Players 06 (Free Edition)

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SCREENS | TV

di Emilio Bellu

R

aylan Givens è nato e cresciuto nella piccola città di Harlan, Kentucky, duemila anime e molti più fucili. Dopo un’infanzia movimentata sotto la guida di un padre truffatore e ladro, decide di lasciare casa e seguire una carriera nelle forze dell’ordine. Si specializza in un rinomato poligono di tiro e diventa maresciallo di stanza a Miami. Durante un’investigazione in Nicaragua, viene preso in ostaggio da un criminale che gli risparmia la vita, costringendolo a guardare un suo collega morire di fronte a lui, senza che possa fare nulla per salvarlo. Quando Raylan rivede il criminale a Miami, non ha abbastanza prove per arrestarlo. Gli dà invece un ultimatum: se non lascia la città entro 24 ore, lo ucciderà. Justified si apre con il faccia a faccia tra i due vecchi nemici. Raylan ribadisce l’ultimatum. Il criminale tira fuori la pistola. Raylan lo uccide. Lo scontro da far west, per quanto “giustificato”, non piace ai superiori di Raylan, che viene trasferito nella stazione di Lexington, Kentucky, a pochi chilometri di distanza da Harlan, il posto da cui era fuggito per cambiare vita. Appena arrivato, Raylan rincontra molti vecchi amici. La sua ex moglie Winona, ora risposata con un agente immobiliare goffo e ingenuo. Ava Crowder, la moglie di un famoso criminale locale, da lei recentemente ucciso con un colpo di fucile a pompa nello stomaco. Rivede suo padre, un uomo ben oltre i sessant’anni, ma non abbastanza stanco da abbandonare la sua vita da criminale di piccolo stampo. E rincontra Boyd Crowder, una testa calda con cui aveva condiviso anni di lavoro nelle miniere del paese quando entrambi erano

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ragazzi. Boyd ha smesso di far esplodere la roccia per far saltare in aria chiese e banche, mosso da un misto tra fanatismo neonazista e ossessioni cospiratorie. Anche lui ha un rapporto difficile con un padre criminale. La loro riunione si conclude con un proiettile nello stomaco di Boyd, che sopravvive e decide di cambiare vita. Più o meno. Così si conclude il primo episodio di Justified, prodotto da Graham Yost, penna dietro a Hard Rain e Band of Brothers, e tratto da una storia breve di Elmore Lenard, anche lui tra i produttori. Come spesso capita con le storie di uno dei più grandi interpreti viventi del noir, la morte è dietro ogni angolo, combattuta solo da uomini veri. Tormentati, spesso soli e pieni di demoni, ma capaci di continuare ad andare avanti. La prima serie parte col botto ma impiega una manciata di puntate prima di trovare la sua identità, quando la storia tra Raylan, Boyd e i loro padri comincia a prendere forma. Raylan odia Harlan e suo padre, ma è in gran parte la somma dei due. Un uomo che cova grande rabbia sotto una patina di calma, e non vuole compromettere la sua idea di libertà. Apprezza le buone maniere e gli accordi a stretta di mano, forse più della legge imposta dal suo lavoro. Ma vede il marcio che nasce quando un posto piccolo si isola e decide di non comunicare con l’esterno: affascina e seduce con il suo senso di familiarità, illude chi pensa di potere trovare una pausa dal tornado della vita cittadina. Ma presto le frustrazioni sopite di chi si trova intrappolato in una realtà chiusa dentro sé stessa prendono il sopravvento, creando mostri. Raylan conosce questo meccanismo e lo


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