Comunicando n. 4/2010

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mag/giu 2010 Editoriale 6 News 10 Focus carte 20 Focus nobilitazione 22

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Va ora in scena... lo stampatore sostenibile

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Printing Va ora in scena... lo stampatore sostenibile

Printing

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Dossier L’investimento per il futuro è “a tinte verdi”

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Packaging Packaging green: bello e possibile?

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Dossier L’investimento per il futuro si tinge di green

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L’angolo di Susanna Carta che veste...

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Naming Anche il naming si scopre amico dell’ambiente

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Packaging Packaging green: bello e possibile?

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Carte, packaging etichette, shoppers tecniche di stampa e nobilitazione... Tutte le idee e le tendenze per la comunicazione da oggi anche sul web

www.comunicandoweb.com


antonioprisco.it

UV prĂŞt-Ă -porter Via Enrico Fermi, 20 - 20090 Assago - Milano tel +39 02 45703140 - +39 02 45703258 - fax +39 02 45 703141

www.nuovastampasrl.org


editoriale

*di isabella schiavi

isabella.schiavi@sunnycom.it

(In)sostenibile “Oggi senza la FSC con l’estero non lavori”- “A me anche in Italia, se non ce l’ho, alcune marche non mi considerano”- “Ma tu ce l’hai la 140001? Mica tanti ce l’hanno ed è difficile da mantenere”- “ E i tuoi fornitori sono certificati? Guarda che altrimenti non è valido”. Ecco a voi uno scambio di battute tra stampatori a cui ho assistito recentemente. Un dialogo fino a qualche anno fa impensabile e che mette in evidenza il motore, spesso squisitamente opportunistico, di una politica sociale e ambientale. Se non hai le certificazioni ambientali, non lavori, quindi, che tu sia un ambientalista convinto oppure una persona che si scoccia a sentire parlare di riscaldamento globale, emissioni di C02, politiche di riciclo e smaltimento, fenomeni di compensazione, annessi e connessi, l’ambiente oggi deve essere parte integrante del tuo business. Altrimenti, sei fuori mercato. L’analisi può sembrare cinica e spietata, ma questa è la verità. Da noi la coscienza ambientale va di pari passo con il portafoglio. Tuttavia, se il vile tornaconto personale si trasforma in spinta per adottare politiche più rispettose dell’ecosistema, in fenomeni di marketing che hanno ricadute concrete e positive sulla diffusione di un modo di pensare “green”, non mi sembra il caso di inorridere e insorgere in nome di un ideale e di una battaglia per la salvaguardia ambientale teoricamente bastevole a se stessa. Anzi. E’ forse proprio questo il segreto per generare una reale coscienza verde. Trasformare la scocciatura di uno stampato certificato, l’iter per conseguire una certificazione e il dovere di adeguarsi a specifiche normative, in opportunità per guadagnare e, al tempo stesso, contribuire al rispetto dell’ecosistema. L’obbligo di oggi diventerà un fenomeno naturale, scontato, sostenibile e meno problematico domani. E l’ambiente ci ringrazierà.

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Pilot: alta produzione, minimi consumi

Pilot Italia è impegnata nella ricerca di soluzioni che vadano nella direzione della salvaguardia dell’ambiente e, al tempo stesso, dell’efficienza industriale. Come afferma Andrea Vimercati, General Manager Pilot Italia: “Abbiamo cercato di organizzare la produzione per minimizzare i consumi. Alcune iniziative in questa direzione sono: la sostituzione delle lampade UV di essiccazione con altre a basso consumo, il recupero del calore prodotto dalle macchine da stampa e l’adozione di un Computer to Plate tri-standard (flexo, offset, tipografico) per eliminare le pellicole fotografiche e i liquidi di sviluppo. Con il nuovo stabilimento abbiamo inoltre studiato un layout che permette di ridurre le perdite di efficienza grazie all’adozione dei metodi Kaizen. E abbiamo previsto l’impiego dei pannelli solari per la produzione di energia pulita.” www.pilotitalia.com

Strategie

Kiian Group... va col verde!

Dalla stampa tradizionale a quelle dei tessuti, con particolare attenzione al suo core business: gli inchiostri! Tutto questo è parte della politica lanciata da Kiian che prende il nome di Modular System: si tratta di una rete integrata di prodotti, conoscenze normative e applicative che mirano a scelte consapevoli indipendentemente dal processo di stampa, analogico o digitale. Insomma, convinzione di Kiian è che l’ambiente è il futuro e bisogna tutelarlo a ogni costo, anche nei processi produttivi ritenuti più pesanti, come quello della stampa e dello sviluppo di inchiostri. L’azienda - specializzata nella produzione di inks serigrafici, digitali e speciali - con Modular System ha realizzato delle matrici per la stampa analogica che comprendono emulsioni e ausiliari esenti da metalli pesanti, formaldeide, ftalati e, dove possibile, cerca di eliminare ogni elemento dannoso dai suoi prodotti. La politica “going green” di Kiian vuole essere una risposta per operare responsabilmente nello sviluppo del business, dando risposte concrete al mondo grafico, dalla riduzione delle emissioni in aria fino al risparmio energetico. www.kiian.it

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Andrea Vimercati, General Manager Pilot Italia

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Strategie

Fedrigoni batte la crisi grazie agli investimenti

L’onda d’urto della crisi economica non è ancora passata. Molte aziende hanno ridotto gli investimenti, ma non tutte. Gruppo Fedrigoni ha registrato risultati positivi facendo crescere gli investimenti del 30% durante i tre anni passati, in beffa al risparmio. Di importanza strategica quelli in ambito di sicurezza e anticontraffazione con il nuovo stabilimento Fabriano Securities, ma anche l’impegno per le carte speciali e i materiali autoadesivi che si è concretizzato con il nuovo stabilimento di Manter in Spagna e di Arconvert in Brasile. Fedrigoni, attenta all’equilibrio ambientale, ha implementato le misure per la protezione dell’ambiente. Più del 70% delle sue carte sono prodotte con cellulose certificate FSC e gli stabilimenti sono certificati ISO 14001. Infine, energie rinnovabili e impianti di cogenerazione conciliano le necessità produttive con le esigenze dell’ecosistema. www.fedrigoni.com

Creativi, riunitevi sul web! Creathead è una delle più grandi community di teste creative italiane che conta, ormai, oltre 10.000 iscritti che trovano sul web una vetrina gratuita. La community ha festeggiato il milione di visite alle sue Vetrine dei Creativi lo scorso marzo. Un traguardo importante sia per Creathead sia per gli utenti della community, che hanno creduto in questo progetto e hanno ottenuto risultati degni di nota. Il settore che ha conquistato maggiori performance è stato quello dei grafici, che sono risultati i più visitati, raggiungendo 200.000 contatti, seguiti da illustratori, art e fotografi, che hanno toccato quota 100.000 visite. www.creathead.it

Prendeteveli a fette (i fazzoletti), ma non mangiateli...

Kimberly-Clark imberly-Clark ha lanciato il nuovo pack per i suoi Kleenex. Limone verde, anguria e arancia sono le nuove box dei famosi fazzolettini. Il packaging, infatti, riproduce fedelmente la polpa dei tre frutti, compagni di ogni estate. Proprio grazie a questo design tutto nuovo, Kimberly-Clark ha conquistato il premio internazionale Diamonds Pentawards Best of the Show 2009, concorso che premia i migliori progetti di packaging in diverse categorie merceologiche. Vincente, dunque, la combinazione tra forma e funzione. L’azienda americana, però, è nota anche per crescere in modo responsabile con un impegno costante nella promozione della sostenibilità ambientale. Lavoro che le ha fruttato, per il quinto anno consecutivo, il primo posto nella categoria Prodotti per l’Igiene Persona dell’Indice di Sostenibilità Dow Jones. www.kimberly-clark.com

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Packaging

Il marinaio di Nostromo cambia rotta

Pommery si prepara per i Mondiali

Landor Associates, società specializzata nel branding, è la fautrice del restyling del logo e del packaging di tonno Nostromo. Il tradizionale marinaio che svettava sulle confezioni - lo abbiamo visto in precedenza - ironico, dissacrante e ombroso come un vero lupo di mare, cambia le sembianze. Prende in mano il timone della tradizione dell’azienda e scruta l’orizzonte guardando dritto al futuro. Il logo creato da Landor vede la scritta costruita direttamente dalla sciarpa del marinaio e sventolante in modo dinamica. Colori vivaci e luminosi, poi, accompagnano il packaging dandogli un’immagine moderna e distintiva. www.landor.com

È uno champagne che ha deciso di vestire i panni del tifoso. Così il prodotto più giovane della casa francese indossa un’etichetta tricolore per accompagnare i tifosi e la Nazionale italiana ai prossimi Mondiali di calcio. Si chiama Pop Italia ed è un’edizione esclusiva e limitata nella produzione. Esclusiva nella veste e nel formato (disponibile nella bottiglia da 20 cl), è perfetta per un pubblico giovane, ma anche per chi ha voglia di arricchire la propria cantina con una bottiglia d’eccezione. Ecco, dunque, che la linea Pop di Pommery, collezione di pregiati champagne, si arricchisce di un tricolore tutto made in Italy. www.vrankenpommery.it

Lipton Ice Tea punta sui giovani

Nuovo logo, nuovo pack e nuovo sito internet. Questa la prossima strategia di Lipton Ice Tea che rispecchia il pay off dell’azienda “Drink Positive”. Un approccio ottimista che vuole essere il traino del brand per un rilancio dei suoi prodotti sul mercato e per colpire in modo ancora più incisivo un target che individua nella dinamicità e nella freschezza dei giovani il riferimento della nuova campagna media in atto. Ecco perché nel nuovo logo appare un sole splendente, alllegro e accattivante e le nuove bottiglie si sono vestite di un design dalle linee moderne e attuali. Il tutto condito, ovviamente, da colori luminosi per catturare l’attenzione del consumatore. www.drinkpositive.it

Cresce il valore degli imballaggi

L’Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione (ISPO) ha pubblicato una ricerca sulla percezione, da parte dei consumatori, degli imballaggi nei diversi ambiti. I risultati mettono in luce quanto il pack sia importante per conservare i prodotti, contenerli, trasportarli, ma anche per renderli più attraenti. Tra i riscontri ottenuti gioca un ruolo importante la sostenibilibtà ambientale. Per l’89% degli intervistati, riciclare confezioni e imballaggi sarebbe uno strumento efficace per rendere meno grave il problema del loro impatto ambientale. www.ispo.net

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Adesso, la carta riciclata è anche attraente RO.DA.CART, IL SERVIZIO NEL TAGLIO, LA QUALITA’ NELL’ALLESTIMENTO Ro.Da.cart da sempre presente nel mercato delle carte per la stampa come distributore con annesso centro di taglio, arrichisce la sua offerta di prodotti “green”: carte e supporti per la comunicazione, ecologici, tutti certificati, riciclati. La gamma ecologica di Ro.Da.cart è composta dai seguenti marchi:

Una carta patinata composta dal 60% di fibre riciclate, certificata FSC, bianca, dall’ottima stampabilità. Una carta naturale composta dal 100% di fibre riciclate, certificata FSC, bianca, dall’ottima stampabilità. Ro.Da.cart distribuisce anche la gamma Eural, carta 100% riciclata, dall’aspetto naturale. Queste carte innovative sono prodotte da

Strada Beneceto 19/A 43122 – Parma Tel: 0521 468611 – Fax: 0521 463077 www.rodacart.com / info@rodacart.it

www.arjowigginsgraphic.com


Carta&Media

Sboccia la primavera sul volto di Monnalisa e Gruppo Cordenons

Per creativi e stampatori arriva la bella stagione e Gruppo Cordenons ha realizzato per loro Impressive Spring, una cartolina per festeggiare la primavera. Stampata in digitale e personalizzata con l’indirizzo del destinatario, rappresenta (nella grafica) un prato ricco di margherite. La carta usata è Monnalisa da 350 g/m2. Questa, certificata FSC, presenta un alto grado di bianco e una superficie matt dalla lisciatura naturale. Il nome stesso ne fa il supporto ideale per creazioni artistiche che richiedono particolare brillantezza. Da qui l’adattabilità a lavori di lusso, grazie all’elevato ink hold out e alla rigidità nelle grammature elevate. Monnalisa è disponibile nel colore Premium White, per un totale di cinque grammature dai 110 ai 350 g/m2. www.gruppocordenons.com


La carta... via col vento

Mohawk è una cartiera americana conosciuta per gli investimenti volti a ridurre l’inquinamento ambientale. Oggi l’intero processo produttivo utilizza solo energia eolica. Il portfolio dell’azienda conta oltre 30 marchi e tra questi ci sono carte uncoated come Kromekote e Knightkote, e carte coated a marchio Mohawk. Paper&People, attenta alle novità del mercato, ha presentato le gamme Beckett Concept (carta naturale dal tatto vellutato), Mohawk Options (molto liscia a Ph neutro e opaca che consente di donare alle immagini un buon contrasto e brillantezza) e Mohawk Via (carta naturale disponibile liscia-vellutata, marcata e vergata), sul mercato italiano. Tutte adatte per packaging, text & cover e per lavori di immagine coordinata. www.paperandpeople.com

Carta & Media

Alla scoperta dei nuovi, eleganti materiali firmati Fontanagrafica

Fontanagrafica, insieme alle aziende del gruppo Winter & Company, produttori di materiali e rivestimenti per packaging di alta gamma, non poteva scegliere posto migliore del Vivaio Riva di Milano per organizzare insieme a Cacao Design Discover Materials, l’evento itinerante pensato per mostrare le più belle creazioni realizzate nel corso degli anni con i propri supporti. Inspiration print see and feel è stata la gamma protagonista della serata: una raccolta di carte e tessuti grafici e tecnici come Corvon, Texprint, Kashgar, SIltex, in grado di dare forma, eleganza e colore a prodotti editoriali di pregio, agende, cofanetti, scatole, shopping bag. www.fontanagrafica.com

Swatchbook di Arctic Paper: tutto da sfogliare e gustare!

Per la nuova stagione la cartiera svedese ha preparato un nuovo box per il suo campionario. Immancabili le carte ad alto spessore (con o senza legno) a marchio Munken adatte per realizzare libri di pregio e cataloghi di alta qualità, certificate FSC. Tra queste la novità è la linea Rough, caratterizzata da una superficie ancora più ruvida al tatto. A questa linea si aggiunge Arctic, la gamma di carte patinate senza legno in versione opaca (Arctic Matt) o più brillante (Arctic Silk+), fino alla versione più spessorata con Arctic Volume White. Per la linea Arctic la novità introdotta da gennaio è la versione avorio con Arctic Volume Ivory e quella ultra bianca (Arctic Volume Highwhite). E poi, l’inserimento nello Swatchbook della linea Pamo, la selezione di carte uso mano ad alto spessore contenenti pasta legno. Questa gamma è ideale per lavori in elevate tirature nelle due varianti crema e bianca. www.arcticpaper.com

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Printing

Nuove soluzioni per packaging accattivanti

Astucci pieghevoli e imballaggio flessibile rappresentano uno degli impegni che HP sta portando avanti per allargare il suo portfolio di soluzioni. In questo senso, la novità più gustosa è offerta dalla macchina da stampa digitale HP Indigo WS6000, che consente di realizzare imballaggi flessibili per il comparto food & beverage e della bellezza. Grazie a questo sistema, e alle “sorelle” HP Indigo 5500 e 7500, e grazie alla collaborazione con partner nell’ambito dei supporti e della finitura, HP Indigo consente ai brand owner di aumentare i tassi di vendita a scaffale con grafiche differenti e accattivanti. Inoltre, indiscutibile il vantaggio del digitale in termini di basse tirature e personalizzazione dei prodotti. www.hp.com/it

L’inchiostro che si preoccupa della sicurezza arriva da Agfa

Agfa Graphics ha presentato la nuova serie di inchiostri Agorix LM UV a bassa migrazione, che possono essere impiegati sulla nuova macchina da stampa digitale Agfa Dotrix Modular LM per la produzione di pack alimentari. Questi inchiostri UV assicurano elevata adesione al materiale e maggiore flessibilità rispetto a quelli di vecchia generazione, oltre a una maggiore brillantezza. Possono essere utilizzati per la stampa su materiali multistrato, alluminio, PP, PET, PE, OPP, ma non solo! E’ importante inoltre segnalare che si tratta di inchiostri inodore ed esenti da etichettatura di rischio. www.agfa.com

Talmente bello, da sembrare vero!

