Casainmente living way n.02 marzo/aprile 2010 by Calleidos

r i v i s ta d E l s E t t o r E C a s a • m a r z o / a p r i l E

2010 • anno 5

n . 0 2 • E d i t o r E C a l l E i d o s . i t • w w w. c a s a i n m e n t e . i t / l i v i n g

Un modo Esclusivo di vivere la Casa alessandro mendini da quaranta anni è la poltrona più ironica e insolente. poliuretano: un materiale al servizio della creatività 49° edizione internazionale del salone del mobile di milano C’era una volta la taverna... ..più lieve legno convien che ti porti ...abitare secondo natura... Benvenuta primavera piccoli ritocchi per grandi risultati la Città dei saloni Curare la casa per curarne gli abitanti teatro Comunale città di vicenza in sardegna

MARZO - APRILE 2010

Perfetta armonia tra forma e contenuto

θ (Phi) = b_ ln (r/a)

Spaccato di una conchiglia di un Nautilus con le cavità disposte secondo una spirale logaritmica che riproduce alla perfezione il progetto delle galassie e ci dimostra come la Sezione Aurea (Phi) sia l’espressione matematica della bellezza e dell’eleganza della natura. La spirale logaritmica segue una crescita esponenziale stabilita dalle leggi fisiche dell’universo, come dimostra la formula della Sezione Aurea. Entrambe sono celate in ogni angolo della Terra: semi, fiori, frutti, persino gli animali e gli esseri umani. Tutto, in natura, segue questo schema, frutto di una particolare sequenza matematica, sequenza che non ha un punto di inizio, ma prosegue infinitamente sia verso l’interno che verso l’esterno. Per la sua proprietà di crescita, perfettamente armonica, la spirale logaritmica è stata anche chiamata, nel corso dei secoli, la “curva della vita”.

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Rivista di informazione del settore casa Marzo / Aprile 2010 ANNO V N.02 Iscrizione Tribunale di Vicenza n. 1217 SOcIETà EDITRIcE: Calleidos www.calleidos.it info@calleidos.it DIRETTORE RESpONSAbIlE: AnnaMaria Tonini DIRETTORE EDITORIAlE: Stefano Battistella stefano.battistella@calleidos.it DIREzIONE, REDAzIONE GRAFIcA E ImpAGINAzIONE: Calleidos hANNO cOllAbORATO: Enrico Ruffato Simona Cecconato AnnaMaria Tonini Stefano Battistella Mara Capitanio Ilaria Moro Anna Feracin STAmpA: Industrie Grafiche Vicentine S.p.A. E’ vietata la riproduzione anche parziale del contenuto pubblicitario senza autorizzazione dell’editore. L’editore non è responsabile del contenuto pubblicitario stampato ed è sollevato in qualsiasi caso da responsabilità civile o penale nei confronti dei lettori o di terzi. REDAzIONE: TEL. 0445 560709 - 624978 FAX 0445 1920319 WEb: www.casainmente.it/living E-mAIl: info@casainmente.it VOIp: casa in mente - calleidos pER INSERzIONI pUbblIcITARIE: 0445 560709 - 348 5122499 info@calleidos.it

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editoriale

06 Living Way…e mi sento a casa! soluzioni di arredo

24 C’era una volta la taverna... 46 Piccoli ritocchi per grandi risultati abitare il nuovo

28 ...abitare secondo natura... 30 Una spaziosa classe B 32 Le terrazze: in armonia con l’architettura 34 Materiali evoluti e Accostamenti inediti 36 Estetica e funzionalità fra storia e modernità 38 Residence Bacchiglione

Living Way… e mi sento a casa!

incontro

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designer e design

08 Alessandro Mendini 10 Da quaranta anni è la poltrona più ironica e insolente. materiali e tecnologie

12 Poliuretano: un materiale al servizio della creatività 26 ..Più lieve legno convien che ti porti 51 Impianti fotovoltaici 54 Curare la casa per curarne gli abitanti

Zanè via S. Anna, 17 - Tel. 0445.1888002 - Fax 0445.1888045 - info@ideeperlospazio.itne

Estetica e funzionalità fra storia e modernità

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60 Atlante di architettura contemporanea 60 Ponti 60 Design - Capolavori della Bauhaus 61 Spaghetti Grafica - Contemporary Italian Graphic Design 61 L’arte contemporanea nelle antiche dimore 61 1000 Chairs oltre casa

16 49° edizione internazionale del Salone del Mobile di Milano 40 Fiere Italia 2010 44 Benvenuta Primavera 48 La Città dei Saloni 58 Teatro Comunale città di Vicenza turismo per casa

62 Curiosità dell’abitare nel mondo 64 in Sardegna

Piccoli ritocchi per grandi risultati

Teatro Comunale città di Vicenza

contenuti

Poliuretano: un materiale al servizio della creatività

Da quaranta anni è la poltrona più ironica e insolente.

Alessandro Mendini

49° edizione internazionale del Salone del Mobile di Milano

Rossi Arredamenti

Stefani

C’era una volta la taverna...

...Più lieve legno convien che ti porti

...abitare secondo natura...

Una spaziosa classe B

Le terrazze: in armonia con l’architettura

Materiali evoluti ed Accostamenti inediti

DOMUS AREA L’eleganza del particolare

Benvenuta Primavera

Fiere Italia 2010

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Living Way…e mi sento a casa!

Marzo / Aprile 2010 numero 02 : questa è la seconda uscita di living way, Anno V, preceduta da trentaquattro numeri di CAsAinMente. numeri che parlano di risultati, che non si mantengono solamente costanti nel tempo, ma che, anzi, crescono. numeri che parlano di studi, di ricerche e di approfondimenti, per creare nuove esperienze. Condensando il tutto in un’unica parola: passione. numeri che attirano l’attenzione di professionisti della nostra realtà locale, vicentina e non, che intrecciano le loro idee e le loro competenze con le nostre; già dalla prossima uscita, living way presenterà i frutti di queste nuove collaborazioni. Ricordiamo in questo numero l’importanza del salone del Mobile di Milano, ampiamente trattato tra i nostri Redazionali. inoltre, vorremmo soffermarci a ricordare il centenario di “Architettura” di Adolf Loos, uno dei più importanti testi dell’architettura moderna, che rappresenta uno dei più forti richiami alla moralità del Costruire.

“La casa deve piacere a tutti. A differenza dell’opera d’arte, che non ha bisogno di piacere a nessuno. L’opera d’arte è una faccenda privata dell’artista. La casa no. L’opera d’arte viene messa al mondo senza che ce ne sia bisogno. La casa invece soddisfa un bisogno. L’opera d’arte non è responsabile verso nessuno, la casa verso tutti”. Adolf Loos - Architettura

editoriale tra i numerosi temi presenti in questo, come in molti altri scritti loosiani, e che ancora oggi sembrano non riuscire a trovare una risposta adeguata, c’è senz’altro quello insito in una domanda: per chi progettano gli architetti? Quando l’architetto mette mano alla matita per abbozzare un edificio chi sarà, in questa sua prefigurazione, ad abitarlo? salvo sporadiche occasioni il frutto del lavoro del progettista servirà sempre a qualcun altro. Chi progetta e chi poi userà l’opera dovrebbe compiere l’iter necessario per realizzarla insieme: l’architetto come madre, il committente come padre, in un’accezione architettonica della favola della cicogna. nel corso degli ultimi due secoli circa, gli architetti hanno preferito progettare non tanto per degli utenti “reali”, portatori di problemi ed esigenze reali, quanto per una proiezione “virtuale” di un “uomo medio”. L’appello più forte di Adolf Loos si impernia su questo fondamento etico: che l’architettura si manifesti come bene universale, che chi progetta abbia la capacità di porsi in secondo piano, privilegiando la neutralità delle cose rispetto alla propria autoaffermazione. Che la creatività dell’architetto non si esaurisca nella estenuante ricerca di forme, ma nella paziente ricerca di qualità. il modo in cui queste opere verranno accolte non potrà che beneficiarne. tuttavia non bisogna pensare che la Progettazione sia un atto altruistico, in quanto è per molti un mestiere che segue la legge del tornaconto economico.

solamente per pochi è anche una vocazione artistica, con il fine ultimo di lasciare un segno di sé agli altri, progettando veramente per il bene altrui. Da un mestiere profondo e sofisticato come quello dell’architetto ci si aspetta che sia capace non solo di curare la parte estetica, ma di realizzare dei luoghi e degli spazi che vengano immediatamente riconosciuti da chi li userà come risultato delle sue esigenze personali, tanto da potergli fare affermare …mi sento a casa.

Alessandro Mendini Alessandro Mendini nasce a Milano nel 1931. Lâ&#x20AC;&#x2122;architettura non era un suo sogno diÂ ragazzo. In realtĂ desiderava fare il cartoonist o forse anche il pittore,Â fatto sta che nel 1959 si ritrova laureato in architettura.

