RIVISTA MILITARE 2005 N.5

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guo saranno analizzati gli aspetti caratterizzanti gli approvvigionamenti, il mantenimento e i rifornimenti relativi ai materiali peculiari, attività che per tali materiali richiedono adeguato approfondimento dottrinale/organizzativo. GLI APPROVVIGIONAMENTI Il ciclo di vita di un sistema viene innescato con un processo di acquisizione che comporta specifiche procedure per far sì che le soluzioni approvvigionative siano responsabilmente individuate al fine di soddisfare l’esigenza operativa e si concretizzino in tempi e a costi accettabili. Un programma di acquisizione, nella sua sequenza completa, si articola nelle seguenti fasi: • ricerca tecnologica: tesa a individuare l’esistenza delle capacità industriali e della soluzione tecnica più conveniente. Perviene auspicabilmente alla realizzazione di un «dimostratore tecnologico»; • sviluppo: che mira a dare corpo alla soluzione individuata mediante la realizzazione di prototipi, nonché a verificare se gli stessi soddisfano i requisiti operativi fissati. Si conclude quindi con un oggetto concreto, il prototipo; • industrializzazione: che è l’insieme di predisposizioni a carattere industriale, finalizzate a consentire la produzione in serie nella quantità e secondo la tempistica ipotizzate; • produzione: quale insieme delle attività esecutive a carattere industriale per consentire la disponibilità dei prodotti finiti, nelle quantità e secondo le tempistiche contrattuali.

pleta il processo di acquisizione, sono regolate da specifiche direttive di Forza Armata. La sequenza delle fasi sopra riportate costituisce l’articolazione completa di un programma di approvvigionamento. Appare evidente come, per i materiali peculiari, caratterizzati da bassa numeralità, alcune delle predette fasi possano essere accorpate o omesse e le relative procedure di approvvigionamento semplificate. Specificatamente per tale tipo di materiali non appare opportuno generalmente procedere alle fasi di ricerca, sviluppo e industrializzazione, ma risulta più conveniente rivolgersi direttamente al mercato per individuare e selezionare quei materiali che soddisfano l’esigenza specifica, i cosiddetti prodotti commerciali di non libera acquisizione ( Commercial Off The Shelf COTS). Bisogna, comunque, valutare oculatamente i problemi di gestione che nascono dall’uso di tecnologia COTS in applicazioni militari. I sistemi in questione vengono distinti in totalmente COTS o che utilizzano componenti COTS. Ai vantaggi di tale soluzione: costo di acquisizione iniziale ridotto, tempi di approvvigionamento minori, affi-

dabilità maggiore, aderenza più tangibile alla tecnologia del momento, si contrappongono svantaggi/problemi: rapida obsolescenza, compromessi su requisiti/prestazioni, open standards in continua evoluzione, mancanza di controllo sulla produzione, necessità di un diverso rapporto con i fornitori, flessibilità del sistema che porta a una maggiore complessità nella gestione dell’integrazione con i sistemi esistenti. È necessario prevedere quindi alcuni temperamenti. Innanzitutto i requisiti vanno definiti in specifiche funzionali/prestazionali che devono soddisfare le necessità di missione e assicurare la massima integrazione con altri sistemi operativamente e funzionalmente cooperanti/concorrenti in ambito multinazionale, interforze e single service. Inoltre, per ottenere i vantaggi propri del mercato commerciale, l’Amministrazione non deve imporre restrizioni o requisiti fuori delle condizioni di mercato, pur cercando, nel contempo, di assicurare il soddisfacimento della missione e la compatibilità con i requisiti di sicurezza. Per una applicazione COTS ef-

Le procedure per addivenire all’omologazione e all’introduzione in servizio di mezzi, materiali e attrezzature, con le quali si comRadar contro-fuoco ARTHUR.

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