VALENTINI GIAN BATTISTA (Nanni) - Nasce a Sant’Angelo in Vado (PU) nel 1932. Studia alla Scuola d’arte di Pesaro dal ’45 al ’50 e poi passa a quella di Faenza. Durante il periodo pesarese lavora prima nella fabbrica Molaroni
e
dopo
nel
laboratorio
Baratti,
che
frequenterà
anche
successivamente, nei suoi rientri in città. Si iscrive all’Accademia di Bologna nel ’53 e nel contempo effettua i primi esperimenti con terrecotte ingobbiate e graffite. L’incontro con il francese Diattò (’57), già a conoscenza della lavorazione del grès, è determinante per gli esperimenti con quella materia che inizia a Milano nel suo studio e nel ’59 continua a Pesaro con Franco Bucci, Paolo Sgarzini e Filippo Doppioni (chimico) riattivando la vecchia fornace a legna della fabbrica Molaroni. Per pochi mesi lavora ceramica a Laveno (’63); due anni dopo apre con poca fortuna un negozio a Pesaro, in via Gavardini, per smerciare ceramiche d’uso (servizi da talola, caffè, tè) in delicata monocromia beige - talune arricchite con un filetto rosso scuro - che firma direttamente. Nel ’68 torna a Milano, dove ammaestra i giovani. Dal ’69 insegna in provincia di Milano e muore ad Arcore nell’85. Artista nel senso più stretto della parola ed internazionalmente riconosciuto, ha dedicato tutta la sua esistenza, peraltro non senza sofferenza, alla ricerca della materia, allo studio dell’informale e dei segni.
VERZOLINI ROMOLO - Nasce nel 1939 a Pesaro e vi studia sino all’ottenimento del diploma della Scuola d’arte (’56). Abile disegnatore, grazie anche alla buona impronta scolastica ricevuta, lavora motivi classici nella fabbrica Molaroni, nel laboratorio Franceschini e in fine nella Marmaca a San Marino. Seguendo un naturale impulso, abbandona il traduzionale per dedicarsi ad uno stile moderno personalissimo in occasione dell’apertura di una propria ditta in città (59). Verso il ’65 - è il momento del boom del rame sbalzato - affianca questa lavorazione a quella di complementi d’arredamento e della bigiotteria in ceramica. Il buon andamento del commerrcio - principalmente esporta - lo stimola a trasferire