designer e design Lo Studio Nizzoli Associati è il suo primo luogo di lavoro. Nel 1970 abbandona la progettazione architettonica per dedicarsi al giornalismo specializzato in architettura e design. Dirige la rivista “Casabella” dal 1970 al 1976 e l’anno successivo fonda “Modo” che guida fino al 1979. E’ Giò Ponti, quello stesso anno, a consegnargli la direzione di “Domus”. Ha spesso ripetuto di considerarsi un designer di riviste, considerando la rivista come un oggetto di serie: “un oggetto di design industriale prodotto in migliaia di copie”. Sono anni dedicati a discussioni e dibattiti intensi sul design. Mendini, pur non progettando opere in prima persona, prende parte, a volte come fondatore, a tutti i movimenti che vedono la luce in questo periodo. E’ il caso di “Global Tools” o “Radical Design”, scuola fondata nel 1973, che punta a riportare la creatività più naturale e spontanea nel campo del design. I membri del gruppo si riuniscono nella sua redazione di “Casabella”. Gli viene assegnato per la sua attività di approfondimento teorico il Compasso d’Oro nel 1979. In questi anni pubblica anche libri che raccolgono le sue idee: Paesaggio Casalingo (‘78), Addio Architettura (‘81) e Progetto Infelice (‘83). Alla fine degli anni ’70 torna alla progettazione attiva nel campo dei mobili e degli oggetti. Ha detto in un’intervista a Rai Educational: “Con la direzione di riviste, c’è stato una specie di divorzio, uno stacco netto, ed è un lavoro che non farei più. Ad un certo punto ho avuto voglia di progettare davvero”. Così nel 1979 entra nello Studio Alchimia (fondato nel ’73 da Alessandro Guerriero), che punta alla creazione di oggetti per puro piacere artistico, con riferimenti alla cultura popolare e al kitsch, al di fuori della produzione industriale e della loro utilità pratica. Una sfida alla razionalità del progettare per inseguire il sogno alchimistico, per trasformare anche il materiale più povero in oggetti di valore. Con lui ci sono tra gli altri Ettore Sottsass e Michele De Lucchi. Nel 1982 vince con Alchimia un altro Compasso d’Oro per la realizzazione della Ricerca sul decoro. Partecipa negli stessi anni anche al progetto Bracciodiferro. Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture. Nel 1989 apre, con il fratello Francesco, l’Atelier Mendini a Milano. Sul suo lavoro e su quello compiuto con Alchimia sono state pubblicate monografie in varie lingue. E’ membro onorario della Bezabel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, è Chevaler des Arts et des Lettres in Francia e ha ricevuto l’onorificenza dell’Architectural League di New York. E’ stato professore di design alla Hochschule fur Angewandte Kunst a Vienna. Ha organizzato diverse esposizioni e seminari in Italia e all’estero. I suoi lavori si trovano in vari musei, nella collezione permanente del Gilmar Paper Company, al Museo d’Arte Moderna di New York, negli archivi dell’Università di Parma e al centro Pompidou di Parigi. Nel 1989 in Olanda, a Groninger è stata organizzata una mostra importante sul suo lavoro.

Da quaranta anni è la poltrona più ironica e insolente. Nata con il clima di rivolta degli anni ‘70, la poltrona Sacco è ormai uno dei simboli indiscussi del genio creativo italiano. Ecco come un’idea venuta dalla tradizione contadina si è meritata un posto nei musei d’arte contemporanea più famosi del mondo.

Simbolo del genio creativo italiano, la poltrona Sacco è diventata oggetto di culto fino a rappresentare la forza esplosiva di un’epoca di grandi rivoluzioni culturali. Ideata in pieno 1968 dai designer Franco Teodoro, Piero Gatti e Cesare Paolini e prodotta dall’azienda milanese Zanotta, ha raggiunto ogni angolo del mondo con la sua forza dirompente. “Mold you are” è il nome con cui ha fatto la sua comparsa, “formato da voi stessi”, proprio ad indicare la caratteristica mutevolezza della sua forma avvolgente, capace di accogliere il corpo in ogni improbabile seduta. La forma ergonomica della poltrona Sacco è il segno della ricerca del design di quel tempo tesa a realizzare l’ideale di una perfetta adattabilità degli oggetti. La poltrona è pensata per le persone e immaginata per il suo uso quotidiano. Non un oggetto rigido che costringe il corpo ma uno spazio flessibile che l’uomo modella in base ai suoi desideri e al suo bisogno di libertà. Ed è questo suo aspetto senza struttura rigida a consacrare il suo successo negli anni, il fascino di un oggetto che sembra messo lì a sproposito che si impone con il suo stile informale e leggero fino a conquistare tutti. Nel corso della sua storia la poltrona Sacco ha imposto il suo carattere ironico e insolente vestendo materiali innovativi e tessuti d’alta moda: texirè-vinile lucido, seta stampata in lamè, veli d’organza e grosse paiette confermano il suo charme dal tono esuberante con coperture eleganti e sfrontate degne di una diva del nostro tempo.

designer e design Sorprendenti modelli rinnovano l’intramontabile stile di questa seduta, ideati con guizzo d’artista per declinare all’infinito il suo carattere anticonformista e unico. Raffinati tessuti e applicazioni insospettabili colorano l’universo del design consegnando la poltrona Sacco alle lussuose maison di tutto il mondo, agli ambienti più glamour dettando un trend senza tempo. Con le sue spettacolari versioni, in oltre 40 anni dalla sua creazione la poltrona Sacco si è meritata un posto tra gli oggetti d’arte contemporanea. È esposta nella collezione permanente di numerosi musei internazionali: il MoMa di NewYork, il Musée d’Art Moderne di Parigi, il Powerhouse Museum di Sydney, il Museo del Design alla Triennale di Milano, lo Shiodomeitalia Creative Center di Tokyo. Singolare è la storia della sua creazione che trova ispirazione nella tradizione contadina trasformando i sacchi riempiti di foglie di castagno in chiave moderna. Un sacco in PVC riempito per tre quarti da palline di polistirolo racconta l’esaltazione per i materiali plastici dei designer di quegli anni. Tutto l’estro creativo dei suoi tre autori è nella capacità di guardare qualcosa di consueto con occhi nuovi e suggerire negli altri lo stupore della semplicità. In un periodo di forte contestazione Sacco esprime in pieno il desiderio di libertà portando la rottura degli schemi nel design italiano. In linea con il clima di rivolta degli anni ‘70 la particolare seduta suggerisce un nuovo modo di arredare gli spazi. La sua forma fluida stravolge l’ottica comune: la poltrona irrompe come immagine della libertà dei tempi, la ricerca di una fluttuazione senza struttura in un mondo forzatamente rigido.

Poliuretano: un materiale al servizio della creatività E’ un amico dell’ambiente e del design, un valido isolante termico e acustico, è duttile e pratico da maneggiare e lavorare; è per sua natura versatile, una dote che lo fa preferire a molti tra i suoi simili. Si chiama poliuretano (per gli amanti della chimica, il termine racchiude diverse famiglie di polimeri termoindurenti la cui catena è costituita di legami uretanici), e nonostante il suo utilizzo sia menzionato principalmente nelle pratiche edili di coibentazione e isolamento, la molteplicità dei campi di applicazione di questo elemento provoca sempre un certo stupore nei non addetti ai lavori. Quotidianamente sentiamo citare il termine poliuretano quando abbiamo a che fare con l’utilizzo di schiume utili a riempire e stabilizzare il vuoto tra due elementi – ad esempio tra spalla muraria e braghettone di una porta; in caso sia necessaria l’apposizione di pannelli coibentanti o isolanti; più in generale, in tutte le situazioni limite dove è richiesta una particolare resistenza termica. Meno noti sono altri utilizzi e settori in cui l’uso del poliuretano si rivela decisivo, e questa pluralità sottintende l’esistenza di diverse tipologie di poliuretano.

materiali e tecnologie Traduciamo questi concetti in esempi pratici: materassi, giocattoli per bambini, specchiere, casse acustiche, lampade: sono solo alcuni esempi, comuni oggetti del vivere quotidiano, per i quali il poliuretano è ormai parte integrante del processo di produzione e ai quali probabilmente non avevamo pensato. A seconda della tipologia, quindi – si distinguono poliuretani espansi, rigidi ed elastici – i campi di applicazione possono essere differenti: • I poliuretani espansi si adattano principalmente alla produzione di imbottiture e schiume isolanti; sono senza dubbio i più noti, tanto che i produttori di manufatti in poliuretano espanso hanno costituito un’associazione nazionale (ANPE, con sede a Vicenza) • I poliuretani rigidi sono utilizzati nella costruzione di oggetti rigidi di consistenza variabile (ad esempio scocche di sgabelli e sedie); • I poliuretani elastici rappresentano quanto di più versatile per la realizzazione di guarnizioni e finiture;

Nell’ambito di un progetto di costruzione o ristrutturazione di un singolo modulo, componente e in generale luogo domestico, il poliuretano ha conquistato quindi non poche preferenze tra architetti e designer, impegnati nell’individuazione e nella corretta scelta di materiali innovativi, riciclabili, resistenti e facilmente verniciabili. Infatti, grazie alla possibilità di essere trattato in sottosquadro, il poliuretano è ideale per seguire liberamente le idee più ardite in materia di design: tale caratteristica consente dunque di porre particolare attenzione alle finiture e alla cura estetica, una fase estremamente delicate nel confezionamento di un prodotto che spesso ne determina il successo o il fallimento.

materiali e tecnologie Un pragmatismo tenace è, in sintesi, la definizione che precisa meglio il valore aggiunto il poliuretano può trasferire ai suoi ambiti di utilizzo; particolarità da non trascurare, perchè si traduce in una duttilità senza eguali che consente di perseguire senza limiti nella ricerca del bello, avamposto di un’estetica domestica che attrae gruppi sempre più numerosi di seguaci e artisti dell’edilizia, capaci di rinnovare – grazie agli strumenti più idonei – spazi e dimensioni a piacimento di inquilini esigenti, attenti e sempre più esperti. Non da meno, a sostegno ed incentivo del poliuretano, sono da considerarsi le norme in materia di risparmio energetico che, negli ultimi anni, hanno rivoluzionato il settore edilizio. L’efficienza energica – ampiamente dimostrata e divulgata - degli elementi in poliuretano ha di fatto promosso il poliuretano espanso ad un ruolo cardine nella maggiorparte dei progetti di riqualificazione energetica che coinvolgono migliaia di appartamenti privati e strutture pubbliche. In tema ambientale, non trascurabili e di certo incisive sull’aumentata popolarità del poliuretano, altre due caratteristiche peculiari: l’atossicità e la possibilità di essere smaltito in discarica come rifiuto solido urbano. Fonti e approfondimenti: ANPE – Associazione Nazionale Poliuretano Espanso - www.poliuretano.it