Sysnext, società all’avanguardia nel campo delle tecnologie digitali, ha messo a punto una nuova idea di studio fotografico che si chiama PackshotCreator. Un sistema automatizzato che consente di rielaborare (partendo da una fotografia) una rappresentazione in 3D di qualsiasi oggetto. Questo sistema, semplice da usare, ha cambiato in modo massiccio e vantaggioso il modo di presentare e vendere i prodotti in rete, trasformando le immagini piatte in oggetti veri. PackshotCreator elabora immagini in 3D a partire da 100 scatti del prodotto realizzati da 5 angolazioni diverse. Le immagini ottenute possono essere esportate in jpeg ad alta definizione o fuse insieme per creare dei file gif o in formato flash. www.packshot-creator.it

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Molti campioni del mondo sono venuti dalla Svizzera. Vi presentiamo il prossimo.

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Mimaki cambia la faccia dei vostri oggetti Se avete bisogno di personalizzare oggetti che abbiano dimensioni massime di 300x420 mm (con uno spessore massimo di 5 cm), niente paura. Bompan vi propone la stampante digitale flatbed da tavolo Mimaki UJF-3042. Parliamo di una soluzione che rispetta l’ambiente grazie alla tecnologia UV LED a freddo, che non genera ozono, e grazie anche al fatto che può essere spenta e accesa senza tempi di riscaldamento. Ciò si traduce in minore energia in favore del risparmio economico, ma anche in maggiore rispetto dell’ambiente. Fidelity card, badge, CD, etichette, cover per cellulari, ma anche riproduzioni artistiche e prototipi per il pack, si vestiranno di nuovo! www.bompan.it

Etichette

Con Marabu, non passate inosservati

Pochi centimetri di carta diventano un’opera d’arte grazie a progetti grafici unici e a materiali stupefacenti. Se pensate, però, che tutto questo sia appannaggio esclusivo di poche bottiglie, vi dovete ricredere. Oggi avere l’etichetta dei vostri sogni, con una spesa contenuta, è possibile grazie alla stampa serigrafica. Marabu ha l’inchiostro ideale per enfatizzare la superficie di qualsiasi tipologia di etichetta. Marastar SR, Ultragraph UVAR, UltraRotaScreen UVRS sono gli alleati per creare esclusive nolabel look o etichette classiche ma indimenticabili. Coprenza, brillantezza, resistenza ai liquidi e la possibilità di utilizzo con altre tecniche di stampa fanno degli inchiostri Marabu un prodotto che consente di distinguere la bottiglia tra le mille altre a scaffale. www.marabu-italia.it

G3 La nuova generazione di plotter da taglio. Convi nvincere i clie clienti ti con la qualità q alità e la creativà c eativà. Zund vi vi conquisterà con i migliori plotter da taglio al mondo. Stupitevi della loro efficienza, modularità e produttività. Zund G3, l`ultimo campione dal produttore leader mondiale dei plotter. www.zund.com Prenota la tua visita presso lo Zund Technology Center per una dimostrazione personalizzata.

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per la cartotecnica Logics Srl Via I Maggio 228 I-24045 Fara d`Adda BG T 0363 398 927 F 0363 399 765 info@logics.it www.logics.it


Etichette

Innovazione e semplicità, cuore delle nuove etichette Sappi

La cartiera ha lanciato la linea Parade Prima per la produzione di etichette. La gamma comprende Parade Prima Advanced e Parade Prima High Performance. La prima consente maggiore semplicità nell’applicazione delle etichette, concedendo ai creativi più margini di creatività grazie al fatto che il supporto cartaceo può anche essere laminato con risultati brillanti. La seconda, invece, garantisce più volume e compattezza rispetto a una tradizionale carta per etichette: ciò significa, per esempio, che 70 g/m2 di Parade Prima High Performance sono in grado di produrre lo stesso volume di materiale che normalmente potrebbero essere prodotti con gli 80 g/m2. Inoltre, queste carte richiedono un minimo apporto di materie prime, nel rispetto dell’ambiente. www.sappi.com

Eventi

Cargo e Bioeco.net vestono l’iniziativa “Pane e salame” per degustazioni biologiche

Da fine maggio a inizio luglio presso Cargo, a Milano, prenderà il via un progetto che prevede la creazione di un chiosco per la degustazione dei prodotti del salumificio Pedrazzoli della linea biologica Primavera. Parliamo di un progetto in collaborazione con Bioeco.net, agenzia specializzata nello sviluppo e implementazione di soluzioni innovative per la vendita al dettaglio per il mercato del biologico e realizzato in legno certificato PEFC per dimostrare l’attività di riforestazione dopo il taglio del legno. Anche i prodotti vestiranno un look sostenibile. Infatti, verranno imballati in sacchettini trasparenti, compostabili e biodegradabili. www.bioeco.net - www.high-techmilano.com

Il futuro? Affidatevi a Future Brand!

Future Brand, esperta nella consulenza di marca, ha festeggiato il suo undicesimo compleanno. Offrire soluzioni FutureProof – a prova di futuro – è l’impegno di cui hanno discusso i 60 consulenti della sede di Milano, scegliendo la mela, icona di perfetto equilibrio tra contenuti e forma, quale trademark del loro lavoro. Il network affiancherà “Malaria no more” associazione non governativa, impegnata a debellare la malaria nei paesi più poveri. Per questo Future Brand ha lanciato una gara interna, invitando le persone a disegnare una tshirt dedicata al tema della lotta alla malaria. La tshirt vincitrice sarà indossata da tutti i FutureBranders del mondo per il fischio d’inizio del campionato, l’11 giugno 2010, a Johannesburg. www.futurebrand.com - www.malarianomore.org

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Papertown, cittĂ di carta per Grafica Atestina

Nata negli anni ‘50 e forte dell’esperienza di tre generazioni di tipografi, Grafica Atestina, con sede ad Este (PD) è oggi guidata dalla famiglia De Poli, miscelando sapientemente cultura artigianale e tecnologia. L’azienda ha scelto di aprire le proprie porte presentandosi a clienti, curiosi e visitatori in una veste insolita: si è circondata di carta, creando un mondo tutto nuovo: Papertown, una vera e propria “cittĂ di cartaâ€?. Nell’era del digitale, dove qualunque cosa diventa virtuale, l’azienda ha voluto sottolineare la passione con cui ricerca nuove soluzioni affinchè la carta non possa invecchiare, morire o passare di moda, trovando sempre il modo per farle acquistare nuova luce, nuove forme, nuova vita. www.graficaatestina.it

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Maine 1 Face Green di Arjowiggins Graphic veste la comunicazione eco sostenibile I risultati emersi dalle tavole rotonde che hanno costituito nel 2007 il “Grenelle de l’environnement”, il forum francese sulla sostenibilità, hanno messo in luce l’esigenza sia per le grandi marche, sia per i consumatori, di attuare delle azioni concrete a favore dell’ambiente. Uno dei cambiamenti derivanti da questa sensibilizzazione riguarda la produzione di etichette e packaging ecosostenibile e la scelta, da parte dei print buyer, di avvalersi sempre più di supporti certificati e green. Arjowiggins, cartiera che fa della salvaguardia dell’ambiente uno dei caposaldi della sua politica, non poteva rimanere indifferente. La sua risposta si chiama Maine 1 Face Green, la prima carta mono patinata riciclata destinata a offrire un contributo concreto all’etichettatura e al green dei packaging.

La mono patinata che strizza l’occhio all’ambiente e non perde di vista la qualità Per una comunicazione eco responsabile non servono grandi gesti ma piccole azioni concrete Chi opera nel settore delle arti grafiche sa bene che oggi scegliere di stampare i propri prodotti (che siano etichette o packaging) su un supporto green è un primo passo concreto nei confronti della sostenibilità ambientale, oltre a comunicare al mercato un forte senso di responsabilità. Alle carte amiche dell’ambiente, tali perchè certificate o composte da una percentuale più o meno elevata di fibre riciclate, è però chiesto di rispondere a un obiettivo comune: la qualità. Arjowiggins Graphic, la nuova divisione della cartiera francese che raccoglie sotto lo stesso tetto carte riciclate, patinate e non, schiera in campo la qualità di Maine 1 Face Green, una carta che non scende a compromessi con la qualità. Essere un marchio green? È questione di etichetta Quando una carta è proposta come opportunità e soluzione per fare la differenza, state certi che la vedrete spesso in prima linea. E Maine 1 face Green di Arjowiggins Graphic si annuncia come uno di questi supporti. Infatti, è la prima carta patinata mono facciale completamente ricilata, ideale per realizzare label e packaging.

pubbliredazionale

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Realizzata con il 60% di fibra riciclata certificata FSC e con il 40% di pasta di fibra vergine certificata FSC, Maine 1 Face Green dà allo stampatore le stesse risposte di una carta composta da cellulosa vergine. L’ottima macchinabilità e l’eccellente resa di stampa sono caratteristiche imprescindibili ad esempio per chi stampa etichette, dove la precisione nella stampa dei dettagli di immagini e testi è fondamentale. La superficie regolare e l’elevato punto di bianco, simile a una carta non riciclata, permettono di ottenere colori e testi vivi e brillanti. Produrre risparmiando risorse naturali: ecco la vera sostenibilità ambientale! L’impegno che Arjowiggins ha preso nei confronti dell’ambiente si estende a tutto il workflow produttivo, severamente monitorato per rispettare i parametri di emissioni e di sfruttamento delle risorse idriche e naturali. Per quello che riguarda Maine 1 Face Green sono stati condotti dei test comparativi che hanno messo in luce quanto la produzione di questo supporto, rispetto a uno non riciclato, incida in misura minore sull’ambiente con sensibili riduzioni del consumo di acqua, di energia elettrica, delle emissioni di CO2 in atmosfera e dello sfruttamento del suolo. Arjowiggins Graphic Per ulteriori informazioni: Monica Crepaldi monica.crepaldi@arjowiggins.com Direct sales manager and market developer www.arjowigginsgraphic.com

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Respecta 100 satin 130 g/m² by Burgo


* Calcolato per la stampa di 100.000 etichette per una latta da 440 g. stampate con Maine 1 Face Green riciclata al 60% da 80 g/m�. Dimensioni etichetta 24,7 x 10 cm

l’etichetta dice tutto Ora potete utilizzare delle etichette ecosostenibili senza compromettere la qualità di stampa. Maine 1 Face Green custodisce delle qualità tecniche ed estetiche che potete trovare in carte vergini monopatinate. Per saperne di più visita il nostro sito: www.arjowigginsgraphic.com

Utilizzate sempre questi simboli per dire ai vostri clienti che state utilizzando delle carte per etichette ecocompatibili

60% riciclata, Certificata FSC Fonti Miste l Cellulosa da fonti attente all'ambiente l Carta certificata Eu eco-label l

60%

EU Ecolabel: FR/011/003


focus carte COPERTINA

100% rispettosa dell’ambiente

Prisma Silk 2SC 300 g/m² INTERNO

Respecta 100 Satin 130 g/m² by Burgo Distribuzione

Per uno sportivo che punti al podio, fare una buona gara è fondamentale. Ma sono gli attimi che precedono il taglio del traguardo a essere cruciali. La concentrazione sulla linea d’arrivo è tale che il tempo rallenta, le pulsazioni battono il ritmo, lo sguardo non vede altro che quella linea bianca, sempre più vicina, e la bandiera sventolare furiosamente... Finita. Applausi, prima; podio, poi. Sul gradino più alto sale Respecta 100 di Burgo Distribuzione. Una carta naturalmente vincente. Essere campioni è una questione naturale

Come un buon allenatore sceglie per il proprio team gli atleti migliori, per il numero di Comunicando dedicato all’ambiente abbiamo puntato su due carte promosse da Burgo Distribuzione all’interno di Green Paper, l’esclusiva offerta di carte amiche dell’ambiente. Prisma Silk 2SC è la cover, realizzata sui 300 g/m². Per l’interno, invece, abbiamo scelto Respecta 100, l’ultima nata della gamma Respecta di Burgo. Vi invitiamo a scoprirne le caratteristiche sfogliando le pagine della rivista, stampate sui 130 g/m². Non trovate che la sua superficie sia nata vincente e in grado di tagliare numerosi traguardi, promettendovi una vittoria sicura?

I segreti di un profilo scattante

Ve lo diciamo subito. Respec-

ta 100 è una carta patinata FSC 100% riciclata. Sembra incredibile, visto il suo punto di bianco (pari a 97 ISO), del tutto simile a quello dei supporti realizzati con fibre di cellulosa vergine. La certificazione FSC a crediti, l’ottima uniformità superficiale e l’opacità superiore fanno parte di un profilo che qualifica questa carta per le prestazioni più impegnative. Ma perchè stupirsi, in fondo? Burgo Distribuzione fa della qualità dei supporti offerti il suo cavallo di battaglia da sempre. E con la gamma Green Paper è in grado di dare le risposte adeguate a chi desidera, per la propria comunicazione, un supporto rispettoso della natura senza rinunciare a risultati over the top.

corpo alla vostra prossima idea, sappiate che Burgo Distribuzione vi permette di scegliere fra tre varianti: Gloss, Matt e Satin. Siamo sicuri che, grazie all’alta fedeltà nella stampa e alla resa brillante di colori e immagini, la troverete il supporto ideale per la realizzazione di cataloghi, riviste, stampati commerciali, brochure, prodotti editoriali di pregio, inviti e cover.

A proposito di stampa...

La versatilità di Respecta 100 ne fa una carta compatibile con la stampa offset e roto offset. Non ci sono segnalazioni specifiche per quello che riguarda l’utilizzo di inchiostri ad hoc, se non la scelta di quelli raccomanda-

Applicazioni da medaglia d’oro

A questo proposito, se state pensando a Respecta 100 per dar

Con Respecta 100, dai il giusto peso alla comunicazione stampata Curiosi di vestire la vostra comunicazione con Respecta 100? Burgo Distribuzione mette a vostra disposizione un ampio range di grammature (dai 90 ai 350 g/m²) tra cui scegliere quella che più risponde alle vostre esigenze.

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a cura di Sara Fevola

sara.fevola@sunnycom.it

Nasce una nuova oasi green per le carte ecologiche

“Green Paper. Il parco naturale delle carte ecologiche” è il progetto di comunicazione messo in atto da Burgo Distribuzione per promuovere e diffondere tra creativi e buyer il vasto portfolio di carte amiche dell’ambiente e per sensibilizzare la clientela sulle tematiche ambientali legate alla carta e di cui oggi tanto si discute. Come un bosco cresce e si arricchisce di nuove specie e varietà di alberi, allo stesso modo il parco è una realtà in continua evoluzione, da scoprire attraverso una pratica guida, che si allarga e si modifica insieme alle esigenze del mercato. Visitare questa “oasi” naturale è facilissimo perchè è aperta tutto l’anno 24 ore su 24. L’indirizzo? Eccolo: www.burgodistribuzione.com

In Italia Respecta è stata la prima carta patinata a essere certificata FSC. L’offerta, nel corso del tempo, si è arricchita con Respecta 60, con il suo 60% di fibre riciclate e dalle caratteristiche tecniche ulteriormente migliorate. Oggi Respecta 100 è la massima espressione di un impegno nei confronti dell’ambiente che non conosce limiti, e che Burgo Distribuzione ha sposato sin dall’inizio costruendo nel tempo un’offerta green di valore. Promuovere la comunicazione tramite carte di alta qualità, rinnovabili e rispettose dell’ambiente: questa è la mission di Burgo Distribuzione che, giorno dopo giorno, influenza ogni sua azione, dalla ricerca di soluzioni innovative alla scelta di fornitori certificati, per arrivare alle attività mirate per rafforzare la conoscenza di carta ed ecologia.

Marketing Manager, Burgo Distribuzione

C’è molta attenzione alle tematiche ambientali nella comunicazione stampata. È un fenomeno di moda oppure qualcosa è cambiato? La filiera produttiva aveva già preso da anni coscienza dei problemi ambientali. Quello che è cambiato è la sensibilità dell’opinione pubblica. La nuova condizione non ha fatto altro che portare in evidenza l’argomento, accelerando un miglioramento che era già in atto e portando le aziende a comunicarlo maggiormente. Il settore cartario ora sta spingendo su questi temi per dare una nuova linfa all’offerta di prodotti. Il paper merchant di oggi ha sia il compito di formare una coscienza critica sia di offrire ai propri clienti delle soluzioni per fare la differenza? Un’azienda come la nostra, che è presente su tutto il territorio ed è un riferimento per la propria clientela, può dare un forte contributo e indirizzare la scelta su quei prodotti che rispondono ad esigenze ecologiche. Rendere consapevoli delle proprie scelte stampatori, editori e anche la filiera a valle, è un compito che ci siamo prefissati e che riteniamo tra le nostre priorità. Con quali strategie pensate di ottenere questo risultato? Burgo Distribuzione vuole informare correttamente il settore. Un progetto come “Green Paper. Il Parco Naturale delle Carte Ecologiche” è solo il primo passo di una serie di iniziative. L’analisi della gamma prodotti, sviluppata in primis con Burgo Group, ma anche con altri partner fornitori, ha reso disponibili per ogni famiglia di carte dei supporti ad hoc e “amici dell’ambiente”. Spiegare in modo semplice questi argomenti, dalle motivazioni alla base delle nostre scelte al rapporto tra carta e ambiente, è il motivo che muove la creazione del Parco. Il passo seguente sarà quello di spingere la clientela ad utilizzare sempre di più i nostri prodotti Green, per le ottime caratteristiche qualitative e per fare una scelta ecosostenibile.

