazione e nei diversi ruoli, ci spinge a fare i conti con il fa o che non esiste una forma neutrale, non incarnata e contestualizzata, di formarsi. Per la dignità siamo tu i e tu e umani, ma ognuno di noi lo è in una forma precisa, incarnata, che esprime una parte dell’umanità che solo insieme possiamo ricostruire. Infa i, l’essere uomini o donne è un’alterità irriducibile che non amme e neutralità.

Accogliere e raccogliere le biografie

La seconda so olineatura è essere a enti a prendere in carico il rapporto delicato che si stabilisce tra biografie e crescita intelle uale. Se le biografie non sono neutre, e neppure solo individuali, ma ci raccolgono innanzi tu o in uomini e donne, – e poi in culture, educazioni, abitudini, ecc. – questo “bagaglio” con cui ciascuno di noi arriva non è solo un fa o privato.

Solo per fare un esempio, le motivazioni che spingono una giovane donna laica alla via esigente di uno studio teologico accademicamente qualificato, sono necessariamente molto diverse da chi viene inviato dai propri superiori e da essi garantito economicamente. E questa differenza di motivazioni diventa differenza di esigenze e richieste, aspe ative, rispe o all’Università e allo studio, alle relazioni con i docenti e i compagni di studio, e così via.

Accogliere e raccogliere, nella misura di ciò che è voluto, le biografie altrui e sperimentare accolta e raccolta la propria, non presumendo che in questo essere donne o uomini sia la stessa cosa, è un passo decisivo, stru urale e non solo individuale e di virtù personali.

L’arte della misura

E qui nasce la terza so olineatura: nella misura in cui ciò è voluto. Nell’essere e nel vivere da uomini e donne in questa Università e nel contribuire in questo con le proprie ricchezze e insieme nel poterne trovare la miglior forma di formazione e crescita, la questione della misura è decisiva. Una cosa che davvero potremmo utilmente imparare tu i dalla presenza di questa differenza è il difficile esercizio di fermarsi sulla soglia del mistero dell’altro senza per questo restargli estranei.

Si tra a di una disciplina non teorica, che solo spendere tempo e azioni, gesti e parole, vicinanze e distanze in un contesto quotidiano di differenze riconosciute può insegnare. È un’arte che richiede un costante apprendistato, l’arte della misura che non considera la propria intenzione l’unico criterio di giustizia e bontà, ma che sa riconoscere il punto di vista – e di vita – dell’altro/a non solo legi imo, ma che ha il diri o di un rispe o profondo e di una tutela assoluta.

La prima sottolineatura è evitare per quanto possibile di confondere uguale dignità con una certa cultura del neutro

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Being a woman at the Gregoriana (by Stella Morra,Director of “Alberto Hurtado” Centre for Faith and Culture) –Fortunately, being a woman at the Gregoriana is no longer an oddity. The question is: what sort of “normality” do we want to build together for our university community? The University welcomes everybody, men and women alike, and wants to help us to grow up as well as educate us, not only via academic activities, but also with the way we spend our time together.

I would like to share some things I learned here, first as a student, then as a teacher.

The first thing is to avoid, as much as possible, to confuse equal dignity with a certain culture of the “neutral”. Equal dignity does not erase the richness of diversity and the understanding of the non-absoluteness of each and every one.

The second emphasis is about the delicate relationship between biographies and intellectual growth: the motivation of a young lay woman to start an academically qualified theological study is necessarily very different from those who are sent by their superiors and financially guaranteed by them.

Lastly, in living as men and women in this University, the question of measure is decisive. One thing that we could all usefully learn from the presence of this difference is the difficult exercise of stopping on the threshold of the mystery of the other without remaining strangers to it.

“Uguaglianza” non significa “in-differenza”
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L’arte della misura, dunque, tra vicinanze e distanze e la sofferenza che provoca la sua mancanza: si tra a forse della lezione più grande che ho vissuto nell’incontrare un mondo a prevalenza maschile come questa Università.

Una scuola di sapienza

La differenza di motivazioni diventa differenza di esigenze e richieste, aspettative, rispetto all’Università e allo studio, alle relazioni con i docenti e i compagni di studio

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Si potrebbe continuare con altre so olineature, ma mi pare che questi pensieri possano essere sufficienti per indicare come questa nostra – temporanea e parziale – casa comune possa davvero essere una scuola nel senso più sapienziale del termine anche grazie alla presenza reale e “normale” di donne nei suoi corridoi.

Ovviamente, a questo si aggiunge, come è ovvio che sia, l’apporto delle differenze cognitive e conoscitive che sogge i diversi come uomini e donne possono apportare alla ricerca e alla conoscenza: non tanto nella differente sensibilità tematica – che pure ancora almeno in parte sussiste –, quanto molto di più nei diversi approcci metodologici e strategici. Ma questo aspe o è tra i più conosciuti e studiati e basta sfogliare un volume di storia di teologia delle donne – e di qualunque altra disciplina apertamente consapevole del genere di appartenenza degli autori – per rendersene conto.

Questa Università ha spazio per noi, per tu e e tu i: se lo abiteremo fecondamente diventerà un luogo abitato di crescita e confronto.

Testimonianza / Mettere a tema il proprio parziale

Una donna laica che studia in Gregoriana non si sente (più) fuori posto. Certo, su di me e sulle mie colleghe aleggia sempre, fuori e dentro l’Università, la domanda riguardo al nostro futuro da teologhe («Cosa farete, dopo il dottorato?»), ma chi la pronuncia è soprattutto preoccupato della poca spendibilità del titolo per i laici tout court (maschi compresi), e non rivendica l’esclusività della materia per preti, religiosi, o seminaristi.

A volte capita ancora di ritrovarsi la sola donna in aula, o alle cene degli studenti. Unica donna, unica laica, unica italiana, unica bianca: in tre anni, mi è capitato di essere ognuno di questi parziali. D’altronde la Gregoriana – “Università delle Nazioni” fin dalle sue origini – ha fatto della varietà delle appartenenze la sua identità e la sua forza, ed è diventata esperta nell’arte di mettere a frutto ogni differenza proprionello studio. Il mio auspicio è che anche le differenze di genere siano fatte fruttare dal punto di vista accademico, e che la nostra Università possa essere pioniera in questo.

Sui banchi della Gregoriana è infatti frequente trovare docenti che fanno sapientemente emergere i presupposti culturali e teologici dei propri studenti, insegnando a riconoscerli, a condividerli con consapevolezza, a metterli in discussione dove serve. È invece raro che la stessa operazione venga fatta sul genere, e ancor più raro che venga fatta sul genere maschile. In piazza della Pilotta

come altrove, se una donna inizia una dissertazione di Licenza o di Dottorato sente spesso da parte di colleghi e professori l’aspettativa benevola a scrivere un capitolo “al femminile”, soprattutto se sceglie temi classicamente considerati femminili (la cura, il corpo, le relazioni). Al contrario, resta purtroppo inconsueto che si chieda a un uomo di approfondire la maschilità nel proprio lavoro, perfino quando l’argomento si regge evidentemente su presupposizioni di genere (il potere, il ministero ordinato, la cristologia).

Eppure, avrebbero un altissimo valore intellettuale le tesi di uomini che trattassero ciascuno il proprio tema con un affondo consapevole e critico sulla maschilità. Sarebbero interessanti tanto quanto, per esempio, le tesi sulla teologia della liberazione sostenute da studenti sudamericani: l’implicazione personale è uno strumento potente per scavare questioni che io, da europea, o da donna, intravedo soltanto. Mettere a tema il proprio parziale è sempre un buon servizio a tutti e tutte. La Gregoriana ne è maestra, tra le sue mura c’è un ambiente fecondo per ogni differenza.

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Testimonianza / Moglie, madre e studentessa di teologia

La mia esperienza in Gregoriana si è sviluppata di pari passo con la mia vita familiare. Il primo anno di Filosofia mi sono sposata, mentre alla fine del secondo anno ho avuto la prima figlia, Anna. Durante il triennio teologico, è arrivata la seconda, Benedetta. Adesso sono a metà della Licenza in Teologia fondamentale e, dopo sei anni, posso dire di conoscere abbastanza bene la realtà della Gregoriana.

Quando si trascorre metà della propria giornata all’università e l’altra metà a casa con la famiglia, è normale che le due situazioni si integrino e si compenetrino. La gestione di entrambe richiede da una parte un enorme impegno e dall’altra una colossale accoglienza (sia dal lato familiare sia da quello universitario). Ma è bello e anche provvidenziale che sia così. Infatti, la vocazione del teologo lo lega indissolubilmente alla comunità a cui appartiene e di cui è a servizio, ma la sfida nasce quando la visione tradizionale di due vocazioni – come quella di moglie e madre e quella di teologa – non sembrano a prima vista conciliabili. Nell’immaginario comune, per esempio, il teologo è colui che, seduto in biblioteca o in ginocchio in chiesa, trascorre il suo tempo contemplando il mistero di Dio. Nel mio caso, la contemplazione avviene nella frenetica e rumorosa vita quotidiana. Le due vocazioni sembrano inconciliabili, ma ho sperimentato sulla mia pelle che, quando la teologia e la vita si incontrano – e a volte si scontrano –, queste due vocazioni trovano il modo di fiorire in un modo originalissimo. Si dice che per crescere un bambino ci voglia un villaggio. Il proverbio si riferisce all’impegno organizzativo, logistico ed economico che l’educazione di un infante comporta. Penso si possa dire, analogamente, che anche per far studiare teologia a una mamma ci voglia un villaggio o, in termini più cristiani, una comunità. E dopo questi sei anni mi sono resa conto che la Gregoriana è una vera comunità. Quasi tutti, tra i docenti, i dipendenti e gli studenti, con cui ho avuto il piacere di condividere questi anni hanno espresso la ferma convinzione che donne come me avessero effettivamente qualcosa da dire alla Chiesa, con la propria vita e, ancor più, con il proprio studio.

Non ci sono molte donne laiche sposate e con figli tra le fila degli studenti di teologia, così come non sono molte le professoresse con lo stesso curriculum familiare. Questo proprio perché il percorso accademico ordinario è costruito su misura per chi non deve pensare a problemi economici, organizzativi o familiari. I laici che studiano teologia, al contrario, devono affrontare molti problemi pratici, anche se non hanno una famiglia a cui badare. Conosco ad esempio molte persone che sono state costrette ad abbandonare gli studi teologici, perché non riuscivano a tenere insieme il lavoro – necessario per il loro sostentamento – e la frequenza obbligatoria alle lezioni.

Da questo punto di vista, mi considero una privilegiata. Mio marito mi ha appoggiato con gioia in questi lunghi anni, nonostante fosse l’unico a provvedere economicamente alla famiglia con il suo lavoro. Allo stesso modo, i miei genitori si sono da subito messi a disposizione per aiutarmi nella gestione delle figlie, mentre io mi recavo quotidianamente in Facoltà. Infine, mi sono sentita spronata dalla stessa Gregoriana, che ha dimostrato di credere nel mio studio accordandomi ogni anno una borsa di studio [cf. articolo a p. 30]

Se penso al futuro, credo che le Università pontificie siano chiamate a fare un profondo discernimento a riguardo: è necessario capire se studiare teologia sia un privilegio riservato solo a quei pochi che “possono permetterselo”, oppure se sia un diritto di coloro nei quali Dio ha suscitato il santo desiderio di servire la Chiesa come teologi. Nella Veritatis Gaudium, papa Francesco auspica che gli studi teologici siano a servizio di una Chiesa in uscita missionaria. Il laicato ha rappresentato da sempre la porzione del Popolo di Dio in uscita e in relazione con il mondo e la cultura. Proseguendo sul cammino intrapreso, sono convinta che la Gregoriana, da questo punto di vista, saprà dimostrarsi sempre più all’avanguardia ed essere d’esempio per altre realtà universitarie – romane, e non solo – così come fatto in passato per altri ambiti.

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Formazione accademica e vita consacrata femminile

Inter vista a Suor Samuela Rigon, Istituto di Psicol o gia

La formazione accademica delle consacrate è un tema articolato. Per ragioni storiche si sono prediletti percorsi di studio spendibili in ambito civile, mentre la formazione teologica spesso si limita a due o tre anni. Per sviluppare una collaborazione reale bisogna ricomprendere il carisma del servizio senza distorsioni e riscoprire la vocazione comune: il battesimo

Il percorso accademico di Suor Samuela Rigon è in qualche modo emblematico per affrontare il tema della formazione accademica nella vita consacrata femminile. Ha infatti concluso di recente il suo dottorato presso l’Istituto di Psicologia alla Gregoriana, dove ha studiato e insegna da diversi anni, mentre nel frattempo svol geva altri compiti nella sua Congregazione, le Suore Francescane della SS ma Madre Addolorata, dove è stata infine nominata Su periora Generale «Ho accettato di offrire il mio contributo come insegnante svolgendo altri ministeri nella mia vita, anche contem poraneamente, sia nella formazione che a livello di governo, sia con altre realtà esterne, ad esempio come commissario apostolico», ci racconta «Mi sembrava molto difficile poter conciliare tante cose, ma al tempo stesso ha rappresentato un coronamento e mi ha per messo di acquisire chiavi di lettura, anche scientifiche, per una comprensione differente di tutta la realtà religiosa»

∫ Mentre diamo per scontato che i candidati al ministero or dinato quindi seminaristi diocesani e religiosi dedichino parecchi anni alla formazione filosofica e teologica, permane ancora l’idea che per essere una buona suora non sia necessario studiare a lungo. Perché?

«Certamente vi sono pregiudizi da superare, ma anche altre ragioni A livello storico, l’espressione carismatica di molti istituti femminili è stata il servizio la diaconia soprattutto nella forma educativa, sanitaria, sociale, ecc Nel tempo è emersa sempre più la necessità di sviluppare competenze in questi settori e conse guire titoli spendibili anche a livello civile, facendo passare in se condo piano la formazione teologica

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di PAOLO PEGORARO Suor Samuela Rigon, al centro, insieme a due studentesse del suo corso ∫ Foto P PEGORARO
FOCU S

Un’altra ragione è la grande eterogeneità delle congregazioni femminili, numerosissime e talvolta molto piccole. Questo comporta facilmente lo spostamento all’interno della congregazione, mentre per svolgere un ministero professionale come l’insegnamento serve una certa stabilità.

Non da ultimo c’è il fa ore economico, sia perché le consacrate non possono fare totalmente affidamento su aiuti derivanti dalla pastorale, sia perché lo studio delle discipline filosofiche e teologiche risulta meno spendibile sull’immediato».

In passato la carenza di formazione ha circoscri o la vita consacrata femminile a lavori umili. Come comprendere in maniera corre a il carisma del servizio?

«Per affrontare questo tema credo sia importante ado are due prospe ive: una personale e sogge iva, e l’altra istituzionale e sociale.

In primo luogo è importante che la formazione di una donna consacrata punti allo sviluppo di una libertà interiore e di una motivazione autentica, capace di reggere e orientare il suo cammino. In altre parole, se il senso che a ribuisco al mio ministero è davvero una risposta a una chiamata di Dio per il servizio della Chiesa… allora posso svolgere anche il servizio più nascosto ed essere soddisfa a della mia consacrazione religiosa. Viceversa, posso svolgere un’a ività socialmente riconosciuta – ad alti livelli civili, accademici ed ecclesiali – e viverlo come una forma di ascesa sociale o di carrierismo, come se fosse il ruolo a definire la

Testimonianza / La vocazione femminile dai Padri Cappadoci a oggi

Scrivo con affetto questa testimonianza perché considero la Gregoriana la mia “Alma mater”. Arrivata a Roma con la mia comunità, come giovane donna consacrata in cerca di una formazione profonda, ho poi intrapreso gli studi di Licenza e di Dottorato, mentre intanto lavoravo nella Santa Sede, presso l’allora Pontificio Consiglio per i Laici.

Lo studio della teologia ha arricchito enormemente il mio servizio ecclesiale, che consisteva nello studio delle questioni riguardanti la vocazione della donna, nella Chiesa e nella società. D’altra parte, nel mio percorso teologico mi sono appassionata subito allo studio dei Padri della Chiesa. Ho indirizzato la mia Licenza alla specializzazione in Teologia Patristica e poi, giunto il momento di decidere l’argomento per il Dottorato, ho unito i due campi di interesse della mia vita. Con la paziente e competente guida della Professoressa Michelina Tenace ho scelto il tema di ricerca sulla Differenza sessuale secondo i Padri Cappadoci, cercando di mettere insieme e confrontare le riflessioni teoriche di questi tre Padri sulla differenza uomo-donna con le loro esperienze di vita.

In effetti, Basilio, Gregorio di Nissa e Gregorio Nazianzeno provengono da famiglie cristiane nelle quali le fi-

È importante che la formazione di una donna consacrata punti allo sviluppo di una libertà interiore e di una motivazione autentica, capace di reggere e orientare il suo cammino

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gure femminili ebbero un rilievo speciale, tale da influire in maniera importante nella loro vita e pensiero. È stato particolarmente interessante constatare che i Cappadoci hanno una bella esperienza di vita e di rapporti con donne anche nelle comunità cristiane. E che, seppure alcune espressioni accusino l’influsso della cultura del loro tempo, i tre Padri affermano con grande chiarezza che uomini e donne sono parimenti immagine di Dio, e che la pienezza della vita cristiana è un cammino aperto a entrambi in uguale misura.

Oggi sono docente di Patristica presso due università nel mio Paese, la Colombia. Continuo a scrivere e a studiare i Padri, e faccio parte di gruppi di ricerca sulla teologia del Padri della Chiesa pensata dall’America Latina. Porto sempre con me grande gratitudine per quanto sono cresciuta come donna, come consacrata e come teologa nella Pontificia Università Gregoriana.

Suor ANA CRISTINA VILLA BETANCOURT Facoltà di Teologia

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Ci sono luoghi del mondo in cui la donna, ancora oggi, vive una condizione di subordinazione estrema nella vita sociale, civile e anche ecclesiale.

Offrire un’adeguata formazione culturale è un riconoscimento della sua dignità

mia identità. La motivazione e la libertà interiore del sogge o sono quindi fondamentali.

Altra faccenda è, invece, la prospe iva istituzionale e sociale che preclude alle consacrate delle possibilità o le relega in alcuni ambiti. È un dato di fa o che le consacrate non hanno accesso all’ambito dell’autorità nella Chiesa, essendo collegata al ministero ordinato, anche se oggi possiamo rallegrarci per alcuni chiari segni di apertura e novità avviati da papa Francesco. E in questa relazione c’è il rischio di uno sbilanciamento. Se si richiede la vita consacrata femminile perché economicamente più conveniente – come mano d’opera a basso prezzo – si sta confondendo il “servizio” con il “servilismo”. Queste distorsioni vanno corre e, perché l’investimento in preparazione, sviluppo delle competenze e acquisizione di titoli richiede una giusta ed equa retribuzione».

Lo studio è forse il principale strumento di emancipazione. Vi sono giovani religiose che giungono da contesti culturali nei quali la donna è ancora segregata. Che ruolo ha la formazione universitaria?

«Credo fermamente che questa possa essere un’occasione per tante donne consacrate, perché ci sono luoghi del mondo in cui la donna, ancora oggi, vive una condizione di subordinazione

Testimonianza

/ La capacità di osare comincia da se stesse

Mentre sto per concludere il ciclo di Baccalaureato, mi vengono alla memoria tante esperienze di apprendimento e condivisione che vorrei esprimere con gratitudine. Sono Mercedes Acha, peruviana, della Congregazione delle Religiose di Maria Immacolata. Avere l’opportunità di studiare Scienze Sociali alla Pontificia Università Gregoriana è stata una benedizione.

Credo che uscire dai nostri Paesi di provenienza ci aiuti nell’imparare a farci sentire più solidali, più vicini, più necessari e in qualche modo uguali nella diversità. La grande varietà culturale è una splendida occasione per condividere ciò che è nostro e valorizzare ciò che è diverso, di creare legami di amicizia, di aprire i nostri orizzonti e arricchire le nostre capacità relazionali. Penso che questa esperienza sia stata di grande aiuto per affrontare i primi mesi di lockdown a causa della pandemia. Ma anche se lontani si percepiva l’unità, che rendeva il tempo più leggero, più felice e più impegnato.

La ridotta presenza femminile, sia nel corpo docente che tra gli studenti, è un elemento noto; tuttavia mi colpisce che in questa grande opportunità formativa per lo sviluppo integrale non si valorizzi e promuova di più l’istruzione delle donne consacrate. Tendiamo a rima-

nere nelle nostre case “contente” e “soddisfatte”; di fatto, la realtà è che più alto è il livello accademico, meno donne vi partecipano. Credo che in questo aspetto ancora ci manchi la capacità di osare e di cambiare quei paradigmi mentali che non permettono a noi donne di continuare a formarci e sviluppare i doni che abbiamo. Ma senza dubbio questo passo inizia da noi stesse.

Ogni corso mi è piaciuto molto, ognuno con le sue esigenze, e ognuno mi ha formato e fornito una serie di strumenti interdisciplinari per comprendere meglio la persona e la società, approfondendo ogni argomento proposto. Mi aiuterà anche a svolgere il mio lavoro apostolico con le giovani donne nelle nostre case di accoglienza, cercando i mezzi necessari per farle crescere in autostima, sicurezza e autonomia. Grazie per tanto bene che continuerà a riecheggiare in me, nella mia comunità e nel mondo.

Suor MERCEDES ELIZABETH ACHA CHINCHAY Facoltà di Scienze Sociali

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estrema nella vita sociale, civile e anche ecclesiale. Il fa o di offrire un’adeguata formazione culturale alla donna è veramente un principio di riconoscimento della sua dignità. Naturalmente, sopra u o per quanto riguarda le consacrate, questo va inserito in un proge o più ampio, che è la formazione integrale della persona e della donna consacrata».

Oggi quale iter scolastico è richiesto a una religiosa?

«C’è molta eterogeneità, come dicevo. Nei primissimi anni di formazione si cerca di assicurare che le giovani abbiano una formazione teologica di base, anche se non accademica, per creare i fondamenti necessari per sviluppare la vocazione e per ulteriori studi. Credo che questo oggi sia offerto a tu e, anche grazie a organismi quali l’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia) e altre associazioni. Tu avia è necessario ricordare che questo vale per l’Europa, le Americhe e alcuni altri paesi, mentre in altri luoghi del mondo la situazione è ancora piu osto precaria.

Diversi istituti richiedono poi il corrispe ivo della triennale di Scienze Religiose o il Baccalaureato in Teologia, ma non avviene ovunque. Non tu i gli istituti religiosi hanno ancora un dire orio di formazione aggiornato, nonostante sia previsto dalla Chiesa. Per contro, una forte sollecitazione viene dal fa o che molte giovani donne entrano nella vita religiosa in età adulta, spesso già con titoli accademici e generalmente con un’esperienza professionale notevole».

Oggi nelle università pontificie è più facile trovare docenti laiche, piu osto che religiose. Avere anche suore tra i docenti non aiuterebbe i sacerdoti di domani a formarsi un’immagine più corre a della vita consacrata femminile?

«È sicuramente un ambito da sviluppare. Nella mia esperienza, sia a livello di insegnamento, sia a livello apostolico e formativo, ho riscontrato che nella Chiesa c’è poca conoscenza tra le diverse forme di vita. E se non c’è conoscenza, sarà difficile esprimere apprezzamento e stima, o sviluppare una reale collaborazione.

Spesso le religiose sono inserite a livello diocesano e parrocchiale, ma i sacerdoti guardano a quello che possono fare per la comunità – com’è giusto che sia – senza approfondire l’identità spirituale e il carisma della loro congregazione. Dobbiamo ancora camminare per realizzare la Chiesa-comunione e popolo di Dio. C’è molto ancora da realizzare di documenti come Mutuae Relationes».

Il cammino sinodale ha qualcosa da dirci, in questo senso? «Spero possa essere un incoraggiamento e che ci ricordi che la vocazione fondamentale è il ba esimo. Le varie forme di vita sono modalità diverse – ma di pari dignità – per dare carne al medesimo ba esimo. E ogni vocazione è chiamata a essere, nella vita ordinaria, testimonianza l’uno per l’altro. Diversamente, corriamo il rischio di confondere la vocazione e il servizio con il potere. Credo che questo farebbe bene a tu i, perché incontrare chi è diverso da me mi aiuta a me ere a fuoco la mia identità. Vale a livello personale, ma anche a livello di vocazione nella Chiesa. Vocazioni diverse, ma uguali per dignità».

Academic formation and female consecrated life. Interview with Sr. Samuela Rigon, Institute of Psychology (by Paolo Pegoraro) – Sr. Samuela Rigon just completed her Doctorate at the institute of Psychology at the Gregoriana, while teaching there as well as carrying out many tasks for her Congregation. «While it was difficult to do many things at the same time, it allowed me to have a different understanding of the religious reality», says Sr. Rigon.

There still is the idea that it is not necessary to study for a long time to be a good nun. «In part it is a prejudice. But there are other reasons. Historically the charism of many congregations has been service; then there is the great ease with which the nuns can be moved from one place to another; lastly, there is the economic factor», observes Sr. Rigon, adding: «Offering adequate cultural formation to women is truly a principle of recognition of their dignity. Our fundamental vocation is baptism. There are diverse modalities of human life, but they share equal dignity – to give essence to the same baptism, and every vocation is called to be a witness to one another. Otherwise we risk confusing vocation and service with power. Meeting those who are different from me helps me to focus on my identity. I believe this is time for everyone».

Non tutti gli istituti religiosi hanno ancora un direttorio di formazione aggiornato, nonostante sia previsto dalla Chiesa. Una sollecitazione viene dalle donne che entrano nella vita religiosa in età adulta, già con titoli accademici 59/2022 | 9

Studi Interreligiosi, un avamposto per il dialogo

Intervista al Prof. Ambrogio Bongiovanni, Direttore del Centro Studi Interreligiosi della Gregoriana

Il Centro Studi Interreligiosi è come un’antenna per l’Università: piccola, ma capace di cogliere segnali importanti che giungono dall’esterno. Il nuovo Direttore ci spiega cosa s’intende per “studi interreligiosi”, l’importanza dei diversi contesti, le molteplici discipline coinvolte nella pedagogia del dialogo. E qual è la sua regola aurea

«A

volte chi lavora nel dialogo interreligioso viene visto come una persona un po’ ingenua, ma in realtà, chi lavora in questo campo deve conoscere i problemi, le tensioni e le differenze. Quando si ha la capacità di lavorare tra le differenze e di a raversarle, allora si costruisce qualcosa di veramente importante». A dirlo è il Prof. Ambrogio Bongiovanni, nuovo Direttore del Centro Studi Interreligiosi della Gregoriana, e Professore straordinario della Facoltà di Missiologia. Con alle spalle un’esperienza trentennale in India nel campo della cooperazione, Bongiovanni è inoltre Presidente della Fondazione Magis, l’opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti.

Professore, qual è lo stato di salute del dialogo interreligioso? «Anche nei momenti in cui ci sembrava che il dialogo stesse per interrompersi o ci fossero delle forze che lo ostacolassero quali i fondamentalismi – sia politici che religiosi o secolari – la cultura del dialogo è cresciuta ed è andata avanti. E se abbiamo anche dei documenti magisteriali che hanno dato un nuovo impulso al dialogo, questo è stato possibile perché papa Francesco ha saputo riconoscere il terreno fertile che era stato mantenuto e i semi del dialogo sparsi in vari contesti, che andavano curati, rafforzati e fa i germinare».

È vero che molti processi si sono riavviati a livello istituzionale. Al tempo stesso, però, si avverte che manca qualcosa… «Questo perché la cultura del dialogo va però portata sempre più ad un livello di base, il che non significa abbassare il contenuto o la qualità del dialogo, ma fare in modo che sia vissuto dalle persone, a tu i i livelli. Per far sì che questo diverso approccio alla complessità della realtà umana divenga cultura e parte integrante del nostro vivere un’epoca globale sono necessarie occasioni formative e incontri profondi. Sarei sce ico se il dialogo fosse solo a livello istituzionale, perché talora le istituzioni hanno più finalità e si può restare al calcolo di facciata, vincolati alla diplomazia della reciprocità. Sono o imista, invece, perché vedo tanta buona volontà, impegno e sacrificio per portare avanti il dialogo nonostante minacce e ostacoli. Ci sono martiri del dialogo. Charles de Foucauld o i monaci di Thiberine hanno seguito la legge dell’amore fino in fondo. E la legge dell’amore fa saltare i

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VITA ACCADEMICA

calcoli e il principio di reciprocità, perché ci lancia verso una prospe iva diversa. Per questo la regola d’oro del dialogo non può che essere il primato dell’amore».

Come si colloca in tu o questo il Centro Studi Interreligiosi?

