Comunicando n. 04/2012

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SOMMARIO 4 notizie in evidenza 9 11 speciale carta editoria 13 approfondimento 19 ipse dixit 22 grandi interviste 24 etichette 28 editoriale

publishing io lo farei così news rubrica green way

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Editorialando Per la prima volta bilingue! Immagine coordinata per Sunnycom L’editoria fatta di carta di Cecilia Cantadore Nobilitazione cover Passioni di carta di Pasquale Barbella Antonio Greco di Susanna Bonati Sfogliando polilabel di Cecilia Cantadore Quando il libro è un’arte di Cecilia Cantadore Restyling “al cucchiaio” di Mai Esteve Novità, applicazioni & tendenze dal mondo della comunicazione Le bioplastiche per il packaging soddisfano le esigenze dei consumatori responsabili di Paolo Serafin

rubrica naming rubrica marketing dei sensi

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La parola all’editoria di Béatrice Ferrari Parole che conquistano di Alessandro Miani

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di susanna bonati | susanna.bonati@sunnycom.it

EDI TORIA LANDO

oh, yes! Il nostro numero di maggio di comunicando è dedicato al publishing, più italianamente definito editoria, quel mondo che riguarda noi per primi e attorno al quale da anni illustre voci del panorama tecnologico e comunicativo convergono o si attorcigliano su previsioni più o meno catastrofistiche. “i libri e i giornali tra una decina d’anni spariranno completamente dalla nostra quotidianità”, sentii personalmente enunciare (e anche con una discreta dose di certezza-dentro) da nicholas negroponte (esimio esponente del MIT) almeno una quindicina di anni fa. Ed eccoci ancora qui, con la nostra carta e le nostre parole stampate, con quell’odore di antica tradizione che abbiamo amato riproporre in copertina con tanto di penna e calamaio. La vita procede, si evolve e cambia, per carità (e per fortuna!), ma previsioni nette che mettono in discussione tradizioni così radicate nell’esperienza dell’uomo, dette come se chi le cala al popolino fosse proprietario di verità al popolino sconosciute e facilmente gestibili, mi hanno sempre un po’ dato fastidio... sono fatta così, che ci posso fare? Che i libri fisici terminino la corsa insieme ai fratelli giornali domattina o tra un’intera era, non è certo la questione che vogliamo affrontare qui e ora; il punto è, di che qualità parliamo? Da un punto di vista di contenuti, di supporti e di contenitore estetico. A che punto siamo? Come siamo percepiti? Di cosa c’è bisogno? Per l’intero comparto editoriale, certo, sarebbe complesso e complicato rispondere; proviamo a dare il nostro personale punto di vista, quello di editori di riviste specializzate che cercano comunque di fare la differenza lavorando con amore. Questo è bello fare; lavorare con amore, serietà e nel pieno rispetto dell’intelligenza di chi ci legge. Contenuto è la nostra parola magica (e siamo contenti di condividere il pensiero con l’amministratore delegato di fiera milano media), e qualità, e innovazione, e carattere, e personalità, e eccellenza. Oh, yes! Questa è la nostra personale editoria: quella farcita di pensiero e non solo di parole. Quella che smuove e fa smuovere i neuroni e non copia e incolla. Quella che, così precursore dei tempi, tanti amerebbero imitare. Ma il prodotto, arraffazzonando, si potrà anche scimmiottare; il pensiero pulito e sempre in evoluzione che c’è dietro, no.

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Peace, love‌ and green printing.

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Mr.

di Fabio Pavanini | vanalon@tiscali.it

RESPONSABILE DI REDAZIONE: ALEXIA RIZZI // alexia.rizzi@sunnycom.it REDAZIONE: CECILIA CANTADORE // cecilia.cantadore@sunnycom.it DARIO ZOCCO RAMAZZO // dario.zocco@sunnycom.it IMPAGINAZIONE E COPERTINA: STEFANIA MORUZZI // stefania.moruzzi@sunnycom.it PUBBLICITÀ: DEBORAH FERRARI, MARCO MARCUCCIO // advertising@sunnycom.it UFFICIO TRAFFICO: MANUELA SPATOLA // advertising@sunnycom.it HANNO COLLABORATO PER QUESTO NUMERO: PASQUALE BARBELLA, SUSANNA BONATI, MAI ESTEVE, BÉATRICE FERRARI, ALESSANDRO MIANI, FABIO PAVANINI, PAOLO SERAFIN ___________________________________ Stampa: Copertina: Stylgraf - Valmadrera (LC) - Tel +39 0341 580349 Interno: A.G.F. ITALIA - Peschiera Borromeo (MI) - Tel +39 02 55305659 Tiratura: 10.000 copie Abbonamenti e diffusione Mensile 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Una copia: euro 5,00 - Arretrati euro 10,00 Abbonamento 8 numeri: Italia euro 40,00; Estero euro 80,00 Ufficio abbonamenti: tel. +39-02.48.51.62.07 e-mail: abbonamenti@sunnycom.it I pagamenti possono essere effettuati: - on-line con carta di credito su http://abbonamenti.sunnycom.it - c/c postale n. 31993207 SunnyCom Publishing srl - Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 14289 del 15/07/2005 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. Posta Target Magazine (SMA autorizzazione LO/CONV/037/2010) CMP di Milano-Roserio - Contiene I.P. - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano-Roserio per la restituzione al mitt. previo pagamento dei resi Sunnycom Publishing Srl Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Stromboli, 18 - 20144 Milano tel. +39 02 48516207 fax +39 02 43400509 Associato a:


COMUNICARE COL VINO (PER NOI)

È ARTE!

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Dal 2001 Tenute La Montina è anche il Museo d’Arte Contemporanea in Franciacorta, dedicato all’artista milanese Remo Bianco (1922-1988). Non una scelta dettata dal caso, ma una volontà di avvicinare al vino chi s’appassiona all’arte. Così come un pittore cerca, davanti a una tavolozza di colori puri, mischiandoli, di trovare le giuste tonalità; allo stesso modo lo Staff de La Montina cerca di unire le uve, provenienti da 7 località diverse della Franciacorta, per ottenere vini dalle sfumature organolettiche ricche e coinvolgenti. Il binomio arte-vino ha trovato poi nel 2010 il perfetto compimento quando la Famiglia Bozza, titolare dell’azienda, in occasione dei vent’anni della società, ha affidato allo scultore Paolo Menon il compito di studiare e disegnare le forme della nuova bottiglia e della sua etichetta. Il Museo d’Arte Contemporanea Remo Bianco in Franciacorta ospita regolarmente durante l’anno diverse mostre personali temporanee sempre visitabili su prenotazione. blog.lamontina.it/category/arte-e-vino

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POWER TO SUCCEED


NOTIZIE IN EVIDENZA a cura del Comunicando Team

Per la prima volta bilingue! Che Comunicando esca dai confini del Bel Paese non è una novità, abbiamo partecipato a numerosi eventi e manifestazioni internazionali. Il mese prossimo, però, ci sarà una bella novità. Il 13 e 14 giugno Comunicando vola a Parigi – Porte de Versailles – in occasione di Pack & Gift, la fiera dedicata al packaging in tutte le sue forme e alla creatività che sta dietro alla sua progettazione. Per l’occasione tutte le pagine del prossimo numero saranno in versione bilingue, italiano e inglese. Venite a cercarci tra i circa 300 espositori specializzati che parteciperanno alla manifestazione. Scovateci tra pack, box, scatole, cofanetti, nastri, materiali e shopping bag, siamo sicuri che anche in terra francese non passeremo inosservati. www.sunnycom.it maggio 2012

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NOTIZIE IN EVIDENZA a cura del Comunicando Team

IMMAGINE COORDINATA PER SUNNYCOM

Prosegue il lavoro di ridefinizione dell’identità visiva della nostra casa editrice, Sunnycom Publishing. Questa volta abbiamo creato un kit per comunicarci all’esterno: bloc notes, quaderni, cartoline per with compliments, tutti rigorosamente coordinati tra di loro. Al centro del progetto spicca il nostro amato stellarisco, il nostro logo, un po’ sole, un po’ stella, un po’ asterisco... dinamico e fresco, come i nostri prodotti editoriali. Il nostro kit è stato stampato da Tipografia Valdostana, che ha conferito alle superfici di tutti i prodotti uno speciale effetto soft touch. www.sunnycom.it

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LE LUCI DELLA CITTÀ

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a cura di Cecilia Cantadore

L’editoria fatta di carta

PECIAL

carta

Un supporto interessante, sottile, tenace, come la carta si declina in tanti e diversi settori di applicazione. Ma quello che per primo ci arriva alla mente, quello che diamo per scontato sia fatto di carta (anche se oggi tanto scontato poi non è) è proprio quello dell’editoria. In un mercato “difficile”, sempre più complesso, come quello dell’editoria, assistiamo a dinamiche di grandi cambiamenti e innovazioni. Gli editori, da un lato, devono rendere i loro prodotti sempre pià belli e accattivanti, per stimolare gli investitori e, dall’altro, inseguire i lettori che fruiscono delle informazioni su un numero crescente di mezzi, sempre più differenziati grazie alle nuove tecnologie. Libri, riviste, cataloghi... i prodotti editoriali in carta rimangono il media principale dell’editoria, il veicolo primario di questo mondo. Per questo motivo, la carta che va a comporne le pagine assume un ruolo fondamentale. Carte di pregio e non, patinate e naturali, commerciali e per grandissime tirature. Ogni prodotto sceglie la carta che più gli si addice. maggio 2012

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SPECIAL

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Collezione Eccellente

La “Collezione Eccellente” di Cartiere del Garda è formata da quattro carte patinate senza legno: GardaMatt Art (dalla superficie opaca, adatta a lavori editoriali e commerciali di pregio), GardaGloss Art (superficie lucida, adatta per lavori editoriali e commerciali), GardaCover Hi-Fi (con superficie lucida ad alto spessore, ideale per copertine di riviste e lavori commerciali di pregio) e GardaPat 13, disponibile nelle versioni Klassica (tinta calda naturale) e Kiara (tinta bianca naturale), la soluzione migliore per ogni esigenza editoriale, creativa e di stampa. Ognuna di esse è dotata di una patinatura multistrato (blade on blade) che permette di ottenere carte patinate matt e gloss con caratteristiche di levigatezza e resa di stampa elevate. www.gardacartiere.it

LA STAMPA NEL 2012

Cercando di tracciare la fotografia della stampa nel 2012, ci siamo imbattuti in alcune considerazioni pessimistiche e in tanti segni negativi. Il Centro Studi Fieg ha rilevato nel 2011 un calo diffusionale dei quotidiani del 3%, dei mensili del 6,3% e dei settimanali del 2,8%. La stampa dunque è in sofferenza, eppure, secondo le analisi di Carat Luxury, il comparto del lifestyle è abbastanza in salute, soprattutto le testate (femminili e maschili) su cui investono le aziende dell’alto di gamma.