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49° edizione internazionale del Salone del Mobile di Milano Torna l’impareggiabile qualità della cultura della casa italiana The Event is back, recita lo slogan pubblicitario. E il maiuscolo è d’obbligo. L’Evento è tornato, e per Evento parliamo della nuova edizione del Salone del Mobile di Milano. La mostra, giunta alla sua 49ma edizione, si terrà a Rho (Milano), dal 14 al 19 aprile 2010. Gli storici Saloni del quartiere fieristico di Rho ospiteranno, come ormai è consuetudine, anche il Salone Internazionale del complemento d’arredo, insieme alle mostre biennali di Eurocucina - il Salone Internazionale dei Mobili per Cucina - il Salone Internazionale del Bagno e il SaloneSatellite, vetrina di incontro tra giovani designer e aziende. L’evento, che non teme confronti in Italia né al mondo, si svilupperà in venti sale, secondo una scelta di allestimento che compatterà in un unico percorso tematico esposizioni divise per argomenti: design, arredo moderno e arredo classico. Dopo il successo della scorsa edizione, che si è conclusa con i numeri record (ricordiamo che il Salone internazionale del mobile è aperto solo agli addetti del settore) di 124.544 visitatori italiani e 153.456 esteri, quest’anno si andrà a superare ogni precedente buon risultato: nei suoi 211.500 metri quadrati di superficie espositiva Rho vedrà per una settimana il numero astronomico di 2.499 partecipanti, tra aziende e designer, in mostra. Di questi, moltissime ditte italiane, presenti soprattutto con un numero altissimo di proposte per camere da letto e soggiorni. L’evento organizzato da Cosmit però non si fermerà nelle zone della cittadina. Significativamente, il nome con il quale sarà conosciuta l’esposizione sarà La Città dei Saloni, una vera e propria comunità con zone funzionali e diversificate, dislocate in tutto il territorio urbano milanese. Accanto alle quattro sezioni principali, brilleranno gli immancabili ed altrettanto coinvolgenti eventi collaterali, che avranno i loro spazi all’interno di case storiche, musei ed edifici pubblici. Ben quattro le mostre, incentrate sulla produzione di arredi e complementi, sulla cucina e sul bagno, allestite in otto importanti istituzioni milanesi: dalle storiche Villa Reale e Pinacoteca di Brera alle ottocentesche Case Museo Poldi Pezzoli e Bagatti Valsecchi, dal Planetario a Villa Necchi Campiglio, alla contemporanea Triennale Bovisa.

Le categorie espositrici del Salone Internazionale del Mobile saranno divise in un numero di undici: Camere da letto, Letti singoli, Armadi, Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso, Mobili per bambini e ragazzi, Mobili singoli, Tavoli e sedie, Mobili in giunco, midollino e rattan; Mobili da giardino, Imbottiti. All’interno di queste macrosezioni si troveranno suddivisioni delle merci per materiali, stili e per varietà di utilizzo e destinazione. Nelle due mostre biennali e nel SaloneSatellite si vedranno invece soluzioni innovative per il bagno, la cucina e il design.

oltre casa La prima di queste, Eurocucina, giunta alla 18ma edizione, e che conta 144 partecipanti tra le migliori aziende italiane ed estere del settore, si presenterà quale piattaforma di proposte di qualità per l’ambiente domestico per eccellenza; nelle sue sale si spazierà dalla cucina classica a cucine sempre più moderne e di design, caratterizzate da una linea specifica, dalle cucine in laminato plastico a quelle in legno, metallo, muratura e laccate, oltre ai complementi d’arredo. Inoltre quest’anno la rappresentanza italiana, già notevole nelle precedenti edizioni, si mostra ulteriormente perfezionata. Vicino alle cucine di casa nostra spiccherà poi anche l’importante presenza tedesca, insieme a partecipanti fortemente emergenti, quali la Repubblica di San Marino, la Spagna e l’Ucraina. Eurocucina però non significherà solo buone soluzioni per i piani di cottura: quest’anno la mostra presenterà nuovamente anche la proposta collaterale FTK (Technology For the Kitchen), finalizzata esclusivamente alla ricerca attraverso la presentazione di proposte d’avanguardia.

oltre casa Azione congiunta tra Cosmit e alcune aziende del settore, FTK si ripropone con lo stesso spirito dal 2002, anno della sua prima edizione, quando si impose all’attenzione del pubblico come una grandiosa finestra sulla tecnologia degli elettrodomestici da incasso e cappe d’arredo. L’area espositiva che ospita questo evento sarà connotata da un allestimento particolare a cura dello Studio Cerri & Associati /Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo, in modo da evidenziare le singole proposte e allo stesso tempo rendere il senso di un unico grande evento con una sua immagine complessiva coordinata e importante, anche se tale contenitore comunque non prevarrà sui contenuti. Uguale importanza ed attenzione ai particolari e alle novità presenterà anche il Salone internazionale del Bagno, uno dei settori chiave dell’Abitare Italian Lifestyle, quest’anno alla sua terza edizione. Il Salone Internazionale del Bagno si presenterà ai Saloni 2010 come una manifestazione passata dalle iniziali 42 aziende espositrici ai 159 espositori ad oggi registrati. In mostra, dunque, quanto di meglio il mercato offre in merito di accessori e mobili per bagno, cabine doccia e impianti sauna, porcellana sanitaria, radiatori, rivestimenti, rubinetteria sanitaria, vasche da bagno ed idromassaggio. In completa sinergia con Eurocucina, va ricordato che il Salone del Bagno parte da una visione di un mondo più tecnica, legata a una valutazione più funzionale dell’ambiente bagno. Ma quest’anno la mostra coniugherà ad essa anche contenuti culturali ed estetici dello spazio bagno, fondendoli con quelli tecnologici, in un continuum focalizzato sul benessere e sulla soddisfazione finale del cliente.

Ad oggi, il settore italiano dell’arredobagno si profila come un settore vitale e variegato, molto pro-attivo in termini di approccio al mercato, ancora in uno stadio intermedio di internazionalizzazione, e sostanzialmente a metà strada fra due mondi. Al bagno quindi, che fra tutti gli ambienti domestici è quello che negli ultimi anni ha attirato su di sé l’attenzione sia del pubblico che dei progettisti - essendo diventato uno spazio che pur non abbandonando la sua funzione d’origine ha acquisito l’etichetta di luogo da vivere come le altre stanze, e come tale da esibire allo stesso modo - la mostra guarderà sottolineando il valore della sovrapposizione delle due qualità.

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Sul bagno pioverà in quest’edizione 2010 anche un velo d’arte: partendo dall’idea che la stanza da bagno è da sempre il luogo del benessere, fisico e spirituale, della rigenerazione, della cura di sé e del proprio corpo, e che, da luogo esclusivamente di servizio, privato e nascosto, oggi si è trasformato in vero e proprio centro del benessere psico-fisico attirando su di sé l’attenzione e sollecitando l’immaginario di progettisti e aziende, Cosmit presenterà l’evento collaterale Un bagno di stelle, video-installazione celebrativa del mondo del bagno declinato attraverso la grazia e la bellezza del corpo femminile e del cielo stellato sopra di noi. La mitologia degli astri, e in particolare di Venere, condurrà al racconto sulla bellezza, che dal cosmo si riflette nella figura femminile, e da qui nel bagno. Un percorso multimediale dove il corpo femminile, colto nell’intimità di un gesto, si fa spettacolo, e il bagno diventa il luogo scelto per raccontare l’evoluzione dei canoni della bellezza e della rappresentazione del corpo.

L’evento multimediale, produzione MUSE in collaborazione con StudioDueEffe, avrà la voce narrante di Margherita Buy, importantissima stella del nostro cinema contemporaneo, e avrà luogo nell’affascinante location del Planetario di Milano, che quest’anno festeggia i suoi 80 anni da quando fu progettato dall’architetto Piero Portaluppi e donato alla città da Ulrico Hoepli.

oltre casa Infine, il design giovane e le aziende consolidate si incontreranno nell’ultima grande mostra dei Saloni: il SaloneSatellite, ormai divenuto sinonimo di creatività giovanile. Dalla sua creazione, nel 1998, il SaloneSatellite si è sempre distinto in Italia e nel mondo per la sua profonda fiducia nelle nuove idee. Mostra annuale oggi alla 13ma edizione, il SaloneSatellite presenterà argomenti comunque coerenti con quelli trattati nelle altre aree: ai partecipanti è stato chiesto dunque di presentare in aggiunta ai loro prototipi uno o più progetti attinenti alle merceologie delle manifestazioni biennali del Salone Internazionale del Mobile, i sopracitati Eurocucina e il Salone Internazionale del Bagno.

Questa scelta, che all’apparenza potrebbe sembrare una limitazione alla creatività, intende in realtà non disperdere l’energia creatrice, anzi incanalarla in maniera mirata, facendo sì che i prodotti rientrino tra le tipologie presenti nei cataloghi delle aziende espositrici dei Saloni. Si tratterà, dunque, di un ulteriore passo per facilitare il contatto tra domanda e offerta, tra imprenditori e designer, tra creatività e produzione, ed un’ulteriore dimostrazione di come il nome ormai affermato dell’esposizione dei Saloni sia per Cosmit e, per tutte le aziende organizzatrici, uno sprone a migliorarsi e a crescere continuamente.

