Casablanca n. 25 luglio - agosto 2012

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Palagonia … Bene Comune

BASTA “Accordicchi” si va a

Vele Spiegate!

Federica Motta Apparentati? Con la piazza. Strumenti? Antimafia sociale. Obiettivo? Amministrare. A Palagonia un piccolo centro in provincia di Catania si vive una specie di miracolo politico. Sembrava impossibile, invece, alle ultime elezioni la sinistra, quella vera, quella che in questo paese non è mai esistita, ha sbaragliato tutti e dato una bella botta alle infiltrazioni mafiose da sempre presenti nelle istituzioni. Valerio Marletta giovane, istruito, battagliero, ha messo la sua bella rossa bandiera fatta di ideali, sogni, trasparenza e competenza, sul palazzo comunale grazie ad un lungo impegno politico, il rapporto diretto con la gente e una campagna elettorale semplice. «Sono passati dodici anni da quando mi sono trasferito a Catania per l'Università. Ma non ho mai perso di vista il mio paese», racconta. «E così come me, tanti altri ragazzi che studiano fuori, ma per fortuna quando tornano a Palagonia si sentono a casa». Da qui, infatti, è nato il Collettivo Impastato, attivo già da qualche anno con l’obiettivo di fare antimafia sociale in paese. Trentadue anni, istruito e politicamente rosso. E' il nuovo sindaco di Palagonia, Valerio Marletta, la scommessa giovane del comune etneo noto per essere stato commissariato due volte per mafia e, con l’arresto dell’ex sindaco Fausto Fagone, finito al centro dell’inchiesta giudiziaria Iblis. Membro del consiglio provinciale di Rifondazione Comunista e con un passato da attivista all'interno dei centri sociali di Catania (come il CPO Experia, l’Auro e il Movimento studentesco catanese), Valerio è uno dei giovani che in

questi anni si è battuto per una Palagonia migliore. Il risultato ottenuto alle urne dal giovane di Rifondazione Comunista è straordinario. Con il 73,43 per cento dei voti Marletta ha triplicato le preferenze del suo avversario al ballottaggio, il candidato Francesco Di Stefano. Una vittoria la sua, attesa e sperata dai palagonesi che lo hanno accolto come «Valerio uno di noi!». La dimostrazione che «un cambiamento è possibile anche a Palagonia, dove per vent’anni ha governato la famiglia e la sinistra non è mai esistita, dove il potere mafioso nelle istituzioni è sempre stato più forte di tutto», sostiene il neo sindaco. E proprio il rapporto instaurato in questi anni con la gente e la trasparenza delle intenzioni sono i motivi principali, secondo il Casablanca pagina 46

giovane sindaco, della fiducia dimostratagli alle urne. «La nostra è stata una campagna elettorale semplice ma che ha raggiunto tutti. Dal piccolo produttore al bracciante, dalla signora con il marito in galera che

aspetta i servizi sociali al giovane universitario», racconta. «Ci siamo apparentati con la piazza e lo abbiamo fatto prima, organizzando un comizio ogni tre mesi».

Dialogare con le persone, ascoltarne i problemi ed elaborare soluzioni assieme a loro.


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