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BUYERS' OPINION

N°21 RESORT22

FRA TREND, NUOVE ABITUDINI DI CONSUMO E SCOUTING

Outlook Spring-Summer 2022

Parlano i retailer internazionali

Più che fashion victim, un collezionista d’autore e di novità: è il cliente del futuro (e ritorna in negozio)

Dopo 18 mesi di lockdown il consumatore ha avuto tempo di riflettere, fare editing nell’armadio e formulare nuovi desideri. Il primo di questi desideri sarà quello di fare uno shopping più ragionato e meno d’impulso, all’insegna della qualità e dello star bene. Così in vista della SS22 i compratori punteranno su marchi che proporranno look fatti per durare nel tempo e comodi. Ma ci sarà spazio per le nuove tendenze, come quella del sexy inclusivo

DI ANDREA BIGOZZI

Più che una fashion victim, sarà un mix tra investitore prudente e un collezionista d’autore, interessato prevalentemente a pezzi di alta, anzi altissima qualità, destinati a durare oltre una singola stagione. Un talent scout interessato anche ai nomi nuovi, purché sappiano abbracciare una causa (sociale, ambientale, etica). Per fare shopping userà tutti i mezzi a disposizione: gli e-tailer e i marketplace, con cui ha familiarizzato durante i mesi di lockdown e i negozi, mono e multimarca, di cui ha sentito la mancanza. E poi, visto che come dice Anna Wintour stiamo per tornare a nuovi Roaring Twenties, tutti cercheranno abiti non solo per stare comodi (vera priorità durante il lockdown), ma anche per apparire più belli. È questo l’identikit del consumatore post pandemia tracciato dai fashion director dei più importanti gruppi retail internazionali, intervistati da Fashion alla vigilia della campagna vendita dedicata alla SS22 ed è sulla base di queste convinzioni che i buyer più importanti del mondo prenderanno le loro decisioni e faranno gli ordini per la prossima estate, quando questa crisi dovrebbe essere un ricordo. È vero, come dichiara la direttrice di Vogue che ci sentiremo tutti come dopo una guerra, «ma il boom che si prospetta sarà diverso rispetto a quello degli Anni Ruggenti - avverte Sebla Refig Devidas, buying and merchandising director del womenswear di Beymen -. Rispetto ad allora a limitare i consumi del lusso, che comunque si riprenderanno, ci sarà un approccio più consapevole alla shopping, la responsabilità verso l’ambiente, la voglia di una moda più lenta». Alcuni compratori, come Joseph Tang, fashion director di Holt Renfrew, sostengono che il momento attuale equivale a un nuovo Rinascimento e che «la reazione del cliente sarà quella di cercare capi pieni di gioia e voglia di vivere, abiti cocktail, stampe luminose e multivitaminiche. La moda ser-

I punti vendita saranno luoghi percepiti più come hub di aggregazione culturale che per comprare

RICCARDO TORTATO Tsum Fashion Director E-commerce Men’s Fashion Director

Qual è il miglior stilista del momento? Non so se è il migliore, ma Anthony Vaccarello ha tutta la mia stima: Saint Laurent va benissmo ed è il brand più sexy del momento e il merito è suo. Un consiglio per i giovani designer? Di essere direct to consumer. Oggi andare direttamente sul mercato attraverso online e social media offre vere opportunità.