«Credo che il Centro sia un’antenna per la Gregoriana: riceve e manda messaggi. Siamo ancora una realtà piccola, rispe o ad altre unità accademiche consolidate, ma con grandi potenzialità. Certo, stru ura e numero di studenti sono dati importanti per un’unità accademica, ma il nostro dinamismo, la flessibilità, la possibilità di poter offrire spazi formativi non stru urati lo sono altre anto. È significativo vedere come realtà del mondo diplomatico, magari che operano in contesti non cristiani, si rivolgono proprio a noi».

Oltre che all’esterno, il Centro offre le sue competenze alle altre unità accademiche della Gregoriana.Come può un’unità accademica di questo tipo interpellare le altre discipline, interrogarle, interagire con esse, sfidarle e fecondarle?

«Gli studi interreligiosi non sono solo studi in una prospe iva esclusivamente teologica, ma richiedono maggiore inter- e transdisciplinarietà. Spesso usiamo il solo approccio storico per studiare lo sviluppo delle tradizioni religiose, senza poi entrare nella riflessione sulla interreligiosità e sul dialogo interreligioso, che abbracciano invece tu e le categorie delle scienze umane. Lo studio interreligioso è un avamposto del dialogo, è necessario acquisire strumenti, competenze e conoscenze per concretizzare il dialogo. Il dialogo non può essere solo intelle uale, perché è vita, e non possiamo separarlo dalla vita».

Qual è allora la specificità del Centro, che si qualifica proprio come Centro “Studi Interreligiosi”?

«Faccio un esempio. Ci sono centri di eccellenza come il Pontificio Istituto di Studi Arabi e di Islamistica (PISAI), con il quale col-

Chi lavora nel dialogo interreligioso deve conoscere i problemi, le tensioni e le differenze. Quando si ha la capacità di lavorare tra le differenze e di attraversarle, allora si costruisce qualcosa di veramente importante

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Visita alla Gregoriana di una delegazione di monaci thailandesi (Buddhisti Mahayana), guidata da Mons. Francis Xavier Vira Arpondrattana e da Pra Archaryacheen Gananaticheenbrot (Ven.Yen ngee) il 16 giugno 2021.

Foto P. PEGORARO

Centri 59/2022 | 11

In basso: Il Prof. Ambrogio Bongiovanni insieme al Dott. Muhammad Hasan Abdulghaffaar, già rappresentante di Al-Azhar e d’Egitto come Imam del Centro Islamico Culturale d’Italia (Grande Moschea di Roma).

L’Imam Hasan è inoltre studente presso il Centro Studi Interreligiosi.

laboriamo, che già offrono competenze in Islamistica o studio della Lingua araba; ciò che noi offriamo è uno studio delle relazioni islamo-cristiane e il loro contesto a uale. Sono ambiti complementari, che presuppongono competenze comuni, ma con ruolo e prospe iva diversi. Credo fortemente in questo lavoro, proprio perché il mio campo di lavoro è stato la formazione al dialogo, la pedagogia al dialogo, studiare le categorie coinvolte nel dialogo.

Il Centro lavora in stre a sinergia con la Facoltà di Missiologia, valorizzando la “prospe iva contestuale”. Di cosa si tra a? «Ogni esperienza religiosa si sviluppa in un contesto specifico e interagisce con elementi culturali propri che hanno anche un’azione trasformativa. Le tradizioni religiose, anche cristiane, vanno quindi collocate. Ho vissuto nel contesto indiano dove in ambito ca olico ci sono tre riti – latino, siro-malabarese e siro-malankarese – con altre ante sensibilità.

Possiamo pensare di comprendere un’unica religione per categorizzazione, considerando i soli elementi generali, ma se ci caliamo nei differenti contesti le cose si complicano. Bisogna studiare non solo il rapporto tra tradizioni religiose, ma come esso si concretizza nei diversi contesti: storici, geografici, culturali. Un conto è parlare del rapporto tra Cristianesimo ed Islam in Eu-

Una lunga esperienza sul campo

Magis, misurandosi con progetti in aree che vanno dai diritti, all’educazione e alla giustizia in varie parti del mondo. Un’altra esperienza importante in questo campo è stata l’appartenenza come membro al Comitato Interventi Caritativi della Conferenza Episcopale Italiana in veste di esperto per dodici anni.

Impegnato nel campo del dialogo e della cooperazione missionaria e internazionale fin dagli anni universitari, incrociando nel suo percorso anche le Nazioni Unite, Ambrogio Bongiovanni ha dispiegato l’impegno sociale ed ecclesiale nel contesto dell’India e dell’Asia meridionale. «Sono molto grato a questo mondo», racconta, «perché mi ha aperto orizzonti nuovi e un modo diverso di vedere la realtà, arricchendo la mia fede cristiana, superando una visione eurocentrica ed entrando in problematiche, orizzonti culturali e linguaggi molto diversi dal nostro occidentale».

L’impegno ecclesiale lo ha condotto di recente anche alla presidenza della Fondazione

L’esperienza in India resta però unica, nelle sue parole. «A partire del 1990 ho visto una grande trasformazione di questo Paese: da una condizione autarchica a una prospettiva sempre più globale e di apertura dei mercati. L’India oggi è tra i Paesi più industrializzati e potenti, con una crescita economica tra le più alte al mondo. È un paese che ha da dire molto a livello internazionale e a tutta la Chiesa e presenta nello stesso tempo delle sfide molto grandi: la crescita demografica - dal 1990 la popolazione è quasi raddoppiata, raggiungendo circa 1 miliardo e 400 milioniampi strati di estrema povertà, tensioni socio-politiche, conflitti tra comunità religiose e tra comunità etniche. Una complessità enorme ma, nonostante tutto, una grande democrazia con una ricchezza culturale straordinaria: credo sia poi questa la vera forza del Paese e la sua unicità».

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ropa, altro nell’Asia meridionale, o nell’Iran. Bisogna quindi saper lavorare in questo intreccio tra la dimensione culturale – nel senso più ampio del termine – e la dimensione religiosa.

Il nostro sforzo è quello di guardare i contesti in un orizzonte di comunione e di universalità, per saper vivere i contesti come ricchezze che fanno parte del processo di inculturazione della Chiesa, e al tempo stesso di saper riferire ogni contesto particolare alla tradizione e all’universalità della Chiesa».

Oltre al Diploma, il Centro ha sviluppato in questi anni altre aree, che fanno parte integrante del percorso accademico. In particolare sono due: quella dei Forum interreligiosi e quella delle sessioni intensive di studio. Con l’anno accademico 2022-2023 anche i Forum settimanali assumeranno una nuova fisionomia?

«I Forum se imanali sono una iniziativa aperta al pubblico: incontri di cara ere più culturale e di approfondimento, spesso con voci esterne alla Gregoriana. Nel loro alternarsi rifle ono i due indirizzi di studio del Centro: “Cristianesimo-Islam” e “Cristianesimo-Religioni e Culture dell’Asia”. Sono sempre andati piu osto bene e sono stati molto apprezzati, per cui abbiamo deciso che i tempi erano maturi per una loro ulteriore valorizzazione. A partire dal prossimo anno i Forum, pur restando aperti al pubblico, rientreranno nel Programma degli Studi del Centro e subiranno una variazione di orario in vista della partecipazione degli studenti iscri i. Questo per facilitare il confronto degli studenti con voci esterne e contesti diversi, nonché per introdurli a un dialogo senza infingimenti e a una riflessione sistematica su di esso».

E per quanto riguarda le Sessioni intensive?

«Le Sessioni sono seminari di approfondimento su tematiche specifiche, in collaborazione con altri enti accademici interni ed esterni, e parimenti rivolti sia a iscri i esterni che a studenti della Gregoriana. Quest’anno si sono svolte due Sessioni, secondo i due indirizzi di studio del Centro.

Quella intitolata Il Corano a Roma è stata organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, con il proge o di ricerca The European Qu’ran (EuQu), il PISAI e alcuni giovani ricercatori.

La seconda Sessione già da qualche tempo si svolge all’esterno, al Monastero di Camaldoli, intorno alla Pentecoste. La tematica riguarda il dialogo con l’induismo e la spiritualità Hindu, e quest’anno era intitolata Verso l’Uno. La spiritualità del dialogo nell’induismo».

I martiri del dialogo – Charles de Foucauld o i monaci di Thiberine –ci insegnano che la regola d’oro del dialogo non può che essere il primato dell’amore

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Tra i Forum offerti dal Centro lo scorso anno si è affrontato anche il tema della leadership femminile nelle comunità religiose.

Interreligious Studies, an outpost for dialogue. Interview with Prof. Ambrogio Bongiovanni, Director of the Gregorian Centre for Interreligious Studies (by Paolo Pegoraro) – «Sometimes those who work in interreligious dialogue are seen as naïve, but in reality, they must know the problems, tensions and differences. When you can work through differences and across them, then you build something really important» - these are the words of Prof. Ambrogio Bongiovanni, the new Director of the Gregorian Centre for Interreligious Studies and President of Magis Foundation.

«Even when it seemed to us that the dialogue was about to be interrupted or there were forces hindering it such as fundamentalisms – whether political, religious or secular – the culture of the dialogue grew and never stopped» and, he continues, «the culture of dialogue must be brought more and more to a basic level, which does not mean lowering the content or the quality of dialogue, but ensuring that it is experienced by people at all levels».

«The Centre is a sort of antenna for the Gregoriana: it receives and sends messages. We are still a small reality, but with great potential», explains Prof. Bongiovanni, then adds: «Interreligious studies do not use an exclusively theological perspective, but require greater inter- and transdisciplinarity. They are an outpost for dialogue and it is necessary to acquire tools, skills and knowledge to make dialogue concrete».

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Studiecumenici, un’occasione per crescere insieme

Intervista a P. Philipp G. Renczes, S.I. Decano della Facoltà di Teologia

Studiare le varie tradizioni cristiane è importante, ma studiarle insieme è passare alla marcia superiore. La nuova Specializzazione permetterà a studenti e professori di differenti confessioni di confrontarsi personalmente, grazie ai suoi numerosi seminari, condotti sempre a due voci, e ai viaggi-soggiorno all’estero

Una nuova specializzazione della Licenza in Teologia, nella quale studenti ca olici e di altre tradizioni cristiane potranno studiare insieme, fianco a fianco, so o la guida di professori che appartengono alle diverse denominazioni cristiane. È quanto offre la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana a partire dall’Anno Accademico 2022-2023 con la nuova Licenza in Teologia con specializzazione in Teologia comparata delle tradizioni cristiane –Studi ecumenici. Questo percorso biennale mira a fornire una solida e ampia pia aforma per lo studio delle tradizioni teologiche delle diverse confessioni cristiane e a promuovere, all’interno della Facoltà, lo sviluppo di una rete di dialogo ecumenico.

Il programma vuole essere innovativo anche nel metodo, cara erizzato da uno spirito di “Università in uscita” all’incontro con l’altro grazie allo studio in comune e agli innovativi “corsiesperienza”. «Già soltanto nella fase di preparazione è stato molto bello poter cogliere le reazioni positive e il desiderio di voler collaborare con grande disponibilità – vorrei direi anzi entusiasmo

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VITA ACCADEMICA

– da parte dei professori di altre tradizioni cristiane», osserva P. Philipp G. Renczes S.I., Decano della Facoltà di Teologia. «Un segno della considerazione di cui gode la Gregoriana anche al di fuori del mondo ca olico».

Il nome della nuova Licenza è duplice, per così dire: si parla infa i di “Teologia comparata delle tradizioni cristiane” e di “Studi ecumenici”. Perché?

«L’espressione “Teologia comparata delle tradizioni cristiane” si richiama alla metodologia specifica di questa Licenza: approfondire la conoscenza di diverse tradizioni cristiane a raverso il confronto e lo scambio reciproco in un ambiente accademico che offre uno spazio di libertà e il privilegio di scoprire territori sconosciuti o precedentemente inesplorati.

L’espressione “Studi ecumenici” rimanda alla tradizione della Gregoriana di favorire e promuovere l’incontro ecumenico, nel desiderio di voler crescere verso una ritrovata unità nella Chiesa».

Come si inserisce questa nuova Licenza nell’offerta accademica della Facoltà di Teologia?

«La Licenza è ancorata al Dipartimento di Teologia Dogmatica, ma a ingerà anche all’offerta dei corsi degli altri Dipartimenti – Teologia Biblica, Teologia Fondamentale, Teologia Morale – e anche al Dipartimento di Teologia Patristica e Tradizione dei padri per approfondire lo studio della teologia della Chiesa prima dei grandi scismi che cara erizzano la cristianità oggi. Lo studio dell’epoca patristica è senz’altro importante. Il comitato di professori che hanno sviluppato questo proge o – Michelina Tenace, Etienne Vetö, Keith Pecklers e William Henn, oltre a me – ha dato un ruolo importante al passare in rassegna le radici da cui si dispiegano le varie denominazioni cristiane. Inoltre, per quanto riguarda la Tradizione Cristiana Orientale, ci avvarremo della collaborazione del Pontificio Istituto Orientale».

I professori non saranno soltanto ca olici, però. E nemmeno gli studenti. Come lavorerete insieme?

«Mi sembra che questo percorso abbia come punto forte e vera novità proprio lo studiare insieme. Già in molti luoghi, una confessione cristiana studia l’altra, ma vorremmo che studiassero insieme e per un tempo esteso, cioè la durata di un percorso di una Licenza, gli studenti delle tre grandi tradizioni: ca olici, ortodossi e riformati. È ben diverso studiare i testi di altre tradizioni insieme a coloro che ne hanno la visione dall’interno, o insieme a quanti scoprono i nostri testi e ci pongono domande nuove.

Così com’è ben diverso che i docenti degli stessi seminari appartengano a diverse tradizioni. I professori del comitato hanno curato per lungo tempo relazioni con studiosi di altre tradizioni cristiane, e questo ci ha permesso di creare un programma che si appoggia proprio sulla collaborazione dire a di professori non ca olici. I “seminari a due voci” – pilastro centrale e cuore della formazione in questa Licenza – saranno dati sempre da un professore ca olico e da un professore di un’altra tradizione cristiana. Insegnare insieme, vedere gli accordi e talvolta anche i disaccordi che si esprimono in modo dialogato, aiuta davvero gli studenti a entrare nelle diverse tradizioni».

A fianco:

Riproduzione in acquerello dell’icona copta dell’Amicizia: Il Cristo e l’abate Mena Per gentile concessione CENTRO ALETTI

Ecumenical studies, an opportunity to grow together. Interview with Fr. Philipp G. Renczes S.I., Dean of the Faculty of Theology (by Paolo Pegoraro) – Starting from the 2022-2023 Academic Year, the Gregoriana’s Faculty of Theology will offer a new Licentiate with specialisation in Compared theology of Christian traditions –Ecumenical studies. Both Catholic students and those belonging to other Christian traditions will study together with teachers of different Christian denominations. This two-year course aims to give a solid base to the study of the different Christian traditions and to promote the development of a network of ecumenical dialogue within the Faculty. «This course’s strong point and innovation is studying together. It is very different to study the texts of other traditions together with those who have an insight into them, or together with those who discover our texts and ask us new questions», said Fr. Renczes, adding: «The two-voice seminars – the core of this Licentiate – will always be offered by two teachers, one Catholic, one belonging to another Christian tradition. Another important feature is the in-depth formation offered by the experience of a few days visit to seminars or study centers of the other Christian traditions».

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Oltre a questa forte impronta seminariale, che impone un numero chiuso di partecipanti, vi sono anche i “corsi-esperienza”. In cosa consistono?

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Già in molti luoghi, una confessione cristiana studia l’altra, ma vorremmo che gli studenti delle tre grandi tradizioni – cattolici, ortodossi e riformati – studiassero insieme, nel medesimo luogo e per un tempo significativo

«Il nostro desiderio era unire la competenza di docenti di diverse confessioni in varie aree rilevanti per la teologia e per la vita ecclesiale, con l’esperienza vissuta di approfondimento ed arricchimento a raverso lo scambio reciproco. Abbiamo quindi pensato a questi corsi-esperienza, cioè a dei viaggi-soggiorno di alcuni giorni presso seminari o centri di studio accademici delle altre tradizioni. Ogni anno includerà un viaggio-soggiorno diverso – alternando Paesi di tradizione ortodossa e di tradizione riformata – così che nel biennio della Licenza ogni studente potrà vivere entrambe le esperienze.

È così che si creano relazioni e amicizie. Speriamo che nel tempo il network di università si amplii, perché sogniamo una generazione di teologi che si formano insieme, e che possano continuare a lavorare insieme nel corso degli anni. Sono sicuro che questo potrà contribuire significativamente al rinnovamento della teologia stessa e alla crescita dell’unità nella Chiesa».

P.Etienne Vetö è un uomo di dialogo: per vocazione e per professione. Membro della Comunità Chemin Neuf, che orienta la propria azione verso il principio di unità, in Gregoriana è inoltre professore presso la Facoltà di Teologia e Direttore del Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici. Esperto di dialogo tra tradizioni cristiane, dunque, ma anche con i fratelli ebrei. Ora è anche parte dell’équipe di docenti che curerà il nuovo percorso di Licenza in Teologia con specializzazione in Teologia comparata delle tradizioni cristiane –Studi ecumenici.

«Uno dei punti più originali di questa nuova Licenza sarà insegnare insieme, imparare insieme, uscire e andare a conoscere la quotidianità dell’altro», sottolinea P. Vetö. «Grazie ai corsi-esperienza andremo noi da loro, nel loro ambiente, nella loro cultura. Parteciperemo alla preghiera e alla liturgia, vedremo come preti ortodossi e pastori protestanti lavorano nel quotidiano, parteciperemo». E aggiunge una testimonianza personale. «Ho avuto la fortuna di frequentare per due semestri la Facoltà di Teologia Luterana della HumboldtUniversität di Berlino. Eravamo poco più di 800 studenti e solo due cattolici. Avevo letto molto sul Luteranesimo e sulla Riforma, nonché molti scritti di Lutero e di Calvino, però fu molto diverso vedere persone che vivevano di questi testi, cioè che non solo li leggevano, ma che trovavano in essi uno dei fondamenti della loro comprensione di Dio e della relazione con Dio».

«È stata un’autentica esperienza di immersione, che ha cambiato il mio modo di fare teologia», prosegue P. Vetö. «Adesso, quando ho una domanda teologica, non cerco risposte in primo luogo nei Concili o in san Tommaso d’Aquino, né nei teologi contemporanei, ma parto sempre dalla Bibbia, per poi rivolgermi anche alle altre fonti».

E conclude: «Quando uno è così immerso nell’ambiente di un’altra confessione cristiana vede anche le difficoltà e i limiti. E questo mi ha permesso di accettare i limiti della mia Chiesa Cattolica e crescere nell’amore per essa, comprendendo che alla fine tutti noi cristiani, con molte diversità, abbiamo punti forti e deboli. Probabilmente lo scopo di un vero ecumenismo è di crescere nell’amore dell’altro, nel rispetto dell’altro, ma anche nell’amore della propria tradizione».

VITA ACCADEMICA 16 | 59/2022
Testimonianza / Crescere nell’amore dell’altro e della propria tradizione

Discernere le vie del bene.

Per un rinnovamento della teologia morale

Nel discorso ai partecipanti del Convegno internazionale “Pratiche pastorali, esperienza di vita e teologia morale: Amoris Laetitiae tra nuove opportunità e nuovi cammini”, il Santo Padre Francesco esprimeva un’ampia richiesta per il rinnovamento della teologia morale e segnalava alcune vie per portarlo a termine. Le vie del rinnovamento passano per l’ascolto della ricca spiritualità che nasce nella famiglia, Chiesa domestica; passano anche per un lavoro interdisciplinare e transdisciplinare all’interno della teologia, ma anche con le scienze sociali, le scienze umane e la filosofia; passano per un metodo teologico dialogico che ascolta l’esperienza viva del Popolo cristiano e il sensus fidei fidelium. Passano per la ricerca del bene morale possibile, come la chiamata che ogni coscienza ascolta, fedele a ciò che è stato ricevuto; non come ripetizione meccanica di un momento congelato della storia della Chiesa, e nemmeno come un ada amento all’ultimo cliché di moda; ma come il desiderio di trovare soluzioni che sono adeguate al momento a uale, soluzioni che affondano le loro radici nel passato, senza essere sue prigioniere.

La saggezza sulla vita buona alla luce dello Spirito di Cristo

L’appello del Santo Padre al rinnovamento della teologia morale si pone in continuità e specifica la chiamata di Optatam Totius 16 a perfezionare la teologia morale illustrando «la grandezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare fru o nella carità per la vita del mondo». In questa prospe iva, la teologia morale è chiamata ad illustrare la grandezza della vocazione al matrimonio e alla vita familiare, imparando nel conta o pastorale con le famiglie tu o quello che è già all’opera come dono dello Spirito nella Chiesa.

Questo invito era già stata specificato e declinato in modi diversi dai Papi negli oltre 50 anni trascorsi dalla fine del Concilio. San Giovanni Paolo II affermava che la teologia morale abbisognasse di un «apporto filosofico» superiore di quello richiesto alla teologia fondamentale, nonché di un «riferimento alle scienze, utile in molti casi perché perme e una conoscenza più completa dell’ogge o di studio» (Fides et Ratio 68-69). Una chiamata alla interdisciplinarietà e alla transdisciplinarietà che può soltanto operarsi in conta o con altre discipline teologiche e con altre discipline scientifiche come la filosofia, le scienze sociali e la psicologia.

Benede o XVI iniziava la sua enciclica Deus caritas est affermando che all’inizio «dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con

Accogliendo le sfide lanciate dal Concilio, dai Papi, e da papa Francesco, il Dipartimento di Teologia Morale offre un curriculum centrato sullo studio delle fonti del discernimento morale: la Sacra Scrittura, la Tradizione, l’insegnamento attuale della Chiesa, il dialogo con la filosofia e le altre scienze, umane e sociali

Nella pagina seguente: I partecipanti al convegno ricevuti in udienza dal Santo Padre il 13 maggio 2022.

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Discerning the ways of good. For a renewal of moral theology (by Diego Alonso-Lasheras S.I., Director of the Department of Moral Theology) – In his speech during the International Conference on Moral Theology “Pastoral practices, life experience and moral theology: Amoris laetitia between new opportunities and new paths”, pope Francis called for a renewal of moral theology.

This renewal starts with listening to the rich spirituality which is born within the family, and continues with an interdisciplinary and transdisciplinary work within theology as well as social science, humanities and philosophy. The same request was made, in different ways, by all the Popes since the end of the Council.

The Department of Moral Theology welcomes the challenges made by the Council and the Popes with a curriculum centred on the study of the sources of moral discernment: Sacred Scripture, Tradition, current Church teaching, dialogue with philosophy and other sciences.

The Department is within a Faculty of Theology in which the study of Sacred Scripture feeds every theological research, and both the professors and the students can enjoy an interdisciplinary and transdisciplinary dialogue with their colleagues of the other Faculties.

una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva». Si tra a di un incontro che cambia la vita e obbliga a riformulare l’etica in termini di teologia morale, ovvero di saggezza sulla vita buona alla luce dello Spirito di Cristo. Uno stile di vita che include la domanda sulla legge alla quale obbedire, ma che va molto al di là chiamando ad un dialogo con Dio, nel seno della Chiesa, dialogo che nella tradizione spirituale viene chiamato molte volte “discernimento”. Questo dialogo può essere spesso di natura spirituale, e deve essere anche morale nella ricerca non soltanto di evitare il male, ma sopra u o per perseguire le vie del bene possibile nel concreto.

Al centro lo studio delle fonti del discernimento morale

Teologia Morale della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana accoglie le sfide lanciate dal Concilio, dai Papi e da papa Francesco con un curriculum il cui asse centrale è lo studio delle fonti del discernimento morale: la Sacra Scri ura, la Tradizione, l’insegnamento a uale della Chiesa, il dialogo con la filosofia e con le altre scienze. E lo fa in un modo unico a Roma, giacché il Dipartimento è inserito in una Facoltà di Teologia dove la ricerca biblica – ma anche della teologia fondamentale, dogmatica e patristica – alimenta ogni ricerca teologica. I professori di Teologia Morale della Gregoriana e i suoi studenti possono godere anche di un dialogo interdisciplinare e transdisciplinare con i colleghi delle Facoltà di Filosofia, di Scienze Sociali e dell’Istituto di Psicologia. La riflessione sul discernimento viene anche nutrita della vicinanza dell’Istituto di Spiritualità e del Centro di Spiritualità Ignaziana. Studiare teologia morale in una università come la Gregoriana perme e inoltre di avere una molteplice scelta tra alcuni campi particolari di interesse come il Diploma in Teologia pratica con specializzazione in Pastorale Familiare o il Joint Diploma in Ecologia Integrale. Il Dipartimento di Teologia Morale si trova così in un crocevia intelle uale ed ecclesiale unico che gli perme e di accogliere ad ampio raggio la chiamata al rinnovamento della teologia morale di papa Francesco e offre a chiunque la possibilità di personalizzare il suo percorso di studi, seguendo la tradizione pedagogica della Compagnia di Gesù.

Il Dipartimento di

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Nei

giorni 11-14 maggio 2022 il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia e la Pontificia Università Gregoriana hanno organizzato il convegno internazionale di teologia morale Pratiche pastorali, esperienza di vita e teologia morale: Amoris Laetitia tra nuove opportunità e nuovi cammini. L’evento ha voluto corrispondere alla richiesta del Dicastero per il Laici, per la Famiglia e la Vita, di accompagnare l’indizione dell’Anno “Famiglia Amoris laetitia”, convocato dal Santo Padre nel V anniversario dell’Esortazione apostolica sull’amore nella famiglia. Nel suo Discorso ai partecipanti al convegno, ricevuti in udienza nella mattina del 13 maggio, papa Francesco ha sottolineato l’importanza «che l’Università Gregoriana e l’Istituto Giovanni Paolo II, insieme, abbiano realizzato questo evento, con la partecipazione di teologhe e teologi di quattro continenti. In esso intervengono e si confrontano laici, chierici e religiosi, di diverse lingue e culture, in un dialogo tra le generazioni aperto anche a giovani ricercatori».

Prassi pastorali ed esperienza umana universale

Uno degli aspetti fondamentali di Amoris laetitia è il rapporto tra pratiche pastorali e teologia morale. Si tratta quindi di ripartire proprio dalla prassi pastorale, nel suo orizzonte ecclesiale, per ri-pensare le questioni teologico-morali, in un dialogo costruttivo con l’esperienza umana universale, ma sempre particolare in differenti culture e storie di vita.

Su questa prospettiva, il convegno si è proposto di approfondire i nodi critici, le provocazioni, gli spunti emersi, per progredire nella riflessione teologico-morale, nella consapevolezza che l’Esortazione apostolica di papa Francesco continua ad avere un significato programmatico per la teologia del matrimonio e della famiglia, e infine, per la teologia morale. Infatti «la riflessione dei pastori e dei teologi, se è fedele alla Chiesa, onesta, realistica e creativa, ci aiuterà a raggiungere una maggiore chiarezza» (AL 2). In questo spirito, la scelta dei relatori e dei discussant ha voluto garantire una presenza qualificata e plurale sotto il profilo culturale e geografico, assicurando una presenza proporzionata di laici, religiose, religiosi e presbiteri, uomini e donne sposati.

Ogni pomeriggio ha offerto un’ora di lavoro nelle Sessioni concomitanti, frutto di un’ampia Call for papers, le quali hanno avuto anche il compito di presentare le ricerche dei giovani teologi e accogliere nuove idee e sensibilità, promuovendo la ricerca interdisciplinare, e raccogliendo le ricerche in atto e le proposte che scaturiscono dall’accoglienza dell’Esortazione.

Il matrimonio e la famiglia come kairόs Il primo giorno (Cambiamenti epocali, Chiesa e società ) ha inteso offrire un’interpretazione delle principali trasformazioni in atto. La mattina è stata riservata all’ascolto di una voce per continente sulla recezione di AL nelle pratiche pastorali, nonché a un focus sull’Italia in quanto paese ospite. Il pomeriggio, dedicato a “Complessità delle relazioni familiari: processi sociali e processi pastorali ”, si è incentrato sull’analisi dell’evoluzione dei rapporti familiari e delle nuove realtà che emergono in considerazione del fatto che ognuno ha una famiglia.

Il secondo giorno (Chiesa, sacramento del matrimonio, sfide pastorali), si è focalizzato sul matrimonio in quanto sacramento. L’idea di una Chiesa “ospedale da campo” di papa Francesco illumina il modo di capire la dinamica sacramentale nell’incontro della fragilità dei battezzati.