Biancoflash e Shiro by Favini Biancoflash e Shiro sono le soluzioni per l’editoria di alto livello, d’autore e di lusso. Biancoflash, il marchio di carte e cartoncini di alta qualità, offre tre differenti linee: Premium, dalla lisciatura e dal bianco eccezionali, Ivory, in una delicata tonalità avorio e Master, dal bianco naturale e dalla nuance neutra. Favini ha introdotto all’interno della gamma 5 goffrature classiche, ideali per copertine. Shiro è invece la collezione di carte ecologica, formata da tre linee: Shiro Alga Carta nasce dalle alghe infestanti della Laguna di Venezia che sostituiscono una parte della cellulosa utilizzata; Shiro Echo contiene 100% di fibre riciclate post consumo; Shiro Tree Free viene prodotta con fibre provenienti da coltivazioni rinnovabili. www.favini.com

14 maggio 2012


SPECIALE carta

Per fare un libro…ci vuole Educa Burgo Distribuzione, leader nella commercializzazione di prodotti cartari in Italia, presenta Educa, patinata opaca di casa Burgo espressamente ideata per la realizzazione di testi scolastici, manuali e libri illustrati. Alta opacità ed elevato spessore ne fanno un supporto ideale per questo impiego, non affaticando la vista durante la lettura e conferendole una piacevolezza e una consistenza al tatto senza pregiudicarne la leggerezza. Particolarmente indicata per la stampa offset e inkjet ad alta velocità, Educa è disponibile sia in formato che in bobina, in un range di grammature che va da 55 a 65 g/m2, e, per i più attenti alle problematiche ambientali, anche nelle versioni certificate FSC e PEFSC. www.burgodistribuzione.com

IL LIBRO ELETTRONICO

Munken e Pamo incontrano il book Nel segmento delle carte destinate alla produzione dei libri, Arctic Paper vanta una quota importante sul mercato italiano grazie ai brand Munken e Pamo. Si tratta della più ampia gamma di carte naturali ad alto spessore, cioè molto leggere ma con caratteristiche tecniche di resistenza e opacità che le rendono adatte al libro d’arte, dove la resa di stampa e i colori sono fondamentali, fino al tascabile, dove sono più importanti l’opacità e la leggerezza del supporto. Le carte naturali senza legno Munken sono largamente riconosciute per la finitura della superficie, riportano fedelmente le immagini senza i riflessi di un supporto patinato. Per la produzione dei libri di lettura detiene una quota primaria il marchio Pamo, carte naturali “con legno” ad alto spessore, con una gamma che spazia dai 50 gai 100 g/m2, in un vasto range di spessori e di nuance. www.arcticpaper.com maggio 2012

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Il libro elettronico rappresenta appena l’1,1% del mercato nel 2011 (567 mila gli acquisti di e-book, contro i 22,7 milioni di copie cartacee). Raddoppia però la quota di lettori, che costituisce il 2,3% della popolazione. Gli italiani si avvicinano perciò lentamente al mercato dei libri digitali e, quando lo fanno, la metà delle volte lo fanno scaricando gratuitamente i libri.


SPECIAL

carta

Il candore di Inuit

LIBRI IN CARTA RICICLATA

In Italia risale al 2004 la stampa del primo libro ad alta tiratura pubblicato in Italia su carta amica delle foreste. Si trattava di “Giro di vento” di Andrea De Carlo per i tipi di Bompiani. L’autore è stato uno dei primi che hanno contribuito a smentire i luoghi comuni sulla carta riciclata, secondo cui sarebbe di bassa qualità, costerebbe troppo, potrebbe essere impiegata solo in produzioni di nicchia.

Inuit vuol dire “eschimese”: una parola che evoca un territorio ricoperto di neve e ghiaccio abitato da un popolo di grande forza e valore. Gli Inuit hanno diverse parole per identificare le varie tipologie di bianco. E non a caso la carta omonima proposta da Arjowiggins Creative Papers permette di scegliere tra tre tonalità di bianco ben distinte: Bianco Brillante, Bianco e Madreperla. L’offerta Inuit comprende due finiture: Ultra Smooth presenta una superficie liscia come la seta che garantisce ottime prestazioni con tutti i processi di stampa. Dall’elevato spessore, Tactile è caratterizzata, invece, da una sensazione piacevole al tatto, che abbina all’effetto ruvido e alla compattezza una struttura uniforme, per risultati di stampa, piegatura e finitura di qualità assoluta. Entrambe queste finiture sono disponibili nella nuova versione 100% riciclato, prodotta per il 100% con fibre riciclate post-consumer. www.arjowigginscreativepapers.com

Fedrigoni incontra il libro Symbol Tatami è una carta patinata su entrambi i lati con finitura satin, bianca e avoriata, di pura cellulosa ecologica ECF, certificata FSC. Una carta ad alto spessore e corpo, che genera al tatto un effetto “velluto” gradevole, in grado di valorizzare diversi impieghi, grafici e cartotecnici. Tatami fa parte del campionario Fedrigoni Symbol. La carta ecologica Oikos invece è composta per il 50% da fibre riciclate pre-consumer e per il 50% da fibre di pura cellulosa: naturale, dalla superficie compatta, con elevato punto di bianco e un buon grado di liscio ottenuto grazie alla collatura, offre una resa di stampa all’altezza delle esigenze più impegnative e dei prodotti più raffinati. www.fedrigoni.com

16 maggio 2012


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EDITORIA, CARTA E LIBRI LA NOSTRA PASSIONE La nostra copertina è come sempre il biglietto da visita più esaustivo, il nostro modo di apparire, sempre diverso, sempre ricercato. Comunicando questo mese si presenta “in blu” e vi parla di editoria, di libri, di eccellenza nella stampa, di carta... Non solo parole, però! Con la nostra cover passiamo “ai fatti” e vi diamo una dimostrazione di quanto la bellezza di uno stampato di pregio sappia stupire. Tutto merito della serigrafia!

1 | Stampa serigrafica in quadricromia Per prima cosa, tutti i testi e le immagini della nostra copertina sono stati stampati con tecnica serigrafica a telaio nei quattro colori primari (ciano, magenta, giallo e nero). 2 | Messaggio in blu Si chiama Gum ed è una nobilitazione serigrafica che conferisce un effetto gonfiante e morbido. L’abbiamo utilizzata sulla parte centrale della piuma e sulla testata “Comunicando”, entrambi in blu. 3 | L’argento Ora prendiamo in considerazione pennino, inchiostro e le nostre amate virgolette. L’argento reflex si affianca al retino del nero, utilizzato in sovrastampa per il pennino e il tappo dell’inchiostro. 4 | Effetto cangiante Tocco finale, la nobilitazione serigrafica fatta sulla piuma del pennino è davvero particolare. L’effetto cangiante attira lo sguardo, stimola la curiosità, dona movimento, stuzzica l’attenzione di chi avrà la rivista tra le mani.

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Da trentacinque anni al servizio di chi vuole stupire, la Stylgraf stampa materiali innovativi e supporti diversi dai soliti canoni. La stampa serigrafica è tinte forti, colori accesi e vivi, trasparenze infiniti, luminescenze inaspettate e un tocco di brillante particolarità che diventa irresistibile allo sguardo e piano piano prende anche gli altri sensi. La Stylgraf ha sempre puntato sulla qualità della stampa e dei prodotti stampati, sulla ricerca di nuove soluzioni, di prodotti affidabili e innovativi e sulla volontà di spaziare in tutti i campi applicativi che questo tipo di stampa può coprire. www.stylgraf.it


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ipse dixit

Passioni di carta Quando la

pubblicità era un avvolgente mondo di carta

L’appuntamento dedicato alla voce dei grandi comunicatori per questo numero dà spazio a Pasquale Barbella, storica voce della pubblicità italiana, che ci racconta quanto la carta è stata importante e ha influenzato nel corso degli anni il suo lavoro.