virà per reinventarsi al meglio. Anche per questo i punti vendita saranno percepiti più come hub di aggregazione culturale e di ispirazione o per partecipare ad eventi, che per comprare e basta». Che siano stravaganti o rigorosi, non c’è dubbio che gli abiti torneranno a essere un’espressione del prendere posizione nel mondo. «Ho impostato la strategia della nostra offerta prendendo molto sul serio parole che negli ultimi anni erano quasi obsolete: qualità estrema e durata». Così si esprime Riccardo Tortato, head of buying department di Tsum e Dlt e parla di un acquirente pronto a ribaltare le regole del desiderio, preferendo al design la qualità che fa stare bene. «La prossima stagione - dice - confermerà quanto visto in queste settimane di ripartenza: lo shopping sarà più ragionato e meno d’impulso. Chi compra lo fa pensando che un capo dovrà accompagnarlo a lungo e questo approccio premierà i marchi che investono si materie prime di livello altissimo come Loro Piana e Brunello Cucinelli, anche Valentino andrà incontro a un momento molto positivo». Il nuovo consumatore ha avuto tempo di riflettere, fare editing nell’armadio e formulare nuovi desideri in vista della Spring-summer 2022. Il primo? Non più essere fashion (pre pandemia) o comodo (pandemia), ma stare bene. Un auspicio che porterà i buyer a prendere scelte diverse da quelle compiute durante le precedenti campagne vendita. «Il cambiamento è già in atto - conferma Roopal Patel, fashion director di Saks Fifth Avenue

VERSACE RESORT 22

CHLOÉ RESORT22

Il consumatore ha voglia di andare oltre tute e sneaker, ma si è cristallizzata negli acquirenti un’esigenza di comodità

-. Stiamo assistendo a un cambiamento nelle categorie verso cui gravitano i clienti dei nostri grandi magazzini. L’anno scorso, i nostri clienti acquistavano scarpe da ginnastica di fascia alta e ora stanno optando per stivali o borse di lusso e alta qualità». Sicuramente il mercato è saturo di tute, felpe e sneaker e il consumatore ha voglia di novità. Allo stesso tempo si è cristallizzata negli acquirenti, di ogni genere e razza, un’esigenza di comodità che è diventata quasi uno stile di vita. «La

SILVANO VANGI Printemps International Creative and Merchandising Director

Cosa vincerà sul mercato? Tutto quello che è immediato e senza via di mezzo e che mischia gli stili. Gucci e Moncler insegnano. Quali sono i brand a cui augura maggior succcesso? Quelli che sanno far sognare, alla Schiaparelli. ma anche quelli che riscoprono il bello della semplicità come Chloé. Cosa serve a un brand di ricerca per emergere post pandemia? Poter contare su un clan e un linguaggio tutto suo: il successo oggi parte così.

ROOPAL PATEL Saks Fifth Avenue Fashion Director

Dopo un anno di sfilate digitali che cosa non dimenticherà? Le idee originali come quella di Jeremy Scott di trasformare la sfilata di Moschino in uno spettacolo di marionette o lo “show-in-a-box» che JW Anderson ha voluto per Loewe. Un nuovo marchio italiano su cui puntare? Plan C di Carolina Castiglioni, lo abbiamo apprena presentato ai clienti di Saks.

SYBILLE DARRICARRERE LUNEL Galeries Lafayette Head of Offer & Head of Buying

La sostenibilità è un tema vincente per vendere abbigliamento? Funziona più per lo storytelling dei brand che sul fronte commerciale. Ma serve a intercettare nuovi clienti. Anna Wintour prevede il ritorno degli anni ruggenti per la moda: concorda? Assolutamente sì, al 100%. In questo momento a vincere sono il lusso e l’accessibilità I nomi italiani da tenere d’occhio? The Attico e Amina Muaddi.

THOM BROWNE RESORT 22

tensione verso una nuova eleganza c’è, e si avverte anche nel pubblico più giovane - riflette Silvano Vangi, da poco nominato creative & merchandising director di Printemps International -. Ma parallelamente c’è la richiesta dei clienti, anche donne, di esigere comfort anche quando si vuole esprimere sensualità. Una cosa non esclude l’altra: così i marchi che avranno più successo sono quelli che mescolano gli stili, come ci ha insegnato a fare Gucci. Il consumatore è cambiato, ma il mercato resta feroce e continuerà a premiare ciò che è più immediato, come il gioco dei contrasti. Quindi funzioneranno i cappotti con i berretti e le sneaker, oppure i tacchi alti con la giacca trapuntata tipo Husky». Al centro della nuova definizione dell’acquisto in vista della SS22 c’è quindi un concetto nuovo, il “sexy inclusivo” che vede nella maglieria il suo principale alleato di seduzione: si adatta alla diversità delle forme, esalta la voglia di contatto fisico. «In questo momento - conferma Sybille Darricarrère Lunel, Head of Offer & Head of Buying di Galeries Lafayette - si sente urgente il bisogno sia di ripartire, sia di conservare l’esperienza vissuta: così le tendenze più forti della prossima stagione spazieranno dalla moda clubbing, con abiti sexy ma senza costrizioni, a uno stile super cozy basato su maglieria e stratificazioni». Ingie Chalhoub, fondatrice e ceo di Etoile Group, uno degli epicentri dello stile in Medio Oriente, entra nella discussione

