Nel vortice del tempo

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Dieci soldati erano allineati in cortile, Alfio aveva provveduto ad armarli e a far loro indossare gli usberghi. Tutti erano armati di spada; altre armi, scudi ed elmi erano custoditi sul carro. Matilde aveva provveduto personalmente alla vestizione di Giovanni, da buona serva quale era, aveva seguito l’avvenimento con l’attenzione di uno scudiero: ciò che indossò Giovanni proveniva tutto dal baule, e in particolare la splendida spada che ora brillava a tratti sotto i raggi del primo sole. Zero, scalpitava impaziente e nitriva a tratti sotto la sua pesante gualdrappa disturbando padre Alfonso che nella vicina cappella celebrava la Messa, anche una tortora, dall’alto della torre più vicina tubava indifferente. Alcune donne, mogli, figlie e altri servi presenti, sommessamente pregavano all’ombra sul sagrato. Pietro era a fianco di Giovanni, assorto in chissà quali pensieri, era ritto in piedi e in altezza superava il giovane di una testa. Dal fondo della cappella pervenne agli astanti la flebile voce di padre Alfonso che dava termine alla breve funzione. - Benedicat vos omnipotens Deus… Tutti si inginocchiarono facendo il segno della croce e qualcosa tintinnò, forse un’arma contro qualcosa di metallico. - Bene! - esclamò Pietro rompendo il silenzio dominando su tutti i presenti con la sua mole - che Dio vi protegga nel viaggio. Il sergente Fosco sa il fatto suo e vi riporterà tutti a casa sani e salvi. Ho promesso ad Enrico che scorteremo la futura sposa di suo figlio al di qua del Po, proteggendola da ogni pericolo e so che voi lo farete ad ogni condizione Giovanni e Umberto si guardarono negli occhi alzando le sopracciglia. - Ricordatevi che il castello in vostra assenza rimarrà con metà delle sue forze e quindi quasi del tutto sguarnito, pertanto, prima tornerete e meglio sarà Osservò attentamente tutti i suoi uomini schierati nel cortile poi, con la sua voce baritonale tuonò: - Andate! e che Dio sia con voi! Il sergente guardò il suo piccolo esercito e gridò per farsi sentire: - I cinque fanti salgano sul carro, i cavalieri in sella! I soldati eseguirono lesti gli ordini e in breve la colonna fu pronta ad iniziare il suo viaggio. - Hai visto per caso Astore svolazzare da queste parti? - chiese Giovanni ad Umberto, mentre poneva il piede sulla staffa e saliva in groppa a Zero. - No! non l’ho visto, perché? - Perché sarei felice se ci seguisse, due occhi dall’alto vedono orizzonti più 79


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