Nel vortice del tempo

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- E saresti arrivato fin qui da noi attraverso un vortice? - continuò Ludovico osservando le facce degli interlocutori che osservavano increduli. Zero, da lontano, raspava a terra con gli zoccoli e sbuffava, agitandosi. - Non fosse che qui abbiamo un valido testimone, veramente correresti il rischio di passare per stregone - continuò Lodovico guardando il magro stalliere pallido come un cencio. - L’ho visto con i miei occhi signore - ammise Umberto quasi tremando - l’ho visto sparire nel vortice avvolto da una luce azzurra e ritornare dopo circa due ore nel punto stesso dove si era posto prima di involarsi… I cavalieri lo ascoltavano in silenzio lanciandosi occhiate. Lorenzo aveva mostrato il materiale che aveva nel suo zainetto: dalla carta d’identità, al cellulare. Aveva spiegato loro il funzionamento degli oggetti e sembrava che, come Umberto quella notte, capissero tutto al volo e accettassero senza ombra di dubbio tutto quello che Lorenzo gli mostrava. - Vedete signori! - spiegò Lorenzo con parole più semplici possibile - questi oggetti, nel mio tempo, sono indispensabili; dovranno passare centinaia di anni prima che vengano inventati… Si fermò di colpo ricordandosi di una cosa. - Ho con me un oggetto che prima avevo dimenticato perché chiuso in una tasca laterale della mia… bisaccia Umberto osservò Lorenzo corrugando la fronte: - Questo non lo avevi visto neppure tu Umberto! - aprì la cerniera della tasca e ne trasse un binocolo. Lo regolò mettendo a fuoco sugli alberi della foresta, regolò la distanza interpupillare cercando di indovinare a caso quella di Sir Lodovico. - Prenda questo oggetto e faccia come ha visto fare a me! se lo ponga davanti agli occhi - disse rivolgendosi al cavaliere vercellese che l’osservava con la massima attenzione - guardi dentro… al binocolo, Lodovico, e lo punti verso quella macchia di alberi là in fondo Sir Ludovico eseguì alla lettera quello che Lorenzo gli aveva detto di fare - Misericordia! - esclamò esterrefatto il cavaliere - gli alberi… sono qua a due passi. Vedo persino un corvo appollaiato tra i rami! Venne tentato quasi di prendere il volatile ponendo la mano libera di fronte alle lenti anteriori. - Guarda Fosco! che meraviglia! - strillò Lodovico allungando l’oggetto al ser108


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