n. 26 La Bella Politica

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Lazio: non siamo tutti uguali

Lazio Regione Imperiale Fabio Nobile Occupiamo! Che nella regione Lazio ci fosse tanto malaffare e corruzione, il gruppo della federazione di sinistra lo ha denunciato parecchi mesi fa. La Polverini anziché preoccuparsi ha querelato il capogruppo. Grazie a Batman - alle sue abbuffate di cibo e danaro - oggi è alla luce del sole che alla regione i gruppi politici hanno potere e denaro. Inquinato, contaminato e sporco, sia l’uno che l’altro. Il finanziamento ai gruppi approvato col metodo del maxiemendamento, metodo col quale di fatto si impedisce all’opposizione di emendare e di discutere in aula. Elezioni subito, grida l’opposizione. Occupiamo! “Resteremo qui fin quando non ci sarà la parole fine a questo tormento e la parola fine è la data delle elezioni” - dice Esterino Montino del PD. “… occupazione della Giunta regionale per rideterminare la legalità e richiedere l’indizione delle elezioni regionali del Lazio entro dicembre” - aggiunge il capogruppo Sel Luigi Nieri. E così la sede della giunta della regione Lazio è stata occupata da un gruppo di consiglieri regionali dell’opposizione. Vogliamo la stampa… fanno la richiesta, il permesso è stato negato. Da un mese la regione Lazio è senza governo e la Polverini adotta ogni cavillo per perdere tempo, nel frattempo però, continua a fare nomine. La federazione della sinistra si oppone alla logica del “sono tutti uguali” e puntualizza. Lo scandalo in sé è che il bilancio complessivo della Regione, dentro cui si innesta quello del Consiglio Regionale, è stato approvato dalla maggioranza di centro-destra col voto di un unico maxi-

emendamento, sistema con cui viene impedita all’opposizione la possibilità di emendare e quindi modificare il testo presentato in aula. Impedendo di fatto ogni possibilità di discussione consiliare. Il finanziamento ai gruppi è avvenuto con modalità assolutamente poco trasparenti e ha favorito quelli dei partiti più grandi in quanto direttamente collegato al numero dei consiglieri nel gruppo. Inoltre, il finanziamento è legato ad una dinamica connotata da una logica clientelare su cui si fonda da tempo il sistema politico locale e della maggioranza di centrodestra. Una maggioranza in balia dei particolarismi e dell’esigenza dei singoli consiglieri, la cui debolezza si è determinata in primo luogo con la presenza dell’enorme quantità di eletti nella lista Polverini, entrati in consiglio al posto di quelli potenziali del PDL romano escluso dalla competizione. Lo scandalo nasce, quindi, dentro tale fragilità della maggioranza ed esplode nel Casablanca pagina 16

momento in cui la guerra interna al PDL diviene conclamata. Emergono così i fatti sconcertanti dell’uso scandaloso delle risorse. Emerge con evidenza la scarsa trasparenza e quel deficit di norme che impediscano a monte ogni possibilità che tali fatti si verifichino. È proprio in tale quadro che va respinta la logica del sono tutti uguali. In primo luogo per arginare lo spazio reazionario che quest’affermazione lascia dietro di sé, in secondo luogo per dovere di verità. È CERTO, NON SIAMO TUTTI UGUALI Sul ruolo della Federazione della Sinistra alla regione Lazio, bisogna sapere che: 1) Ha sempre votato contro il bilancio. 2) Non è presente nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale e quindi non ha mai votato la distribuzione dei fondi. 3) Il suo bilancio è pubblicato sul sito, e le sue risorse sono le meno


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