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contacts

Respecta e Burgo Distribuzione: insieme per l’ambiente

Due parole con… Gabriele Girardi

intervista

ti dai produttori di tecnologia. Nemmeno la nobilitazione è un problema su questa superficie. Stampa a caldo, rilievo a secco, verniciature serigrafiche... Siete liberi di progettare e arricchire la superficie dei vostri prodotti con i passaggi di stampa che ritenete più accattivanti.


focus nobilitazione maggio | giugno 2010

Green art con stile e ironia

www.burgodistribuzione.com

Comunicando - n° 4/2010 - Euro 5,00 - SunnyCom Publishing srl - Tariffa R.O.C. Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Bologna - Contiene I.P. - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Bologna per la restituzione al mitt. previo pagamento dei resi

la nostra copertina

Verde speranza, color di Comunicando Se la testata è il biglietto da visita di ogni rivista, non potevamo certo tralasciare di personalizzarla. Non in un’occasione così importante come il nostro numero green! E via allora al total look verde brillante, simbolo di vitalità e ottimismo. applicazioni, idee, prodotti & tendenze per la comunicazione

#4 maggio | giugno 2010

La sostenibilità ambientale? In esclusiva, un testimonial d’eccezione! Una volta, Marilyn Monroe dichiarò: “Mi è capitato spesso di finire su un calendario. Ma mai per una data precisa”. Ebbene, noi l’abbiamo messa in copertina, virandola sui toni del verde grazie alla stampa in esacromia con colori Pantone fluo. Perché essere green è degno di una vera star come lei, e perché la sostenibilità ambientale è ormai un concetto diffuso e popolare, in linea con i dettami della Pop art.

Chic, fino in fondo

abbiamo p p l i c a z i o n i , i d e e , p r o d o t t i & t e n d e n z e p e r l a c o m uConcedetecelo. n i c a z i o nCome e #4 #una 4 glassa, maggio | lucidato giugno 2010 alcune tesserine del mosaico con una passata

a.

empre al vostro fianco.

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di vernice spessorata UV spot. Cosa avrebbe detto Andy Warhol? Secondo noi sarebbe stato d’accordo, lui, il principe della pop art. In fondo, essere glam con stile è questione di dettagli, no?

Pop art? Non pensate significhi comunicare sul punto vendita con espositori e display artistici! Uno degli esponenti più carismatici e importanti della Pop art fu l’artista americano Andy Warhol. La sua attività conta tantissime opere, tra le quali ricordiamo i famosi quadri prodotti in serie con l’ausilio dell’impianto serigrafico. Il segreto del suo successo? La ripetizione dell’immagine con colori alterati, su grosse tele. Le sue opere più famose sono diventate delle icone di comunicazione, come Marilyn Monroe, Mao Tse Tung o la lattina della zuppa Campbell.


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* di cecilia cantadore

cecilia.cantadore@sunnycom.it

Va ora in scena... lo stampatore sostenibile Tra tecnologie pulite, certificazioni, materiali e inchiostri eco-compatibili, il printing risponde alle tendenze green Come si concretizza la filosofia ambientale degli stampatori? La barriera culturale secondo la quale il rispetto dell’ambiente è solo un costo è stata infranta? Abbiamo cercato di rispondere a queste domande con l’aiuto di professionisti delle arti grafiche che hanno scelto di tingere di verde la propria produzione. Stampare su carte certificate evidentemente non basta più, anche se aiuta e può rappresentare un primo stadio. Chi vuole offrire un servizio realmente a basso impatto ambientale deve andare oltre, coinvolgendo l’intero processo di produzione dello stampato, dalla logistica alla gestione

dell’energia e dei rifiuti. In generale, numerose realtà hanno compreso il forte mutamento in atto e si sono, più o meno velocemente, adeguate. Gli investimenti vengono valutati in termini di impatto ambientale, e gli stampati realmente sostenibili esistono e sono oggi facilmente reperibili sul mercato a costi, se non proprio identici, molto allineati a quelli della generazione precedente. Il quadro che emerge è quindi positivo: molte aziende grafiche hanno tratto vantaggi economici dalla corretta gestione della produzione, senza escludere il ritorno di immagine, sempre più forte e immediato.

Le certificazioni: un po’ di chiarezza! EMAS ed ISO 14001 sono certificazioni di sistema di gestione ambientale: oggetto delle certificazioni è l’azienda e i suoi processi interni, produttivi e non, che dimostrano come una realtà riesca ad operare in modo eco-compatibile sul territorio. Queste certificano che l’organizzazione non arreca danno all’ambiente, nel rispetto della legislazione cogente. FSC, PEFC ed Ecolabel sono invece certificazioni di prodotto, complementari a quella di sistema; si rivolgono solitamenta al cliente finale e prevedono sempre una sorta di identificativo, logo o altro.

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intervista

Due parole con… Eustachio Antezza Amministratore, Antezza Tipografi

Come si traduce concretamente il vostro impegno ambientale? Nei nostri stabilimenti le tecnologie sono state completamente rinnovate, anche in chiave di sostenibilità ambientale. I nuovi impianti sono in grado di rigenerare energia dal calore prodotto, e il calore dei generatori ad aria compressa viene utilizzato per riscaldare ambienti che necessitano di temperatura costante. Le fonti energetiche sono oggetto di un programma, attualmente in corso, di approvvigionamento e generazione con fonti rinnovabili (fotovoltaico). Ma non finisce qui: ci siamo dotati di grosse cisterne in cui convogliamo l’acqua pluviale, che poi utilizziamo per ogni uso aziendale, ad eccezione di quello potabile. Anche la gestione dei rifiuti è rigorosamente strutturata: la carta viene riciclata, e tutti i rifiuti vengono differenziati per tipologia. Oltre alle tecnologie, quali aspetti valutate per creare uno stampato green? Siamo molto attenti alla scelta dei materiali; l’industria cartaria in primis, ma anche quella degli inchiostri e dei materiali di consumo, stanno facendo in poco tempo passi da gigante. Quali certificazioni avete ottenuto in campo ambientale? Abbiamo certificato il sistema di gestione della qualità secondo la norma ISO 9001 sin dal 2004, e il sistema ambientale ISO 14001 dal 2007. Vantiamo inoltre le certificazioni FSC e PEFC.

Antezza, azienda grafica attiva a Matera, è una realtà all’avanguardia che ha scelto da tempo di investire in una gestione efficiente delle operazioni aziendali, distinguendosi in un contesto in cui essere green è quasi una moda. Antezza si definisce un player “glocal”, cioè consapevole e attento alle esigenze globali del pianeta, e allo stesso tempo attore sul piano individuale, locale. Questo ha portato ad un’attività aziendale che, in sostanza, fa molto bene anche al conto economico dell’impresa e coinvolge tutti i suoi stakeholder: dai collaboratori ai fornitori, fino ai clienti. Anche la comunicazione aziendale punta sulla sostenibilità ambientale, come dimostrano le immagini del calendario “Terra” stampato da Antezza nel 2010. www.antezza.it

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La vostra filosofia green è riconosciuta dal mercato? Le statistiche dimostrano che la domanda di prodotti green è in continuo aumento, e ciò apre opportunità di business nel medio-lungo periodo. Mentre le tematiche ambientali in passato erano di nicchia, ora il rispetto per l’ambiente costituisce un fattore competitivo. Il nostro obiettivo è che lo stampato green diventi uno standard, accessibile a tutti e disponibile allo stesso prezzo di uno stampato convenzionale.

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Antezza, player “glocal” attento al pianeta e al territorio

Avere un produzione eco-friendly va a discapito della qualità dei prodotti? No, i nostri clienti riconoscono da sempre l’alta qualità delle produzioni realizzate nei nostri stabilimenti. Tuttavia, è fuor di dubbio che per alcune applicazioni, soprattutto nella fase di nobilitazione, ci sia ancora da lavorare in direzione dell’ecosostenibilità. Ritengo che la strada da percorrere sia la stessa utilizzata per le tecnologie, la carta e gli inks: ricerca, applicazione e forte cooperazione tra produttori di materie prime e aziende grafiche.


Amadeus, Industria Poligrafica Europea, opera nel settore della stampa in Italia e all’estero. In particolare, la società è presente sul mercato inglese con uffici, agenti e clienti sin dal 1978. Ed è inutile dire che dall’estero, da sempre all’avanguardia, sono arrivate anni fa le prime richieste di prodotti eco-friendly. Amadeus realizza principalmente stampati per l’editoria e per il commercial printing. www.amadeus-spa.com

Due parole con… Luciano Alessandri

intervista

Titolare, Amadeus

Amadeus è stata una delle prime aziende grafiche italiane a certificarsi FSC... Fino a tre anni fa la maggior parte del nostro fatturato arrivava dall’estero, in particolare dall’Inghilterra, dove la sensibilità per le tematiche ambientali era più sviluppata rispetto all’Italia. In tempi “non sospetti”, infatti, i primi a mostrare sensibilità nei confronti dell’ambiente sono stati i paesi del nord Europa. In particolare gli editori, sempre del nord Europa, riconoscono da anni la validità di una corretta e sostenibile gestione ambientale. La certificazione per noi è stata una necessità per continuare a soddisfare le richieste dei clienti. Il mercato vi chiede espressamente prodotti rispettosi dell’ambiente? I nostri clienti, soprattutto nel settore dell’editoria, vogliono che sui loro stampati compaia il marchio della certificazione ambientale. Ma c’è una differenza tra il nostro paese e l’estero: in Italia, fino a poco tempo fa, i prodotti certificati erano percepiti come un costo in più, e non sempre visti di buon occhio. Come viene percepita questa vostra attenzione all’ambiente? Il mercato è attento, e la certificazione è importante a livello di immagine, perché fa crescere l’azienda agli occhi dei clienti. Uno produzione eco-friendly va a discapito della qualità? No, è possibile realizzare qualsiasi applicazione con un livello di qualità impeccabile. Noi utilizziamo inchiostri bio e carte certificate, senza compromettere i risultati di stampa.

Gam Edit certifica gli stampati Eco Offset

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w w w AT P L O S TA M

In cosa differisce un prodotto Eco Offset da uno stampato tradizionale? Gam Edit, prima litografia ad aver trasformato il proprio modello di business in chiave 100% green, aiuta le aziende di stampa a rispondere a questa domanda e ad intraprendere una serie di varianti ecologiche nel ciclo di produzione. Per realizzare uno stampato Eco Offset si utilizzano impianti alimentati da energia rinnovabile, si privilegiano carte riciclate o certificate, si scelgono inchiostri e solventi meno inquinanti. Ma non finisce qui: in un’ottica di riduzione delgi sprechi, gli imballi tradizionali sono sostituiti con quelli riciclati e la consegna è effettuata con mezzi ecologici. Si cerca infine di evitare le lavorazioni più nocive e si monitora il processo in modo continuo, per ridurre al minimo i danni per l’ambiente. Il marchio Eco Offset può essere apposto su ogni stampato la cui produzione rispetti queste linee guida, e tutti i clienti di Gam Edit ne possono usufruire. www.gamedit.it

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Una certificazione che arriva da lontano...

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Un’impronta... indelebile? Come si quantifica il peso che le attività umane producono sull’effetto serra? Quanto carbonio viene emesso da un’attività? Per rispondere a queste domande è necessario calcolare la Carbon Footprint, espressa in tonnellate di CO2, che permette di quantificare l’impronta lasciata sull’ambiente. L’UE ha fissato nuovi target ambientali per il 2020, allo scopo di ridurre i consumi energetici del 20% attraverso un aumento dell’efficienza energetica, ridurre i gas ad effetto serra del 20% (o del 30%, previo accordo internazionale) e ampliare fino al

20% la quota delle fonti energetiche rinnovabili. La Carbon Footprint rappresenta un indicatore sintetico e significativo in tal senso. Per raggiungere questi obiettivi gli stampatori dovranno quindi analizzare i processi di produzione delle macchine da stampa, l’utilizzo di materia prima lignea (carta e cartone), i trasporti intermedi di produzione e di distribuzione finale, l’effetto dei prodotti chimici e quello di inchiostri e colle, i consumi energetici indiretti (come la climatizzazione dei locali), l’utilizzo di corrente elettrica. Insomma, i fattori da tenere in considerazione sono tanti, e calcolare la propria Carbon Footprint può essere molto utile!

Con Pozzoli stampa e packaging corrono... a suon di musica

Due parole con… Carlotta Villa

Responsabile Qualità e Ambiente, Pozzoli

Come si traduce concretamente il vostro impegno ambientale? Progettiamo i nostri packaging nel modo più ecocompatibile possibile: oltre ad utilizzare carte e cartoni certificati, adoperiamo inchiostri a base vegetale, vernici all’acqua, colle ecofriendly e, dove possibile, cellofanature biodegradabili e plastificazioni con acetato di cellulosa. L’eliminazione della plastica, la riduzione dello spessore e del peso del packaging, l’ottimizzazione dei trasporti, l’utilizzo di materie prime a basso impatto ambientale aiutano a ridurre le emissioni di CO2. Tutto questo senza sacrificare in alcun modo la qualità della produzione, grazie all’utilizzo di materiali nobili e certificati e al design sempre accattivante dei nostri prodotti. Quali certificazioni avete ottenuto? L’azienda vanta i due riconoscimenti di sistema ISO 9001 e 14001, e i nostri prodotti sono certificati FSC dal 2007 e PEFC dal 2008. A completamento del nostro percorso ecologico c’è anche la volontà di

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arrivare ad ottenere la certificazione di prodotto EPD (Environmental Product Declaration) per sottolineare ulteriormente i nostri sforzi in campo ecologico. Quali sono i vostri obiettivi per il futuro? A livello di organizzazione aziendale, puntiamo a migliorare le nostre tecnologie; l’obiettivo per il 2010-2011 è quello di calcolare il carbon footprint dell’organizzazione per contribuire a ridurre le emissioni legate ai gas serra. Vi siete distinti in numerosi progetti legati alla ricerca e sviluppo di soluzioni ecofriendly... Nel 2008 Pozzoli ha partecipato ad una ricerca inglese di Julie’s Bycicle, organizzazione no-profit che si occupa di politiche green nell’industria musicale, relativa agli impatti ambientali del packaging per CD e alla possibilità di puntare su prodotti a basse emissioni di carbonio. Dopo aver calcolato il carbon footprint delle confezioni della nostra linea Ekoline, abbiamo scelto di eliminare la plastica dai pack della gamma e sostituirla con carta e cartone. Nel 2009 i prodotti Ekoline in formato CD hanno ottenuto l’IG mark di Julie’s Bycicle, che certifica il basso impatto a livello di emissioni di tali confezioni. Come risponde il mercato a queste iniziative? I nostri interlocutori riconoscono e apprezzano i nostri sforzi ambientali e rispondono in modo positivo, come confermano i numeri: nel 2009 abbiamo realizzato 2,5 milioni di applicazioni certificate FSC o PEFC. Proprio questo successo ci spinge ad investire sempre più in questa direzione.

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intervista

Nata nel 1968 a Inzago, nell’hinterland milanese, Pozzoli è specializzata nella stampa di supporti grafici e packaging brevettati per la discografia. Da sempre attenta alle tematiche ambientali, l’azienda ha scelto di puntare sull’ecocompatibilità dei suoi prodotti, portando in Europa una tendenza già diffusa negli Stati Uniti e partecipando attivamente a ricerche e progetti per migliorare l’impatto ambientale del prodotto e dell’organizzazione. Per il suo storico core business, il packaging per i dischi ottici, Pozzoli ha sviluppato un’intera gamma di packaging ecofriendly presentati in un cofanetto, contenente 23 tipologie differenti di confezioni per DVD, Bluray Disc e CD. www.pozzolispa.com


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Il centro stampa Digitalprint di Rimini, nato nel 1987 per opera di Sergio Protti, intende rispondere alle necessità di stampa su diversi quantitativi. Il digital printing, con la sua qualità e flessibilità, affianca l’offset nella produzione dell’azienda. Cataloghi, prodotti editoriali e commerciali in qualsiasi tiratura prendono quindi vita in un’ottica di attenzione e rispetto per l’ambiente. www.digitalprintrimini.com

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Stampato su cart

The mark of resp onsible fore stry - © 1996 Fore st a Munken Lynx by Stewardship Cou Arctic Paper - App ncil A.C. licazione di vernice profumata all’essen za di pino

printing

Tecnologie pulite e niente sprechi: parola di Digitalprint

Due parole con… Quinto Protti Titolare, Digitalprint

Come si traduce il vostro impegno ambientale? Siamo certificati FSC e investiamo continuamente in tecnologie a basso impatto ambientale. Abbiamo recentemente acquistato un CtP per la prestampa con lastre senza sviluppo e puntiamo ad evitare sprechi spostando la produzione, ove possibile, sulla stampa digitale, che permette di realizzare solo ciò che serve, anche in pochissime copie, evitando sprechi e giacenze a magazzino. Utilizziamo carte eco friendly e inchiostri a base acqua, per creare prodotti qualitativamente allineati alla produzione tradizionale.

profumo di novità...

