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Che c’entriamo noi a cura di Gisella Modica e Alessandra Dino

CHE COSA C’ENTRO IO CON LA MAFIA?

Estrapolato dal capitolo scritto da Graziella Proto

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Cosa c’entro io con la mafia? Non sono vittima di mafia. Non sono parente di vittima di mafia. Due condizioni che in certe situazioni, raduni o convegni mi si facevano pesare. Io invece ho sempre pensato che il fatto che tante persone si sentissero impegnate nella lotta alla mafia senza una ragione personale precisa fosse una medaglia al petto. Una forma d generosità. Un gesto politico chiaro. Una scelta di campo inequivocabile. Difficile. Complessa. Per quanto mi riguarda senza nulla a pretendere. Senza mai una coppa, una corona, un riconoscimento…. Essere militante comunista, per me, è sempre stato un grosso orgoglio. Una specie di vocazione. Una scelta che veniva da lontano. Arrivava da quella tessera che porto sempre dentro il portafoglio e che attesta che mio nonno Nino era iscritto al partito comunista già nel 1944. Il partito comunista italiano era ancora clandestino, ma mio nonno Nino era un compagno dichiarato iscritto anche al movimento per la pace… Che cosa c’entro io con la mafia? È una domanda che da quasi 40 anni mi sono sempre posta. Soprattutto quando mi sento fuori luogo. Oppure fuori luogo e fuori tempo. O quando un disagio inspiegabile mi assale prima di un intervento pubblico. Poi inizio a parlare e vedendo la gente che si appassiona e mi segue attentamente, immediatamente mi sento nel posto giusto. Nel tempo giusto. Quel passare dalla ricerca universitaria – mio campo – al giornalismo antimafioso (definizione per tanti sbagliata, per me fondamentale) … i dubbi sul perché del mio approdo non mi hanno mai lasciata. Nonostante tutti i miei continui impegni… Quando fondammo la rivista io davo per scontato che a dirigerla sarei stata io, gli altri due compagni di avventura invece pensavano che sarebbe stato uno di loro. Sia perché una rivista antimafia non può essere diretta da una donna, insomma era cosa da maschi, sia perché – ma nessuno di loro due lo diceva – sicuramente loro erano molto più conosciuti di me, ne sapevano di più dal punto di vista tecnico, bla bla bla. Su questo fronte non ho avuto nessun cedimento. Da più di 20 anni mi occupavo di giornalismo, le collaborazioni con Enzo Biagi, e con Sandro Curzi – che in quel settore mi considerava…