I designer che presenteranno questi specifici progetti parteciperanno poi ad un Concorso che vedrà impegnata una Giuria – composta da personalità di rilievo internazionale nel mondo del design, della progettazione e della produzione quali Paola Antonelli, Senior Design Curator del MoMA di New York, Emanuele Benedini, Carlo Guglielmi, Presidente Fondazione Cosmit Eventi e Cosmit, e Giovanni Odoni, direttore di Casamica, solo per citarne alcuni – nella scelta dei tre prodotti migliori dei due settori rappresentati ai Saloni. I tre premi consisteranno in un gettone e in uno stage presso un’azienda del settore. Ai vincitori sarà garantito anche un servizio di consulenza e ufficio stampa, al fine di garantire la massima diffusione del prodotto vincitore. Il SaloneSatellite sarà inoltre caratterizzato da un allestimento innovativo, firmato dall’architetto Ricardo Bello Dias: da questa edizione all’interno dei padiglioni deputati, cinque specifiche aree saranno affidate a cinque giovani architetti/designer, ex partecipanti del SaloneSatellite stesso, che avranno il compito di interpretare i cinque continenti da cui provengono. Va ricordato che quest’anno non avrà luogo il Salone dell’ufficio,

oltre casa ma che il giorno Venerdì 16 aprile, al Centro Congressi, avrà luogo un momento d’incontro che presenterà le tematiche del Salone dell’Ufficio 2011. La forza di attrazione dei Saloni sarà utilizzata per porre attenzione sul mondo del lavoro, pur non essendoci quest’anno la biennale, e per dedicare a Milano uno spazio autorevole di dibattito sul tema “Ufficio Fabbrica Creativa”, ovvero un modo differente di considerare lo spazio ufficio contemporaneamente luogo in cui si devono tener conto gli aspetti di produttività e il benessere dei lavoratori. In questa enorme offerta culturale e commerciale, caratterizzata da un occhio attento all’innovazione, tutta la Città dei Saloni sarà avvolta da una nuova forma di comunicazione per il pubblico. Oltre alle consuete conferenze, presentazioni e anticipazioni sui Saloni del 2011, l’intera area sarà coperta da una sistema informatico di trasmissione delle news sull’evento. Attraverso l’utilizzo della tecnologia I-phone e smartphone, sarà possibile accedere a informazioni in tempo reale su tutto quello che avviene ai Saloni: dalle aziende presenti, ai convegni, agli eventi fino a una visita virtuale agli stessi. In tempo reale anche le informazioni sui parcheggi e sul traffico nelle vicinanze del quartiere fieristico e sulla viabilità dell’interland milanese grazie al collegamento con Info Traffic. Per concludere, bisogna ricordare che gli eventi collaterali inoltre non si fermeranno solo all’ombra delle grandi proposte commerciali: i Saloni di Milano hanno sempre l’aspetto di una proposta culturale sulla casa, senza fermarsi mai ad essere un’esposizione solamente economico-commerciale. Per questo nell’edizione dei Saloni 2010 appariranno mostre (sempre comunque collegate ai grandi temi principali), sull’abitare la casa. Mostre in alcuni casi gratuite, le cui durate varieranno a seconda della scelta curatoriale. In esse, design antico e moderno, arte della cucina e della cottura, bagno, acqua ed estetica.

I Saloni 2010 saranno aperti solo agli addetti del settore, alle aziende, ai designer e ai giornalisti e addetti stampa. Il visitatore esterno però potrà muoversi attraverso le zone dell’Evento il giorno di domenica 18 Aprile, durante il quale tutta l’esposizione sarà aperta al pubblico. Per qualunque tipo di informazione, si può visitare il sito www.cosmit. it. Ora dunque, appassionati o professionisti che siamo, non ci resta che l’accesso alla Città dei Saloni e alle sue meraviglie.

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C’era una volta la taverna... Domanda Nella casa che stiamo ristrutturando al piano terra ci sono degli ambienti con finestre e porte finestre che si affacciano sul giardino, che vogliamo adibire a taverna con cucina e lavanderia; col geometra abbiamo stabilito dove sarà il bagno di servizio e quindi sono già stati previsti gli impianti adeguati. La nostra esigenza è di utilizzare dei mobili che già abbiamo e cioè una cucina bianca, in buono stato, completa di top e alzate in granito e tutti gli elettrodomestici, abbiamo la lavatrice, l’asciugatrice, una lavella in ceramica e una grande armadio, ingombrante ma utilissimo.

Non vogliamo arredi in legno massiccio stagionato, sedie impagliate e cornici sagomate, niente scomode panche ad angolo: insomma semplicemente un ambiente adatto ad ospitare allegre tavolate di parenti e amici che sia il più pratico e luminoso possibile.

Risposta Per quanto riguarda la struttura abbiamo proposto di abbattere tutti i muri interni tranne quelli del bagno, in modo da avere a disposizione un ambiente unico; per dividere la lavanderia abbiamo inserito dei pannelli a vetro scorrevoli che riflettono la luce da una finestra all’altra. Il controsoffitto copre la zona dell’ingresso e parte della cucina e serve a contenere le luci ad incasso ma specialmente a coprire la putrella in

ferro che attraversa la stanza, inserita in corrispondenza di uno dei muri demoliti. L’allungamento della parete del bagno serve a contenere il fianco della colonna frigorifero, mentre lo stesso intervento su quella opposta crea una nicchia decorativa dalla parte del tavolo. 24

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Il posto d’onore spetta al tavolo che è ben illuminato e staccato da tutte le pareti, tranne una dove abbiamo inserito un mensolone con dei cuscini imbottiti; il giro delle sedie permette agli ospiti di alzarsi e spostarsi liberamente.

Le dimensioni della lavanderia sono dettate dal guardaroba che, appoggiato all’unica parete adeguata alle sue misure, determina l’inserimento delle porte. Gli scarichi condizionano la posizione degli elettrodomestici e tutto il restante spazio sarà a disposizione del tavolo, asse da stiro o stendibiancheria d’emergenza.

Gli elementi della cucina sono stati riutilizzati tutti, compreso il top e le alzate, modificati in lunghezza; il caminetto inserito nell’angolo, causa canna fumaria, è stato rivestito nel modo più discreto possibile, con il piano dello stesso granito del top della cucina e elementi in legno per legare alla zona del tavolo.

Il colore grigio del pavimento, il rovere grigio per gli arredi e l’arancione di alcuni dettagli sono colori che si accostano bene ai mobili esistenti in particolare al granito del piano della cucina. L’unico elemento legato all’immagine tradizionale della taverna è il rivestimento in pietra di 2 delle pareti, la scelta della texture grigio chiaro non appesantisce l’ambiente ma serve a legare l’arredo moderno alla struttura sempre un po’ classica e ingombrante del camino.

...Più lieve legno convien che ti porti Le molte possibilità del parquet La pavimentazione è una parte della casa alla quale solitamente si dedicano attenzioni e riflessioni, sia per le sue capacità di mantenimento termico, che per quelle isolanti e, ultime ma non per importanza, per le buone condizioni igieniche ed ipoallergeniche offerte. Le diverse zone di un’abitazione, a seconda delle loro necessità d’uso, sono spesso pavimentate con materiali differenti fra loro, al fine di garantire in alcuni casi maggiore elasticità, in altri evitare dispersione termica, in altri di fornire semplice, ma sempre necessaria, eleganza. Spesso, grazie al perfetto bilanciamento fra costi e risultati ottenibili, il pavimento in legno è la soluzione più adeguata per camere da letto o ambienti intimi o freddi, come taverne o salottini. Non va però dimenticato che anche altri luoghi di vita possono essere arricchiti (e allo stesso tempo migliorati a livello pratico) da un pavimento in parquet. Tutto sta, come sempre, nel conoscere le varie possibilità offerte dall’industria e dalla manodopera presenti sul mercato. Generalmente si opta per un pavimento in legno per la sua classe, per le possibilità di buon mantenimento nel tempo, per il calore che conferisce all’ambiente e per il facile abbinamento a qualsiasi tipo di arredamento. Infatti, che esso sia in stile classico o di design contemporaneo, a qualsiasi gusto il legno si adatta perfettamente, apportando distinzione e tono d’accoglienza ad ogni locale. Il parquet è inoltre dotato anche di una buona conducibilità termica, ed è inoltre un ottimo isolante acustico. Ma, appunto per queste sue qualità da non sottostimare, è necessario sempre prestare attenzione alla tonalità che si sceglie, al formato da posare e, ovviamente, al tipo di legno per il quale si opta.

materiali e tecnologie Il primo tipo di parquet che potremmo menzionare, quello tradizionale, è normalmente realizzato con listoncini di legno massiccio, che vengono incollati, lamati, stuccati, sigillati e, infine, verniciati solo dopo la posa. I tempi di lavoro sono di solito piuttosto lunghi, ma questo tipo di pavimentazione, una volta ultimata l’opera, permette una seconda levigatura e verniciatura anche dopo molti anni, restituendo sempre al proprietario una superficie praticamente nuova. Se però la situazione richiede un tipo di effetto diverso, soprattutto a livello di resa termica, l’industria del parquet ha creato una tipologia di doga, detta prefinita, ideale per il riscaldamento a pavimento. Tale varietà di parquet è costituita da più strati, di cui quello a vista è realizzato in legno nobile; e tale strato non è mai inferiore a 2,5 millimetri. Levigato e verniciato in fabbrica, il prefinito permette una maggiore rapidità di posa, grazie all’eliminazione delle fasi di lamatura e verniciatura in corso d’opera. La posa o l’incollamento di tale parquet è definito flottante, consiste cioè nel solo appoggio dei listelli, lasciando un minimo spazio di oscillazione nel perimetro della stanza, al di sotto del battiscopa. I vantaggi di simili doghe si ottengono accettando un lieve movimento e adattamento del legno, dovuti all’escursione termica – cosa che comunque non è da considerare un difetto se si vive in un’abitazione nuova, sottoposta talvolta a leggeri assestamenti. Come per il parquet tradizionale, anche il prefinito può essere sottoposto ad una successiva levigatura, ma in questo caso la pratica dipende strettamente dallo spessore dello strato superiore di legno nobile. Se l’ambiente desiderato è più rustico, la soluzione ideale sarà invece diametralmente opposta. Forse, in questo caso, la migliore forma di pavimentazione lignea sarà quella conosciuta come parquet industriale. Tale parquet si compone di piccole e sottili lamelle di legno massiccio di alto spessore, incollate tra loro. Tale posa permette più lamature nel tempo senza rischi e garantisce robustezza e sapore rustico. L’offerta però non si ferma qui. Esiste infatti anche il parquet che non è parquet. Una tipologia “moderna” di pavimento, se pure non prevede il materiale d’origine, ma che imita comunque colori e venature della superficie a doghe lignee più classica, è invece il cosiddetto laminato. Non si tratta di vero parquet, ma di una doga composta di un supporto in fibra di legno ad alta densità (dalla sigla HDF) sulla quale, a pressione, viene applicato un foglio di decorato costituito di resine termoindurenti. Chi utilizza un laminato gode di un prodotto molto resistente, a prova di urti o graffi, senza però dover rinunciare all’effetto del legno. Pur non avendo un pavimento in materiale naturale, si può godere di una resa estetica di alto livello, che nel contempo risulta perfetta per luoghi soggetti a forte calpestio e ad usure. Come ultima qualità, ideale per vivere un ambiente cittadino o di lavoro, può essere posato su materassino fonoassorbente per attutire i rumori. Si tratta in questo caso di una soluzione interessante per locali di utilizzo ambivalente, come luoghi di lavoro, uffici, studi privati, o addirittura atelier. Se la scelta è sempre tra legno o pietra o ceramica, non bisogna dimenticare che anche questi materiali offrono al loro interno una gamma altissima di varietà. E, se le varietà sono conosciute ed esperite, il tipo di pavimento sotto i nostri piedi avrà sempre maggiori possibilità di essere proprio quello che i nostri piedi cercavano.