I vostri clienti sono disposti a pagare di più per avere un prodotto ecologico? Nel nostro mercato il prezzo riveste un’importanza primaria. Pochi clienti, ad eccezione di qualche ente pubblico o statale, sono disposti a pagare di più in cambio di un prodotto green. La nostra sfida è quindi quella di riuscire a mantenere i prezzi accessibili, senza andare a discapito della qualità

Il mercato riconosce nella certificazione un valore aggiunto? Oggi l’attenzione e la consapevolezza alle tematiche ambientali è molto elevata, quindi la certificazione è apprezzata.

Due parole con…

Arti Grafiche Castello

Come si realizza uno stampato di pregio rispettando l’ambiente? Arti Grafiche Castello utilizza materie prime selezionate e pone forte attenzione nella ricerca di carte, inchiostri, liquidi di lavaggio e prodotti ausiliari alla stampa. Successivamente mettiamo in pratica, durante l’intero ciclo produttivo, regole e prassi che consentano una minima produzione di scarti. Si può nobilitare senza inquinare? Ci piacerebbe rispondere di sì, ma riteniamo che ciò, per ora, non sia ancora del tutto possibile. Qualsiasi lavorazione aggiunta ad uno stampato comporta un inesorabile consumo di materie prime. Quello che si può (e si deve) fare è cercare di nobilitare in modo intelligente, investendo in tecnologie sempre più sofisticate che permettano un consumo attento. Quali sono i vantaggi derivanti dall’adozione di una politica a basso impatto? C’è una grande attenzione dei mass media a questo aspetto. Bisogna però slegarsi dalla moda del momento e condurre una politica “veramente” rispettosa dell’ambiente. Vedremo i risultati più importanti a lungo termine, quando ci accorgeremo, forse, di aver contribuito alla salvaguardia del nostro pianeta.

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castello

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natural design

Tradizione ed esperienza incontrano stampa e ricerca

Arti Grafiche Castello è una realtà storica, fondata nel 1863, che oggi conta uno staff di 50 persone. Il suo core-business è la stampa, il finishing e la confezione di progetti commerciali, pubblicitari ed editoriali. Nel 2009 l’azienda ha ottenuto la certificazione FSC, che ha premiato la sua continua ricerca di soluzioni nuove in termini di sviluppo sostenibile. www.artigrafichecastello.it

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intervista

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La stampa è speciale, ma attenta all’ambiente dalla A alla Z

Rotolongo, con sede a Bolzano, è una delle tipografie roto-offset più moderne d’Europa. Tecnologie di nuova generazione sono utilizzate in tutti i processi di lavorazione, garantendo la produzione di stampati di qualità. L’azienda è in grado di realizzare stampati commerciali innovativi, creativi e ricchi di lavorazioni speciali. www.rotolongo.com

Due parole con… Thomas Longo Responsabile certificazioni, Rotolongo

Cosa significa per Rotolongo essere rispettosa dell’ambiente? L’azienda, di respiro internazionale, è sempre stata attenta alle richieste del mercato e alle normative legate alla salvaguardia ambientale. Già negli anni ‘90, quando nei paesi nordici (Finlandia, Svezia, Danimarca) la verniciatura UV ha iniziato ad essere considerata dannosa, l’azienda ha attrezzato le proprie rotative con impianti flessografici per la verniciatura a base acqua. Le tecnologie di stampa sono state inoltre attrezzate con post-combustori che riutilizzano i gas prodotti dall´essicazione dei colori nei forni per il riscaldamento. Vale a dire che i nostri impianti sono termoautonomi al 100%. Quali certificazioni avete ottenuto? Siamo conformi alle certificazioni FSC e PEFC, anche se le grandi aziende con cui lavoriamo quotidianamente, soprattutto nel settore alimentare, certificano personalmente il nostro lavoro attraverso rigidi audit. Questa impronta green vi è riconosciuta dal mercato? I clienti che visitano il nostro stabilimento comprendono immediatamente l’organizzazione, la pulizia e il rigore del nostro ciclo produttivo. Il mercato ci riconosce l´attenzione verso l’ambiente non solo in fase di stampa, ma anche nei processi di imballo e consegna.

L’illuminazione incide nella sostenibilità delle aziende grafiche? Chiedete a Energy Save!

Con l’ingresso di Philips nel progetto “Le vie della sostenibilità” è nata la campagna Energy Save, dedicata a trovare soluzioni tecnologiche per sistemi di illuminazione volti al risparmio energetico e alla conseguente riduzione di CO2. La multinazionale olandese numero uno nel mercato dell’illuminazione è da sempre impegnata sui fronti della responsabilità ambientale e sociale. La sua filosofia, quindi, ben si sposa con l’obiettivo dei promotori di “Le vie della sostenibilità”, AltaEco e Agfa Graphics, che supportano le imprese grafiche nelle decisioni e negli investimenti verso uno sviluppo sostenibile. Il programma Energy Save è suddiviso in diversi step. La prima fase, già terminata, prevedeva un’intervista a un campione di 750 aziende di stampa, per valutare l’interesse verso l’operazione. La seconda fase è invece incentrata su un audit energetico gratuito e sulla valutazione dell’efficienza dell’impianto in uso presso le aziende che hanno dimostrato interesse (circa il 7% del campione). Successivamente, chi intende proseguire il cammino verso il risparmio energetico, può mettere in pratica insieme a Philips le misure necessarie. www.lvds.it

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La comunicazione sostenibile è scelta da Bennet, Fnac e Dacia Renault

Dacia Duster. Sfacciatamente

Essere green è un’esigenza sempre più sentita da parte del consumatore, e l’applicazione dei principi di sostenibilità ambientale diventa per le aziende un fattore imprescindibile. L’agenzia di comunicazione Altavia ha quindi guidato alcuni suoi importanti clienti nella scelta di prodotti a basso impatto ambientale, con risultati tangibili e incoraggianti. Da quest’anno, infatti, per il leaflet di Renault Dacia e per i volantini di Bennet e Fnac, Altavia ha avviato procedure di stampa su carta certificata. Vediamo i dettagli! www.altavia-group.com

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Cataloghi e offerte parlano al consumatore in lingua ecologica Nel caso della catena di ipermercati Bennet, un supporto promozionale è stampato su carta FSC riciclata in grado di esaltare i prodotti del retailer e minimizzare al tempo stesso l’impatto ambientale. Fnac, invece, società francese leader nella distribuzione dei beni culturali e tecnologici da sempre attenta alla responsabilità sociale, utilizza per le sue comunicazioni ai clienti una tipologia di carta certificata sia FSC che PEFC.

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Essere il referente della comunicazione eco responsabile dei nostri clienti è la nostra ambizione! Dal 2003 Altavia mette in atto un piano a favore della sostenibilità. Carboscan è lo strumento da noi elaborato, basato sul metodo Bilan Carbone, che permette di ottimizzare l’impatto di CO2 nell’atmosfera stimando le emissioni di gas effetto serra generate in ciascuna delle fasi produttive di un prodotto stampato: creatività, prestampa, stampa, finitura, confezionamento, trasporto. Stiamo inoltre mettendo a punto l’etichetta Eco Publishing, che permetterà di valutare la performance ambientale dei prodotti stampati dai nostri clienti. Paolo Mamo Presidente e AD Altavia Italia

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Arctic Paper: novità da toccare per il 2010 In questa primavera tardiva, un’ondata di freschezza e di novità arriva dal Nord a risvegliare quella creatività che già assapora il profumo di salsedine. Il gruppo svedese Arctic Paper - oggi con headquarters in Polonia, dove ha sede una delle sue fabbriche più grandi - presenta un nuovo e ricchissimo campionario per il 2010, introducendo una serie di prodotti per grafica ed editoria di pregio che confermano la sua posizione tra i leader in Europa in questo segmento.

Le carte Arctic Paper spalancano le porte di un universo naturalmente creativo È in arrivo Munken Rough, la gamma nata per stravolgere il graphic design

La principale novità riguarda le pregiatissime carte Munken, con l’introduzione della gamma Munken Rough, specifica per il design grafico. Le inedite Munken Pure Rough, Munken Lynx Rough e Munken Polar Rough, rigorosamente certificate FSC e già apprezzate da numerosi designer ed agenzie in tutta Europa, stanno già facendo tendenza con la loro superficie più ruvida, in grado di dare una sensazione tattile ancora più spiccata grazie alla mano 1.4, pur mantenendo un risultato di stampa come sempre impareggiabile. Tre distinte nuance più ruvide che si affiancano alle gemelle più “lisciate”, per un ineguagliabile gioco di tinte e di differenti superfici.

sazione tattile genuina del prodotto stampato, pur con le esigenze di un dettaglio di immagine definito. Così queste carte vengono oggi impiegate nelle riviste e nei cataloghi di moda, di arredo, di design e di tutta quella pubblicità di “fascia alta”, proprio grazie al vantaggio di offrire un supporto leggero, piacevolmente naturale al tatto ed al tempo stesso ben leggibile, senza i fastidiosi riflessi della copertura patinata. Naturale ma non solo. Ecco la patinata di qualità secondo Arctic

La stessa ampia scelta di supporti e di tinte viene offerta da Arctic Volume, la gamma di carte patinate senza legno

Dall’editoria alla grafica. Chi può resistere a Munken?

La gamma delle carte naturali Munken è ideale per numerose applicazioni come libri di pregio, cataloghi di alta qualità, brochure e agende ricercate, grazie alle numerose nuance, grammature e qualità, disponibili in differenti spessori. Questi prodotti sono stati originariamente concepiti per l’editoria libraria poi, grazie al sapiente ed attento studio degli svedesi, esperti nell’arte di produzione della carta, sono stati affinati per garantire eccellenti risultati di stampa anche nelle quadricromie ed esacromie più elaborate, offrendo così la possibilità di non rinunciare ad una sen-

pubbliredazionale

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con superficie marcatamente opaca e ad alto spessore. Tre le nouance distinte, vellutate al tatto e che offrono un dettaglio fotografico della stampa. Arctic Volume HighWhite, dalla tinta bianco brillante, per forti contrasti tra supporto ed immagine; Arctic Volume White, dal bianco naturale; Arctic Volume Ivory, per impreziosire il testo e riscaldare le immagini. La gamma delle patinate Arctic è arricchita dalle versioni opaca Arctic Matt e demi-matt, Arctic Silk+, brevettate grazie ad un sistema di patinatura della verdissima ed ecologica cartiera svedese Arctic Paper Grycksbo. La gamma Amber garantisce una risposta veloce e stabile

Il nuovo campionario Arctic Paper contiene anche dei sampling di Amber, le carte uso mano senza legno prodotte nell’efficientissimo stabilimento polacco di Arctic Paper Kostrzyn e fortemente riconosciute per la garanzia nella velocità di stampa e per la loro stabilità. La gamma, disponibile anche con certificazione FSC, comprende la versione Graphic, pensata per i più svariati usi grafici, il cui range delle grammature spazia dai 60 ai 400 g/m2; segue una versione Preprint, adatta alla stampa laser ed OCR, e Volume, una “medium-bulky” per usi editoriali. Pamo, leader nell’editoria delle alte tirature

In aggiunta a quest’ampia offerta di carte fini per la grafica di qualità, il gruppo Arctic Paper detiene una posizione di rilevo nel settore editoriale, grazie ad una gamma

di carte uso mano ad alto spessore contenenti pasta legno, prodotte in Germania, presso lo stabilimento di Arctic Paper Mochenwangen. Si tratta delle carte Pamo, ideate per la produzione di libri che prevedono grandi tirature, disponibili in differenti tonalità crema e bianca, arricchite da alcune versioni che contengono fibre riciclate, volte a migliorare l’opacità e a favorire la lettura dei testi. Tutta la gamma Pamo è certificata FSC e PEFC. Pronti a entrare nell’universo Arctic Paper?

A dimostrazione della radicata attenzione del gruppo Arctic Paper al mondo grafico/creativo ed editoriale, è sempre attivo l’efficientissimo servizio del Dummyshop, dove è possibile richiedere e ricevere entro 48 ore bozzetti e menabò preparati su misura. Arctic Paper invita grafici, art director, creativi, designer, agenzie, editori e curiosi a toccare con mano le possibilità offerte da queste straordinarie carte.

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Dossier cartiere e ambiente

glossario

Così le cartiere portano la sostenibilità nel mondo della comunicazione

Emissioni in aria

Se ne parla di continuo, ovunque e a volte a sproposito o senza competenze. Ma il problema della sostenibilità, dal mondo delle cartiere, è molto sentito e per nulla trascurato. Anzi. Tutte, chi più chi meno, hanno iniziato da tempo processi di adeguamento dei cicli produttivi alle esigenze ambientali. Foreste, acqua, energia e riciclo sono i temi più importanti che le aziende hanno considerato e scelto di affrontare in termini propositivi e costruttivi nell’ottica di un futuro migliore e più attento al green. E anche le certificazioni hanno dato un colpo di coda decisivo nello spingere gli operatori di mercato a imboccare la via della sostenibilità. Sì, perché, diciamocelo chiaramente, un numero crescente di acquirenti finali richiede prodotti certificati e gli stampatori, di conseguenza, prestano un’attenzione crescente nel momento in cui scelgono di approvigionarsi di carta. C’è sempre chi sostiene che la questione green rimane solo un business per far spendere di più e, che anche ciò che viene definito ecologico, non lo è poi tanto. Ma gli scettici, si sa, devono toccare con mano per credere. E in questo senso le cartiere non hanno nulla da nascondere e tutto da mostrare. Dalle fonti di approvvigionamento delle materie prime ai sistemi di riciclaggio, dalla riduzione delle emissioni in aria, fino alle certificazioni. Tutto limpido, alla luce del sole e motivo di orgoglio. Ecco quindi un tour per fare il punto della situazione, curiosare tra i prodotti più importanti dell’(eco) portfolio cartario e capire le peculiarità di ciascuna scelta. Il tutto, ovviamente, a prova di scettico.

Sono i gas immessi nell’atmosfera a seguito del processo produttivo che risultano altamente inquinanti se non controllati

Foreste gestite responsabilmente

Gli alberi abbattuti per la produzione di carta (in modo ecologico) devono provenire da foreste destinate appositamente all’attività delle cartiere

Fonti energetiche alternative

Riutilizzare i materiali di scarto e convogliare i fumi di produzione in appositi impianti consente di “riciclare” ciò che è potenzialmente dannoso per renderlo utile alla produzione di energia da reimpiegare nelle cartiere

*di daniela schicchi

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L’investimento per il futuro è “a tinte verdi” C

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Direttore Industriale Generale - Cartiere del Garda Spa

Un’azienda storica in una posizione invidiabile. Quanto è stato facile scegliere una politica aziendale che tutelasse l’ambiente? In virtù della nostra collocazione geografica, è stata una scelta naturale. Lo sforzo fatto dopo gli anni ‘90 è stato quello di rendere la posizione così particolare a Riva del Garda, uno sito favorevole allo sviluppo dell’azienda. È stato difficile farvi comprendere dagli abitanti della zona? Venivamo da uno storico di posizioni contrapposte che hanno reso più difficile renderci credibili. Poi siamo riusciti a sfondare questo muro, apparentemente invalicabile, attivando le politiche ambientali migliori. A partire dalla ISO14001 e poi con la certificazione EMAS, che ci ha portato a essere la prima cartiera nel sud Europa a recepire un insieme di norme che rendono trasparente l’intera attività. Un gran bel successo... Ottimo, direi. I risultati si sono visti velocemente e le autorità locali, prima hanno appoggiato la nostra politica, poi ne sono diventati i maggiori “sponsor” a dimostrazione della possibilità di far convivere l’industria pesante anche in un luogo così bello e tutelato dal punto di vista naturalistico. Quali sono stati gli interventi massicci attuati da Cartiere del Garda? Siamo partiti dall’inquinamento acustico. Nell’arco di soli tre anni, sono stati spesi più di quattro milioni di euro solo per l’insonorizzazione dello stabilimento nei confronti di chi abitava nei dintorni, nonostante la costruzione dell’azienda fosse antecedente alla liberalizzazione del piano edilizio che, successivamente, ha portato alla costruzione delle abitazioni circostanti. Diciamo che avete giocato d’anticipo! Sì, la cartiera non si è mai fermata un solo istante a pensare se valesse la pena investire in tal senso. Facciamo il punto di questa politica sostenibile. Cosa bolle in pentola oggi? Abbiamo appena avviato una nuova centrale di cogenerazione, l’Alto Garda Power. Un progetto costato 54 milioni di euro che

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è stato definito nel 2006, approvato nel 2007 e terminato nel 2008. Operativo, quindi, da poco più di un anno. Di cosa si tratta? è una centrale da 50 megawatt - quindi molto grossa - che sostituisce la vecchia centrale interna a Cartiere del Garda e si pone come un vero gioiello nell’ambito delle centrali di cogenerazione, sposando le esigenze aziendali con quelle della popolazione locale per la fornitura di teleriscaldamento. Quali i vantaggi per la comunità, quindi? La quota di calore recuperabile dall’attività produttiva, quella che non può essere sfruttata e rimane solo come fumi emessi nell’ambiente, viene prelevata e utilizzata per fornire energia termica alla cittadinanza, con un risparmio in termini di tonnellate di petrolio equivalente di 40.000 tonnellate annue. E con una notevole riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambiente. E i vostri prodotti come “parlano” di questa politica green? Abbiamo adottato da tempo la certificazione di catene di custodia, che tutela i nostri prodotti per quanto riguarda le materie fibrose utilizzate. In questo modo dimostriamo che le materie prime usate provengono da foreste adeguatamente gestite e sostenibili. Significa che nel nostro processo produttivo non entra nemmeno una tonnelata di pasta che non arrivi da zone gestite responsabilmente. Ha accennato alle certificazioni; mi dice qualcosa di più? Le catene di custodia ci hanno portato a certificare FSC e PEFC tutta la nostra gamma di prodotti speciali, come Garda Pat13 e Garda Cover HI-Fi, più una quota importante delle carte di alta gamma. Green perché fa guadagnare di più o perché conviene? Green perché siamo convinti nel nostro DNA dell’importanza di un’azienda attenta all’ambiente e perché abbiamo iniziato a occuparcene ben prima che diventasse di moda. Insomma... green per vocazione!