Nel terzo giorno ( Il matrimonio e la famiglia come kairόs per la teologia morale: le prospettive fondamentali) si è partiti dalla realtà che vivono i matrimoni e le famiglie, per andare ai fondamentali della teologia morale. Si tratta, in breve, di ripensare le categorie interpretative dell’esperienza morale, alla luce di ciò che accade nell’ambito familiare, considerato come un vero e proprio kairό s, cioè come un tempo e un luogo in cui Dio rivela ciò che chiede alla Chiesa, in una società in permanente cambiamento.

M IGUEL H. YÁÑEZ, S.I. Coordinatore del Diploma in Teologia pratica con specializzazione in Pastorale Familiare

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Un convegno internazionale di teologia morale per l’Anno “”

Imparare a interrogarsi

sui fondamenti dell’etica

I 4 convegni internazionali del 2022

Nel 2022 si sono svolti vari convegni internazionali che hanno fatto dialogare la teologia morale con le scienze sociali: sulla famiglia, sulle forme di schiavitù contemporanee, su crisi ecologica e dialogo tra discipline, sull’educazione di rifugiati e migranti. Questi dibattiti molto concreti ci fanno tornare ad affrontare le questioni centrali dell’etica in maniera profonda, senza fermarsi a soluzioni di superficie

Imiei colleghi hanno commentato nelle pagine precedenti il convegno internazionale in occasione dell’Anno AmorisLaetitia, al quale non ho potuto partecipare poiché ero in autoisolamento a causa del Covid-19. Il convegno ha preso spunto dai diba iti a uali sull’etica familiare per interrogarsi sulle questioni morali fondamentali. Fedeli alla tradizione gesuita e alle indicazioni del concilio Vaticano II circa il rinnovamento della teologia morale, io e i miei colleghi del Dipartimento di Teologia Morale preferiamo affrontare la realtà concreta di un particolare aspe o della vita (etica “applicata” o “problematica”), non per fornire risposte veloci, meccaniche o stereotipate, quanto piu osto come opportunità per andare in profondità e toccare questioni di etica “fondazionale”. Imparare a interrogarsi sui fondamenti dell’etica è tipico della tradizione del nostro Dipartimento. Alcuni eticisti sono tentati da un approccio superficiale e pessimista quando si trovano di fronte a una questione di a ualità complessa. Presumono semplicemente che gli obblighi di dovere siano chiari, e che i nostri fratelli siano egoisti o ignoranti, e stiano cercando scuse per non compiere il proprio dovere. Secondo questa analisi, il problema è solamente comportamentale e richiede una soluzione “pastorale” (come fare per convincere le persone nelle nostre parrocchie a fare ciò che è “giusto”, in una mera o ica di dovere prestabilito). Alla Gregoriana non ci fidiamo di nessun approccio che eviti di andare in profondità e corra il rischio di occuparsi solo dei sintomi. A volte lo Spirito ci parla a raverso la storia quando ci sono tensioni tra l’analisi tradizionale di alcune questioni morali e il comportamento odierno delle persone oneste. Per rimanere aperti alla voce dello Spirito, abbiamo bisogno di immergerci più a fondo nelle fonti di quella tensione e ricollegare i diba iti concreti alle questioni centrali dell’etica.

Un

esempio di peccato sociale strutturato

Ricorderò il 2022 come l’anno in cui sono stato coinvolto in maniera molto a iva nell’organizzazione di altri tre convegni internazionali che toccano questioni etiche (e umane) complesse, concrete e urgenti, collaborando in stre o conta o con i colleghi della Facoltà di Scienze Sociali.

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VITA ACCADEMICA
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di RENÉ MARIO MICALLEF, S.I. Facoltà di Teologia

Il primo convegno riguardava le forme contemporanee di schiavitù (sfru amento del lavoro e sessuale). Il convegno è stato organizzato insieme a Walk Free (Minderoo Foundation) e ha avuto luogo il 25 e 26 febbraio nell’Aula Magna. I relatori includevano teologi, giuristi e operatori di organizzazioni laiche e religiose, nonché sindacati, che studiano questa realtà, lavorano con le vi ime o comba ono gli sfru atori.

Sembrerebbe chiaro il compito delle persone coinvolte: la schiavitù è un male, e quindi gli sfru atori dovrebbero cessare la loro a ività oppressiva e gli oppressi dovrebbero comba ere per la loro liberazione. Quando approfondiamo le questioni, scopriamo però che tali pratiche continuano in forza del fa o che molte brave persone cooperano con questo male stru urato – consapevolmente o meno – perché non dispongono di reali alternative. Ad esempio, perché non ricevono un sostegno sufficiente dalle chiese o dai movimenti della società civile che li me a in condizione di resistere e dare slancio al cambiamento. Alcune buone iniziative, incluse quelle lanciate da organizzazioni religiose, sono già in a o, da qui il titolo dell’evento: Sradicare la schiavitù moderna. Quale ruolo per le religioni? Tu avia, oltre agli aspe i più pratici della sensibilizzazione e dell’organizzazione dei movimenti sociali trasformativi, il teologo morale vede in questa questione un chiaro esempio di peccato sociale stru urato e solleva diversi interrogativi: fino a che punto la falsa ignoranza e la mancanza di resistenza di fronte al male sono moralmente colpevoli? L’etica della virtù può offrire soluzioni, oppure porta a un comunitarismo divisivo?

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Alla Gregoriana ci chiediamo in maniera sistematica se un problema persistente nella pratica pastorale possa giustificare un’indagine che tocchi i fondamenti dell’etica

Le illustrazioni scelte per le locandine dei convegni. Da sinistra: S(l)ave; Ecologia Integrale; No boundaries

Opere F. CAIZZONE

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La crisi ecologica come opportunità di dialogo

Il secondo evento era incentrato sull’ecologia integrale, ispirato dall’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, e, di nuovo, non è stato pensato per criticare semplicemente i comportamenti individuali che danneggiano l’ambiente, ma piu osto per formulare una domanda più profonda: come possono le diverse discipline (scienze naturali, scienze sociali, human sciences) usare la crisi ecologica come un’opportunità per uscire con rispe o e intelligenza dalle rispe ive campane di vetro, e coinvolgersi reciprocamente in modo serio ed efficace? Se i climatologi cercano di influenzare i politici senza ascoltare gli economisti e i sociologi, ignorando filosofi, teologi e artisti... se gli esperti che cercano di proteggere gli ecosistemi non hanno fiducia in coloro che tentano di proteggere i diri i dei poveri che abitano la terra... non sorprende vedere molte persone dubitare di tali esperti e ado are a eggiamenti sce ici per evitare scelte difficili.

Learning to investigate the fundamentals of ethics. The four international 2022 conferences – (by René Mario Micallef S.I., Faculty of Theology) – In 2022 four international conferences were held to allow a dialogue between Moral Theology and Social Sciences.

The International Conference on occasion of the Amoris Laetitia Year had its focal point on fundamental moral issues. Even though it took its cue from the debates on family ethics that were raised in the wake of Pope Francis’ 2016 text, the Conference went on to investigate the foundations of Christian ethical thought.

The second conference dealt with contemporary forms of slavery (like labour and sexual exploitation). Slavery is evil, yet we discover that the practice continues. Many good people cooperate, knowingly or not, with this structured evil, not having real alternatives, to resist and build momentum for change.

The third event focused on integral ecology inspired by Pope Francis’ encyclical Laudato si’, asked how can different disciplines use the ecological crisis as an opportunity to respectfully and intelligently engage one another seriously and effectively.

The final event, organized by the Refugee and Migrant Education Network (RMEN), of which the Gregoriana is an active member, focused on the education of people on the move.

La nozione centrale qui è quella di andare oltre gli approcci “interdisciplinari” superficiali, verso qualcosa di più profondo, da cui il titolo: Transitioning to Integral Ecology? Transdisciplinary Approaches for the Grounding and Implementation of a Holistic Worldview. L’evento, organizzato con l’Università Ca olica di Eichstä -Ingolstadt, l’Università di Passau, e la Federazione degli Scienziati Tedeschi, ha avuto luogo nell’Aula Magna dal 6 all’8 giugno, ed ha visto la partecipazione di 40 relatori provenienti dai cinque continenti, e l’a iva collaborazione di altre qua ro università e tre istituti di ricerca.

L’educazione dei migranti e dei rifugiati

L’evento finale organizzato dal Refugee and Migrant Education Network (RMEN), di cui la Gregoriana è un membro a ivo, si è tenuto dal 26 al 28 se embre, e si è concentrato sull’educazione dei migranti e dei rifugiati. La questione ha guadagnato visibilità sui media a causa dell’invasione dell’Ucraina, ma è una preoccupazione che l’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) ha sin dalla sua fondazione, ed è un elemento chiave per il lavoro del Jesuit Refugee Service (JRS) tra i migranti forzati. Questo è il motivo per cui abbiamo invitato Filippo Grandi (Alto Commissario ONU per i Rifugiati) e Tom Smolich S.I. (Dire ore di JRS International) a tenere i discorsi principali, mentre Inna Sovsun (Parlamentare Ucraina ed ex Vice Ministro dell’Educazione e della Scienza) e altri esperti provenienti dall’Ucraina e dalla Polonia hanno partecipare ad una delle tavole rotonde. Gran parte della conferenza è stata organizzata a orno a una grande varietà di workshop per presentare e proporre di collaborare a diverse “iniziative in materia di educazione dei rifugiati e dei migranti”, come indicato nel so otitolo. Certamente, le questioni che riguardano la cura dei migranti vulnerabili e dell’ambiente mi interessano in quanto eticista sociale, ma anche come teologo di morale fondamentale. Quest’anno ho scri o un libro sull’uso della Scri ura nell’etica cristiana, basato su un corso che insegno, ed ho usato la questione dello straniero nella Bibbia per illustrarne la teoria. Ho anche tenuto un corso sull’etica delle politiche sull’immigrazione, che mostra l’uso dei dati delle scienze sociali nella teologia morale e approfondisce un diba ito sull’uso di un’etica del dovere e/o un approccio di etica della virtù per promuovere ospitalità e fratellanza (come ci chiede papa Francesco nell’enciclica Fratellitu i).

Come possono le diverse discipline usare la crisi ecologica come un’opportunità per uscire dall’isolamento e coinvolgersi reciprocamente, in modo serio ed efficace? VITA ACCADEMICA 22 | 59/2022
riian Grreeg Poontificia P Gre gor na Universsitas a r 334 870 2844 DOCENTI TI A ICOL TR A M I UOVI N I CU DI TI IT SCR DENTI I TU 021/2022 S MA mi i nostri studenti? Chi sono 2021-22 2020-21 Laici 21,52% Consacrate/i 14,52% Seminaristi 18,78% religiosi Sacerdoti 16,95% diocesani Sacerdoti 8,23% Freisemester e F *Altro: Propedeutico e Tirocinio di Psicologia, Foormazione Accompagnatori Spirituali 2 AMERICHE 21,84% ASIA 16,91% CA 2% UREA AL A DIPLOMA DOTTORATTO LICENZA 382 827 810 OSPITI LTTRO* BACCALA ATTO 198 82545 Gli studenti per cicli di formazione ITTAALIA USA GERMANIA 188 18 15 830 80 ose I docenti per le 10 nazioni più numerose mo! A.A.2 2800 2844 chi siam EUROPA 45,11% Da dove vengono i nostri studenti? Ecco 125 5 PAAESI ENTI N CONTI anni accademici 5 negli ultimi studenti Gli 2019-20 2018-19 017-18 P 2 OCEANIA 0,32% AFRIC 15,82% POLONIA INDIA 15 15 10 FRANCIA BELGIO 6 5 ARGENTINA 6 NIGERIA 6 SPPAAGNA ITTAALIA 61 63 66 64 71 POLONIA COLOMBIA 118 MESSICO MESSICO 180 INDIA 123 BRASILE 115 Gli studenti per le 10 nazioni più numerose USA SPAGNA 2699 2754 2858 CAMERUN COREA DEL SUD

Sinodo e Sinodalità, un’iniziativa aperta a tutti

Nell’anno accademico 2021-2022 la Facoltà di Teologia ha dato avvio ad un corso con l’intento di affrontare il tema: “Sinodo” e “Sinodalità” e gli approcci teologici che sono emersi nella recente riflessione. Per iniziativa del Decano, P. Philipp G. Renczes S.I., e del Dire ore del Dipartimento di Teologia Dogmatica, Prof. Dario Vitali, si è inteso individuare le domande che la teologia deve porsi nell’affrontare le sfide che la Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi (SGSV) stava rivolgendo alla Chiesa, e così partire da un fondamento teologico comune.

Seguendo la sollecitazione del Santo Padre Francesco, si è riconosciuta l’urgenza di intraprendere un percorso di ricerca e di studio che la concretizzasse in un percorso accademico puntuale. La sinodalità, infa i, è un cammino di ascolto per la comunione, partecipazione, missione nella vita ecclesiale. L’aspe o indispensabile per a uare una ripresa che esprima il sentire sinodale della Comunità Ecclesiale è l’ascolto, il quale perme e nel discernimento la partecipazione autentica di ciascun ba ezzato e orienta nella missione.

Un corso pubblico, presenziale e online: un’iniziativa sperimentale

Avviando un’iniziativa che potremmo dire “sperimentale” –sebbene non la prima tra i corsi online offerti dal Dipartimento di Teologia Dogmatica – si è inteso aprire le porte dell’università a tu i coloro che, per interesse o per assolvere ai diversi compiti e ministeri, volessero rifle ere insieme, a raverso una successione di lezioni sul tema della sinodalità. È stata notevole la risonanza

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VITA ACCADEMICA

che il corso ha avuto: oltre al centinaio di iscri i alla Pontificia Università Gregoriana, il bacino di utenza esterno ad essa ha contato circa 400 adesioni.

L’avvio della riflessione, per e assieme ad un così ampio raggio di utenza, ci ha dato l’opportunità di soffermarci sul tema ascoltando voci differenti di specialisti e professori della Facoltà di Teologia che hanno offerto il loro contributo scientifico per la riflessione. Quindi, accogliendo l’appello del Santo Padre di voler coinvolgere tu i nel processo sinodale, si è pensato di impostare questo corso in modo dialogico, ascoltando l’uditorio nelle domande e nelle a ese di approfondimento, grazie anche all’aiuto

A 50 anni dal The Lonergan Project

Lo scorso 20 maggio, il Lonergan Project della Gregoriana ha celebrato il 50° anniversario dalla pubblicazione di Method in Theology, con un workshop dal titolo “Teologia per una Chiesa sinodale”. Pedagogicamente, quest’ultimo è maggiormente coerente con il modo in cui Lonergan ha inteso la teologia. Seguendo l’evoluzione del suo pensiero in Method in Theology, scopriamo che la teologia si propone come un processo in divenire, capace di mediare la verità di fede, appresa dalla Scrittura e dalla Tradizione, nella attuale situazione ecclesiale, sociale ed accademica con lo scopo di promuovere il progresso e attivare processi di redenzione della storia. Questa dimensione converge con quel processo sinodale, avviato da papa Francesco nell’ottobre del 2021.

Nella riflessione lonerganiana non compaiano le espressioni “sinodo/sinodalità”, il suo metodo in teologia è già concepito come metodologicamente sinodale e serve una Chiesa sinodale ed in uscita. Infatti, quando Lonergan sottolinea la funzione redentiva e costruttiva della Chiesa, mediante la teologia, mette in evidenza la missio ad intra e ad extra della Chiesa stessa che, chiamata a costruire la comunità umana, mostra due prerogative fondamentali: in primo luogo, l’ascolto dei segni dei tempi e delle criticità che il mondo contemporaneo manifesta; e in secondo luogo, la collaborazione tra le varie aree teologiche e tra quest’ultime e il più ampio mondo scientifico, costituito anche dalle scienze sociali. La prima dimensione permette alla teologia di essere veramente “incarnata” e di muoversi, così, spinta dal basso. Proprio nel documento preparatorio al Sinodo, l’appello al cammino comunitario «si snoda all’interno di un

Riportiamo in queste pagine alcune iniziative accademiche per il cammino sinodale. La Facoltà di Teologia ha offerto un corso pubblico, con oltre 500 iscritti, e si prepara per il grande convegno internazionale del 27-28-29 aprile 2023

contesto storico segnato da cambiamenti epocali della società e da un passaggio cruciale della vita della Chiesa, che non è possibile ignorare» (§ 4). La consapevolezza storica, di cui si fa promotore Lonergan, si traduce in un vero e proprio ascolto delle fratture e delle potenzialità della realtà ecclesiale e sociale, che «consente di immaginare un futuro diverso per la Chiesa e le sue istituzioni» (§ 9). Questo era lo stesso obiettivo che, nei lontani anni Settanta, si era prefissato B. Lonergan, nel tentativo di realizzare quell’anelito all’aggiornamento, auspicato da papa Giovanni XXIII, in apertura del Concilio.

La prassi sinodale rende ragione all’identità e alla missione profetica della Chiesa; ad essa partecipa la stessa teologia, che è una ministerialità ecclesiale. La collaborazione tra le discipline teologiche, immaginata da Lonergan nelle sue specializzazioni funzionali, consente di mitigare i danni provocati dalla “tirannia” di una disciplina teologica a svantaggio delle altre e agevola una collaborazione, fondata sul reciproco riconoscimento dei limiti e delle potenzialità di ogni specializzazione funzionale. Il pensiero di Lonergan, dunque, è rilevante per la sinodalità, perché la sua prassi può essere efficiente ed efficace, solo se, alla sua base, si affrontano i delicati temi dell’epistemologia e del metodo pastorale e teologico.

Facoltà
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di diversi studenti che hanno offerto il loro supporto alle questioni tecnico-organizzative derivanti da tale modalità.

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Il tema del Popolo di Dio è stato descritto come il protagonista del processo sinodale nell’ascolto dello Spirito Santo per il discernimento ecclesiale

Il corso, che ha avuto l’obie ivo di offrire un aiuto alla Chiesa italiana, principalmente è stato rivolto agli studenti della Facoltà di Teologia che hanno sentito l’urgenza di dedicare tempo e riflessione al tema della sinodalità. Ma, come a ività aperta a tu i e volta a rispondere alle domande fondamentali che il tema presenta, ha consentito di dare maggiore impulso nel confronto tra docenti, studenti e gli altri partecipanti, in un itinerario interdisciplinare che ha segnato un impulso nuovo nello sviluppo della “terza missione”, come auspicato dall’AVEPRO, per un miglioramento della qualità accademica tramite l’integrazione di diversi orizzonti e delle tematiche a uali.

Synod and synodality, an open initiative for all (by Alberta Maria Pu i & Claudia Cicero, Faculty of Theology) –During the 2021-2022 academic year the Faculty of Theology, at the initiative of Fr. Phillip Renczes S.I. and Prof. Dario Vitali, offered a course on “Synod” and “Synodality” and the different theological approaches to them.

Synodality is a listening path to communion, participation and mission in ecclesial life. The doors of the University were left open to whoever desired to a end the lessons and to reflect on them: the principal target were the students of the Faculty of Theology, but also bishops, priests, pastoral workers and those who, even if they had no particular specialisation in a theological field, simply wanted to study synodality in depth. The course, in a dialogic form, had a great participation: there were about 100 students of the University and about 400 externs. The themes proposed touched the areas of Dogmatic Theology: Ecclesiology, Trinity, Anthropology and Pneunomatology, to root synodality as a pneumatic dimension of the Church.

Un’interessante prospe iva di riflessione certamente è stata raggiunta per la interdisciplinarietà con la quale si sono offerti i contenuti del corso. I professori che sono intervenuti, come membri della Facoltà di Teologia, hanno aperto le domande fondamentali. Alcuni di loro lavorano e collaborano già e a diverso titolo con la SGSV. In particolare: il Prof. Dario Vitali è Consultore e membro del Gruppo di coordinamento della SGSV, il Prof. Giuseppe Bonfrate è Consultore e membro della Commissione Teologica del SGSV, Commissione alla quale partecipa anche il Prof. Riccardo Ba occhio.

A che punto siamo con la sinodalità?

Il corso si è svolto in 12 lezioni, dal 26 novembre 2021 al 1° aprile 2022. I temi aperti nella prima parte del corso hanno avuto una risposta e un’occasione di confronto negli incontri proposti nella seconda parte: si è cercato di entrare in dialogo con docenti ed esperti degli altri Dipartimenti della Facoltà, ma anche con specialisti provenienti da altre università. Così si sono potuti approfondire, in un dialogo e confronto costru ivo, gli aspe i emersi nelle prime lezioni.

L’interesse della ricerca, partito dalla domanda “A che punto siamo con la sinodalità?” ha man mano aperto i temi centrali: si sono presentati i documenti magisteriali e le posizioni teologiche a uali sul tema, quindi si è offerta un’analisi della sinodalità come dimensione della Chiesa.

Si è poi andati al fondamento biblico e patristico nella Chiesa delle origini. E a partire dai riferimenti del concilio Vaticano II, in cui la Lumen Gentium esprime che «la totalità dei fedeli non può sbagliarsi nel credere» (LG 12), il tema del Popolo di Dio è stato descri o come il protagonista del processo sinodale nell’ascolto dello Spirito Santo per il discernimento ecclesiale. I temi sono stati esposti percorrendo le grandi aree della teologia dogmatica: l’ecclesiologia, la trinitaria, l’antropologia e la pneumatologia per radicare la sinodalità, come dimensione pneumatica della Chiesa, all’identità del credente a partire dall’iniziazione cristiana.

Come contrappunto ai temi della prima parte del corso gli interventi sono stati arricchenti, e alcuni particolarmente illuminanti: la teologia biblica in ascolto della teologia contemporanea; e l’ecclesiologia in ascolto del diri o canonico, chiedendosi come si integra la voce del popolo di Dio nella vita della Chiesa. Quindi si sono aperte alcune questioni a inenti all’ascolto delle tradizioni spirituali della Cristianità, toccando il delicato tema ecumenico. Infine, la sinodalità come risposta alla secolarizzazione, per cui la teologia è in continuo ascolto dei “segni dei tempi”.

VITA ACCADEMICA 26 | 59/2022

Sinodalità e teologia.

XXII Giornata del Dipartimento di Teologia Fondamentale

Il documento della Commissione Teologica Internazionale sulla sinodalità presenta due sfide per la teologia: pensare la fede all’ascolto della Parola di Dio e dei segni dei tempi e fare una teologia sinodale.

L’ascolto della Parola e dei segni. Il teologo non si può accomodare in ciò che è già de o, perché l’ascolto della voce di Dio – sempre antica e sempre nuova – ci porta a rifle ere sullo stesso contenuto di fede tenendo presenti i segni dei tempi, il grido dell’umanità, la voce di chi non ha voce, la voce del nostro tempo per ridirla in modo che faccia nascere l’a razione per Qualcuno già presente in noi, anche se la Sua presenza non sempre è scoperta e acce ata. Per portare avanti questo compito è necessario l’ascolto, ma anche il dialogo e il discernimento.

Un esempio chiaro di questo processo lo troviamo in A i degli Apostoli 17. Quando arriva ad Atene, l’apostolo Paolo freme dentro di sé, ma supera il primo sentimento ed esce, va a trovare credenti in Dio e non credenti, tu i. Si me e in ascolto e così riesce a risvegliare il desiderio – e forse anche curiosità – di conoscere ciò che è venuto ad annunciare. Paolo ha saputo cogliere qualcosa degli ateniesi: sono molto religiosi. E trova un punto di incontro: annuncia loro il Dio ignoto che già viene adorato in Atene. Tu avia Paolo non cade nel sincretismo, perché non si tra a di accomodare l’annuncio a ciò che si vuole sentire. E infa i trova una difficoltà. Quando annuncia la Risurrezione di Cristo, alcuni lo deridono, altri non gli credono, pochi lo seguono. È un processo interessante. Per trovare il punto di incontro sono necessari l’ascolto, il dialogo e il discernimento.

Fare una teologia sinodale. L’altra sfida è fare una teologia sinodale. Questo suppone fare una teologia dove l’ascolto,il dialogo e il discernimento siano presenti. Superando gli individualismi. La teologia sinodale non ha paura di rifle ere, anche con il rischio di sbagliare, ma sapendo che insieme vogliamo trovare il modo migliore per approfondire e dire la fede.

Il Papa, nella Veritatis gaudium offre qua ro criteri fondamentali per il rinnovamento degli studi teologici. […] e infine aggiunge una dimensione che è presente in un vero processo di sinodalità: affrontare il confli o. Non è facile, ma una teologia sinodale si deve confrontare per forza con ciò che è diverso e persino contradi orio. E qui sono ancora più necessari l’ascolto della

Anche la XXII Giornata del Dipartimento di Teologia Fondamentale ha partecipato al cammino sinodale. Riproponiamo la sezione conclusiva dell’intervento della Prof.ssa Carmen Aparicio Valls, che ha concluso l’insegnamento in Gregoriana e alla quale è stato conferito il titolo di Professoressa Emerita

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Parola, l’apertura allo Spirito e il discernimento. Se il contrasto e la difficoltà si vivono con spirito ecclesiale, portano alla conversione. Per questo, ai qua ro principi indicati in Veritatis gaudium, oserei aggiungerne un quinto: la conversione, la capacità di uscire da noi stessi e di darci la possibilità di rinnovarci. Non si tra a di seguire l’ultima moda, ma di lasciarsi guidare dallo Spirito.

Forse si tra a di capire che la ricerca teologica non è fa a solo in biblioteca, ma che deve me ere in conta o il lavoro più arduo con l’ascolto e il dialogo più “a uale”. Altrimenti la teologia sarà sterile, come è successo in alcuni momenti della storia. Sono convinta che la teologia fa a in questo dialogo offre sempre elementi validi per il futuro.

Cercare la verità: attività individuale o comunitaria? Facoltà di Filosofia

La Giornata di studi della Facoltà di Filosofia è un’occasione di incontro e di confronto non solo per i docenti e gli studenti attuali della Facoltà, ma anche per gli ex alunni e gli amici che, in diverso modo, sono legati alla Gregoriana. Oltre 120 i partecipanti alla Giornata dello scorso 28 aprile, significativamente intitolata Synodoscome Methodos, che si è voluta inserire nel processo sinodale secondo la propria prospettiva specifica. La filosofia è uno sforzo individuale oppure un pensare insieme, un “con-filosofare” (symphilosophein)? In qual modo l’elemento relazionale e quello comunitario entrano nel metodo filosofico?

La scelta e l’articolazione del tema è frutto di una serie di incontri formativi tra docenti della Facoltà che si ritrovano almeno una volta al mese, come spiegato sulle pagine de L’Osservatore romano daDon Andrea Cavallini, docente di Storia della Filosofia antica. «L’Università è di per sé un luogo che costituisce una buona occasione di sinodalità, perché luogo di incontro. E allora è arrivata un’altra domanda, in merito a quello che è la filosofia come ricerca della verità: si tratta di dire che la verità è qualcosa che si può trovare singolarmente o vi si arriva necessariamente insieme? In realtà ci sono entrambi gli elementi nella storia del pensiero. Dal punto di vista poi della vita concreta di una Facoltà di Filosofia, questo vuol dire anche come si struttura il lavoro e la Gregoriana da questo punto di vista ha una buona tradizione: un po’ per il rapporto docenti-studenti un po’ per quella che è la pedagogia ignaziana, c’è insito il fatto della discussione della lezione non frontale ma laboratoriale, con una elaborazione settoriale»». Una volta messo a fuoco il tema del con-filosofare, «abbiamo quindi fatto degli incontri su come, nella storia della filosofia, questo si è realizzato sul

pensiero antico, su quello medioevale, moderno e contemporaneo, con diversi docenti della Facoltà che hanno illustrato proprio che cosa ha voluto dire in queste epoche il fatto di pensare insieme».

La Giornata si è articolata in due parti. Nella mattina i Proff. Andrea Aguti e Stefano Bancalari hanno introdotto il tema, ponendo la questione scottante se la ricerca della verità promuova o impedisca il dialogo, e di quale sia lo spazio che si apre tra verità e intersoggettività. La mattinata si è quindi conclusa con i gruppi di lavoro e il dialogare con i relatori in sessione plenaria; nel pomeriggio si è data la parola agli studenti per ripercorrere alcuni esempi del “con-filosofare” in epoca antica (Filippo Durisotto sulla via platonica; Stefano Meacci sul cinismo antico; Gabriel Gauci sulle “conversazioni” di Giovanni Cassiano) e nel pensiero moderno (Samuele Zappalà su epistemologia e pedagogia; Stefano Chiarolla su Hegel; Jaspers e Balthasar; Matteo Valdarchi su Heidegger).

«La questione della sinodalità è legata alla questione del dare la parola a qualcuno e quindi ascoltare», osserva Cavallini. «La cosa che ci sembrava più interessante, in un luogo nel quale parlano per lo più i docenti, era quella di dare la parola agli studenti, anche a quelli dei primi anni, dando voce a chi magari ne ha un po’ meno nell’ambiente accademico».

