RIVISTA MILITARE 2005 N.5

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SOMMARIO SUMMARY SOMMAIRE INHALT RESUMEN SUMARIO

Guerra al terrorismo, di Giancarlo Bove (pag. 8). L’articolo descrive un modello di difesa e sicurezza preventivo, che tiene conto del ruolo svolto dall’Intelligence quale strumento di analisi previsionale e gestione strategica delle informazioni. Somalia alla ricerca dell’equilibrio, di Nicola Gallippi e Franco Carlini (pag. 30). Il Paese oggi è frammentato da infinite divisioni. Nelle aree controllate dalla Gran Bretagna, durante l’epoca coloniale, esiste dal 1991 il Somaliland, Stato non riconosciuto dalle Organizzazioni internazionali. Nel 1998, le Regioni nordorientali hanno dichiarato la loro indipendenza con il nome di Puntland. Le Regioni meridionali, infine, sono preda di vari «signori della guerra» sempre in lotta tra loro. Il «NATO budget», di Alfredo Mesolella (pag. 40). L’Alleanza è impegnata in una rimodulazione che riguarda tutti gli aspetti del suo programma. In particolare nuove missioni, nuovi membri, nuove capacità e, non ultimi, nuovi strumenti di gestione delle risorse.

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La base di fuoco «Salerno», di Claudio Berto (pag. 48). Costituisce l’unico sistema idoneo ad assicurare una proiezione di potenza al di fuori delle principali concentrazioni di forze. Inoltre consente la disponibilità, in aree ostili, di rifugi sicuri, all’interno dei quali armi a lunga gittata garantiscono l’eventuale, ma spesso necessario, supporto di fuoco. I materiali peculiari, di Mario Roggio e Arturo Salzano (pag. 56). Le sempre più ridotte dimensioni dell’Esercito hanno fatto accrescere la presenza percentuale di questi materiali specialistici, prima considerati di «nicchia». Nelle riflessioni che seguono emergono, in particolare, le problematiche relative agli approvvigionamenti, al mantenimento e ai rifornimenti. La prevenzione e la tutela della salute, di Concetto Masuzzo (pag. 66). A distanza di undici anni dall’emanazione del Decreto Legislativo 626/94 e a cinque dal regolamento applicativo di cui al Decreto Ministeriale 284/2000 sono maturi i tempi per un ulteriore passo in avanti a tutela della salute del personale delle Forze Armate. I nuclei cinofili dell’Esercito, di Ugo Gaeta (pag. 74). A poco più di tre anni dalla costituzione, i risultati conseguiti possono considerarsi più che lusinghieri, ma non

rappresentano un punto di arrivo. Entro il 2008, infatti, si dovrà arrivare alla completa acquisizione della capacità operativa di tutte le componenti cinofile. Volontari Congedati, di Salvatore Cuoci (pag. 92). Per agevolare il collocamento sul mercato del lavoro dei Volontari di truppa, il Ministero della Difesa ha stabilito numerosi contatti con il mondo dell’imprenditoria pubblica e privata e con gli uffici regionali competenti in materia di promozione occupazionale. Giovani dinamici, duttili nella formazione e flessibili nell’impiego rappresentano professionalità specifiche di sicuro interesse. La grande madre Prussia, di Daniele Cellamare (pag. 100). La comparazione tra l’Esercito prussiano e quelli di altri Stati europei, ci aiuta a comprendere come le tendenze del pensiero militare, elaborate nel XIX secolo, abbiano influenzato la formazione delle guerre totali scoppiate nel secolo successivo. La distruzione di Gerusalemme, di Attilio Claudio Borreca (pag. 114). Non ci fu posto per la pietà. Nel leggere la cronaca di quei tragici e terribili avvenimenti non possiamo non avere un moto di raccapriccio per vicende così crudeli. Perché i Romani, notoriamente generosi, repressero con tanta violenza la rivolta dei Giudei?


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