The life and voyages of Christopher Colombus. Volume 3, partie 2

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APPENDIX.

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and eloquence ; he was honorably received and entertained by king John, and dismissed with royal presents, among which were jenets, and mules with sumptuous trappings and caparisons, and many negro slaves richly clad.* T h e following is the account of this action as given by Sabellicus, in his history of Venice :f Erano andate quattro Galee delle quali Bartolommeo Minio era capitano.

Queste navigando per lTberico mare, Colombo il più giovane, nipote

di quel Colombo famoso corsale, fecesi incontro a' Veniziani di notte, appresso il sacro Promontorio, che chiamasi ora capo di san Vincenzo, con sette navi guernite da combattere.

Egli quantunque nel primo incontro

avesse seco disposto d'opprimere le navi Veniziane, si ritenne perô dal combattere sin al giorno : tuttavia per esser alla battaglia più acconcio cos! le seguia, che le prode del corsale toccavano le poppe de Veniziani. nuto il giorno incontanente i Barbari diedero 1' assalto.

Ve-

Sostennero i V e -

niziani allora 1' empito del nemico, per numéro di navi e di combattenti superiore, e durô il conflitto atroce per moite ore.

Rare fiate fu combat-

tuto contro simili nemici con tanta uccisione, perché a pena si costuma d' attaccarsi contro di loro, se non per occasione.

Affermano alcuni, che

vi furono presenti, esser morte delle ciurme Veniziane da trecento uomini. Altri dicono che fu meno : mon in quella zuffa Lorenzo Michèle capitano d' una galera e Giovanni Delfino, d' altro capitano fratello.

Era durata la

zuffa dal fare del giorno fin' ad ore venti, e erano le genti Veneziane mal trattate.

Era gia la nave Delfina in potere de' nemici quando le altre ad

una ad una si renderono.

Narrano alcuni, che furono di quel aspro con-

flitto partecipi, aver numerate nelle loro navi da prode a poppe ottanta valorosi uomini estinti, i quali dal nemico veduti lo mossero a gemere e dire con sdegno, che cosi avevano voluto, i Veniziani. gettati nel mare, e i feriti posti nel M o .

I corpi morti furono

Q u e i che rimasero vivi seguirono

con le navi il capitano vittorioso sin' a Lisbona e ivi furono tutti licenziati.

* Obras de Garcia de Resende, cap. 58, Avora, 1554. t Marco Antonio Coccio, better known under the name of Sabellicus, a cognomen which he adopted on being crowned poet in the pedantic academy of Pomponius Laetus.

He was a contemporary of Columbus, and makes brief

mention of his discoveries in the eighth book of the tenth Ennead of his universal history.

By some writers he is called the Livy of his time ; others

accuse him of being full of misrepresentations in favor of Venice.

The older

Scaliger charges him with venality, and with being swayed by Venetian gold.


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