n. 26 La Bella Politica

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Il grande fratello … Gianni Lannes

Il Grande Fratello Di Gianni Lannes

Dalla Prefazione dell’editore (Draco Edizioni) Io non sono nessuno, e continuerò ad esserlo, mi basta essere un uomo. Figuriamoci poi come editore che rilievo posso avere, paragonato a chi oggi, in Italia e nel mondo, domina il mercato dell’informazione. Mi chiedo quindi perché devo essere io a pubblicare questo libro di Gianni Lannes. Gianni è un bravo giornalista, ha fatto inchieste importanti, ha rischiato, e rischia, la vita, solo per aver tentato di affermare la verità su alcune cose che gridano vendetta al cospetto di Dio. Perché nessuno in Italia si è preso la briga di pubblicarlo? Le scuse addotte possono essere tante, ma le vere motivazioni sono sotto gli occhi di tutti, in ogni momento. Questo mondo sta andando a rotoli, in primo luogo per colpa di ciascuno; c’è troppo poco amore per la vita, per il pianeta e per il bene comune, ed è questa condizione limitata della coscienza umana che rende possibile il fatto che ristrette oligarchie di esseri spietati, nel nome del proprio interesse, spadroneggino sui popoli della Terra, imponendo condizioni inumane ad un mondo che potrebbe essere un paradiso terrestre. Basterebbe fare della solidarietà il motore non dello sviluppo, mito tragico dei nostri giorni, ma della vita, per trasformare il pianeta in pochi anni. Eppure dobbiamo sopportare che la maggior parte delle ricchezze mondiali siano impiegate, direttamente o indirettamente, per distruggere la vita, e per ‘portare la democrazia’ in paesi che, evidentemente, non devono per nulla avere il diritto di autodeterminarsi. Questi stormi di cavallette che dominano il mondo di sicuro non si preoccupano di che cosa sta succedendo al pianeta più di quanto possa aver mangiato oggi un bambino che muore di fame. E venendo al nostro contesto nazionale, che cosa cambia? Tragicamente niente, i governi che si susseguono si preoccupano solo di partecipare al grande banchetto internazionale, per terminare il loro pasto ferale spolpando le ricchezze del nostro meraviglioso paese. Direi che la cronaca di questi ultimi anni è stata particolarmente prodiga per chi avesse mai voluto rendersi conto di come funzionano veramente le cose in Italia. Il problema è che ancora troppi credono a quella che ormai possiamo definire la ridicola propaganda di regime, fatta di cretinate televisive e di informazione falsa. I gruppi di potere che si esprimono anche attorno ai partiti sono al di là delle etichette, stringono accordi, si dividono fette della nostra vita, calpestano la nostra dignità individuale e la dignità di un popolo. E ormai quasi nulla sfugge al loro dominio, è per questo motivo che pubblico io il libro di Gianni Lannes, Il Grande Fratello, perché rientro in quel quasi. Ripeto, io non sono nessuno, e non voglio erigermi a pilastro morale, ma rivendico l’ordinarietà della dignità umana, quella dignità di tutti quegli uomini semplici che hanno creduto e combattuto per un mondo migliore, senza mai piegare la testa di fronte all’iniquità e alla prevaricazione. Difficilmente vedrete Gianni in televisione, l’editore non ha i mezzi per pagare alle cricche dominanti quei bei passaggi televisivi che ti fanno vendere tante copie in libreria. E non lo vedrete in quei bei salotti televisivi, composti e morigerati, perché egli racconta delle semplici e scomode verità, che portano a galla la vera natura di questo edulcorato, ed assassino, sistema, che mentre passa al telegiornale le immagini del piccolo di foca nato in cattività, fa affondare nei nostri mari vecchie carrette sgangherate, cariche di scorie radioattive. C’è solo un modo per uscire dalla situazione di degrado che stiamo pericolosamente vivendo: alziamoci in piedi, riprendiamoci la nostra dignità, riprendiamoci la nostra bella nazione, riprendiamoci il pianeta, dalle mani grondanti di sangue di chi si vende come paladino della pace e dello sviluppo e intanto schiaccia il pulsante che farà sganciare una bomba su un villaggio in Afghanistan. Se lo possono permettere perché ci stanno facendo il lavaggio del cervello, ma non ci deve essere più posto per la menzogna; dai ragazzi, liberiamoci del Grande Fratello, insieme si può fare. Casablanca pagina 46


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