BALENCIAGA SS22

I nuovi consumatori vogliono moda di ricerca: è il momento dei designer outsider che con la loro moda non vogliono piacere a tutti

del come e cosa compreremo premettendo che il panorama della prossima estate sarà completamente differente rispetto a quello pre-pandemico. Più sostenibile, consapevole e attento all’ambiente ma anche a qualità, costumizzazione e tecnologia. «Mi aspetto che gli stilisti e le case di moda - afferma - si concentreranno su un approccio più mirato e dove creatività, esclusività, personalizzazione e tecnologia saranno il vero cuore delle prossime collezioni. Si punterà su uno stile

TIFFANY HSU MyTheresa Fashion Director

I trend più forti della SS22? Le resort, gli articoli dai colori vivaci e straordinari, i party heel, le scarpe di gomma. E il tutto con diversi price point. Lei lavora per un e-tailer: cosa pensa dello shopping nei multibrand fisici? Mi piace eccome. Amo soprattutto andare nei concept store. Lì l’esperienza emotiva è forte. Le sfilate dal vivo torneranno? Certo che sì, ma su scala ridotta e meno frequenti. Per molti l’opzione digital restarà la prassi.

JOSEPH TANG Holt Renfrew Fashion Director

Con il ritorno alla normalità è il momento di dire goodbye a... I look da tastiera: finalmente le persone tornano ad occuparsi di un outfit completo. Direct to consumer: pro e contro. Può essere un buon modo per preservare il marchio e creare desiderio. Ma quando poi espandono la distribuzione, fanno sempre fatica a sostenere la domanda.

PER IL LANIFICIO BOTTO GIUSEPPE & FIGLI L’ECCELLENZA È LA REGOLA

FILATI NOBILI, NATURALI, SOSTENIBILI E CERTIFICATI: LA LUNGA STORIA TESSILE DEL LANIFICIO BOTTO GIUSEPPE & FIGLI È TUTTA ALL’INSEGNA DI UNA QUALITÀ CHE SI EVOLVE COSTANTEMENTE E CHE TROVA IN FILATI COME SLOWOOL E FLAIR CASHMERE LA SUA MASSIMA ESPRESSIONE