Nel 1967, quando misi piede per la prima volta in un’agenzia di pubblicità per restarci, poi, fino alla perdita dei capelli e della pazienza, cominciai a familiarizzare – prima ancora che con i colleghi – con le riviste sparpagliate sui tavoli. Archive non esisteva ancora. C’erano invece Esquire, Playboy, McCall’s, Life, Twen, Interview (dal 1969) e l’immancabile Advertising Age. In sublime discordanza, spiccavano anche gli opuscoli rossi con le massime di Mao e Che Guevara. Alcuni colleghi frequentavano già le cellule carbonare di estrema sinistra: erano partite le prove tecniche del Sessantotto. Tra le mie canzoni preferite ne imbarcai subito una nuova: Funeral de um lavrador di Chico Buarque. Ammessi al desk creativo erano anche L’Espresso formato lenzuolo, pagato di tasca propria; e Panorama, esatto contrario ideologico di quello attuale. Più tardi, nel 1970 e nel 1977, arrivarono i fogli satirici come Re Nudo e Il Male. Le americane, così come la tedesca Twen, ci elettrizzavano per motivi estetici e professionali. McCall’s era un mensile femminile di remota origine (fondato a fine Ottocento) e ci faceva sbavare per la qualità fotografica delle ricette alimentari. In assenza di Photoshop e alchimie digitali, le foto dovevano risultare impeccabili di per sé; i ritocchi erano ridotti al minimo, e potevano essere tentati solo da specialisti di diabolico talento. Quanto agli autoveicoli, era stato necessario costruire studi ad hoc, di forma sferoidale, per domare l’anarchia dei riflessi nei vetri e sulla carrozzeria. Negli anni Settanta non si poteva fare a meno di consultare Stern; non solo per dare un’occhiata alle ultime campagne made in Germany (di gran moda in quegli anni), ma anche per ammirare le due pagine d’apertura dei servizi, congegnate con mirabile senso dello spazio e dell’impatto. L’agenzia STZ, con la quale ebbi il privilegio di collaborare, preferiva ispirarsi al giornalismo anziché alla réclame, attitudine che rendeva quasi biologica la nostra complicità. L’ambiente pubblicitario dei miei primi passi era un avvolgente mondo di carta. La nostra scuola stava nei sensori del polpastrello; quello con cui sfogliavamo, avidi di colpi di scena, le ultime novità in fatto di headline, layout, immagini, design. Lavoravamo per i media e i media erano le nostre muse. Le riviste svolgevano un compito analogo a quello che oggi svolge la rete, il medium super media di questi anni. Tra il fruscìo della carta stampata e il clic del mouse c’è stato un intervallo zigzagante e vago, forse di minor soggezione generazionale al fascino dei magazine. Un po’ di carta pregiata ha ricominciato a circolare con Wallpaper (ma siamo già nel 1996), se si eccettuano brevi amori per The Face, i-D e affini. Non ricordo particolari accensioni per Rolling Stone, almeno in Italia. Il baricentro delle passioni sembrò spostarsi dalla carta alla tv. Se mi volto a guardare indietro, mi rimane l’impressione che i creativi amassero alcuni media al punto da lasciarsene volentieri influenzare; ma che il loro flirt con l’art direction editoriale si sia, nel frattempo, alquanto affievolito. Un po’ per l’irruzione di tecnologie tutt’altro che cartacee; un po’ perché i magazine hanno perso buona parte dell’aura che li circondava, fatta di innovazione, di ricerca, di stile. Non che non ci siano, ancora oggi, riviste ben fatte e ricche di contenuti (basti pensare ai classici dell’architettura e del design, per esempio); ma non sono più influential come una volta. La mia generazione era segnata dagli inchiostri di stampa. Se il tuo annuncio finiva sulle testate che idolatravi, ti sentivi un dio. Ero ancora un junior quando ebbi la fortuna di veder brillare su Life il mio primo esercizio transnazionale. Custodisco gelosamente quel numero, peraltro storico: estate 1969, primo uomo sulla luna in copertina. Anch’io atterrai sulla luna. Il mio annuncio Cinzano does è chic (art direction di Michel Burton, foto di Serge Libiszewski), anche se datato e difforme – per stile e linguaggio – dai miei lavori successivi; ma che importa? Ero su Life, e tanto basta. Questo tipo di orgoglio è ancora attuale? Non so; non credo. Temo che il tempo di carburare le proprie emozioni sfogliando una rivista sia scaduto. Sì: c’è Wired, molti di noi lo leggono, e anche Internazionale. Potrei sbagliarmi, chissà. Ma il progressivo distacco della cultura pubblicitaria dalla cellulosa sembra indicare la fine – almeno per il copywriter – di una lunga fase dell’advertising cominciata, non a caso, nelle redazioni dei giornali. A partire dallo storico annuncio per l’acqua minerale di Forges su La Gazette di Théophraste Renaudot, benedetto dall’endorsement di sua maestà Luigi XIII in persona: anno 1631. Pasquale Barbella

22 maggio 2012


Scrittore, pubblicista, docente di comunicazione. Pasquale Barbella nel 1990 è stato tra i fondatori di BGS, confluita tredici anni dopo in agenzie del gruppo Publicis. Ha vinto premi a Cannes e in diversi festival italiani e internazionali. Ha diretto famose campagne italiane (Lacoste, Infostrada, Champion, Wind) e internazionali (Swatch), ha rivestito ruoli internazionali nel gruppo D’Arcy. È stato due volte Presidente dell’Art Directors Club Italiano ed è entrato nella Hall of Fame nel 1999. Ha pubblicato articoli e studi sulla comunicazione, racconti, un romanzo e, nel 2008, un libro di memorie intitolato “Confessioni di una macchina per scrivere”.


le grandi interviste

ANTONIO GRECO

«FIERA FIERA MILANO MEDIA È LA MEDIA COMPANY DEL GRUPPO FIERA MILANO. SI OCCUPA DI EDITORIA SPECIALIZZATA, PUBBLICITÀ, SERVIZI INTERNET, OFFRENDO UN SERVIZIO DI COMUNICAZIONE INTEGRATA MULTICANALE, ON LINE E OFF LINE» LINE Amministratore Delegato Fiera Milano Media di Susanna Bonati

24 maggio 2012


MISSION

FIERA MILANO MEDIA NASCE NEL 2011 A SEGUITO DELLA FUSIONE DI TRE SOCIETÀ CONTROLLATE DA FIERA MILANO: FIERA MILANO EDITORE, BUSINESS INTERNATIONAL ED EXPOPAGE, GENERANDO UNA “MEDIA COMPANY” ATTIVA NEL SEGMENTO DELLA COMUNICAZIONE B2B, DELLA FORMAZIONE E DEI SERVIZI DIGITALI. È IN GRADO DI OFFRIRE AI PROPRI CLIENTI SERVIZI E PROGETTI DI COMUNICAZIONE INTEGRATA MULTICANALE E WEB ORIENTED.


le grandi interviste

Chi è Fiera Milano Media? È la media company del gruppo Fiera Milano, nata dalla fusione per incorporazione delle controllate Business International ed Expopage in Fiera Milano Editore. La nuova società si occupa di editoria specializzata ed è attiva nel segmento della comunicazione B2B, della formazione e dei servizi digitali. Quali dinamiche caratterizzano oggi il mondo dell’editoria specializzata? Qual è lo stato dell’arte di questo mercato? Il mercato del B2B in Italia è molto frammentato: è composto da circa 300 editori, con un fatturato totale di circa 800 milioni di euro all’anno. Il suo modello di business si basa sulla circolazione controllata delle riviste e dei prodotti editoriali: la spedizione viene effettuata a un database mirato, i prodotti arrivano “sulle scrivanie” degli interessati. Le revenue arrivano principalmente dalle inserzioni pubblicitarie, affiancate in forma minore anche dagli abbonamenti e, a volte, dalla vendita in edicola. Inoltre questo settore viaggia su due velocità: ci sono 5 o 6 grandi editori, con fatturato che supera i 10 milioni di Euro e circa 200 piccole case editrici, che per il 90% sono monosettore (è il caso di Comunicando e delle altre riviste editate da Sunnycom Publishing, tutte rivolte alla filiera della comunicazione), per il 60% sono monoprodotto. Questo mercato ha vissuto negli ultimi anni dinamiche negative: il crollo degli investimenti pubblicitari e il venir meno di sovvenzioni che, direttamente o indirettamente, giovavano agli editori. I fondi per l’editoria sono passati da 500 milioni di euro a poco più di 100 in circa 5 anni. Un’importante cambiamento è stato portato anche dal web, che se nel medio periodo è sicuramente un fattore positivo, nel breve periodo può generare alcune criticità. Quali media utilizzate per comunicarvi? Come integrate comunicazione tradizionale e nuovi media? Potrebbe sembrare un ossimoro, la comunicazione che utilizzaimo per veicolare noi stessi è “poco visibile”. Seguiamo la logica della targettizzazione spinta, siamo organizzati per mercati, in verticale. I nostri prodotti editoriali si rivolgono ai mercati del Technology, Real Estate, Food & Beverage, abbiamo una vocazione B2B molto forte. Questo ci porta a cercare occasioni di comunicazione dentro le diverse commu-

nity. Crediamo nella comunicazione virale e nel web, mandiamo DEM (direct email marketing) e utilizziamo molto i nostri database per comunicare noi stessi, è la forma più mirata e meno dispersiva. Disponiamo di un database perfettamente profilato di circa 600 mila nominativi. Comunichiamo anche attraverso il face-toface, partecipiamo con i nostri marchi a iniziative ed eventi, anche tramite media partnership. Crediamo che il nostro brand debba essere veicolato in modo mirato e per conoscere meglio il nostro target e le sue esigenze è necessario essere presenti alle occasioni di incontro. Il dialogo con i nostri interlocutori avviane anche tramile la nostra pagina facebook. Non possiamo permetterci una comunicazione unidirezionale, dobbiamo interpretare le esigenze del nostro target e trasformarle in contenuti. Per questo motivo non abbiamo una campagna istituzionale, ma di volta in volta creiamo comunicazioni mirate al contesto in cui ci troviamo, a seconda delle esigenze specifiche. Seguiamo modelli simili ma declinati in modo diverso nei contenuti in base al mercato di riferimento, riteniamo che adottare forme di comunicazione piatte non avrebbe senso. Abbiamo un rapporto continuativo coi clienti e con il target di riferimento, conoscere il mercato è il nostro valore, il nostro punto di forza è la nostra specializzazione, dobbiamo quindi riuscire a comunicare il nostro know how. Quale forma di comunicazione, magari insolita, inedita, senza vincoli sceglierebbe e chiederebbe al “genio della lampada” di esaudire? Abbiamo un approccio mirato alla comunicazione, forse non ci servirebbe qualcosa di mirabolante. Siamo una realtà editoriale talmente “parcellizzata” in settori e prodotti diversi che spesso è difficile coniugare l’immagine delle testate con quella del gruppo editoriale. Chiederei quindi al genio di trovare un modo per comunicarsi che contenga azienda e prodotto in modo efficace, di creare un’immagine aziendale che sia al tempo stesso verticale e orizzontale, che renda il nostro messaggio trasversale.

