n. 26 La Bella Politica

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…Lettere presidente Crocetta. Ovviamente nessuno contesta il Tuo diritto di cittadina e di elettrice di sostenere chi vuoi, ma reputo che ci siano alcune questioni di opportunità e di metodo che devono essere assolutamente prese in considerazione e che non sono state sufficientemente considerate. L’art. 2 dello Statuto della CGIL, quello che regola ed elenca i principi fondamentali, recita: “La Cgil è un sindacato di natura programmatica ed è un’organizzazione unitaria e democratica che considera la propria unità e la democrazia come propri caratteri fondanti. La stessa autonomia della CGIL, anch’essa valore primario, trova il suo fondamento nella capacità di elaborazione programmatica in primo luogo nei confronti dei datori di lavoro, delle istituzioni e dei PARTITI e nel carattere unitario e democratico delle sue regole di vita interna”. Dunque i valori primari per la CGIL sono l’autonomia, anche da istituzioni e partiti (o coalizioni di partiti), l’unità, la democrazia regolata dalle regole interne. Il nostro compito primario, come dirigenti della CGIL che rispettano la nostra carta costituzionale, lo Statuto, è di operare per l’unità e l’autonomia, in tutela della natura e della storia della nostra organizzazione, ma non solo. La CGIL è un’organizzazione sociale, un corpo sociale complesso, il più grande d’Italia, nel quale convivono sensibilità ed opzioni politiche diversissime, ma tutte ispirate alla lunga, travagliata, frastagliata, storia del movimento dei lavoratori e delle forze politiche che ad essa si sono ispirati o che da esso sono scaturite. La Cgil rimane l’unico laboratorio politico

UNITARIO presente in Italia dove continuano a convivere con un difficile, complesso ma utile dibattito interno tutte le sensibilità principali presenti sul terreno della sinistra politica. Tutto ciò rappresenta un valore aggiunto fondamentale che è decisivo per tutti tutelare. Tu sai, perfettamente, Susanna che in Sicilia l’area progressista, le cui componenti sono presenti in CGIL, sono divise e concorrenti... come le CANDIDATURE, in contemporanea, di GIOVANNA MARANO, ex segretaria regionale della FIOM CGIL SICILIA e di MARIELLA MAGGIO, ex segretaria generale CGIL SICILIA, attestano in modo eclatante. Credo, compagna SUSANNA, che Tu, in un contesto così DELICATO e DIFFICILE, nel Tuo ruolo di SEGRETARIA GENERALE nazionale, quindi non una dirigente qualunque, ma di titolare del massimo grado di rappresentanza politica della nostra organizzazione, AVRESTI DOVUTO ASTENERTI da scendere in campo, legittimando una candidatura, rispetto ad un’altra. TU DEVI ESSERE e RESTARE la MASSIMA GARANTE di questa UNITÀ, nella diversità e nel pluralismo delle idee e delle tesi politiche e partitiche, tanto più che ci stiamo avviando, sotto la spinta delle ignobili e vergognose conferme del grado di corruzione e di marciume che è presente a tutti i livelli, ad una nuova fase di transizione che vedrà nelle prossime elezioni politiche nazionali, un momento importantissimo. La CGIL che si avvia ad entrare con la sua Conferenza di programma, dopo le elezioni politiche, nella sua fase precongressuale deve essere in grado d’orientarsi e di orientare il mondo che rappresenta, in modo preciso e rigoroso, in questa fase delicatissima. Lo statuto ci indica una strada ed un compito precipuo: quello di elaborazione programmatica e confronto autonomo, terzo, con i soggetti datoriali, istituzionali e partitici. La nostra azione si svolge su quel livello non su quello dello schierarsi e scendere direttamente in campo. Questo è il compito che la fase ci impone, e ciò deve valere per TUTTE/I ed a tutti i livelli. Con rispetto per il Tuo ruolo ed il Tuo lavoro, ma anche con la fermezza di un militante che difende con accanimento il ruolo del nostro sindacato, la nostra casa comune.

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