SH20 La Pietra di Mazarino / Il Problema del Ponte sulla Thor

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La Pietra

di Mazarino Il Problema del

Ponte sulla Thor


SHERLOCK HOLMES

Pubblicazione edita da: Malavasi editore S.r.l.

n. 20

Direttore responsabile: Nicola Malavasi Testi: Nicola Malavasi Gianluca Salvatori, CHS, BS Enrico Solito, CHS (D), BSI. Past President di Uno Studio in Holmes Fotografie: Granada International Progetto Grafico: Cristina Ghelfi - Modena Periodico quattordicinale corredato da DVD. Il DVD allegato non è vendibile separatamente. Esce il Sabato. Registrazione presso il Tribunale di Modena. Distribuzione: Sodip spa (MI) Stampa: Ecofina S.r.l. (MI) Malavasi Editore s.r.l. è iscritta al ROC al n° 7721. IVA assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74, 1° comma, lettera C; D.P.R. 633/72. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Filiale di Modena - Tassa Riscossa L’Editore si riserva la facoltà di modificare i prezzi nel corso della pubblicazione in relazione a variate condizioni di mercato. © 2005 Malavasi Editore s.r.l. - Modena Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o memorizzata in sistemi di archivio o trasmessa in forma o mezzo elettronico, meccanico, attraverso registrazioni o altri sistemi noti e futuri, senza esplicita autorizzazione scritta da parte dell’Editore ad eccezione di brevi passaggi e recensioni.

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La Pietra di Mazarino

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atson, rientrando nel familiare salotto di Baker Street dopo un lungo periodo d’assenza, ritrova l’amico di sempre intento a riflettere su di un caso d’importanza nazionale. Una faccenda così delicata da rendere necessario l’intervento del Primo Ministro in persona, affiancato dal Segretario di Stato e da Lord Cantlemere, un altolocato membro della Camera dei Pari di Sua Maestà. Il fatto è alquanto serio: dal tesoro della Corona è stato rubato un preziosissimo diamante… e che diamante: la grande, quanto celebre, pietra gialla di Mazarino. Per Sherlock Holmes non è difficile scoprire che, dietro a tutto questo, si nasconde la figura di un noto criminale, il conte Negretto Silvius quale mandante del delitto ed un tale Sam Merton – un ex pugile – quale esecutore materiale. Holmes dà il meglio di sé in questa avventura che, non a caso, è una delle due, all’interno di tutto il Canone, scritta in terza persona. E’ lo stesso Dottor Watson che adotta tale registro narrativo quando, come in questo caso, ritiene di trascurabile importanza il proprio contributo alla vicenda. Ma torniamo alla trama: ben consapevole che non si possa assolutamente scherzare con malviventi della risma alla quale appartiene lo stesso conte Silvius, Holmes decide di tendergli una trappola ben orchestrata. A tale scopo lo riceve nel proprio salotto e gli rivela, fin nei più fini dettagli, tutti gli elementi di prova raccolti contro di lui per poi ritirarsi in una stanza adiacente per suonare il proprio Stradivari. Ma quando Silvius, aggredendolo da tergo, tenta di colpirlo a morte alla nuca con il proprio bastone da passeggio, il trucco viene svelato. Quella che sembrava la figura di Holmes è in realtà un manichino così come è un disco ad emettere le note in vece del celebre violino. Dopo aver assicurato i criminali alla giustizia, Holmes non rinuncia ad un ulteriore tocco di teatralità e lascia scivolare il prezioso diamante nelle tasche di Lord Cantlemere senza che questo se ne accorga. La trasposizione cinematografica di questa avventura da parte di Granada Television è stata realizzata con notevoli difficoltà dovute principalmente all’aggravarsi della malattia dello straordinario attore Jeremy Brett. Durante le riprese infatti egli era in preda ad una fase acuta che l’avrebbe presto portato alla morte. Questa è certamente stata la ragione per la quale gli sceneggiatori hanno deciso di intrec3


