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CEO ROUNDTABLE

ARCHITETTARE ESPERIENZE MEMORABILI Tecnologia e human touch sono generatori di aspirazionalità

Il digitale è un asset necessario ma non sufficiente per competere: alla base del business ci sono sempre le persone. La parola a Pietro Negra (Pinko), Massimo Carraro (Morellato Group), Mario Davalli (Cegid) e Christian Nucibella (FiloBlu)

DI CARLA MERCURIO

Le eccellenze italiane devono poter sfruttare appieno il proprio potenziale, usando strategie e tecnologie intelligenti e facendo leva sui dipendenti, i clienti e le figure che ruotano intorno all’impresa, compresi i i player della tecnologia. Considerazioni di Marc Sondermann che hanno dato il la a un panel che ha visto protagonisti Pietro Negra (ceo di Pinko), Massimo Carraro (presidente di Morellato Group), Mario Davalli (country manager South & East Europe di Cegid) e Christian Nucibella (founder & chairman di FiloBlu). Scommesse affascinanti, che richiedono la necessità di adattare la tecnologia avanzata all’essenza del made in Italy, come ha affermato Pietro Negra di Pinko, azienda che si avvia a superare nel 2022 i 280 milioni di euro (+17% sul 2001). «In azienda - ha detto - abbiamo tre sistemi di intelligence per la gestione del retail. Ma questi tool di AI non capiscono nulla se l’uomo non dà regole». Negra ha sottolineato l’importanza della collaborazione in azienda: «Non bisogna redarguire e ghettizzare, ma dare alle persone la chance di migliorare, anche a costo di sbagliare». Per Massimo Carraro, presidente di Morellato Group, che ha superato i 300 milioni di fatturato con una strategia di crescita mista anche per acquisizioni, la parola chiave è integrazione: «Siamo stati tra i pochi nel settore a perseguire un’impostazione che va da progettazione, design e produzione fino al consumatore, e quindi

wholesale, retail online e offline, tutto inserito all’interno con uno schema di business chiaro, intorno a cui abbiamo integrato le acquisizioni». Questi i numeri di Morellato: circa 12 marchi tra proprietà e licenza, oltre 400 negozi diretti in Italia e Francia e un network wholesale in circa 40 Paesi del mondo, con sei consociate. «Non inseguiamo indistintamente tutte le idee e opportunità - ha spiegato Carraro - e ci impegniamo a essere profondamente innovativi». «Occorre creare aspirazionalità - è intervenuto Negra - e il «Si parla tanto posizionamento degli store fa parte dell’avvento di questa visione». Non a caso Pindel web 3 ma ko ha anche negozi in vie del lusso attualmente come Montenapoleone, New Bond ci troviamo in una Street e città come Amsterdam. Se terra di mezzo, Negra ha sottolineato l’importanun web 2,5» za di coniugare agilità e visione di Christian lungo periodo, Carraro è tornato Nucibella sulla tecnologia: «Se viene vissuta FiloBlu solo come uno strumento in più, si rischia di non coglierne il potenziale». Intanto il consumatore cerca esperienze memorabili. Mario Davalli di Cegid, player chiave nella trasformazione digitale delle realtà del retail, ha raccontato la sua esperienza nel monomarca di una griffe francese «con una H iniziale», insieme a un potenziale cliente. «Non eravamo lì per acquistare, ma vista l’accoglienza e la preparazione del personale, alla fine ho comprato due articoli». Talenti e persone «vanno fatti crescere per poter essere sempre più performanti, ma senza la tecnologia non si fa business. Christian Nucibella di FiloBlu (società di consulenza strategica che affianca le aziende nello sviluppo del business digitale) ha iniziato a fare l’imprenditore a 38 anni, dopo essere stato ingegnere meccanico nell’automotive e aver lavorato nella consulenza e nei servizi, imparando la differenza tra vendere un prodotto e vendere un servizio/esperienza. «Ho voluto un’azienda che non avesse il mio nome - ha detto - ma che fosse focalizzata sull’organizzazione e le persone. Ho scoperto anche che mentre nell’automotive non si produceva più tecnologia in Italia, «Le criptovalute nel digital c’era tanto entreranno presto spazio per sperimen- a far parte della tare». Nelle battute fi- nostra vita, se si nali Mario Davalli ha ricordato che «le criptovalute saranno parte della nostra vita e un pensa che il 10% della popolazione mondiale le ha già in mano» 10% della popolazio- Mario Davalli ne mondiale le ha già Cegid in mano». Le aziende dovranno adattarsi a livello di normativa fiscale e protezione dei dati personali. Occorre trovare piattaforme tecnologiche che permettano di essere rapidi, «visto che oggi un processo di omnicanalità deve durare 15-20 giorni». «Un’azienda che vuole iniziare a trattare wallet in criptovalute deve prima attrezzarsi - ha osservato Christian Nucibella -. Nello scenario attuale occorre un legame tra web2 e web3, in sintesi un web 2,5. Noi consigliamo sempre di affrontare un percorso a medio termine con progettualità e una visione prospettica». 

Manuel Salpietro si aggiudica il premio Andreas Schmeidler

Il premio “Creative Leader of Tomorrow 2022” in memoria di Andreas Schmeidler (manager esperto di e-commerce e chairman di Tsum, scomparso nel 2018) è andato a Manuel Salpietro, designer di Carugate diplomato alla MKS Milano Fashion School, grazie a un progetto di web marketing sul metaverso, selezionato nell’ambito di Mittelmoda International Lab.