L’EDITORIA B2B TRADIZIONALE, IL WEB E GLI EVENTI SONO IL CORE BUSINESS DI FIERA MILANO MEDIA

26 maggio 2012


BIOGRAFIA Milanese, Antonio Greco è Amministratore Delegato di Fiera Milano Media da novembre 2011. Dal 2007 era Amministratore Delegato del Sole 24 Ore Business Media. La sua esperienza professionale si è formata prima nel gruppo Editoriale Jackson, poi a 24 Ore System, concessionaria di pubblicità del Gruppo 24 Ore, dove è diventato poi Direttore Commerciale di Calderini Edagricole e ha gestito per il Gruppo le acquisizioni di Editoriale Gpp e Motta Architettura. Dal 2010 Greco è membro del consiglio direttivo di Confindustria Cultura e dal 2011 Vice Presidente di Anes, Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata.

Cosa vorrebbe urlare l’Amministratore Delegato di Fiera Milano Media al mondo dell’editoria e della comunicazione? Di tornare al contenuto. Il mondo dell’editoria e quello della comunicazione sono strettamente legati, l’editoria è comunicazione, la comunicazione è contenuto. Mi capita spesso di leggere articoli su argomenti che conosco bene assolutamente privi di valore. Nell’editoria specializzata non possiamo permetterci di scrivere qualcosa di impreciso su un prodotto, vorrei che ci fosse la stessa attenzione anche nella stampa generalizzata. Comunicatori ed editori devono considerare che la consapevolezza dei fruitori è aumentata; fra 15 anni i lettori saranno cambiati, leggeranno in inglese, avranno bisogno di qualità, non ci saranno più i fidelizzati, quelli che da 40 anni comprano tutti i giorni lo stesso quotidiano. Per avere successo, una testata dovrà dimostrare di avere avere contenuti validi, di essere un brand e, come tale, essere riconosciuta come autorevole. L’importanza dei contenuti diventa fondamentale con l’incremento dell’editoria digitale. Se cerco un’informazione nei media tradizionali preseleziono la fonte. Sul web invece i motori di ricerca permettono di leggere tanti e diversi articoli sullo stesso argomento, portando al confronto... ecco perché deve tornare a valere il concetto di qualità dell’informazione. maggio 2012

La comunicazione di Fiera Milano Media sfrutta le logiche del mercato B2B e il B2C, veicolando i propri prodotti editoriali attraverso liste segmentabili per area geografica, attività merceologica e interesse, consensuate e aggiornate in tempo reale con le manifestazioni a Fiera Milano.

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etichette

di cecilia cantadore | cecilia.cantadore@sunnycom.it

Sfogliando polilabel Comunicando torna a parlare di etichette: questo mese prendiamo in considerazione le multipagina. Un media che sa incuriosire, tutto da scoprire, leggere, aprire, ripiegare e conservare.

Le etichette multipagina sono utilizzate di solito per moltiplicare lo spazio informativo o promozionale direttamente on pack. Realizzabili in tutte le forme e i formati, dispensabili automaticamente su qualsiasi tipo di packaging con innumerevoli possibilità di personalizzazione, possono essere rinnovate a ogni esigenza mantenendo invariato il packaging istituzionale. Riconoscerle è facile: sono le etichette con almeno una pagina in più rispetto all’etichetta standard! Sono le label che, aperte in modi diversi e di natura diversa, si svolgono su più pagine o sottoforma di coupon, di booklet o di “fisarmonica”, al fine di contenere informazioni di legge e/o promozioni (declinate nei più svariati e fantasiosi modi), ricette e possibilità d’impiego, particolari del prodotto, storia dell’azienda produttrice. Sono un libricino... un media a tutti gli effetti!

28 maggio 2012


e t i che t t e IN DETTAGLIO Su un’etichetta base, in carta o in film autoadesivo, si incollano le pagine supplementari, generalmente di carta dalla grammatura di 80-90 g/m2 (non meno per evitare che gli inchiostri trasmigrino dall’altro lato del foglio). Innumerevoli le lavorazioni possibili: dati variabili, gratta e vinci, gratta e annusa, inserimento di tatuaggi, laminazione...

Le etichette multipagina che vedete in queste foto sono state realizzate da Poligrafica San Faustino (www.psflabel.it/promozionali).

LA POLILABEL Tra le etichette multipagina, parliamo in particolare della polilabel. Di cosa si tratta esattamente? Di un pieghevole in carta composto da pagine piegate a fisarmonica e incollato su un’etichetta autoadesiva, in carta o materiale sintetico. La sua funzione e potenzialità primaria è quella di accogliere un gran numero di informazioni, per consentire di “alleggerire” le grafiche solitamente ospitate dal pack esterno per dare risalto ai visual, alle illustrazioni, agli aspetti più propriamente comunicativi e comunicazionali di cui lo stesso pack desidera sfruttare il fascino. La polilabel occupa lo spazio di un’etichetta tradizionale ma offre una superficie maggiore che consente a informazioni e promozioni di viaggiare on pack. Può veicolare istruzioni d’uso, garanzie, ricette, buoni sconto, concorsi a premi, lasciando allo stesso tempo che scatole, bottiglie e flaconi siano prima di tutto “belli”, in grado di farsi notare sullo scaffale e di farsi mettere nel carrello.

FUNZIONALITÀ & CREATIVITÀ Per numerosi brand l’utilizzo di polilabel ed etichette multipagina è una “costante”, una parte integrante del packaging. In alcuni settori (come quello chimico e farmaceutico) questo tipo di etichetta ha risposto in modo creativo al problema della veicolazione delle informazioni obbligatorie e supplisce alla perdita del foglietto illustrativo “volante” all’interno delle confezioni di medicinali. Accanto a questi casi, fioriscono invece esempi di prodotti che utilizzano questo tipo di etichetta solo per eventi spot, in occasione di promozioni stagionali o lanci particolari. Ed è qui che le possibilità creative non hanno freni, questo media non ha praticamente limiti di nessun tipo (nè produttivi nè applicativi) e risponde alla parola d’ordine del mondo promozionale, che è stupire, incuriosire, uscire dagli schemi, attirare l’attenzione in un momento o su un prodotto specifico. Alle etichette multipagina sono concesse tutte le stravaganze che di norma possiamo trovare sulle etichette “standard”.

maggio 2012

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POLILABEL O QR CODE? Nell’era dell’etichetta 2.0, come si posizionano le informazioni? La carta è la carta (e su questo non ci piove), ma siamo proprio certi che la funzionalità non potrebbe trovare asilo e sostegno in soluzioni tecnologiche diverse? Parliamo di QR code, anche. QR code personalizzati da utilizzare come etichette “ad personam” su cui registrare messaggi (funzionali, comunicativi, ludici) assolutamente mirati e unici. Fantascienza? Non proprio. Dovete solo avere la pazienza di continuare a seguirci perché, come al solito, serbiamo sorprese degne di noi. W la polilabel, certo, ma anche un bel QR code vocale...




E I CH LIBR NO rticolo OSAuesto a in

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publishing

di cecilia cantadore | cecilia.cantadore@sunnycom.it

Quando il libro è un’arte Il libro di alta gamma deve essere capace non solo di suscitare nel lettore la voglia di leggerlo, ma anche quella di possederlo e collezionarlo, come un vero e proprio oggetto del desiderio. Facile a dirsi...

Dalle monografie d’arte ai cataloghi espositivi di mostre e musei, dal disegno alla fotografia, dal design alle novità d’architettura, in questa puntata dedicata al publishing parliamo di quelle applicazioni che, a vario titolo, rientrano nel settore meglio conosciuto come editoria d’arte e di alta gamma, in cui in assoluto è l’immagine a predominare. In questo panorama alquanto vivace e composito, accanto alle sigle delle ormai “storiche” case editrici (Electa, Mondadori, Skira, Taschen, ecc.) si distinguono quelle più piccole e specializzate e numerosi stampatori altamente qualificati, che puntano tutto sulla specializzazione e sulla qualità. Si tratta di un’eccellenza, di un mercato raffinato, capace di attrarre interesse da parte di un pubblico sempre più vasto.

