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Tragedia in tre atti


Agatha Christie Hours esce il Sabato. Per non perdere anche un solo numero della raccolta Le suggeriamo di recarsi sempre presso la stessa edicola, ed informare l’edicolante della Sua decisione.

Pubblicazione edita da: Malavasi editore S.r.l.

n. 25

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È

un giallo tipicamente teatrale quello di Tragedia in tre atti. Una storia avvincente con un Poirot in gran forma che, per la prima volta, sembra aver trovato un assassino molto più astuto di lui. Il condizionale è d'obbligo perché quando c'è il famoso detective belga nei paraggi anche il più creativo degli assassini ha di che stare attento.

Hercule Poirot (David Suchet)

Tragedia in tre atti è una storia ideata da Agatha Christie nel suo periodo d'oro: un giallo perfetto che, ancora una volta, saprà stupirvi fino all'ultima scena, ovvero fino a quando il sipario non calerà sulla tragedia interpretata da un attore, la sua assistente, un gruppo di amici e qualche comparsa minore. Sir Charles Cartwright, noto attore e maestro del teatro, ama organizzare feste e circondarsi di persone che riconoscono il suo indiscusso talento. Proprio durante uno di questi party il dramma si consuma davanti agli occhi increduli dei presenti: il reverendo Babbington, un uomo che nel gergo teatrale si potrebbe definire “una comparsa”, 3


muore improvvisamente accasciandosi al suolo. Un decesso improvviso, uno shock per la famiglia della vittima che non pensava potesse essere così debole di cuore. Ma è stato un infarto ad uccidere il reverendo? Oppure qualcosa che ha ingerito? La morte dell'uomo scuote gli animi degli altri ospiti ma nulla in confronto al successivo delitto che, ancora una volta, accade all'improvviso durante una cena tra amici. Quando però ci si accorge che gli inviati sono gli stessi del primo party allora c'è di che avere paura. È possibile che un diabolico assassino stia tramando nell'ombra pronto a colpire alla prima occasione? La risposta è no. Hercule Poirot, chiamato a dare un aiuto alle indagini, è più che convinto che la morte di Babbington e quella di Sir Bartholomew Strange non possono essere collegate tra loro, almeno non nel senso di una logica conseguenza, cosa in cui tutti gli altri convitati credono. Eppure la morte di Strange è ancora più insolita di quella del reverendo e, a ben vedere, se per il primo non c'erano apparenti motivi per ucciderlo, la faccenda è molto diversa per questo secondo presunto delitto. Fortunatamente Poirot ama il teatro, conosce molto trucchi del mestiere e, soprattutto, scopre fino a che punto un assassino è disposto a spingersi pur di riuscire nel suo diabolico piano. Tragedia in tre atti è una storia molto particolare perché, ancora una volta, Agatha Christie fu accusata di aver giocato in modo “sporco” con i lettori. Ovviamente non è così. È proprio la continua sperimentazione che ha fatto della scrittrice l'indiscussa Regina del giallo ma è indubbiamente vero che alcune delle sue trame, almeno per l'epoca, erano così complicate da essere anche accusate di scarsa verosimiglianza. Da L'assassinio di Roger Ackroyd a Non c'è più scampo, da Assassinio sull'Orient Express a Poirot sul Nilo fino all'incredibile Dieci piccoli indiani il problema fondamentale offerto dai suoi romanzi è sempre stato lo stesso: come ha fatto l'assassinio ad uccidere? Scoprendo il come si può facilmente risalire al chi, mentre il percorso inverso non è per nulla scontato. Agatha Christie stessa aveva una tecnica molto particolare per scrivere i suoi gialli: prima di tutto pensava ai personaggi, poi scriveva il primo capitolo seguito immediatamente dall'ultimo, quindi creava la parte centrale, facendo molta attenzione a non uscire dalla traccia precedentemente studiata a tavolino. 4


Il primo atto...


Il secondo atto...

In Tragedia in tre atti la strategia di Agatha Christie è quella di raccontare una storia apparentemente banale (la morte di un reverendo durante una festa) e di complicare tutta la vicenda con un insieme di strane ombre e indizi tali da far confondere anche lo spettatore più attento. Per fortuna Hercule Poirot non è un uomo che si lascia ingannare facilmente e, anche davanti ad un terzo delitto, continua a farsi una sola e importante domanda: Perché è stato ucciso proprio il reverendo Babbington e non qualcun altro? 6



TiToLo origiNALe Three Act Tragedy TrATTo dAL roMANzo Three Act Tragedy (1935) ProduTTore Karen Thrussell regiA Ashley Pearce CAST Hercule Poirot - DAVID SUCHET Sir Charles Cartwright - MARTIN SHAw Egg - KIMBERLEy NIxON Sir Bartholomew Strange - ART MALIK Miss Milray - SUzANNE BERTISH Cynthia Dacres - ANASTASIA HILLE Capitano Dacres - RONAN VIBERT Miss wills - KATE ASHFIELD Reverendo Babbington - NIGEL PEGRAM durATA 95 minuti ca. © 2010, Agatha Christie Ltd (a Chorion group company) © 2010, Malavasi Editore s.r.l. - Tutti i diritti riservati

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