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dossier

intervista

Due parole con… Giovanni Lo Presti


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Sempre e solo foreste gestite responsabilmente

I prodotti di Cartiere del Garda presentano la certificazione di catene di custodia a testimonianza del fatto che le materie prime fibrose usate per la produzione derivano da foreste gestite in modo responsabile e controllato. In particolare, le carte speciali prodotte dall’azienda, quali GardaPat 13, carta ad alto spessore - sia nella versione classica che nella versione chiara - e GardaCover Hi-Fi, carta gloss non calandrata per stampa ad alta risoluzione, escono direttamente marchiate FSC. Inoltre, l’azienda vanta crediti a sufficienza per marchiare anche prodotti “normali” quali la GardaMatt Art e la GardaGloss Art ogni qual volta un cliente richieda l’apposizione del logo FSC a garanzia del prodotto acquistato. www.gardacartiere.it

International Paper: 110 anni al servizio dell’ambiente

L’attenzione crescente nei confronti dell’ambiente è uno degli obiettivi di International Paper, al punto che dal 2005 l’azienda è entrata a far parte dell’iniziativa Paper Profile per condividere con i clienti, in totale trasparenza, i dati ambientali relativi ai propri prodotti. I dati registrati dagli aderenti a questa iniziativa riguardano la composizione e l’emissione dei prodotti, le attività di approvvigionamento del legno e il sistema di gestione ambientale. Contestualmente, la cartiera si è impegnata in un’ampia politica di certificazione dei propri prodotti. La maggior parte delle carte rientrano nell’ambito di, almeno una, di queste certificazioni: PEFC - Programme for the Endorsement of Forest Certification, FSC - Forest Stewardship Council, l’iniziativa forestale sostenibile (SFI) e il Cerflor - programma brasiliano di certificazione forestale. Nei paesi dove non esistono gli standard di certificazione citati, International Paper applica sistemi ISO 14001 di gestione ambientale sui sistemi di acquisto di legnami o di fibre di legno per i suoi stabilimenti. www.internationalpaper.com

Rey Econature si prende cura degli alberi Questa carta tutta ecologica è prodotta nello stabilimento francese di International Paper a Saillat, nella regione di Haute Vienne. Il legname utilizzato viene raccolto nelle foreste adiacenti in un raggio massimo di 150 km; primo passo per ridurre le emissioni di CO2. Inoltre, Rey Econature viene prodotta senza l’utilizzo di agenti ottici sbiancanti, il che garantisce un bel colore naturale al prodotto finito. Ulteriore particolarità è il fatto che vengono usati sottoprodotti del legname (come trucioli di segheria) nel ciclo produttivo. I trucioli si ottengono dalla potatura delle piante che, invece di essere indebolite, risultano rafforzate nella crescita. Rey Econature è certificata Ecolabel da parte dell’Unione Europea e PEFC, a garanzia del fatto che il legname utilizzato per la sua produzione è eco sostenibile. Prodotta in formato A4, è disponibile con il peso di 80g/m² .

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Report Carbon Neutral: e la foresta cresce! La consapevolezza che molte attività quotidiane della cartiera causano l’emissione di gas tossici ha portato Suzano Pulp and Paper a sviluppare Report Carbon Neutral. Si tratta di una carta in cui l’emissione di sostanze tossiche nel ciclo produttivo viene compensato tramite il recupero della vegetazione originaria della foresta pluviale. In pratica, per 1 tonnellata di carta Report Carbon Neutral prodotta, vengon piantate 6.1 piante uguali a quelle che si trovavano in origine nella foresta pluviale atlantica, in un’area dedicata alla coltivazione di recupero.

Suzano guarda al presente per costruire il futuro

La cartiera è, da sempre, impegnata in una politica di attenzione all’ambiente per salvaguardare le risorse naturali. Il 40% delle sue riserve è composto da flora nativa protetta da rigide leggi ambientali, tanto che nel 2009 ha conquistato il premio Rainfores Alliance, associazione no profit che premia le aziende che riescono a rispecchiare nel modo migliore la filosofia di ecosostenibilità. Suzano è stata la prima cartiera a ottenere la certificazione ISO 14001 e da allora il cammino verso un sistema di certificazione più ampio è stato un crescendo. Oggi può marchiare i suoi prodotti come FSC, OHSAS 18001, ISO 9000 e, come dicevamo prima, ISO 14001. www.suzano.com - www.cattaneocarta.com

Revive fa rivivere l’ambiente La carta riciclata del Gruppo PaperlinX la potete toccare con mano, visto che la sovracoperta firmata Kiian che riveste questo numero di Comunicando è stata realizzata proprio con questa carta. Revive comprende una gamma di carte riciclate patinate e naturali contraddistinte da elevati standard ambientali. Le carte della gamma, nella versione White, sono indistinguibili rispetto a quelle realizzate con fibre vergini. Revive comprende Pure White Gloss & Silk - patinata riciclata al 100% dalla superficie molto bianca, Pure White Offset - carta non patinata ideale per la stampa in quadricromia, Pure Natural, con una superficie bianca naturale sia nella finitura patinata opaca sia nella versione patinata, e Revive 50:50 carta patinata bianca, riciclata al 50% e con un effetto tattile ultra satinato.

Polyedra, società della multinazionale australiana PaperlinX, è specializzata nella distribuzione di carte da stampa, prodotti per ufficio, supporti per sign & display e materiali per imballaggio. Da tempo ha conseguito le certificazioni di Catena di Custodia FSC e PEFC e si impegna a condividere con i clienti le proprie conoscenze in materia di eco sostenibilità e di processi di certificazione. L’attenzione nella scelta dei fornitori, l’ampia gamma di carte riciclate e certificate FSC e PEFC, unitamente al servizio dei loghi ecologici, la consulenza di manager esperti sui temi ambientali e il programma “Ufficio eco-sostenibile” - rivolto ai collaboratori interni con lo scopo di migliorare la qualità di vita nell’ambiente di lavoro - sono le scelte vincenti e fondanti di tutta la politica aziendale. www.polyedra.com - www.revivepaper.com

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La sostenibilità inizia dalla consapevolezza


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Per Fedrigoni ambiente e sicurezza al primo posto

La cartiera di Verona ha pubblicato il 7° Rapporto Ambientale e Sicurezza a riconferma dell’attenzione verso la politica ambientale. Testimoni di questa scelta sono le attribuzioni ISO 9001, ISO 14001, BSI E OHSAS 18001, oltre al fatto che il 70% delle carte prodotte è certificata FSC, le carte ecologiche Freelife sono marchiate Ecolabel. L’approvvigionamento della materia prima avviene da fornitori che praticano gestioni forestali sostenibili attestate da certificazioni terze e che operano con processi a bassissimo impatto ambientale realizzando cellulose TCF (Total Chlorine Free) o ECF (Elemental Chlorine Free) Per quanto riguarda i consumi energetici, Fedrigoni si è dotata di impianti di cogenerazione alimentati a gas metano, che non rilasciano in atmosfera idrogeno solforato e anidride solforosa e riducono drasticamente l’emissioni di ceneri e polveri sottili. www.fedrigoni.com

Freelife, punta di diamante ecologica Questa gamma di Fedrigoni è quella che presenta l’anima più ecologica. Nella nuova edizione, aggiornata graficamente, ritroviamo Mérida, disponibile nei colori caldi che traggono spunto dalla cultura Maya, e Kendo, arricchita di fibre di canapa. Seguono Cento, composta totalmente da fibre riciclate, e Vellum, con la superficie vellutata grazie alla presenza di fibre di cotone. Tutta la gamma Freelife è certificata FSC ed Ecolabel. La presenza nell’impasto di fibre ricavate da piante annuali, come il cotone o la canapa, è garanzia delle caratteristiche tattili e, al tempo stesso, del rispetto per l’ambiente.

Un impegno concreto e misurabile, cuore della filosofia Mondi

L’impegno di Mondi Group nei confronti dell’ambiente è costante e in crescita. La riduzione delle emissioni dannose nell’aria e il risparmio energetico sono tra i punti focali di una politica green importante. E la consapevolezza che sia possibile raggiungere un modello di business sostenibile, in particolare, anima la divisione Uncoated Fine Paper del Gruppo Mondi. Una consapevolezza che si è tradotta nel conseguimento della certificazione FSC, nell’implementazione degli standard minimi per il reperimento responsabile del legno e nella tracciabilità della filiera del legno. Proprio da questa divisione è arrivato un segnale importante in termini di riduzione dei rifiuti non riciclabili (il 22% in meno rispetto al 2005), mentre, per quanto riguarda le di emissioni di CO2, l’obiettivo è di arrivare a un abbattimento del 15% entro il 2014, rispetto ai dati raccolti nel 2004. www.mondigroup.com

Nautilus sceglie l’energia eolica per un ecosistema protetto La gamma Green Range, il portfolio di carte ecologiche firmato Mondi, vanta prodotti come Nautilus, la riciclata al 100% certificata Ecolabel, FSC e Blue Angel. Il suo packaging è realizzato interamente con fibre riciclate, e la certificazione ISO 14001 garantisce che l’intero processo produttivo si realizza nel pieno rispetto di una gestione responsabile anche dello stabilimento aziendale. Nautilus è realizzata con una bassissima impronta di carbonio ed è compensata da un progetto di bio energia eolica sviluppato in Nuova Caledonia certificato WWF Gold Standard. Ciò significa che i fumi derivanti dalla produzione di questa carta sono compensati da un pari quantitativo di energia prodotta dalle pale eoliche in questa parte del mondo con un ecosistema tanto delicato.

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Marketing & Export Sales Director Favini

Acqua, materie prime, energia e certificazioni: quattro ambiti in cui Favini è impegnata... Sono sfide importanti, che stiamo affrontando. Le certificazioni FSC sono un imperativo; rifiutiamo l’abbattimento illegale degli alberi o le pratiche che danneggiano l’ambiente a fini di lucro, e siamo coscienti che il riscaldamento globale è una minaccia e dobbiamo ridurre le emissioni di anidride carbonica. Nel 2009 abbiamo investito in nuove strumentazioni che hanno ridotto il nostro consumo energetico. Al momento stiamo ultimando uno studio di fattibilità per la modifica degli stabilimenti di Rossano Veneto e di Crusinallo, che porteranno ad un aumento dell’efficienza energetica (la nostra cartiera di Crusinallo ha già prodotto un 20% di energia dal proprio impianto idroelettrico). Infine, per quanto riguarda l’acqua, abbiamo ridotto del 75% il consumo a Rossano a 18 litri al Kg: un eccellente risultato, tenuto conto del complesso mix di prodotti che viene trattato nella cartiera. Green e costi: è vero che, nel rispetto del principio “eco”, i prezzi lievitano? In molti casi è vero. Le carte eco richiedono particolare attenzione e tendono a essere prodotte in volumi più contenuti. Tuttavia, recentemente abbiamo assistito a una crescita nella domanda di prodotti ecologici. Questo ha condotto a un aumento dei prezzi e ha comportato una scarsità di fibre FSC sul mercato. La certificazione FSC ha

avuto un tale successo che il settore dei prodotti provenienti da foreste controllate non è stato in grado di tenere il passo con l’aumento della domanda. Questa situazione è destinata a cambiare, perché i produttori stanno già convertendo parti di foreste ai principi FSC, ma al momento l’offerta è limitata. Quanto i vostri clienti sono attenti nella scelta tra acquisti “tradizionali” e acquisti più rispettosi dell’ambiente? Abbiamo assistito a una crescita generale in tutti i mercati. La domanda di carte certificate (FSC in particolare) è iniziata diversi anni fa in Nord Europa e da 2-3 anni è aumentata anche in Sud Europa e Asia. Questo riflette le preoccupazioni dei consumatori, cresciute con l’aumento dei timori per il degrado ambientale. In termini di certificazioni, prodotti e tecnologie, su cosa state puntando oggi? Quello che ci viene chiesto è ridurre il consumo di energia in tutti i processi produttivi e ci aspettiamo che questa tendenza continui. Tuttavia, la questione ambientale si evolverà. Negli ultimi 20 anni abbiamo visto l’attenzione spostarsi su riciclo e diossina (con le fibre ECF e TFC), consumo di acqua, certificazioni e contenuto di CO2. Credo che i processi messi in atto per garantire il rispetto dell’ambiente si raffineranno, così come l’attenzione si sposterà verso problematiche ambientali più complesse. È la logica conseguenza della crescente coscienza ecologica da parte del mondo scientifico e della società. Ci sono stati sviluppi in termini di apertura a nuovi mercati grazie alla vostra politica green? È già necessario un certo livello di “credenziali verdi” sui mercati attuali, e in futuro la credibilità ecologica sarà fondamentale per avere successo. Lo abbiamo già visto quando Favini ha collaborato con il Magistrato alle Acque di Venezia e l’Unione Europea per riciclare le alghe sviluppatesi in modo abnorme nella laguna, arrivando alla creazione di Alga Carta. Il nostro impegno per l’ambiente è cresciuto negli anni e oggi è una delle caratteristiche fondamentali di Favini.

Alga Carta aiuta la laguna di Venezia Shiro Alga Carta, creata grazie a un progetto avviato nei primi anni ‘90, è una carta ottenuta dalla trasformazione, con brevetto Favini, delle alghe in eccesso della laguna di Venezia che avevano iniziato a causare gravi problemi nella Serenissima. La lavorazione dell’alga esclude l’utilizzo di sostanze chimiche ed è tutta naturale. Le alghe vengono fatte essiccare e tritate all’interno della cartiera di Rossano Veneto: da questa operazione si ottiene una farina che, unita a fibre certificate FSC e fibre riciclate postconsumo, porta alla creazione di Shiro Alga Carta. Le alghe sostituiscono una parte della cellulosa, consentendo di riutilizzare in modo sicuro un materiale inquinante per l’ambiente lagunare. www.favini.com

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intervista

Due parole con… Chris Brown


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Gruppo Cordenons al servizio della natura

Gruppo Cordenons è certificato ISO 9001 ed FSC. Negli stabilimenti è stato definito un piano di controllo e per garantire il rispetto dei limiti prescritti per le emissioni in aria, acqua, controllo del rumore e smaltimento dei rifiuti. La quasi totalità delle materie prime fibrose è certificata secondo gli standard di gestione forestale (FSC, PEFC, SFI, CSA), proviene da Nord-Sud America ed Europa ed è sottoposta a una valutazione interna per evitare l’approvvigionamento da fonti controverse. I fanghi generati dal processo di depurazione delle acque reflue sono stoccati, essiccati e prelevati da aziende autorizzate al recupero o smaltimento. Gli altri rifiuti sono stoccati in zone adeguate in attesa di destinazione; circa il 70% dei rifiuti prodotti è destinato al riciclo. L’unica fonte energetica utilizzata è il gas metano; l’impianto di cogenerazione e le caldaie garantiscono l’apporto energetico necessario al funzionamento dello stabilimento sotto forma di vapore e di energia elettrica (l’eccedenza viene immessa nella rete pubblica). www.cordenons.com

Canaletto, la bandiera dell’impegno sostenibile Cordenons vanta molte carte certificate FSC, fra cui Canaletto, che, oltre a essere prodotta con cellulosa proveniente da fonti gestite in maniera responsabile, è realizzata con il 20% di cotone. La superficie risulta naturale con una finitura vellum, presenta ottima tenacità, bulk e rigidità, insieme a resistenza alla piegatura e alla cordonatura, buona solidità alla luc e ed elevata collatura superficiale con gelatina naturale. Canaletto è disponibile in 2 colori, Bianco e Premium Bianco, per un totale di 5 grammature (100, 125, 160, 210 e 300 g/m²) e 2 buste (11x22 e 16x23). Questa carta fa parte, insieme ad Aquileia, Iceblink, Iceboard e Icelite, del campionario Prestige White, che sarà disponibile in anteprima a partire da quest’estate.