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Esercitarsi nella “presa della parola”

Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado”

Il Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado” ha dedicato i Martedì della Gregoriana del secondo semestre 2021-2022 al tema della sinodalità. Sono intervenuti Riccardo Battocchio e Filippo Gridelli sul sensus fidei, Dario Vitali e Serena Noceti sul popolo di Dio, Pierluigi Consorti e Andrea Grillo sul processo sinodale alla prova del Codice; infine, Stella Morra e Marianella Sclavi si sono interrogate su quali pratiche siano in atto nel processo sinodale.

In continuità con le riflessioni maturate nel corso delle conferenze, sono stati proposti due Laboratori per creare uno spazio d’incontro e ascolto vicendevole, a partire da quanto emerso nel corso delle conferenze. Con le parole del Prof. Bonfrate, intervistato da L’Osservatore romano, i Laboratori sono stati «immaginati come autentico esercizio di sinodalità, nella speranza di coinvolgere, insieme, docenti, dottorandi e persone interessate provenienti dall’esterno del mondo accademico. Ci siamo accorti che non basta l’assegnazione di parola, per quanto necessaria, a liberare le voci emarginate. C’è bisogno, soprattutto, di offrire spazi che vanno difesi, curati, in cui le persone avvertano il riconoscimento della dignità di parola e possano finalmente apprendere a esprimerla, sentendosi efficacemente parte di un cammino comune». Per permettere l’avvio dei lavori sono state preparate delle tracce sintetiche di riflessione, accompagnate da domande per comunicare ai partecipanti più che dei contenuti una modalità di lavoro nella quale innestare le proprie considerazioni.

Il primo Laboratorio ha portato alla luce alcune tensioni creative intorno alla sinodalità: tra una parola che ci supera e una parola che emerge solo mediante il confronto fra noi; tra comunione statica e una sinodalità itinerante; tra universalità e uniformità (a proposito della cattolicità); tra ascolto di tutti e ascolto concretamente realizzabile; tra comunione intorno al-

l’ascolto e comunione intorno a una decisione; tra Ecclesia docens ed Ecclesia discens; tra autorità come ultima parola e autorità come modalità per “far crescere” il prendere parola; tra decisione presa democraticamente e con-senso; ed infine, tra gerarchia e popolo di Dio, quando la prima è intesa come qualcosa di distinguibile rispetto al secondo.

Il secondo Laboratorio è iniziato mettendo in evidenza quanto emerso nel corso del primo incontro e sottolineandone sia le logiche di comprensione vicendevole che le trazioni dovute a punti prospettici differenti. Il lavoro comune è stato sia di legatura che di confronto a partire dalle esperienze di ciascuno e ciascuna del cammino sinodale. Non è mancato il timore – ma anche il coraggio – di affermare che alcune modalità in tali esperienze si sarebbero potute attuare meglio. Allo stesso tempo, è apparsa chiaramente la consapevolezza che la questione che emerge con più forza nelle diverse situazioni non è il metodo di lavoro (o se sia più importante il processo o il documento conclusivo), ma ciò che accade mentre attiviamo il processo e poi riceviamo il documento.

E ciò che è accaduto in Università vede proprio emergere questo duplice aspetto: stupirsi di essere protagonisti di un processo e della realizzazione di un documento a conclusione di questo; documento inteso poi come ulteriore apertura. Fondamentale è stato, per i partecipanti, aver avuto l’autorità di prendere parola per costruire un sapere comune. Per i docenti del Centro Hurtado, i laboratori sono stati incentivo non solo per continuare a riflettere sulla sinodalità e a creare luoghi per praticarla, ma anche per aprire spazi in cui attuare il metodo del laboratorio su altre questioni importanti per la vita di fede.

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MARIA BIANCO – LUCA LUNARDON – STEFANO MARCHIONNI Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado”

L’Ufficio Borse di Studio si presenta oggi bene organizzato, con linee guida chiare, fortemente inclusivo e attento alle esigenze di tutti. Garantire l’accesso allo studio a quanti vivono situazioni di bisogno è un criterio che si è reso sempre più evidente. Cresce il sostegno al mondo laico e alla formazione femminile

Garantire a tutti l’accesso allo studio

Intervista a P. Joseph Xavier, S.I. Delegato del Rettore per le Borse di Studio

Sono circa o omila le borse di studio che la Gregoriana ha elargito a partire da quando, quasi 25 anni fa, si cominciò a dare un asse o più formale agli aiuti offerti agli studenti. Ma il loro numero, come pure le donazioni ad esse destinate, è andato aumentando sempre più negli anni. Basti pensare che nell’anno accademico 2020-2021 – l’ultimo del quale si hanno dati definitivi –quasi uno studente su sei ha beneficiato di un aiuto economico: 516 borse assegnate (362 studenti e 154 studentesse) su un totale di 2.803 studenti, per un ammontare complessivo di oltre 734mila euro. Le Facoltà maggiormente coinvolte sono Teologia (184 borsisti), Scienze Sociali (143) e Filosofia (45). Numeri importanti, che certificano un’a enzione concreta per includere nei percorsi formativi il maggior numero di richiedenti possibile.

Riunione della Commissione per l’assegnazione delle borse di studio. Da sinistra: il Segretario Generale, l’Economo, la Segretaria dell’Ufficio Borse di Studio e il Delegato del Rettore. Foto P. PEGORARO

«L’a ività legata al sostegno allo studio è connessa in modo naturale con ogni istituzione che si occupi di formazione e che voglia assicurare a tu i l’accesso allo studio. Tale esigenza emerge in modo ancor più ne o nel mondo della Chiesa, e l’Università Gregoriana non poteva e non voleva so rarsi a questo importante e fondamentale compito», so olinea P. Joseph Xavier S.I., Delegato del Re ore per l’Ufficio Borse di Studio. «Pertanto nel 1998, con l’aiuto di benefa ori, fu creato un Fondo per l’assegnazione di borse di studio destinate a coprire principalmente le spese di iscrizione di studenti in condizioni economiche disagiate, che si preparavano per essere evangelizzatori nei loro Paesi e che erano considerati meritevoli in virtù del rendimento accademico. Negli anni, tale a ività si è sempre più sviluppata, grazie anche al cre-

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di PAOLO PEGORARO
COMUNITÀ UNIVERSITARIA

scente contributo dei benefa ori dell’Università. Dopo un periodo di transizione abbastanza lungo, l’Ufficio Borse di Studio si presenta bene organizzato, con linee guida chiare, fortemente inclusivo e a ento alle esigenze di tu i».

E oggi?

«Possiamo affermare con soddisfazione che il numero degli studenti aiutati a vario titolo è aumentato notevolmente rispe o alle origini e che, sopra u o, è cambiata la natura dell’aiuto offerto. Se la maggioranza delle borse di studio continua ad essere finalizzata al pagamento delle tasse accademiche, non mancano casi in cui il sostegno allo studio diventa più pregnante e va a comprendere anche le spese di vita, che costituiscono spesso un ostacolo rilevante alla scelta di studiare a Roma.

In questa direzione va pure il Fondo Sostegno Studi al Consorzio (FSSCV), un’altra importante fonte di elargizione di borse di studio istituito nel 2017 dal P. Generale presso la Curia Generalizia dei Gesuiti per promuovere la formazione dei responsabili pastorali delle Chiese più disagiate. È evidente che da anni l’a enzione verso chi è in condizione di bisogno è divenuta centrale nella gestione delle risorse a disposizione e che tale criterio affianca in modo considerevole il giudizio meritocratico».

L’Ufficio Borse di Studio di una università pontificia ha una “marcia in più” – se così possiamo dire – rispe o al suo corrispe ivo in una università statale?

«Cerchiamo di fare del nostro meglio per rendere il tu o meno “burocratico”. Inoltre, in quanto istituzione ecclesiastica, abbiamo un approccio pastorale ai bisogni degli studenti. La nostra preoccupazione è quella di aiutare tu i, senza assolutizzare il criterio del rendimento accademico. Aiutiamo la persona in difficoltà, come ci insegna la parabola del Buon Samaritano del Vangelo. Siamo sempre aperti alle richieste di aiuto autentiche, che si tra i di tasse accademiche o di spese di sostentamento, nei limiti delle risorse disponibili».

Nell’A.A. 2020-2021 quasi un sesto degli studenti ha beneficiato di una borsa di studio: una cifra altissima. Si può fare una stima di quante borse di studio ha elargito l’Ufficio dalla sua nascita? «Complessivamente – dal 1998 allo scorso anno accademico, l’ultimo di cui è possibile avere i dati definitivi – annoveriamo più di 8mila borse assegnate e pensiamo con gioia di aver contribuito alla formazione di tanti studenti e, a raverso di loro, di aver partecipato a ivamente alla crescita delle chiese locali».

33% )172( A PA i EUROP i i i i

dei beneficiar 2% AMERICA DEL NORD (11) AFRICA (139) ASIA (51)

dei beneficiar dei beneficiar 27% dei beneficiar 10%

AMERICA DEL CENTRO E DEL SUD (143)

dei beneficiar 28%

59/2022 | 31 Uffici
Laici
Laiche UREA AL Freisemester e F *Altro: Propedeutico e Tirocinio di Psicologia, Foormazione Accompagnatori Spirituali DIPLOMA (31) LICENZA (241) 6% 47% LTTRO* (8) BACCALA ATTO (163) 1% 32% A DOOT T TORATTO (73) 14%
516
ASSEGNAZIONE DELLE BORSE PER PROVENIENZA GEOGRAFICA ASSEGNAZIONE DELLE BORSE PER CICLO DI STUDIO ASSEGNAZIONE DELLE BORSE PER STATUS
32% Sacerdoti diocesani (163)(34) (79)(113)(60)(67) 6% Sacerdoti religiosi 15% Seminaristi 22% Consacrate/i 12%
13%
Borse assegnate:
su 2803 studenti
DATI A.A. 2020-2021

Ci sono delle tendenze che si sono potute osservare negli ultimi anni?

“ ”

Non mancano casi in cui il sostegno allo studio diventa più pregnante e va a comprendere anche le spese di vita, che costituiscono spesso un ostacolo rilevante alla scelta di studiare a Roma

«La natura dei beneficiari si è delineata in modo più chiaro negli anni, sia in merito alla provenienza che allo status: le borse di studio vengono assicurate a tu i, anche a coloro che appartengono al cosidde o “primo mondo”, ma l’a enzione verso chi proviene da realtà estremamente povere e bisognose è andata sempre più crescendo. Si è delineata inoltre una forte apertura verso nuove generazioni di studenti provenienti dai Paesi storicamente meno presenti nel mondo delle università pontificie. Anche per ciò che concerne lo status, è sempre più consistente il sostegno al mondo laico, con particolare a enzione alla formazione femminile».

Quali sono i requisiti per accedere alle borse di studio?

Guarantee access to study to everybody. Interview with Fr. Joseph Xavier S.I., Rector’s Delegate for Scholarships (by Paolo Pegoraro) – In the last 25 years the Gregoriana has awarded about 8000 scholarships. In the academic year 20202021 about one in six students benefited from financial aid: 516 scholarships awarded out of a total of 2803 students, for a total amount of 734,000 Euros.

«The activity related to study support is naturally connected with every institution that deals with formation and that wants to guarantee access to further education for everybody. This need emerges more clearly in the Church», says Fr. Joseph Xavier S.I., Rector’s Delegate for Scholarships.

«We can say with satisfaction that the number of students helped has notably increased compared to 25 years ago and that also the nature of the help we offer has changed. Most of the scholarships are finalized towards academic fees, but there are also cases in which include the expenses of living in a city like Rome» - continues Fr. Xavier, also explaining that the support to the secular world, with particular a ention to female education, is increasingly significant.

He expressed his appreciation to the work done by the Gregorian University Foundation and the Freundeskreis der Gregoriana in finding the necessary resources.

«Requisiti e modalità sono de agliatamente descri i sul nostro sito web (www.unigre.it/it/universita/uffici/ufficio-borse-di-studio/). L’unica indicazione che mi sento di trasme ere a coloro che cercano aiuto è che esaminiamo ogni richiesta che ci viene presentata con spirito pastorale».

Le storie degli studenti raccontano la situazione delle chiese locali. Cosa vi colpisce? «Negli anni, anche negli ultimi tre del mio mandato come Delegato del Re ore, sono tante le storie di difficoltà emerse, che non possono essere ignorate. Il confronto costante con tu i i nostri studenti ci induce ad impegnarci nella nostra quotidianità sia cercando di trovare soluzioni personalizzate per i loro bisogni, sia offrendo totale e completa collaborazione alle istituzioni che si occupano del reperimento delle risorse, in particolare la Gregorian University Foundation (Washington D.C. – Toronto – Roma) e il Freundeskreis der Gregoriana, a ivo in Germania. Nulla di tu o ciò che è stato costruito in questi anni sarebbe stato possibile senza l’alacre a ività di sostegno da loro svolta e senza i numerosi e fedeli benefa ori dell’Università, a cui va il nostro sentito ringraziamento».

Conservate conta i con gli studenti borsisti? Avete un “polso”, per così dire, del loro operato una volta che rientrano nei loro Paesi di origine o alle loro missioni?

«Sì e no, ma anche se perdiamo di vista la vita dei nostri studenti, siamo convinti che l’aver partecipato alla loro formazione integrale abbia lasciato un segno tangibile che emergerà nelle loro scelte future, ed è quello che più conta. Certo non manca chi continua a mantenere i conta i con noi, per lo più per gli auguri nei periodi delle feste. E qualcuno ci scrive per ringraziarci. Accogliamo e ricambiamo con gioia le manifestazioni di affe o dei nostri ex alunni».

Come si può contribuire a sostenere uno studente borsista della Gregoriana?

«È una grande cosa se una persona generosa è pronta ad aiutare uno studente. Possono conta arci personalmente per telefono o email (06 6701.5271 – borsedistudio@unigre.it). Il nostro ufficio facilita in ogni modo i singoli benefa ori a trovare i candidati più ada i per assegnare il contributo donato. Ci assicuriamo che i beneficiari manifestino il loro ringraziamento, sopra u o nel periodo natalizio, e, quando possibile, organizziamo incontri conoscitivi».

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Testimonianza / Dal Kenya a Roma. La gratitudine matura in responsabilità

Mi chiamo Zipporah Maureen, laica, dottoranda presso la Facoltà di Scienze Sociali. Sono arrivata dal Kenya con tante aspettative, ma soprattutto quelle di acquisire una formazione che mi permetta di aiutare la mia società – soprattutto giovani e donne – al mio rientro.

La mia iscrizione qui è stata una coincidenza, o meglio una Provvidenza. Mi ero recata prima in un’altra università di Roma per iscrivermi a una delle loro facoltà che ritenevo fosse l’ideale, ma il suo rettore mi disse che nessuna offriva corsi che potessero prepararmi per quegli obiettivi. Mi suggerì quindi di andare a parlare con P. Jacquenaeu Azetsop S.I., allora Decano della Facoltà di Scienze Sociali della Gregoriana. La settimana successiva mi recai da lui con poche aspettative, ma prima che finisse di spiegarmi i programmi didattici offerti, sapevo già di essere nel posto giusto.

Nell’anno accademico 2018-2019 ho iniziato il mio percorso con l’anno integrativo e ho conseguito la Licenza in Sociologia il 21 giugno 2021: il mio sogno si era realizzato! Ero soddisfatta e pronta a rientrare in Kenya, ma la Provvidenza non aveva smesso di sorprendermi. Grazie alla borsa di studio che l’Università mi ha concessa, mi sono potuta iscrivere al terzo ciclo e ho ora l’argomento approvato per la mia ricerca dottorale.

Essendo laica e non avendo la mia famiglia (biologica) qui in Italia, la conciliazione tra studio e vita personale sarebbe stata impossibile se non fosse stato per la borsa di studio. Questa garanzia economica mi ha permesso di dedicare il giusto tempo ed energia allo studio e al lavoro di ricerca, senza altre preoccupazioni. La mia gratitudine va per questo motivo a tutti i benefattori della Gregoriana che permettono a tanti studenti come me di avere abbastanza tempo da dedicare allo studio e alla preparazione per il servizio nelle diverse sfere della società e della Chiesa in tutto il mondo. In questo modo, i nostri sogni e quelli delle nostre comunità si avverano! E quindi, grazie.

Inoltre,la mia presenza nella Facoltà e nella Gregoriana mi ha permesso, nel mio piccolo, di servire in qualità di rappresentante del primo ciclo (anno integrativo),

del secondo ciclo (Licenza) e infine del terzo ciclo; per due anni accademici, inoltre, sono stata rappresentante di Facoltà al Senato universitario. Questi servizi mi hanno permesso di approfondire la sociologia, che è lo studio della società e delle relazioni dentro di essa, perché la Facoltà di Scienze Sociali – come la Gregoriana stessa, vera “Università delle nazioni” – abbraccia i continenti del mondo, portando così l’unità nella diversità.

Studiare alla Gregoriana è non solo un’opportunità, ma soprattutto una grande responsabilità, sia personale, sia verso coloro che avrò la responsabilità e l’onore di formare – ma soprattutto di servire – nella mia società e oltre. La formazione, soprattutto sui fenomeni sociali attraverso l’analisi delle cause, degli effetti e delle interconnessioni, ci fornisce strumenti, competenze di studio e di interpretazione attraverso metodi quantitativi e/o qualitativi con un approccio transdisciplinario. Posso dire che qui veniamo portati all’altezza di svolgere diverse attività professionali e proporre soluzioni ai fenomeni sociali in qualsiasi contesto.

Come studenti formati in questa università gesuita, sono e siamo inoltre convinti – come lo era Sant’Ignazio di Loyola – della capacità di crescita di ognuno di noi che ci spinge ad essere sempre meglio e di più. Mi sento perciò pronta per questo grande impegno, che già è in atto, ma anche in continuo bisogno di approfondimento a causa delle nuove sfide e della dinamicità delle società e dei fenomeni sociali.

Infine studiare qui a Roma, centro della fede cristiana e cattolica, rafforza l’impegno che la Chiesa attraverso i suoi membri renda alla persona umana nella sua interezza. Sono grata a Dio, alla Provvidenza, alla mia Facoltà, alla comunità accademica in generale per avermi dato questa rara opportunità. Sono in debito con la mia società in Kenya, con i giovani e con le donne che aspettano il mio contributo per migliorare la qualità della vita umana e della società in generale.

ZIPPORAH MAUREEN CHEPKEMOI KIPRONO Facoltà di Scienze Sociali

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per l’Aula Magna Una croce

Lo scorso 22 dicembre 2021 è stata installata nell’Aula Magna della Gregoriana una nuova croce monumentale, commissionata all’artista francescano brasiliano Fra Sidival Fila.

La grande croce (260 x 137 cm) è posizionata sul lato sinistro dell’Aula Magna e sospesa tramite cavi di acciaio, in modo da risultare sempre visibile, anche nel corso delle videoproiezioni. Il suo rosso brillante e le sue discrete venature blu oltremare non devono però trarre in inganno: solo avvicinandosi alla croce ci si rende conto che la sua superficie è irregolare, o enuta rivestendo alcune travi di legno di castagno del XVII secolo con chilometri di fili di poliammide.

All’inizio della Quaresima, il 9 marzo 2022, si è celebrato il rito della benedizione, presieduto da P. Lino Dan S.I., Vice Re ore Amministrativo dell’Università, con il canto dell’antico inno Vexilla Regis. In seguito due docenti della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa hanno offerto ai presenti una le ura estetica e teologica dell’opera.

«Al di là del diba ito – se sia una croce o un crocifisso – Sidival afferma chiaramente che qui intende occuparsi non dell’interpretazione dei simboli, ma del riconoscimento della carne velata», ha spiegato la Prof.ssa Yvonne Dohna Schlobi en. «Sidival ha descri o la sua arte come un percorso, paragonabile alla preghiera come incontro. Le sue opere si prestano all’incontro, perché rimangono sempre aperte a un’esplorazione da cui emerge un dialogo che spinge su sentieri che non hanno una mèta, ma si assomigliano e che cambiano man mano che si avanza, che non si riconoscono quando ci si guarda indietro, come se si a raversasse una soglia a ogni passo. Un confine. Sono un po’ come la vita, complessa e ambigua. È ciò che Gaston Bachelard chiama “intima immensità”».

Un’arte contemporanea, dunque, che ha tu avia chiari rimandi alla tradizione, come ha rilevato la Do .ssa Barbara Aniello. «Nell’iconografia più antica dell’Annunciazione, la Madonna è ritra a mentre è intenta a filare, come dimostra l’antica icona di Ustiug, conservata alla Galleria Tret’jakov [cf. foto a destra]. Il sommo sacerdote aveva ordinato a “cinque fanciulle senza macchia della tribù di Davide” di tessere il velo “del tempio” (Protovangelo di Giacomo X-XII,1). Tirato a sorte, non l’oro, né l’amianto, né il bisso, non la seta, né il giacinto, ma lo scarla o e la vera porpora toccarono a Maria. Intenta a tessere, Ella è proclamata dall’angelo “la traboccante di grazia” (Lc 1,28). In mano tiene il gomitolo scarla o, dello stesso colore del velo del tempio, alias la carne di Gesù, effigiata nel suo grembo trasparente. Dalla Caduta alla Redenzione, Sidival Fila ripercorre questo cammino, scegliendo come materiale, non a caso, proprio il filo».

«Si completa così l’Aula Magna, ma non la nostra contemplazione della croce, motivo di ispirazione e di benedizione, che ci ricorda il senso della nostra vita e della nostra consegna»

(P. Nuno da Silva Gonçalves, S.I.)

59/2022 | 35 Università
Foto M. CORREA

nuove fo ed ex-alunni ci consentirà di investire venienti da ogni Paese, dove torneranno a cost La missione della Pontificia Unive • il mondo promuoviamo l’eccellenza e la le 1551 l Da

per continuare a offrire questo servizio al meglio de orze e risorse Il sostegno e la generosità di ta • li truire il futuro delle chiese loca formazione intellettuale ed um ersità Gregoriana consiste nella serviz a nel campo dell’insegnamento e della ricerca eadership apacità. elle nostre c nti amici, sostenitori pro studenti di mana per e sa Chie lla de io

Sovvenzioniperlosviluppo dellaricerca e l’aggiornamento dell’insegnamento

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e Insegnamento specialmente provenient in via di s

e Archivio per studenti ti da Paesi sviluppo

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Formazione accademica e promozione della donna

Due polmoni, due anime dello stesso collegio: lo Studium Evangelii Gaudium e il Collegio Teologico Femminile “Santa Cecilia”, con sede presso l’antico Conservatorio della Santissima Concezione a Roma. Le due realtà formative accolgono studentesse, ricercatrici e docenti universitarie da tu o il mondo, dalle Università statali, private e pontificie.

Una storia che arriva da lontano: nel 1668 il Conservatorio viene fondato da Livia Vipereschi, una nobildonna romana che, su suggerimento dei suoi consiglieri spirituali gesuiti, dedicò la sua vita alla promozione della donna, coinvolgendo altre nobili romane. Originariamente, trovarono accoglienza nel palazzo seicentesco nubili, orfane e donne abbandonate; col passare dei secoli, il Conservatorio rimase sempre so o la protezione del cardinal vicario di Roma – o del suo vescovo gerente –, fino a quando divenne a tu i gli effe i un collegio universitario internazionale, facente capo, come Fondazione, alla Diocesi di Roma.

«La nuova condizione della donna nella contemporaneità» (San Paolo VI)

Dal 1988 il Conservatorio accoglie il Collegio Teologico “Santa Cecilia”, nato nel 1974 per recepire la grande affermazione del concilio Vaticano II, per il quale, «tra i segni più evidenti dei nostri tempi, va annoverata la nuova condizione della donna nella contemporaneità» (Paolo VI, Messaggio alle donne, a chiusura del Concilio Vaticano II, 8 dicembre 1965).

Scopo del Collegio Teologico Femminile è promuovere la formazione spirituale e teologica di giovani donne, inviate dalla Chiese locali a studiare nelle Università Pontificie Romane, per poter svolgere, al loro ritorno, un apostolato qualificato. Il Collegio

Il Collegio Teologico “Santa Cecilia” e lo Studium Evangelii Gaudium sono l’evoluzione di una realtà per la promozione della donna nata nel 1668 ad opera di una nobildonna romana. Il Collegio promuove la formazione spirituale e teologica di giovani donne inviate a studiare nelle Università Pontificie Romane, mentre lo Studium promuove un’internaziolizzazione del sistema universitario e l’incontro tra culture differenti

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Scopo del Collegio è promuovere la formazione spirituale e teologica di giovani donne, inviate dalle Chiese locali a studiare nelle Università Pontificie Romane, per poter svolgere un apostolato qualificato nelle Chiese locali

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Il Collegio in trasferta alla basilica di San Pietro, lo scorso 23 gennaio 2021, per il conferimento del ministero del Lettorato a cinque delle sue studentesse.

Nella pagina precedente: Da sinistra, un momento della festa di Capodanno; animazione corale per la conclusione dell’A.A. 2021-2022 della Gregoriana.

mira ad integrare la formazione accademica con una formazione umana, spirituale e pastorale, che me a in grado le giovani donne di inserirsi nelle rispe ive Diocesi con maturità ecclesiale e laicale. «È auspicabile», esortava papa Francesco nel 2015, «una presenza femminile più capillare ed incisiva nelle Comunità, così che possiamo vedere molte donne coinvolte nelle responsabilità pastorali, nell’accompagnamento di persone, famiglie e gruppi, così come nella riflessione teologica»(Discorso alla Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura, 7 febbraio 2015).

La proposta formativa del Collegio ruota a orno ad alcuni cardini: comunione e vita fraterna fa a di scambio, amicizia, sostegno reciproco; forte impegno nello studio; conta o e apertura alle diverse culture; esperienza dell’universalità della Chiesa e dei suoi carismi, anche dal punto di vista ecumenico; vicinanza a Pietro, fondamento dell’unità della fede e della Chiesa; orientamento ad una spiritualità più profonda e all’apostolato; servizio in Collegio (musica, cultura, preghiera, sport, ecc.) o servizio pastorale (in parrocchie e gruppi di Roma). In sintesi: comunione, studio, preghiera e servizio.

Testimonianza / Un crocevia dove incontrare la gioia della Verità

Il Collegio Teologico Femminile “Santa Cecilia” è un crocevia di persone: ciascuna, con il suo itinerario personalissimo, custodisce una storia di culture e tradizioni differenti.

Come nell’originaria Chiesa di Gerusalemme, il nome del medesimo Dio Padre trova forma in lingue diverse: ci sono le ragazze coreane che pregano Hananim, chi si rivolge a Lui come Dieu, chi interpella

Isten, Dumnezeu, o Dios. In questo variegato caleidoscopio dell’umano è possibile accogliere e apprezzare la gioia della Verità pluriforme e sinfonica, la quale si rende presente non solo come logos, ma come dialogos; l’assoluta alterità del volto dell’altro provoca chi abita questo luogo ad uscire dallo spazio confortante del proprio sé in direzione di un cammino comune. Nel quotidiano del Collegio, i pasti divengono esercizio di sinodalità consumata, in cui le quaestiones teologiche vengono interrotte dalle risate sonore, espressione della vitalità tracotante delle ragazze.

COMUNITÀ UNIVERSITARIA 38 | 59/2022

Collegi

L’Università e l’incontro delle culture e dei saperi

Dal 2017 il Conservatorio SS. Concezione ospita anche lo Studium Evangelii Gaudium, nato per recepire le indicazioni della Veritatis Gaudium, dedicata alla riforma degli studi ecclesiastici, la quale indica come missione dell’Università l’incontro delle culture e dei saperi.

Lo Studium, infa i, si propone di fare interagire i diversi livelli del sapere, ospitando studentesse, ricercatrici e docenti universitarie (quest’anno dalle Facoltà di Medicina, Farmacia, Astrofisica, Ingegneria, Storia e Storia dell’Arte, Scienze politiche, Giurisprudenza, Lingue moderne e Lingue orientali e Le ere) e promuove un’internazionalizzazione del sistema universitario per far incontrare le diverse culture (le ospiti quest’anno provengono, tra i vari Paesi, da Pakistan, Iraq, Corea, Malesia, Cina, Congo, Stati Uniti, Brasile, Francia, Ungheria, Romania).

Lo Studium si configura come un’esperienza di peer education: promuove la condivisione nella quotidianità, supporta percorsi di crescita nel reciproco scambio di esperienze e valorizza i talenti di ciascuna ospite proponendo occasioni di servizio.

Si promuovono così i valori della fraternità, del rispe o, l’impegno nello studio e nella professione, la concezione della fede e della ragione «come due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la verità» (Fides et Ratio, Proemio), l’orientamento ad una spiritualità più profonda, gratuità, conta o con le origini della fede cristiana in Occidente.