32 maggio 2012


UNA VESTE RICERCATA Nella creazione di queste opere è profuso il massimo impegno: grazie alla qualità dei testi e delle immagini, alla ricercatezza delle carte e delle rilegature, le pubblicazioni sono spesso un’esemplare eccezione alla banalizzazione del libro. Stampatori ed editori dedicano a questo tipo di libri una veste grafica di pregio basata sull’eleganza dello stile e sulla qualità delle finiture. L’ITALIA DEI LIBRI Che cosa è accaduto nel 2011 al mondo del libro in Italia? Quanto hanno acquistato e quanto hanno letto gli italiani lo scorso anno? I risultati della ricerca Nielsen Company dicono che il 44% della popolazione italiana adulta ha acquistato un libro nel 2011, mentre il 49% ha letto un libro nello stesso arco di tempo. Il comportamento di acquisto si conferma in prevalenza femminile: il 48% degli acquirenti è donna. Il genere di lettura preferito nel 2011 si conferma la Narrativa

e Letteratura: rappresenta il 61% delle copie lette e il 44% delle copie acquistate. Manuali e testi divulgativi (libri “utili”) e libri umoristici/ fumetti seguono entrambi con l’8% degli acquisti e i libri per bambini (da 0 a 9 anni) rappresentano il 7% degli acquisti totali dell’anno scorso. Sul luogo o sulla modalità scelta per gli acquisti, l’italiano non ha dubbi: a Natale predilige l’acquisto in libreria (tradizionale o di catena, rispettivamente il 26% e il 20%), che rappresenta complessivamente quasi la metà delle copie acquistate. LIBRI E CARTOTECNICA In questo panorama così variegato, vogliamo inserire anche l’editoria per bambini, spesso esemplare di eccellenza produttiva e creatività spinta. Rientrano in questo segmento i libri in cartone, coloratissimi, dalle dimensioni e forme più svariate, con inserti di materiali diversi, tagli e fustellature particolari, istruttivi e divertenti. maggio 2012

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publishing

Libri per bambini... Leonardo Aldegheri, Sales & Management, Società Editoriale Grafiche AZ

Società Editoriale Grafiche AZ è un’azienda nata e specializzata da più di 40 anni nella produzione internazionale di libri di pregio per bambini, cresciuta grazie a editori e artisti di tutto il mondo. Possiamo definire i libri cartonati per bambini un prodotto di pregio: questi libri sono prodotti di altissima qualità, venduti in una fascia elevata di prezzo, seguono logiche di produzione d’eccellenza. Fondata da mio padre, Giorgio Aldegheri, nel 1971, la nostra realtà è stata pioniera in questo mercato e ne ha fatto il suo core business. La nostra produzione, è al 100% made in Italy.

CARTONATI PER BAMBINI Questi libri coniugano esigenze creative e produttive. La riproduzione fedele dei colori è di importanza primaria. Spesso gli illustratori in persona seguono la fase di stampa, che deve essere di alta qualità. Anche la scelta della carta gioca un ruolo fondamentale. Nei primi anni di produzione veniva utilizzata carta usomano, mentre oggi la maggior parte dei libri è stampata su carta patinata opaca, che rende le illustrazioni più brillanti e nitide. Si possono ottenere però risultati eccellenti anche su carte più porose e “difficili”, come appunto le usomano, ancora usate da una nicchia di editori. Il mercato del publishing per bambini utilizza formati per tutti i gusti, esistono in commercio libri grandissimi o molto piccoli, quadrati, allungati in orizzontale, alti e stretti. Le dimensioni cambiano di Paese in Paese, generalmente i formati più utilizzati sono i 12x12 e i 9x11 cm, ma si può arrivare fino ai 30,5x37,5 cm...

Per non parlare delle tecniche di stampa, che raggiungono alta precisione e soddisfano tutte le esigenze, anche quelle più insolite. STIMOLATORE DI CURIOSTÀ L’amore per il libro si crea sin dai primissimi mesi di vita: l’interesse e la curiosità verso questo oggetto delle meraviglie nascono con la conoscenza e la frequentazione, che si possono stimolare prestissimo. Ecco perché questi cartonati offrono qualcosa in più dei classici libri per adulti. Le pagine ospitano colori, suoni, inserti in materiali speciali, morbide pagine di stoffa o parti di pagine tutte da toccare (in tessuto, spugna, lana), pagine sagomate, linee semplici e definite di disegni allegri: tutto concorre a creare la curiosità dei bimbi e a soddisfarla. Le nobilitazioni più richieste sono quelle con foil e stampa a caldo. Anche la fustellatura può giocare in modo creativo e rendere un cartonato per bambini ancora più speciale.

34 maggio 2012

Qui sopra, alcuni esempi di publishing di alta gamma, libri di pregio, d’arte e cartonati per bambini, in cui l’immagine è protagonista.

DIMMI CHE COVER HAI E TI DIRÒ CHI SEI L’immagine di copertina è un fattore importante per il successo di libri e riviste, è un elemento chiave all’interno della strategia di veicolazione del prodotto, risponde a un progetto ampio e strutturato, in linea con la collana di riferimento.


PRO-DESIGN™ PURE BY NATURE

publishing

INTERVISTANDO

PER STAMPA PROFESSIONALE LASER A COLORI

STEFANO PIANTINI Editore Incaricato di Skira Editore Qual è il core business di Skira Editore?

La nostra casa editrice edita volumi su arti visive e architettura di ogni epoca e paese, fotografia, moda, musica e spettacolo, cataloghi di mostre e guide artistiche. In tutti i nostri libri l’immagine gioca un ruolo fondamentale, spesso è preponderante sui testi. Editiamo circa 250 nuovi titoli all’anno, in tirature che possono variare indicativamente dalle 2000 copie (per i libri distribuiti solo in Italia) alle 5000 copie o più, per i libri a diffusione internazionale.

Dal punto di vista estetico e produttivo, che caratteristiche devono avere i libri di qualità, come i vostri?

La produzione di un libro è strettamente legata ai contenuti dello stesso. Naturalmente per i libri d’arte è fondamentale la riproduzione fedele e precisa dei colori originali. Anche la scelta della carta è dettata da ciò che poi andremo a stampare sulle pagine. Tutte queste scelte vengono effettuate dal nostro Ufficio Tecnico interno. Per quanto riguarda i formati, invece, essi dipendono dalle diverse collane editoriali in cui entrano i titoli. Può capitare, però, di creare formati speciali per progetti ad hoc.

Quanto è importante la copertina di un libro?

La copertina è sicuramente importante, al pari del contenuto, e concorre al successo del titolo. Spesso per la copertina vengono scelti materiali speciali, plastiche, tele, nobilitazioni particolari. Tutto questo permette di creare un libro “oggetto”, che mira a essere desiderato, acquistato, conservato a lungo. Ancora una volta, questa operazione è possibile solo se i contenuti redazionali del libro lo consentono. Il libro “oggetto” viene realizzato generalmente per titoli trendy in un particolare momento. Le nostre copertine nascono internamente, seguite dal nostro Art Director.

PRO-DESIGN™ è la carta ideale per la stampa digitale e litografica a colori. a Elevato punto di bianco che migliora il contrasto e

aumenta l’intensità dei colori

a Formazione ideale del foglio e superficie perfettamente liscia, che consentono di mantenere una qualità costante di stampa e di distribuire il toner in modo uniforme a Rigidità ottimale che permette di evitare inceppamenti della carta durante la stampa a Destinata a una vasta gamma di stampanti e macchine da stampa a Approvata per l’uso e consigliata dai maggiori produttori di macchine da stampa

www.internationalpaper.com/europe

Com’è il mercato oggi, quali trend riscontrate?

Il mercato del libro, come molti settori nell’attuale contesto economico, sta vivendo un periodo di crisi. Se negli anni scorsi era in continua crescita, seppur con piccole percentuali, oggi sta vivendo un trend negativo. I libri d’arte, in particolare, occupano uno spazio sempre più ridotto in libreria, godono di una visibilità sempre minore. Crescono le vendite di libri online, questo sicuramente è un trend da identificare e seguire in futuro. Tra i settori e le nicchie a cui ci rivolgiamo, possiamo dire che l’editoria fotografica è quella che sta vivendo il momento più fortunato.

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io lo farei così

* Restyling “al cucchiaio” di Mai Esteve

Questo mese vi proponiamo un restyling legato al mondo del libro e dell’editoria, perché il packaging di un prodotto, potrebbe avere un abito diverso...

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Inizio con la parola creatività, il mio “cibo” quotidiano, perche è quella che mi nutre l’anima e il corpo! Così, quando Comunicando mi ha proposto questa sfida, la prima cosa che mi è venuta in mente è stato lui, Il Cucchiaio d’argento. Amo le cose buone, belle e genuine e credo che il biglietto da visita di un paese sia in gran parte la cultura culinaria, si impara tanto da come mangia un popolo, e Il Cucchiaio d’Argento rimane un libro cult della cucina italiana. Nato nel 1950 da Editoriale Domus è arrivato fino ai nostri giorni modificandosi: adeguandosi ai tempi e le mode, ai gusti e ai palati; cambiando ricette e veste grafica fino ad arrivare a oggi. E se il titolo di questo libro è del tutto italiano, pensate che è stato tratto da un detto inglese “Born with a Silver spoon in one’s mounth”, il che vuol dire essere fortunato dalla nascita. Ed è stato così anche per il nostro libro in questione, tanto che è arrivato alla sua 9° edizione nell’aprile del 2011. Ma facciamo ancora di più. Magari un po’ vintage, o più chic. E perché no, più minimal?

Mai Esteve Rubio, graphic designer, è creativa per natura. Catalana fino dal midollo, approda in Italia dove lavora da sempre nel mondo della grafica e del design, partecipando anche a varie mostre fotografiche e di pittura. Ha lavorato come grafica impaginatrice e sviluppo di pagine web per Amber, poi come creativa proprio a Comunicando, dove ha imparato ad amare la carta e le mille nobilitazioni possibili. Attualmente collabora con Pambianco Strategie di Impresa in qualità di grafica e impaginatrice, occupandosi della creatività dell’azienda. //ilcoloredellacurcuma.blogspot.it

36 maggio 2012


La nona edizione de Il Cucchiaio d’Argento propone 1320 pagine con oltre 2000 ricette della cucina italiana, dagli antipasti ai dolci. Presenta una confezione prestigiosa, con rilegatura cucita, due segnalibri in seta e custodia in plastica trasparente, per non sporcare il libro in cucina.

