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LA PAROLA AI RETAILER MULTIBRAND

Qual è stato il marchio BEST SELLER FW22/23 di womenswear?

1 Herno

2 Moncler, Max Mara

3 Polo Ralph Lauren

E il brand che ha venduto meglio ONLINE?

1 Moncler

2 Elisabetta Franchi

3 Jacquemus, Autry

Tra gli ACCESSORI chi ha vinto?

1 Saint Laurent, Autry, Orciani

2 Gucci, Prada

3 Jacquemus

C’è un marchio donna OLTRE AI GRANDI NOMI da segnalare?

Toteme Inoltre Del Core, Giuseppe di Morabito, Durazzi, Vitelli, Bode NY, Phili, Rabbit, Tulize, Perfect Moment, Khaite, Frida Zazou, 813 Annalisa Giuntini e altri

Qual è la MERCEOLOGIA che ha venduto di più al femminile?*

Cappotti

Pullover e cardigan

Sneaker e calzature sportive

Piumini e capispalla sportivi

Giacche

Pantaloni

Pelletteria e cinture Abiti per la cerimonia e le occasioni Abiti eleganti per il quotidiano tra stabile e buono o discreto, con percentuali di riduzione dei prezzi mediamente fra il 30% e il 40%. Per una minoranza le vendite ribassate non sono andate bene, ma al di là delle percentuali per quasi tutti l'argomento saldi resta spinoso: «Una parola che oggi è pura accademia - dice qualcuno - con il web che detta le condizioni su un mercato dopato» «Di fatto gli sconti ci sono tutto l'anno», rincara qualcun altro. Difficile non cedere alla tentazione delle promozioni anticipate ma c'è chi ancora resiste e, anche quando attiva i saldi, lo fa selezionando con attenzione i capi da ribassare. Incidono poi sulle tempistiche le condizioni meteo sempre più imprevedibili, magari con un clima ancora troppo caldo quando si dovrebbe comprare a prezzo pieno e, per lo meno in certe zone, improvvisamente troppo freddo nel momento in cui i saldi hanno inizio. Ad ogni modo, non sembra che il prezzo sia il fattore che le donne guardano per primo nel momento in cui comprano un capo di un certo livello. Abbiamo chiesto ai negozianti una classifica su quello che le clienti cercano dal punto di vista del prodotto e al primo posto troviamo la creatività, tallonata dalla concretezza di ciò che si sta acquistando (il famoso value for money) e dai materia- li. Il prezzo come leva per lo shopping si piazza solo al quinto posto, dopo la novità delle proposte e seguito dal made in Italy, una voce che forse ci si aspettava fosse più incisiva. Allo stesso modo, alla domanda su quanto abbia pesato il caro prezzi sul sell out, pur essendo in pochi coloro che hanno risposto «per nulla» e in tanti quelli che hanno ammesso che un impatto lo ha sicuramente avuto, vince un 54% che

Il caro prezzi è stato affrontato dai dettaglianti limando i propri margini e concentrando meglio l'offerta ne ha risentito ma relativamente, anche se spesso ha dovuto limare i propri margini, studiare strategie di contenimento dei costi o concentrarsi su un numero minore di pezzi per non sforare il budget. La verità è che la consumatrice si fa sempre più esigente: lo si vede nei periodi di sell out a prezzo pieno e anche durante i saldi, dove permane la richiesta di vendita assistita. Il servizio deve essere personalizzato, con l'ausilio del digitale - un ambito su cui la stragrande maggioranza del campione sta

25% MEGLIO

63% STABILE RISPETTO A UN ANNO FA 9% TROPPO PRESTO PER DIRLO 3% PEGGIO investendo, dal rinnovamento del proprio e-commerce al Crm, passando per la comunicazione via social - ma anche improvvisandosi un po' psicologi e talent scout. Le clienti vanno coccolate e fatte sentire uniche da addetti alla vendita che le devono seguire passo passo, meglio se dotati di iPad per assecondarle o disponibili a chattare con loro. Il discorso non cambia nell'online: «La nostra strategia in quest'ambito - afferma Aldo Carpinteri di Modes, classico esempio di omnicanalità ad alto livello - ha l'obiettivo di avvicinare sempre più l'esperienza digitale a quella fisica, moltiplicando i punti di contatto attraverso i quali la comunità può esplorare il mondo Modes». Di recente il retailer ha lanciato su modes.com la sezione pop-up: «Alimentata dal servizio Concierge - racconta Carpinteri - questa parte ruota intorno a oggetti rari e unici e si connota come una nuova vetrina per il meglio dell'arte e del design, dell'alta gioielleria e degli orologi di lusso. In altri termini, una nuova frontiera per il nostro pubblico internazionale». Come sempre, il sondaggio chiede di indicare quali siano i marchi best seller e mai come questa volta le indicazioni sono frammentarie, ma Didi Corbetta di Valtellini non si sorprende: «Penso che la nostra vera forza - commenta - stia nel proporre magari cinque capi con cinque brand diversi, creando outfit che nascano dalle nostre scelte, frutto di un brand mix che deve avere una percentuale equilibrata tra i grandi nomi e i marchi di ricerca». Tornando al discorso prezzo, Corbetta osserva: «Incide, ma non è determinante. L'importante è che abbia sempre un senso e quindi sì anche ai prezzi alti, ma con un elevato valore intrinseco».