...abitare secondo natura...

La società Il Castellaro Immobiliare S.p.A., costituita nel 1992, ha sede a Schio (VI) in Via Lago di Garda n. 18. Opera nel settore immobiliare residenziale, direzionale, industriale, commerciale e di riqualificazione urbana, sia in conto proprio che tramite partecipazioni in altre società. La compagine societaria si compone di figure professionali da tempo presenti nel campo immobiliare e di consolidata esperienza maturata nel settore. Si avvale dell’operato di studi di progettazione, professionisti ed imprese di provata competenza ed affidabilità, coordinati dalla Società stessa e con i quali sono state da tempo avviate reciproche intese di collaborazione. 28

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abitare il nuovo Poleo di Schio... In località Poleo di Schio, a fianco del parco Robinson, sta prendendo forma una nuova zona residenziale, ubicata in un pregevole contesto ambientale. Le costruzioni che a breve vedranno l’inizio dei lavori, saranno tutte del tipo residenziale uni-bi-trifamiliari composte da un massimo di due piani fuori terra. Il leggero declivio del terreno ha permesso di ricavare lotti che garantiscono un ottimale orientamento nord-sud degli edifici; le ampie zone verdi, le limitate superfici pavimentate, la presenza di corsi d’acqua, la realizzazione di percorsi ciclabili e di viabilità controllata, impreziosiscono l’area rendendola al contempo sicura ed a misura d’uomo. Il rispetto dell’ambiente e l’utilizzo delle più moderne tecnologie e tecniche costruttive, renderanno le nuove unità abitative di sicuro pregio e di ottima vivibilità.

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Proponiamo, a thiene, un signorile intervento edilizio dalla evidente qualità costruttiva. sarà infatti dotato di certificazione energetica casaclima classe B, di isolamento acustico come previsto dalle normative vigenti, di pannelli solari termici. Potrete trovarvi graziose villette, che dispongono anche di una utile zona hobby, spaziosi appartamenti situati in un contesto di poche unità e un attico prestigioso. Quest’ultimo si sviluppa su un unico livello ed è direttamente collegato al garage tramite un ascensore di proprietà esclusiva. luminosissimo, dalle grandi vetrate completamente apribili sui lati sud e nord, presenta una magnifica vista sui monti circostanti. la spaziosa zona giorno si apre da un lato sulla cucina-pranzo, dall’altro verso un’area lettura-studio. e’ dotato di ripostiglio-lavanderia, taverna e terrazza esterna che costituisce una idelae continuazione degli spazi interni.

Le terrazze:in armonia con l’architettura

schio limitrofi... Casanova Costruzioni, marchio leader nella realizzazione di immobili di qualità, propone a Schio limitrofi, una nuova iniziativa che pensa prima di tutto al Vostro benessere. Nel nuovo piano urbano di lottizzazione adiacente ad un parco verde attrezzato in un contesto di assoluta tranquillità, “Le Terrazze” esprimono l’abitazione moderna senza compromessi. 32

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abitare il nuovo La costruzione è stata progettata con una struttura a telaio in cemento armato nel rispetto della normativa antisismica e una muratura perimetrale con eccellenti caratteristiche di isolamento termico. L’impianto di riscaldamento radiante offre un sensibile risparmio sui consumi e la dotazione di pannelli solari termici è in grado di garantire fino all’80% annuo della produzione d’acqua calda sanitaria. Un sistema di schermatura a frangisole integrato nelle ampie vetrate a sud, migliora il comfort termico durante la stagione estiva. L’utilizzo di specifici materiali da costruzione, abbinati a scelte progettuali bioclimatiche, garantiscono ottimi livelli di coibentazione termica ed acustica ed un’elevata qualità dell’abitare. Meno consumi, più risparmio, per garantire più valore al Vostro investimento nel tempo.

Materiali evoluti ed Accostamenti inediti

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Con una variegata gamma di servizi, a disposizione dei propri clienti, la Saccardo Group è attiva con successo nel mercato immobiliare vantando tecnologie costruttive d’avanguardia, con possibilità di personalizzazione. Viene assicurata così la realizzazione di prodotti unici, studiati nei dettagli come in questo nuovo contesto in esecuzione a Cogollo.

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abitare il nuovo La ricerca continua di materiali sempre più evoluti si rende evidente fin dall’analisi del capitolato, non più sinonimo di “base”, bensì di una ricerca sempre più affinata nell’ambito del design per arrivare ad una nuova modalità di operare. Un partner d’eccezione, con il quale la Saccardo Group collabora al fine di migliorare sempre di più il prodotto che propone, è rappresentato dallo Studio Massimo Broglio, di Thiene, che corona l’attenzione che l’azienda ha sempre riservato ai contenuti di design e all’impegno rivolto alla ricerca tecnologica, abbinando tecniche costruttive innovative ed accostamenti inediti.

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Disponibili appartamenti monolocali, bilocali e trilocali per residenze dal carattere tradizionale, in cui si coniugano funzionalità e buona organizzazione. La progettazione verte sull’attenzione al contesto ambientale circostante, nonché alla realizzazione di unità dagli spazi vivibili, finalizzati a soddisfare le esigenze della clientela.

Le finiture accuratamente studiate prevedono l’accostamento di elementi tradizionali naturali quali il mattone, la pietra, il legno e ampie superfici vetrate. Tetti in legno con travi a vista, soffitti mansardati, pavimenti in legno, soppalchi a travatura a vista, nelle soluzioni degli attici, con terrazzini con parapetto e materiali di prestigio per pavimenti e serramenti che, nel loro insieme, creano un’elegante progettazione. Una scelta di vivere contemporaneo, in armonia con la tradizione ed il rispetto dell’ambiente.

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Zona di pregio - Dietro Carabinieri in via Bacchiglione RESIDENCE BACCHIGLIONE In zona signorile nuovi appartamenti indipendenti con aree esterne private in piccolo contesto residenziale - Impianto di riscaldamento a pavimento - Tapparelle elettriche - Pavimenti e murature con isolamento termoacustico - Pavimenti in ceramica o legno di prima scelta - Colonne di scarico di tipo silenziato 38

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OTTOBRE

NOVEMBRE

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DOMUS AREA L’eleganza del particolare A Schio, paese dalla storica importanza industriale, economica e commerciale, troviamo, in via Vicenza 88, in una zona di notevole passaggio e facilmente raggiungibile, lo showroom Domus Area. L’attività, gestita dal Sig. Acquasaliente, è specializzata in finiture d’interni e tratta marchi quali, ad esempio, le ceramiche Mirage e la crespano Parquet. il Sig. Acquasaliente ci accoglie in un ambiente elegante, dalla luce limpida e dall’atmosfera rilassata, accogliente. Nello showroom si notano piastrelle e legno di gusto raffinato, espositori dai

colori caldi e dalle decorazioni classiche, eppure venate di un qualcosa di diverso, di un velo innovativo. Andiamo ad approfondire gli aspetti che identificano l’attività di Domus Area. sig. Acquasaliente, cosa caratterizza la sua attività? A differenza di altre realtà locali, ci siamo specializzati in finiture d’interni; il nostro showroom vanta un vasto assortimento di materiali classici, come legno, ceramiche e piastrelle, e materiali più innovativi come le pietre legno. Nella zona

Bagno, ad esempio, realizziamo finiture di pareti in tessuto e carte da parati, materiali conosciuti ma più utilizzati in altri ambienti della casa. Proponiamo inoltre lavorazioni in cartongesso e, per dare un servizio alla nostra clientela “a tutto campo”, offriamo anche la fornitura e la posa di porte d’interni. Parlando di clientela, collaborate maggiormente con imprese, privati o ambedue le tipologie? i nostri clienti, per la maggior parte, sono privati e professionisti, quali ad

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incontro esempio studi di architettura. con loro cooperiamo, cercando anche di risolvere problematiche di vario genere che solitamente insorgono durante la fase di progettazione. Questo nostro modus operandi ci permette di attuare qualsiasi genere di richiesta, anche la più particolare. Approfondendo nel dettaglio il vostro rapporto con il costruttore, come Le sembra si stia evolvendo il mondo dell’edilizia? Secondo la mia opinione, sono ormai troppi anni che riscontro più dinamicità in coloro che percorrono la strada dell’innovazione. credo infatti che chi collabora, in particolare con la grande cantieristica, subisca l’iniziativa di chi si propone con realizzazioni molto qualificate che riscontrano maggiore consensi da parte del potenziale acquirente.