Approfondire la vocazione ecclesiale e professionale crescendo insieme

Nelle loro distinte specificità, le donne del Collegio e dello Studium condividono lo stesso stile di vita volto ad approfondire la loro vocazione nell’ambito della cultura e a sviluppare uno stile di ricerca, accoglienza e dialogo per scoprire e coltivare la propria vocazione femminile nel mondo e nella Chiesa. All’interno del Conservatorio SS. Concezione vivono a ualmente 48 giovani donne (19 al Collegio e 29 allo Studium). Venti di loro sono studentesse, do orande e docenti presso la Pontificia Università Gregoriana, il Pontificio Istituto Biblico e il Pontificio Istituto Orientale.

Per l’animazione della vita del Collegio, le studentesse si organizzano in Gruppi di servizio, tenendo conto anche dei tempi forti come l’Avvento e la Quaresima o di speciali ricorrenze, quali la Festa di Santa Cecilia il 22 novembre. Tra i recenti incontri promossi all’interno del Collegio, quello con la Dire rice dei Musei Vaticani, la do .ssa Barbara Ja a, un workshop dedicato alla “Fioritura del pensiero femminile nella cultura contemporanea” e una serata con il Dire ore de L’Osservatore Romano, Andrea Monda. Infine, tra le prime donne a cui lo scorso 23 gennaio papa Francesco ha conferito il ministero del Le orato, cinque su sei appartenevano al Collegio o allo Studium!

La conclusione formale dell’anno accademico si è svolta lo scorso 22 giugno con la celebrazione eucaristica e un momento di festa nel cortile interno del Collegio, cuore della casa per le giovani donne che ogni giorno, in questo antico angolo di Roma, possono approfondire la loro vocazione ecclesiale, professionale e crescere insieme, nel reciproco arricchimento.

Academic formation and promotion of women (by Silvia Sanchini& Elisabe a Casadei, TheTheological College for Women “Santa Cecilia”) – The Theological College for Women andthe Studium Evangelii Gaudium share the same location, the Conservatorio della Santissima Concezione, founded in 1668 by Lidia Vipereschi, a roman noblewoman who devoted her whole life to the promotion of women.

The Theological College aims to promote the spiritual and theological formation of young women, sent by the local Churches to Rome to be able to perform a qualified apostolate. It stresses the importance of communion, study, prayer and service.

The Studium Evangelii Gaudium was founded in 2017 to implement the indications of the VeritatisGaudium dedicated to the reform of ecclesiastical studies. Itaims to make the different levels of knowledge interact, hosting female students, researchers and university professors to bring together different cultures.

In their distinct specificities, the women of the Collegio and the Studium, share the same lifestyle aimed at deepening their vocation in the field of culture and at developing a style of research, acceptance and dialogue to cultivate their own female vocation in the world and in the Church.

Among the first women to whom pope Francis conferred the ministry of the Lectorate on January 23, five out of six belonged to the Collegio or the Studium.

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Brandsma, Luciani, Maire: ex alunni testimoni di carità

Nel 2022 un ex alunno è stato canonizzato e un altro è divenuto beato. Giovani studenti che hanno perseverato nella strada del servizio al Vangelo, esempi per la nostra comunità universitaria. Tanti operano nel silenzio, anche a costo della vita

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l Signore chiede tutto, e quello che offre è la vera vita, la felicità per la quale siamo stati creati. Egli ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente». Scrivendo queste parole in apertura all’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate, papa Francesco ci indica una strada che è proposta a tutti noi. Quando scriviamo che la Pontificia Università Gregoriana conta tra i suoi ex studenti 28 santi, 54 beati e 16 papi, non dobbiamo intenderlo come una sorta di medagliere mondano, ma come un albo di famiglia. Un albo di vite riuscite che si accresce e nel quale un giorno potrebbero aggiungersi anche i nostri nomi.

Lo scorso 15 maggio 2022 il Santo Padre ha presieduto la cerimonia di canonizzazione del sacerdote carmelitano Tito Brandsma, ucciso in odio alla fede nel campo di sterminio di Dachau.

Nato il 23 febbraio 1881 a Wonseradeel, nell’Olanda settentrionale, il giovane carmelitano coronò i suoi studi alla Pontificia Università Gregoriana con il Dottorato in Filosofia (1909). In seguito contribuì a fondare l’Università Cattolica di Nijmegen, e vi lavorò come docente, professore, amministratore, rettore.

Oltre che per la spiritualità, Tito coltivò anche l’interesse per il giornalismo e l’editoria, divenendo consigliere spirituale nazionale dell’Unione dei giornalisti cattolici nel 1935. Incoraggiò l’opposizione alla pubblicazione della propaganda nazista nei giornali cattolici e nella stampa in generale, criticando soprattutto l’antisemitismo del Reicht. Anche dopo l’occupazione nazista dell’Olanda incitò i vescovi a opporsi alla persecuzione degli ebrei e alla sistematica violazione dei diritti umani da parte degli occupanti.

Imprigionato dalla Gestapo il 19 gennaio 1942, fu infine internato a Dachau, sottoposto a esperimenti biologici, e infine ucciso con un’iniezione letale il 26 luglio 1942.

Beato Giovanni Paolo I

Lo scorso 4 settembre 2022 il Santo Padre ha presieduto la cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo I (Albino Luciani), Sommo Pontefice.

Nato il 17 ottobre 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d’Agordo, Italia), il giovane Albino Luciani fu studente presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana negli anni accademici 1940-1941 e 1942-1943. Qui conseguì la Licenza con uno studio sulle ordalie teso a dimostrare l’azione moderatrice svolta dalla Chiesa di fronte alla barbara consuetudine. Ter-

∫ Foto UFF. COMUNICAZIONE OCD Foto SEGR. GENERALE PUG Foto G. MOREAU / DIOCÈSEDE LUÇON COMUNITÀ UNIVERSITARIA 40 | 59/2022

minata la guerra, seppure carico degli impegni come docente e vicere ore nel Seminario Gregoriano di Belluno, si iscrisse al quinto anno della Facoltà di Teologia con l’onere di redigere una dissertatio ad lauream, che concordò con P. Charles Boyer S.I. Intitolata L’origine dell’anima secondo Antonio Rosmini. Esposizione e critica, la dissertazione fu difesa pubblicamente il 27 febbraio 1947 riscuotendo approvazioni particolari dai docenti della Gregoriana e da altri eminenti studiosi.

La Gregoriana si è preparata alla beatificazione del “Papa del sorriso” promuovendo il convegno I sei “Vogliamo!”: il magistero di papa Luciani alla luce delle carte d’archivio (Aula magna, 13 maggio 2022) insieme al comitato scientifico della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.

La carità eroica di P. Olivier Maire

Si potrebbe in qualche modo parafrasare la conclusione del Vangelo di Giovanni dicendo che non basterebbero le pagine di questa rivista per dare conto delle opere di bene che quotidianamente tanti ex alunni seminano, curano e fanno crescere. Talvolta la carità giunge fino all’eroismo, come nel caso di P. Olivier Maire, religioso monfortano, ucciso in Vandea lo scorso 9 agosto 2021 da un richiedente asilo cui aveva dato ospitalità.

Nato a Besançon (Francia) il 19 novembre 1960, dopo gli studi in biologia, era entrato nella Compagnia di Maria ed era stato ordinato sacerdote nel 1990. P. Maire aveva studiato teologia al Centre Sèvres di Parigi, per poi o enere il Baccalaureato (1992-1994) e la Licenza (1994-1995) presso l’Istituto di Psicologia della Gregoriana.

Conosciuto per la sua dedizione ai diseredati e per la sua generosità, aveva discusso una tesi sul fondatore della sua Congregazione, san Louis-Marie Grignion de Montfort, che si era distinto per essere vissuto con i poveri ed esigeva dai suoi seguaci di non chiudere mai la porta e il cuore ai bisognosi.

Brandsma, Luciani, Maire: alumniwitnesses of charity (by Paolo Pegoraro) –The Pontifical Gregorian University includes 28 saints, 54 blessed and 16 Popes among its alumni. This is our family history, and it would be a very long narration trying to relate all the good deeds done on a daily basis by many of our alumni.

On May 15, 2022, the Holy Father presided over the canonisation ceremony of the Carmelite priest Tito Brandsma, killed in hatred of the faith in the extermination camp of Dachau on July 26, 1942. He obtained a Doctorate in Philosophy from the Univerisity in 1909.

On September 4, 2022, the Holy Father presided over the canonisation ceremony of Blessed John Paul I (Albino Luciani), Sovereign Pontiff. He studied in the Faculty of Theology, obtaining a Licentiate Degree and later a Doctorate.

Fr. Olivier Mairewas killed in the Vendée on August 9, 2021 by an asylum seeker whom he had given hospitality to. He obtained a Licentiate at the institute of Psychology.

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In ricordo

Luigi Martignani, O.F.M. Cap.

Borgo Tossignano (Bologna), 17 luglio 1955

Borgo Tossignano (Bologna), 15 luglio 2021

Come ex alunno, conseguì la Licenza (1982) e il Dottorato (1998) in Teologia con specializzazione biblica. Fu docente incaricato presso la medesima Facoltà (2001-2020) e prestò la sua opera presso la Segreteria di Stato della Santa Sede per circa 30 anni.

Bernhard Kriegbaum, S.I.

Berlino (Germania), 1° settembre 1944 Innsbruck (Austria), 3 agosto 2021

Professore Aggiunto (1985) nella Facoltà di Storia Ecclesiastica e poi Professore Straordinario (1993), P. Kriegbaum insegnò alla Gregoriana fino al 2005.

Joseph Shih, S.I.

Ningbo (Zehjiang, Cina), 28 agosto 1926 Roma, 2 settembre 2021

Come ex alunno, ottenne il Dottorato in Missiologia (1964), Facoltà dove poi insegnò “Catechetica missionaria” e “Religione e filosofia cinese”

dal 1965 fino al 1995. Divenuto Professore Ordinario nel 1974, gli fu conferito l’emeritato nel 1996.

Jacquineau Azétsop, S.I.

Douala (Cameroon), 2 marzo 1972 Roma, 13 ottobre 2021

Entrato nella Compagnia di Gesù il 22 settembre 1993, P. Azétsop era stato ordinato il 21 giugno 2003. Nel 1997 conseguì il Baccalaureato in Filosofia alla Faculté de Philosophie Saint Pierre Canisius (Kinshasa), il Baccalaureato in Teologia presso l’Hekima University College (Nairobi, 2002), e la Licenza in Teologia alla Weston Jesuit School of Theology (Cambridge, USA). Nel 2007 conseguì il dottorato in Social and Religious Ethics al Boston College School of Arts and Sciences (USA) con la dissertazione dal titolo Structural violence, population health and health equity in Africa , pubblicata integralmente nel 2010.

P. Azétsop aveva proseguito gli studi conseguendo il Master in Public Health Policy and Social Epidemiology alla Bloomberg School of Public Health (Johns Hopkins University – Baltimore, USA), venendo

insignito del Marcia Pines Award in Bioethics and Public Health, per il miglior lavoro scientifico svolto nel campo della Bioetica e della Salute Pubblica. Nel 2006 aveva insegnato e affiancato, in qualità di ricercatore e di assistente, il Prof. Jean-Marc Ela al Boston College. Fu Visiting lecturer alla Teilhard de Chardin School of Medicine (N’Djaména University –Ciad) e all’Hekima College, in Kenya. Nominato professore alla N’Djaména University School of Health Sciences e alla Universidade Católica de Moçambique, vi tenne corsi di politica sanitaria, epidemiologia sociale e bioetica; sul legame tra politica, etica e sanità pubblica, deontologia medica, giustizia sociale, globalizzazione e diritti umani.

Giunto alla Pontificia Università Gregoriana nel settembre 2014, cominciò il suo primo corso sul tema Structural violence and HIV and AIDS, e l’anno successivo fu nomi-

«Mi mostrò poi un fiume d’acqua viva, limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. E non vi sarà più maledizione. Il trono di Dio e dell’Agnello sarà in mezzo alla città santa e i suoi servi lo adoreranno» (Ap 22,1.3)

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nato Professore Straordinario nella Facoltà di Scienze Sociali. Già membro della Commissione istituita per riformulare gli obiettivi della Facoltà, ne fu nominato Decano il 18 maggio 2016 e riconfermato nella carica per il triennio successivo. Insieme a P. Fernando de la Iglesia Viguiristi sviluppò una proposta di programma accademico finalizzato al conseguimento della Licenza in Leadership and Management, percorso accademico inaugurato pochi giorni prima della sua scomparsa.

«Tutti siamo stati testimoni della generosità con cui P. Azétsop ha guidato la Facoltà di Scienze Sociali», ha scritto il Rettore alla Comunità universitaria, «senza misurare energie e tempo in questa missione che ha vissuto con profondo impegno e un grande senso di responsabilità».

Linus Kujur, S.I.

Perwantoli (Noadih, India), 23 settembre 1952 Roma, 14 ottobre 2021

Entrato nella Compagnia di Gesù il 6 ottobre 1972, P. Kujur era stato ordinato il 10 agosto 1985. Dopo aver completato gli studi superiori in India, svolse gli studi universitari al St. Xavier’s College (Ranchi, India) e al Sacred Heart College (Shembaganur, India). Giunto a Roma, conseguì il Baccalaureato in Teologia alla Gregoriana (1985), la Licenza in Liturgia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo (1988), la Licenza in Missiologia (1991) e il Dottorato in Missiologia (1993) in Gregoriana, pubblicando la dissertazione The sacramental celebration of the rites of passage in the Uraon culture: a case study of liturgical inculturation.

Nel 1994 P. Kujur cominciò a insegnare liturgia e missiologia nella Facoltà di Teologia del St. Alberts College (Ranchi, India) e nel 2008 alla Facoltà di Missiologia della Gregoriana. Nel 2015 venne nominato Coordinatore Accademico del Centro Studi Interreligiosi della Gregoriana, eretto nello stesso anno, e al cui svi-

luppo contribuì attivamente, offrendo corsi che abbracciavano le aree di sua competenza e la sua vasta esperienza.

«Conosciuto dai colleghi e studenti per la sua gentilezza, tranquillità e disponibilità, P. Kujur è stato un esempio per il modo in cui ha affrontato la malattia, sempre con grande fiducia in chi lo curava», ha scritto il Rettore alla Comunità universitaria. «In questo modo, faceva trasparire la sua fiducia in Dio Padre al quale adesso lo affidiamo».

Heinrich Wilhelm Pfeiffer, S.I.

Tübingen (Germania), 22 febbraio 1939 Berlino (Germania), 26 novembre 2021

Entrato nella Compagnia di Gesù il 22 aprile 1963, era stato ordinato sacerdote il 13 luglio 1969. Conseguì il biennio filosofico presso il Collegio San Giovanni Berchmans di Pullach, e poi il Baccalaureato (1968) e la Licenza in Teologia (1970) alla Gregoriana.

Nel 1971 iniziò ad insegnare presso la Gregoriana come docente di Storia dell’Arte Cristiana, nella Facoltà di Storia Ecclesiastica. Nel 1973 conseguì il Dottorato in Storia dell’Arte presso l’Università di Basilea, con una dissertazione dal titolo: Zur Ikonographie von Raffaels Disputa. Egidio da Viterbo und die christlichplatonische Konzeption der Stanza della Segnatura, pubblicata nel 1975 nella collana “Miscellanea Historiae Pontificiae” (volume 37). Trasferitosi stabilmente alla Gregoriana, continuò a insegnare nella Facoltà di Storia Ecclesiastica; fu Direttore del Corso Superiore per i Beni Culturali della Chiesa (1996-2004) fino al suo confluire nella nuova Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa. Nel 1998 fu nominato membro della Commissione Pontificia per i Beni Culturali della Chiesa per cinque anni. Fu membro della redazione o del Comitato scientifico di

diverse riviste, tra le quali Archivum Historiae Pontificiae e la rivista culturale del Movimento dei Focolari, Nuova Umanità. Famoso per il suo studio sul Volto Santo di Manoppello, per il quale ha ricevuto la cittadinanza onoraria nel 2001, spicca tra le sue ultime pubblicazioni: La Sistina svelata: Iconografia di un capolavoro

Diventato Professore emerito nel 2009, dopo più di quarant’anni P. Pfeiffer lasciò la Gregoriana nel 2014.

Marcel Chappin, S.I.

Nijmegen (Paesi Bassi), 31 gennaio 1943 Roma, 24 dicembre 2021

P. Chappin entrò nella Compagnia di Gesù il 7 settembre 1961 e fu ordinato sacerdote il 28 agosto 1976. Alla Gregoriana conseguì il Baccalaureato in Teologia (1976) e il Dottorato nella Facoltà di Storia Ecclesiastica (1982), pubblicando la dissertazione dal titolo: Pie VII et les Pays-Bas, 1814-1817: attitudes et positions de la Curie Romaine. Contribution à l’histoire de la liberté religieuse. Cominciò a insegnare nella Facoltà di Teologia nel 1981, dove per molti anni ha tenuto i corsi di Storia della Chiesa agli studenti del primo ciclo. Fondò il Corso Superiore per i Beni Culturali della Chiesa, che diresse dal 1991 al 1996. Nel 1991 venne nominato Vice Direttore del Centro di Ricerche Interdisciplinari “Culture e Religioni” della Gregoriana per un triennio, e nel 1994 venne nominato curatore dell’Archivio Storico della Gregoriana, esercitando l’incarico per sette anni.

Nominato dal Santo Padre Membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, ne fece parte per tre quinquenni (2004, 2009, 2014) e ne divenne membro emerito. Il 29 settembre 2007, P. Chappin, già Officiale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato dal 1996, fu nominato Vice Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, incarico che esercitò fino al 2012. Il con-

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ferimento di questo incarico è stato un riconoscimento della competenza di P. Chappin come studioso, storico appassionato, curioso e rigoroso, capace di alimentare la passione per la Storia negli studenti e nei colleghi per più di trenta anni.

Il 15 aprile 2013 la Gregoriana rese omaggio ai 70 anni di P. Chappin con l’evento Il ministero dello storico, nel corso del quale è stato presentato il volume «Suavis laborum memoria». Chiesa, Papato e Curia Romana, tra storia e teologia

Robert Faricy, S.I.

Saint Paul (Minnesota, USA), 29 agosto 1926 Wauwatosa (Wisconsin, USA), 4 marzo 2022

Iniziò ad insegnare all’Istituto di Spiritualità della Gregoriana come Professore Invitato nell’anno accademico 1971-1972, diventando Professore Straordinario nel 1975 e Professore Ordinario nello stesso Istituto nel 1978, per giungere infine all’emeritato nell’anno accademico 1996-1997.

Sr. Lorenzina Colosi, FMA

Vitorchiano (VT), 18 ottobre 1928 Roma, 17 aprile 2022

Dal 1975 al 2003, Suor Colosi insegnò quasi ininterrottamente presso l’Istituto di Scienze Religiose della Gregoriana, dando un apporto significativo alla nuova strutturazione dell’indirizzo catechetico.

Francesco Paolo Rizzo, S.I.

Palermo, 5 agosto 1936 Palermo, 16 maggio 2022

Come ex alunno, condusse gli studi presso la Facoltà di Filosofia

dal Baccalaureato fino alla Licenza (1961-1964), e successivamente presso la Facoltà di Teologia (19661969), conseguendo la Licenza.

Dal 1995 fino al 2006 insegnò Storia della Chiesa antica presso la Facoltà di Storia Ecclesiastica, nella Scuola Superiore di Lettere Latine, nell’Istituto di Scienze Religiose e nella Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa.

Eleonora Barbieri Masini

Los Amates (Guatemala), 19 novembre 1928 Roma, 28 giugno 2022

Laureatasi in giurisprudenza e sociologia all’Università statale di Roma, la Prof.ssa Barbieri Masini concentrò i suoi studi sui mutamenti sociali e il loro possibile e probabile evolversi nel futuro a medio e lungo termine. Cercò di individuare quali possono essere le indicazioni di futuro per l’educazione e la famiglia, focalizzando la sua attenzione sulla donna come costruttrice di futuri alternativi nei diversi Paesi e nelle diverse culture.

Nel 1976 cominciò a insegnare nella Facoltà di Scienze Sociali della Gregoriana, tenendo corsi su Previsione Sociale e Umana, e in seguito nell’area dell’Ecologia Umana (1991), corsi che condusse fino alla conclusione della sua attività di docenza (2003). Nei suoi trent’anni di insegnamento, la Prof.ssa Barbieri Masini è stata pioniera degli studi previsionali a livello mondiale; per questa ragione, su proposta dell’allora Rettore P. Franco Imoda S.I., fu nominata Professore Emerito per meriti accademici da P. Peter-Hans Kolvenbach S.I., Vice Gran Cancelliere dell’Università. Sempre nel 2004 le fu conferita l’onorificenza Pro Ecclesia et Pontifice in riconoscimento degli studi negli ambiti di Ecologia Umana e di Previsione Umana, per come aveva saputo «imprimere il segno

cristiano riuscendo ad abbinare fede e scienza con grande successo».

Il23 maggio 2013 la Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana le rese omaggio presentando il volume Eleonora Barbieri Masini: Alma de los estudios de los futuros (Mexico City, 2013).

Manuel Ruiz Jurado, S.I.

Guarromán (Jaén, Spagna), 8 ottobre 1930 Madrid, 19 luglio 2022

Entrato nella Compagnia di Gesù il 7 settembre 1948, P. Ruiz Jurado fu ordinato sacerdote a Granada il 15 luglio. In Spagna conseguì il Baccalaureato in Filosofia (1960), la Licenza (1963) e il Dottorato (1971) in Teologia

A Roma conseguì il Diploma nella Scuola Superiore di Lettere Latine presso la Gregoriana (1966) e il Diploma nell’Istituto Superiore di Pedagogia dell’allora Pontificio Ateneo Salesiano. Cominciò a insegnare all’Istituto di Spiritualità della Gregoriana nel 1976, divenendo poi Professore Straordinario (1981), Professore Ordinario (1984) e Preside dell’Istituto (1999), incarico che esercitò fino alla nomina a Professore Emerito (2001). Nel 2001 fu nominato Consultore dell’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana; più volte, inoltre, fu nominato Consultore della Congregazione delle Cause dei Santi. Concluse l’insegnamento nel 2005, facendo rientro nella sua Provincia nel 2011.

Nella sua lunga attività di ricerca e di studio, P. Ruiz Jurado ha scritto oltre 40 pubblicazioni monografiche, tutte afferenti al tema della spiritualità, del carisma di Sant’Ignazio di Loyola e della spiritualità ignaziana.

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IN RICORDO

Informazione

P. Mark Lewis S.I. nuovo Rettore della Gregoriana

IlSanto Padre Francesco ha nominato Rettore della Pontificia Università Gregoriana, a decorrere dal 1º settembre 2022, P. Mark Andrew Lewis, S.I. Nato a Miami (Florida, USA) nel 1959, P. Lewis è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1980 ed è stato ordinato presbitero l’8 giugno 1991. Nel 1984 ha conseguito la Licenza in Filosofia alla St. Louis University (St. Louis, Missouri) e, nel 1991, la Licenza in Teologia presso il Regis College di Toronto (Canada). Nel 1995 ha ottenuto il Dottorato in Storia alla University of Toronto (Canada) con una dissertazione intitolata The Social Impact of the Jesuit College of Naples, 1552-1600 Dal 1996 al 2004 ha lavorato presso l’Istituto Storico della Compagnia di Gesù, a Roma, di cui è stato Direttore dal 1998. Durante questi anni, ha iniziato a insegnare alla Pontificia Università Gregoriana, nella Facoltà di Storia Ecclesiastica. Nel 2005 è tornato negli Stati Uniti d’America e ha insegnato presso lo Spring Hill College. Dal 2008 al 2014 è stato Supe-

NOMINE IN GREGORIANA

Nel corso del periodo compreso tra il 21 aprile 2021 e il 14 luglio 2022, vi sono state alcune nomine relative ai professori e docenti della nostra Università, delle quali desideriamo dare conto.

P. Pavulraj Michael S.I., Preside dell’Istituto di Spiritualitàa decorrere dal 1° settembre 2022 e per un ulteriore triennio.

P. Nicolas Steeves S.I., Moderatore del Primo Ciclo nella Facoltà di Teologia per un ulteriore triennio, a decorrere dall’anno accademico 2021-2022.

P. Louis Caruana S.I., P. Paul Oberholzer S.I.ela Dott.ssa Francesca Benedetti, Membri della Commissione per la Qualità a decorrere dal 1° ottobre 2021 e per un triennio.

Rev. Don Giuseppe Bonfrate, Membro della Commissione Teologica del Sinodo 2021/23.

P. Terrance Walsh S.I.,Professore Straordinario della Facoltà di Filosofia.

riore Provinciale della Provincia di New Orleans della Compagnia di Gesù.

Tornato alla Gregoriana nel gennaio 2017 come membro del corpo docente della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa, P. Lewis è stato nominato Vice Rettore Accademico nel 2019.

Ha pubblicato diversi studi sulla storia dell’educazione nella Compagnia di Gesù.

«In quanto Vice Rettore Accademico, egli si è impegnato nella formazione pedagogica del corpo docente e nella promozione della qualità, diventata ormai una dimensione permanente della vita universitaria», ha scritto il suo predecessore P. Nuno da Silva Gonçalves S.I., alla Comunità Universitaria, aggiungendo: «Colgo l’occasione per ringraziarVi per la dedizione e lo spirito di missione di cui sono stato testimone da vicino negli ultimi sei anni e che rendono la Pontificia Università Gregoriana una istituzione così speciale al servizio di tutta la Chiesa».

P. Miguel Coll S.I., eP. Paul Oberholzer S.I., Professori Straordinari della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa.

Rev. Don Roberto Regoli, Direttore del Dipartimento di Storia della Chiesa e Moderatore del Primo Ciclo della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesaper un ulteriore triennio, a decorrere dall’anno accademico 2021-2022.

P. Hans Zollner S.I.,Presidedell’Istituto di Antropologia.Studi interdisciplinari sulla dignità umana e sulla cura delle persone vulnerabili,a decorrere dal 1° settembre 2022 e per un triennio.

P. Giuseppe Di Luccio S.I., P. René Micallef S.I. e P. Nicolas Steeves S.I., Professori Straordinari della Facoltà di Teologia.

Dott. Ambrogio Bongiovanni, Professore Straordinario della Facoltà di Missiologia.

P. Heong Yeon Hwang S.I.,Professore Straordinario dell’Istituto di Psicologia.

Rev. Mons. Peter Beer, Professore Straordinario dell’Istituto di Antropologia.

P. Paul Rolphy Pinto S.I.,Professore Straordinario dell’Istituto di Spiritualità.

P. Adelson Araújo dos Santos S.I., ProDirettore del Centro San Pietro Favre per i Formatori al Sacerdozio e alla Vita Consacrataper un ulteriore triennio a decorrere dal 1° settembre 2022.

P. Bryan Lobo S.I.e laProf.ssa Ilaria Morali, Professori Ordinari della Facoltà di Missiologia.

P. Stanisław Morgalla S.I., Preside dell’Istituto di Psicologiaa decorrere dal 1° settembre 2022 e per un ulteriore triennio.

P. Ulrich Rhode S.I., Decano della Facoltà di Diritto Canonico a decorrere dal 1° settembre 2022 e per un ulteriore triennio.

Prof.ssa Stella Morra, Direttrice del Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado” a decorrere dal 1° settembre 2022 e per un ulteriore triennio.

Prof. Ottavio Bucarelli e la Prof.ssa Yvonne Dohna Schlobitten, Professori Straordinari della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa.

Dott. Massimo Gargiulo, Vice Direttore del Centro “Cardinal Bea” per gli Studi Giudaicia decorrere dal 1° settembre 2022 e fino al 31 agosto 2023.

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P. Peter Lah S.I., Professore Ordinario della Facoltà di Scienze Sociali.

P. Philipp G. Renczes S.I., Decano della Facoltà di Teologia a decorrere dal 1° settembre 2022 e per un ulteriore triennio.

P. Joseph Xavier S.I., Delegato del Rettore per l’Ufficio Borse di studio a decorrere dal 20 settembre 2022 e per un ulteriore triennio.

ALTRE NOMINE

La Rev.da Suor Nuria Calduch-Benages, M.H.S.F.N.,Professoressa Ordinaria della Facoltà di Teologia, ilRev. Don Dario Vitali, Professore Ordinario della Facoltà di Teologia, laProf.ssa Stella Morra, Professoressa Straordinaria della Facoltà di Teologia e il Rev. Don Cataldo Zuccaro, Professore

Invitato della Facoltà di Teologia, Consultori del Dicastero per la Dottrina della Fede.

P. James Conn, S.I., Professore Emerito della Facoltà di Diritto Canonico, Consultore del Dicastero per l’Evangelizzazione.