Mycroft Holmes (Charles Gray)

ciare la drammatizzazione con brani tratti dalla trama dell’Avventura dei Tre Garridebs: Watson è così occupato a sciogliere quel mistero mentre Holmes viene fatto partire per la Scozia alla ricerca della pietra di Mazarino. Tutto questo con lo scopo di tenere il protagonista lontano dal palcoscenico. Ovviamente la scelta di intrecciare questa storia con un altro caso, ha moltiplicato i pericoli di inciampare e cadere nel ridicolo tuttavia, nonostante qualche imprecisione, la Granada è riuscita nell’ottimo intento. 4


Il Problema del

Ponte sulla Thor

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ell’avventura “Il Problema di Thor Bridge”, una tra le short stories che hanno per protagonista il Grande Detective, assistiamo ad un fulminante scambio di battute tra Sherlock Holmes ed uno dei protagonisti, il magnate dell’industria mineraria aurifera Neil Gibson. Questi si precipita, con americana disinvoltura, nel salotto di Baker Street chiedendo l’aiuto del celebre investigatore per provare l’innocenza di Grace Dunbar, l’istitutrice dei suoi figli, a quanto pare ingiustamente accusata d’aver assassinato la signora Gibson. Il corpo di quest’ultima era infatti stato ritrovato privo di vita nel mezzo di un ponte nella tenuta di Thor Place e tra le mani teneva ben stretto un biglietto scritto di pugno dalla principale indiziata, Grace Dunbar, nel cui guardaroba, come se non bastasse, era stata ritrovata l’arma del delitto: una rivoltella con un colpo mancante nel tamburo. Holmes dimostra, con britannico aplombe, di saper tenere a debita distanza uomini come Mr. Gibson, convinti di poter acquistare qualsiasi cosa in virtù del proprio denaro ed accetta così di occuparsi del caso. Sin dal suo arrivo nella tenuta dell’Hampshire riesce a ricostruire la vera dinamica dell’incidente svelando la profonda gelosia che la signora Gibson, dal focoso carattere tropicale, nutre nei confronti della giovane e bella signorina Dunbar tanto da preferire di pagare il prezzo con la propria vita pur di vedere la giovane donna rinchiusa in galera e quindi per sempre lontana dalle braccia del marito. “Suicidio” scriverà quindi il Coroner nel proprio rapporto ufficiale ed Holmes saprà dimostrare, con inoppugnabile aderenza ai fatti, il meccanismo grazie al quale ciò sia potuto accadere. E tutto merito di una scalfittura presente nel parapetto del ponticello: una scalfittura che, ad un primo sguardo, appare del tutto priva di significato. Il Problema del Ponte sulla Thor fu pubblicato sullo Strand Magazine nei numeri di febbraio e marzo del 1922. Sul piano della riduzione cinematografica occorre registrare un distacco dall’incipit della versione originale dovuto ad esigenze per così dire “televisive”. La necessità di introdurre immediatamente i personaggi e 5