Book dall’effetto minimal

Ecco come un libro può diventare un oggetto di design. Pratico, concreto e semplice. A portata di mano e facile da individuare su uno scaffale al primo colpo d’occhio. Questo libro in “scatola” è studiato partendo da una sola base: l’argento. La sua confezione sarà quindi realizzata in materiale plexiglass con una serigrafia argento all’interno, con l’immagine stilizzata del cucchiaio, che combacia con quello del libro una volta che questo è posato dentro la confezione. La copertina è stampata completamente con foil a caldo in argento satinato. Le scritte del lombo e il cucchiaio, invece, sono sempre in argento ma non satinato, con una sovrastampa serigrafica per conferire rilievo all’immagine.

Un cassetto in cucina

La seconda proposta per la confezione del libro Il Cucchiaio d’Argento è studiata come oggetto di arredo in cucina, ma non per questo meno pratico e funzionale, anzi! Un vivo esempio di come un gesto pratico (aprire un cassetto) diventa un’abitudine! Allora perché non mettere il libro nel cassetto? Ma non un cassetto qualsiasi, perché si pensa subito a quello delle posate, di cucchiai ce ne sta solo uno! Ed è quello d’Argento…! Il cassetto è in legno benghè, ma realizzabile in altri tipi di legno. La copertina del libro è realizzata con stampa in quadricromia imitazione legno e sovrastampa in serigrafia lucida per creare l’effetto di legno verniciato. Dettagli, scritte e immagine del cucchiaio realizzati con foil a caldo in argento. maggio 2012

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Tutti i marchi citati o raffigurati sono di proprietà esclusiva delle rispettive aziende. Le elaborazioni grafiche ai packaging originali dei prodotti sono da intendersi come puro esercizio creativo.

“Edizione limitata” per gli amanti del vintage

Ispirata alle tipiche scatole metalliche “di una volta”, quelle appoggiate sopra il frigo o nella credenza, lì in cucina. Quelle scatole che a volte erano piene di biscotti fatti a mano o cioccolato, piuttosto che caramelle. Scatole in cui dentro sappiamo di trovare cose buone! Pratiche, resistenti ai vapori e ai fumi delle cucine! Questa è un’edizione molto speciale, anche unica, perché realizzata in soli 3.000 pezzi, in vendita su prenotazione, con copie tutte numerate. Un gioiello per collezionisti. Smalto, colori e decorazioni, così come il lettering, sono ispirati agli anni ‘50. La copertina del libro è plastificata lucida, per sottolineare l’effetto cromato del metallo.


a cura della redazione

NOTIZIE Eccellenza in pagina Arti grafiche Stibu ha realizzato un catalogo per il progetto di design Oltrevisto di Imab Group. La confezione è stata eseguita a filo refe. L’azienda grafica, nata nel 1904, realizza stampati d’eccellenza con retino stocastico. All’avanguardia, attenta alle nuove tecnologie e al rispetto dell’ambiente, l’azienda è certificata FSC e PEFC. www.stibu.it

M&M’S PERSONALIZZATI

Quando si parla di idee innovative e nuovi modi per comunicare il prodotto, le novità non finiscono mai. Lo dimostra l’iniziativa M&M’s che permette di creare confezioni uniche personalizzate. Potete scegliere i colori, il messaggio personale e creare dei packaging ad hoc, per matrimoni, compleanni, messaggi d’amore... Le mitiche praline al cioccolato hanno trovato il modo per fissarsi nella mente dei destinatari in modo indelebile, perché si sa, non c’è niente di più efficace di una comunicazione personalizzata! www.mymms.it

ETICHETTA ARTISTICA

La Cantina Piemontese “Gianni Gagliardo” ha affidato solo 100 esemplari del suo Barolo DOCG Preve Riserva 2004 alla mani esperte dell’artista torinese Rocco Forgione. Il noto artista, che ispira le sue opere al fantastico, a figure fiabesche e forme bizzarre della tradizione fiamminga cinquecentesca, ha rigorosamente decorato a mano ogni bottiglia con uno dei tre soggetti disegnati in esclusiva. www.gagliardo.it

38 maggio 2012

STAMPA & PROFUMO Grafica Valdarno è stato sponsor tecnico di Esxence 2012, evento dedicato alla profumeria d’arte e di alto livello che si è svolto a Milano. L’azienda ha realizzato le shopping bag per la manifestazione e ha esposto i suoi migliori lavori di stampa, nobilitazione e pack: un’occasione per scoprire come possa sorprendere anche il più semplice foglio di carta! www.graficavaldarno.it

La lettura si personalizza con i segnalibri Pixartprinting Proposti nel formato 5x21 cm su carta patinata da 350 g/m2, sono stampabili fronte e retro con possibilità di plastificazione opaca o lucida. È possibile scegliere tra tre tipologie di fustelle: classico con angoli squadrati, con angoli stondati o rettangolare con forma a goccia solo su un lato. Il segnalibro, personalizzabile con la propria grafica, è disponibile anche con righello. www.pixartprinting.it


IL PACK È FIRMATO TECNOLITO

L’azienda bergamasca Tecnolito offre un ventaglio di prodotti che spazia dal libro stampato e rilegato di alta qualità, anche on-demand, a tutto l’occorrente per promozione dell’immagine aziendale durante gli eventi. Fiore all’occhiello di Tecnolito sono gli stampati speciali e i packaging. Queste scatole calamitate, ad esempio, sono state realizzate per il mondo della cosmesi. Il materiale utilizzato è il cartone, stampato in digitale e nobilitato con stampa a caldo e raso. Le confezioni sono facilmente trasportabili grazie alle maniglie di corda ritorta in argento. Per conferire un particolare effetto legno, è stata utilizzato un cartone vegetale accoppiato a sè stesso. www.tecnolitodesign.it

NUOVO VIAGGIO NELL’ORO

Luxoro ha presentato in occasione di Vinitaly “La Mariée” e “Impératrice” due etichette per vino realizzate con un clichè H + M a tre livelli di rilievo utilizzando le lamine a caldo Kurz, stampate su carta Fedrigoni Tintoretto Gesso da 200 g/m2. Il progetto creativo è dell’agenzia francese ClaireD e prende spunto dal ricco patrimonio artistico italiano. www.luxoro.it

Carta & design Arjowiggins Creative Papers e il designer Diego Grandi hanno partecipato al SaloneSatellite di Milano. L’installazione si chiama “Prove di stampa”: una scultura di carte Pop’Set nella grammatura da 170 g/m2. Un’installazione che interpreta e riproduce il concetto della stampa in quadricromia. In essa pareti, pavimenti e oggetti contenuti nello spazio diventano possibili aree di stampa. www.arjowigginscreativepapers.com maggio 2012

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PACKAGING: MASSIMA PERSONALIZZAZIONE Tra gli stand di Cosmoprof e di Vinitaly, fiere di riferimento per il comparto della cosmesi e del vino, è emerso quanto confezioni accattivanti, eleganti contenitori e flaconi abbiano un forte ascendente sul pubblico. Ecco perchè Mimaki, azienda produttrice di stampanti inkjet ditribuite in Italia da Bompan, ha deciso di investire nella creazione di packaging unici e personalizzati, in materiali speciali e in limited edition, che emergano per l’estetica curata e divengano espressione efficace di un brand. www.bompan.it


NOTIZIE NATURALEZZA PER A4GOD

Arctic Paper ha fornito il supporto cartaceo per un originale progetto grafico realizzato dallo studio Pomo: A4God. 105 artisti e illustratori hanno disegnato la loro personale idea di Dio. Il risultato? Eterogeneo e affascinante! Per la realizzazione dell’opera è stata scelta la carta naturale senza legno Munken Polar Rough, ideale per far risaltare le tinte pastello. www.arcticpaper.com

“THE BLACK BOX PROJECT” IN ITALIA

Il road show mondiale della cartiera svedese Iggesund, dopo le presentazioni di Parigi, Londra, New York, Hamburg, arriva a Milano martedì 15 maggio. Per il progetto “The Black Box Project” Iggesund ha selezionato a livello mondiale sei agenzie che si sono distinte per la loro creatività. Iggesund si è rivolta ai designers perché spesso questi sono molto influenti quando le aziende scelgono quale materiale sia da usare nel loro packaging. www.iggesund.com

ASSOCIATED PRESS E FOTOLIA

AP Images diventa distributore di contenuti Fotolia royalty-free. I client di AP Images potranno acquisire direttamente da APImages.com sia immagini editoriali sia immagini in licenza anche dalla immensa collezione Fotolia. www.fotolia.com UN CATALOGO CHE PARLA AL DESIGN Bananaprint.it ha realizzato per il designer Lorenzo Damiani il catalogo della mostra personale “Lorenzo Damiani: senza stile”. Una fascetta tessile per coprire il punto metallico “come si faceva una volta”, un foglio pieghevole all’interno e una carta dalla mano naturale per un risultato semplice ed elegante ma al tempo stesso originale e in piena linea con il linguaggio espressivo del designer. Bananaprint.it, piattaforma virtuale e sartoria grafica per stampati. www.bananaprint.it

CARTIERE VILLA LAGARINA SI CERTIFICA Cartiere Villa Lagarina da oggi produce carte vergini tissue e riciclate certificate secondo gli standard di custodia forestale FSC e PEFC. “Poter vantare la certificazione FSC e PEFC – spiega Francesco Zago, Direttore della Cartiera di Villa Lagarina – significa che noi siamo in grado di monitorare ogni fase della filiera: dal lotto di carta prodotto è possibile risalire fino a quale albero è stato tagliato e secondo quale autorizzazione per la carta vergine e fino a che macero è stato utilizzato per quella riciclata, per garantire che la carta da noi prodotta non proviene da foreste protette o fonti controverse”. www.gruppoprogest.com

40 maggio 2012


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green way

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a cura di Paolo Serafin

LE BIOPLASTICHE PER IL PACKAGING SODDISFANO LE ESIGENZE DEI CONSUMATORI RESPONSABILI Siamo arrivati all’ultima puntata del nostro viaggio nell’universo delle bioplastiche per il packaging, in cui Paolo Serafin, esperto e consulente in ambito di prodotti ecosostenibili alternativi, ci ha accompagnati con entusiasmo e competenza. Abbiamo imparato molto su questi affascinanti materiali dall’anima decisamente green. In questo capitolo finale scopriamo un altro interessante ambito di applicazione delle bioplastiche nel packaging, affrontando anche quali sono i fattori critici che non consentono a questi prodotti di diffondersi come converrebbe a materiali che sono decisamente meno inquinanti rispetto ai derivati del petrolio ma ugualmente performanti dal punto d vista della funzionalità e dell’estetica.