Dott. Matthias Ambros, Docente Incaricato nella Facoltà di Diritto Canonico, Consultore del Dicastero per la Cultura e l’Educazione.

PREMIO BELLARMINO 2022

Il Premio Bellarmino 2022 per la miglior dissertazione dottorale difesa nella Facoltà di Teologia è stato assegnato al Rev. Don Luca Angelelli per la dissertazione dottorale I farisei in alcuni Padri della Chiesa e in altri scritti greci e latini

P. Gianfranco Ghirlanda S.I. creato cardinale

Lo scorso 27 agosto 2022 il Santo Padre Francesco ha presieduto il Concistoro per la creazione di 21 nuovi Cardinali, dei quali 9 ex alunni della Gregoriana. In questa solenne occasione è stato unito ai membri del Collegio Cardinalizio anche P. Gianfranco Ghirlanda S.I., Professore emerito della Facoltà di Diritto Canonico e già Rettore della Pontificia Università Gregoriana.

«A nome di tutta l’Università, faccio i migliori auguri a P. Gianfranco Ghirlanda», aveva scritto a fine maggio il Rettore Nuno da Silva Gonçalves S.I. «Il cardinalato al quale Papa Francesco lo chiama è il riconoscimento della competenza e ge-

Giornate vaccinali alla Gregoriana

Per affrontare la pandemia da Covid-19, nel corso dell’A.A. 2021-2022 la Pontificia Università Gregoriana ha ottenuto – in accordo con l’Azienda Sanitaria Locale Roma 1 (ASL Rm1) e con la Struttura di supporto alle attività del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 e per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale ed il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM) – di poter allestire nell’Atrio universitario un punto vaccinale straordinario.

Nel susseguirsi dei mesi gli appartenenti all’Università e ad altre Istituzioni hanno potuto beneficiare di quattro Open Day vaccinali, perfezionando il ciclo vaccinale e ricevendo la relativa attestazione.

Promossa dal Vice Rettore Amministrativo e dall’Ufficio del Personale e delle Risorse Umane, l’iniziativa ha evidenziato l’impegno dell’Università per la cura e la salute dei suoi membri.

del II e III secolo, moderata dal Prof. Joseph Sievers.

Il Premio Bellarmino 2022 per la miglior dissertazione dottorale difesa in una delle altre Facoltà o Istituti è stato assegnato a Marta Rodríguez Díaz (Facoltà di Filosofia) per la dissertazione dottorale “Teoría de género”: presupuestos y raices filosóficas , moderata dal Prof. Ramón Lucas Lucas.

25 ANNI DI SERVIZIO IN GREGORIANA

Nell’anno 2022 hanno raggiunto il 25° anno di servizio nell’Università i dipendenti: Daniela Totino (Ufficio del Personale e delle Risorse Umane) Cesare Tomasoni (Information Systems)

nerosità con cui ha servito e serve la Chiesa: nella ricerca, nell’insegnamento e nella collaborazione assidua con i Papi e la Curia Romana. La fiducia che i diversi Pontefici gli hanno manifestato è particolarmente evidente nella nomina a membro e consultore di molti Dicasteri, nonché nelle missioni delicate che gli sono state affidate negli ultimi anni».

Iniziative per l’Ucraina

Fin

dai primi giorni a seguito dell’invasione dell’Ucraina, il Rettore Nuno da Silva Gonçalves S.I. ha invitato alla preghiera e a «manifestare la nostra vicinanzaagli studenti, ai professori, ai docenti, al personale amministrativo» originari del Paese. «Come comunità accademica internazionale, operiamo ogni giorno, tutti insieme, al servizio della Chiesa universale, fedeli all’intuizione di Sant’Ignazio che concepì il Collegio Romano come Universitas omnium nationum».

Iniziative di preghiera sono state promosse dalla Cappellania Universitaria, tra cui il canto del Moleben (supplica) alla Santissima Madre di Dio, animata dagli studenti del Pontificio Collegio Ucraino di San Giosafat. L’Ufficio Relazioni Studenti ha contributo alla raccolta di beni di prima necessità da inviare, mentre i docenti del Dipartimento dei Beni Culturali della Chiesa hanno offerto ai profughi ucraini una serie di visite a luoghi e monumenti significativi nella storia della Roma cristiana.

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Eventi 2021-2022

Chiesa di Sant’Ignazio in Campo Marzio – 4 ottobre 2021 Eucaristia per l’Inaugurazione dell’A.A. 2021-2022 Presieduta da P. Arturo Sosa Abascal, S.I.

Presentazione della Collana “Sub Lumine Fide” – 26 ottobre 2021 Il teologo dinanzi al mistero in collaborazione con Gruppo Editoriale San Paolo

Hanno partecipato: Nuno da Silva Gonçalves S.I., Card. Luis Francisco Ladaria Ferrer S.I., Mons. Rino Fisichella, Salvador Pié-Ninot, Cettina Militello, Ferdinando Adornato

Moderatrice: Cesara Buonamici

Convegno internazionale – 17, 18 e 19 novembre 2021 Ripensare Bellarmino tra teologia, filosofia e storia. Convegno Internazionale nel IV Centenario della morte di San Roberto Bellarmino S.J. (1621-2021)

in collaborazione con Gregorian University Foundation e Fairfield University

Hanno partecipato: Nuno da Silva Gonçalves S.I., Mark R. Nemec, Gennaro Maria Barbuto, Dario Vitali, Diego Molina S.I., Lydia Salviucci Insolera, Miguel Coll S.I., Robert Godding S.I., Saverio Ricci, Massimo Carlo Giannini, Sylvio De Franceschi, Tibor Bartók S.I., Angelo Maffeis, Ginevra Crosignani, Enrica Fabbri, Jean Louis Ska S.I., Nicolas Steeves S.I., Card. Luis Ladaria S.I., Federica Favino, Martín M. Morales S.I., Robert Danieluk S.I., Franco Motta

Moderatori: Henryk Pietras S.I, Nicolas Steeves S.I., Scott Brodeur S.I., Massimo Carlo Giannini

Nella foto sopra: I partecipanti al convegno internazionale in occasione del 50° dalla fondazione dell'Istituto di Psicologia (19 maggio 2022) davanti alla Gregoriana. Nel suo Messaggio ai convegnisti, papa Francesco ha ricordato che mentre «il mondo attraversa oggi una profonda crisi antropologica [...] la Chiesa continua ad aspettarsi, dal vostro Istituto, un servizio di qualità». Foto B. BENISZ

Rito di Benedizione – 9 marzo 2022

Lettura estetico-teologica della Croce di Fra Sidival Fila

Hanno partecipato: Nuno da SilvaGonçalves S.I., Lino Dan S.I., Yvonne Dohna Schlobitten, Barbara Aniello

Presentazione volume – 16 marzo 2022

Opera Omnia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Vol 8/1 - Chiesa: Segno tra i popoli in collaborazione con Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI e Libreria Editrice Vaticana

Hanno partecipato: Nuno da SilvaGonçalves S.I., Lorenzo Fazzini, Andrea Riccardi, Alessandro Clemenzia, Roberto Regoli Moderatore: Pietro Luca Azzaro

Convegno – 13 maggio 2022

I sei “Vogliamo”. Il Magistero di Giovanni Paolo I alla luce delle carte d’archivio in collaborazione con Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I

Hanno partecipato: Nuno da Silva Gonçalves S.I., Card. Pietro Parolin, Card. Beniamino Stella, S.E. Sergio Pagano, Simone Bruno, Andrea Tornielli, Flavia Tudini, Carlo Ossola, Dario Vitali, Gilfredo Marengo, Giovanni Vian, Mauro Velati, Davide Fiocco, Paolo Ruffini, Massimo Enrico Milone Moderatrice: Stefania Falasca

Chiesa di Sant’Ignazio in Campo Marzio / Aula Magna – 24 maggio 2022

Eucarestia di Azione di Grazie Presieduta da S.E. Mons. Lazzaro You Heung sik Cerimonia di conclusione dell’Anno Accademico 2021-2022

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Cerimonia di inaugurazione e consegna dei Diplomi – 29 ottobre 2021 Joint Diploma in Ecologia Integrale 2021-2022 (V edizione)

Hanno partecipato: Nuno da Silva Gonçalves S.I., Phillip Renczes S.I., Card. Peter Turkson, Luis Navarro, Francesco Celestino, Prem Xalxo S.I., Cecilia Dall’Oglio, Massimo Cantelmi, Daniele Di Loreto, Filomena Figus Moderatore: Inocent-Mária Vladimir Szaniszló

Corso di formazione – dal 26 novembre 2021 al 1° aprile 2022 “Sinodo” e “sinodalità”: approcci teologici

Hanno partecipato: Dario Vitali, Giuseppe Bonfrate, Riccardo Battocchio, Massimo Grilli, Philipp Gabriel Renczes S.I., Alberta Maria Putti, Giovanni Tangorra, Giacomo Incitti, Giacomo Morandi, Ivan Stoyanov Ivanov, Paul Gilbert S.I.

Lectio Magistralis – 13 dicembre 2021

A 700 anni dalla morte di Dante Alighieri –Lectio Magistralis «Dante e la Teologia»

Hanno partecipato: Philipp Gabriel Renczes S.I., Piero Boitani, Giuseppe Bonfrate

Giornata di studio del Dipartimento di Teologia Biblica – 24 marzo 2022

Il Fuoco della Parola. L’eucologia e il lezionario della Pentecoste

Hanno partecipato: Philipp Gabriel Renczes S.I., Fabrizio Ficco, Elbieta Obara, Luca Mazzinghi, Jean-Pierre Sonnet S.I., Scott Brodeur S.I., Pino Di Luccio S.I., Giuseppe Midili O.Carm., Nuria Calduch-Benages

Lectio Magistralis – 27 aprile 2022

È un Dio sapiente quello che ci ha creato? in collaborazione con Pontificia Academia Theologica Hanno partecipato: Philipp G. Renczes S.I., Mons. Ignazio Sanna, Riccardo Ferri Prelato, Luca Mazzinghi, Sergio P. Bonanni

Convegno internazionale di Teologia morale –11, 12, 13 e 14 maggio 2022 Pratiche pastorali, esperienza di vita e teologia morale: Amoris laetitia tra nuove opportunità e nuovi cammini in collaborazione con Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II Hanno partecipato: Nuno da Silva Gonçalves S.I, Mons. Philippe Bordeyne, Card. Kevin Farrell, Pier Davide Guenzi, Fernando Vidal, Eric Genilo, Veronica Rop, Claudia Leal, Emilia Palladino, Lisa Sowle Cahill, Stephanie Höllinger, Card. Mario Grech, Philipp Renczes S.I., Miguel Yañez S.I., Maria Clara Bingemer, Hélène Bricout, Giuseppe Bonfrate, Sigrid Müller, Alfonso Amarante, Diego Alonso-Lasheras S.I., James Keenan S.I., Alain Thomasset S.I., Maria Martha Cúneo, Mons. Vincenzo Paglia, Julio Luis Martinez S.I., Anthony Egan S.I., Maurizio Chiodi, Shaji Kochuthara Dharmaram Vidya Kshetram

Annual Lonergan Lecture – 20 maggio 2022 Teologia per una Chiesa sinodale. A 50 anni dalla pubblicazione di Method in Theology di B. Lonergan

Hanno partecipato: Ivo Coelho SDB, Gerard Whelan S.I., Giuseppe Guglielmi, Stefania De Vito, Marco Vanzini, Thomas Kristiatmo, Agnés Desmazières, Claudio Tagliapietra

Sessione di convegno – 24 settembre 2021 Ontologia ed etica della persona in collaborazione con Fondazione Centro Studi Filosofici Gallarate

Hanno partecipato: Francesco Totaro, Marianna Gensabella, Enrico Berti, Angela Ales Bello, Gaetano Piccolo S.I, Claudio Ciancio, Rémi Brague, Costantino Esposito, Laura Palazzani, Luigina Mortari

Convegno – 11 e 12 novembre 2021

La provvidenza di Dio e il senso della vita umana. Prospettive della filosofia analitica e continentale in collaborazione con Associazione Italiana di Filosofia della Religione e Centro Studi Filosofici Gallarate

Hanno partecipato: Mark A. Lewis S.I., Francesco Totaro, Lubos Rojka S.I., Aldo Magris, Giacomo Canobbio, Thomas Joseph White OP, Ciro De Florio, Aldo Frigerio, Simon Maria Kopf, Roberto Di Ceglie, Giovanna Costanzo, Mario Pangallo, Alessia Brombin, Davide Fantasia, Andrea Cavallini, Roberto Garaventa, Piotr Mazur, Salvatore Rindone, Paola Ricci Sindoni, Jeanne Mapunzu, Giuseppe De Ruvo, Giovanni Salmeri, Sherel Jeevan Mendonsa S.I., Paolo Trianni, Leopoldo Sandonà, Damiano Migliorini, Luciano Mazzoni Benoni

Moderatori: Andrea Aguti, Marco Damonte

Giornata di studio – 28 aprile 2022 Synodos come Methodos. Sul “con-filosofare” (symphilosophein)

Hanno partecipato: Andrea Aguti, Stefano Bancalari, Filippo Durisotto, Stefano Mecci, Gabriel Gauci, Samuele Zappalà, Stefano Chiarolla, Matteo Valdarchi Moderatori: Gaetano Piccolo S.I, Andrea Cavallini, Pavel Rebernik, Andrea Di Maio

Convegno – 27 giugno 2022

Dante e la Poesia di Dio Hanno partecipato: Giorgio Verola, Mario Pangallo Moderatore: João J. Vila-Chã S.I.

Convegno internazionale – 23 e 24 settembre 2021

I musei ecclesiastici testimoni di futuro. Vent’anni dalla Lettera sulla funzione pastorale dei Musei ecclesiastici in collaborazione con Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, Pontificio Consiglio della Cultura Hanno partecipato: S.E Pietro Sebastiani, Card. Gianfranco Ravasi, Mons. Stefano Russo, Fabrizio Capanni, Maria Isabel Roque, Ottavio Bucarelli, Ilaria Fiumi Sermattei, Valerio Pennasso, Giovanni Gardini, Marek Inglot S.I., Nadia Righi, Francisco José Alegría Ruiz, Sophie Andreae, Bernard Berthod, Gautier Mornas, Sandra Costa Saldanha, Lydia Salviucci Insolera, Maria Elena Colombo, Johanna Schwanberg, Claudia Caneva, Gianpaolo D’Andrea, Barbara Jatta, Nicola Mapelli

48 | 59/2022 EVENTI

Corso di formazione– 8 e 9 ottobre 2021 Conoscere Gestire Valorizzare. Formazione permanente per i responsabili dei beni culturali ecclesiastici. Modulo 3: valorizzazione in collaborazione con Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto

Hanno partecipato: Ottavio Bucarelli, Andrea Longhi, Valerio Pennasso, Lanfranco Disibio, Francesca Maria D’Agnelli, Laura Gavazzi, Damiano Pomi, Emanuela D’Ignazio, Giuseppe Giccone, Lorella Palumbo, Andrea Zappacosta, Irene Bongiovanni, Nunzio Falcicchio, Roberto Guttoriello, Roberto Canu, Cristiana Beghini, Emanuele Cavallini, Andrea Nante

Convegno internazionale – 15 e 16 ottobre 2021

Le arti e gli artisti nella rete della diplomazia pontificia in collaborazione con Sapienza Università di Roma – Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte, Instituto Español de Historia Eclesiástica, Centro Studi Roma

Hanno partecipato: Marek Inglot S.I., Manuela Gianandrea, Marcello Fagiolo, José Jaime Brosel Gavilá, Stefano Andretta, Martine Boiteux, Ludmila Budrina, Lisa Cattaneo, Costantino Ceccanti, Marco Coppolaro, Alessio Costarelli, Teodoro De Giorgio, Laura Facchin, Ilaria Fiumi Sermattei, Silvano Giordano, Sante Guido, Yvan Loskoutoff, Cecilia Mazzetti di Pietralata, Massimo Moretti, Carme Narváez, Carmelo Occhipinti, Antonella Parisi, Roberto Regoli, Minou Schraven, Vincenzo Stanziola, Teresa Vale

Moderatori: Alessandro Zuccari, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, Massimiliano Ghilardi, Giovanna Capitelli

Giornata di Studio – 29 ottobre 2021, Foligno Riflettere sull’arte e l’architettura sacra contemporanea in collaborazione con Sapienza Università di Roma - Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio Hanno partecipato: S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Paola Agabiti, Decio Barili, Ottavio Bucarelli, Alessandro Viscogliosi, Elvira Cajano, Italo Tomassoni, Lia Barelli, Emidio De Albentiis, Giovanni Carbonara, Sante Guido, Ilaria Fiumi Sermattei, Valerio Pennasso, Giovanni Gardini, Maria Vittoria Marini Clarelli

Presentazione volume – 30 marzo 2022 Lessico di Storia della Chiesa

Hanno partecipato: Marek Inglot S.I., Bernard Ardura, Martin Morales S.I., Gaetano Lettieri

Moderatore: Andrea Monda

Presentazione volume – 7 aprile 2022

“L’arcivescovo Antonio Codronchi. Beni ecclesiastici e politiche culturali a Ravenna tra Settecento e Ottocento” di Don Paweł Szczepaniak

Hanno partecipato: Marek Inglot S.I., Mons. Lorenzo Ghizzoni, Ilaria Fiumi Sermattei, Valter Curzi

Moderatrice: Barbara Ghelfi

Seminario di studio – 5 maggio 2022

I modi di governo del papa. Sinodi romani, concistori e congregazioni cardinalizi

In collaborazione con Archivum Historiae Pontificiae, Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose

Hanno partecipato: Marek Inglot S.I., Maurizio Sangalli, Roberto Regoli, Andrea Verardi, Pietro Silanos, Silvano Giordano, Enrico Galavotti

Moderatrice: Irene Fosi

Forum online – 7 ottobre 2021

Missione e riconciliazione.La testimonianza di padre Christian Carlassare, missionario comboniano e vescovo eletto di Rumbek in Sud Sudan

Hanno partecipato: Mons. Christian Carlassare, Bryan Lobo S.I., Rosalba Manes

Cerimonia di inaugurazione – 7 ottobre 2021 Presentation of the new Licentiate in Leadership and Management

Saluto iniziale: Nuno da Silva Gonçalves S.I.

Hanno partecipato: Peter Lah S.I., Card. Luis Antonio Gokim Tagle

Conferenza internazionale – 25 e 26 febbraio 2022

Sradicare la schiavitù moderna. Quale ruolo per le religioni? Prospettive e pratiche internazionali e locali

In collaborazione con Scalabrini International Migration Institute

Hanno partecipato: Nuno da Silva Gonçalves S.I., Franca Pellegrini, Peter Lah S.I., Chiara Porro, Card. Francesco Montenegro, Tomoya Obokata, Katharine Bryant, Giovanni Abbate, David Hollenbach S.I., Marco Omizzolo, Jean-René Bilongo, Monica Chikwe S.O.M., Gianfranco Della Valle, Francis Campbell, Sheikh Armiyawo Shaibu, Katharina Fuchs, Cristina Molfetta, Franca Pellegrini, René Micallef S.I.

Moderatori: Pia Cantini, Seàn-Patrick Lovett, David Holdcroft, Franca Pellegrini, Katharine Bryant, Aldo Skoda, Luca Di Sciullo

Presentazione volume – 22 marzo 2022

Radici a metà. Trent’anni di immigrazione romena in Italia in collaborazione con IDOS e Istituto S. Pio V

Hanno partecipato: Benedetto Coccia, Antonio Ricci, Miruna Cajvaneanu

Moderatrice: Alessandra Ciurlo

59/2022 | 49

Convegno – 6 aprile 2022

I Media cattolici al servizio dell’uomo. in collaborazione con Družina

Hanno partecipato: Tone Rode, Peter Lah S.I., Nataša Govekar, Philip Pullella, Jesús Colina

Corso di formazione – dall’11 al 25 maggio 2022

Europa Ferita. Per una nuova agenda su migrazioni, pace e futuro comune in collaborazione con Centro Astalli

Hanno partecipato: Chiara Cardoletti, Annalisa Camilli, Camillo Ripamonti S.I., Giancarlo Perego, Gianpiero Dalla Zuanna, Roberto Vicaretti, Linda Laura Sabbadini, Marco Damilano, Matteo Villa, Giuseppe Riggio S.I.

Giornata di studio – 19 maggio 2022

L’esperienza della malattia e del dolore come pellegrinaggio nella «speranza che non delude» (cf. Rm 5,5)

Hanno partecipato: Fabrizio Pieri, Pavulraj Michael S.I. Ciclo di conferenze interdisciplinari –dal 28 ottobre 2021 al 28 aprile 2022

Identità e vocazione. 50° anniversario della fondazione dell’Istituto di Psicologia (1971-2021)

Hanno partecipato: Vittorio Conti, Louis Caruana S.I., Stanisław Morgalla S.I., Yuji Sugawara S.I., Jeong Yeon Hwang S.I., Jim Corkery S.I., Maria R. González STJ, Rossano Zas Friz De Col S.I., Katharina Anna Fuchs, Emilia Palladino

Convegno – 19 maggio 2022

Adamo, dove sei? La questione antropologica oggi. 50° anniversario della fondazione dell’Istituto di Psicologia (1971-2021)

Hanno partecipato: Nuno da Silva Gonçalves S.I., Franco Imoda S.I., Card. Giuseppe Versaldi, Brenda Dolphin RSM, Tomáš Halík, Costantino Esposito, Amedeo Cencini FDCC, Giovanni Cucci S.I. Moderatori: P. Timothy Healy S.I., Maria R. González STJ

Conferenza internazionale – 6, 7 e 8 giugno 2022

in collaborazione con Facoltà di Teologia della Gregoriana, Laudato Si’ Observatory, VDW Federation of German Scientists, Universität Passau, Katolische Universität Eichstätt-Ingolstadt

Hanno partecipato: Mark A. Lewis S.I., Paolo Conversi, Ulrich Bartosch, Hartmut Graβl, Christine von Weizsäcker, Werner Gamerith, Louis Caruana S.I., Celia Deane-Drummond, María Adelaida Farah, Carlo Maria Polvani, Nancy Tuchman, Rodrigo Rodríguez Tornquist, Timothy Howles, Amy Woolam Echevarria, Ernst Ulrich von Weizsäcker, Peter Lah, S.I., Jairo H Cifuentes Madrid, Ottmar Edenhofer, Barbora Šedová, Pedro Walpole S.I., Martin Kirschner, César Attilio Ferrari, Theresa Sabonis-Helf, Bernhard Bleyer, Fernando Felipe Sánchez Campos, Henry Schwalbenberg, Joshtrom Kureethadam S.D.B., Thiago Garcia, Gerard Whelan S.I., Philipp G. Renczes, S.I., Michael Schuck, Patrick H. Byrne, Adam Hicks S.I., Francesco Gambino, Cynthia S.W. Crysdale, Stefania Proietti, Anne-Kathrin Lindau, Noélie Djimadoumbaye X.M.C.J., Jonathan Schorsch, Anselm Lam, Prem Xalxo, S.I., Nuno da Silva Gonçalves, S.I. Moderatori: Kira Vinke, Christian Meier, René Micallef S.I., Gerard Whelan S.I.

Nella foto sopra: I relatori della conferenza annuale BrenninkmeijerWerhahn del Centro “Cardinal Bea” per gli Studi Giudaci, che lo scorso 9 novembre ha festeggiato la sua XX edizione. Nella pagina precedente: Il convegno su San Roberto Bellarmino (17-19 Novembre 2021) Foto M. CORREA - S. DAL POZZOLO

Presentazione – 14 ottobre 2021

Safeguarding vulnerable people by promoting interdisciplinary academic initiatives.

Hanno partecipato: Nuno da Silva Gonçalves S.I., Arturo Sosa Abascal S.I., Card. GiuseppeVersaldi, Maria Cristina Messa, Juan Carlos Cruz Crellew, Ernesto Caffo, Jörg Fegert

Moderatrice: Baronessa Sheila Hollins

Ciclo di conferenze – dal 10 marzo al 26 maggio 2022

La dignità umana: prospettive interdisciplinari in collaborazione con Facoltà di Filosofia e Facoltà di Diritto Canonico

Hanno partecipato: Emanuele Spedicato, Gianfranco Ghirlanda S.I., Marcelo Gidi Thumala S.I., Paolo Trianni, Stefanus Hendrianto S.I., Albert E. Alejo S.I., Martín Morales S.I., Ambrogio Bongiovanni, Ramón Lucas Lucas L.C., João J. Vila-Chã S.I., Jakub Gorczyca S.I.

Convegno – 20, 21 e 22 giugno 2022

Reporting Abuse. Obligations, Dilemmas and reality

Hanno partecipato: Hans Zollner S.I., Tina Campbell, Simon Davies, Adam Zak S.I., Calisto Nyagilo, Alessandra Campo, Gioia Scappucci, Liza

50 | 59/2022 EVENTI
Transitioning to Integral Ecology?
Transdisciplinary Approaches for the Grounding and Implementation of a Holistic Worldview

Jorda, Agbonkhianmeghe E. Orobator S.I., Teresa Devlin; Andrew Azzopardi, Larry Yévenes S.I., Irma Patricia Espinosa

Ciclo di conferenze – dal 19 ottobre 2021 all’11 gennaio 2022

I Martedì alla Gregoriana – I semestre: La Cura Hanno partecipato: Sandro Barlone S.I., Marco Ronconi, Johan Verschueren S.I., Vincenzo Rosito, Giuseppe Bonfrate

Ciclo di conferenze – dal 22 febbraio 2022 al 24 maggio 2022

I Martedì alla Gregoriana – II semestre: Sinodalità Hanno partecipato: Filippo Gridelli, Riccardo Battocchio, Serena Noceti, Dario Vitali, Pierluigi Consorti, Andrea Grillo, Stella Morra, Marianella Sclavi

Incontro di studio – 11 gennaio 2022

Lo sguardo trinitario come origine della conoscenza e dell’educazione trans-disciplinare e trans-culturale

Hanno partecipato: Nuno da Silva Gonçalves S.I., Marek Inglot S.I., Stella Morra, Stefano del Bove S.I., Giuseppe Bonfrate, Yvonne Dohna Schlobitten, Jaya di Domenico, Pavulraj Michael S.I., Alessandro Malantrucco, Albert Gerhards, Hansol Goo, Ezio Lorenzo Bono C.S.F., Matthias Jerkovich, Stefano del Bove S.I., Federico Stella, Veronika Garms, Julie Allegra, Jim Corkery S.I., Claudia Bertling Biaggini, João J.Vila-Chã S.I.

Convegno – 23 maggio 2022

Le ragioni della Pace

Hanno partecipato: Maurizio Simoncelli, Maria Bianco, Sandro Barlone S.I.

