Nel vortice del tempo

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terra, nell’erba alta alla base delle mura e fu libero di scappare verso il suo borgo. Conosceva i luoghi e per lui fu facile trovare la via per tornarsene a casa, il bagliore dell’incendio gli illuminava la direzione da prendere, inciampò in una radice che sporgeva dal terreno e cadde tra l’erba, si rialzò e si rimise a correre ansimando verso Camino. Oltre il Po, nello stesso momento il sergente Fosco esclamò - Santo cielo, ma che sta accadendo? quel bagliore laggiù, sembra un incendio! - Ed è proprio dalle parti del castello dei Miroglio, il nostro castello! A Lorenzo gli mancarono le forze: gli vennero in mente gli attimi vissuti con Francesca la notte delle stelle cadenti: il castello che bruciava in quella meravigliosa notte stellata gli apparve davanti agli occhi come allora - Dio mio! Non lo avevo più rivisto quell’incendio… e ora lo rivedo tale e quale in questa epoca! - L’incendio che mi avevi raccontato, Lorenzo? - disse Umberto osservando sgomento verso i bagliori che illuminavano l’oscurità. - E’ un incendio, ma la sua causa è diversa da quella descritta sui libri che conosco… non so che dire! bisogna ancora vedere se quello che sta bruciando è il nostro castello o qualcos’altro che gli è accanto. Qualche casolare vicino a Varengo per esempio. Da qua ne vediamo il bagliore, la direzione è quella ma non ne abbiamo la certezza - gli rispose Lorenzo. - Non possiamo fare nulla, accidenti, il fiume ci blocca e possiamo solo aspettare! - soggiunse Lodovico che si era avvicinato ai due giovani. Fosco, intanto, armeggiava con la messa a fuoco del binocolo e scrutava attentamente la zona - Sì! - disse amareggiato - pare proprio che sia il castello, la direzione è quella! Si sentì all’improvviso un verso stridulo e prolungato provenire dall’alto, dal buio profondo si percepì un battito d’ali che si avvicinava velocemente, una massa scura piombò dall’alto, Astore, in vorticosa picchiata atterrò su di un masso accanto al gruppo di cavalieri assiepati sulla riva del Po. Tra il becco portava qualcosa che al buio non si poteva definire. - Astore! - esclamò Lorenzo precipitandosi accanto al grosso rapace - che ci hai portato? fammi vedere! - chiese abbassandosi per recuperare ciò che stringeva nel rostro. - E’ quel che resta di una bandierina che sventolava su una torre… il castello dei Miroglio ne ha diverse e questa purtroppo mostra segni di bruciatura. Il 127


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