Bioplastiche: le molteplici applicazioni per il settore non alimentare e fattori critici dati dall’utilizzo di questi materiali La maggior parte delle bioplastiche, anche quelle compostabili, sono idonee allo stampaggio a iniezione e alla termoformatura. Questo allarga i campi di applicazione a molti oggetti durevoli di uso quotidiano, anche al di fuori del settore dell’imballaggio: utensili, contenitori rigidi, componenti di elettrodomestici, auto e tanti altri. Con i biopolimeri è possibile persino ottenere tessuti (il PLA ne è un esempio). Concentrando l’attenzione nel settore packaging, le bioplastiche possono sostituire il PET o il PVC nei blister termoformati (lampadine, batterie, minuterie…) e nei contenitori rigidi stampati a iniezione o soffiati (bottiglie, secchi e contenitori). Guardando al flessibile, recentemente sono stati sviluppati film in PLA per la produzione di nastri adesivi e sleeve per fiori, etichette e buste per riviste. Lo stesso film in PLA trasparente viene utilizzato per il sovraimballo di astucci in cartoncino, ad esempio nel settore profumi e cosmetici. Ma quali sono i fattori critici dati dall’utilizzo di questi materiali? Abbiamo citato la scarsa consapevolezza nei confronti delle bioplastiche da parte dei brand e degli addetti ai lavori come ostacolo a una loro più ampia diffusione, ma questa non è l’unica ragione per cui le bioplastiche costituiscono ancora una nicchia di mercato. I limiti tecnici di alcuni materiali di prima generazione (scarsa resistenza alle alte temperature, barriera all’umidità) sono ormai risolti. Sussistono altri ostacoli meno facili da superare, come ad esempio la scarsa disponibilità di alcuni materiali come il bio-PE o il bio-PP, per i quali la domanda supera l’offerta. In questi casi occorrerà quindi attendere che le aziende investano in tecnologia e in capacità produttiva. Ciò che è maggiormente visto come limite insormontabile sembra comunque essere il costo: nella maggior parte dei casi i derivati dal petrolio rappresentano ancora la soluzione più conveniente, soprattutto grazie ai volumi e alle economie di scala di cui beneficiano. Ma con l’incremento della domanda e delle capacità produttive, da una parte, e l’aumento del costo del greggio dall’altra, la forbice si sta poco a poco assottigliando. Un altro fattore che potrebbe influenzare questo equilibrio potrebbe essere un sistema di incentivi economici, già presenti in diversi stati europei (Belgio, Olanda, Germania) e attualmente in fase di studio a livello comunitario. Al di là di tutto ciò, bisogna comunque tenere conto della crescente fetta di consumatori “responsabili”, disposti a pagare un prezzo più elevato a fronte di un vantaggio per l’ambiente e che di fatto sta trainando la crescita nella domanda.

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Paolo Serafin si è laureato in Commercio Estero presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Rientrato in Italia dopo uno stage di 6 mesi negli Stati Uniti, ha iniziato la sua carriera lavorativa come Export Manager per Radici Group nel settore dei film per imballaggio flessibile, fino a diventare Key Account Manager. Attualmente vive a Udine e ricopre il ruolo di Product Manager e Consulente nel settore packaging e bioplastiche. //paoloserafin@hotmail.com

42 maggio 2012


a cura della redazione

Design ed eco-sostenibilità

Una comunicazione ad alto impatto visivo e ad alto contenuto di originalità è coerenza, quella che è stata scelta dalle boutique di Patrizia Pepe durante il Salone del Mobile di Milano. Il concept ha previsto installazioni in cartone alveolare riciclato e riciclabile che uniscono moda, design ed eco-sostenibilità attraverso la reinterpretazione di oggetti e arredi cult del design moderno. L’ispirazione grafica e geometrica dei tessuti è stata tradotta in un accostamento tra le silhouette della collezione e le linee delle icone selezionate. Un esempio di comunicazione in cui la creatività sceglie l’associazione tra elementi di mondi diversi: quello della moda e quello del design coniugando il messaggio e il mezzo secondo le buone prassi della comunicazione ecostenibile grazie alla scelta di materiali green. www.patriziapepe.com/it

Creatività sostenibile al parco Il 19 maggio 2012 presso il Parco della Preistoria di Rivolta D’Adda (CR) si svolge “Pomeriggio Ricicloso”, un evento per bambini e genitori organizzato da “La voce delle Mamme” e “Idea Mamma”, in collaborazione con Viviparchi Srl. L’idea è quella di offrire ai bambini che visitano il Parco la possibilità di partecipare a laboratori creativi, improntati sull’arte del riciclo e del rispetto ambientale. Ai bambini che aderiscono ai laboratori, è offerto il materiale necessario per costruire un dinosauro di carta. Favini offre il supporto necessario: gli album Raffaello di Cartotecnica Favini, con i quali i bambini potranno dar sfogo alla loro creatività! La carta dell’album Raffaello è prodotta da Favini con cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera responsabile, da un punto di vista ambientale, sociale ed economico. La carta di Raffaello è Acid Free, Chlorine Free e pH neutro. www.favini.it

Comunicazione “green” al Fuorisalone Durante il periodo dell’appena concluso Salone del Mobile di Milano, Truvia by Essenza di Natura Eridania ha invaso le strade di Milano con un’originale comunicazione basata sulla formula “Non farti scappare il gusto del dolce senza ma”. Al centro dell’iniziativa una flotta di quattro “Cargo Bike Truvia”, presenti nei punti strategici del Fuorisalone, da Zona Tortona a Brera Design District fino a Porta Romana Design per un’attività di sampling con degustazioni del nuovo dolcificante naturale Truvia in abbinamento alla fragola 100% italiana Rania, per un duplice piacere e appagamento dei sensi senza compromessi tra gusto e calorie. Il “Cargo Bike’’, simbolo di rispetto ambientale a impatto zero, è in linea con i valori di sostenibilità dei processi produttivi di Truvia: realtà in grado di gestire la filiera dal campo alla tavola dei prodotti a base di stevia, rispettando le norme più esigenti in materia di sviluppo a lungo temine, sia sul piano ambientale sia sul piano sociale. www.eridaniaitalia.it maggio 2012

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Silvia Bolzoni, Amministratore Unico Zeta Service

LA CAMPAGNA “EARTH DAY” DI ZETA SERVICE Zeta Service, azienda del settore amministrativo in outsourcing, ha celebrato la Giornata Mondiale della Terra con Green Payroll! “In Zeta Service siamo convinti che l’attenzione verso l’ambiente sia una priorità ed è per questo che ci impegniamo quotidianamente in tale direzione: nel lavoro utilizziamo sistemi a basso consumo energetico e applichiamo una rigorosa politica interna di attenzione agli sprechi che, attraverso la promozione di alternative tecnologiche all’uso della carta, punta a riflettersi anche nel comportamento dei nostri Clienti. Oltre che sul posto di lavoro, Zeta Service aiuta l’ambiente agevolando gli spostamenti “verdi” di tutti i suoi collaboratori, offrendo loro l’abbonamento ai mezzi pubblici o equipaggiandoli di una bicicletta aziendale. Passato scrupoloso, presente attivo, futuro proattivo: la nostra nuova sede di Milano sarà infatti costituita da un edificio di 6 piani con il minor impatto possibile sull’ambiente, grazie ad accorgimenti che garantiscono un buon risparmio energetico e a un tetto interamente ricoperto di pannelli solari. Perché anche rispettare l’ambiente, per noi, è una scelta che paga. La campagna che Zeta Service ha dedicato alla Giornata Mondiale della Terra 2012 è apparsa su “Il Sole 24 ORE”, “La Repubblica”, “Italia Oggi” e “Corriere della Sera” il 22 aprile, oltre che sul nostro sito internet (www.zetaservice. com) e sulla nostra pagina di Facebook.”


tutto sul naming

Béatrice Ferrari

Béatrice Ferrari è la voce più significativa del brand naming in Italia. Laureata in semiotica, comincia la sua pratica a Parigi per sbarcare nel 1989 a Milano e fondare la società Nomen Italia, prima realtà italiana completamente dedicata alla creazione di nomi commerciali della quale è socio e amministratore per 16 anni. Dal 2005 opera come professionista indipendente: offre collaborazioni di tipo strategico (brand architecture, global positioning) e creativo (brand naming e renaming). Nel 2008 lancia il brand Synesia®, che identifica un nuovo modo di fare consulenza nel campo del branding. www.beatriceferrari.com www.synesia.com