Il futuro è già green per Burgo Group

Le certificazioni FSC e PEFC garantiscono che le foreste dalle quali Burgo Group si approvvigiona sono gestite in modo sostenibile, per garantirne la rinnovabilità e assicurare il mantenimento della biodiversità e la salvaguardia del patrimonio socio-ambientale. Il 60% del totale delle fibre acquistate sono certificate e, di queste, il 44% è in possesso di certificazione PEFC e il 16% è certificato FSC. A queste si aggiungono le fibre riciclate, che rappresentano il 15% del totale. Burgo Group ha scelto di aderire a Paper Profile, la dichiarazione volontaria internazionale di impatto ambientale dei prodotti di una cartiera. La razionalizzazione dei consumi, inoltre, si attua attraverso la costruzione di impianti di cogenerazione, dove l’utilizzo dei residui di lavorazione e il recupero del vapore per l’alimentazione degli impianti permette di ridurre emissioni e consumi. Negli stabilimenti di Villorba, Sora e Duino sono state installate turbine a gas che hanno permesso la realizzazione di centrali di cogenerazione ad alto rendimento, con conseguente importante riduzione di CO2 nell’atmosfera. www.burgo.com

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C’è solo l’imbarazzo della scelta con Burgo Group Le principali carte patinate per editoria e cataloghi firmate Burgo esistono anche nella versione certificata PEFC. Per le stampe di pregio, le carte Premium sono tutte certificate FSC (Larius, Chorus ART, Passion 13, Texa, Prisma) mentre, tra le carte di alta qualità segnaliamo Respecta, prima patinata senza legno in Italia ad essere certificata FSC. Oggi questa è disponibile anche nella versione Respecta 100, 100% riciclata, bianchissima e disponibile nelle finiture Matt, Gloss e Satin, in un range di grammature che va da 90 a 350 g/m² (la stessa carta sulla quale vedete stampato questo numero di Comunicando). Altrettanto versatili e attente all’ambiente sono le carte kraft monolucide certificate FSC della gamma Mosaico, che segnano l’esordio green di Burgo Group nel settore delle carte per imballaggio alimentare. Green Kraft è una carta kraft bianca monolucida prodotta con pure fibra vergine, disponibile nelle grammature 25-120 g/m² e indicata per la stampa flessografica.

La sostenibilità firmata Gmund poggia su quattro pilastri

Gmund Colors: perché nella vita ci vuole colore! Con questa nuova gamma, Gmund è riuscita a creare una collezione variopinta, unica e versatile, composta da 51 colori brillanti, disponibili in 6 grammature dai 100 ai 400g/m² e ordinabili anche in basse quantità. Ogni colore è stato appositamente studiato e creato dalla cartiera e abbinato alla relativa busta. Resistente e con un bello spessore, Gmund colors è prodotta senza l’uso di acidi ed è a Ph neutro. La sua adattabilità è la caratteristica che la rende idonea per ogni tipo di applicazione: dalle lettere ai biglietti di auguri, dalle brochure alle copertine dei libri. Una carta che può, davvero, essere definita multifunzione.

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Il nucleo produttivo della cartiera tedesca si trova in un angolo di paradiso immerso nella natura. Questa sua collocazione ha reso naturale l’attenzione e la cura di Gmund nei confronti dell’ambiente. La cartiera ha quindi posto l’attenzione su quattro aspetti che le hanno valso il marchio Eco Certificate: acqua, materie prime, gestione degli scarti ed energia. L’acqua è trattata come bene prezioso e, dopo la produzione, viene purificata e reinserita nel ciclo produttivo. Le materie prime, invece, vengono reperite in totale rispetto della certificazione FSC e, per quanto riguarda gli scarti, Gmund cerca da tempo di ridurli al minimo e, dove possibile, di reimpiegarli al massimo. Quanto alla politica energetica, oltre il 70% dell’elettricità è prodotta dalla propria centrale idroelettrica e dal recupero del calore prodotto. www.gmund.com


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Arjowiggins focalizzata sulla riduzione delle emissioni di gas serra

Da tempo la cartiera è impegnata in una politica attenta all’ecosistema, che si basa su tre principi fondamentali: aumentare i prodotti realizzati secondo norme rispettose dell’ambiente, promuovere l’uso della certificazione FSC tra i clienti e ridurre l’impatto del processo produttivo. Entrambe le divisioni del gruppo, Graphic Papers e Creative Papers, hanno intrapreso azioni importanti nell’ambito della sostenibilità. La divisione Graphic Papers - oltre ad avere una vera e propria partnership con il WWF a partire dal 2009, è stata pioniera nella produzione di polpa sbiancata senza additivi chimici. Per quanto riguarda, invece, la divisione Creative Papers, ricordiamo che la certificazione FSC dal 2008 è stata estesa a tutte le linee Conqueror, Keaykolour, Opale, Curious Collection, Inuit, Pop’Set, Rives e Sensation. Infine, segnaliamo che l’obiettivo del programma energia e carbone, messo a punto da Arjowiggins, è quello di responsabilizzare l’azienda in termini di emissione di gas serra e promuovere l’utilizzo di energia basata su risorse sostenibili. www.arjowigginsgreen.com

Il bambù arricchisce la gamma di Creative Papers Conqueror 100% è il prodotto amico dell’ambiente per eccellenza di Arjowiggins Creative Papers. È una carta riciclata e disponibile nelle tre finiture Vergato, CX22 e Liscio, 100% green, e con un elevato livello di brillantezza, purezza e punto di bianco. Viene proposta in grammature da 100 a 320g/m², con buste coordinate. Ogni volta che si utilizza una tonnellata di carta Conqueror 100% Riciclato, vengono salvati 17 alberi, risparmiati 33 m3 d’acqua e ridotto del 24% il consumo di energia. Novità della famiglia Conqueror è la finitura Bamboo, ancora più green perché prodotta con pasta di cellulosa bambù proveniente da colture sostenibili che si autorigenerano rapidamente. www.arjowigginscreativepapers.com

Il ciclo di vita dell a carta riciclata Il cic lo di vita della car ta riciclata

Valorizzazione dei rifiuti e degli scarti :

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i. ili. sostenib Pratiche esostenibil Pratich RACCOLTA DELLA CARTA

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• Disinchiostrazione • Sbiancamento senza cloro

RACCOLTA DELLA CARTA • Sbiancamento senza cloro

EMISSIONI IN ATMOSFERA

IMPIEGO DELLA CARTA

del 45 % per

CONVERSIONE E STAMPA

La fabbricazione della carta riciclata* richiede meno risorse: Acqua:consumo inferiore del 60 % Energia:consumo inferiore del 80 %

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CONVERSIONE E STAMPA

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La carta riciclata riduce EMISSIONI IN ATMO effetto serra* i gas adSFERA

IMPIEGO DELLA CARTA

PRODOTTO FINALE

• Patinatura

FABBRICAZIONE DELLA CARTA

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PRODOTTO FINALE

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La carta riciclata riduce le emissioni del 45 % per i gas ad effetto serra*

La fabbricazione della carta riciclata* richiede meno risorse: Acqua:consumo inferiore del 60 % Energia:consumo inferiore del 80 %

E per Arjowiggins Graphic ecco Eural riciclata al 100% *cyclus data Negli ultimi 50 anni gli stabilimenti di Arjowioggins Graphic si sono distinti per l’avanguardia nella produzione di carta riciclata. I processi avanzati, come quelli di Greenfield in Francia o quello a bio-massa di Dalum in Danimarca, hanno portato a produrre meno emissioni di CO2 di quelle create durante la realizzazione di carte a fibra vergine. Le emissioni provenienti dall’incenerimento sono evitate grazie al riciclo e la carta utilizzata viene raccolta entro un raggio di 200 km dagli stabilimenti per ridurre le emissioni derivanti dal trasporto. Tra i prodotti riciclati al 100%, nel 2010 è stata rivisitata la gamma Eural prodotta in Francia nello stabilimento di LeBourray, creando un nuovo logo, una nuova immagine e inserendo la finitura Eural Offset per editoria, bilanci e libri scolastici. Eural è certificata ISO14001, Apur, Angelo azzurro, NAPM e Paperby Nature ed Ecolabel, che effettua una valutazione del prodotto rispetto a diversi criteri basati sul ciclo di vita. Eural è disponibile anche in versione FSC, su richiesta, ed è distribuita da Rodacart. Visitate il sito www.arjowigginsgraphic.com e scoprirete la calcolatrice ambientale.

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FIDELITY CARD 2010 Entrare a far parte del mondo Marabu è semplicissimo! Compila il modulo che trovi sul retro oppure collegati al sito: www.italiapublishers.com/Marabucard La Fidelity Card Marabu ti sarà recapitata direttamente al tuo indirizzo. Con Fidelity Card Marabu entri in un Mondo di vantaggi esclusivi: potrai partecipare a promozioni, sarai informato sulle news, avrai la possibilità di partecipare gratuitamente ai nostri seminari tecnici e tanto altro ancora.

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NOMINATIVO AZIENDA INDIRIZZO TELEFONO FAX EMAIL PARTITA IVA NOME CONTATTO

Che cosa fa l’azienda?

segna con una x il settore di riferimento

TECNOLOGIA DI STAMPA PRINCIPALE SERIGRAFIA

TAMPOGRAFIA

FLESSOGRAFIA

DIGITALE

ATTIVITÀ PRINCIPALE DELL’AZIENDA SEGNALETICA STRADALE

ETICHETTE

CONTENITORI IMBALLAGI FLACONAGGIO

CARTE PLASTICHE

INSEGNE LUMINOSE

TARGHE TASTIERE

TELAISTI C TERZI

OPTICAL DISC

VETRO/CERAMICA

STAMPA TESSUTO

POSTER/BANNER

VERNICIATURA

OGGETTISTICA

STAMPA MATERIE PLASTICHE

GRAFICA

DISPLAY

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ALTRO specificare


UPM punta su Finesse per un futuro più verde

WE LEAD. WE LEARN.

CA CASA BLonAN UPM Finesse. True life!

Il 66% del legname utilizzato da UPM è certificato all’origine e la restante percentuale viene rigorosamente controllata in fase di approvvigionamento da terzi. Per quanto riguarda I residui di produzione, questi vengono impiegati dalla cartiera sia per produrre energia sia per realizzare nuovi prodotti. In ambito energetico, invece, UPM sfrutta biocarburanti ed energia rinnovabile ricavabile dalle biomasse. Nella gamma UPM spicca Finesse, una gamma di carte patinate senza legno (WFC) disponibile nelle finiture lucida e opaca. La linea Finesse può essere certificata FSC, PEFC ed Ecolabel su esplicita richiesta dei clienti. Nell’impegno ambientale da parte di UPM, inoltre, c’è la volontà di ridurre le emissioni in aria, scegliendo combustibili adeguati e modalità di combustione che rendano più sostenibile l’intero processo produttivo. www.upm-kymmene.com

Sappi e lo sviluppo di una coscienza ambientale

Nonostante tutto, rifiuti cartacei in aumento! Secondo l’ultima ricerca condotta da Ipsos, su scala europea, per Lexmark, il noto produttore di soluzioni per la stampa, il numero di pagine stampate negli uffici di tutto il continente è ancora molto elevato: 31 pagine per dipendente al giorno, valore che negli ultimi anni ha subito variazioni minime. I rifiuti di carta, dal 2007 al 2009, sono aumentati da una media di 6 pagine al giorno a 7 per dipendente. Quindi, c’è ancora molto da fare affinché le imprese europee possano ridurre il loro consumo di carta, tagliando i costi e migliorando l’impatto ambientale! www.lexmark.it

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Sappi è stata la prima cartiera in Europa a conseguire le certificazioni ISO 9001, 14001 ed EMAS, e tra le prime ad aver ottenuto quelle FSC e PEFC. L’attenzione nei confronti delle materie prime utilizzate nel ciclo produttivo è molto alta e l’approvviginamento da foreste gestite in modo responsabile è uno dei cardini intorno a cui ruota il sistema produttivo. Inoltre, gli stabilimenti europei utilizzano processi di sbiancamento senza cloro e biossido di cloro. La cartiera mira a ridurre il consumo idrico e gli scarti, e a riciclare le fibre della carta. Inoltre, Sappi sta lavorando per abbattere le emissioni di CO2 nell’atmosfera ed è attenta all’utilizzo di fonti energetiche alternative. Riuscire a sensibilizzare gli operatori della comunicazione resta uno dei principali obiettivi nell’ambito dell’attività produttiva di Sappi, nella convizione che una coscienza collettiva più forte porterà miglioramenti notevoli nei confronti dell’ambiente. www.sappi.com


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Iggesund si sbarazza delle emissioni dannose

È stato definito l’investimento, da parte di Holmen Group, di ben 238 milioni di euro per realizzare un nuovo sistema di raccolta e riutilizzo delle acque di produzione. Un investimento che rafforza il prodotto di punta di Iggesund: Invercote, un prodotto multistrato sbiancato senza agenti chimici, realizzato con fibra vergine idoneo anche per gli imballaggi alimentari. Contestualmente, verrà installata una nuova turbina e il relativo impianto per incenerire le materie di scarto e provvedere allo smaltimento dei gas dannosi immessi nell’aria conseguenti all’attiva produttiva della cartiera. Lo scopo di questa manovra, così impegnativa dal punto di vista finanziario, è di portare l’azienda ad avere un metodo di produzione della carta che sfrutti il più possibile materie prime riciclabili, oltre a raggiungere un livello di completa autonomia in campo energetico. Per realizzare l’intero progetto ci vorranno due anni, con un investimento in risorse umane che oscillerà tra 100 (nei primi sei mesi) e 1000 lavoratori tra tecnici, specialisti e costruttori. www.iggesund.com

Fabbriche e oasi naturali per Arctic Paper

Negli anni il Gruppo Arctic Paper ha acquistato solo stabilimenti immersi in vere e proprie riserve naturali. È il caso di Arctic Paper Kostrzyn in Polonia, dove vengono prodotte le carte naturali senza legno (Amber), e di Arctic Paper Grycksbo in Svezia, dove si producono le patinate con i marchi Arctic e G-Print. La stessa cosa per lo stabilimento tedesco Arctic Paper Mochenwangen, acquisto recente, che produce carte naturali ad alto spessore con i marchi Pamo e L-Print. Tutte le cartiere redigono i bilanci ambientali secondo i criteri dell’EMAS e sono certificate ISO. L’acquisto della materia prima, avviene secondo controlli circa le fonti di approvvigionamento, per cui tutte le carte del gruppo sono disponibili con le certificazioni dello FSC. Gli scarti sono selezionati e re-impiegati nei processi produttivi. La Arctic Paper Munkedals, in particolare, è classificata con emissioni in acqua tra le più basse in assoluto nel settore, grazie a un sistema di riciclo e purificazione delle stesse. www.arcticpaper.com

Meglio la comunicazione online per non distruggere le foreste? Domanda che ricorre spesso, alla quale il mondo della comunicazione risponde con l’iniziativa europea Print Power per dimostrare che la carta stampata rimane il mezzo più efficace per comunicare e che può farlo nel rispetto dell’ambiente. Nell’ambito del progetto, infatti, è stato lanciato il marchio “Two Sides - Il lato verde della carta”, che documenta la sostenibilità della comunicazione su carta anche presso il grande pubblico, sfatando luoghi comuni che vedono la carta come sinonimo di deforestazione e inquinamento. Le due campagne di comunicazione si declineranno nella diffusione di comunicati stampa, pubblicazione di pagine pubblicitarie su quotidiani e periodici, organizzazione di eventi e web marketing. www.printpower.eu

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edprint via costituzione, 9 - porto mantovano (mn) - tel. 0376 300717


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* di sara fevola

sara.fevola@sunnycom.it

Packaging green: bello e possibile? Progettare confezioni eco friendly senza perdere appeal. Necessità che aguzza l’ingegno e stimola la creatività Gli organi di informazione ci bombardano ogni giorno con notizie catastrofiche sull’ambiente. Su quanto l’impatto umano e il consumismo incontrollato di questi ultimi decenni abbiano inciso negativamente sulla salvaguardia del nostro eco sistema, nello sfruttamento delle materie prime, in ogni forma di inquinamento (visivo, acustico, luminoso, atmosferico...). Il packaging, in questo panorama, è spesso chiamato sul banco degli imputati come uno dei principali fattori di degrado ambientale. Inutile, superfluo, anti ecologico su ogni fronte, dalla scelta dei materiali alla stampa, fino allo smaltimento. Ammettiamolo, però: anche se delle scatole ne abbiamo piene le scatole, non possiamo farne a meno.

