RIVISTA MILITARE 2005 N.5

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Fig. 8

lavori» (Capo Reparto, Capo Div isione , Principal Budget Holder , Budget Officer , Fund Manager). In questa fase storica di cambiamento dell’Organizzazione, abbinato ad un contesto di restrizione economica in ambito Difesa, l’implementazione di logiche di programmazione, di controllo (10) e di budget rappresenta un tema centrale per la maggiore efficienza ed efficacia della NATO, a cui le Nazioni contributrici e gli «operatori sul campo» dedicano particolare attenzione e tutti sembrano contribuire in maniera concreta. Ž

* Capitano, in servizio presso SHAPE NOTE (1) La ristrutturazione dei criteri di gestione del Budget della NATO fu un chiaro obiettivo dichiarato dall’allora Segretario Generale Lord Robertson all’indomani del vertice di Praga del novembre 2002. (2) Tutti i Paesi che scelgono di essere membri della struttura militare

mettono a disposizione forze che insieme costituiscono la struttura militare integrata della NATO. (3) Valore della produzione totale di beni e servizi dell’economia, aumentata delle imposte indirette sulle importazioni e al netto dei consumi intermedi, rappresenta la misura fondamentale dell’andamento dell’attività economica. (4) In Italia l’obiettivo dichiarato di fine legislatura è destinare almeno l’1,5% del PIL alla Difesa mentre la media dei Paesi NATO si attesta al 2,7%. (5) Il principio alla base del nuovo modello è stato adottato sia da alcune singole Nazioni (Belgio, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Regno Unito) sia da altre Organizzazioni Internazionali (EU, UN, OECD). (6) La nascita di tale modello risale agli inizi degli anni Novanta in seguito ad uno studio su un campione di grandi aziende degli Stati Uniti condotto da D.P. Norton e R.S. Kaplan e dal titolo «Measuring Performance in the Organization of the future», che aveva l’obiettivo di progettare un modello di riferimento per la misurazione della performance nelle organizzazioni del futuro. Il termine «balanced» trova corrispondenza nel nostro «bilanciato, ponderato» mentre «sco-

recard» significa «punteggio, misuratore, carta di controllo». (7) L’efficacia è la capacità di produrre l’effetto e i risultati voluti o sperati; misura in cui un insieme di attività raggiunge gli obiettivi prefissati ossia misura in cui gli obiettivi tenuto conto della loro importanza relativa sono stati raggiunti o si prevede possano essere raggiunti. (8) L’efficienza è la capacità costante di rendimento e di rispondenza alle proprie funzioni o ai propri fini; mette in relazione l’utilizzo di risorse (umane, finanziarie, fisiche e temporali) con i risultati raggiunti. È un criterio economico in base al quale si stabilisce se per un dato obiettivo sono state utilizzate le risorse meno costose per raggiungere i risultati attesi ossia misura dell’economicità con cui le risorse (fondi, competenze tecniche, tempo) sono convertite in risultati. (9) Economicità: rapporto tra risorse impiegate e risorse previste. (10) In Italia, Management Control viene ingannevolmente tradotto «Controllo di Gestione». Nella nostra lingua, il termine Control, a differenza del significato originario nei Paesi anglosassoni, viene di sovente associato al concetto (quasi punitivo) di «ispezione o verifica» anziché a quello più appropriato di «guida o strumento».

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