di accaparrarsi sin dai primi minuti l’attenzione dello spettatore impone il sacrificio della bella pagina iniziale con l’elenco dei casi risolti dalla celebre coppia che non hanno ricevuto dignità di stampa. Così la scena si apre sulla signora Gibson e, fin dalle prime battute, è chiaramente evidente la gelosia per la Sherlock Holmes (Jeremy Brett) bella maestrina dei propri figli. Tornata la scena nel familiare salotto di Baker Street, dove tra l’altro il famoso battibecco tra Holmes e Gibson viene inspiegabilmente mitigato a favore di quest’ultimo, assistiamo all’ingresso in scena di Billy, il ragazzo tuttofare impiegato da Holmes: proprio quel Billy che nella versione teatrale di William Gillette venne interpretato da un giovanissimo Charlie Chaplin agli esordi sulla scena. Il seguito della drammatizzazione procede con minori distacchi dalla trama originale, alcuni meno spiegabili degli altri, ma sostanzialmente sempre riconducibili entro il solco originale. Tuttavia va segnalata come benvenuta una licenza presa da Jeremy Brett in persona; una di quelle libertà che l’attore, talvolta, si concedeva e che, più di ogni altre, danno letteralmente la terza dimensione al personaggio da lui interpretato. Quando Holmes compie il sopralluogo sul ponticello nella tenuta di Thor Place, prima salta sul parapetto per ottenere una visione d’insieme, ma poi decide improvvisamente di sdraiarsi a terra per avere uno scorcio come quello del cadavere: ed è lì che nota la scalfittura chiave di tutto l’impianto drammatico. Altra divergenza, inserita questa volta dallo sceneggiatore Jeremy Paul, riguarda la sequenza di tiro con l’arco nei giardini della villa: un omaggio alle doti d’arciere Maria Gibson (Celia Gregory) possedute da Brett. Grace Dunbar (Catherine Russell) 6


Curiosità italia Firenze è l’unica città italiana sicuramente visitata da Holmes, in fuga da Reichenbach (eMPT). Sappiamo infatti che si interessò del furto dei cammei vaticani (HoUN) e, su richiesta di Sua Santità Leone XIII, della strana morte del cardinale Tosca (BLaC), ma non sappiamo se si recò o meno a Roma per queste indagini. Tuttavia Holmes conosceva certamente l’italiano. In reDC tradusse un messaggio in codice in italiano; in FiNa si travestì da prete italiano e parlò un italiano accettabile quantomeno per gli inglesi. Holmes aveva un legame affettivo e culturale con il nostro paese: amava le poesie di Petrarca (non sappiamo però se tradotte o meno, BoSC) ed aveva un interesse violinistico per Cremona, gli Stradivari, gli Amati, Paganini. Frequentava spesso ristoranti italiani (Goldini’s in BrUC e Mancini’s in DYiN e iLLU), parlava della “natura medievale italiana” (reTi). Da notare che Arthur Conan Doyle fu nominato “Cavaliere d’Italia” nel 1895 dal Re, ben prima di essere nominato “Sir” nel 1902. Sherlock Holmes e il Dr Watson sul Ponte Vecchio

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La Pietra di Mazarino

Il Problema del Ponte sulla Thor

Titolo originale The Mazarin Stone

Titolo originale The Problem of Thor Bridge

Tratto dal romanzo The Mazarin Stone (1917)

Tratto dal romanzo The Problem of Thor Bridge (1922)

Produttore June Wyndham-Davies

Produttore June Wyndham-Davies

Regia Peter Hammond

Regia Michael Simpson

Cast Sherlock Holmes - JEREMy BRETT Dr John Watson - EDWARD HARDWICkE Mrs Hudson - ROSALIE WILLIAMS Mycroft Holmes - CHARLES GRAy Agnes Garrideb - PHyLLIS CALVERT Emily Garrideb - BARBARA HICkS Count Sylvius - JON FINCH Lord Cantlemere - JAMES VILLIERS Ispettore Bradstreet - PHyLLIS CALVERT

Cast Sherlock Holmes - JEREMy BRETT Dr John Watson - EDWARD HARDWICkE J. Neil Gibson - DANIEL MASSEy Maria Gibson - CELIA GREGORy Grace Dunbar - CATHERINE RUSSELL Marlow Bates - NIVEN BOyD Sergente Coventry - ANDREW WILDE Mr Ferguson - STEPHEN MACDONALD Mr Joyce Cummings - PHILIP BRETHERTON

Durata 50 minuti ca.

Durata 50 minuti ca.

© 1994, Granada Television Limited © 2005, Malavasi Editore s.r.l.

© 1991, Granada Television Limited © 2005, Malavasi Editore s.r.l.

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