Quindi, sig. Acquasaliente, in questo contesto come si colloca la sua azienda? Siamo convinti che la specializzazione sia la strada corretta da percorrere. come noi, altre realtà concorrenti credono in questa filosofia; riscontriamo comunque sempre maggiore apprezzamento anche da parte del privato che, in questo momento, è il motore del nostro mercato. secondo Lei, la ricerca di specializzazione e di qualità sempre maggiori che influenza hanno sul prezzo finale? Dalla mia esperienza, riscontro che l’utente finale è molto più attento alla qualità dei prodotti rispetto alle scelte dei costruttori, in particolare nelle forme di “capitolato base”. La scelta dei grandi numeri porta inevitabilmente al risparmio, fortunatamente però le nuove normative

vincolano anche le scelte delle imprese di costruzione rallentando la corsa al ribasso e favorendo una maggiore attenzione alla qualità, anche perché l’anello finale di questa catena, l’acquirente, è disposto ad investire qualcosa in più, naturalmente sulla base del proprio potere di acquisto. La qualità dunque sembra essere un punto fermo nei materiali commercializzati nello showroom del Sig. Acquasaliente. Dai parquet di colori caldi e morbidi al piastrellato lucido e dal colore profondo. Spazio anche aglii svariati suggerimenti di decorazione, di materiali capaci di conferire luce e plasticità alla zona abitativa e molto altro ancora.. Tutto questo presso lo showroom Domus Area!.

oltre casa

Benvenuta Primavera L’ energia che esplode in questa stagione, dove tutto si colora e riprende a pulsare, si può cogliere attraverso il rinverdire delle foglie, nei colori delle fioriture che come nuvole sospese nel verde brillante, portano a conoscenza i profumi che aleggiano nell’aria ormai tiepida. Le rondini con il loro ritorno, si esibiscono in sontuosi voli, annunciando la nuova stagione. Ogni angolo del giardino si esprime con effervescenza festeggiando il suo nuovo apparire, attirando così l’attenzione, fermando il nostro correre per un attimo lasciandoci incantati. I lavori nel giardino diventano importanti, le potature per chi è in ritardo vanno eseguite al più presto con attenzione alle essenze in fase o a breve fioritura; eventualmente queste potature vanno spostate dopo il fiorire del cespuglio. I sempreverdi con fioritura estiva vanno potati evitando però tagli drastici. Il Prato inizia la sua crescita, si consiglia soprattutto all’inizio della stagione, di intervenire con una decisa arieggiatura per togliere il feltro di deposito dello scorso anno e dell’ inverno appena trascorso; iniziare con i tagli del tappeto erboso, anche se la crescita nel primo periodo avverrà in modo irregolare. La concimazione del prato, delle aiuole, delle piante da fiore o da frutto diventa necessaria, scegliendo in modo specifico e adatto alla stagione un prodotto che intervenga a dar forza ai vari tipi di essenze e favorisca il giusto apporto di sostanze nutritive. Chiedere consiglio a delle persone con esperienza e preparate a tale proposito, evita di recare danni, a volte irreparabili alle piante. L’impianto di irrigazione, per i giardini che ne sono provvisti, và preparato con la pulizia degli irrigatori e la messa in funzione di tutte le parti che lo compongono. Un collaudo prima della stagione calda e secca può evitare che all’occorrenza sorgano disagi. L’orto, dopo una accurata preparazione del terreno e una adeguata concimazione, è pronto a ricevere le varie sementi e le diverse piantine adatte al periodo. Presso l’Azienda Vivai F.lli Zanella snc di Malo, oltre a trovare i Materiali e le Piante, sarete affiancati da personale con esperienza e preparazione che saprà consigliarvi affinché il vostro giardino riparta bene e si mantenga nella stagione primaverile in ottimo stato!!

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Piccoli ritocchi per grandi risultati “È proprio dalle piccole cose che nascono grandi opere.” Da questo assunto partono Paola Gonella e Fabia Costa, due professioniste dalla cui sinergia nascono soluzioni per interni. Frutto di un’esperienza e di una passione ventennale, sono nuove fioriture di interpretazione, invenzione o reinvenzione di qualsiasi particolare necessità, sia all’interno di grandi locali come di piccoli spazi. Le immagini che vediamo in questo servizio permettono di focalizzare al meglio il concetto del loro operato: in questa camera di recente realizzazione il primo obiettivo è stato quello di migliorare la distribuzione degli spazi, sfruttando al massimo la superficie a disposizione. L’ambiente andava solo “riveduto e corretto”; dunque il restyling è stato affidato all’interior Fabia Costa, la quale con intuito ha suggerito solo pochi ritocchi, che, senza essere invasivi, sono bastati a trasformare un’anonima zona notte in un ambiente corposo. Colorando le pareti ed utilizzando cartongesso per il retroletto si è creata continuità e collegamento alla cabina armadio, mentre il successivo passo è stato affidato alla luce. Con l’inserimento dell’illuminazione Paola Gonella ha reso scenografici i volumi, sottolineando i vari elementi caratterizzanti del progetto e rendendo l’ambiente più aderente alle sensazioni del proprietario. In tale ambiente, reso unitario, hanno trovato spazio arredi su disegno realizzati dalla falegnameria Modec, pezzi studiati con il fine di essere non solo funzionali ma anche coreografici.

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La Città dei Saloni Accanto alle mostre dei Saloni di Rho (Milano), sui temi del Mobile, del Complemento d’arredo, del Bagno e della Cucina, l’evento I Saloni presenterà quest’anno anche quattro importanti eventi collaterali, oltre ad una nutrita serie di conferenze e presentazioni. La particolarità di tali eventi è però dovuta alla loro eterogenea ed affascinante collocazione all’interno del tessuto urbano e culturale della città di Milano, tanto da far guadagnare all’esposizione (che si terrà dal 14 al 19 aprile) il nome di Città dei Saloni. In relazione alle mostre Biennali della Cucina e del Bagno, nonché a quella del complemento d’arredo, si svolgeranno in importanti case museo milanesi (e si badi, non è una coincidenza che si siano scelte delle case) e altri edifici pubblici, quali il Planetario e la Pinacoteca di Brera.

Le mostre avranno durate e tempi di apertura differenti, come differenti saranno i temi trattati: Ospiti inaspettati, la più grande, vedrà appunto le quattro case di Museo Poldi Pezzoli, Museo Bagatti Valsecchi, Casa Museo Boschi Di Stefano, Villa Necchi Campiglio investite di un’aria nuova e straniante, ospitando il design internazionale più moderno all’interno delle sale dal sapore antico, in modo da far dialogare i segni del nostro tempo insieme a quelli di epoche trascorse, indagando la possibilità di far convivere i progetti di oggi con quelli di ieri. Case di ieri, design di oggi, è il sottotitolo della mostra, aperta dall’11 marzo al 2 maggio, con entrata gratuita dal 14 al 19 aprile, presentando il proprio biglietto d’ingresso ai Saloni. Nella mostra, le cui sedi sono visitabili con turni di chiusura differenti fra loro, arredi lignei, cofanetti in avorio, maioliche, calici e fiasche in vetro, ma anche forbici, chiavi, cavatappi. E poi calici in vetro soffiato, tappeti e coppe, statue e lampade, tutti esposti coerentemente con l’impianto globale della sede e nel rispetto del suo valore storico. Trovano posto insomma oltre duecento progetti, tra piccoli oggetti ed elementi di arredamento, che nell’insieme costituiranno un corpus significativo del design di questo nuovo millennio.

oltre casa La seconda mostra sarà invece presentata in relazione al Salone dedicato alla Cucina. Il titolo è Tutti a tavola!, e come si può intuire sarà un viaggio nel mondo dello “stare a tavola”. Un mondo disarticolato e celebrato nei suoi diversi momenti, attraverso i suoi luoghi e i suoi strumenti. Tra gli argomenti trattati si troveranno quello riguardante la preparazione del cibo e quindi la cucina, la preparazione della tavola legata all’arredo e all’addobbo, la casa indagata attraverso il pasto quotidiano, le occasioni speciali e dunque il banchetto, e il ristorante, presentando il tema della cena conviviale. La mostra sarà aperta dal 14 aprile al 9 maggio alla Villa Reale in Via Palestro, e sarà ad ingresso gratuito.

Come il Salone della Cucina è stato pensato in relazione del Salone del Bagno, anche la terza installazione è pensata per rendere omaggio ad una zona della casa sulla quale da qualche tempo architetti e designer si interrogano sempre più profondamente. Considerato oggi un luogo che necessita di una vera e propria filosofia del relax e dell’igiene, il bagno viene celebrato con una video installazione dal nome Un bagno di stelle, a cura di Francesca Molteni, e definito “Un invito a riscoprire la stanza da bagno quale luogo di benessere e armonia attraverso l’immagine della bellezza del corpo femminile e del cielo stellato”. Con la voce narrante di Margherita Buy, la proiezione tratterà il bagno come luogo sacro della bellezza femminile, nuovo tempio di Venere. E lo farà attraverso immagini del cinema e dell’arte, della grafica e della pubblicità, le citazioni di grandi poeti e scrittori, dalle opere degli artisti rinascimentali, passando per la rivoluzione del gusto nell’Ottocento, quando l’iconografia lascia il ritratto per rappresentare il corpo e la sua espressività, fino al XX secolo, l’era del trionfo del corpo, analizzando la cosmesi di inizio Novecento, i primi concorsi di bellezza, il mito delle dive italiane e quello delle stelle di Hollywood. L’evento sarà presentato al Civico Planetario Ulrico Hoepli, dal 14 aprile-19 aprile, tutti i giorni con uno spettacolo ogni 30 minuti dalle dalle 18.00 alle 23.00, e sarà ad ingresso gratuito.

oltre casa L’ultima mostra si chiamerà La mano del designer, e sarà aperta, con ingresso gratuito, dal 10 aprile al 9 maggio alla Villa Necchi Campiglio. Villa Necchi Campiglio. L’iniziativa, curata da Francesca Serrazanetti e Matteo Schubert, vedrà esposti 450 disegni e schizzi che per primi hanno fissato l’idea di un progetto, di paternità di 150 fra i più grandi designer contemporanei di tutto il mondo.

I materiali raccolti racconteranno modi personali di inseguire un’idea, a volte una forma, a volte una funzione, a volte un colore o una materia. Sottolineeranno la qualità del disegno come pensiero scritto, come linguaggio personale ma universale, come descrizione vitale di qualcosa che non c’è ancora, ma che vorrebbe esserci. Alla fine della mostra una selezione di disegni esposti sarà la base di un’asta battuta da Sotheby’s che si terrà giovedì 13 maggio a Villa Necchi Campiglio.

Per ognuna di queste mostre ci saranno orari e disposizioni di fruizione differenti, oltre che molte altre informazioni, già presenti nel sito www.cosmit.it. Anche per questa edizione dunque i Saloni, sia esterni che interni all’esposizione principale, non deludono. E la cultura della casa emerge con forza e sempre nuova vitalità.