È lui, il packaging, oltre al brand, che più influenza il consumatore all’atto dell’acquisto. Il pack sgomita e si fa largo per arrivare nelle nostre case per poi, una volta esaurita la sua funzione contenitiva, trasformarsi in rifiuto facendo sorgere dubbi sulla sua riciclabilità e su dove gettarlo: carta, plastica o indifferenziato? In queste pagine, vi invitiamo a scoprire che non tutto il packaging è un nemico dell’ambiente. Che una buona parte della filiera produttiva segue già strategie di eco sostenibilità in linea con le severe certificazioni vigenti. Che molti brand si sono già impegnati a fare dei propri packaging una green flag da sventolare sul mercato della comunicazione stampata. Ci sembra un buon inizio, no?


Dai rifiuti una soluzione

10 cose da evitare se il pack vuole essere eco friendly:

Sono più di 4 miliardi le tonnellate di rifiuti urbani e industriali prodotte ogni anno nel mondo. Questo dato allarmante è stato presentato nel dossier “Panorama mondiale dei rifiuti 2009” dal gruppo Veolia, specializzato in soluzioni e servizi ambientali, in collaborazione con Philippe Chalmin dell’Università Parigi-Dauphine. Scendendo a livello locale, invece, secondo le stime del Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi, nel nostro paese la produzione media annuale di rifiuti supera i 500 kg a persona, mentre negli anni ‘80 si aggirava intorno a 350 kg pro capite. Come siamo arrivati a questa situazione? I fattori da prendere in considerazione sono molti: economici, sociali, demografici e culturali. Il benessere di cui godiamo ha modificato il nostro stile di vita, le nostre abitudini d’acquisto e le strategie di vendita, trasformando la funzione dell’imballo da protettiva e contenitiva, a strumento di comunicazione e di vendita. Insomma nel packaging.

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imballaggi sovradimensionati. Createli proporzionali alle dimensioni del prodotto 2. i packaging secondari, quelli che non contengono ma abbigliano un contenitore 3. l’utilizzo di più materiali nella realizzazione 4. materiali non riciclabili e non provenienti da fonti rinnovabili 5. packaging difficili da disassemblare e/o riciclabili solo parzialmente 6. confezioni usa e getta e mono-porzione 7. una confezione più accattivante che utile 8. l’utilizzo dell’imballaggio dove non necessario, pensando in termini di “preciclaggio” 9. informazioni promozionali in materiali non riciclabili e non provenienti da fonti rinnovabili 10. l’utilizzo di shopper in plastica nei punti vendita

Estetica e responsabilità L’importanza assunta dal pack nella vendita del prodotto ha determinato uno spostamento della sua funzione dall’utilità all’estetica, senza badare a spese, materiali utilizzati, modalità di stampa e nobilitazione. L’allarme di over pack registrato in questi anni ne è una conseguenza. In futuro dovremo quindi rinunciare a confezioni colorate e abituarci ad acquisti “neutri”? Non temete. Ferme restando le funzioni principali del pack (protezione, trasporto e comunicazione), una produzione eco compatibile è possibile se responsabile. Basta non prescindere da peso e spessore dei materiali; limitare l’utilizzo di pack secondari; progettare confezioni monomateriche; utilizzare supporti, inchiostri e tecnologie di stampa eco-friendly privilegiando materiali

riciclabili e provenienti da fonti rinnovabili e certificate, e prodotte attraverso processi efficienti da un punto di vista energetico ed emissivo (CO2). E’ importante considerare anche una corretta gestione della logistica, il riciclaggio e il riutilizzo dei pack, la gestione dell’intero ciclo di vita (LCA - Life Cycle Assessment) e la rintracciabilità degli imballaggi. Insomma, il pack green esiste e si può fare. E qualcuno lo ha già scelto.

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Folli idee disegnano gli imballi di domani Crazy Pack è un concorso nazionale a premi per la progettazione di imballaggi alternativi e funzionali. Organizzato da Comieco, Matrec, Cial Coreve e Novamont, è aperto a chiunque abbia progettato un pack coerente con uno stile di vita e di consumo amico dell’ambiente. Nessun limite alle proposte, purchè il progetto ponga particolare attenzione all’uso di carta e cartone, alluminio, vetro e bioplastiche. www.crazypack.it


Qui sopra: nei punti vendita Lush i saponi sono venduti al taglio e avvolti in carta oleata. Ovviamente certificata. Altri pack, come il tubo nero e il foulard (qui sotto), si ottengono dai vasetti vuoti resi dai clienti; i sacchetti gialli, invece, sono di carta riciclata

intervista

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Prodotti venduti nudi, confezioni in carta riciclata, shopper in tela. Il pack? Inutile o ridotto al minimo. Entriamo in un punto vendita Lush, produttore inglese di cosmetici naturali che ha fatto della salvaguardia dell’ambiente uno dei cardini del suo business

Due parole con… Elena Strano Responsabile Comunicazione, Lush Italia

Lush ha sempre avuto un’attenzione particolare per la salvaguardia dell’ambiente? Fa parte della sua essenza e di quella dei suoi tre soci fondatori. Questa filosofia si concretizza nella formulazione dei prodotti, realizzati rigorosamente con ingredienti naturali, non testati su animali e senza conservanti, ma anche nell’esposizione e nella vendita. Infatti, Lush ha scelto di limitare l’utilizzo di packaging solo dove necessario. Ma parliamo di cosmetici e saponi! Come ci riuscite? Chi entra in uno dei 750 punti vendita Lush nel mondo, si accorge subito che il 60% delle nostre referenze come saponi, shampo, bagnoschiuma, sali da bagno, sono venduti solidi. L’assenza di acqua non solo permette di eliminare il maggior numero di conservanti, ma ci dà l’opportunità di venderli nudi, al taglio e avvolti in carta saponata, oppure in sacchetti di carta riciclata ECF. Se pensiamo che un confetto dei nostri shampo solido equivale a tre bottiglie di plastica da 250 ml, è chiaro che il vantaggio ambientale che ne deriva è molto elevato. Una vera e propria strategia, insomma... Sì, se pensiamo che presso il board di Lush esiste un ufficio specifico per la progettazione del packaging eco sostenibile. I nostri contenitori e vasetti provengono dal riciclo degli stessi. I clienti sono coinvolti attivamente nel recupero e resa, presso il pdv, del vasetto una volta finito il prodotto. Alcuni tornano a essere pack, in altri casi il materiale è estruso e trasformato in foulard. Come comunicate il vostro impegno? Attuiamo delle campagne mirate, come quella “Tutti nudi”. Volevamo portare all’attenzione delle persone il fatto che non usare pack per vendere i prodotti è possibile. I nostri commessi, volontariamente, hanno fatto sul territorio un’azione informativa e promozionale provocatoria, girando nudi per le strade, coperti del solo grembiule. Inoltre, siamo presenti sui principali social network, abbiamo una newsletter e un giornalino distribuito ai clienti.

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Due parole con… Andrea Rogg General Manager, Puma Italia

L’impegno di Puma nella salvaguardia dell’ambiente nasce da lontano. Ce ne può sintetizzare i passi principali? Da sempre Puma sostiene una politica fortemente sensibile alle tematiche ambientali. Nel 1993 abbiamo introdotto un codice di condotta con l’intento di modernizzare e implementare le condizioni sociali e lavorative all’interno delle industrie fornitrici. Ad esso si è aggiunto, nel 2005, un codice etico rivolto a tutti i nostri impiegati. Da questa iniziativa la nostra azione si è fortemente ampliata: nel 2000 abbiamo pubblicato un manuale di standard ambientali, e dal 2004 ad oggi possiamo vantare diversi riconoscimenti e collaborazioni, tra cui la nomea di vero gruppo “green” da parte di Green Peace e le partnership con la Fair Labour Association (Associazione per il lavoro equo), e con UNEP, il programma per l’ambiente delle Nazioni Unite, per supportare L’anno della Biodiversità. Quali obiettivi vi siete dati e quali risultati avete raggiunto? Volevamo lasciare un segno e intervenire in modo reale e concreto. Abbiamo cercato di sviluppare una sensibilità interna che ci permettesse di coinvolgere i consumatori in progetti di salvaguardia ambientale. L’obiettivo che ci siamo dati e che

abbiamo raggiunto è stato quello di dare anche al mondo dello Sport Lifestyle, un’impronta ecologica che potesse fare la differenza e rappresentasse il punto di partenza per nuove forme di eco-sostenibilità socialmente riconosciute. In che modo la vostra politica green ha coinvolto un comparto senza dubbio importante per voi come quello del packaging? Proprio perchè il nostro impegno nei confronti dell’ambiente parte dall’interno della nostra azienda, siamo sempre stati attenti alla realizzazione di pack poco inquinanti. Tutti i nostri prodotti, ad esempio, sono PVC free e le nostre magliette sono piegate una volta in più per ridurre del 45% il materiale usato per confezionarle. Le confezioni per l’abbigliamento sono realizzate in amido di mais, ma è solo con il progetto condotto con Ives Bhéar che abbiamo raggiunto il miglior risultato. Lavorare con lui ci ha ricordato l’importanza di credere di poter cambiare le cose. Per quale motivo questo progetto è così rivoluzionario? Quali sono i vantaggi porterà? Il nuovo packaging si chiama “Clever Little Bag” e non è la solita scatola da scarpe! Grazie a questo, potremo risparmiare 8.500 tonnellate di carta, 20 milioni Mega Joules di elettricità (pari al consumo di 2.000 case europee), 1 milione di litri di carburante (666 piccoli appartamenti in più potranno essere riscaldati per un anno), 1 milione di litri di acqua e fino a 275 tonnellate di plastica grazie all’eliminazione delle classiche shopping bag (pari a 811 milioni di sacchetti di plastica oppure l’area di 375 campi da calcio). Volevamo un pack che ci permettesse di abbattere l’impronta di carbonio di ognuna delle scatole da scarpe prodotte. Ebbene, anche in questo caso siamo riusciti a fare la differenza.

Il rapporto tra Puma e l’ambiente? Ecco a voi un esempio “calzante”

Sviluppare un pack eco sostenibile, riducendo l’impatto ambientale dalla produzione alla vendita in negozio ma senza perdere in appeal comunicativo. Possibile? Il successo raccolto da Puma con Clever Little Bag suffraga questa teoria. E non che non sia costato: 21 i mesi di progettazione, oltre 40 i prototipi realizzati, più di 2000 le idee. Il risultato è una scatola da scarpe automontante senza coperchio prodotta in cartone 100% riciclato e chiusa in un sacco di polipropilene non woven. Il progetto impiega nel suo complesso materiali al 100% ecosostenibili, come cotone organico, lana, bambù e gomma riciclata, senza utilizzare sostanze nocive e con stampe eco-friendly. www.puma.com

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Se una multinazionale del calibro di Puma si mette in testa di cambiare le cose, le idee diventano realtà. Grazie alla collaborazione con il designer francese Yves Bhéar, una semplice scatola da scarpe diventa porta bandiera del suo impegno ambientale.


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Dai materiali, solo buone notizie

Da contenitori a oggetti utili

La nuova vita dei pack in alluminio secondo il CIAL (Consorzio Imballaggi in Alluminio)!

Parole come riciclo e riutilizzo dovrebbero essere entrate nel nostro vocabolario quotidiano. Prolungare il ciclo di vita di un prodotto (LCA, Life Cicle Assessment), recuperando dal riciclo la materia prima e dandogli nuova vita, è possibile ed è una pratica più comune di quanto si possa immaginare. I vari consorzi di gestione dei materiali (vetro, alluminio, plastica ecc.), diffondono dati confortanti; segno che, anche se lentamente, ci stiamo muovendo bene. Ad esempio, l’ultimo report di CoReVe, il Consorzio per il Recupero del Vetro, relativamente alla raccolta del vetro, ha evidenziato che il riciclo delle bottiglie raccolte fino a dicembre 2008 ha permesso un risparmio delle materie prime (sabbia, soda, carbonati, etc. ) pari al volume sviluppato dalla piramide egizia di Cheope, alta ben 137 metri; o - ancora - il recupero di una quantità di energia tale da far funzionare più di 4 milioni di lavatrici di Classe A; o infine - la mancata emissione in atmosfera di tante tonnellate di CO2, corrispondenti a quelle derivanti dalla circolazione di oltre un milione di autoveicoli Euro 4 per un anno.

1 lattina 3 ore di TV da 14”

37 lattine 1 caffettiera 800 lattine 1 bicicletta

70 lattine 1 padella

Il 48% dell’alluminio in circolo proviene dal riciclo

Anche le shopping bag sono amiche dell’ambiente? Che siano realizzate in carta o in plastica, ne circolano milioni. Stiamo parlando delle shopping bag e di quanto il loro ciclo di vita incida sulla salvaguardia dell’ambiente. Quelle in carta, però,

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impongono un’ulteriore distinzione tra shopper automatiche e manuali. Per le prime l’impatto ambientale è minimo: il sacchetto è monomaterico, ovvero tutto di carta. Le cartiere produttrici della materia prima sono certificate secondo gli standard più severi e sempre più aziende scelgono, per la produzione dei propri shopper, carta proveniente da foreste gestite responsabilmente. Per i secondi, invece, (quelli manuali), il discorso è leggermente più complicato perchè spesso sono realizzati abbinando alla carta anche altri materiali, soprattutto nel confezionamento delle maniglie. Non di rado, infatti, sono prodotti con cordini o nastri, per arrivare anche a manici di metallo, plastica o di altri materiali. Ovviamente è possibile riciclare questi shopper: basta smaltire i manici separatamente dal corpo centrale in carta. Ma l’intento è quello di spingere i consumatori al riutilizzo della borsa, dandole dei connotati da vera e propria bag.

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C’è chi punta sulla certificazione di filiera, dalla materia prima alla produzione, come Fiorini International, e chi, come 1d3a5, sceglie di riutilizzare i teli in PVC delle maxi affissioni per creare shopper che continuino ad essere veicoli di comunicazione itineranti

Fiorini firma paper bag eco-friendly

Può uno dei produttori europei di shopping bag più importanti non prendere una posizione precisa nei confronti dell’ambiente? Assolutamente, no. E infatti lo shopperificio anconetano Fiorini International, con una produzione di sacchetti in carta che supera il miliardo di pezzi, è fautore presso il mercato e presso i propri clienti di una politica aziendale volutamente eco friendly. Dal riutilizzo degli scarti per produrre carta riciclata all’impiego di inchiostri all’acqua nella personalizzazione degli shopper, fino alla scelta di avvalersi - come fornitore di fiducia - di una delle cartiere più attive nella salvaguardia dell’ambiente: UPM Kymmene. www.fiorinint.com

Da cartellone pubblicitario a shopper: insolita 1d3a5!

È proprio vero. Quando la creatività dell’uomo decide di sposare una visione di vita, state pur certi che vedremo frutti interessanti. Individual Lifestyle è la filosofia fondante di 1d3a5, un brand-idea che coniuga il rispetto per l’ambiente, il design e la moda. L’idea è semplice quanto geniale. Le borse, completamente lavorate a mano, sono uniche, non ne esiste una uguale all’altra. Sono ottenute dal recupero dei teloni in PVC dismessi, normalmente utilizzati per le maxi affissioni o per decorare i palazzi in ristrutturazione, opportunamente lavati, bottalati, tagliati e rifiniti. www.1d3a5.com

curiosità

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packaging

Il sacchetto si trasforma in un gioiello prezioso Chi ha detto che i sacchetti di plastica sono buoni solo per essere buttati via? L’artista Daniela Cerri li stira per fonderli e trasformarli in divertenti e singolari gioielli. Il progetto brasiliano Escama Studio, invece, ha fatto di moda, riciclo e lavoro le sue parole chiave. Le splendide borse, prodotte a mano una per una, sono realizzate riciclando le linguette di alluminio delle lattine lavate, disinfettate e assemblate attraverso le tecniche tradizionali del crochet. www.escamastudio.com


packaging

Un decreto legge ne ha imposto la messa al bando entro il 2011, se realizzati in materiale non biodegradabile. Sono le shopper della spesa: 5 miliardi di sacchetti di plastica che si apprestano a cambiare look. E qualcuno lo ha già fatto... Crediamo fermamente nella difesa dell’ambiente. Per questo abbiamo scelto Novamont, azienda leader nel settore delle bioplastiche, come partner in questa battaglia. Siamo convinti che per risolvere i problemi urgenti di inquinamento ambientale si debbano sviluppare soluzioni e prodotti concreti. Ecco perchè Eataly ha scelto di utilizzare gli shopper di seconda generazione e le stoviglie monouso in Mater-Bi. Oscar Farinetti Presidente Eataly

Dal carrello allo shopper, la spesa da Eataly è green!