È dal 1876 che il Lanificio Botto Giuseppe & Figli lavora le fibre nobili, come la lana e il cashmere: la lana, antica e ricca di virtù naturali, adattabile a qualsiasi utilizzo; e il cashmere, sinonimo di lusso e massima avvolgenza, dalle prestazioni inimitabili. Entrambe esprimono valori strettamente legati alla natura, connotandosi come materie prime senza tempo. Un fiore all’occhiello del Lanificio sono i filati in lana Slowool, molto più di una semplice lana superfine, in quanto dotata di una finezza elastica naturale senza precedenti. Vengono utilizzate fibre lunghe, per un filato pettinato estremamente versatile e lussuoso. Ma cosa rende straordinari i filati che utilizzano le lane Slowool? Innanzitutto la provenienza dall’Australia, dove per allevatori e fattorie tracciabili e certificate la cura dell’ambiente naturale e della salute degli animali che allevano è una ragione di vita. Il principio è non solo fare, ma fare bene, con in mente quanto sia importante rinnovare costantemente e migliorarsi, per creare materie prime raffinate e perfette. In secondo luogo la lavorazione, perché il Lanificio è unico in Italia a lavorare le materie prime nei due stabilimenti ad alta efficienza energetica, basso impatto ambientale e con l’uso di fonti rinnovabili idroelettriche e solari, situati a Valdilana nel biellese e a Tarcento in Friuli. Un valore aggiunto è la certificazione Cradle to Cradle, garanzia di materie e prodotti con valutazioni e criteri di sicurezza , responsabilità e circolarità. Slowool ha ottenuto il livello altissimo di sostenibilità Gold, che premia le materie prime rinnovabili e biodegradabili, la produzione con energie rinnovabili e i coloranti a basso impatto ambientale. Non ultima la RWS, certificazione di qualità sulla provenienza della lana da fattorie controllate che privilegiano il benessere degli animali, il risanamento della terra e la gestione responsabile del territorio. Anche il filato Flair Cashmere è speciale, in quanto proviene dall’Inner Mongolia, in Alashan, ed è sinonimo di un cashmere di qualità finissima, iperleggero e morbidissimo. Un plus è poi la tracciabilità: il rapporto diretto con gli allevatori permette al Lanificio di conoscere la provenienza della materia prima. Le certificazioni Cradle to Cradle e Gcs-Good Cashmere Standard® sono infine la garanzia di un cashmere sostenibile, che ha come scopo la cura e il benessere delle capre, tenendo in considerazione anche le condizioni di vita e di lavoro degli allevatori e dell’ambiente circostante. Per realizzare prodotti d’eccellenza, all’insegna di altissimi standard di qualità, il segreto è collaborare con partner che condividono la stessa filosofia, dedita alla conversione e all’attuazione di pratiche sostenibili nei processi di lavorazione lungo tutta la filiera e che operano scelte sempre più sofisticate e funzionali. Solo così, da materie prime raffinate e perfette, possono nascere filati davvero in linea con la natura.

INGIE CHALHOUB Etoile Group Ceo & Managing Director

Durante la pandemia c’è chi ha profetizzato la fine del negozio fisico. È preoccupata? Certo che no: il retail resta un settore altamente competitivo. Distinguersi con l’online è un problema, ma il negozio fisico fa ancora la differenza. La sostenibilità è davvero il futuro? Ne sono certa: le nostre boutique promuovono molti marchi etici. Incoraggiamo i clienti a preferire progetti di qualità, fatti per durare.

COACH RESORT22

più rilassato, giocoso e colorato, che si adatta a una vita più raffinata. Credo molto nelle collaborazioni esclusive tra brand e retailer, sia online che fisici: la personalizzazione dei capi sarà un trend forte, per alimentare la voglia di distinguersi delle nuove generazioni e funzionerà bene anche sui social media, che si confermeranno centrali nella vendita, così come i dati. Le future collezioni saranno guidate dalle richieste dei clienti e più bilanciate tra offerta e domanda». Secondo tutti i più grandi buyer internazionali dunque la voglia di novità c’è ed è anzi in crescita, nonostante il mercato dell’abbigliamento sia stato uno dei più penalizzati negli ultimi 18 mesi dalla pandemia. Il consumatore si sta dimostrando più pronto ad ascoltare le proposte dei marchi emergenti e di nicchia, non solo quelle che provengono dalla passerelle delle grandi fashion week. «Credo che sfilate digitali - è il parere di Ahmet Ocal, buying & merchandising director menswear di Beymen - abbiano rotto le barriere per i designer indipendenti e li abbiano aiutati a raggiungere un pubblico più ampio e a tentare di competere con grandi marchi e gruppi. Indipendentemente dal prodotto, i designer indipendenti che insisteranno sulla creatività saranno i vincitori di questa nuova era». Proprio il concetto di marchio giovane o di ricerca è più che mai al centro del nuovo scenario dello shopping: non solo la digitalizzazione, ma anche la possibilità di vendere direct to consumer sembrano aprire il mercato ai marchi outsider, anche se il senso di questa parola è in costante evoluzione. «Per me - chiosa Tiffany Hsu, fashion director di MyTheresa - un outsider deve mantenere un elemento di distinzione, presentare qualcosa che non è facile trovare altrove. Per questo il mio suggerimento per i designer indipendenti è di essere diverso e rimanere fedele all’identità del suo marchio. Di pensare al comportamento del cliente e non cercare di fare tutto per tutti». 

