Boom Economy: banche, armi e paesi in conflitto

Page 63

• conflitto armato intermedio, caratterizzato da almeno venticinque morti in battaglia durante l'anno e un totale di almeno mille morti dall’inizio del conflitto, ma con meno di mille morti in ciascun anno; • guerra, caratterizzata da almeno mille morti in battaglia nell’anno analizzato. Nella parte che segue relativa al ruolo delle banche nell'appoggio alle esportazione di armamenti verso paesi in stato di conflitto, abbiamo utilizzato una definizione ancora più restrittiva di conflitto, circoscrivendo la disamina ai conflitti armati intermedi e alle guerre, ed escludendo, in questa prima fase, i conflitti armati minori, sulla falsa riga di quanto fatto da diversi anni anche dal SIPRI. Queste due tipologie di conflitti sono a loro volta racchiuse all'interno della definizione di conflitto armato intenso, ovvero un conflitto che abbia comportato costi superiori alle 1000 vittime in almeno un anno dall’inizio del conflitto e superiore alle 25 vittime nell’anno analizzato. Un primo sguardo riguarda appunto l’andamento e la presenza di conflitti armati intensi nell’arco di tempo 2001-2010. Come si può vedere dalla tabella n. 1, nell’arco del decennio si registrano 29 conflitti armati intensi che coprono complessivamente 28 aree geografiche. Il numero di confitti armati intensi attivi è diminuito dai 19 conflitti del 2001 fino ai 15 del 2010, anche se il valore più basso viene toccato nel 2004, anno in cui i conflitti armati intensi registrati dall’Uppsala e riportati dal SIPRI sono stati 14. Tuttavia è prevedibile che il numero dei conflitti aumenterà sensibilmente registrando un’inversione di tendenza rispetto al trend leggermente decrescente che lo aveva caratterizzato negli ultimi sei anni. Secondo le anticipazioni dell’Uppsala, infatti, i conflitti e le guerre nel 2011 sono nuovamente aumentati. Secondo questa fonte, sono purtroppo sei i paesi in cui il conflitto ha causato più di mille vittime: Libia, Yemen, Somalia, Pakistan, Sudan e Afghanistan. La quasi totalità dei conflitti che si sono sviluppati nell’arco del decennio 2001-2010 sono conflitti interstatali, a fronte di soli due conflitti intrastatali: quello tra India e Pakistan relativo al Kashmir (1997-2003), e quello tra Iraq, gli Stati Uniti e i suoi alleati, cui si aggiunge, nel 2011, la Libia. La maggior parte dei conflitti interni è “internazionalizzata”, nel senso che ha coinvolto anche attori esterni al paese in appoggio ad una delle due parti del conflitto. La maggior parte dei conflitti intrastatuali hanno avuto come oggetto del contendere il tipo di governo, piuttosto che il territorio.

62


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.