Nel vortice del tempo

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giurano di aver visto un falco volare alto nel cielo come se cercasse qualcosa o qualcuno per poi svanire nell’azzurro, dentro ad una nuvola. Si racconta di una zona, a poca distanza dai resti del castello, nella quale si manifestano strane correnti d’aria che smuovono le cime degli alberi, e di un mulinello, un vortice che solleva polvere e foglie spaventando i contadini del posto che per caso transitano da quelle parti. Pensò al vecchio libro che trovarono per caso tra i tanti regalati dalla vicina di casa, che parla dello strano fenomeno, e degli studi sulle cause che non hanno mai portato a nulla, se non alla convinzione che tutto sia dovuto a correnti d’aria di clima diverso che si insinuano nelle gole e nelle depressioni del terreno. Passò qualche attimo poi si riprese - Assolutamente no! di cosa dovrei avere paura? di ciò che si racconta in merito alle stranezze del posto? Il campo si abbassò e per alcuni secondi non si sentì più nulla. Poi, tra una scarica e l’altra Francesca rispose - Che mi dici, Lorenzo, del libro che abbiamo trovato tra quelli che ci regalò Amalia? che riporta esattamente le cose che la gente del posto va raccontando? ne abbiamo parlato infinite volte. Fai attenzione a non farti rapire dal vortice! - gli disse scherzando ma con un principio di pelle d’oca. - Sì, ci ho appena pensato Francesca! ma andiamo, una donna intelligente come te che crede in queste cose, dai! - Altra cosa importante… - si premurò di ricordargli la ragazza - … stai attento che il cellulare non prende da quelle parti, sai bene che troviamo difficoltà a comunicare qui che siamo abbastanza scoperti… lassù sarai isolato e non vorrei che ti succedesse qualcosa… se avessi bisogno d’aiuto nessuno ti sentirebbe Il cellulare emise ancora scariche fastidiose. - Francesca, i contadini del luogo come fanno? guarda che non vado in Amazzonia, stai tranquilla che non succederà nulla. Andrò via presto, alle due, così prima di sera sarò a casa. Dai, vieni! - gli chiese ancora pieno di speranza. - No! ti ho detto che non posso! questo maledetto dente mi perseguita e se non lo curo finirà che lo dovrò togliere - gli gridò nelle orecchie, facendogli allontanare l’apparecchio. - Francesca, sai bene che tu mi piaceresti anche con la dentiera - la fece sorridere per un attimo. - Piuttosto, ricordati di prendere la macchina fotografica, così scatti qualche 17


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