Promemoria - storie e figure della Memoteca Pian del Bruscolo, numero 1

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DiSegnare il territorio 2. Tavullia Pian del Bruscolo e il catasto dell’Italia unita. Un’avventura che dura da 150 anni disegnare il territorio in collaborazione con Archivio di Stato di Pesaro

PROSEGUE IL NOSTRO VIAGGIO NELLA STORIA PIAN DEL BRUSCOLO, CON LE MAPPE E LE IMMAGINI DI TAVULLIA

E NEI TERRITORI DI

DI ANTONELLO DE BERARDINIS DIRETTORE DELL’ARCHIVIO DI STATO DI PESARO

Il 17 marzo 1861 viene proclamato il Regno d’Italia. Molte le speranze, nutrite all’ombra del liberalismo ottocentesco che aveva animato le guerre di indipendenza: - apertura delle frontiere tra gli ex-stati preunitari; - organizzazione di un efficace sistema portuale e di moderni trasporti; - attrattiva di capitali e iniziative dall’estero; - possibilità di esportare prodotti competitivi (agricoli, seta grezza e filata). L’elevato costo del carbone comportava un modesto sviluppo industriale, particolarmente evidente nel settore siderurgico e cantieristico. In cerca di energia a buon mercato gli insediamenti industriali sorgevano per lo più lungo le rive dei corsi d’acqua, luoghi di certo non paragonabili alle coeve strutture urbane europee, capaci di sostenere le esigenze, anche di servizi, dell’industrializzazione: le città italiane, lungi dall’essere centro di iniziativa e di attività economico-produttiva, avevano essenzialmente funzioni di dirigenza e di rappresentanza politica e finanziaria. Le industrie si concentravano essenzialmente nel settore agro-alimentare e tessile (limitatamente alle attività di prima lavorazione), con un modesto sviluppo del settore meccanico, trainato dalla costruzione della rete ferroviaria. Appesantiva la vita del nuovo Stato la diversità e molteplicità nell’unità istituzionale appena costituita. promemoria_NUMEROUNO

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