Il più grande mercato enogastronomico del mondo, Eataly, ha deciso di dare un contributo concreto alla salvaguardia dell’ambiente. Infatti, recentemente ha scelto di mettere al bando i tradizionali shopper in plastica, adottando sacchetti biodegradabili in Mater-Bi. Gli shopper saranno realizzati con un polimero di seconda generazione, diverso dal precedente perchè migliorato in termini di contenuto di materia prima rinnovabile. Ma non è finita qui, perchè ogni carrello della spesa del mercato è ottenuto dal riciclo 250 bottiglie di plastica. www.eataly.it

Protagonisti del futuro: è nata una stella

Mater-Bi è la famiglia di bioplastiche sviluppate e commercializzate da Novamont. È un materiale biodegradabile e compostabile in conformità con le norme europee UNI EN 13432 e UNI EN 14995 che garantisce resistenza e tenuta del tutto simili alle plastiche tradizionali ma “si biodegrada in compostaggio” in appena poche settimane. Una soluzione concreta alla domanda di prodotti di largo consumo con un basso impatto ambientale perchè nasce da prodotti di origine agricola, diminuisce le emissioni di gas serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili. Insomma, completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra senza il rilascio di sostanze inquinanti. www.novamont.com

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Comunicando... emozioni

disponibilità immediata a Milano nelle librerie FELTRINELLI e HOEPLI

A mia madre

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(nonostante tutto) Quella che vi offro oggi, cari amici tutti, è una spremuta di emozioni a forma di libro; la comunicazione di sentimenti fatta di pagine e pensieri. Posso versarvene un bicchiere? Eccomi, ancora una volta, incapace di non-comunicare con le mie parole sciolte, una dietro l’altra come in un fiume in piena, una raccolta di coccole e di ire dedicate a colei che mi ha resa quel che sono, nel difetto e nell’eccesso; mia madre. A mia madre - dunque; nonostante tutto.

www.susannabonati.it - www.ilfiloonline.it


l’angolo di Susanna

* di susanna bonati

susanna.bonati@sunnycom.it

Carta che veste... Abiti come sculture realizzati grazie all’ingegnosa creatività di artisti del fashion Sono una sognatrice. Mi perdo in pensieri che corrono a sfidare i luoghi comuni e cose già viste. Mi sublimo nel tentativo di osare, mischiare, provare e contaminare. Sono fatta così. Ecco perché quando mi è stato chiesto di tenere un ciclo di lezioni sulla comunicazione applicata alla moda alla scuola della Provincia di Milano è stato tutto molto naturale, compreso il fatto che non avrei tenuto lezioni cattedratiche. E quindi? Quindi il mondo! E la carta anziché la stoffa, la colla anziché le telette, le graffette anziché gli spilli. Chi l’ha detto che un abito non possa essere di carta? Dopo tutto, mi sono detta fin dal principio, non si chiamano carta-modelli quelle strutture sartoriali delle quali i modellisti si nutrono senza mai saziarsi? Amo la carta, ascolto il suo rumore, tocco con le dita le sue superfici sempre diverse che mi parlano di trame; amo i suoi spessori, i suoi colori, i suoi odori. Come altro avrei potuto parlare di comunicazione e moda se non facendo realizzare degli abiti di carta? Se non uscendo dai canoni che mi stanno stretti, stimolando gli studenti ad andare oltre? Amo andare oltre, sono una sognatrice e con i ragazzi, i loro docenti storici e Cordenons ci siamo inventati una cosina...

Creare moda “pubblicamente”

AFOL Moda (prima conosciuta come CFP Paullo) rappresenta, da sempre, una realtà pubblica significativa nell’area milanese per quanto riguarda la formazione nel settore “moda”, con un’offerta didattica che copre l’area progettuale, di prodotto e di marketing. Con i suoi corsi tenuti da un team di docenti composto da qualificati esperti del settore, contribuisce alla crescita dei futuri professionisti della moda, generando formazione e trasferendo know-how, intercettando talenti e accompagnandoli verso traguardi professionali. Quando si dice... creare moda pubblicamente! www.afolmoda.com

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Andrea Concolino, vestito Papier Haute Couture, StarDream Quartz 58750 110 g, Mars 120 g, sovrapposizione di fogli a pieghe, tramite l’utilizzo di colla liquida e spillatrice. Per una vera regina di cuori...


l’angolo di Susanna

Carta, moda e fantasia! Eccoci di fronte alla pratica dimostrazione di quello in cui la carta si può ancora trasformare. Comunicando, ovviamente. L’occasione dei papercloths così strutturati, diversi e quasi vivi, mi ha fatto davvero venire voglia di combinarne una delle mie... Lasciate che i pensieri si sedimentino un po’ nella testa e che circolino nello spazio che lì trovano in abbondanza (pieno o vuoto non è questa la sede per indagare); certo è che sarete i primi ad avere notizie solo dopo i miei neuroncini. Intanto troviamo un terreno comune; siamo tutti d’accordo che la carta può esulare dalla sua funzione primaria? Siamo d’accordo che possiamo farci un sandwich tutto carta, moda e fantasia? Siamo ancora d’accordo

sul fatto che, e lo diciamo di nuovo proprio noi, la comunicazione passa necessariamente dai cinque sensi, senza necessariamente passare dalla via dell’usuale? Lasciatemi ringraziare tutti i miei ragazzi del secondo anno di corso di “progettista di collezione” della mia cara AFOL: cristina (nosé) , adriana (santanocito), elisa (mazzei), tecla (riboldi), andrea (concolino), hatice (sagdic), chiara (morelli), marta (balestrini), emine (sagdic), kleant (stasa), deborah (matrone), lisa (surek). Come vi ho ripetuto in tutte le nostre lezioni, ragazzi, siate voi stessi, ed essendolo, siate diversamente-riconoscibili; non ammassatevi e continuate a lavorare duramente, sognando! E ricordate che la comunicazione è più diffusamente insinuata di quanto possiate neppure immaginare. La moda, è comunicazione!

Adriana Santanocito, vestito Origami Fashion, StarDream Lapislazuli 120 g, Silver 120 g, Vanity Pearl, borchiette dorate che uniscono la tridimensionalità degli origami a pieghe asimmetriche. E la luce scintilla tra le pieghe.

Fashion Paper e sostenibilità ambientale

Gli abiti meravigliosi dei nostri ragazzi, hanno avuto l’onore di essere collocati all’interno del progetto “Fashion Paper, affascinati dalla carta”, un evento realizzato con la collaborazione della Provincia di Milano, di AFOL Moda, dell’Agenzia per la Formazione l’Orientamento e il Lavoro di Milano e delle Accademie delle Belle Arti di Milano, Firenze e Torino. L’evento si propone di sviluppare in modo originale gli attuali temi dell’eco

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Emine Sagdic, vestito La Caduta, StarDream Quartz 110 g, Ruby 120 g e Garza, carta stropicciata e tinta con china con applicazioni di fiori di carta con bordi bruciati. Chi ha detto che tutto deve essere stirato?...

sostenibilità, del recupero dei materiali e della compatibilità ambientale, richiamando l’attenzione di tutti sulle infinite possibilità della carta, proponendola in un’insolita e sorprendente versione. Gli elaborati più interessanti, selezionati da una commissione scientifica interna a ciascun istituto, sono esposti in questa mostra itinerante che toccherà - dal 29 aprile al 30 giugno 2010 - le città di Milano (palazzo Isimbardi), Firenze e Torino. www.fashionpaper.it

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l’angolo di Susanna

Lisa Surek, abito Cold Wind, StarDream 120 g colore blu, StarDream Vanity Pearl 120 g, abito con collo importante applicato, e decorazioni motivo onda su tutto il capo. E si vive l’importanza di un’occasione indimenticabile.

Hatice Sagdic, vestito La Guerriera del Futuro, StarDream Ruby 120 g, Fogli di Propilene, piega centrale con tagli tridimensionali chiusi con fermacampioni. Per un viaggio nel futuro prossimo!

Deborah Matrone, vestito Rosa, The Ikes pearl 240 g, StarDream jupiter 120 g pieghe, rosa in carta applicata, incollato e graffettato. Romantico con stile e grazia.

Kleant Stasa, vestito Statua. L’arte va indossata. In tutte le sue forme.

Cristina Nosè, vestito S, Emerald 15065- g 120/ Silver 13006 - g 240. Plissettato, simbolo e cintura incollati, gonna graffettata su un lato e cucita sull’altro. Quando serve carattere e un pizzico di grinta!

Marta Balestrini, vestito Diamante, Onyx 20652- g. 285. Corpino graffettato. Gonna piegata, graffettata e intagliata. Pizzi che seducono per un gran gala.

Susanna Bonati… story teller? Sì. Creativa? Sempre per vocazione. Vulcanica? In ogni istante, progetto e pensiero. Ha dato vita a Comunicando e lo ha diretto per lungo tempo trasmettendo la sua passione irrefrenabile per tutto ciò che è comunicazione. Scritta e non. Ha pubblicato il suo libro, A mia madre (nonostante tutto), e torna a raccontare ai lettori di Comunicando il pensiero, il cuore e l’anima che muovono la mente verso un progetto o un’idea. Scontato? Tutt’altro... // www.susannabonati.it

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rubrica

Anche il naming si scopre amico dell’ambiente

naming * di beatrice ferrari

info@beatriceferrari.com

Un mese all’insegna della classicità, sia per quanto riguarda il naming, con due nomi molto espliciti e semplici nella loro composizione, sia per quanto riguarda il colore dominante. Il verde, naturalmente! Questi due marchi si distinguono per la tipologia e la realizzazione del simbolo scelto; certo si riferiscono al mondo della natura, però ciascuno a modo suo ha individuato un trattamento particolare ed originale.

L’ultimo nato...

e leggero, ricorda la calligrafia e ben si distacca grazie all’utilizzo del colore bianco. Il nome comunica delicatezza, grazie ad una sonorità composta dalla sottile e dolce ripetizione di ben 3 consonanti /v/: la melodia è fluida e leggera sulle 2 prima sillabe /vivi/ accompagnate dalle vocali chiuse e penetranti /i/, e diventa più stabile sulle finali / verde/ con la vibrazione /r/ combinata alla dentale sonora /d/. Ma cosa ci indica questo brand name composto da due parole? La prima denota l’intenzione del messaggio, cioè un imperativo, “vivi”, che dà forza e carattere, seguita da un aggettivo, “verde”, che orienta il cliente in campo ecologico. Il nome Vivi Verde promuove uno stile di vita nel rispetto dell’ambiente. Un insieme efficace che riesce a creare una personalità unica, pur seguendo i codici della comunicazione green.

il brand del mese

Vivi Verde è un marchio eco-sostenibile di Coop che s’impone per la rappresentazione iconografica realistica, composta da una foglia di un verde intenso ricoperta di goccioline ad effetto 3D. Ricorda la natura e la freschezza, ma evoca anche vitalità e genuinità. L’aspetto cromatico deciso esprime carattere ed equilibrio, forza e costanza. Il verde è il colore della speranza, dell’apertura e del cuore, ma anche il colore della natura per antonomasia. Un mezzo cerchio verde acido “a marchio Coop” sottolinea e garantisce il nuovo brand. Il carattere tipografico di Vivi Verde è vivace

Tipografia Nella maggior parte dei casi, il nome Ecolabel non appare ma quando viene inserito nel logo utilizza un carattere tipografico molto semplice, corsivo, stretto e decisamente verticalizzato. È coerente con il concetto di certificazione, di serietà e di garanzia, e comunica nello stesso tempo semplicità e vicinanza.

Semantica Un significato esplicito per un marchio che identifica prodotti rispettosi dell’ambiente. Ecolabel nasce nel 1992 per incoraggiare l’industria a produrre prodotti e servizi in armonia con l’ambiente. Un nome semplice per garantire una serie di criteri studiati ed impegnativi per chi lo vuole affiancare alla propria offerta commerciale.

Iconografia Il simbolo rappresenta un fiore stilizzato che ricorda il soffione e quindi la leggerezza e la simpatia, ma anche la natura e l’ambiente. I petali, in fase di infruttescenza, sono le stelline della bandiera europea e il cuore del fiore è il simbolo dell’euro. Il tutto richiama l’Europa, con elementi di serietà che evocano ricerca e struttura.

Cromia Il colore delle stelle è un blu che evoca serenità, equilibrio e armonia, combinato con un verde delicato, legato al mondo dell’ecologia. Un insieme cromatico classico e rassicurante che esprime sia speranza che naturalità.

Fonetica & Morfologia Quadrisillabo piano, il cui accento cade sulla penultima sillaba esaltando il suono aperto della vocale /a/. La melodia /ecolabel/ è equilibrata e armoniosa, originale per la lingua italiana poiché non presenta una vocale finale. La consonante/k/ insieme alla /b/ tonda, sonora e piena, danno forza alla composizione fonetica. Il nome Ecolabel è composto dalla fusione di 2 parole: il prefisso Eco, utilizzato per indicare proprietà ambientali ed ecologiche, e il sostantivo inglese “label”, tradotto in italiano con la definizione di etichetta oppure marchio di qualità. * Beatrice Ferrari è la voce più significativa del brand naming in Italia. Laureata in semiotica, comincia la sua pratica a Parigi per sbarcare nel 1989 a Milano e fondare la società Nomen Italia, prima realtà italiana completamente dedicata alla creazione di nomi commerciali della quale è socio e amministratore per 16 anni. Dal 2005 opera come professionista indipendente: offre collaborazioni di tipo strategico (brand architecture, global positioning) e creativo (brand naming e renaming). Nel 2008 lancia il brand Synesia®, che identifica un nuovo modo di fare consulenza nel campo del branding. www.beatriceferrari.com - www.synesia.com

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Inserzionisti

Applicazioni, idee, prodotti e tendenze per la comunicazione

http://www.comunicandoweb.com Registrazione Tribunale di Milano n° 407 del 28-05-99 Anno XI - n° 4 maggio/giugno 2010

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Arjowiggins . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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B+B International . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Bompan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Burgo Distribuzione . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Digitalia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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edprint . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Gruppo Boster . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Carta copertina: Prisma Silk 2SC 300 g/m² by Burgo Carta interno: Respecta 100 satin 130 g/m² by Burgo

Gruppo Cordenons . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Kartè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Stampa Faenza Industrie Grafiche - Faenza (RA) - Tel. +39.0546.637300

Loretoprint . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Luxe Pack . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Marabu Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Nuova Stampa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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pixart.it . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Polyedra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Longo Group . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Rodacart . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Scatolificio Pasubio . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Zünd . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

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Consulente: Lorenzo Villa Coordinamento editoriale: Isabella Schiavi Redazione: Cecilia Cantadore, Sara Fevola, Daniela Schicchi, Dario Zocco Ramazzo Hanno collaborato per questo numero: Susanna Bonati, Beatrice Ferrari, Fabio Pavanini Impaginazione: Gabriele Lo Surdo Pubblicità: Paolo Fiorelli, Antonio Prisco ((advertising@sunnycom.it advertising@sunnycom.it) advertising@sunnycom.it)

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Tiratura: 10.000 copie Abbonamenti e diffusione Mensile 7 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Una copia: euro 5,00 - Arretrati euro 10,00 Abbonamento 7 numeri: Italia euro 35,00; Estero euro 70,00 Ufficio abbonamenti: tel. +39-02.48.51.62.07 e-mail: abbonamenti@sunnycom.it I pagamenti possono essere effettuati: - on-line con carta di credito su http://abbonamenti.sunnycom.it - c/c postale n. 31993207 - assegno non trasferibile intestato a SunnyCom Publishing Srl Milano. POSTE ITALIANE Spa: spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 N° 46) art. 1 comma 1, DCB Bologna SunnyCom Publishing Srl Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Stromboli, 18 - 20144 Milano tel. +39 02 48516207 fax +39 02 43400509 Amministratore unico: Alessandro Gioè Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (R.O.C.) n° 14289

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ELENCO

Arctic Paper . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.

Direttore Responsabile: Alessandro Gioè

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