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Curare la casa per curarne gli abitanti Le cause di molti disturbi fisici e mentali possono essere ricercate proprio nel luogo in cui si vive, si lavora e, soprattutto, si dorme. Avere una “CASA SANA” è il primo passo affinché si possa ritrovare una buona condizione di salute. Sulla base di recenti conoscenze scientifiche è emerso che, in condizioni ordinarie, su 100 persone affette da malattie gravi in quasi tutte emergono gravi problemi emozionali e, circa 90 di loro, dormono in zone “non sane”. Mentre non è cosa facile ridurre o eliminare un conflitto emozionale, è molto più semplice evitare o bonificare zone perturbate. L’energia che si recupera “dormendo bene” è fondamentale per un buon equilibrio psico-fisico. Roberto Zamperini, laureato in statistica ed esperto di matematica e informatica, è inventore dei Cleanergy, strumenti per il riequilibrio energetico della persona e per la bonifica energetica degli ambienti. Esperto in Domoterapia (bonifica ambientale della casa), è consultato per l’analisi energetica e la bonifica di case, uffici, palestre, studi di terapia ecc.., è autore dei libri: Energie Sottili e la Terapia Energo-Vibrazionale, Terapia della Casa, Anatomia Sottile, Fisiologia Sottile e La Cellula Madre (Macro Edizioni), pubblicati in diverse lingue. E’ fondatore dell’IRES, Istituto per le Ricerche sulle Energie Sottili, che si occupa di ricerca nel campo della Terapia Energo-Vibrazionale e dell’Anatomia, Fisiologia e Domoterapia Sottili.

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I PRINCIPI DELLA DOMOTERAPIA SOTTILE La Domoterapia Sottile è la terapia della casa mediante energie sottili e può considerarsi una branca della Bioarchitettura. Il suo obiettivo è l’analisi delle energie sottili di una casa, di un appartamento, di un negozio, di un albergo, di una fabbrica, di uno studio medico o paramedico o di qualsiasi altro ambiente chiuso, con lo scopo di migliorare la qualità della vita, la salute ed il benessere dei suoi abitanti, dei clienti, dei lavoratori, dei pazienti. La Domoterapia Sottile parte dall’assunto che, se un ambiente non è stato costruito, studiato, arredato, disegnato nel modo, nelle forme e sul terreno adeguati, può diventare il luogo più subdolo di inquinamento e causa di malanni misteriosi, recidivi e apparentemente inspiegabili. Nella Domoterapia Sottile hanno una gran parte le tecniche e gli strumenti (purtroppo pochi quelli che funzionano veramente), che risanano l’ambiente dal punto di vista sottile. Ovviamente la Domoterapia Sottile può utilizzarsi prima della Costruzione per ottimizzare la situazione. La Domoterapia Sottile si basa essenzialmente su due principi: 1) La qualità dell’energia sottile in un ambiente è un fattore causativo fondamentale da considerare nella diagnosi dei sintomi e delle malattie dei suoi abitanti; 2) Il modello di circolazione dell’energia sottile in un ambiente è un fattore centrale per determinarne la sua qualità. Quindi, per prima cosa, si deve determinare la qualità dell’energia sottile e, in secondo luogo, come l’energia circola nell’ambiente. 1) La qualità dell’energia sottile in un ambiente è un fattore centrale nella diagnosi delle malattie dei suoi abitanti. Ambienti caratterizzati da energie neutrali o meglio, armoniche, determinano un generale stato di benessere nelle persone che vi abitano o vi lavorano; quelli caratterizzati da energie nocive tendono a causare malesseri e malattie. Ma questo è solo un principio generale. Le energie di una casa devono essere armoniche ed equilibrate per le persone che vi abitano. Se per esempio in una casa abita una persona molto Minus, il suo stato di salute peggiorerà molto, se nella casa sono attive energie Minus. Viceversa se una persona è Plus, la sua condizione di salute sarà aggravata da una casa Plus.

materiali e tecnologie Non solo, ma un soggetto può essere equilibrato in gran parte dei suoi chakra, meno uno, ad esempio quello Basale. La sua casa è generalmente equilibrata, ma, in camera da letto e in corrispondenza della base del coccige, c’è un nodo Minus o in ogni caso un’irregolarità energetica Minus. Il soggetto, con grande probabilità, soffrirà allora d’anemia o di depressione o di qualche altra patologia corrispondente a questo stato di cose. 2) La qualità della circolazione dell’energia sottile negli ambienti chiusi è un fattore centrale per determinare la sua qualità. Siete mai entrati in una casa che vi ha dato un’indefinibile sensazione di soffocamento, come se vi mancasse l’aria? Oppure di un eccesso d’energia attivante, che vi ha reso irrequieti o nervosi? Pochi sono consapevoli che, in un ambiente chiuso, non solo è necessario che circoli l’aria in modo da mantenerla sempre pura, ma che esiste anche la necessità di una adeguata circolazione energetica. Un ambiente, come un organismo, ha bisogno di inspirare energia pulita e di espirare l’energia congesta e usata. Se in un ambiente chiuso soggiornano molte persone, diventano viziate sia l’aria per l’accumulo di anidride carbonica emessa dai loro polmoni, sia l’energia per l’accumulo di congestioni sottili. In altre parole, comincia a crearsi plasma tossico, che pian piano occupa tutti gli spazi e contamina il bioplasma delle persone. Il problema diventa grave quando: • non è possibile per condizioni climatiche avverse aprire le finestre; • anche aprendo le finestre, l’ambiente esterno è carico di congestioni; • nella stanza è attiva una o più d’una causa di congestione sottile. La quantità di energia congesta presente in una stanza può dipendere da molti fattori: • dal livello di attività fisica o mentale delle persone che abitano nella casa; • dal loro livello di salute e stato energetico; • dal materiale costruttivo della casa; • dalla presenza di apparecchiature; • da come e dove sono costruiti balconi e finestre; • dalla posizione degli ambienti rispetto al Nord magnetico; • dall’eventuale attività di sorgenti telluriche nocive e molto altro ancora.

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21 marzo ore 16.00 - [Rassegna Domeniche di Danza] omaGGio al cinema Gruppo Spazio danza Junior Terzo appuntamento del progetto TeaTRiaMO-DOMenicHe Di Danza, spettacoli di danza per il pubblico delle famiglie, per una domenica pomeriggio di divertimento insieme. Omaggio al cinema è un viaggio immaginario nel mondo del cinema d’autore da charlie chaplin a Federico Fellini con i suoi indimenticabili personaggi, all’amichevole sorriso e agli occhi umidi di una contemporanea amelie. Spettacolo per tutti, particolarmente indicato a partire dai 7 anni. Biglietti: € 7,00 intero - € 5,00 ridotto under16 e over60

24 marzo ore 21.00 - [Stagione Sinfonica] orchestra del teatro olimpico di vicenza alexander Kagan violino - musiche di Prokof’ev, Schubert Una serata con il maggior compositore sovietico e tra i più grandi musicisti del secolo scorso, Prokof’ev quella proposta dall’Orchestra del Teatro Olimpico per la stagione sinfonica del Teatro comunale di Vicenza. in programma due sue composizioni, la Sinfonia classica n.1 op. 25, brano elegante e brillante, il cui titolo rimanda alla forma che si rifà volutamente allo stile classico di Haydn, e il concerto n. 1 in re maggiore op. 19 per violino e orchestra, uno dei suoi capolavori per la strumentazione raffinata e le melodie affidate al violino di alexander Kagan. Biglietti: € 25,00 intero - € 20,00 ridotto - € 15,00 under30

26 marzo ore 21.00 - [Stagione Danza] Grande meSSa in do minore K 427 Pascal rioult dance theatre new York Pascal rioult coreografie

foto di nina alovert

L’ultima creazione del coreografo Pascal Rioult, sulla partitura integrale della Messa in Do minore di W.a. Mozart, é un viaggio spirituale, una celebrazione della natura umana che esplora il divino in ognuno di noi. considerata un monumento del canone classico, la musica offre al coreografo la possibilità di esaltare la sua abilità nel trasformare un capolavoro classico in una strepitosa esperienza contemporanea con la Rioult Dance new York. Biglietti: € 30 intero - € 25,00 ridotto - € 20,00 under18

teatro comunale città di vicenza

Viale Mazzini, 39 - Vicenza (Vi). Tel. 0444 324442 Orari biglietteria: dal martedì al venerdì 15.00-19.00 sabato 11.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00 www.tcvi.it - biglietteria@tcvi.it

oltre casa

28 marzo ore 16.00 - [Rassegna Domeniche di Danza] Sulla Strada Per Brema compagnia di teatro Fisico i.c.P. ensemble Suzuki del conservatorio di vicenza Ultimo appuntamento del progetto TeaTRiaMO -DOMenicHe Di Danza, Sulla strada per Brema è uno spettacolo di musica suonato con strumenti e corpo che vede la partecipazione di musicisti veramente particolari, l’ensemble Suzuki del conservatorio di Musica di Vicenza “a. Pedrollo”, formazione d’archi costituita da giovanissimi musicisti (età massima 12 anni). in questa celebre favola è proprio la musica la protagonista che attraverso il genere popolare, le canzoncine dei bambini e arie celebri, accompagna i protagonisti danzatori nell’evolversi della storia. Uno spettacolo dove attori bambini si propongono a spettatori bambini… e non solo. Spettacolo per tutti, particolarmente indicato per la fascia 4-10 anni. Biglietti: € 7,00 intero - € 5,00 ridotto under16 e over60 30 marzo ore 21.00 - 31 marzo ore 21.00 - 1 aPrile ore 16.00 - [Stagione Prosa] foto di Federico Riva

roman e il Suo cucciolo regia alessandro Gassman con alessandro Gassman, manrico Gammarota alessandro Gassman nelle vesti di regista ed attore porta in scena la vita di tanti uomini e donne che, cercando nel nostro paese un futuro migliore, si trovano a vivere un presente di emarginazione. Tratto da un grande successo degli anni ‘80, già interpretato da Robert De niro, ed ambientato oggi in una periferia delle nostre città, questo è uno spettacolo intenso e vitale che non può lasciare indifferenti e segna il felice di ritorno sui palcoscenici d’italia di uno dei più eclettici artisti italiani. imperdibile. Biglietti: € 23,00 intero - € 18,00 ridotto - € 15,00 under30

