RIVISTA MILITARE 2005 N.5

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bilizzazioni di capitali di beni che presto potrebbero rivelarsi inutili a causa della rapida obsolescenza dei sistemi peculiari. Relativamente alle parti di ricambio da tenere disponibili presso il reparto d’impiego, può essere preferibile consentirne l’acquisizione diretta e decentrata da parte del reparto stesso, soprattutto per i materiali a più semplice contenuto specialistico. Lo stesso può valere per carburanti con caratteristiche di nicchia (ad es. per quelli con elevatissimo numero di ottano). Per quelle parti approvvigionate con procedura accentrata, non essendo previsti livelli intermedi di distribuzione, l’allocazione potrebbe avvenire direttamente dall’industria al reparto. In sostanza, anche per quanto concerne i rifornimenti di parti di ricambio, la logistica per i materiali peculiari presenta significativi elementi di distinzione rispetto alle procedure standard. CONCLUSIONI

zione delle soluzioni, caso per caso, dei problemi settoriali. Tuttavia è stato rilevato che tale criterio di base non è applicabile tout court, ma sono necessari temperamenti di carattere organizzativo volti, segnatamente, a conferire o a confermare, ai reparti d’impiego, capacità di intervento diretto, seppur limitata, secondo un principio di mutua sussidiarietà tra attività eseguite a cura degli enti delle aree logistiche del sostegno e di quelli dell’aderenza. Peraltro, una ricognizione dettagliata della ripartizione di queste competenze rimane pur sempre necessaria, al fine di stabilire quali capacità specifiche debbano essere possedute dai reparti d’impiego, al fine di allocare le necessarie risorse umane, finanziarie e materiali. Altra considerazione conclusiva concerne l’esigenza di una nuova disciplina degli aspetti contrattuali relativi agli interventi in outsourcing, al fine di consentire ai reparti fruenti maggiori certezze di sostegno e alla Forza Armata più congrui ristori nel caso di

applicazione di penali. Ma un dato finale emerge al termine di queste riflessioni: se la flessibilità è un requisito da soddisfare quanto più le dimensioni della Forza Armata si vanno riducendo e gli impegni operativi aumentando, ciò vale ancor più per le unità peculiari e i relativi materiali. In tal senso, infatti, soluzioni sempre più intelligenti, non schematiche, innovative potranno rivelarsi maggiormente performanti, al fine di assicurare a quelle componenti dell’Esercito tecnologicamente più evolute l’auspicato, doveroso sostegno volto a conferire alle stesse maggiore efficienza ed efficacia. Ž

* Generale di Divisione, Direttore dell’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze ** Tenente Colonnello, in servizio presso l’Ufficio Tecnologie Avanzate del Reparto Logistico dello Stato Maggiore dell’Esercito

Il problema del supporto logistico alle unità a più elevato contenuto specialistico presenti in numero limitato o in forma unica nella Forza Armata non è nuovo, ma ha acquisito nel tempo maggiore rilevanza per via dell’accresciuta importanza di queste unità. Si è visto, in precedenza, che le attività logistiche che sostanziano tale supporto e che meritano maggiore attenzione sono quelle di approvvigionamento, mantenimento e rifornimento. Per queste attività è emerso che, in linea di massima, il ricorso a procedure straordinarie, sostanzialmente riferibili alle acquisizioni off the shelf e al sostegno manutentivo in outsourcing è da preferire o comunque rappresenta la base di partenza per l’individua-

L’interno di una sala operatoria mobile.

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