Convegno – 30 e 31 maggio 2022

Tra Alessandria e Roma: dinamiche etnico-religiose e prospettive politiche della proposta culturale di Filone Alessandrino in collaborazione con Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo – Sapienza Università di Roma, Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, Comunità Ebraica di Roma

Hanno partecipato: Arianna Punzi, Gaetano Lettieri, Alberto Camplani, Chiara Spuntarelli, Livia Capponi, Sandra Gambetti, Umberto Roberto, Alberto Barzanò, Daniele Tripaldi, Claudio Zamagni, Caterina Moro, Ellen Birnbaum, Francesca Calabi, Cristina Termini, Joseph Sievers, Maren Niehoff, Ludovica De Luca, Stefano Mecci, Bernard M. Levinson, Massimo Gargiulo, Elena Zocca, Daniele Minisini, Smaranda Marculescu Badilita, Elsa Laurenzi, Brent Nongbri MF, Emanuela Prinzivalli

Ciclo di Conferenze – dal 21 ottobre al 16 dicembre 2021

Fratelli tutti: il sogno di Dio per un mondo più umano in collaborazione con Georgetown University Hanno partecipato: Card. Luis Antonio Tagle, Gerard Whelan S.I., Prem Xalxo S.I., Antuan Ilgit S.I., Emilio González Magaña S.I., Francesco Occhetta S.I., Benedetto Carucci Viterbi, Daniel Patrick Huang S.I., Adrien Lentiampa Shenge S.I., Gaetano Piccolo S.I., Card. Miguel Ángel Ayuso Guixot

Dal 15 novembre 2021 al 28 marzo 2022 Forum Cristianesimo - Islam Hanno partecipato: Fabio Ghia, Manel Jouini, Demetrio Giordani, Mons. Luigi Bressan, Livia Passalacqua, Jacques Mourad, Francesca Baldini, Daniela Gean, Rosanna Maryam, Svamini Shuddhananda Ghiri

Dal 29 novembre 2021 al 9 maggio 2022 Forum Cristianesimo - Religioni e Culture dell’Asia Hanno partecipato: Alessandro Saggioro, Davide Torri, Federico Squarcini, Vianney Zhao Yunhong CST, Prem Xalxo S.I., Dilan Perera S.I., Peter Andrew Gonsalves SDB, Paolo Trianni

The XX Annual Brenninkmeijer-Werhahn Lecture – 9 novembre 2021 Reading from the Same Text: From Dialogue to Jewish-Christian Studies

Hanno partecipato: Amy Jill Levine, Pino Di Luccio S.I., Christian Rutishauser S.I., Karma Ben Johanan, Nuno da Silva Gonçalves, S.I., Aldegonde Brenninkmeijer-Werhahn, Etienne Vetö CCN

Convegno – 5 aprile 2022

A Catholic and Jewish Perspectives on the Land Promise and its Contemporary Significance in collaborazione con The Angelicum Thomistic Institute

Hanno partecipato: Etienne Vetö CCN, Gavin D’ Costa, David Rosen

Sessione intensiva – 1 e 2 marzo 2022 (Pisai) Il Corano a Roma. Cattolicesimo e studio dell’Islam in epoca moderna in collaborazione con Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica (Pisai), L’Orientale – Università di Napoli Hanno partecipato: Nuno da Silva Gonçalves S.I., Ambrogio Bongiovanni, Roberto Tottoli, Adrien de Fouchier O.P., Davide Scotto, Tom McInally, Sara Fani, Haila Manteghi Amin, Paul Shore, Federico Stella, Giovanni Maria Martini, David Vázquez Ruiz

Sessione intensiva – 3-5 giugno 2022, Camaldoli Verso l’Uno. La spiritualità del dialogo nell’Induismo in collaborazione con il Monastero di Camaldoli Hanno partecipato: Ambrogio Bongiovanni, Antonio Rigopoulos, Marco Vannini, Stefano Rossi, Paolo Trianni, Joseph Wong

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Roberto Regoli, Ilaria Fiumi Serma ei (a cura di)

La religione dei nuovi tempi. Il riformismo spirituale nell’età di Leone XII Ancona, Consiglio Regionale delle Marche, 2020, pp. 387

Presentato in Gregoriana il 29 se embre 2021 (bit.ly/unigreStoriaBCC). Sono intervenuti: Luca Codignola (University of Notre Dame - Saint Mary’s University), Pierangelo Gentile (Università di Torino). Saluti iniziali: Marek Inglot S.I. (Decano della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa, Pontificia Università Gregoriana), Dino Latini (Presidente del Consiglio Regionale delle Marche). Introduzione e moderazione: Monica Mondo (Autrice e condu rice Tv2000).

Nell’età della Restaurazione emerge in forma diffusa e profonda l’esigenza di una radicale riforma spirituale. Leone XII si rivolge a questo anelito, che partecipa della nuova sensibilità romantica e che è ampiamente sentito in larghe sfere della corte pontificia e della società, per assumerlo come segno distintivo dell’intero suo pontificato.

Contributi: Giuseppe Biancardi; Martine Boiteux; Maria Carmela De Marino; Daniele Federici; Giacomo Ferri; Ilaria Fiumi Serma ei; Rèmy Hême de Laco e; Sylvain Milbach; Ugo Paoli; Simone Raponi; Roberto Regoli; Giancarlo Rocca; Domenico Rocciolo; Kristien Suenens; Cinzia Sulas.

Samuele Sangalli (edited by)

Rome: Three Millennia as capital. What’s next? Roma, GBPress, 2021, pp. 496

Presentato in Gregoriana il 7 febbraio 2022 (bit.ly/scuolasinderesi). Sono intervenuti: S.Em. Card. Angelo De Donatis (Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma), Bernhard Kotsch (Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede), Augusto D’Angelo (Docente presso Sapienza Università di Roma e Responsabile dei Servizi ai senza fissa dimora della Comunità di S. Egidio a Roma). Saluti iniziali: Nuno da Silva Gonçalves S.I. (Re ore della Pontificia Università Gregoriana), Nino Gale i (Dire ore Konrad-Adenauer-Stiftung Italia). Conclusioni: Mons. Samuele Sangalli (Coordinatore di Scuola Sinderesi).

Besides its cosmopolitan history, spanning three thousand years, in recent times once again Rome has made the step first from city to metropolis and then to megapolis. Which future will a end the Eternal City, in a time when urbanization looks like the ostensibly inevitable outcome of globalisation? In the present volume, which marks the end of the first ten years of its journeying, the Sinderesi School uses a variety of perspectives in an a empt to understand Rome.

Contributi: Anna Luisa Lippold; Massimiliano Ghilardi; Golo Maurer; Michael Driessen; Roberto Corbella; Gianluigi De Palo; Giampiero Palmieri; Ruth Dureghello; Abdellah Redouane; Gino Scaccia; Gianmaria Rusci i, Paola Perinu; Federico Eichberg; Fabio Silve i; Mariangela Lancillo a; Samuele Sangalli; Augusto d’Angelo; Ryan Srvice, LTB; Nicola Pigna; Antonella Piccinin; Federico Poggianti; Luca Bellardini; Serena Palazzo; Nino Gale i.

Ambrogio Bongiovanni, Victor Edwin (edited by) A call to dialogue. Christians in dialogue with Muslims Genzano di Roma, Aracne, 2021, pp. 592

Presentato in Gregoriana il 23 febbraio 2022(bit.ly/unigreMissiologia) Sono intervenuti: Diego Sarriò Cuccarella, AFr. (Preside PISAI- Pontificio Istituto di Studi Arabi ed Islamistica), Mons. Indunil J. Kodithuwakku (Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso), Ambrogio Bongiovanni (Dire ore del Centro Studi Interreligiosi della Gregoriana), Victor Edwin S.I. (Docente al Vidyajyoti College of Theology, India). Moderatore: Bryan Lobo S.I. (Decano della Facoltà di Missiologia – Pontificia Università Gregoriana).

The book is a bouquet of essays appeared in the last forty volumes of Salaam, the journal of Islamic Studies Association based in Delhi, highlighting the concrete efforts for Christian–Muslim relations in India which might bring some light and encouragement to those involved in the same venture even in other contexts. Overcoming tensions and prejudices, we believe in building up ‘alternative’ communities witnessing reciprocally the love for God and for all human beings, faithful to our own traditions and in the spirit of the Document on Human Fraternity jointly signed in Abu Dhabi (2019) by Pope Francis and the Grand Iman of al–Azhar, Ahmad al–Tayyeb.

Contributi: Felix Machado;Diego Sarriò Cucarella M.Afr.;Ambrogio Bongiovanni;Victor Edwin S.I.;Thomas Michael S.I.;Jean-Marie Gaudel M.Afr.;Christian W. Troll S.I.;Daniel A. Madigan S.I.; Kenneth Cragg;Terence Farias S.I.;Francesco Zannini;Gerarde e Philips R.S.C.J.;Sam V. Bhajjan; Desiderio Pinto S.I.;Maurice Borrmans M.Afr.;Chrys McVey O.P.;Patrick J. Ryan S.I.;Michael L. Fi gerald M.Afr.;Herman Roborgh S.I.;George Gispert-Sauch S.I.;Paul Jackson S.I.;Khurshid Khan; Michael Calabria O.F.M.

PUBBLICA ZIONI
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Presentazioni

Hic requiescit papa. Le iscrizioni funerarie dei papi nella basilica di San Pietro in Vaticano (V-XII secolo) Roma, GBPress (Miscellanea Historiae Pontificiae 73), 2021, pp. 264

Presentato in Gregoriana il 3 marzo 2022 (bit.ly/unigreStoriaBCC). Sono intervenuti: Danilo Mazzoleni (Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana), Pietro Zander (Fabbrica di San Pietro in Vaticano). Saluti iniziali: Marek Inglot S.I. (Decano della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa - Pontificia Università Gregoriana), S.E. Vi orio Lanzani (già Delegato della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, canonico lateranense). Moderatrice: Lia Barelli (Sapienza Università di Roma).

Nel volume sono raccolte e presentate quarantadue epigrafi funerarie di pontefici sepolti presso la basilica di San Pietro in Vaticano, in un ambito cronologico compreso tra V e XII secolo, cioè tra il pontificato di papa Leone Magno (440-461) e quello di papa Eugenio III (1145- 1153). Il lavoro analizza il rapporto dei testi epigrafici con le sepolture e il contesto topografico di riferimento, da un lato, e i riferimenti testuali (le erari, scri uristici, storici, poetici) contenuti nelle iscrizioni, dall’altro. La monografia intende offrire agli studi di Storia della Chiesa uno strumento per l’utilizzo delle fonti materiali (le epigrafi), che assumono il duplice valore di documento-monumento, analizzandone il testo e il contesto in cui vengono accolte. Il testo epigrafico descrive sinteticamente l’a ività del Vescovo di Roma; il contesto è quello della sepoltura dei pontefici ad sanctum Petrum, manifestando visibilmente la petrinitas della Chiesa di Roma.

Barbara Aniello (a cura di)

Sonus 1 Firenze. Museo dell’Opera del Duomo Firenze, Centro Di, 2021, pp. 256

Presentato in Gregoriana il 20 maggio 2022 (bit.ly/unigreStoriaBCC). Sono intervenuti: Stefania Macioce (Dipartimento di Storia, Culture, Religioni – Sapienza Università di Roma), Mons. Vincenzo de Gregorio (Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra). Saluti iniziali: Marek Inglot S.I. (Decano della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa - Pontificia Università Gregoriana). Moderatore: Dariusz Kowalczyk S.I. (Pontificia Università Gregoriana).

Sonus 1 Firenze inaugura la prima collana dedicata all’iconografia musicale presente nei musei italiani. Ideata e curata da Barbara Aniello, Sonus nasce allo scopo di rivelare la bellezza di sculture, pi ure, ricami, affreschi, mosaici a sogge o musicale delle più belle ci à italiane. Sonus 1 Firenze è un catalogo di un percorso itinerante e intera ivo che si articola tra il visivo e il sonoro e che, partendo dal Museo dell’Opera del Duomo, si snoda tra il campanile e la ca edrale di Santa Maria del Fiore e culmina nel ba istero di San Giovanni. Grazie a risorse multimediali che perme ono di ascoltare gli strumenti raffigurati nei diversi monumenti, il visitatore potrà non solo contemplare, ma anche udire il suono di liuti, vielle, trombe e cimbali qui effigiati.

Giovanna Capitelli, Ilaria Fiumi Serma ei e Roberto Regoli (a cura di) Dinamiche e politiche culturali nell’età di Leone XII Ancona, Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche, n. XXX, 2021, pp. 441

Presentato in Gregoriana il 16 giugno 2022 (bit.ly/unigreStoriaBCC). Sono intervenuti Catherine Brice (Université Paris-Est Créteil), Stefania Petrillo (Università degli Studi di Perugia), gli autori e i curatori del volume. Saluti iniziali: Marek Inglot S.I. (Decano della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa - Pontificia Università Gregoriana), Dino Latini (Presidente del Consiglio Regionale delle Marche). Moderatore: Andrea Ciampani (Università LUMSA).

Il volume – a cura di G. Capitelli, I. Fiumi Serma ei e R. Regoli – rientra nel programma pluriennale di ricerca promosso dall’Associazione culturale “Sulla pietra di Genga” ed è sostenuto dal Comune di Genga. Ogni anno viene approfondito un aspe o del pontificato di Leone XII (18231829) con volumi monografici pubblicati dall’Assemblea Legislativa della Regione Marche. L’intento è quello di celebrare nel 2023 il bicentenario dell’elezione al soglio pontificio di Leone XII con una reale crescita degli studi, raccogliendo gli esiti delle ricerche avviate nel corso degli anni.

Contributi: Bianca Maria Antolini; Carolina Armenteros; Martine Boiteux; Elisa Camboni; Giovanna Capitelli; Ilaria Fiumi Serma ei; Massimiliano Ghilardi; Marco Guardo; Chiara Licameli; Daniele Federico Maras; Davide Marino; Giuseppe Monsagrati; Raffaele Pi ella; Pier Paolo Racioppi; Rita Randolfi; Roberto Regoli; Valfredo Maria Rossi; Ilaria Sgarbozza; Manola Ida Venzo; Richard Wiman. Presentazione: Dino Latini. Premessa: Valerio Barberis.

59/2022 | 53 Presentazioni

Riviste universitarie - Abbonamenti

Archivum Historiae Pontificiae

volume 54 (2020) - Numero monografico «Gli accordi della Santa Sede con gli Stati (XIX-XXI secolo). Modelli e mutazioni: dallo Stato confessionale alla libertà religiosa» Roma, Gregorian & Biblical Press, 2022

Gregorianum

volume 101, fascicolo 2 volume 101, fascicolo 3 volume 101, fascicolo 4 volume 102, fascicolo 1 volume 102, fascicolo 2 Roma, Gregorian & Biblical Press, 2020-2021

Periodica de Re Canonica

Abbonamenti e acquisto di singoli volumi: www.gbpress.org

Piazza della Pilotta, 4 - 00187 Roma (Italia)

Tel. +39 06 6781567 - E-mail: periodicals@biblicum.com

Rivista universitaria online

volume 109, fascicolo 2 volume 109, fascicolo 3-4 volume 110, fascicolo 1 Roma, Gregorian & Biblical Press, 2020-2021

I numeri 31, 32 (2021) e 33 (2022) della rivista online Ignaziana (www.ignaziana.org) raccolgono ricerche inedite nonché contributi pronunciati in occasione di eventi organizzati dal Centro di Spiritualità Ignaziana.

Il sesto numero speciale (2021) , a cura di Sandro Barlone S.I. e Jaime Emilio González Magaña S.I., raccoglie gli a i dell’evento Vedere nuove tu e le cose in Cristo tenutosi nella Pontificia Università Gregoriana il 20 maggio 2021 in occasione dell’apertura dell’Anno Ignaziano. Interventi di Nuno da Silva Gonçalves S.I., Pavulraj Michael S.I., Arturo Marcelino Sosa Abascal S.I., Johan Verschueren S.I., Luis Francisco Ladaria Ferrer S.I., Marcello Semeraro e Jaime Emilio González Magaña S.I.

Laurent Basanese, S.I.Paolo Trianni (edd.)

Religioni in Asia. Uno sguardo contestuale Roma, Gregorian & Biblical Press (Interreligious and Intercultural Investigations), 2021, pp. 240

Amaury Begasse de Dhaem, S.I.

Mysterium Christi. Cristologia e soteriologia trinitaria Assisi, Ci adella Editrice (Teologia/Strumenti), 2021, pp. 684

Laurent Basanese, S.I. (con Diego Sarrió Cucarella, M.Afr., edd.)

Il Documento sulla fratellanza umana: una riflessione interdisciplinare

Roma, Gregorian & Biblical Press (Interreligious and Intercultural Investigations), 2022, pp. 208

Paolo Benanti Human in the loop Decisioni umane e intelligenze artificiali Mondadori Università (Scienza e Filosofia), 2022, pp. XII-164

54 | 59/2022 PUBBLICA ZIONI
Pubblicazioni 2021/2022 Pubblicazioni 2021/2022

Giuseppe Bonfrate

Maurice Blondel. Storia e dogma

Roma, Gregorian & Biblical Press (I Grandi Libri), 2021, pp. 168

Giulio Cipollone

Né crociata né gihad. Quando papi e sultani avevano lo stesso linguaggio di guerra

Bologna, il Mulino, 2021, pp. 632

Massimo Grilli (con Luigino Bruni)

L’uso dei beni. Bibbia ed economia in dialogo Roma, Gregorian & Biblical Press (Le Perle), 2021, pp. 168

Rosalba Manes

La melodia del silenzio. La figura sorprendente di Giuseppe di Nazareth

Milano, Ancora (Frammenti), 2021, pp. 96

Giuseppe BonfrateH. Miguel Yáñez S.I. (edd.)

Il “poliedro” della pastorale familiare Roma, Edizioni Studium (Cultura Studium), 2022, pp. 180

Yvonne Dohna Schlobitten (ed.) Pope Art. Esperienza religiosa, estetica e spiritualità. Verso una teologia della teoria e critica dell’arte contemporanea Roma, Gregorian & Biblical Press, 2021, pp. 680

Peter Lah, S.I. (ed.) Navigating Hyperspace: A Comparative Analysis of Priests’ Use of Facebook Benton - Searcy (AR), Resource Publications, 2021, pp. 216

Adnane Mokrani

Toward an Islamic Theology of Nonviolence: In Dialogue with René Girard

East Lansing (MI), Michigan State University Press (Studies in Violence, Mimesis & Culture), pp. 140, 2022

Francesco Occhetta, S.I. (con Mariella Enoc)

Il dono e il discernimento. Dialogo tra un gesuita e una manager

Segrate (MI), Rizzoli (Saggi italiani), 2021, pp. 192

Edoardo M. Palma

«Il mistero di cui ho scritto» (Ef 3,3).

Un itinerario metodologico per lo studio dei testi paolini

Roma, Gregorian & Biblical Press, 2021, pp. 208

Francesco Occhetta, S.I. Fede e giustizia. La nuova politica dei cattolici Cinisello Balsamo (MI), San Paolo (Il mondo che vogliamo), 2021, pp. 160

Gaetano Piccolo, S.I. Salute o salvezza? Il dilemma dei nostri tempi Cinisello Balsamo (MI), San Paolo, 2021, pp. 139

59/2022 | 55 Libri
2021/2022
Pubblicazioni

Pubblicazioni 2021/2022

Atti di Convegni

Joseph Sievers (with Amy-Jill

The Pharisees

Levine, edd.)

Benton - Searcy (AR), Resource Publications, 2021, pp. 216

Danilo Turco (ed.)

Ethics of Coexistence or Ethics of conflict. Seventh conference of permanent seminar “Giuseppe Vedovato” on international relations ethics

Roma, Gregorian & Biblical Press (Chiesa e Società), 2022, pp. 144

Gaetano Piccolo, S.I.

Parole per domani. Itinerario di Avvento

Roma, Paoline (Al pozzo di Sicàr), 2021, pp. 96

Joseph Sievers (con Amy-Jill Levine, edd.)

I Farisei

Cinisello Balsamo (MI), San Paolo (Lectio), 2021, pp. 432

Henryk Pietras, S.I. Concilio di Nicea (325) nel suo contesto

Roma, Gregorian & Biblical Press, 2021, pp. 256

Henryk Pietras, S.I. (et Monika Ożóg)

Dekrety papieskie według Collectio Hispana

Kraków, WAM (Synodi et Collectiones Legum), 2021, pp. CVII + 768

Roberto Regoli (con Ma eo Sanfilippo, edd.)

La Santa Sede, gli Stati Uniti e le relazioni internazionali durante il pontificato di Pio XII. Studi dopo l’apertura degli archivi vaticani (1939-1958)

Roma, Edizioni Studium (Religione e società), 2022, pp. 304

Giorgia Salatiello

Donne e uomini nella Chiesa

Ci à del Vaticano, LEV, 2021, pp. 126

Henryk Pietras, S.I. (et Monika Ożóg)

Collectio Avellana: listy cesarzy i papieży od 367 do 553 roku

Kraków, WAM (Synodi et Collectiones Legum), 2021, pp. LXXIX + 803

Roberto Regoli (ed.)

Dalla romanità alla diocesanità. Storia recente della Chiesa di Roma

Cinisello Balsamo (MI), San Paolo Edizioni, 2022, pp. 204

Samuele Sangalli

Il silenzio di Dio come alterità e compassione. Indagine interreligiosa

Soveria Mannelli (CZ), Rubbe ino (Catholica), 2021, pp. 344

PUBBLICA ZIONI
56 | 59/2022

Jean-Pierre Sonnet, S.I.

À l’ombre de ses ailes. Le livre de Ruth: une lecture narrative Bruxelles, Lessius (Le livre et le rouleau), 2021, pp. 213

Paolo Trianni Stati di vita

Assisi, Ci adella Editrice, 2021, pp. 164

Humberto Miguel Yáñez, S.I. (ed.) Il discernimento in ambito familiare Roma, Studium, 2021, pp. 167 – eBook

Collana “Rhetorica Biblica et Semitica”

Roland Meynet, S.I.

The Psalter. Book One (Ps 1-41)

Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2021, pp. 637

Roland Meynet, S.I.

The Psalter. Book Three (Ps 73-89)

Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2021, pp. 269

Roland Meynet, S.I.

Comment?

Les Lamentations de Jérémie

Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2021, pp. 195

Jean-Pierre Sonnet, S.I.

La ville où tout homme est né Bruxelles, Le Taillis Pré (Poésie), 2021, pp. 56

Dario Vitali

El diaconado. Nuevas perspectivas Madrid, Biblioteca de Autores Cristianos(Estudios y ensayos), 2021, pp. 184

Jeong Yeon Hwang, S.I.

How do humans become moral? Social Domain Approach to Moral Development Poland, Amazon Fulfillment, 2021, pp. 180

Roland Meynet, S.I.

The Psalter. Book Two (Ps 42/3-72)

Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2021, pp. 424

Roland Meynet, S.I.

The Psalter. Book Four (Ps 90-106)

Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2022, pp. 281

Roland Meynet, S.I. Ruth

Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2022, pp. 175

59/2022 | 57 Libri Pubblicazioni 2021/2022

Dissertazioni difese

Tra il 1° marzo 2021 e il 28 febbraio 2022, sono state difese le seguenti Dissertazioni di Dottorato.

TEOLOGIA

AGLIGAN, Joachim Christophanie, écoute de la parole et “être disciple” dans la section galiléenne de Luc. Une étude des récits de Lc 5,1-11; 9,10-17 et 9,28-36 [PITTA, 10119]

ALVES PEREIRA, Franklin

Comunhão com Cristo e não com demônios. Estudo exegético-teológico de 1Cor 10,15-22 e 1Tm 4,1-7° [BRODEUR, 10133]

ANGELELLI, Luca

I farisei in alcuni Padri della Chiesa e in altri scritti greci e latini del II e III secolo [SIEVERS, 10130]

ANTHONY SAMY, Lourdusamy ‘Presence’ as Marked by ‘the Presence of Absence’: A Critical Reading of the Sacramental Theology of Louis-Marie Chauvet Vis-a-vis the Interpretation of the Eucharistic Presence [BONFRATE, 10165]

COMMISSO, Giuseppe

La Chiesa come “quasi-soggetto” dell’unica economia logo-pneumatica. Verso una Teologia di Soft Power [CAPIZZI, 10132]

COPETE GIL, Francisco

«Quid Ecclesia de homine sentit?» Propuesta de hermenéutica en clave antropológica de las cuatro constituciones del Concilio Vaticano II [VITALI, 10153]

COSTANTINO, Giovanni

Dal Sacro al Santo: Kenosi di Gesù di Nazareth e ri-significazione del tema dell’Assoluto. Un itinerario teologico in dialogo

con E. Lévinas, C. Theobald e J.Y. Lacoste [DOTOLO, 10183]

DANCAR, Aleksander

Fondamenti teologici della prassi religiosa: trascendentalità o storicità? Un confronto tra K. Rahner e H. Waldenfels nel contesto del vivere cristiano in Indonesia [WHELAN, 10156]

DERIAN, Joseph

“La Chiesa è il mistero dell’effusione dello Spirito negli ultimi tempi”. Una nuova chiave di lettura della Lumen Gentium a partire dall’intervento di mons. Ignatius Ziadé [VITALI, 10158]

FAEDO, Daniele

L’etica come luogo della verità trascendentale dell’essere. La riflessione teologico morale di Aniceto Molinaro [YÁÑEZ, 10103]

FAZIO, Giuseppe

Il sacerdozio ministeriale segno escatologico. Una riflessione a partire dalla teologia di J. Ratzinger ed E. Schillebeeckx [NITROLA, 10127]

GRASSELLI, Renato

Symbolic Mediation and Hermeneutic of Reform. Avery Dulles’ Theology of Revelation and its Contribution to the New Evangelization. [APARICIO VALLS, 10108]

IOCCA, Simone

Il dibattito tra incarnazionisti ed escatologisti nella teologia cattolica intorno al Concilio Vaticano II: storia e attualità [NITROLA, 10193]

IRDI, Christian Charles

Nature and Grace in the Thought of John Milbank and Joseph Ratiznger: Contrasting Engagements with Secular Culture [CAROLA, 10115]

JANTZ, Bradley Allen

«That I May Place Nothing Before Your Glory»: A Literary, Exegetical, and Theological Study of the Prayers of Greek Esther [CALDUCH-BENAGES, 10126]

KARA, Stephen Kimani

God-Talk and the search for its language in the writings of David Tracy: rethinking the narrative language in a postmodern situation

[MMASSI, 10139]

KOCAN, Gašper

Attualità del concetto di anima per l’antropologia teologica oggi [TENACE, 10162]

KOSTRZEWA, Lukasz

La fede come incontro con il Dio sovrapersonale secondo Heinrich Ott. Una proposta adeguata per l’uomo d’oggi? [KOWALCZYK, 10125]

KULATHOOR, Jose

Pneumatocentric ecclesiology of Heribert Mühlen and Walter Kasper as key to understanding the Church as a Trinitarian mystery

[MMASSI, 10136]

KUMAGAWA, Yukinori

Una visione cristiana per una società non-cristiana? L’antropologia di Wolfhart Pannenberg in prospettiva giapponese [KÖRNER, 10180]

LEN ÁLVAREZ, Gonzalo Jesús

La conformación con Cristo como plenitud de la persona humana: luces desde la antropologia teológica de J.L. Ruiz de la Peña y L.F. Ladaria [APARICIO VALLS, 10184]

LOVRIC, Ivan

Il futuro escatologico di Israele. Studio esegetico-teologico di Rm 11,17-24 e Ef 2,11-18

[BRODEUR, 10173]

58 | 59/2022

MANZONE, Andrea

“L’uomo, bisogno di Dio”. Il contributo dell’antropologia religiosa di Abraham J. Heschel

[VETÖ, 10166]

PIKUL, Bartosz

IRACI, Filadelfio Alberto

MASSARI, Luca

“La tunica lacerata”. Uno studio del dissenso nel quadro dei processi di recezione ecclesiale, dal Vaticano II a Papa Francesco

[VITALI, 10122]

M’BAYI, Laurhy Argeles Rochard

“Voi siete dal padre il diavolo” (Gv 8,44). Studio esegetico-teologico sulla presenza e l’azione di Satan-diavolo, Principe di questo mondo nel Vangelo di Giovanni [JOJKO, 10176]

METELICA, Tomasz Lukasz

L’ecclesiologia eucaristica di Franciszek Blachnicki [CAPIZZI, 10120]

MPWAJI, Vincent Lawrence

Baptism in the Holy Spirit: A study of the Ecclesiological and Ecumenical Implications of the Theme among Pentacostals and Catholics [HENN, 10117]

NADUVILEZHUTHYKAL ANTONY, Martin Death as a Narrative-Sign in the Fourth Gospel: an Exegetico-Theological Study on the Language of Death in John 1-12 [PIERI, 10110]

NUNES BARROS, Thiago

L’antropologia teologica di Fausto di Riez: fra dibattito dogmatico e tradizione ascetica [TENACE, 10111]

NUNES TEIXEIRA, Leandro

Uma Igreja toda sinodal: A sinodalidade «na e a partir» da Igreja particular como primeiro nível de um caminho conjunto de todo o Povo de Deus em vista da communio ecclesiarum

[HENN, 10147]

«I am a Voice of One Crying in the Wilderness»: Questioning of the Emissaries from Jerusalem Regarding the Identity of John (Jn 1:19-28). Rhetorical Analysis and Interpretation in the Light of Biblical Marital Imagery [JOJKO, 10155]

SPAGNOLO, Emanuele

Escatologia e prassi: un confronto tra Jürgen Moltmann e Leonardo Boff [NITROLA, 10169]

TZINTZÚN CRUZ, María Concepción

Las mujeres en el Evangelio según Lucas. Testigos y ministras de la Palabra [GRILLI, 10149]

VARGA

ANDRÉS, Jesús

La salvación como solidaridad. el paradigma soteriológico del evangelio de Lucas

[GRILLI, 10123]

Diritto Canonico e Teologia Morale. Storia e prospettiva interdisciplinare [FANTAPPIÈ, 10124]

MENGHINI, Fabio

I requisiti minimi per la Sacramentalità del Matrimonio Canonico [KOWAL, 10171]

PIUS, Scholastica Kasisi (*)

The role and juridical nature of proper law of religious institutes (can.587) [SUGAWARA, 10128]

TAYLOR, Brian Patrick (*)

The Role and Juridical of the Diocesan Bishop in Causes of Canonization: A Historical and Juridical Analysis of His Competency [RHODE, 10175]

VITOLO, Domenico

Inviolabilità del sigillo sacramentale. Legittimità e valore di fronte alle sfide attuali [NYKIEL, 10160]