La parola all’editoria

info@beatriceferrari.com

L’ULTIMO NATO in casa tre60

Il brand del mese

Tre60 è il nuovo marchio della ben nota casa editrice Tea, che si propone come obiettivo quello di pubblicare libri di autori italiani e stranieri di tutti i generi a un prezzo speciale di 9,90 €. Si tratta di un nome alfanumerico di 4 sillabe /tre-ses-santa/ che si riferisce ai 360° dell’angolo giro: un numero noto nella cultura di tutto il mondo, scritto per metà in lettere nella versione italiana e per metà in modo numerico. L’abbinamento ‘letterenumeri’ consente di abbreviare sensibilmente il nome, rendendolo compatto e corto gra camente. Il nome è facile da pronunciare e presenta una doppia personalità fonetica: un suono soffice e leggero /sessan/ rinchiuso all’interno di due sillabe molto solide e decise /tre/ e /ta/. Il logo è composto da un camaleonte stilizzato posto lateralmente sulla parte letterale del nome. La coda dell’animaletto si estende in una curva morbida no al di sotto della parola conferendo sentimenti positivi e rilassanti a chi guarda l’immagine. Alla essibilità delle linee tondeggianti del camaleonte, si alternano le linee standard e rigide

delle lettere e delle cifre. Tutto questo si mescola per conferire una veste camaleontica alla casa editrice. Il camaleonte rappresenta la capacità di cambiamento, trasformazione ed evoluzione. È un animale che ispira simpatia e giocosità. La realizzazione gra ca porta a immaginare un ambiente giovane, fresco e disponibile. Il nero è il colore dell’inchiostro di stampa, ma è anche simbolo di serietà, autorevolezza ed eleganza. Il marchio viene utilizzato in molti colori diversi – sempre monocolore però – simulando il mimetismo tipico dell’animaletto. Il carattere tipogra co utilizzato è minuscolo, grassetto e di facile lettura; la composizione dinamica trasmette allegria e leggerezza. La coda del camaleonte avvolge il lettering in un disegno equilibrato e danzante: ne nasce un marchio accogliente e rasserenante. La metafora numerica presente nel nome si riferisce a un mondo dell’editoria a 360°, ovvero alla possibilità per il lettore di avere una scelta varia che possa rispettare le esigenze e i gusti di tutti.

Fonetica /grup-po-ven-ti-quat-tro-re/ 7 lunghe sillabe per una melodia tipicamente italiana: è forte e incisiva per via della ricorrenze del suono /r/ in ben tre sillabe e della /t/ in altre due. Il suono è poco lineare, piuttosto travagliato e impegnativo. Morfologia Tre parole, due scritte letteralmente con lettere, una terza con un numero almeno, in modo da sintetizzare gra camente il nome: una soluzione interessante che conferisce essenzialità e pulizia alla combinazione alfanumerica. Semantica Il gruppo si riferisce a un insieme di persone o di entità e 24ore evoca la durata continua. Il nome prende origini dalla storica casa editrice ‘Il sole 24 ore’ che nasce nel 1965 dalla fusione di due quotidiani: Il Sole fondato nel 1865 e 24ore fondato nel 1946.

Iconografia Il quadrato è una forma primaria caratterizzata da staticità e solidità. Vuole simboleggiare la terra in opposizione al cielo (cerchio), la concretezza e la razionalità in opposizione alla spiritualità. Trasmette un senso di sicurezza, di equilibrio e serietà. Le due ‘mezze’ ‘O’ evocano il sole che nasce e tramonta, la giornata che si apre e si chiude, le 24 ore!. Cromia Nero, rosso e bianco sono colori molto decisi, maschili, con un tocco di passione ed emozione femminile. Il nero trasmette autorevolezza, il rosso energia vitale, il bianco candore e purezza. Tipografia Il carattere è maiuscolo graziato di origine bodoniana, dal sapore classico. Evoca formalità, serietà e professionalità. Gli allineamenti sono molto ordinati e trasmettono rigore e af dabilità. La leggibilità è ottima.

44 maggio 2012


l’equilibrio della comunicazione

comunicare ZEN è un po’ ritornare al cuore delle cose, alla semplicità del messaggio, all’immediatezza del dire. Amiamo lavorare al meglio con il gusto di avere un pensiero in EQUILIBRIO dietro. Amiamo agire con fermezza e determinazione; perchè ogni MOSSA possa essere quella decisiva.

ZEN arte Srl, via Caprera 11, 21040 Venegono Superiore VA, tel. 0331.824896 | info@zen-adv.com | www. zen-adv.com


marketing dei sensi Alessandro Miani

Alessandro Miani è la voce più significativa del Marketing Sensoriale in Italia. Laureato in Medicina e Chirurgia, Ricercatore Universitario della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano e autore di numerosissime pubblicazioni, tra cui “Il Marketing dei Sensi” e “Marketing Sensoriale”, ha all’attivo anche docenze universitarie allo IED e al CdL in Scienze della Comunicazione dell’Università Vita-Salute San Raffaele.

parole

alessandro.miani@gmail.com

Parole che CONQUISTANO Alcuni studi dimostrano che il 70% delle scelte di un individuo avvengono sulla base di elementi soggettivi legati alla propria sensorialità, senza essere filtrate dalla dimensione razionale. Una comunicazione in grado di coinvolgere i sensi e le emozioni umane ha dunque più forti probabilità di successo e di restare impressa nei clienti/utenti di chi la propone. Un prodotto è fatto di molte componenti, ma prima ancora di ‘toccarlo’, prima ancora di ‘provarlo’, ne sentiamo parlare in televisione, lo ‘leggiamo’ sui giornali o sul web, lo vediamo esposto in una vetrina. Ecco che la comunicazione verbale e l’arte del copywriter assumono una valenza strategica per ‘imporre’ il proprio prodotto al mercato. Ma entrambe queste due capacità non bastano, così come non è sufficiente investire un budget per ‘colpire’ il cuore del consumatore e indurlo all’acquisto. La comunicazione emozionale si basa sulla costruzione di messaggi volti a suscitare nel destinatario emozioni che lo coinvolgano a livello profondo e non solo cognitivo. Strettamente legata a essa, è anche la comunicazione sensoriale, ossia quel tipo di comunicazione che si fonda sulla sollecitazione strategica dei cinque sensi e che è in grado di estendere i propri contenuti e le proprie capacità espressive oltre ciò che si può esprimere attraverso lo ‘’scritto’’ e il ‘’parlato’’. Questi tipi di comunicazione sono tanto più efficaci quanto più vengono legati all’esperienza che il pubblico-target fa attraverso i propri sensi, ma anche quando

46 maggio 2012

fanno leva sullo humour e sul sorriso, per generare una ‘empatia simbolica’ con l’utente finale. Se si vuole creare una comunicazione coerente e suggestiva, è importante rispettare la “grammatica sensoriale” corrispondente al concetto cui è riferita l’azione. La grammatica sensoriale è costituita da tutti gli stimoli visivi, uditivi, tattili, gustativi e olfattivi che sono stabilmente associati a uno specifico concetto. L’applicazione rigorosa delle tecniche di psicolinguistica (alfabeto psicolinguistico), porta concretamente al raggiungimento dell’obiettivo comunicazionale e alla fidelizzazione del target. Il reparto creativo di un’agenzia di pubblicità dovrà quindi creare una comunicazione induttiva, che cioè non contenga la sola enunciazione del messaggio, ma rappresenti un forte stimolo all’azione e all’acquisto, rendendo quest’ultimo spesso irrinunciabile. Se i messaggi utilizzati ricalcano i modelli di rappresentazione del consumatore, soddisfacendone le attese, si può costruire un automatismo irrazionale che spinge l’utente/consumatore verso un acquisto emotivo e d’impulso. La scelta di ‘certe’ parole è capace di ‘modificare’ la capacità di valutazione razionale del pubblico, cui l’azione comunicazionale è rivolta. La grammatica sensoriale è pensata per sedurre il consumatore in un mercato concorrenziale. È necessario però lavorare sempre nel rispetto dell’etica personale, non rinunciando mai a spendersi professionalmente solo per prodotti e servizi realmente validi.


BOX CON DEDICA

Wonderbox ha lanciato uno speciale cofanetto “Soggiorno Spa & Relax” in edizione limitata. Per tutto il mese di maggio tutti coloro che acquisteranno il cofanetto riceveranno in omaggio un pennarello Pilot color oro: un’idea originale per personalizzare con una dedica o un divertente messaggio di auguri la copertina del cofanetto. www.wonderbox.it

LA PAROLA AL PACK

Anche nel packaging una sola parola può contribuire a sedurre il consumatore. Lo dimostra la nuova linea Danone Activia Zero, che si presenta in una nuova veste grafica: il fuoco è centrato sulla parola “zero”, appunto, mentre il gioco cromatico tra il verde istituzionale Activia e il colore azzurro caratterizza la nuova linea di prodotti e favorisce la macchia a scaffale. Questo mix di colori ed elementi simbolici è volto a comunicare un messaggio chiaro e coerente con il target di riferimento. La creatività è di Artefice Group. www.arteficegroup.it

IL PALLONE “BIRRA MORETTI”

PROFUMI DI VIAGGIO

Ha la forma e le sembianze di un pallone da calcio, ma è in realtà un piccolo fusto di birra per uso domestico. È la nuova idea promozionale di Birra Moretti per gustare a casa propria una birra alla spina legando, col suo formato, il brand in maniera evidente e coerente al mondo del calcio. www.birramoretti.it

Le esperienze importanti della vita, spesso, si ricordano per il profumo che c’era nell’aria in quel momento. Non fanno eccezione i viaggi. Fragrance Designer ha presentato in occasione del Salone del Mobile di Milano uno showroom multisensoriale dove in 80 m2 si viaggiava con olfatto, vista e gusto attraverso i cinque continenti. www.fragrance-designer.com maggio 2012

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