RIVISTA MILITARE 2005 N.5

Page 37

LA RELIGIONE Quella prevalente è islamico-sunnita. Sono presenti piccole minoranze cristiano-copte. L’islamismo è presente fin dal VII secolo d.C., come conferma il fatto che i somali fanno risalire l’origine dei loro gruppi etnici interni a coevi di Maometto. Tradizionalmente, però, il rigore religioso islamico non è penetrato profondamente nel tessuto tribale dei somali, che sono rimasti fortemente ancorati ai legami dei clan e delle tribù, mitigando con queste gerarchie «civili» e militari il potere di quelle religiose. Solo recentemente, quindi, si sono manifestati i fenomeni del fondamentalismo e del terrorismo religioso, soprattutto per le infiltrazioni di Al Qaeda che ha trovato fertile terreno nella situazione di disordine e violenza derivata dalla caduta di Siad Barre.

I maggiori detentori di questi poteri sembrano essere: • per il potere religioso, Sheikh Shariff Ahmed, Presidente dell’Organizzazione dei Religiosi Islamici; • per quello militare, alcune personalità degli Hawiye-Habar Gidir, il clan «guerriero», le quali dispongono di milizie armate fra le più forti di Mogadiscio. Ad essi si affianca il potente Musa Sudi Yalahow, della stessa etnia Hawiye ma del clan degli Abgal, ostile all’Occidente e all’Italia, che vanta una significativa presenza armata nell’area sud della Capitale; • per il potere economico, Osman Assan Ali Ato, etnia Hawiye clan Habar Gidir, potente uomo d’affari di Mogadiscio. Musa Sudi e Osman Ato hanno entrambi militato, almeno inizialmente, a favore di Aideed (Hawiye-Habar Gidir) in opposizione ad Ali Mahdi (Hawiye-Abgal) e tra i due è esistito per anni un forte sodalizio, nonostante appartengano a clan diversi.

Mogadiscio e di poter seguire ugualmente una politica propria: trascura cioè la ricerca sia di un’alleanza con Osman Ato, opportuna per avere dalla sua il potere economico, sia della neutralizzazione di Musa Sudi, utile per rimuovere un pesante ostacolo alla sua politica filo-occidentale. È inoltre importante sottolineare che l’elezione del Presidente

Yusuf non era attesa, poiché il candidato largamente favorito era ritenuto essere Abdi Abdullahi Abdou, personalità di grande carisma e di importanti precedenti politico-diplomatici, guardato con generalizzato rispetto perchè sempre al di sopra delle fazioni. Sembra, infine, che l’elezione di Yusuf abbia avuto risvolti poco trasparenti e che la sua elezione sia stata fortemente appoggiata dall’Etiopia (storica nemica della Somalia), anche su indicazione degli Stati Uniti: questi ultimi avrebbero visto in lui un alleato nella strategia anti-terroristica per la regione. Il clan maggiormente insoddisfatto risulta quello, fortissimo, degli Hawiye-Habar Gidir (cui Abdi Abdullahi Abdou appartiene). Gli Habar Gidir – preso comunque atto dell’esito delle elezioni presidenziali – avrebbero aspirato quanto meno alla nomina a Primo Ministro di un loro candidato. Ciò non è avvenuto

Il Presidente Yusuf – estraneo alla Capitale poichè originario del periferico Puntland – al momento della sua elezione crede di poter eludere la situazione che regna a

Militari italiani di guardia a una scuola riattivata con l’assistenza del Contingente «Ibis».

33


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.