Nel vortice del tempo

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E così il gruppetto tolse il disturbo, sulla riva destra del Po rimasero solo piante e arbusti spelacchiati dalla recente grandinata, non più un’anima viva. - Come pensavo! - esclamò Lodovico osservando dal binocolo - solo alla vista dei miei cavalieri e dello stendardo dei Visconti si sono spaventati a morte e sono scappati con la coda tra le gambe! - Aspettavano il nostro arrivo, possiamo ringraziare la vostra scorta e il temporale - soggiunse Fosco riprendendosi il binocolo - ora non rimane che attendere i comodi del fiume Si accamparono nella radura, in quell’angolo l’erba alta una spanna si era asciugata in fretta sotto i raggi del sole che dopo il temporale avevano ripreso a scaldare. Bivaccarono con gli animi in pace. Alcuni uomini vennero messi di guardia ai quattro angoli del campo, altri ad osservare il livello del fiume che non accennava a diminuire. Il rumore della corrente dominava sugli altri rumori, sulle voci degli uomini e sui versi degli animali del bosco che dopo la tempesta ricominciavano la loro vita quotidiana. Edoardo chiamò Lorenzo che se ne stava in riva al fiume a contemplare i flutti, Astore si era involato tra le nubi, che ora apparivano bianche tra l’azzurro del cielo, scomparendo verso gli alberi della foresta a caccia di qualcosa che solo il suo istinto sapeva. Il giovane se ne stava in disparte, non voleva avvicinarsi al gruppo che si era disposto in cerchio a poca distanza dai carri: la vista di Francesca lo metteva in subbuglio, la somiglianza con la sua fidanzata era impressionante. Chissà, forse era lei prima che rinascesse… nel futuro. - Hai con te quell’aggeggio che fa i dipinti in un baleno? come si chiama che non ricordo più? - chiese Edoardo a Lorenzo che ora si era avvicinato al gruppetto vincendo l’imbarazzo - Sì! - rispose infilando le mani in una tasca della sopravveste che copriva l’usbergo - si chiama fotocamera o macchina fotografica - Fai vedere a Francesca quello che hai fatto vedere a noi. Mostragli il ritratto della tua fidanzata! Lorenzo titubò ma riuscì a vincere la ritrosia, il suo cuore batteva all’impazzata e sicuramente chi lo avesse visto in viso avrebbe percepito il suo rossore. Francesca lo guardò e di questo se ne accorse subito. - Faccia vedere, Lorenzo! - gli chiese la ragazza con voce suadente. Lorenzo si avvicinò e accese la fotocamera con mani tremanti, l’emozione era 122


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