Popoli

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MichelePROTTI Nasce a Mortara (PV) nel 1948 e si avvicina alla pittura come autodidatta. La sua indole anarchica lo accompagna in un viaggio inquieto e onesto, alla ricerca di una forma espressiva da considerare solo sua, esclusiva, senza pagare conti e senza scendere a compromessi. I suoi “oggetto-quasi” ritraggono la realtà attraverso pensieri misteriosi e profondi, sfiorando limiti e certezze della quotidianità che si consuma in un deterioramento naturale di cose abbandonate morenti, ormai giunte alla fine. Le sue opere sono il frutto di una sperimentazione consapevole che ormai da più di quindici anni permea la vita dell’artista e che non è certamente giunta al termine: quando Michele Protti si ritira nella sua officina creativa, ne esce solo dopo aver dato vita a opere straordinariamente nuove.

Una scultura “povera” per materia ma ricca di rimandi ad un racconto atavico dove, nel cerchio della vita, l’uomo ha trovato ostacoli, aculei, chiodi sacrificali ma “quasi” non ricorda quel dolore, guarda avanti e cerca solo la ruota, segno di rinnovata civiltà. Oggetto-quasi

tecnica mista con metallo, stoffa, faesite, cartone, cemento 92 x 90 cm

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