ZHANG, Liyong

Do Not Let Food Become a Stumbling Block for the Weak. An Exegetical-Theological Study of 1Cor 8:1-13 and Rom 14:13-23

[BRODEUR, 10092]

DIRITTO CANONICO

BILLERI, Marco

Conflitti tra associazioni private dei fedeli e autorità ecclesiastica. Uno studio sulla tensione tra autonomia e legittima vigilanza

[RHODE, 10190]

(*) specializzazione in Giurisprudenza

FILOSOFIA

APERLO, Maria Elena

Edith Stein, la ricerca della verità tra Husserl e il tomismo [GILBERT, 10174]

CHUKWU, Michael Uzoma

The Process of Knowledge according to Nicholas Rescher, A Critical Analysis in the Light of the Philosophy of Thomas Aquinas [CARUANA, 10181]

DOGAN, Ilija

Utilità del vescovo ausiliare per le reali necessità pastorali. Ricerca teologicogiuridica

[MODRIC, 10145]

EKOT, Maria-Stella Joseph (*)

Administration of Temporal Goods of Religious Institutes according to the teachings of the Church and the Codes of Canon Law

DELL’UNTO, Serena

La questione del significato. Un confronto tra le “Ricerche filosofiche” di L. Wittgenstein e la linguistica computazionale [PICCOLO, 10167]

GALVÃO DA SILVA, Marcos Paulo

PIGONI, Federico

Un’antropologia teologica in dialogo. Dalle domande esistenziali poste dal pensatore russo Nikolaj Berdjaev, alle proposte rintracciabili nel pensiero del teologo Henri de Lubac [TENACE, 10172]

[SUGAWARA, 10187]

EKPO, Anthony Onyemuche

Administrative Acts in Book V of the 1983 Code of Canon Law [SUGAWARA, 10152]

A política do saber e o saber da política: A dialética de Resistência e Liberdade segundo Michel Foucault [VILA-CHÃ, 10178]

LLANES, Maximiliano Gastón

Verdad y comunidad a partir de Verdad del mundo de H.U. von Balthasar [WALSH, 10112]

59/2022 | 59

MARCHIONNI, Stefano

Dialectica Amoris. Concezione dell’amore e sua rilevanza nel Monologion di Anselmo d’Aosta [GILBERT, 10157]

MONTOYA JARAMILLO, Ana Lucía

La fenomenología de la atención en Paul Ricoeur: la generosidad del cogito encarnado [D’AGOSTINO, 10131]

MORAIS, Júlio César

As raízes obscuras do conhecimento: A importância da Anschauung na Teoria dos Opostos de Romano Guardini [VILA-CHÃ, 10141]

PEZZINI, Rosinei Aparecido

La texture charnelle dell’altro e del mondo. Dal sens perceptif al sens langagier nel pensiero di Merleau-Ponty [GILBERT, 10170]

RODRÍGUEZ DÍAZ, Marta

“Teoría de género”: presupuestos y raices filosóficas [LUCAS LUCAS, 10179]

STORIA E BENI CULTURALI DELLA CHIESA

CANINO ZANOLETTY, Miguel Fernando

El acompañamiento de una joven congregación. La Santa Sede y el gobierno central de la Congregación salesiana bajo el rectorado de don Michele Rua (1888-1910) [REGOLI, 10135]

JESUS DOS SANTOS, Jailson

A evolução do discurso religioso sobre a escravidão no Brasil colonial (XVIIXVIII): uma passagem do paradigma do escravo “coisa” ao paradigma do escravo “pessoa de direitos” [GONÇALVES, 10144]

KIPKOECH, Patrick

Local ordinaries in Kenya 1868-1960. Prosopography and contribution to the Catholic Church [REGOLI, 10137]

KOVÁCS, György

Introibo ad altare Dei - Teofanie, apparizioni e presenza angelica presso l’altare nelle miniature occidentali (1130-1515) [ANIELLO, 10154]

KWAN, Youngmyoung

La Chiesa Cattolica Coreana di fronte alla politica religiosa durante il dominio giapponese (1910-1945) [MENDONÇA, 10118]

LENTINI, Giuseppe

«Non mi era a genio averlo per marito». Matrimonio e nullità matrimoniale nella diocesi di Agrigento nel XIX secolo [TANZARELLA, 10100]

SZCZEPANIAK, Pawel Wlodzimierz

Beni ecclesiastici e politiche culturali a Ravenna tra Settecento e Ottocento alla luce delle visite pastorali dell’Arcivescovo Antonio Codronchi (1785 - 1826) [SALVIUCCI, 10114]

VAKEVATTUKULATHIL, Shiju George

Erection of the Diocese of Calicut and Its First Bishop Mgr. Paul Perini S.J. (19101932)

[MIKRUT, 10121]

ZUBAC, Ivan Croatian Catholic Movement in the territory of the Archdiocese Djakovo-Osijek in the Interwar period (1918-1941) [MIKRUT, 10134]

MISSIOLOGIA

BROZOVIC, Andrej

Creatività, esperienza della figliolanza. Il modo di vivere ecclesiale secondo Nikolaj Berdjaev [RUPNIK, 10151]

SCIENZE SOCIALI

BANGA AYANYAKI, Martin

Faillite du système sanitaire et politique sociale en R.D. Congo. Cas du territoire administraftif de Poko [AZETSOP, 10148]

DE ANGELIS, Maria Chiara

L’etica della felicità nella società post moderna

[D’AMBROSIO, 10138]

DJARBA, Doramiène

Education a l’usage des medias digitaux et formation citoyenne: enquete socioantropologique dans les lycées urbains du Togo [EHRAT, 10146]

GANGOLA BAWA, Olivier

L’industrie de l’éphémère: espace-temps et corporeité à l’ére digitale à Kinshasa [LAH, 10142]

GREZ LÓPEZ, Enrique José Catholic Pilgrimage in a Hindu World: Interculturality in the Religious Practices of Tamilnadu [DE MATTEIS, 10116]

KADIMA MULAM BA, Lievin Medias, democratie et etat de droit en republique democratique du Congo. La contribution des medias de la ville de Kinshasa

[TANG ABOMO, 10140]

MAROTTA, Gianmichele

La corruzione in Italia, una prassi consolidata (1992-2018). Analisi etica ed educativa [D’AMBROSIO, 10177]

NGOYI MUANA, Emery

La gestion publique des affaires foncières en RDC. Cas de la circonscription de Kananga

[TANG ABOMO, 10143]

TCHAWO, Christophe Évangile de la prospérité et son incidence sur la jeunesse. Étude socio-anthropoloque du Pentecôtisme au Cameroun [TANG ABOMO, 10159]

SPIRITUALITÀ

BEI, Kiswendsida J. Dieudonné L’esercizio dell’autorità nella vita consacrata: il caso specifico degli istituti in Burkina Faso

[SZENTMARTONI, 10113]

GHIDINI, Francesco

“Colui che dà gli esercizi”. La guida di esercizi spirituali ignaziani dalle origini ad oggi

[GONZÁLEZ MAGAÑA, 10168]

GONÇALVES, Cleber José

«Chiamati a testimoniare nel mondo odierno l’amore salvifico di Dio con le parole e con la nostra vita» (CG 32, D. 11, n. 3). I Decreti delle Congregazioni Generali - 31ª, 32ª, 33ª, 34ª, 35ª, 36ªcome contributo alla missione della Compagnia di Gesù [MICHAEL, 10094]

60 | 59/2022 DISSERTAZIONI DIFESE

GWOZDZ, Jozef Kazimierz

Mons. Jorge Novak svd, un contemplativo en acción. La identidad y la espiritualidad sacerdotal en la praxis pastoral y misionera [GONZÁLEZ MAGAÑA, 10161]

KELE LOMBO, Jean Paul Mavambu

Accompagnement spirituel des couples catholiques en situation matrimoniale irrégulière et complexe dans l’Archidiocèse de Kinshasa à la lumière des enseignements magistériels de saint

Jean-Paul II et du pape François [ORSUTO, 10150]

KULANGARA, Jenny Varghese Union with God Through Spiritual Discernment: A study based on the Letters of St. Euphrasia Eluvathingal [MICHAEL, 10163]

PEÑA MARTÍNEZ, Moisés Roberto “Nuestro Modo de Proceder”. Estudio Teológico-Experiencial del origen, signi-

ficado, vigencia y mistagogía de esa expresión en san Ignacio de Loyola y los primeros compañeros

[ZAS FRIZ DE COL, 10164]

WARSINSKI, Piotr Grzegorz

Il consiglio evangelico dell’obbedienza. Il suo significato nella spiritualità sacerdotale diocesana alla luce del Magistero della Chiesa con riferimento agli insegnamenti dei Papi dal 1990 al 2015

[GONZÁLEZ MAGAÑA, 10129]

Nomine ex alunni

CREAZIONE DI CARDINALI

Nel corso del Concistoro del 27 agosto 2022, il Santo Padre Francesco ha creato Cardinali:

S.E.R. Mons.Arthur Roche, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Studente nel ciclo di Licenza nell’Istituto di Spiritualità dall’a.a. 1991/1992 al 1993/1994.

S.E.R. Mons. Fernando Verges Alzaga, Presidente della Pontifica Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Studente nei cicli di Baccalaureato e di Licenza nelle Facoltà di Filosofia e di Teologia dall’a.a. 1964/1965 al 1972/1973.

S.E.R. Mons. Robert Walter McElroy, Vescovo della Diocesi di San Diego (U.S.A.). Studente nel ciclo di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1983/1984 al 1985/1986.

S.E.R. Mons. Paulo Cezar Costa, Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Brasilia. Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1996/1997 al 2000/2001.

S.E.R. Mons. William Seng Chye Goh, Arcivescovo di Singapore (Singapore). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’ a.a. 1990/1991 al 1991/1992.

S.E.R. Mons. Giorgio Marengo, Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar (Mongolia). Studente nel ciclo di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1996/1997 al 1998/1999.

S.E.R. Mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo Emerito di Cagliari (Italia). Studente nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1964/1965 al 1967/1968.

Rev. P. Gianfranco Ghirlanda S.I., Professore Emerito della Facoltà di Diritto Canonico e già Rettore dell’Università. Studente nelle Facoltà di Teologia e di Diritto Canonico dall’a.a. 1970/1971 al 1976/1977.

Rev. Mons. Fortunato Frezza, Canonico di S. Pietro. Studente nella Facoltà di Teologia nell’a.a. 1966/1967.

NUOVE NOMINE EPISCOPALI

Nel periodo compreso tra il 21 aprile 2021 e il 23 maggio 2022, il Santo

Padre Francesco ha nominato Vescovi i seguenti ex alunni:

Rev. Mons. Giuseppe La Placa, finora Vicario Generale della Diocesi di Caltanissetta, a Vescovo della Diocesi di Ragusa (Italia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Filosofia dall’a.a. 1991/1992 al 1996/1997.

Rev. Anthony John Ireland, finora Vicario episcopale per il Settore Orientale dell’Arcidiocesi di Melbourne e Parroco di St. Gregory the Great a Doncaster (Australia), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Melbourne (Australia). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1990/1991 al 1991/1992.

Rev. P. Luis Alberto Huamána Camayo O.M.I., finora Consigliere per l’America Latina ed i Caraibi della Congregazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Huancayo (Perù). Studente nel ciclo di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1998/1999 al 2000/2001.

Rev. Francisco Figueroa Cervantes, finora Pro-Vicario Generale della Diocesi di Zamora (Messico), a Vescovo Ausiliare della Diocesi di Zamora (Messico). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa dall’a.a. 2004/2005 al 2006/2007.

59/2022 | 61

Rev. Vincenzo Viva, finora Rettore del Pontificio Collegio Urbano “de Propaganda Fide” in Roma, a Vescovo della Diocesi suburbicaria di Albano (Italia). Studente nel ciclo di Baccalaureato nelle Facoltà di Filosofia e di Teologia dall’a.a. 1990/1991 al 1995/1996.

Rev. Andrej Saje, finora Vicario Giudiziale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Ljubljana e Docente di Diritto Canonico presso la Facoltà di Teologia della omonima città (Slovenia), a Vescovo della Diocesi di Nuovo Mesto (Slovenia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’a.a. 1997/1998 al 2000/2001.

Rev. Cleocir Bonetti, finora Vicario Generale della Diocesi di Erexim (Brasile), a Vescovo della Diocesi di Caçador (Brasile). Studente nei cicli di Baccalaureato e di Licenza nella Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa dall’a.a. 2005/ 2006 al 2007/2008.

Rev. P. Edgardo Fabían Antúnez-Percíncula Kaendel S.I., finora Rettore del Collegio Sagrado Corazón di Montevideo (Uruguay), a Vescovo della Diocesi di San José de Mayo (Uruguay). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 2005/2006 al 2007/2008.

Rev. Fernando García Cadiñanos, finora Vicario Generale della Diocesi di Burgos (Spagna), a Vescovo della Diocesi di Mondoñedo-Ferrol (Spagna) Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Scienze Sociali dall’a.a. 1998/1999 al 1999/2000.

Rev. P. Vitus Rubianto Solichin S.X., finora Docente nel Seminario Maggiore e Rettore dello Scolasticato Filosofico di Jakarta (Indonesia), a Vescovo della Diocesi di Padang (Indonesia). Studente nel ciclo di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 2006/2007 al 2011/2012.

Rev. P. Anthony Pascal Rebello S.V.D., finora Parroco della Holy Cross Parish a Mogoditshane (Botswana), a Vescovo della Diocesi di Francistown (Botswana). Studente nel ciclo di Licenza nell’Istituto di Spiritualità dall’a.a. 1979/1980 al 1980/1981.

Rev. José Antonio Satué Huerto, finora Officiale della Congregazione per il Clero,

a Vescovo della Diocesi di Teruel y Albarracín (Spagna). Studente nel ciclo di Licenza della Facoltà di Diritto Canonico dall’a.a. 2002/2003 al 2003/2004.

Mons. José Luis Canto Sosa, finora Vicario Generale della Diocesi di Campeche e Parroco di La Resurreccíon, a Vescovo della Diocesi di San Andrés Tuxtla (Messico). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Storia Ecclesiastica dall’a.a. 1997/1998 al 1998/1999.

Rev. Attilio Nostro, finora Parroco di San Mattia a Roma, a Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea (Italia). Studente nei cicli di Baccalaureato nella Facoltà di Filosofia dall’a.a. 1987/1988 al 1988/1989 e di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1989/1990 al 1991/ 1992.

Rev. P. Milad Jawish B.S., finora Parroco di Saint-Sauveur de Montréal dei GrecoMelkiti (Canada), a Vescovo dell’Eparchia Saint-Sauveur de Montréal dei GrecoMelkiti (Canada). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 2000/2001 al 2001/2002.

Rev. P. Francesco Beneduce S.I., finora Rettore del Pontificio Seminario Campano Interregionale di Napoli, (Italia), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Napoli (Italia). Studente nel ciclo di Licenza della Facoltà di Teologia dall’a.a. 1983/1984 al 1984/1985.

Rev. Gaetano Castello, finora Docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, (Italia), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Napoli (Italia). Studente nei cicli di Baccalaureato nelle Facoltà di Filosofia e di Teologia dall’a.a. 1976/1977 al 1980/1981.

Rev. Mons. Guillaume Leschallier de Lisle, finora Vicario Generale della Diocesi di Meaux (Francia), a Vescovo della Diocesi di Meaux (Francia). Studente nei cicli di Baccalaureato e di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1996/1997 al 2000/2001.

Rev. Lauro Sérgio Versiani Barbosa, finora Parroco di Nossa Senhora do Rosário de Fátima a Viçosa-MG (Brasile), a Vescovo della Diocesi di Colatina (Brasile). Studente nel ciclo di Licenza della

Facoltà di Teologia dall’a.a. 1999/2000 al 2000/2001.

Rev. Giampaolo Dianin, finora Rettore del Seminario Maggiore di Padova (Italia), a Vescovo della Diocesi di Chioggia (Italia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1987/1988 al 1990/1991.

Rev. Israel Bravo Cortés, finora Vicario Generale della Diocesi di Tibù (Colombia), a Vescovo della Diocesi di Tibù (Colombia). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Filosofia dall’a.a. 2003/ 2004 al 2004/2005.

Rev. Mons. Francisco César García Magán, finora Vicario Generale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Toledo (Spagna), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Toledo (Spagna). Studente nei cicli di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1988/1989 al 1989/ 1990 e nella Facoltà di Diritto Canonico nell’a.a.1991/1992.

Rev. Daniel Joseph Meagher, finora Amministratore della Parrocchia All Hallows a Five Dock di Sydney (Australia), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Sydney (Australia). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 2004/2005 al 2005/2006.

Rev. Mons. Antônio Luiz Catelan Ferreira, finora Professore nella Pontificia Universidade Católica di Rio de Janeiro (Brasile), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile). Studente nel ciclo di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 2007/2008 al 2010/2011.

Rev. Mons. César Alfonso Ortega Díaz, finora Vicario Generale della Diocesi di Parral (Messico), a Vescovo della Diocesi di Linares (Messico). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Diritto Canonico dall’a.a. 2004/2005 al 2006/2007.

Rev. P. Neil Augustine Frank O.M.I., finora Superiore Provinciale dei Missionari Oblati di Maria Immacolata in Sud Africa, a Vescovo Coadiutore della Diocesi di Mariannhill (Sud Africa), con facoltà speciali. Studente nei cicli di Baccalaureato nelle Facoltà di Filosofia e di Teologia dall’a.a. 1995/1996 al 1997/1998.

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Rev. Andherson Franklin Lustoza de Souza, finora Professore di Teologia Biblica e Vicario Parrocchiale di Nosso Senhor dos Passos a Cachoeiro de Itapemirim-ES (Brasile), a Vescovo Ausiliare della Arcidiocesi Metropolitana di Vitória (Brasile). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 2001/2002 al 2008/2009.

Rev. Richard Kazadi Kamba, finora Segretario e Portavoce dell’Assemblea Episcopale Provinciale di Lubumbashi (Rep. Democratica del Congo), a Vescovo della Diocesi di Kolwezi (Rep. Democratica del Congo). Studente nel ciclo di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1998/1999 al 2000/2001.

Rev. Cícero Alves de França, finora Rettore del Seminario di Teologia Bom Pastor dell’Arcidiocesi Metropolitana di San Paolo (Brasile), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di San Paolo (Brasile). Studente nel Diploma per i Formatori al Sacerdozio e nel ciclo di Licenza nell’Istituto di Spiritualità dall’a.a. 2007/2008 al 2008/2009; attualmente iscritto nel ciclo di Dottorato nello stesso Istituto dall’a.a. 2019/2020.

Rev. P. Sabino Iannuzzi O.F.M., finora Vicario Episcopale dell’Arcidiocesi di Benevento e Rettore della Basilica Ss.ma Annunziata e Sant’Antonio a Vitulano (Italia), a Vescovo della Diocesi di Castellaneta (Italia). Attualmente iscritto nella Facoltà di Scienze Sociali nel ciclo di Diploma in Leadership e Management.

Rev. Raimundo Possidônio Carrera da Mata, finora Vicario Generale della Diocesi di Bragança Do Pará e Parroco di Mistério da Transfiguraçao do Senhor di Belén do Pará (Brasile), a Vescovo Coadiutore della Diocesi di Bragança Do Pará (Brasile). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Storia Ecclesiastica nell’a.a. 1986/1987 e poi dall’a.a. 1999/2000 al 2001/2002.

Rev. Simon Kim Jong-Gang, finora Direttore Amministrativo della Conferenza Episcopale Coreana, a Vescovo della Diocesi di Cheongju (Corea). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Storia Ecclesiastica dall’a.a. 2001/2002 al 2003/2004 e dall’a.a. 2004/2005 al 2010/2011.

Rev. Serafino Parisi, finora Parroco di San Dionigia Crotone e Direttore della Scuola Biblica della Diocesi di CrotoneSanta Severina (Italia), a Vescovo della Diocesi di Lamezia Terme (Italia). Studente nel ciclo di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1982/1983 al 1984/1985.

S.E. Mons. Javier Herrera Corona, finora Consigliere di Nunziatura, a Nunzio Apostolico nella Repubblica del Congo e in Gabon. Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nelle Facoltà di Filosofia e di Diritto Canonico dall’a.a.1998/1999 all’a.a. 2004/2005.

Rev. P. Theodoros Kontidis S.I., finora Parroco di Sant’Andrea Apostolo a Patrasso (Grecia), a Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Atene e Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis di Rodi (Grecia). Studente nei cicli di Baccalaureato e di Licenza nella Facoltà di Filosofia dall’a.a. 1974/1975 al 1977/ 1978.

Mons. Andrés Gabriel Ferrada Moreira, finora Officiale della Congregazione per il Clero, a Segretario della medesima Congregazione conferendogli in pari tempo il titolo di Arcivescovo. Studente nel ciclo di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 2004/2005 al 2006/2007.

Rev. P. Ángel Sixto Rossi S.I., finora Consigliere Provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina e Uruguay, a Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Córdoba (Argentina). Studente nel ciclo di Licenza nell’Istituto di Spiritualità dall’a.a. 1987/1988 al 1988/1989.

Rev. Roberto Repole, finora Docente e Canonico dell’Arcidiocesi Metropolitana di Torino, a Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Torino unita in persona episcopi con la Diocesi di Susa (Italia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1996/1997 all’a.a. 2000/2001.

Rev. Sandro Salvucci, finora Parroco dell’Unità Pastorale di Montegranaro (Italia), a Arcivescovo Metropolita di Pesaro (Italia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1990/1991 al 1994/1995.

Rev. Milan Zgrablić, finora Parroco della Cattedrale di Pore e Direttore dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero della stessa Diocesi (Croazia), a Arcivescovo Coadiutore dell’Arcidiocesi di Zadar (Croazia). Studente nel ciclo di Licenza nell’Istituto di Spiritualità dall’a.a. 1992/1993 al 1993/1994.

ALTRE NOMINE EPISCOPALI

S.E. Mons. José Rico Pavés, finora Vescovo Ausiliare della Diocesi di Getafe (Spagna), a Vescovo della Diocesi di Jerez de la Frontera (Spagna). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1992/1993 al 1997/1998 e Assistente nella stessa Facoltà negli a.a. 1996/1997 e 1997/ 1998.

S.E.R. Mons. José Trinidad Fernández Angulo, finora Vescovo Ausiliare della Diocesi di Caracas (Venezuela), a Vescovo della Diocesi di Trujillo (Venezuela). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Filosofia dall’a.a. 1994/1995 al 1995/1996.

S.E. Mons. Daniel Henry Mueggenborg, finora Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Seattle (U.S.A.), a Vescovo della Diocesi di Reno (U.S.A.). Studente nei cicli di Baccalaureato e di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1986/1987 al 1989/1990.

S.E. Mons. Luiz Carlos Dias, finora Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di São Paulo (Brasile), a Vescovo della Diocesi di São Carlos (Brasile). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Filosofia dall’a.a. 2002/2003 al 2006/ 2007.

S.E. Mons. Han Lim Moon, finora Vescovo Coadiutore della Diocesi di Venado Tuerto (Argentina), a Vescovo della medesima Diocesi. Studente nel ciclo di Licenza nell’Istituto di Spiritualità dall’a.a. 2001/2002 al 2002/2003.

S.E. Mons. Giampiero Palmieri, finora Arcivescovo Vicegerente della Diocesi di Roma, a Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno (Italia). Studente nei cicli di Bac-

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calaureato nella Facoltà di Filosofia e Baccalaureato e Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1986/1987 al 1991/ 1992.

S.E. Mons. Giacomo Morandi, finora Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, a Vescovo della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla (Italia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Missiologia dall’a.a. 2003/2004 al 2007/2008.

S.E. Mons. Ernesto Maguengue, finora Vescovo Ausiliare della Arcidiocesi di Nampula (Mozambico) a Vescovo della Diocesi di Inhambane (Mozambico). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1992/1993 al 1996/1997.

S.E. Mons. Pedro Manuel Salamanca Mantilla, finora Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Bogotà (Colombia), a Vescovo della Diocesi di Facatativà (Colombia). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1990/1991 al 1991/1992.

S.E. Mons. Paul Fitzpatrick Russel, già Nunzio Apostolico in Turchia, Turkmenistan e Azerbaigian, a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Detroit (U.S.A.). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’a.a. 1993/1994 al 1997/1998.

S.E.R. Raphaël François Minassian, finora Arcivescovo titolare di Cesarea di Cappadocia degli Armeni e Ordinario per i fedeli armeni cattolici dell’Europa Orientale, a Patriarca di Cilicia degli Armeni (Libano). Studente nei cicli di Baccalaureato nelle Facoltà di Filosofia e di Teologia dall’a.a. 1967/1968 al 1970/1971.

S.E. Mons. Jorge Carlos Patrón Wong, finora Arcivescovo-Vescovo Emerito della Diocesi di Papantla (Messico) e Segretario per i Seminari della Congregazione per il Clero, a Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Jalapa (Messico). Studente nei cicli di Baccalaureato e di Licenza negli Istituti di Psicologia e di Spiritualità dall’a.a. 1988/1989 al 1992/ 1993.

S.E. Mons. Luigi Renna, finora Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano (Italia), a Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Catania (Italia). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1991/1992 al 1992/1993.

S.E. Mons. William Nolan, finora Vescovo della Diocesi di Galloway (Scozia), a Arcivescovo Metropolita della Arcidiocesi di Glasgow (Scozia). Studente nei cicli di Baccalaureato e di Licenza nelle Facoltà di Filosofia e di Teologia dall’a.a. 1971/1972 al 1977/1978.

S.E. Mons. Gabriel Malzaire, finora Vescovo della Diocesi di Roseau (Dominica), a Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Castries (Santa Lucia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1996/ 1997 al 1999/2000.

S.E. Mons. Helizardo Terán Bermúdez O.S.A., finora Vescovo della Diocesi di Ciudad Guayana (Venezuela), a Arcivescovo Coadiutore dell’Arcidiocesi di Mérida (Venezuela). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1996/1997 al 1997/ 1998 e dall’a.a. 2001/2002 al 2003/ 2004.

ALTRI INCARICHI AFFIDATI AD EX ALUNNI E/O DOCENTI

Rev. Vito Mignozzi, Preside della Facoltà Teologica Pugliese, studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1999/2000 al 2003/ 2004; e il Rev. John Mockler, studente nel ciclo di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1999/2000 al 2001/ 2002, a Consultori della Congregazione delle Cause dei Santi.

S.E. Mons. Alejandro Arellano Cedillo, finora Decano del Tribunale della Rota Romana, a Presidente della Corte d’Appello dello Stato della Città del Vaticano. Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’a.a. 1992/1993 al 1997/1998.

S.E. Mons. Arthur Roche, finora Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, a Prefetto della stessa Congregazione. Studente nel ciclo di Licenza nell’Istituto di Spiritualità dall’a.a. 1991/1992 al 1993/1994.

S.E. Mons Christoph Hegge, Vescovo Ausiliare di Münster (Germania), S.E. Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato (Italia), S.E. Mons. Pieranto-

nio Pavanello, Vescovo di Adria-Rovigo (Italia), S.E. Mons. Egidio Miragoli, Vescovo di Mondovì (Italia), a Membri del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

Rev. P. Ulrich Rhode S.I., Decano della Facoltà di Diritto Canonico, e il Rev. P. Georges Henri Ruyssen, S.I., Decano della Facoltà di Diritto Canonico del Pontificio Istituto Orientale, a Referendari del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

Rev. Etienne Vetö, Professore Straordinario della Facoltà di Teologia e il Rev. Alberto Cozzi, Preside dell’Istituto di Scienze Religiose di Milano (Italia), studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1987/ 1988 al 1990/1991 aMembri della Commissione Teologica Internazionale.

S.E. Mons. Brendan Leahy, Vescovo di Limerick (Irlanda), studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1986/1987 al 1989/1990 e S.E. Mons. Valerio Lazzeri, Vescovo di Lugano (Svizzera) studente nel ciclo di Dottorato nell’Istituto di Spiritualità nell’a.a. 1987/1988, a Membri della Congregazione per l’Educazione Cattolica.

Rev. Mons. Eric Soviguidi, Consigliere di Nunziatura, finora in servizio presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, a Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’U.N.E.S.C.O. Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’a.a. 2001/2002 al 2005/2006.

Rev. Mons. Armando Matteo, finora Sotto-Segretario Aggiunto della Congregazione per la Dottrina della Fede, a Segretario per la Sezione Dottrinale della medesima Congregazione. Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1999/2000 al 2006/2007.

Rev. Mons. John Joseph Kennedy, finora Capo Ufficio della Congregazione per la Dottrina della Fede, a Segretario per la Sezione Disciplinare della medesima Congregazione. Studente nei cicli di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’a.a. 1990/1991 al 1992/1993 e nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’a.a. 1998/ 1999 al 2010/2011.

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