Sabato De Sarno da Gucci? «Con uno stilista non di grido, ma che conosce il prodotto, il brand è in buone mani»

A proposito di marchi, genera buzz l'arrivo di Sabato De Sarno da Gucci: cosa si aspettano i retailer che commercializzano questa griffe? «Penso che sarà un successo - risponde Beppe Angiolini di Sugar, facendosi portavoce del sentire di molti, anche se qualche scettico c'è -. Marco Bizzarri non sbaglia un colpo e anche questa volta non deluderà. Con Alessandro Michele ha fatto un percorso straordinario e ora apre un nuovo capitolo con

Ringraziamo Per Il Contributo

10 Corso Como Milano - Agnetti Macerata - Andriani Taranto - Avant-garde Andria

(Bt) - Biffi Boutiques Milano, Bergamo - Boutique Cinzia Abano Terme (Pd) - Boutique

Stella Asiago (Vi) - Clan Upstairs Milano

- Colognese Montebelluna (Tv) - Cuccuini

Livorno, Pistoia, Massa Carrara, Forte dei Marmi (Lu), Punta Ala (Gr), Porto Cervo (Ss), Madrid

Come sarà il vostro BUDGET di moda donna per la FW 23/24?

52% STABILE 26% IN CALO 22% IN AUMENTO presupposti diversi, puntando su uno stilista non di grido ma che conosce profondamente il prodotto». «Per Gucci - aggiunge Gino Cuccuini di Cuccuini - il marchio fa tanto. Il direttore artistico conta ovviamente, ma il motore è l'ufficio stile in grado di interpretare i suoi input nel rispetto del brand». Il sondaggio va oltre la FW 22/23, per sondare gli inizi della SS23: una stagione che, sull'onda degli ultimi mesi in cui nell'alternanza tra piumino e cappotto

Lo si è visto già questa stagione, ma anche alle sfilate: basta tute, la donna riscopre la femminilità vince nettamente quest'ultimo, sta già assistendo all'affermazione degli stili classico rinnovato e contemporary. «Basta tute, torna la femminilità», sottolinea Ludovica Carotenuto di Giordano Boutique. Un trend che, in base a quanto emerso alla fashion week milanese, scandirà anche la FW 23/24. Stagione quest'ultima che, a livello di budget, è nel segno della prudenza: poco più della metà del panel lo manterrà stabile e solo il 22% lo aumenterà. 

- Deflorio dal 1948 Noicattaro (Ba) - Divo Boutique Santa Maria a Monte e Pontedera (Pi)

- Edward Donna Trani (Bt) - Felloni Donna

Ferrara - Galiano Napoli e Sorrento (Na) - Giglio Palermo - Giordano Boutique Pompei (Na) - Guarini Donna Pescara - Il Conte

Terni, Roma - Julian Fashion Milano Marittima (Ra), Lido degli Estensi (Fe), Rimini, San Marino - L’Incontro Modena - La Boutique di Adani Modena - Mantovani San Giovanni

Valdarno (Ar) - Marcos Mondovì e Prato Nevoso (Cn) - Marinotti Cortina d’Ampezzo (Bl)

- Michele Inzerillo Palermo - Modes Milano, Portofino (Ge), Forte dei Marmi (Lu), Porto Cervo (Ss), Forte Village-Santa Margherita di Pula (Ca), Cagliari, Trapani, Favignana (Tp), St. Moritz, Parigi - Moras Boutique Intimiano (Co)

- Nida Caserta - Noha (Brindisi) - Nugnes

Trani (Bt) - Papillon Corigliano Calabro (Cs)Sugar Arezzo - Spinazzé San Donà di Piave (Ve)

- Tufano Moda Pompei (Na) e Scafati (Sa)Valtellini Rovato in Franciacorta (Bs) - Zero Verbier (Svizzera)

IL CAPOLUOGO LOMBARDO PRIMA META DI INVESTIMENTI DEI RETAILER UK