ETRO RESORT 22

La voglia di distinguersi del consumatore e il potere dei social media farà crescere il numero di colab tra brand e retailer

AHMET OCAL Beymen Buying & Merchandising Director Menswear

Quali sono i brand che in questo momento ritiene piu interessanti ? Ambush, Fear of God, Celine, Jw Anderson E fra i nomi italiani? Sease è una realtà che stiamo seguendo molto attentamente. Il futuro del mestiere di buyer sarà... Viaggeremo meno, ma le nostre trasferte saranno più efficienti.

SEBLA REFIG DEVIDAS Beymen Buying and Merchandising Director Womenswear

Retailer o e-tailer, chi avrà la meglio? Credo che l’omnichannel sarà la strada migliore da intraprendere. Un negozio fisico di successo è avvantaggiato nella vendita online., Cosa le è mancato del suo mestiere durante il lockdown? Credo la stessa cosa che è mancata ai miei colleghi: partecipare alle fashion week. Non vedo l’ora di tornare a Milano o a Parigi, di vivere di nuovo momenti di moda.

B2B KIDS FASHION CONTINUA A CRESCERE CON MODA DI QUALITÀ E MIRA ALL’ADULTO

ABBIGLIAMENTO, CALZATURE E ACCESSORI PER REIMMETTERE NEL CIRCUITO DELLE VENDITE ECCEDENZE E ARTICOLI FUORI STAGIONE: CON UN MIX ECCELLENTE DI PRODOTTO, SERVIZIO E TECNOLOGIA B2B KIDSFASHION SI È GUADAGNATA LA FIDUCIA DI 30MILA CLIENTI

Rivenditori, catene di grandi magazzini, grossisti, importatori, outlet e negozi online sono i clienti d’elezione di B2B KidsFashion, piattaforma professionale che fornisce un supporto alle aziende per gestire le eccedenze di magazzino e gli articoli fuori stagione, curandone la vendita e la distribuzione. Una realtà che, grazie all’ampia scelta di proposte e alla professionalità del servizio si è guadagnata la fiducia di più di 30mila clienti, di cui il 40% opera tra Europa, Russia, Ucraina, UK e Stati Uniti. Una rete in continua espansione, che grazie a una dimensione sempre più internazionale e a un parco prodotti in costante evoluzione, con prezzi molto interessanti ma con una grande attenzione alla qualità e all’autenticità dei modelli, è pronta ad ampliarsi in direzione della Cina e degli Emirati Arabi. «Gli oltre 40 brand che scelgono la nostra piattaforma per vendere le proprie rimanenze e svuotare il proprio magazzino aumentando i ricavi, possono contare su un servizio chiavi in mano che comprende shooting fotografico, e-commerce di alta qualità, supporto logistico che si occupa dello smistamento e dell’imballaggio della merce, pagamenti garantiti e sicuri» afferma Min Zhang, Ceo di B2B KidsFashion. B2B KidsFashion investe continuamente anche in tecnologia: ha messo infatti a punto un algoritmo che permette di abbinare il prodotto ai distributori più giusti per quel tipo di capo o accessorio e in un mercato piuttosto che in un altro. Si può, per esempio, limitare la distribuzione a una specifica zona, escludendone altre, in modo che l’immagine dei brand partner venga tutelata e non ci siano interferenze con le vendite ordinarie. «Grazie alla costante attenzione al miglioramento dei nostri servizi, alla varietà dell’offerta, alla qualità dei prodotti e ai prezzi più competitivi del mercato, sempre più clienti scelgono la nostra piattaforma e nel primo trimestre del 2021 abbiamo messo a segno +200% rispetto allo stesso periodo del 2020 e ci stiamo preparando al lancio della una nuova piattaforma SOGUADA. COM ideata per la vendita di prodotti di abbigliamento Uomo-Donna».