9 aPrile 2010 ore 21.00 - 10 aPrile 2010 ore 21.00 - [Stagione Danza] foto di John Hall

la Bella addormentata les Grands Ballets canadiens de montreal coreografia e idea originale mats ek - musica di cajkovskij L’appassionante favola di Perrault, musicata da cajkovskij, è ripresa da Les Grands Ballets canadiens - compagnia di rilievo internaziale, nata come formazione per il balletto classico ed oggi aperta al repertorio contemporaneo - con un’originale reinterpretazione di uno dei più importanti balletti romantici, con una coreografia creata da Mats ek nel 2001 per il cullberg Ballet di Stoccolma. ampia gestualità, grande espressività e forte intensità drammatica, arricchita da giochi mimici e dal grande virtuosismo dei danzatori, caratterizzano le coreografie del racconto di Perrault, riletto in chiave contemporanea, con una giovane protagonista moderna e ribelle, in lotta tra le pene d’amore e la ricerca di paradisi artificiali. Biglietti: € 35 intero - € 30 ridotto - € 25 under18

16 aPrile 2010 ore 21.00 - [Stagione Sinfonica] orchestra del teatro olimpico di vicenza mikhail rudy pianoforte - musiche di Beethoven La storia della musica ci ha lasciato opere di straordinaria bellezza. Tra queste, il concerto n. 1 pianoforte e orchestra di P.i. cajkovskij e la Sinfonia n. 3 “eroica” di L. van Beethoven, in programma per questo concerto al Teatro comunale. il concerto in programma è tra i più eseguiti al mondo, noto per le sonorità tipicamente russe unite alle melodie di grande effetto che continuano ad affascinare e conquistare il pubblico di ogni tempo. Segue la celebre Sinfonia del grande musicista tedesco - la “migliore” e la “più cara”, come lui stesso la definisce - la cui bellezza ed intensità sono specchio della sua bravura nell’esprimere le passioni e i sentimenti umani. Sul palcoscenico un pianista di fama internazionale, noto per le sue qualità interpretative, e l’Orchestra di Vicenza, per un concerto di grande fascino e presa emotiva. Da non mancare! Biglietti: € 25,00 intero - € 20,00 ridotto - € 15,00 under30

Atlante di Architettura Contemporanea

Ponti

Personalità di spicco del panorama attuale come Calatrava, Souto de Moura, Rogers, Nouvel, UN Studio, ecc. espongono i loro progetti in 600 pagine ampiamente illustrate e accuratamente documentate.

L’architetto e designer italiano Gio Ponti (1891-1979) ha dato vita ad una produzione varia e sfaccettata. Partito dalle ceramiche e dalle opere in maiolica alla Prima Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza, si dedicò poi all’arredamento e all’interior design costruendo ed ideando ogni tipo di struttura, dalle piccole abitazioni residenziali, agli edifici pubblici come scuole ed uffici. Uno dei suoi interessi principali era l’idea alla base dell’abitazione. Gli spazi colorati, disimpegnati ma eleganti erano progettati per ispirare ottimismo negli occupanti. Il fondatore e direttore di Domus non smise mai di sviluppare e reinventare il proprio stile.

a cura di Graziella Roccella

a cura Alex Sanchez Vidiella

L’opera è divisa per capitoli tematici che ne favoriscono la lettura e permettono a chiunque sia interessato all’architettura di oggi di poter apprezzare gli interventi urbanistici più innovativi, gli edifici per la cultura e per lo svago più spettacolari, le residenze di ultima generazione e, infine, l’architettura del futuro. L’architettura contemporanea presenta una complessità tale che la critica specializzata talvolta stenta ad orientarsi... Tuttavia...tale varietà, seppur difficile da catalogare significa anche grande ricchezza... Gli architetti non ricercano l’adeguamento delle loro opere a canoni prefissati; al contrario, scelgono liberamente soluzioni funzionali ed estetiche precise, in risposta a problemi concreti. Questo Atlante di architettura contemporanea vuole introdurre il grande pubblico a temi e argomenti che fino ad oggi sembravano dominio esclusivo di lettori specialistici della materia...

Design Capolavori della Bauhaus Edizione: Logos Books

Non vi è alcuna differenza qualitativa tra l’artista e l’artigiano. Formiamo una nuova corporazione di artefici senza la distinzione di classe che alza un’arrogante barriera tra artigiano e artista. E’ l’Aprile 1919 e con queste parole Walter Gropius firma il prologo al manifesto che sancisce l’istituzione della scuola Bauhaus di Weimer, il più alto e significativo momento del Razionalismo europeo, ma anche la nascita del design modernamente inteso. Tra i protagonisti Gropius, Itten, Schlemmer, Feininger, Moholy-Nagy, Klee e Kandinsky , Marianne Brandt e Wilhelm Wagenfeld, arredi di Marcel Breuer e Erich Dieckmann, ceramiche di Theodor Bogler e Otto Lindig e tanti altri ancora... Il disegno industriale era nato nell’Ottocento, con il progressivo diffondersi nelle scuole europee di arti e mestiri, sullo sfondo di una crescente indistrializzazione. Ma è grazie a quella straordinaria palestra di talenti e di idee che fu la Bauhaus che si è definitivamente affermata l’idea che l’arte può gioiosamente irrompere nella vita quotidiana, nei gesti e negli oggetti più minuti, divenendo accessibile a tutti. Il continuo affinarsi dei processi produttivi e il rapido e promettente allargamento dei mercati hanno ulteriorimente contribuito alla diffusione del design, la cui finalità è produrre in grande quantità e a prezzi contenuti oggetti, macchine, arredi, utensili dotati di apprezzabili qualità formali e funzionali. In fondo, nella nostra società contemporanea, tutto è design.

libreria

Spaghetti Grafica Contemporary Italian Graphic Design Catalogo Triennale di Milano Gennaio 2010

Il volume è il catalogo della mostra di Milnao (Triennale, 26 novembre 2009 10 gennaio 2010). La mostra è una grande collettiva dedicata alla grafica italiana, che vede la partecipazione di un selezione di 95 studi fra quelli che, nello scorso gennaio, hanno aderito al secondo bando di concorso lanciato dal Ministero della Grafica. Attraverso 125 progetti selezionati tra i 1300 arrivati da tutte le regioni d’Italia, la mostra è un viaggio alla scoperta della grafica italiana, che ne documenta gli sviluppi recenti e la capacità di rinnovarsi costantemente portando avanti una grande tradizione. L’allestimento prevede una divisione in tre spazi: un’area progetti con la selezione dei lavori, un’area di incontro e scambio dove consultare i portfolio dei singoli studi, una mostra fotografica con immagini scattate dai designer dentro il loro ambiente di lavoro. La mostra si presenta come un grande racconto di progetti e di esperienze dove è possibile vedere, approfondire e scoprire il backstage di ogni lavoro. Si tratta di un racconto corale fatto di immagini, segni e pittogrammi che diventano i principali protagonisti. La collaborazione col Ministero della Grafica si colloca in un percorso di analisi, valorizzazione e promozione della nuova creatività italiana che Triennale Design Museum sta portando avanti, sulla linea del censimento e dell’omonima mostra The New Italian Design (che già nel 2007 proponendo una ricognizione del nuovo design italiano aveva selezionato 22 progettisti nell’ambito del graphic design), del progetto Prime Cup e del ciclo di mostre del CreativeSet.

L’ Arte Contemporanea nelle antiche dimore

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Questo non è solo un catalogo d’arte contemporanea, sulle cui pagine scorrono in sequenza le opere esposte in mostra con le doverose informazioni sugli artisti, ma anche un libro d’arte che tratta in primo luogo il profilo storicoarchitettonico del monumento ospitante la mostra Palazzo Bonacossa in Foro Bonaparte. Alla base di ogni saggio vi è un lungo lavoro di ricerca, poiché l’autore, nell’elaborazione di eventuali nuove tesi, si avvale comunque della bibliografia esistente e della consulenza degli esperti del luogo per dare avvio ad una trattazione che si ponga innovativa nei contenuti e nelle immagini, curate, queste, dal fotografo d’arte Carlo Bruschieri. Il volume si chiude con l’excursus biografico-critico degli artisti e con il percorso monumentale delle 25 rassegne finora celebrate.

Oggetto capace di generare relazioni sociali, di intessere legami con l’ambiente circostante, di esprimere metafore e discorsi retorici. La sedia, così intesa, non è un solo oggetto funzionale, ma - al contrario è anche un costrutto sociale, politico, retorico, ideologico, in grado di reggere, fare discorsi attraverso i materiali, il design, i colori, le scelte estetiche e decorative che rimandano a una chiave di lettura sul sistema in cui l’oggetto è inserito. Oggetto complesso, la sedia, rispetto al quale l’atto del semplice sedersi non è - sempre - il principale problema con cui si sono cimentati i più grandi architetti disegnatori di sedie. Costoro - tra cui Mies van der Rohe e Peter Smithson - ben lungi dal considerare la sedia soltanto dal punto di vista ergonomico, funzionale, l’hanno disegnata pensando alla città, alla loro visione di città, quasi essa – la sedia – fosse una sintesi microscopica della città, della città una riduzione concettuale.

a cura di Charlotte & Peter Fiell

Catalogo della mostra di Milano (Milano, 12 novembre - 11 dicembre 2009)

CuriositĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;abitare nel mondo

Dancing Building (Prague, Czech Republic)

turismo per casa Continua la nostra selezione di edifici bizzarri, che potreste trovare lungo il percorso dei vostri viaggi. Ricordiamo che tra le costruzioni anonime, spuntano anche realizzazioni di architetti consacrati. Come sempre a voi lettori il giudizio, in quanto pensiamo che spesso i criteri di valutazione possono essere opposti rispetto a quelli che circolano sulle riviste nazionali specializzate e nel mondo accademico. Alcune strappano un sorriso, altre sfidano la gravità, ma di sicuro destano l’attenzione del passante, regalando così un argomento in più da raccontare, uno scatto fotografico curioso che, tra i tanti ormai che si sprecano con le macchine digitali, può rimanere vivo ogni volta che si racconta un viaggio.

Kvivik Igloo (Kvivik, Faroe Islands)

Stone House (Guimarães, Portugal)

MOS’ Floating House (Canada)

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